Dei delitti e delle pene

Congolese: “Immigrati commettono reati, ma lo fanno per colpa vostra”
21-06-2013
E’ confusa la globetrotter congolese – si potrà dire, che è confusa, o è reato contro l’umanità? -, la ricordiamo, il giorno dopo la strage di Milano, asserire che tra immigrazione e criminalità non c’è alcuna connessione. Chiunque legga le statistiche sa, che questa è una enorme sciocchezza. Ed evidentemente deve aver capito – la ministro – che questa sua posizione era indifendibile. Così, per ‘scusare’ questa propensione al crimine dei suoi simili, se ne uscita con un’espressione che definire infelice è poco. Ha detto:
Gli immigrati delinquono perché trattati come animali.
Forse lei, si sbaglia con il suo paese, il Congo, dove i Pigmei vengono fatti a pezzi e mangiati. Perché sono ‘esseri inferiori’. In Italia agli immigrati vanno case popolari, pensioni sociali senza aver mai lavorato, contributi dagli enti locali, asili gratuiti e, qualcuno, viene fatto anche ministro. Ergo, la loro propensione al crimine non è legata a fattori diversi. In parte la loro natura, in parte la loro provenienza. In parte lo sradicamento: l’immigrazione genera criminalità per il solo fatto di generare individui che, perdendo i loro punti di riferimento – sia sociali che morali – regrediscono allo stato selvaggio. Ovvio che poi, dipende anche dalla natura dell’individuo, il grado di criminalità che questo genera quando sradicato. Ma, ceteris paribus, un individuo che ‘migra’ e vive al di fuori dei propri riferimenti culturali, commette molti più crimini dello stesso individuo nel proprio ambiente.
E’ evidente che questo non ha alcuna importanza, dal punto di vista pratico. E’ solo un divertissement culturale per onanisti della sociologia. Alla ragazza che viene stuprata, non interessa se il maghrebino lo fa, perché ‘fuori dai propri riferimenti culturali’ o perché ‘trattato male’. E il dovere primario di una società ospitante, è quello di difendere se stessa, non di comprendere i malesseri sociali dell’immigrato. Il perché gli immigrati stuprino 12 volte più degli italiani, non è importante: lo fanno. Certo, se regalassimo loro donne in ‘sacrificio’, non lo farebbero, forse è questo che la Kyenge considera come ‘giusto trattamento del migrante’.
http://voxnews.info/2013/06/21/congolese-immigrati-commettono-reati-ma-lo-fanno-per-colpa-vostra/

gli italiani son tutti ricchi, principi ed evasori. La povertà per gli italiani? Non esiste.

Lo Svizzero:”Sbagliato pensare che più immigrazione significhi più delinquenza”
23-06-2013
E’ dai tempi dell’Olivetti che De Benedetti ha problemi con i numeri. Quindi, inutile sperare che uno come lui capisca qualcosa che vada oltre il suo interesse di arricchirsi alle spalle della società. E’ così, piuttosto ovvio che un individuo simile dica: “Sbagliato pensare che più immigrazione significhi più delinquenza”.
Però il verbo ‘pensare’ fa riflettere. Non ha detto, “l’immigrazione non significa più delinquenza”, ma che è “sbagliato” pensarlo. Osate voi avere di questi pensieri? Siete voi, per caso, rassisti?
http://voxnews.info/2013/06/23/lo-svizzerosbagliato-pensare-che-piu-immigrazione-significhi-piu-delinquenza/

Anche nel reato di ‘femminicidio’ dominano gli immigrati
23-06-2013
Per cercare di distogliere l’attenzione da un problema vero e drammatico – l’impatto dell’immigrazione sulla criminalità – i media di disinformazione di massa hanno inventato un nuovo reato e coniato un orrendo neologismo: il ‘femminicidio’.
Nella loro mentalità contorta, un crimine sarebbe da ascriversi a tale categoria di reato quando la vittima lo diviene in quanto femmina, e quindi vittima di una sorta di complotto globale maschilista. E, naturalmente, il carnefice deve essere maschio, se è femmina, trattasi di omicidio ‘normale’, quindi non degno delle prime pagine dei giornali.
Per questa volta però, non vogliamo evidenziare il totale senso della sproporzione che fa assurgere un reato praticamente inesistente alle prime pagine dei giornali, relegando reati che hanno un’incidenza 30 volte superiore negli sgabuzzini delle redazioni. Vogliamo invece svelare chi è che commette il reato di ‘femminicidio’.
Secondo le statistiche, sono state 124 le donne uccise in Italia nel 2012, in continuo calo da anni. Uno dei livelli più bassi del mondo.
Sono dati raccolti da un’associazione femminista, quindi da prendere con cautela: diciamo che, al massimo, nel 2012 ci sono stati 124 femminicidi*.
Evidenziamo subito però che il dato è sicuramente gonfiato. Per due motivi molto semplici: in quasi la metà dei casi, la vittima non è solo la donna, ma tutta la famiglia. Si tratta di stragi familiari legate alla disperazione. Definirle “femminicidi”, è solo un modo piuttosto meschino di ottenere attenzione mediatica e relativi fondi. Non solo, parte di questi numeri – che ridicolmente includono gli omicidi delle mamme da parte dei figli – ricadono nella categoria di reati commessi da uomini affetti da malattie mentali. Prendetevela con Basaglia, non con il ‘maschilismo’. Ecco che depurati da questi due fattori, i ‘femminicidi veri’ sono poco più di 30 in un anno. Per dare un senso delle proporzioni: muoiono più persone colpite da fulmini che – come capirete successivamente – donne vittime di ‘femminicidi’ da partners italiani. Due fenomeni rari a confronto.
Chi è infatti che ha ucciso queste donne?
A fronte di una popolazione residente che nel 2012 vedeva circa il 7% di immigrati e 93% di italiani, nei casi di “femminicidio”, il carnefice è il 27% delle volte straniero. Ecco che come in tutti i reati, anche in questo, l’incidenza dell’immigrazione è scioccante: gli immigrati hanno una propensione al ‘femminicidio’ che è circa 6 volte superiore a quella degli italiani.
Piuttosto prevedibile, tenendo conto delle culture dalle quali i nostri ospiti provengono.
Potete inventarvi tutta la propaganda che volete, ma i numeri sono questi. E ci dicono che il ‘femminicidio’ è un fenomeno raro in preponderanza commesso da immigrati.
Se volete limitare al minimo questo genere di reati, ci sono solo due cose da fare: bloccare l’immigrazione e riformare la legge Basaglia. Il resto è propaganda. E nemmeno fatta tanto bene.
*Per essere chiari: noi non vogliamo sminuire queste 124 morti, perché ogni singola morte è un dramma indicibile, vogliamo però mettere il tutto in un contesto. Vogliamo dare il senso delle proporzioni.
http://voxnews.info/2013/06/23/anche-nel-reato-di-femminicidio-dominano-gli-immigrati/

