C’è chi ha votato il M5S

SI COMMENTA DA SOLO.

FATELO GIRARE, SE SIETE ONESTI E DEMOCRATICII, ANCHE VERSO CHI E’
POTENZIALMENTE CONTRO IL MV5S (L’UNICA VERA NOVITA’ POLITICA DEGLI
ULTIMI 50ANNI) E NON PERDE OCCASIONE, COL SUPPORTO DELLA TELEVISIONE, PER CRITICARLO. TROPPO FACILE.

http://www.beppegrillo.it/2013/06/ce_chi_ha_votato_il_m5s.html

Fatelo voi!
(1:32)

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 C’è chi ha votato il M5S perché credeva nei miracoli

C’è chi ha votato il M5S perché non ce la faceva più di essere preso per il culo
C’è chi ha votato il M5S perché il pdl e il pdmenoelle erano due facce della stessa medaglia
C’è chi ha votato il M5S perché era esodato, precario, disoccupato, sfrattato
C’è chi ha votato il M5S perché voleva un cambiamento, non importa quale, l’importante era voltare pagina, meglio un salto nel buio di un suicidio assistito
C’è chi ha votato il M5S perché “Proviamo questo prima della rivoluzione armata
C’è chi ha votato il M5S perché non guardava la televisione
C’è chi ha votato il M5S perché il M5S non rubava, si tagliava gli stipendi e non prendeva il finanziamento pubblico dei partiti e questo era un ottimo inizio
C’è chi ha votato il M5S perché Beppe Grillo girava in camper senza scorta e distribuiva il suo sudore in quantità industriale ai comizi
C’è chi ha votato il M5S perché aveva visto troppe volte Floris, la Gruber, Vespa e Formigli in televisione e voleva al più presto un antiemetico
C’è chi ha votato il M5S perché il Monte dei Paschi di Siena, l’Unipol, Fiorito, Lusi, Tedesco, Penati, Dell’Utri, Cosentino e via elencando
C’è chi ha votato il M5S perché Travaglio era una brava persona
C’é chi ha votato il M5S perché pensava che Scalfari non fosse una brava persona
C’è chi ha votato il M5S per avere la certezza di liberarsi di Napolitano
C’è chi ha votato il M5S perché voleva la giustizia sociale con l’introduzione del reddito di cittadinanza
C’è chi ha votato il M5S perché in Italia non esisteva un’informazione libera ed era al 68simo posto nel mondo
C’è chi ha votato il M5S perché i vescovoni e la CEI lo attaccavano forse per conservare l’esenzione dall’IMU
C’è chi ha votato il M5S perché non voleva emigrare
C’è chi ha votato il M5S perchè solo i pazzi possono cambiare la Storia
C’è chi ha votato il M5S perchè il M5S veniva infangato ogni giorno dall’Unità e da Repubblica, ma anche dal Giornale e da Libero, dall’Espresso, ma anche da Panorama, dal Tg3, ma anche dal Tg4
C’è chi ha votato il M5S per relegare finalmente Berlusconi nella spazzatura della Storia
C’è chi ha votato il M5S perché i ragazzi del M5S avevano una faccia pulita
C’è chi votato il M5S senza sapere neppure perché, così per provare, per vedere l’effetto che fa
C’è chi ha votato il M5S credendo di delegare invece di partecipare
C’è chi ha votato il M5S perchè il M5S aveva contro tutti, ma proprio tutti: partiti, informazione, lobby, poteri internazionali, criminalità organizzata legata alla politica e, proprio per questo, essendo l’unico seduto dalla parte sbagliata del tavolo, ce la poteva fare.

BLOCCATI I POSTI DI BLOCCO dai posti di blocco

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POSTI DI BLOCCO

 “E’ con vivo piacere che scrivo queste poche righe per dare il benvenuto a questa nuova pubblicazione sui percorsi d’arrampicata.

Da anni con gli amici amministratori di Exilles abbiamo intrapreso una politica di turismo alternativo dove il centro di attrazione è la natura, la cultura e le tradizioni.

Turismo alternativo che serve per completare l’offerta turistica dell’alta Valle di Susa.

Vedere giovani e meno giovani cimentarsi sui “nostri”massi è appassionante e genera curiosità e magari, come nel mio caso,benevola invidia.

Una pratica sportiva dove la natura ha messo a disposizione tutto e la passione completa la pratica

senza particolari costi ,come credo che tutti gli sport o gli svaghi dovrebbero avere.

In particolare alla Maddalena si incontra tutto ciò che come amministratore comunale di Chiomonte si vorrebbe mettere ulteriormente in risalto,ovvero la cultura con il sito archeologico e il museo,lo sport con i massi dell’arrampicata,la tradizione enogastronomica con la produzione dell’Avanà e del vino del ghiaccio che vedrà prossimamente l’apertura della bottega del vino,tutto ciò potrà creare giornate interessanti per tutti.

Questi appassionati non hanno mai chiesto niente,con il tempo hanno pulitole rocce dai rovi che li ricoprivano,tracciato percorsi (non con vernice) battezzando i percorsi con nomi curiosi e simpatici e sopratutto hanno richiamato altre persone che sui comuni di Exilles e Chiomonte hanno trovato momenti di coesione e di passione per il Boulderind.

Un grazie di cuore ha chi ha curato questa pubblicazione credo molto attesa dagli appassionati ma anche da noi amministratori,un arrivederci alla Maddalena di Chiomonte e alle Grange della Valle di Exilles”

 Il Sindaco di Chiomonte

Renzo Augusto Pinard

DICEMBRE 2006

Prefazione alla rivista Posti di blocco (guida all’arrampicata sui massi di Exilles e Chiomonte)

edito da “La montagna Torino” libreria editrice

  

POSTI DI BLOCCO

(corretto e rivisto da un valsusino)

GIUGNO 2013

 E’ con rabbia e sdegno 

che scrivo queste poche righe per “correggere” questa pubblicazione sui percorsi d’arrampicata.

Da anni, con gli amici , abbiamo intrapreso una politica di turismo alternativo dove il centro di attrazione è la natura, la cultura, le tradizioni e la lotta 

Turismo alternativo che serve per completare l’offerta turistica dell’alta Valle di Susa e 

pensare ancora alla democrazia.

Vedere giovani e meno giovani cimentarsi sulle nostre barricate 

è appassionante, genera curiosità e magari, come nel mio caso,benevola invidia.

Una pratica sportiva dove lo stato 

ha messo a disposizione tutto e la passione completa la pratica senza particolari costi ,come credo che tutti gli sport o gli svaghi dovrebbero avere.

