ACCORDO STORICO TRA PADRONI E SINDACALISTI MAZZETTARI

CONDIVIDI !!Redazione di Operai Contro, Dopo quattro ore di confronto serrato Confindustria ha raggiunto un accordo con i sindacalisti Cgil,Cisl e Uil sulla rappresentanza e la democrazia sindacale. Con l’intesa interconfederale si introducono nuove regole per...

 

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Redazione di Operai Contro,

Dopo quattro ore di confronto serrato Confindustria ha raggiunto un accordo con i sindacalisti Cgil,Cisl e Uil sulla rappresentanza e la democrazia sindacale. Con l’intesa interconfederale si introducono nuove regole per misurare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali, certificare gli iscritti e il voto dei lavoratori e dare certezza agli accordi sindacali, che una volta approvati e ratificati a maggioranza semplice varranno effettivamente per tutti. Il patto determina anche le regole con cui validare e rendere esigibili i contratti collettivi nazionali di lavoro.

I padroni e i sindacalisti mazzettari sono d’accordo

“E’ una bella notizia”, ha commentato il premier Enrico Letta su twitter, “è il momento di unire, non di dividere, per combattere la disoccupazione”. Festeggia anche il presidente di Confindustria,Giorgio Squinzi, che ha annunciato: “E’ un accordo storico. Dopo 60 anni raggiungiamo le regole per la rappresentanza, che ci permette di avere contratti nazionali pienamente esigibili”. Si prevedono infatti regole per “l’esercizio del diritto di sciopero e sanzioni per mancato rispetto e le conseguenti violazioni”, ha spiegato ancora Squinzi.

La notizia è stata accolta a braccia aperte anche dai sindacati. “Un accordo storico, che mette fine a una lunga stagione di divisioni”, ha dichiarato il leader della Cgil Susanna Camusso. Mentre il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, ha detto: “E’ una svolta davvero importante nelle relazioni industriali”. E il numero uno della Uil, Luigi Angeletti, ha aggiunto: “E’ un accordo importante che regolerà i rapporti, le relazioni industriali in modo più chiaro e trasparente. La dimostrazione che le parti sociali sono capaci di autoregolarsi”.

Redazione di Operai Contro,

è un accordo per stringere ancora di più il cappio al collo degli operai che si ribellano alla loro schiavitù.

li spazzeremo via l’accordo, i padroni e i sindacalisti mazzettari

Un operaio della FIOM

http://www.operaicontro.it/?p=9755711155


LA POLIZIA DI WATFORD VIETA IL BILDERBERG FESTIVAL …”PARALLELO”. MA DAVID ICKE DICE PARLERA’ LO STESSO

DA DAVID ICKE che aveva dato la sua adesione con Alex Jones per parlare al festival Bilderberg “parallelo” …

 “Gli organizzatori [del Bilderberg Festival] hanno fatto le cose precise , corrette secondo le regole, consultandosi con la polizia  e il

Watford Borough Council, per trovare un luogo adatto vicino all’hotel, che non avrebbe recato danno alla comunità locale.

  Gli organizzatori si erano accordati con la polizia sul fatto che il parco Cassiobury, a due miglia di distanza dall’entrata al Grove [dove si terrà il Bilderberg meeting] , sarebbe stato il posto piu’ adatto, ma ora il Watford Borough Council ha rifiutato la richiesta per svolgere lì l’evento nel prossimo week-end, perchè la domanda formale, non è stata fatta con 3 mesi di anticipo.

 Come si puo’ fare una domanda 3 mesi prima quando il Bilderberg Group non pubblica la location dove intende riunirsi se non molto vicino all’incontro?

 In effetti questo è un divieto  al  festival e non ci sono diritti per appellarsi.

Quello che la polizia e il distretto dovrebbero prendere in seria considerazione è la rabbia e l’indignazione che ci saranno tra i migliaia  che hanno programmato  di essere al festival per mostrare il loro diritto ad una protesta pacifica contro una organizzazione sinistra e deprecabile, una protesta negata dalla polizia stessa e dal distretto che leccano il c… agli organizzatori del Bilderberg: Yes, sir, no, sir…

 Ogni protesta ora è confinata ad una piccola area  vicino all’entrata al Grove Hotel e che succederà se un grande numero di persone, che ne hanno avuto abbastanza della coda scodinzolante dell’elefante, si facessero vedere in massa all’entrata del Grove Hotel?

 Io per certo saro’ là sabato e parlero’ in qualsiasi forma mi sarà possibile e sono certo che  Alex Jones farà lo stesso.

 Pensateci, voi in uniformi ed abiti scuri, perchè noi THE PEOPLE ne abbiamo abbastanza le palle piene.

Ecco il numero pubblico  della polizia di Hertfordshire se volete chiarire in modo pacifico come la pensate su questo tema: 01707 354000. Questo numero è elencato pubblicamente per le richieste generali alla polizia, per info e consulenza.