Puttanaio Democratico a Firenze: se non ora quando?
http://voxnews.info/2013/06/23/puttanaio-democratico-a-firenze-se-non-ora-quando/


Pestaggi in Turchia, “l’epopea della nostra polizia”

Da: Il Fatto

 

ERDOGAN RINGRAZIA GLI AGENTI CHE HANNO BRUTALIZZATO I MANIFESTANTI. LO DIMOSTRA UN NUOVO VIDEO

di Roberta Zunini

  Quella che “Gasdogan” ha definito “l’epopea eroica della polizia turca”, non è altro che una sequela di brutalità, arresti e intimidazioni che dura da un mese. Se ci fosse stata bisogno di un’ulteriore prova della violenza sproporzionata e gratuita esercitata da centinaia di agenti in assetto antisommossa contro cittadini pacifici, rei di aver utilizzato uno spazio fisico e simbolico – il parco di Gezi e l’attigua piazza Taksim dove c’è la statua dedicata al padre della Turchia laica e moderna, Mustafà Kemal Ataturk – per esprimere il loro dissenso nei confronti della politica autoritaria islamico-affaristica del primo ministro Tayyip Erdogan, questa è arrivata. Le immagini del video consegnato al sito del quotidiano Hurryet da un’associazione di avvocati turchi, sono inequivocabili: tre ragazzi, probabilmentefuggiti dall’assalto della polizia di sabato 15 giugno nell’area di Gezi, entrano in un garage sotterraneo e si seggono per terra, contro il muro. Dopo qualche minuto arrivano una decina di poliziotti in divisa. Inizialmente non si accorgono dei ragazzi, ma uno a un certo punto li nota con la coda dell’occhio. Da quel momento per i ragazzi non c’è stato scampo. Calci, insulti, manganellate su tutto il corpo per interminabili minuti. “L’eroica” polizia di Istanbul ha dimostrato di non amare le perdite di tempo. Del resto perché mai chiedere i documenti, le generalità a tre ragazzi seduti per terra, armati di una sigaretta ciascuno? I poliziotti si sono lanciati sui “terroristi” senza perdersi in pratiche inutili. In una dittatura però, non di certo in una democrazia. Dato che in una democrazia la polizia dovrebbe essere al servizio del cittadino.   MA LA TURCHIA non è più da tempo una democrazia. Da quando 11 anni fa “Gasdogan” – così è stato soprannominato per aver dato fin dall’inizio delle proteste, un mese fa, l’ordine di sparare ad altezza uomo decine e decine di gas lacrimogeni e getti d’acqua potentissimi miscelati con una sostanza chimica altamente urticante – è stato eletto primo ministro, grazie anche all’imprimatur dell’allora presidente degli Stati Uniti George W.Bush, la Turchia ha cambiato volto. Mentre Erdogan rifaceva i connotati all’assetto urbanistico di Istanbul (la città più importante e popolata della Turchia) distruggendo aree verdi ed edifici storici per far posto a decine e decine di centri commerciali, il suo inner circle, assieme ai dirigenti del partito islamico “moderato” Akp di cui il premier è leader indiscusso, procedeva allo smantellamento del principio di laicità su cui si basa la Turchia post Ataturk. Il lavorio ai fianchi della repubblica kemalista è stato inizialmente lento ma a partire dal 2011, quando Erdogan è stato rieletto per la terza volta, è diventato martellante. Fino a diventare insopportabile, soprattutto per i giovani. Ma non solo solo loro a non aver digerito l’abolizione dell’aborto tre mesi fa, il suggerimento di non baciarsi in pubblico, la riforma della scuola pubblica a favore delle scuole religiose islamiche, il divieto di vendere alcolici dalle 10 di sera al mattino, la costruzione del terzo ponte sul Bosforo che comporta la contaminazione delle fonti idriche che si trovano proprio in quell’area. Anche i genitori e i nonni sono andati a protestare contro la distruzione degli alberi di Gezi. Ma secondo Erdogan si tratta di “terroristi” e dunque non bisogna andare per il sottile, anche se offrono garofani rossi ai poliziotti come è successo qualche giorno fa. Ieri i ministri degli Esteri dell’Ue hanno discusso la ripresa dei negoziati per l’ingresso della Turchia in Europa. La decisione è stata quella di dare un’altra chance a Erdogan, ricordandogli che dovrebbe aderire ai principi democratici dell’Unione e della Nato, di cui è membro. Ma il sultano se ne frega.

SENZA PIETÀ Un fermo immagine in cui si vede la polizia scagliarsi a colpi di manganello e calci su tre ragazzi seduti per terra


Il neo-feudalesimo in Europa: “divide et impera”

24 giugno 2013

 L’Unione Europea è un progetto reazionario e al tempo stesso progressista che si fonda su un pensiero prettamente anti-nazionale. Una strategia perversa che mira ad un’amministrazione di tipo feudale del continente che porterà inevitabilmente al dominio di Bruxelles a discapito delle patrie europee sorte alla fine del diciannovesimo secolo, trasformate con il tempo in regioni vassallesche di un potere centralizzato e verticale, che non lascia vie d’uscita.

 Distruggere il “sentimento nazionale” prima di smantellare gli Stati Nazione

 Il progetto regionalista disegnato dagli eurocrati ha come primo scopo quello di smantellare gli Stati-nazione partendo dallo sfaldamento della cultura locale di un qualunque popolo europeo o del cosiddetto “sentimento nazionale”.?Non è un proposito infondato, ma una realtà: Bruxelles veicola questa volontà attraverso una simbolica eurocentrica: l’Euro, la bandiera Ue, il programma universitario “Erasmus”, l’inno europeo (“Inno alla gioia” di Beethoven), il passaporto (europeo), il parlamento e le elezioni europee, sono solo alcuni degli strumenti che rendono la paneuropa una struttura concreta.

 Abolizione dello “Stato” nello schema “Ue-Stato-regione”: l’esempio dei Fondi strutturali

 Ed è dopo lo sfaldamento del sentimento nazionale, che si professa il neo-feudalesimo del terzo millennio. Le regioni all’interno di uno Stato-nazione sono sempre esistite, pertanto quando uno Stato è sovrano della sua politica in tutte le sue competenze, queste ultime sono sempre state dipendenti dall’autorità statale. Con la creazione di un potere europeo centralizzato a Bruxelles (Bce, Parlamento Europeo, Commissione, Consiglio dell’Ue, ecc.), la sovranità di uno Stato è stata radicalmente limitata per non dire usurpata. Per via di questa centralizzazione dei poteri trans-nazionale, le regioni delle nazioni europee non collaborando più con le istituzioni nazionali, dialogano direttamente con Bruxelles.?La prova esiste: i Fondi Strutturali ad esempio (fondi per le regioni dei Paesi membri), garantiti dall’Ue non passano più nelle mani dei governi nazionali per poi esser ridistribuiti, ma si protraggano direttamente verso le regioni che li gestiscono a loro uso e consumo.