In particolare alla Maddalena si incontra tutto ciò che come cittadino si vorrebbe mettere ulteriormente in risalto

(un bel cantiere non si nega a nessuno),ovvero la cultura con il sito archeologico ( blindato calpestato, distrutto imprigionato) e il museo (inaccessibile,svuotato,trasformato in caserma militare),lo sport con i massi ( unico luogo dove lo si pratica previa identificazione),la tradizione enogastronomica con la produzione dell’Avanà e del vino del ghiaccio (vigne imprigionate in un fortino dove si lavora sotto controllo militare con perquisizioni in entrata e uscita e solo se loro sono dell’umore giusto

che vedrà prossimamente l’apertura della bottega del vino (la cooperativa ha cessato la vendita diretta dei vini,ai clienti non è permesso accedere)

 tutto ciò potrà creare giornate interessanti per tutti.

Questi appassionati non hanno mai chiesto niente,con il tempo hanno pulitole rocce dai rovi che li ricoprivano

(l’amministrazione ha pensato bene di eliminare i boschi)

tracciato percorsi (non con vernice) ( con le ruspe del potere) ,battezzando i percorsi con nomi curiosi e simpatici e sopratutto hanno richiamato altre persone che sui comuni di Exilles e Chiomonte hanno trovato momenti di coesione e di passione per il Boulderind.

Un grazie di cuore a chi ha curato questa pubblicazione, credo molto attesa dagli appassionati ma anche da noi valsusini.

Un arrivederci alla Maddalena di Chiomonte

 

Attività Parlamentare del M5S

inutile chiedersi perché la stampa non dia risalto all’impegnato lavoro degli eletti pentastellati e parlino solo dell’espulsione. Coscienza sporca?


Principali Attività Parlamentari M5S 3-7 giugno

 Proposte di Legge

  • Proposta di Legge per l’istituzione di una Commiss. Parlamentare sul Monte dei Paschi di Siena.
  • Proposta di Legge per consenso informato nei trattamenti sanitari, contro l’accanimento terapeutico.
  • Proposta di Legge per sostenere la ricerca su farmaci orfani e malattie rare.
  • Proposta di Legge per l’istituzione dell’Ufficio del Garante della Salute.
  • Proposta di Legge per istituire una Commissione di Inchiesta sulla malasanità.

Mozioni/Risoluzioni

  • Sicurezza stradale: Mozione per messa in sicurezza di guard-rail e altre infrastrutture stradali, a salvaguardia dei motociclisti.
  • F35: Mozione del gruppo interparlamentare M5S-SEL-PD per cancellare il progetto relativo all’acquisto degli F35.
  • Guerra in Mali: Mozione contro l’intervento militare in Mali e per il ritiro di tutti i militari italiani nelle missioni estere.

Interrogazioni Parlamentari/Interpellanze/Question Time

  • Diploma magistrale: si chiede che i titolari di diploma magistrale siano equiparati agli altri nell’abilitazione all’insegnamento.
  • Detrazioni d’imposta: si chiede che il sistema delle detrazioni sia esteso a tutti i settori produttivi dell’ambito sviluppo sostenibile.
  • Viabilità siciliana: si chiede un piano straordinario per l’ammodernamento e il potenziamento della viabilità in Sicilia
  • Tassi interessi bancari: si chiede una verifica del governo sull’attedinbilità dei tassi medi di interesse comunicati da banche e intermediari
  • Criminalità organizzata: si chiedono ulteriori indagini su denunce di ostacoli ad indagini antimafia nella catena di comando a Palermo
  • Ricostruzione L’Aquila: si chiede, nel reclutamento di nuovo personale, di attingere in trasparenza alle graduatorie del Concorsone già svolto
  • Costa Concordia: si chiede al governo come si intenda procedere per la rimozione del relitto
  • Manifestazione PDL Brescia: si chiede conto della presenza del Ministro Alfano

Discussioni aula

  • Decreto 40 Miliardi debiti PA: presentati 5 ordini del giorno, 4 accolti dal governo e 1 votato all’unanimità dall’aula
  • ILVA Taranto: si chiede chiusura dell’impianto a caldo, bonifica e reddito di cittadinanza

*****

 Principali Attività Parlamentari M5S 24 – 30 maggio

 Proposte di Legge

  • Proposta di legge in materia di conflitto di interessi.
  • Proposta di Legge Costituzionale per il riconoscimento del diritto di accesso alla Rete Internet.
  • Proposta di Legge per l’abolizione del finanziamento pubblico all’editoria.
  • Proposta di Legge per il contenimento del consumo del suolo e la tutela del paesaggio.
  • Proposta di Legge per istituire una Commissione di Inchiesta sulle consulenze nella P.A.
  • Proposta di Legge per ampliare i parametri delle pensioni di reversibilità.

Mozioni/Risoluzioni

  • Riforme costituzionali: Mozione per campagna informativa alla popolazione e referendum propositivo per le riforme costituzionali.
  • Legge elettorale: Risoluzione per soglia minima per il premio di maggioranza, stessi sistemi dicalcolo del premio di maggioranza per Camera e Senato, ripristino del voto di preferenza nelrispetto della parità di genere e uniformità delle condizioni di accesso alla ripartizione dei seggi traliste e coalizioni.
  • Convenzione di Istanbul: Testo unificato proposte di legge per ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza alle donne. 3 ordini del giorno, approvati.
  • Efficienza energetica: Mozione sulle detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica e di ristrutturazione edilizia.

 Interrogazioni Parlamentari

  •  OGM/Clausola di salvaguardia: si chiede una regolamentazione più restrittiva per le colture OGM, e l’adozione di una Clausola di Salvaguardia.
  • Telecom Italia: si chiede il rinvio dello scorporo della rete Telecom, dell’aggregazione con Tre Italia, e della partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti tramite il fondo strategico italiano.
  • Ulivi pugliesi: si chiedono disposizioni di tutela del paesaggio e lo stop all’abbattimento di ulivi centenari nella regione Puglia
  • Gasdotto Adriatico: si chiede di rinunciare al passaggio appenninico del gasdotto Brindisi-Minerbio a causa di rischio sismico

 Interpellanze/Informative Urgenti

 Sistema Energetico Nazionale: si chiede un Piano Energetico Nazionale di lungo periodo.