 VEDI ANCHE:

 Bilderberg Fringe Festival

 

Al processo contro i valsusini, governo, carabinieri e GdF esclusi come parti civili

di Fabrizio Salmoni e  Massimo BonatoDSCN0146

Qualche buon risultato per la difesa dei No Tav all’udienza odierna del maxiprocesso ai 58 imputati nell’aula bunker delle Vallette ma, nel complesso poco di cui rallegrarsi.

L’atmosfera era tranquillissima stamane fuori dall’aula. Fin troppo diceva qualcuno. Anche le forze di sicurezza erano ridotte a un blindato e pochi digos. Sarà stata anche la bella giornata ma persino il burbero caramba che controlla gli ingressi sembrava rilassato. Quindi cielo terso e pochi spettatori.

La Corte doveva rispondere alle numerose eccezioni dei difensori sulla costituzione di parte civile di un gran numero di soggetti, istituzionali e individuali.

Viene respinta la costituzione della Presidenza del Consiglio sulla base dei conclamati “danni d’immagine all’Italia“. Il Presidente Bosio legge con voce monotona (e sempre bassa) le motivazioni secondo cui il danno non sussiste perché:  a) i fatti si sono verificati in un’area circoscritta; b) non hanno avuto una gravità tale da investire il sentimento nazionale; c) perché (con qualche stizza) la Corte non ritiene insindacabile (come aveva detto la parte civile) la pertinenza del Governo  a costituirsi se non come atto amministrativo.

E fin qui tutto bene sia politicamente sia perché i danni richiesti assommavano a circa un milione e mezzo di euro.

Viene invece accolta la costituzione dei ministeri di Interno, Difesa e Finanze per i danni economici subiti per i giorni di prognosi e di assenza degli agenti e per i danni ai mezzi. Cosi come viene accolta la costituzione dei sindacati di Polizia perché ritenuti competenti per danni e lesioni subiti dagli agenti in quanto il sindacato è legittimato a tutelare la salute degli stessi quando in servizio, anche fuori sede (la difesa sosteneva che lo fossero solo nelle sedi preposte – caserme e commissariati). I sindacati inoltre vengono accreditati anche per la tutela degli agenti non iscritti.

Vengono infine rigettate le costituzioni di parte civile del Cocer dei Carabinieri e del Coir della Guardia di Finanza perché non sono configurabili come sindacati ma solo come organi di consulto e rappresentanza.

In aggiunta, sono state accettate le parti civili dei singoli agenti che hanno denunciato lesioni ed i singoli casi verranno dibattuti.

Nella fase successiva, le difese hanno lamentato di non avere avuto accesso alla documentazione richiesta a Questura e Carabinieri riguardante gli ordini di servizio, le mansioni dei singoli ed i rapporti e hanno chiesto che il tribunale disponesse l’acquisizione di tutto quello che le difese ritengono necessario ad istruire le strategie malgrado l’opposizione della Procura per ragioni procedurali e di sicurezza. Richiesta che è stata respinta anche dal Tribunale che sembra voler recuperare i lunghi tempi finora seguiti per ragioni logistiche (si mormora per intervento di Caselli) e fissa la prossima udienza, forse l’ultima in aula bunker, per venerdi 7 Giugno. (31.5.2013)

http://www.tgvallesusa.it/?p=1107

Un accordo storico? Una storica disgrazia

Si parla di accordo storico. La Confindustria e la Triplice sindacale hanno operato una sensibile riforma del diritto del lavoro in Italia, in attesa che i partiti che di queste forze sono la rappresentazione politica (Pd e PdL) operino una sensibile riforma della Costituzione. In un caso come nell’altro si sono fatte le larghe intese. L’accordo appare davvero come il sigillo di un’allenza sindacati maggiori-industriali che ha come obiettivo eliminare la possibilità che i lavoratori si organizzino autonomamente contro le misure per rendere “competitiva” l’impresa italiana. In quanto tale è segno di un nuovo “autoritarismo sindacale” dei confederali contro chiunque esprima dissenso (e ne avevamo già avuto inquietanti avvisaglie). 
In particolare, i sindacati minori e più radicali vengono di fatto taglliati fuori. E tutto questo, purtroppo, con il pieno assenso della FIOM.
A livello delle parti sociali dunque l’impianto dell’euro ha già vinto. Il valore fondamentale è la concorrenza: tra i lavoratori tra loro, tra le imprese, tra gli Stati.
Chiunque abbia intenzione di provare a ricostruire quanto è andato distrutto in questi anni deve sapere che troverà, come primi avversari, i sindacati maggiori. (C.M.)

http://il-main-stream.blogspot.it/2013/06/un-accordo-storico-una-storica-disgrazia.html