 Gli Stati artificiali: l’esempio del Kosovo

 Un altro fatto storico rilevante e che delinea questa volontà di promuovere il regionalismo è la questione che riguarda il Kosovo: la creazione di questo “Stato fantoccio”, sorto dal nulla, per interessi terzi, composto da una popolazione interamente musulmana (rappresenta il primo Paese islamico d’Europa) potrebbe essere il primo di una lunga serie di Stati, o staterelli artificiali. Se l’Ue ha detto sì all’illegittimo Kosovo (molti Paesi della comunità internazionale non lo riconoscono), altri gruppi etnici già presenti in Europa o in arrivo, potranno di fatto proclamare l’indipendenza.

 Le strutture europee al servizio del neo-feudalesimo

 E’ ora di capire quanto e come il regionalismo è in azione all’interno del nostro continente. Esistono Istituzioni riconosciute dall’Ue, misconosciute per la maggior parte delle persone, che hanno come obiettivo (inconsciamente o consciamente) quello di mutare le frontiere attraverso una cooperazione transfrontaliera:

 – Alpen Adria: quest’organizzazione lavora nella zona alpina europea. Tra i suoi obiettivi essa dichiara: “Facendo valere i principi dell’eguaglianza e del partenariato tra i membri, (Alpen Adria) tende a promuovere un’integrazione che smantelli i muri reali o virtuali esistenti tra i membri”.

 – AER (Assembly European Region): questa commissione animata da grandi autonomisti, promuove il regionalismo all’ennesima potenza. Nella dichiarazione dell’AER sul regionalismo, uno dei punti fondamentali è questo: “Gli Stati europei devono impegnarsi a sviluppare quanto più possibile il trasferimento delle competenze a favore delle Regioni così come quello dei mezzi finanziari destinati ad assumerle, introducendo le modifiche necessarie all’interno della legislazione internazionale”. Il sito internet è ancora più ricco d’informazioni…

 – CCRE (Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa): quest’altro istituto ha come scopo finale quello di rinforzare l’autonomia delle regioni europee, attraverso il principio della “tabula rasa” degli Stati-nazione. La carta europea dell’autonomia locale, conforme al trattato di Lisbona sprona questo progetto.

 L’ascesa dei partiti autonomisti

 E non è un caso che queste euro-regioni siano sempre più rappresentate al livello politico da partiti autonomisti e pro-europeisti. La deframmentazione dell’Europa è vicina e l’ascesa dei partiti autonomisti ne è la prova.? Questo processo secessionistico è iniziato con la disintegrazione della Yugoslavia nel 1991…infatti prossimamente, in maniera violenta o non violenta, la situazione sarà più o meno identica:

 – La Germania: è lo Stato precursore per eccellenza dell’euro-regionalismo. Nell’articolo 31 della Costituzione tedesca si legge: “il diritto federale prevale sul diritto del Land”. Di fatto i Land tedeschi hanno già da diversi anni margine di manovra esecutiva e legislativa. Sono già delle euro-regioni.

 – Il Belgioil conflitto intestino che dura dal 1831 e che vede Fiamminghi e Valloni si potrebbe concludere con la secessione dell’una o dell’altra forza in gioco.

 – La Spagna: è il territorio con più rivendicazioni autonomiste nonostante l’unità garantita dal Re. La Costituzione post-franchista sancisce l’autonomia delle comunità spagnole, ogni regione spagnola ha un governo o un potere esecutivo oltre che a un parlamento. Inoltre le varie pressioni autonomiste come quelle dei Baschi o dei Catalani fanno sì che il potere di Madrid sia sempre meno legittimo ad essere  motore amministrativo e giuridico del Paese.

 – La Francia: nonostante sia lo Stato con il potere più centralizzato d’Europa, anch’essa è costretta a scendere compromessi con alcuni territori che si vogliono indipendenti. Il partito Corso autonomista vuole la secessione (da poco ha “ripreso le armi”) mentre l’Alsazia è già uscita dal circuito governativo francese, tanto che dialoga direttamente con Bruxelles.

 – L’Italia: possiede già delle regioni ad autonomia speciale (Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta), mentre le regioni ordinarie sono relativamente autonome poiché il Paese non è centralista ma converge più su un sistema federalista.

 fonte: L’Intellettuale Dissidente

 

Egregio Ministro Kyenge: Platone, che non era Razzista, l’avrebbe bocciata!

Lunedì, Giugno 24th/2013

 – Comunicato Stampa di Carlo Finazzi, Presidente Federale F.R. –

 Carlo Finazzi, Comunicato Stampa, Kyenge, Stato di polizia, Governo letta, Mario Mauro, Decreto di Paola, Tradizione cristiana, tradizione Greco-latina

Egregio Ministro Kyenge, Platone che non

era Razzista l’avrebbe bocciata!

Posti P.A. agli extracomunitari ed F35. La risposta

del Presidente di Federalismo Regionale

La Misura è colma. Basta Stato di polizia!

Comunicato Stampa

 di Carlo Finazzi – Presidente Federale F.R.

  Al Ministro Kyenge , ai Signori del governo, al Legislatore

 Roma – Ai signori del Governo, al Ministro Kyenge, al Legislatore: “I fondamenti del diritto e della civiltà ai quali gli Italiani si ispirano, affondano le proprie radici nella tradizione cristiana e classica Greco-Latina. Platone, che razzista non era, nel suo “Repubblica“, tra l’altro, scriveva: “Quando il cittadino accetta che chiunque gli capiti in casa possa acquistarvi gli stessi diritti di chi l’ha costruita e c’è nato; quando i capi tollerano tutto questo per guadagnare voti e consensi in nome di una libertà che divora e corrompe ogni regola ed ordinecosì muore la Democrazia: per abuso di se stessa. E prima che nel sangue, nel ridicolo“. Miglia di anni or sono una saggezza profetica alla quale dovremmo rinunciare? I Popoli italiani pretendono il rispetto delle proprie radici e la restituzione della destabilizzata Loro sovranità.

  La Misura è Colma – Basta Stato di Polizia!

 Frattanto, Ministro, l’Italia è a rischio Default con una possibile nuova manovra miliardaria per “l’aggiustamento dei conti a carico delle italiche genti” alle porte. Con tali premesse non vi è spazio, neppure di discussione, per un esborso miliardario atto a finanziare prebende per extracomunitari clandestini ( 3,5 miliardi di euro nel 2012 ) e – in aggiunta, come se non bastasse – per l’acquisto di 90 cacciabombardieri F35 (18 miliardi di euro: in totale 240 miliardi che grazie all’approvazione del decreto Di Paola ed alla successiva ratifica del Ministro Mario Mauro gli Italiani pagheranno fino al 2020). Ma non dovevamo essere in regime di spending review? Tutto questo mentre da oggi è stata attuata la funzione di “Grande fratello” con la quale il Fisco spierà, i conti correnti di cittadini obbligati al giogo delle banche. La misura è colma. Basta stato di polizia. I Popoli italiani lo pretendono! “.