 *****

 PRINCIPALI ATTIVITA’ PARLAMENTARI DELLA SETTIMANA 17 Maggio/23 Maggio

 Proposte di Legge

  • Proposta di Legge per l’eliminazione dell’IMU sulla prima casa
  • Proposta di Legge per abolire le Province e destinare i fondi alla sicurezza delle scuole
  • Proposta di Legge per regolamentare i giochi con vincite in denaro e vietarli ai minori
  • Proposta di Legge per il divieto di propaganda elettorale finanziata da condannati per mafia
  • Proposta di Legge per modificare le norme relative all’estrazione petrolifera e di gas in mare

Interrogazioni Parlamentari

  • Spostamento Marines a Sigonella: si chiede se il Governo sia stato informato, se le FFAA siano state coinvolte, se lo spostamento rappresenti una definitiva militarizzazione.
  • Morìa delle api, pesticidi in agricoltura: si chiede se i tre ministri di Agricoltura, Ambiente, e Att. Produttive abbiano intenzione di potenziare i controlli.
  • Istituto del Bail-In: si chiede se è stata recepita la direttiva UE sul meccanismo di salvataggio forzoso delle banche a carico degli investitori tramite prelievo dai conti correnti, e se si attiverà una protezione per i piccoli risparmiatori.
  • Morte di Giuseppe Uva: si chiedono iniziative ispettive presso la Procura di Varese per attivare una azione disciplinare verso i responsabili.
  • Sicurezza Informatica Agenzia Digitale: si chiedono iniziative per favorire la diffusione di modelli di sicurezza informatica nella Pubblica Amministrazione.
  • Ilva Taranto: si chiedono le motivazioni per la non sanzione, se si intende concedere proroghe all’ILVA, perchè manca un piano industriale, e quali provvedimenti si prenderanno se l’ILVA non ottempera a quanto richiesto.
  • Vendita terreni demaniali: si chiede di destinare i terreni demaniali in via di cartolarizzazione a giovani imprenditori agricoli, a canone agevolato

Mozioni/Risoluzioni

  • NoTAV: si chiede che il governo si impegni con l’UE ad abbandonare del tutto il progetto.

Interpellanze Urgenti/Question Time

  • Monte dei Paschi di Siena: si chiedono iniziative urgenti per tutelare la fondazione come patrimonio nazionale, e sospendere l’approvazione dello statuto fino alla conclusione dell’inchiesta
  • ENASARCO Case Popolari: si chiede di stabilire norme uniformi che evitino speculazioni e accessi privilegiati all’acquisto degli immobili durante la cartolarizzazione, e la sospensione degli sfratti
  • Telecom Italia: si chiedono iniziative per salvaguardare l’azienda come asset strategico, garantendo il controllo nazionale della Rete e i posti di lavoro

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La Siria contrattacca, Obama rilancia rituali minacce

Tito Pulsinelli – Obama è costretto ad ammettere che pratica lo spionaggio telefonico sistematico e di massa contro i suoi concittadini e quelli dell’Unione Europea. Il programma PRISMA svelato da Edward Snowden è qualcosa che relega il controllo poliziesco applicato nell’area exsovietica alla dimensione dilettantistica. C’è chi parla di Stasi Uniti d’America, in allusione alla polizia politica dellex Germania dell’est. Altri, parlano ormai di Emiro Barack per spiegare il consolidato feeling –quando non corresponsione di amorosi interessi della Casa Bianca con le schegge impazzite della galassia Al Qaeda.

La firma settimanale della lista dei condannati a morte tramite droni nelle terre infedeli, conferisce pericolosi poteri di vita e di morte. Simili a quelli ostentati da tirannelli e signori della guerra, generosamente assistiti nell’esercizio delle loro funzioni anche da Londra, Parigi e UE. Sia come sia, la campagna di Siria è seriamente compromessa dopo la sconfitta di Al Qusair. Si aggiunge al fiasco in Iraq e Afganistan.

 Il piano inclinato su cui poggiano le iniziative internazionali degli Stati Uniti conosce un ulteriore disequilibrio.La paralisi iniziale dovuta alla necessità di agire al margine della legalità sancita dall’ONU, si è trasformata ora in aperta perdita dell’iniziativa in Siria. La battaglia persa dai mercenari ad Al Qusair, dimostra che è già insufficiente approvigionarli di armi, istruttori, finanziamenti, coperture diplomatiche e mediatiche. Non sono le armi, ma combattenti che sappiano conquistare il cuore e l’anima dei credenti siriani. Combattenti che non siano terroristi o delinquenti riciclati e messi a libro paga del Qatar, sauditi e della UE.

 Si è rivelata inapplicabile la classica “zona d’esclusione aerea”, tanto che l’ardire della Turchia e Israele di passare alle vie di fatto, è stato pagato con vari aerei che non hanno fatto ritorno alla base dopo proditorie e sparute incursioni. Abbattuti dal sistema di difesa antiaerea della Siria, che ha poi adottato una risposta strategica inattesa, non simmetrica nè istintiva.

 L’entrata in scena di Hezbollah ha elevato in massimo grado la capacità operativa dell’

 esercito siriano ed ha messo sotto scacco Israele, obbligandolo a concentrare forze per  la difesa del nuovo fronte del Golan. La Turchia, bulldog de la NATO, deve appartare ogni velleità di espansionismo subalterno in Medioriente, sotto la pressione crescente dell’ordigno rappresentato dall’offensiva dei kurdi, alawiti, armeni e dalla composita alleanza sociale che si  è ribellata a viso aperto contro il neottomanismo di Erdogan. La sfida contro Damasco e la subalternità totale agli USA ed ai petromonarchi ha un costo elevato, al punto che è diventato problematico -anche per il Libano- continuare a fungere da retroterra strategico dei mercenari, persino come via di fuga o di rifugio.

 I missili russi S300 sono una barriera invalicabile per gli USA e la NATO, per tacere  dei vassalli maggiori europei,  e dei petromonarchi che hanno ramazzato -e trapiantato in Siria- tutti i tagliagole a piede libero del Magrebh, Caucaso e delle periferie di Parigi e Londra. Gli S300 sono puntati contro Israele, basi militari e flotte degli Stati Uniti. Si è molto parlato di “linee rosse” invalicabili, ultimatum seriali, ingiunzioni ad Assad a preparare i bagagli. Qualcuno ricorda la povera signora Clinton o gli stereotipati messaggi di vari ministri degli esteri di Francia e Regno Unito?

 Il conflitto si è internazionalizzato, la Russia ha rimesso piede in Medioriente e dispone di una grande base navale sulla costa siriana. Nel Mediterraneo sarà presidiato stabilmente dalla flotta russa, contrappeso permanente della VI Flotta Proprio di fronte all’area dei grandi giacimenti gasiferi delimitata da Cipro, Israele, Gaza e Siria. La “linea rossa” è quella tracciata dagli amici attivi del governo legittimo di Damasco, in primis Russia e Iran, dalla Cina che vetò il seriale e scriteriato avventurismo bellico “occidentale”, e da tutti quei Paesi disposti a partecipare ad una conferenza di pace (come il Brasile). E’ in corso una partita in cui si profila anche la presenza del BRICS in funzione di contenimento e resistenza.

 La Siria resiste perchè dispone di una forza armata che incrociò le armi con Israele, di  istituzioni salde che hanno salvaguardato la sua essenza di nazione multietnica e plurireligiosa,con vocazione sociale d’un certo rilievo, pur non disponendo dei petrodollari dei tiranni oscurantisti del Golfo, tanto amati negli USA ed Europa. La Siria resiste per la sua capacità di opporre una risposta globale alla strategie esclusivamente paramilitari e terroriste dei suoi nemici. Ha dimostrato che quanti scagliano pietre e bombe, si ritrovano con conflitti interni pericolosamente implosivi. Damasco sa come far sorgere contraddizioni paralizzanti in casa di chi esporta guerra civile e terrorismo. Chiedere a Erdogan, Netanyauh, re e tiranni del Golfo.