 Carlo Finazzi – Presidente Federale F.R. (Federalismo Regionale)

http://www.quieuropa.it/egregio-ministro-kyenge-platone-che-non-era-razzista-lavrebbe-bocciata/

 

Una volta l’infanzia era spensierata….ora i bambini devono pensare al sesso

Bambini, come abituarli ad essere considerati giocattoli sessuali? Istigazione alla pedofilia?

Perversione al potere: associazione di pediatri vuole ‘insegnare l’omosessualità’ ai bambini 24-06-2013
In un altro segno della politicizzazione della medicina – che in molti casi non è più scienza ma propaganda eterodiretta da gruppi ben definiti – il direttivo di un’ associazione di pediatri degli Stati Uniti ha istruito i suoi membri a fare di più per combattere “eterosessualità” e “omofobia”, nonché intensificare la loro ‘cura’ degli adolescenti con attrazioni omosessuali. Si vuole instillare l’omosessualità nei bambini fin dalla più tenera età.
“Gioventù sessuale-minoranza non dovrebbe essere considerato anormale”, la American Academy of Pediatrics (AAP) ha detto nei suoi nuovi materiali su, giovani gay, bisessuali, transgender e mettere in discussione (LGBTQ) lesbiche, pubblicato Lunedi.
I medici possono segnalare la loro ‘apertura’ all’omosessualismo, mettendo nei loro studi brochure con foto di “di ‘coppie’ dello stesso sesso”, così che i bambini possano abituarsi fin da subito a questa pratica. Il rapporto suggerisce inoltre che i questionari medici vengano modificati per essere neutrali rispetto al genere, e che il personale sia ‘addestrato’ a non chiedere ad un ragazzo della sua ragazza, ma chiedergli di “raccontare del suo ‘partner’ “. Siamo al lavaggio del cervello.
Altre associazioni di pediatri statunitensi sono insorte, e hanno detto che, pur essendo ovviamente d’accordo che tutti i pazienti devono essere trattati con compassione, rispetto e cura, non credono che gli orientamenti non eterosessuali debbano essere considerati normali nei bambini.
“Siamo in profondo disaccordo. Grande, grande disaccordo “, ha detto il Dott. Den Trumbull , presidente della American College of pediatricians , che è stata costituita nel 2002 come alternativa al AAP a causa della sua politica in materia di adozioni gay.
Un altro gruppo, medici cristiani e associazioni odontoiatriche (CMDA) , dice che “il comportamento omosessuale può essere cambiato”, e i bambini che avvertono “confusione di identità di genere” dovrebbero ricevere la terapia adeguata, se necessario, e vedere in giro “modelli adeguati.”

http://voxnews.info/2013/06/24/perversione-al-potere-associazione-di-pediatri-vuole-insegnare-lomosessualita-ai-bambini/


 

Italia-Brasile: stadio sotto assedio, repressione

22-06-2013

 brasi

Lo stadio Fonte Nova dove si è svolta Brasile-Italia è stato assediato dalle proteste. E i disordini proseguono ancora adesso.

 I manifestanti protestano contro il caro-vita e l’ingente esborso per organizzare i Mondiali 2014, sono radunati davanti all’impianto sportivo. La rivolta è repressa da militari dell’esercito e poliziotti in assetto anti-sommossa con cariche-lampo, proiettili di gomma e gas lacrimogeni. I dimostranti rispondono lanciando petardi.

 Dentro i privilegiati in mutandoni. Fuori una guerra civile strisciante.

 

La fine programmata della democrazia

http://terrarealtime.blogspot.it/2013/06/la-fine-programmata-della-democrazia.html#more


1 – Il potere ha già cambiato di mano

I veri padroni del mondo non sono più i governi, ma i dirigenti di gruppi multinazionali finanziari o industriali, e di istituzioni internazionali opache (FMI, Banca mondiale, OCDE, OMC, banche centrali). Purtroppo, questi dirigenti non sono stati eletti, malgrado l’impatto delle loro decisioni sulle popolazioni.

 Il potere di queste organizzazioni viene esercitato su una dimensione planetaria, mentre il potere di uno Stato è ridotto ad una dimensione nazionale.

 Tra l’altro, il peso delle ditte multinazionali nei flussi finanziari ha da tempo superato quello degli Stati.

 Di dimensione internazionale, più ricche degli gli Stati, ma anche principale fonte finanziaria dei partiti politici di ogni tendenza nella maggior parte dei paesi, queste organizzazioni si trovano quindi al di sopra delle leggi e del potere politico, al di sopra della democrazia.

 

Ecco un elenco del fatturato di alcune multinazionali, paragonati al Prodotto Interno Lordo degli Stati. Un esempio flagrante della potenza planetaria che queste organizzazioni stanno ottenendo.

 Una potenza sempre più smisurata dal fatto dell’accelerazione della fusione di queste multinazionali tra di loro.

Fatturato o PIL, in miliardi di dollari

 

Cifra del 1999, tranne le cjfre in italico che sono del 1992.

Fonti : Banca Mondiale (Worl Developpement Report 1998-99), Forbes, The Nation, Istituo di ricerche delle Nazioni Unite per lo sviluppo sociale (States of Disarray, Ginevra 1995),Courrier International, Le Monde Diplomatique

 2 – L’illusione democratica

 La democrazia ha già cessato di essere una realtà. I responsabili delle organizzazioni che esercitano il potere non sono eletti, e il pubblico non viene informato sulle loro decisioni. Il margine d’azione degli Stati viene sempre più ridotto da accordi economici internazionali per i quali i cittadini non sono stati ne consultati, ne informati. Tutti questi trattati elaborati negli ultimi 10 anni (GATT, OMC, AMI, NTM, NAFTA) hanno un unico scopo: trasferire il potere degli Stati verso organizzazioni non elette, tramite un processo chiamato “mondializzazione”.

Una sospensione proclamata della democrazia avrebbe senz’altro provocato una rivoluzione. Ecco perché sembra essere stato deciso di mantenere una democrazia di facciata, e di piazzare il potere reale verso nuovi centri. I cittadini continuano a votare, ma il loro voto è privo di senso. Votano per dei responsabili che non hanno più un potere reale. Ed è senz’altro perché non c’è più nulla da decidere, che i programmi politici di “destra” e di “sinistra” si assomigliano sempre di più in tutti i paesi occidentali. Per riassumere, non possiamo scegliere il piatto, ma possiamo scegliere il contorno. Il piatto si chiama “nuova schiavitù”, e il contorno può essere o piccante di destra, o agro-dolce di sinistr.

 3 – Sparizione dell’informazione

 

Dai primi anni ’90, l’informazione è stata progressivamente tolta dai media destinati al grande pubblico. Come le elezioni, i telegiornali continuano ad esistere, ma sono privi di senso. Un telegiornale ontiene al massimo 2 o 3 minuti di vera informazione. Tutto il resto è costituito da soggetti da rivista, servizi aneddotici, fatti diversi e reality show sulla vita quotidiana. Le analisi di giornalisti specializzati, e le trasmissioni di informazione sono state quasi totalmente eliminate. L’informazione si restringe ormai alla stampa, letta da un numero ridotto di persone. La sparizione dell’informazione è un segno tangibile che il nostro regime politico ha già cambiato natura.

 4 – Strategie e obbiettivi per controllare il mondo

 I responsabili del potere economico provengono quasi tutti dallo stesso mondo, lo stesso giro sociale. Si conoscono, si incontrano, condividono gli stessi punti di vista e gli stessi interessi. Condividono quindi naturalmente la stessa visione di ciò che dovrebbe essere il futuro mondo ideale.

E’ quindi naturale che si mettano d’accordo e sincronizzino le loro azioni verso degli obbiettivi comuni, inducendo a delle situazioni economiche favorevoli alla realizzazione dei loro obbiettivi, come ad esempio:

  1. Indebolimento degli Stati e del potere politico. Deregolamentazione. Privatizzazione dei servizi pubblic.
  2. Disimpegno totale degli Stati dall’economia, compresi i settori dell’educazione, della ricerca e, tra breve, dell’esercito e della polizia, destinati a diventare dei settori sfruttabili da ditte private.
  3. Indebitamento degli Stati tramite la corruzione, lavori pubblici inutili, sovvenzioni allegate a delle ditte senza contropartita, spese militari. Quando una montagna di debiti viene accumulata, i governi sono costretti alla privatizzazione e allo smantellamento dei servizi pubblici. Più un governo è sotto il controllo dei “Padroni del Mondo”, più fa aumentare i debiti del suo paese.
  4. Precarietà del lavoro e mantenimento di un alto livello di disoccupazione, intrattenuti tramite il decentramento e la mondializzazione del mercato del lavoro. Tutto ciò aumenta la pressione economica sui lavoratori, che sono quindi costretti ad accettare qualsiasi stipendio o condizione di lavoro.
  5. Riduzione dell’aiuto sociale per aumentare le motivazioni del disoccupato ad accettare qualsiasi tipo di lavoro o qualsiasi stipendio. Un aiuto sociale troppo elevato impedisce alla disoccupazione di fare una pressione efficace sul mercato del lavoro.
  6. Impedire l’espansione di rivendicazioni stipendiali nel Terzo Mondo, mantenendoci dei regimi politici totalitari o corrotti. Se i lavoratori del Terzo Mondo venissero pagati meglio, il principio stesso del decentramento e della pressione che esercita sul mercato del lavoro nella società occidentale verrebbe frantumato. Ciò costituisce un lucchetto strategico essenziale che deve essere preservato ad ogni costo. La famosa “crisi asiatica” di 1998 è stata innescata nello scopo di mantenere questo lucchetto.

5 – Gli attributi del potere

Le organizzazioni multinazionali private si stanno progressivamente dotando di tutti gli attributi della potenza degli Stati: reti di comunicazione, satelliti (2), servizi di spionaggio, dati sugli individui (3), istituzioni giudiziarie (stabilite dall’OMC e l’AMI accordo tramite il quale una multinazionale potrà fare causa ad uno Stato davanti ad una corte internazionale speciale).

 La prossima &endash;ed ultima- tappa per queste organizzazioni sarà di ottenere il potere militare e poliziesco che corrisponda alla loro nuova potenza, creando i loro propri eserciti, dato che gli eserciti e le polizie nazionali attuali non sono adattate alla difesa dei loro interessi nel mondo.

 Tra breve, gli eserciti diventeranno delle società private, presteranno servizi sotto contratto con gli Stati, o con qualsiasi altro cliente capace di pagarli. Ma all’ultima tappa del piano, questi eserciti serviranno quasi esclusivamente gli interessi delle multinazionali, e attaccheranno gli Stati che non si piegheranno al nuovo ordine economico. Nel frattempo, questo ruolo viene assunto dall’esercito dei Stati Uniti, il paese meglio controllato dalle multinazionali. N.B:

  • 1 – Eserciti privati
  • Gli eserciti privati già esistono in U.S.A. Si tratta ad esempio delle società DynCorp, CACI, e MPRI, prototipi dei futuri eserciti privati. La DynCorp è intervenuta in varie regioni dove gli Stati Uniti volevano intervenire militarmente senza assumerne la responsabilità diretta (America del sud, Soudan, Indonesia, Koweït, Kossovo, Irak,…). Alla fine del 2002 la DynCorp è stata acquistata da Computer Sciences Corporation, una delle più importanti ditte americane di servizi informatici. A maggio del 2004 la DynCorp e la MPRI sono state implicate nelle torture di prigionieri irakeni. Gli eserciti privati (chiamati “subappaltatori” dal Pentagono) rappresentano il 10% degli effettivi americani presenti in Irak.
  • 2 – Satelliti
  • Microsoft ha finalmente rinunciato al progetto Teledesic, una rete di 288 satelliti di comunicazione che doveva costruire una maglia intorno al pianeta. Ma altre compagnie multinazionali si stanno preparando ad impiantare una rete di satelliti di comunicazione simile. Alcuni satelliti privati di osservazione sono già operazionali. Due ditte commercializzano immagini ad alta risoluzione di ogni luogo del pianeta che possa interessare eventuali clienti.
  • 3 – Dati privati
  • Numerose ditte create negli ultimi anni (principalmente in U.S.A.) sono specializzate nella raccolta di informazioni private, ufficialmente a dei fini commerciali. Ma questi dati privati cominciano a compilare milioni di profili individuali di consumatori sparsi nell’insieme dei paesi occidentali. Le informazioni di questi dati vengono vendute a chiunque desidera acquistarle.

6 – La vera realtà del denaro

 Oggi il denaro è essenzialmente virtuale. La sua realtà è una serie di 0 e di 1 nei computer delle banche. La maggior parte del commercio mondiale si opera senza denaro liquido, e solo 10% delle transazioni finanziarie quotidiane corrispondono a degli scambi economici nel “mondo reale”.

 Gli stessi mercati finanziari eux-mêmes costituiscono un sistema di creazione di denaro virtuale, di profitto non basato su una creazione di ricchezze reali. Tramite il gioco dei mercati finanziari (che permette di trasformare in benefici l’oscillazione dei corsi), gli investitori avvisati possono diventare più ricchi, per via di una semplice circolazione di elettroni nei computer. Questa creazione di denaro senzformaa creazione di ricchezza economica che gli corrisponde è la definizione della creazione artificiale del denaro. Cio’ che la legge vieta ai falsificatori di denaro, e cio’ che l’ortodossia economica liberale vieta agli Stati, è quindi legale e possibile per un numero ristretto di beneficiari. Se si vuol capire cio’ che realmente è il denaro e a che cosa serve, basta invertire la famosa frase “Il tempo è denaro”. Il denaro è tempo. Il denaro permette di comprare il tempo degli altri, il tempo necessario a produrre i prodotti o i servizi che consumiamo.