 

Altro che “Orwell 1984″… siamo molto più controllati di quanto previsto da George Orwell…

lunedì 17 giugno 2013

 

Altro che “Orwell 1984″… siamo MOLTO più sotto controllo di quanto abbia previsto il mitico George in tempi non sospetti…

Grazie alla tecnologia siamo capillarmente sotto controllo al 100% e non hanno nemmeno dovuto sforzarsi di imporcelo, anzi ci hanno indotto a PAGARE per esserlo, per avere l’impressione di essere liberi.

Sono rimasto basito apprendendo le caratteristiche della nuova XBOX di Micro$oft, la potentissima società di Mr. Vaccinator Bill Gates:

http://youtu.be/bZqdvdNqFHE

Sarà munita di una TELECAMERA, capace di funzionare anche in assenza di luce, con tanto di riconoscimento facciale e MICROFONO che scansiona tutte le parole dette nell’ambiente, basterà pronunciare la parola “XBOX” per attivare la console. (Ovviamente per riconoscere tale parola, deve “scansionare” tutte le parole pronunciate nella stanza…) Per funzionare, la console dovrà essere collegata necessariamente a Kinect, il dispositivo in questione, e dovrà essere collegata al web: in caso contrario non funziona.

Ma certo non sarà l’XBOX a celebrare il funerale della nostra privacy: ormai tutti i PC sono muniti di telecamera e microfono incorporato, per non parlare degli smartphone (e dei tablet) che oltre alla telecamera ed il microfono sono collegati al GPS e ce li portiamo sempre dietro. Gli smartphone sono una super-tecnologica microspia che consente ai manovratori di monitorare i nostri spostamenti, conoscere la nostra posizione in qualsiasi momento, in tempo reale; ovviamente possono anche ascoltare le nostre conversazioni e acquisire immagini/video attraverso la telecamera.

Mediante i pagamenti elettronici, che entro breve saranno una scelta obbligata, saranno in grado di conoscere ogni singolo acquisto che facciamo.

In un contesto così, le centinaia di migliaia di telecamere (talvolta con microfono come nei bus in USA:http://crisis.blogosfere.it/2012/12/sorveglianza-in-usa-microfoni-spia-sugli-autobus.html) installate in ogni dove sono quasi superflue…

Ma il controllo totale a 360° lo hanno ottenuto grazie al web. Già conoscere quali siti visita un soggetto la dice lunga sulla persona, con i social network poi il quadro è ancora più chiaro: le pagine alla quale una persona è iscritto ed i contenuti sul quale clicca “like” forniscono chiare indicazioni sui gusti, le idee e la personalità di un individuo, i contatti invece integrano e approfondiscono quanto emerge già dal telefono.

Il lavoro sarà completato, molto probabilmente, con l’impianto su scala globale di MICROCHIP R-FID: che negli USA sono già diventati una moda in forte espansione, con migliaia e migliaia di persone che lo richiedono per scongiurare rapimenti, monitorare lo stato di salute, ottenere sconti in supermercati dove fungono da “carta fedeltà”… (vedi:http://www.nocensura.com/2012/10/lennesima-follia-usa-microchip.html)

AR per nocensura.com

http://www.nocensura.com/2013/06/altro-che-orwell-1984-siamo-molto-piu.html

Gezi Park – Turchia – Le Lunghe Ombre Nere oltre gli Alberi di Gezi Park

Lunedì, Giugno 17th/2013

 – di C.Alessandro Mauceri  e Sergio Basile –

 Turchia, presidente del Consiglio di Stato turco, Huseyin Karakullukcu, Hurriyet, Gezi, Istanbul, Recep Tayyip Erdogan, Bosforo, Sulim I, Çhd (Associazione degli avvocati progressisti), Caglayan, Akp, vicesegretario generale del Consiglio d’Europa, Gabriella Battaini Dragoni, agenzia Anadolu, Amnesty International, Casa Bianca, ministro degli Esteri, Emma Bonino, Abdullah Gül, Fethullah Gülen, Zaman, Berlino, Salonicco

 Le Lunghe Ombre Nere oltre gli Alberi di Gezi Park

Turchia – Spuntano le ombre nere di Otpor e Soros A poche settimane dal saldo dell’ultima rata di debito all’FMI, Erdogan mollato dai suoi colleghi atlantisti.

Come mai? Che si profila all’orizzonte?

L’Analisi di Qui Europa

Il Premier chiama a raccolta i suoi e ammonisce: “Paese sotto attacco di una banda di sediziosi golpisti!”

 di C.Alessandro Mauceri e Sergio Basile

Istanbul, Ankara, Salonicco– Nelle ultime ore, il premier Erdoganrispolverando l’inconsueta “divisa” di paladino della democrazia e della giustizia (che aveva completamente e clamorosamente dismesso nei rapporti di “buon vicinato con la vicina Siria) ha invitato i manifestanti – che da due settimane protestato in centinaia di piazze turche – a rientrare nei ranghi, rilanciando precise accuse verso quella che ha bollato come unaminoranza di sediziosi golpisti. Lo ha fatto chiamando a raccolta migliaia di fedelissimi dell’Akp, accorsi tempestivamente da tutto il Paese. Il premier ha parlato letteralmente di “golpe” ai danni del suo esecutivo,  esortando la popolazione:  “non lasciatevi ingannare, non cascate nella loro trappola se io sono qui è per servire il Paese!”. Ma c’è evidentememte di più! Qualcosa che sfugge all’indiscreto occhio digitale dei media occidentali. Vediamo!

  Strani Movimenti in Turchia… Olezzo di Primavera Turca…

 Nei giorni scorsi le prime pagine di quasi tutti i notiziari sono state riempite di articoli circa gli scontri tra manifestanti e forse dell’ordine in Turchia. Si è parlato anche del presunto uso di armi chimiche non convenzionali… Qui Europa ha seguito da vicino gli eventi, con ampi reportage e foto. Come al solito, però, in molti TG e quotidiani (di regime) poche volte si è andati al di là della notizia da copertina per approfondire la vicenda. Sarebbe bene, invece, cercare di comprendere quali siano le reali cause della protesta almeno ora le il puzzle appare più chiaro. Che senso avrebbe una sommossa popolare iniziata il 27 maggio solo per difendere un centinaio di alberi e ancora in corso dopo due settimane e per di più con ripercussioni internazionali non indifferenti? Se così fosse sarebbero poco giustificate le frasi bellicose pronunciate da Erdoğan di fronte al suo gruppo parlamentare: «Taglieremo gli alberi di quel parco, saranno ripiantati in un altro posto». E, per farlo, per far sgombrare la piazza perché mandare forze dell’ordine che, come visto nei filmati, sparano ad altezza d’uomo? Se oggetto del contendere fosse stato solo il parco (come dimostrato nei pregressi articoli: vedi allegati) sarebbe strana la durezza del premier. Specie in considerazione del fatto (riportato da pochi media, ma determinante in questa situazione) che il presidente del Consiglio di Stato turco, Huseyin Karakullukcu, citato dal quotidiano Hurriyet, ha affermato che esiste già una sentenza del 31 maggio che boccia il progetto del governo per le modifiche al parco!