 Il denaro, il tempo, e gli schiavi

Tecnicamente, il denaro è un’ unità intermedia che permette di scambiare del tempo contro del tempo, senza che il tempo dell’uno o dell’altro possa essere direttamente comparato. Ogni conversione tra il denaro e il tempo si fa in base ad una stima soggettiva variabile a secondo del rapporto di forza economico e informativo tra il compratore e il venditore.

 Nella pratica, questo rapporto di forza è sempre a svantaggio del consumatore-stipendiato.

 Quando un individuo compra un prodotto, paga il tempo che è stato necessario alla fabbricazione del prodotto ad un prezzo molto più alto che lo stipendio che gli viene dato per una frazione equivalente del suo tempo.

 Ad esempio: dai fabbricanti di automobile, una macchina viene costruita in un giorno (ossia 8 ore di lavoro) da 20 stipendiati (compreso i commerciali e il lavoro incluso per fabbricare il materiale di produzione utilizzato). Lo stipendio quotidiano di ogni stipendiato dovrebbe quindi corrispondere a 1/20° del prezzo della macchina, ossia 1000 euro se la macchina vale 20000 euro. Cio’ dovrebbe corrispondere ad uno stipendio mensile di 22000 euro (contando 22 gironi di lavoro al mese). Per la maggior parte dei lavoratori, si è lontani dal conto.

 Quando un lavoratore occidentale dà 10 ore del suo tempo, viene pagato solo l’equivalente di 1 ora. Per uno stipendiato del Terzo Mondo, questo rapporto è di 1000 ore contro 1.

 Questo sistema è la versione moderna della schiavitù.

 I beneficiari del tempo rubato agli stipendiati sono le ditte e i loro dirigenti ( i cui stipendi sono 100 volte più alti di un impiegato normale), ma anche gli Stati, dal momento che gli imposti e le tasse prelevate sui lavoratori non vengono utilizzati per l’interesse generale.

7 – Il punto di un non-ritorno ecologico sta per essere superato

E’ evidente che siamo oggi urtando i limiti ecologici dell’attività economica. Un sistema economico liberale, il quale scopo è il profitto a breve raggio per degli interessi particolari, non puo’ tener conto dei costi a lungo termine come la degradazione dell’ambiente. I modelli economici attuali sono incapaci di stimare al suo giusto valore la “produzione” della natura, indispensabile alla nostra sopravvivenza: produzione d’ossigeno, fissazione dei gas carbonici dalle foreste e gli oceani, regolazione della temperatura, protezione dai raggi del sole, riciclaggio chimico, spartizione delle alluvioni, produzione d’acqua potabile, di alimenti,…

 Se i nostri modelli economici integrerebbero il costo reale della distruzione della natura, dell’inquinamento, dei cambi climatici, cio’ cambierebbe radicalmente il nostro punto di vista riguardo a quello che è proficuo e quello che non lo è. La produzione della natura è stata valutata a 55000 miliardi di dollari annuali da un gruppo di scienziati dell’Institute for Ecological Economics dell’Università del Maryland nel 1997.

 8 – La distruzione della natura è voluta

 

La scomparsa della natura è inevitabile, poiché voluta dal nuovo potere economico. Perché ? Per 3 ragioni:

  • 1 La scomparsa della natura e l’aumento dell’inquinamento renderanno gli individui ancora più dipendenti del sistema economico per la loro sopravvivenza, e permetteranno di generare nuovi profitti (tra i quali un consumo crescente di medicine e prestazioni medicali,…)
  • 2 Tra l’altro, la natura è una referenza di un altro ordine, quello dell’Universo. La contemplazione della bellezza e della perfezione di quest’ordine è potenzialmente sovversiva: porta l’individuo a respingere la bruttezza degli ambienti urbani, e a mettere in dubbio l’ordine sociale che dovrebbe essere l’unica referenza. L’urbanizzazione dell’ambiente permette di collocare le popolazioni in uno spazio totalmente controllato, sorvegliato e dove l’individuo si trova immerso in una proiezione dell’ordine sociale.
  • 3 Infine, la contemplazione della natura incita al sogno e intensifica la vita interiore degli individui, sviluppando la loro sensibilità e quindi il loro libero giudizio. Smettono insomma di essere affascinati dalle merci, sviano dai programmi televisivi che dovrebbero guardare e che dovrebbero rimbecillirli e controllare il loro spirito. Sprigionati dalle loro catene, potrebbero incominciare a pensare che un’altra società è possibile, fondata su altri valori che non siano il profitto e il denaro.

Tutto quello che può portare un individuo a pensare e a vivere con la propria testa è potenzialmente sovversivo. Il più grande pericolo per l’ordine sociale è la spiritualità che porta l’individuo a rimettere in gioco il proprio sistema di valori e quindi il proprio atteggiamento, andando contro valori ed atteggiamenti inculcati dal condizionamento sociale. Per l’equilibrio del “nuovo ordine sociale”, tutto quello che permette un risveglio della spiritualità deve essere eliminato.

 9 – Le alternative dell’ultima speranza

 Per non essere definitivamente esclusi dal gioco, le contro-organizzazioni del potere economico (sindacati, associazioni di consumatori, movimenti ecologici) devono rispondere piazzandosi allo stesso livello di organizzazione, quello mondiale e non più nazionale, unificandosi e sincronizzando le loro azioni, alla scala di gruppi di Stati avendo un peso sufficiente nei flussi economici mondiali. Rimane poco tempo per agire, dato che tutti i mezzi di controllo necessari ad una dittatura mondiale sono già innescati.

 10 – 2000 anni di storia

 Durante i due ultimi millenni, l’umanità ha attraversato quattro ere successive marcate da quattro forme diverse di potere politico:

  • 1 – L’era delle tribù. Potere esercitato a secondo della forza (e più raramente a secondo della saggezza o della conoscenza). Come per vari gruppi animali, il potere spetta al “maschio dominante”.
  • 2 – L’era degli imperi e dei reami. Potere ereditario. Appare la nozione dello stato.
  • 3 – L’era degli stati-nazione. Era lanciata dalla monarchia parlamentare in Gran Bretagna nel 1689, dalla rivoluzione francese nel 1789, e dalla fondazione degli Stati Uniti. In uno stato-nazione, il potere non è più ereditario, ma esercitato da dirigenti che dovrebbero essere i rappresentanti del popolo, e scelti tramite delle elezioni (stato-nazione democratico), o tramite un sistema di voto nel seno di un partito unico (stato-nazione totalitario).
  • 4 – L’era dei conglomerati economici. Era iniziata nel 1954 , messa in funzione negli anni ’70 e ’80, e completamente operazionale dagli anni 90. Il potere non vi è più di tipo rappresentativo o elettivo, e non è più localizzato geograficamente (contrariamente alle tribù, i reami, e i stati-nazione). E’ esercitato direttamente da quelli che controllano il mercato finanziario e la produzione di merci. Gli strumenti di questo potere sono il controllo della tecnologia, dell’energia, del denaro, e dell’informazione. Come ogni nuova forma di potere, si erige sostituendosi al potere precedente destinato a scomparire. Infine questo nuovo potere è globale, planetario. Non ha quindi né alternativa, né scappatoia. Costituisce un nuovo livello di organizzazione della civilizzazione, una specie di super-organismo.

La risoluzione dei grandi problemi economici, sociali ed ecologici necessitano dell’avvenimento di una forma di potere globale. D’altronde l’unificazione del mondo per via dell’economia, e il declino degli stati-nazione sono stati in parte decisi per una nobile causa: rendere impossibile una nuova guerra mondiale che, all’era atomica, significherebbe la fine della civilizzazione.

 Ma la questione è di sapere al servizio di quali obiettivi e di quali interessi è volto questo potere globale, da chi deve essere esercitato, e da quale contro-potere deve essere equilibrato e controllato.

 La globalizzazione non è una cosa negativa in sé. Potenzialmente potrebbe permettere una forma di pace mondiale, durevole e una miglior gestione delle risorse. Ma se continua ad essere organizzata al beneficio di una minorità di persone e se conserva la sua attuale direzione neo-liberale, non tarderà ad instaurare una nuova specie di totalitarismo, il commercio integrale degli esseri viventi, la distruzione della natura, e una forma inedita di schiavitù.

 FONTE

 http://sapereundovere.jimdo.com/2013/06/21/fine-programmata-della-democrazia/


Migliaia di pesci stanno morendo nei fiumi degli Stati Uniti

http://terrarealtime.blogspot.it/2013/06/migliaia-di-pesci-stanno-morendo-nei.html#more


muerte
              masiva peces rio slat fork

Quando avrete abbattuto l’ultimo albero, quando avrete pescato l’ultimo pesce, quando avrete inquinato l’ultimo fiume….allora vi accorgerete che il denaro non si puo’ mangiare.

 Questa citazione appartenente alla saggezza degli indiani d’america diventa giorno dopo giorno sempre piu’ attuale e tragicamente vera.

 24 giugno 2013 – Oklahoma – Funzionari dello Stato stanno indagando sulla morte di migliaia di pesci lungo il coso d’acqua del fiume Fork River Salt , ad ovest di Ponca City.

La maggior parte dei pesci rinvenuti morti sono di grandi dimensioni, numerosi esemplari di pesce gatto.

Campioni sono stati prelevati ed inviati a laboratori per le analisi del caso.

Molti dei pesci morti sono stati trovati all’inizio di questa settimana a sud di Ponca City , dove il fiume  Salt Fork si getta nell’ Arkansas .

peces
              muertos rio salt fork

Spencer Grazia,  guardiacaccia ha affermato che è stato il secondo ritrovamento di questa portata nell’ultimo mese.

Migliaia sono le carcasse di pesci disseminate per circa 30 miglia di percorso del fiume,ma quello che piu’ inquieta e che non solo i pesci sono stati uccisi ma anche l’intero ecosistema.

 L’esatta causa della morte non è ancora chiara, ma il Dipartimento per la Qualità Ambientale ha inviato campioni di acqua e dovrebbe ricevere a breve i risultati.

 ubicacion
            rio salt fork

 

Tempesta sismica sull’Italia da nord a sud!

http://terrarealtime.blogspot.it/2013/06/tempesta-sismica-sullitalia-da-nord-sud.html#more


 ROMA – Continua lo sciame sismico in diverse zone d’Italia.

 Una scossa di terremoto di magnitudo 2.5 è stata registrata alle 23:54 di ieri al largo del golfo pugliese di Manfredonia (Foggia), mentre un’altra di magnitudo 2.3 è stata registrata alle 23:59 al largo delle coste settentrionali della Sicilia tra le isole Eolie e lo stretto di Messina. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), i terremoti hanno avuto ipocentro rispettivamente a 5 e 132,3 km di profondità ed epicentro entrambi oltre i 20 km dalla terra ferma. Non si registrano danni a persone o cose.

 SCOSSE IN UMBRIA Due lievi scosse di terremoto di magnitudo 2 e 2.1 sono state registrate rispettivamente alle 2:27 e alle 3:51 in Umbria, nel nord della provincia di Perugia, teatro di uno sciame sismico dal 20 aprile scorso. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), i terremoti hanno avuto ipocentro tra gli 8,1 e i 9,1 km di profondità ed epicentro in prossimità del comune di Pietralunga. Non si hanno segnalazioni di danni a persone o cose. Sono 79 le scosse di terremoto di magnitudo uguale o superiore a 2 registrate nella zona dall’inizio dello sciame sismico.

 http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/sciame_sismico_sicilia_umbria/notizie/295956.shtml


Terremoto artificiale anche in Toscana!


sabato 22 giugno 2013

 di Gianni Lannes

 

foto di Ruben Garbellini (tutti i diritti riservati)

 Strano: David Thorne, l’ambasciatore a stelle e strisce che sproloquia su tutto, si intromette nella vita politica italiana, e merita di essere rispedito al mittente con un biglietto di sola andata, stavolta non fiata.

 Scusate esperti al soldo del potere. Ma per caso l’esercitazione militare che oggi si è tenuta dalle ore 9 alle 14 in mare, a 5 miglia dalla citta di La Spezia (segnalata dall’ordinanza numero 120/2013 della Guardia Costiera di La Spezia), ha qualche attinenza con il terremoto odierno? Magari il ministro della Difesa in persona sa motivare la presenza di scie chimiche rilasciate copiosamente da aerei militari, in data odierna tra la Toscana e la Liguria?

  E’ uno stillicidio, ma la gente non ci fa caso fino a quando l’evento drammatico non colpisce personalmente, e magari uccide. Solo allora, forse, c’è una timida reazione, ovviamente decisamente contenuta. Ma è subito pronta la risposta banale dei soliti esperti di turno: tranquilli, tanto l’Italia è sismica. Certo, ma se diamo un’occhiata alle statistiche, non dico ai sismogrammi che rivelano un’origine artificiosa, ovvero indotta dei terremoti, scopriamo che il fenomeno mostra un’accentuazione in crescita negli ultimi 11 anni.

Singolare coincidenza: da quando sono iniziate le sperimentazioni militari delle Forze Armate di Washington nel Belpaese. Usano la nostra terra peggio di una latrina da sconquassare a piacimento, infischiandosene di milioni di vite.

 Non sono una Cassandra. E non ha senso affermare ve l’avevo detto già l’anno scorso, esattamente a gennaio, poi ad aprile in Sicilia, infine in Emilia, ed altro ancora. Come da copione, purtroppo, va in onda l’ennesimo terremoto artificiale, vale a dire provocato, sollecitato, causato dalle attività belliche segrete della NATO in Italia. La prova? L’ipocentro superficiale e l’aerosolterapia bellica, nonché l’aumento intensissimo di onde Elf a bassissima frequenza.