  L’orizzonte al di là degli alberi…

 In realtà, probabilmente, la ragione di una simile ostinazione da entrambe le parti è da cercare altrove. Forse nello stato di estremo disagio della popolazione non solo di Istanbul, ma di tutte le grandi città turche, che ha fatto da detonatore ad una diffusa insoddisfazione per un potere islamico che non nasconde la voglia di trasformare l’egemonia politica in egemonia culturale contro la forte opinione pubblica laica turca. Il parco di Gezi, che si trova nella parte “europea” di Istanbul, al centro di un distretto turistico famoso per i suoi ristoranti e negozi sarebbe  solo il centro della protesta. E l’abbattimento degli alberi doveva servire non a migliorare il parco, ma a realizzare (come visto) edifici pubblici e centri commerciali, la “giusta causa”. Forse quindi, a ben vedere, la protesta dei partecipanti è diretta contro politiche sempre più autoritarie del governo guidato dal primo ministro Recep Tayyip Erdogan, che la settimana scorsa ha fatto approvare due leggi: la prima vieta i baci in pubblico, la seconda la vendita di alcool all’aperto e in assoluto dopo le 22 e, al tempo stesso, varava iniziative come la costruzione del terzo ponte sul Bosforo (che comporterà la distruzione di molte delle poche zone verdi nella città) dedicandolo al sultano ottomano Sulim I, passato alla storia per aver ordinato un massacro di membri di una minoranza sciita. Per tacere sulle politiche imperialiste e coloniali filo-Nato perseguite in Siria.

 L’involuzione

 Anche l’atteggiamento del premier è apparso strano quando dopo aver affermato(1) che “i piani per la distruzione del Gezi Park andranno avanti. e (2)Segheremo gli alberi di quel parco e li ripianteremo in un altro posto“, ha aggiunto  (3) riferendosi ai manifestanti, che si procederà “indipendentemente da quello che loro faranno“. E, infatti, la polizia turca non solo ha arrestato numerosi manifestanti, ma anche almeno 73 avvocati che si erano messi a disposizione per difendere i loro diritti. Lo riferisce la Çhd (Associazione degli avvocati progressisti). I legali sono stati fermati dall’unità speciale della polizia nel tribunale di Caglayan. Anche dei giornalisti (della CNN) pare siano stati colpiti durante le azioni della polizia. In totale – come visto – sarebbero oltre 1.000 i feriti durante gli scontri: a riferirlo è l’Associazione dei medici turchi, che ha sottolineato la durezza delle azioni portate avanti dalle forze antisommossa affermando che almeno 4 persone hanno perso la vista dopo essere stati centrati dai candelotti lacrimogeni sparati dagli agenti mentre altri 4 sono curati per fratture al cranio. Ma altre fonti (come visto – vedi articolo in allegato) asseriscono addrittura che i feriti sarebbero oltre 6000. E questo solo per un centinaio di alberi?

  La strana reazione dell’atlantista Ue

 Intanto è venuto fuori che quattro persone, tre manifestanti e un poliziotto, sarebbero morte nelle proteste antigovernative iniziate pochi giorni fa. A renderlo noto è stato proprio il premier Recep Tayyip Erdoğan. Eppure uno dei motivi che aveva portato Erdoğan a essere eletto era stato il fatto che il suo partito, l’Akp, fosse stato da sempre considerato “storicamente” un partito (per così dire) “moderato”. E allora perché questa improvvisa durezza? Durezza che non poteva passare inosservata e che non poteva essere accettata da un Paese democratico. Infatti, sono arrivate da più parti, in Europa, forti condanne nei confronti della Turchia. “E’ chiaro che una polizia che interviene in modo così violento per noi è totalmente inaccettabile, che avvenga in Turchia o in qualsiasi altro Paese“. A sostenerlo è stato il vicesegretario generale del Consiglio d’Europa, Gabriella Battaini Dragoni, manifestando preoccupazione per una reazione “che viene fatta contro il cittadino che vuole legittimamente esprimersi e non per oltraggiare i beni pubblici e privati. Bisogna lasciare che la gente manifesti“. La risposta del premier turco è stata netta: “Non riconosco alcuna decisione presa sulla Turchia dall’ Europarlamento”. Citato dall’agenzia Anadolu, Erdoğan ha anche aggiunto che “coloro che hanno approvato questa risoluzione dovrebbero guardare alla Grecia, alle proteste e alla risposta della polizia lì”. Amnesty International ha parlato di “violenza brutale e vergognosa“. Anche la Casa Bianca (???) ha espresso preoccupazione per quanto sta accadendo, esigendo il rispetto della libertà di espressione, di assemblea e di associazione, e di avere (da che pulpito) “una stampa libera e indipendente” (certo che, dopo quello che è venuto alla luce in America circa la libertà di stampa e il rispetto dei diritti dei cittadini le parole di Obama suonano a dir poco strane). Ma come mai questo improvviso distacco dal “fedelissimo” Erdogan?

Anche il partner italiano stranamente storce il naso …

 Pure in Italia si sono levate voci di protesta. Per  questo motivo il ministro degli Esteri, Emma Bonino, in una informativa alla Camera ha riferito che “Piazza Taksim non è piazza Tahrir. E i turchi non sono arabi“, precisando che le manifestazioni di Istanbul ricordano più le piazze italiane o quelle di Occupy Wall Street che quelle che furono centro, in Egitto, della rivolta contro il presidente Mubarak quando, il 25 gennaio del 2011, i manifestanti occuparono la piazza. In breve però il loro numero crebbe e arrivò a 1 milione fino a quando, il 2 febbraio,  non esplose la violenza fra i sostenitori di Mubarak e gli oppositori del regime. Sarà, certo è che, stranamente, i segnali che provengono dalla Turchia diventano di giorno in giorno più chiari. Drammaticamente più chiari…

  Il Silenzio del “Presidente Turco” verso il “Primo Ministro” Erdogan

 A molti è sembrato strano che il presidente Abdullah Gül, da quando Erdogan è rientrato ad Ankara, abbia mantenuto un silenzio impenetrabile. E ancora più strano è parso essere il silenzio di Fethullah Gülen, uno dei principali protagonisti degli ultimi decenni della politica in Turchia. Gülen è stato ed è tuttora uno degli attori principali della scena politica turca e della direzione dell’Akp. Multimiliardario (in dollari), considerato da Time tra i 100 uomini più influenti del pianeta, dalla Pennsylvania, dove vive da anni, controlla centinaia di moschee in Turchia e nel mondo e, attraverso una complessa rete di finanziarie, è proprietario di un grande impero mediatico (il quotidiano Zaman e varie emittenti radio e televisive) che gli permette di giocare un ruolo cruciale nelle campagne elettorali (Erdogan gli è debitore per i suoi straordinari successi) e quindi di avere una enorme influenza sull’Akp. Eppure tace dopo la violenza degli scontri.

 Open Society Foundation – Lo zampino del mondialista George Soros

 Pochi hanno notato l’atteggiamento in questi giorni del magnate (mondialista per eccellenza e padre di Otpor) George Soros, fondatore di numerosi progetti (per così dire) “filantropici” e dichiarato sostenitore e finanziatore di gruppi “pro-democrazia” (gli stessi che hanno iniziato le manifestazioni antigovernative in Turchia: gli stessi che hanno fomentato le cosiddette falsissime e celeberrime Primavere Colorate e Primavere Arabe). Già nel 2011, Lisa Graas del David Horowitz Freedom Center evidenziava “l’influenza manifesta” di Soros in Turchia tramite la sua Open Society Foundation. Secondo il giornalista e scrittore Richard Poe, ogni volta che Soros cerca di destabilizzare un’area applica lo stesso schema, composto da sette punti. E il sesto punto è l’occupazione delle strade (se è vero che si sta adottando questo schema, il prossimo passo saranno le dimissioni di Erdoğan per timore di un intervento NATO). Se ciò dovesse verificarsi, ciò equivarrebbe allo “scaricamento” ufficiale dei membri del club mondial-colonialista (Usa-Nato) ai danni di un loro stesso carissimo e fidato “collega”.

  Il ritiro dei capitali investiti in Turchia

 Ma più di ogni altra cosa dovrebbe essere sintomatico il forte ritiro di capitali esteri investiti in Turchia. La borsa di Istanbul ha perso più del 10% la settimana scorsa (-20% per indice Bist 100 dai massimi dello scorso 22 maggio), bruciando miliardi di dollari e la banca centrale ha dovuto intervenire per sostenere la moneta turca, la lira, caduta ai livelli più bassi rispetto al dollaro dall’ottobre 2011. E la protesta si sta estendendo ad altre città, da Berlino a Salonicco (che è proprio al confine con la Turchia) dove migliaia di persone hanno marciato verso l’ambasciata turca. Altre 7mila persone hanno manifestato ad Ankara, dove ci sono stati scontri tra i dimostranti che tentavano di raggiungere gli uffici del primo ministro e la Polizia. I primi hanno alzato barricate con materiale raccolto in strada e lanciato bombe incendiarie, gli agenti hanno risposto con gas lacrimogeni. E questo solo per un centinaio di alberi? Sarà, ma, a ben guardare i fatti, è difficile da credere.

  Dalle stanze dell’FMI a quelle di Washington

 Specie dopo la notizia bomba trapelata nelle ultime settimane, secondo la quale la Turchia di Erdogan avrebbe da pochissimo finito di corrispondere l’ultima rata di debito al Fondo Monetario Internazionale. Una cosa è certa amici: Erdogan è l’incarnazione dell’imperialismo ottomano più estremo e buio (vedi caso Siria), ma qualcuno sta cercando di pilotare la sua roccambolesca uscita di scena a proprio favore, magari favorendo la salita al trono di un’altra testa di legno, stile Italia o Grecia, per continuare ad esercitare il proprio monopolio su siffatti prototipi (o modelli) coloniali. La risposta forse potrebbe trovarsi proprio a Washington, tra le austere e “eteree” stanze della White House. E’ un’ipotesi… Che dite? Ma soprattutto – c’è da chiedersi – chi sarà il prossimo fortunato, post-rottamazione? Di sicuro un pezzo da Novanta! Almeno a giudicare dalla tabella di marcia del New World Order in quella strategica e particolarissima scacchiera che è il Medioriente e nel luogo nel quale un tempo crebbe l’oscura fama  dell’imperatrice Teodora e dei suoi apocalittici retaggi.

 C. Alessandro Mauceri, Sergio Basile (Copyright © 2013 Qui Europa)

Turchia, La Rivoluzione va avanti. Il popolo chiede le dimissioni di Erdogan. Morti e oltre 6000 feriti

La Rivoluzione del Popolo Turco contro Sionismo e Regime Erdogan – Morti e Feriti

Il Caso Siria e le pressioni dell’Imperatore Ottomano, Erdogan, per la Guerra coloniale

Turchia – contro la Siria, anche atti di Pirateria Aerea – All’Ue un incredibile ed immeritato Nobel per la Pace

 

Le “giacche blu” portano solo morte e dolore

http://www.nocensura.com/2013/06/le-giacche-blu-portano-solo-morte-e.html


domenica 16 giugno 2013

Abbiamo aspettato qualche giorno, dopo la morte dell’ennesimo soldato italiano in Afganistan, per vedere le reazioni degli italini e dei media: molto tiepide, senza enfasi, senza denunciare la gravità della situazione, la sola meraviglia è stata il Parlamento vuoto durante la reazione del Ministro. Ma meraviglia di cosa? Ai parlamentari non gliene frega niente se muore un compratriota per le luride guerre americane, l’importante è che abbiano fatto contento l’invasore partecipando al massacro di popoli sovrani. E gli italyoti sembra ci abbiano fatto l’abitudine,passa come una notizia come tante,non è ” interessante”. Questa dovrebbe essere la vera meraviglia che, in ultima analisi è una vergogna, è uno schifo. E questo dovrebbe essere un popolo ?

Un popolo militarmente occupato dal 1945 che non fiata, non si indigna, non mostra un minimo, ma dico proprio un minimo, di dignità.

Rimane felice nella sua gabbia, si fa distogliere l’attenzione con i fatti e misfatti politici, una parte se la prende con la destra, l’altra con la sinistra, come con Roma o Lazio, continua a farsi abbindolare con le elezioni, che non servono più a nulla, tanto si fa quello che dice Bruxelles, e, ultimamente, si incazza un po’ perchè i suoi ” padroni” gli stanno togliendo anche quel poco che gli concedevano per poter vivere.

Ma lo capite o no che se non si esce dalla gabbia saremo sempre schiavi?

Claudio Marconi

P.S. L’articolo riportato era stato pubblicato un po’ di tempo fa, ma, ci sembra, che ricordare non è mai troppo.

 Dopo l’ultimo militare italiano ucciso in Afganistan oltre alla naturale e logica deduzione che, non solo sarebbe ora, ma lo era già da molto tempo, di smettere di versare sangue italiano per le guerre degli americani, vogliamo fare qualche considerazione su chi sono e per cosa debbono morire i nostri ragazzi.