Il meccanismo è alquanto elementare: infatti anche un negazionista cretino è in grado di afferrare il concetto se non avesse la mente bacata. Dunque, si irradia la ionosfera di onde elf che poi si fanno ricadere su punti determinati della crosta terrestre, ossia faglie sismiche attive, scatenando un terremoto. In contemporanea di sparge in cielo il bario che rende l’aria estremamente elettroconduttiva. Così il gioco è fatto.

 

Toscana (anno 2013) esperimenti bellici della Nato) – foto SDA (tutti i diritti riservati)

 La solita cronaca. Un altro terremoto a distanza di poco più di un anno colpisce il centro nord. Una forte scossa di magnitudo 5.2 è stata avvertita alle 12.30 in Toscana, con epicentro tra le province di Lucca e Massa, e ha provocato danni alle abitazioni, un ferito e panico tra i cittadini che si sono riversati nelle strade. Non ci sono vittime, ma sono stati segnalati danni alle abitazioni in Lunigiana e a La Spezia. E a Fivizzano, uno dei comuni toscani prossimi all’epicentro insieme a Minucciano, Fosdinovo e Casola Lunigiana, poco dopo le 14.30 si è verificata un’altra scossa di magnitudo 4.0. In tutto, secondo quanto registrato dalla Rete sismica nazionale, si sono verificate circa 20 repliche e il terremoto è stato avvertito anche in Emilia Romagna, Lombardia, Liguria, Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Come minimo, secondo gli esperti dello Stato tricolore dovremmo attenderci il peggio! Di certo la Terra non ha responsabilità diretta, ma viene violentata dall’uomo per scopi di dominio. L’Italia non si interroga. Neanche un sussulto d’orgoglio. Niente di nulla. Perché? Servilismo? Agonia mista a decadenza di una civiltà moribonda?

 Il popolo di una nazione priva di sovranità, massacrata in tal modo ha il dovere di risollevarsi per difendere i propri figli e le proprie madri! Soprattutto i padri, i patrioti, i partigiani devono dare ora il primo buon esempio. Io sono pronto.

 Paralizziamo pacificamente l’Italia e cacciamo via gli invasori anglo-americani: con le buone o con le cattive. Su la testa!

 Post Scriptum:

 Cari connazionali,

 non è la mano del Padreterno (per chi ci crede alla sua esistenza), ma la zampa armata dell’uomo. In questo caso proveniente dagli Stati Uniti d’America, che da decenni e decenni tenta di conquistare il clima meterologico ed assoggettare la natura per dominare il mondo.

Le chiacchiere non servono a niente.

Liberiamo l’Italia da questi mostri che ammorbano con la loro follia distruttiva mezzo pianeta Terra.

 riferimenti:

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 Pubblicato da terrarealtime a 10:04

Anonimo ha detto…

Nessuna attinenza col terremoto naturale, che è dovuto invece alla liquefazione delle camere interne del suolo. Le esercitazioni non centrano assolutamente nulla,e il sisma si è verificato oltretutto in un orario diverso da quello che avete riportato voi per le esercitazioni.

 Anonimo ha detto…

 Interessante il commento finale, non si deve credere al Padreeterno ma a te. Veramente interessante.

 Comunque, a parte le ciance, la cosa che mi e’ balzata agli occhi e’ che il terremoto ha un orario insolito di fatti, ma non relativamente alle paventate esercitazioni segrete (cosi segrete che le sanno tutti) ma al fatto che normalmente i terremoti in Italia avvengono la notte (mentre ad esempio in Giappone avvengono di giorno).

Ma con questo non so cosa aggiungere, non posso dire che sia artificioso o meno, non ho elementi, ma ricordo comunque una cosa che lessi tanti anni a dietro sulla storia (reale o meno poco importa) di Atlantide, in questa storia si diceva come la civilta’ era cosi evoluta da controllare il clima.

Ergo non mi stupirebbe il ricorso storico e quindi, attenzione alla nuova atlantide potremmo essere vicini a vederla sprofondare di nuovo.

 PS: per il mio credo e per quel che so, non tutti i terremoti sono artificiali, quello di Fukushima ad esempio so che e’ stato artificiale, ma in quel caso posso testimoniare di aver sentito le onde d’urto arrivare ad un distanza considerevole (probabilmente una specie di bomba atomica o comunque onde soniche fatte detonare appena sopra al livello del mare), quindi mi chiedo se a Masssa o zone limitrofe sono state avvertite ondate di vento anomale, brevi ma forte ed improvvise.

MATTEO CADUCEO ha detto…

io sono della zona della versilia subito sotto la zona di massa, vi posso dire una cosa che in questo periodo io vedo tanti ma tanti aerei militiari e sopratutto volano bassi, e la cosa mi ha sempre meravigliato perchè non ne ho mai visti così tanti. ovviamente non sò se ha qualche attinenza con il terremoto, ma ovviamente la cosa mi lascia perplesso e nell’ultimo periodo le nuvole sono sempre più strane, ondulate come se fosse il fondo del mare…..vedremo con il tempo chi ha ragione.

Anonimo ha detto…

mi sono ricordato di una cosa…

io sono in Giappone in questo periodo, e ieri sera dopo cena, ho iniziato a guardare la Luna, incuriosito dalla notizia della Luna rosa, con la speranza di vederla anche da qui.

Bhe, quello che ho visto era una Luna traballante, si muoveva in su e’ giu’ come quando si muove uno specchio.

Io credo che questo sia l’impatto dei venti solari (quando potenti) sugli scudi di plasma (fasce di Van Allen).

Bhe, calcolando che questo l’ho visto verso le 20.30 circa, e quindi calcolando 8 ore di scarto, bhe ecco fatto che coincide alla meraviglia.

Ovviamente non mi aspetto che mi crediate.

 Anonimo ha detto…

 20 giorni prima del terremono dell’aquila furono viste delle strane luci visibili per circa 3 ore lo riportava in un suo articolo robertAa galeotti del capoluogo.it

 Anonimo ha detto…

 So che sei molto adirato e chi non lo e’, tu sai quello che sai o credi, ma non prendertela con gli americani perche’ e come prendersela con i tedeschi e non con i nazi, con gli italiani e non con i fasci. Non so se ho reso l’idea.

 Anonimo ha detto…

 E’ovvio che non si fa di tutta l’erba un fascio! Ovvio che i cittadini americani non sono colpevoli e ovvio che non sono nemmeno informati dal Governo o dalle istituzioni.. in America se dicono che è un segreto di stato o che fanno leggi o interventi per proteggere la popolazione, possono fare DI OGNI senza informare e AVERE il consenso dei cittadini.

 Raffaella Gambogi ha detto…

 Anonimo… dove vivi???

 Anonimo ha detto…

 Certo che alcune persone vedono complotti anche da un peto del culo,capisco tutto dalle scie chimiche che vedo molto spesso sopra la mia città,ai finti attentati mondiali,ma esiste anche madre natura ogni tanto.