L’americano, dopo aver provato a vincere le guerre, se ne va, semplicemente. Abbandona i suoi alleati al loro destino, ed i popoli che ha cercato di soggiogare, e se ne torna a casa, molto probabilmente a farsi curare da qualche psicologo.

 La storia del Vietnam è altamente istruttiva. L’americano ha sempre degli alleati, che sono la sua linfa vitale, la sua giustificazione, il suo lavarsi la coscienza da tutte le nefandezze ed atrocità che commette: come con i pellerossa.

Per giustificare questo genocidio si è alleato con i coloni, che hanno espropriato la terra a quei fieri popoli.

Nel caso dell’Afganistan e dell’Iraq ha “ reclutato” gli europei in nome della presunta guerra contro il terrorismo internazionale ed i suoi finanziatori: i talebani e Saddam Hussein ed in ultimo Gheddafi.

Il primo risultato di questa opera di “ pulizia” è stata la ripresa, in grande stile, della produzione dell’oppio, in Afganistan,vietata dal “bieco” regime talebano ( che non ci sono mai piaciuti molto, ma quando hanno ragione, hanno ragione ).

Se ne va, torna a casa, perché per la sua mentalità o l’esercito vince oppure il “ gioco “ non gli piace più.

 Gli americani fanno le guerre esclusivamente per un motivo materiale, o c’è un guadagno, un tornaconto, oppure non gli interessano: business is business.

D’altronde da un popolo il cui solo metro di giudizio è l’ammontare del conto in banca non ci si può aspettare altro.

 La mentalità corrente e la stima va al cacciatore di taglie, al “ fuorilegge”, mai ai soldati. Questi sono solo un mezzo per rendere più pratica e tranquilla la vita dei civili, per dedicarsi meglio ai loro affari, i soldati sono considerati come un “ mezzo “ utile alla produzione ed allo sviluppo degli affari. Per questo, ogni qual volta sono in crisi economica, scatenano qualche guerra.

 Intendono la funzione dell’esercito come una normale operazione di polizia, mai come una guerra. La guerra è qualcosa di truce, che sa di conquista, di occupazione, la polizia, invece, ripulisce la città dai criminali, instaura l’ “ordine”, ripristina la “ legalità”.

 L’imperialismo americano è un “ modus vivendi”, non ha niente a che fare con il significato europeo del termine Impero: gli USA non sono una nuova Roma, sono una nuova Cartagine.

Ed il fatto è talmente evidente che ogni qual volta hanno importato il loro “ modo di vivere”, in qualsiasi continente, questo ha perso la propria storia, le proprie tradizioni, i propri principi fondanti, in poche parole hanno applicato, in maniera indolore e consensuale un genocidio dei popoli.

 Gli Stati Uniti non hanno un progetto, non hanno nulla da proporre, non hanno storia, possono solo annientare i popoli con la loro non-storia e la loro non-politica. Possono solamente avvelenare le coscienze con la loro mentalità affaristica, dove non c’è posto per nulla altro che non siano i valori materiali: dimmi che macchina hai e ti dirò chi sei.

 E noi dovremmo continuare a far morire i nostri ragazzi per questa gente ?

Sono le solite squallide giacche blu.

 Claudio Marconi

 Fonte: http://www.frontediliberazionedaibanchieri.it/

La triste vicenda di un cittadino

a proposito di diritti, ecco come vive un disoccupato e che prospettive ha. Ma per loro nessuno manifesta o chiede qualcosa.In fondo gli italiani sono ricchi per default, Boldrini pensiero.

http://www.nocensura.com/2013/06/ricev-e-pubbl-la-triste-vicenda-di-un.html


lunedì 17 giugno 2013

Ricev. e pubbl: La triste vicenda di un cittadino

 

Buon giorno a tutti voi vi scrivo questo mio appello e chiedo a voi di aiutarmi

nel evidenziare il mio dramma che ormai sono quasi 9 anni che nessuno mi ascolta e mi vengono ancora ad oggi negati dei diritti vi allego l’ultima intervista fatta su RAI 3 nella trasmissione ” COMINCIAMO BENE ESTATE” fatta il 24 giugno 2010 quando ancora mia madre era viva e potete capire come sono lasciato solo, ora mia madre è deceduta il 07/01/2011 e ancora le Istituzioni e lo Stato mi lasciano solo chiedo a voi un aiuto posso mostrare tutta la documentazione con cui le Istituzioni mi prendono ancora in giro vi prego sono disperato oggi ho anche la causa per lo sfratto e non so più cosa fare se non rivolgermi a voi spero che possiate aiutarmi non chiedo la luna ma chiedo solo che mi aiutate a evidenziare il mio dramma che da quasi 9  anni nessuno mi ascolta. Aspettando una vostra risposta spero che sia positivia vi auguro una buona giornata.

 Cordiali Saluti

Trapani Antonio

 questo è il link del filmato fatto su RAI 3 nel programma “ COMINCIAMO BENE ESTATE “ potete costatare come sono stato lasciato solo fino ad oggihttp://www.youtube.com/watch?v=Tt7iq-qL5Bw,

Aggiungo anche questa ultima intervista rilasciata a RAINEWS24 nel programma ALTREVOCI.BLOG.RAINEWS24 dalla giornalista Josephine Alessio intervista Antonio Trapanihttp://www.youtube.com/watch?v=IhOMMt94qAw

ALLEGO ANCHE IL LINK DEL MIO BLOG DOVE POTETE VEDERE COME UN CITTADINO VIENE UMILIATO OLTRE CHE GLI VIENE CALPESTATA LA PROPRIA DIGNITA:http://ilprincipedeipoveri.wordpress.com/

 P..S.

Il 31 agosto 2011 sono stato messo in mezzo alla strada senza nessun aiuto da parte delle Istituzioni e dello Stato non ho nessun aiuto da 9 anni e mi ospitano amici per dormire e mi danno da mangiare ma un uomo di 52 anni dopo aver lottato per dei diritti per una madre molto malata alla quale gli venivano negati in cui nel frattempo io ho perso il lavoro e il giorno 07/01/2011 mia madre è deceduta non ho ricevuto nessun aiuto come fino ad oggi mi lasciano solo anzi l’unica cosa che mi dicono da 9 anni le Istituzioni CHE NON POSSONO FARE NULLA perché non hanno soldi , questo ricevo da 9 anni le pare una risposta giusta dopo che da anni chiedevo aiuto e non mi ascoltavano , qui si tratta di diritti negati e di molta indifferenza verso che prima chiedeva aiuto per non arrivare a questo ma come sempre sia lo Stato che le Istituzioni sono rimasti indifferenti chiedo di aiutarmi visto che ho scritto anche al Presidente della Repubblica G. Napolitano ma sempre ricevendo riposte negative anzi mi dice che ci vuole tempo ma 9 anni sono pochi dico solo questo…..

LA PIU’ GRANDE TRUFFA DELLA STORIA UMANA

17 giugno 2013

 di Paolo Cardenà

 Sapete benissimo che in questo sito si è discusso molto di  come i soldi dei contribuenti italiani siano finiti a finanziare i vari salvataggi europei (lo  abbiamo fatto QUIQUIQUI, e QUI   ma anche altrove).  I soldi spesi , fino a questo momento, sono  circa 45 miliardi di euro, di cui circa 9 miliardi a favore del Fondo Salva Stati/Banche ESM. Il tutto, mentre Italia si muore di fame o non si riesce a trovare due FOTTUTISSIMI miliardi di euro per evitare l’aumento dell’IVA.

Siccome buona parte del sistema bancario italiano è in stato di fallimento, così come lo sono numerose banche di altri stati dell’Europa meridionale (e non solo), si sta cercando un’intesa tale da conferire al fondo ESM la possibilità di entrare nel capitale delle banche fino a 60 miliardi di euro.

 Questa è la più grande truffa della storia dell’umanità. E non lo è solo perché interi popoli vengono spremuti di tasse per finanziare il fondo salva stati. Il meccanismo è più complesso e cercherò di spiegarvelo, in poche parole, senza cadere nelle tecnicità.

Funziona più o meno così. Stati falliti emettono debito per finanziare la propria spesa. Questo debito non può essere comprato da una banca centrale nella veste di prestatore di ultima istanza.

 Nel caso specifico, i trattati europei, impediscono alla BCE di poter svolgere questo ruolo e quindi monetizzare i debiti degli stati. Il debito emesso da stati falliti, viene acquistato dalle banche (anch’esse fallite) che si finanziano, a loro volta, per poterlo fare, prevalentemente presso la BCE. Per potersi finanziare presso la BCE a tassi irrisori devono prestare delle garanzie. Le garanzie prestate, in genere obbligazioni, devono essere garantire dallo stato, in modo che la BCE, in caso di insolvenza della banca finanziata, potrà rifarsi sullo Stato e, se del caso, escuterne il patrimonio. Ma il patrimonio dello Stato, altro non è che il patrimonio della popolazione. Quindi, ricapitolando, stati falliti si fanno garanti di banche fallite che devono acquistare il debito di stati falliti. Un’ottima miscela esplosiva, non c’è che dire. Le banche, prestando i soldi allo Stato, esigono un interesse che è ben più alto (dalle 4 alle dieci volte, o forse più) dell’interesse pagato alla BCE per avere in prestito denaro. Gli interessi che lo stato paga alle banche, nel caso italiano circa 90 miliardi di euro all’anno, vengono garantiti grazie all’autorità che ha lo Stato di imporre misure fiscali sui cittadini all’uopo spremuti di tasse. Quindi, in mancanza di crescita economica, lo stato, per poter pagare gli interessi ai propri finanziatori, dovrà aumentare le tasse. L’aumento delle tasse ha effetti recessivi, poiché la popolazione avrà una quota di reddito disponibile via via minore in ragione della maggiore tassazione pretesa dallo Stato. Minori spese per i cittadini, significa minore domanda interna. Le persone non spendono, le fabbriche non producono, sono costrette a licenziare e chiudono. Il licenziamento amplifica ed esalta il problema, facendo crollare i consumi e la domanda interna. A questo punto, le aziende che chiudono o i lavoratori che hanno perso il loro lavoro, non avendo flussi reddituali, non possono ripagare i loro debiti alle banche che vanno in sofferenze, fino a diventare insolventi. Ma siccome lo stato deve sempre avere a disposizione qualcuno capace di garantire che i propri titoli possano essere collocati sul mercato, allora deve intervenire per salvare le banche. E questa volta lo fa con il fondo ESM. Quindi, i cittadini, oltre ad essere tassati per ripagare gli interessi alle banche, non essendo questo sufficiente a garantirne l’esistenza, devono essere tassati anche per garantirne il salvataggio. Questo, banalmente, per dirvi che è il contribuente il vero prestatore di ultima istanza.

 Questa è la notizia tratta da Milano Finanza:

 A Roma si sta volgendo un vertice europeo riservato per finalizzare le difese anticrisi sulle banche. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, citando due fonti anonime a conoscenza della questione, tra ieri e oggi i tecnici dell’Euro Working Group sono impegnati in una riunione informale che punta a sbloccare l’utilizzo del fondo salva Stati permanente, l’Esm, per effettuare interventi diretti di soccorso sugli istituti di credito.

E per questa opzione si punterebbe a fissare un limite di 60 miliardi di euro. All’Esm si vuole dare la possibilità di effettuare ricapitalizzazioni di banche in difficoltà, acquistandone azioni, in modo da evitare che si ricrei quella spirale negativa tra debiti pubblici in affanno e banche, spirale che ha destabilizzato ulteriormente la crisi dell’area euro.

In cambio l’Esm otterrebbe un seggio di garanzia nel cda delle banche sui cui dovesse effettuare un intervento di sostegno. I dettagli di questo strumento restano però problematici, ha osservato il Wsj, e la decisione finale se procedere o meno con questa opzione spetterà all’Eurogruppo che si svolgerà il prossimo 20 giugno.

“L’introduzione del meccanismo di ricapitalizzazione dell’Esm aiuterebbe a rompere il legame fra il debito sovrano e le banche, ma l’imposizione di un tetto da 60 miliardi di euro potrebbe non essere percepita positivamente dal mercato”, commentano gli analisti di Intermonte. Oggi il comparto bancario europeo sale allo Stoxx dello 0,23%. A Piazza Affari tra le banche resiste alle vendite solo Mps (+0,38% a 0,2116 euro).

 fonte: Vincitori e Vinti

Banche, Ue: creditori e governi contribuiscano a costi salvataggio

peccato che per creditori intendano anche i semplici depositanti

 BERLINO (Reuters) – Creditori e governi dovranno sempre contribuire ai costi di salvataggio in caso di difficoltà finanziarie di una banca della zona euro, anche quando il meccanismo salva-Stati Esm sarà in grado di mettere a disposizione degli istituti di credito un aiuto diretto.

Lo dice un documento dell’Unione europea preparato per la riunione di Eurogruppo ed Ecofin la settimana prossima in Lussemburgo.

Mirata a contenere l’impatto del contributo da parte dell’Esm, la relazione che la Commissione sottoporrà all’esame dei ministri finanziari non fa però ancora riferimento alcuno a quanta parte delle perdite dovranno accollarsi i creditori degli istituti ‘salvati’, limitandosi a indicare che dovrà trattarsi di un “livello adeguato”.

“Come prima soluzione si esploreranno le risorse del capitale privato, tra cui un sufficiente contributo da parte degli azionisti e dei creditori delle istituzioni da ricapitalizzare” si legge nella bozza ottenuta da Reuters.

“Dovrà avvenire, in linea con la normativa Ue, un adeguato livello di svalutazione o conversione di debito” aggiunge.

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