Tav: tagliate le compensazioni

Otto milioni di euro dirottati a Firenze, erano destinati ai comuni interessati dall’opera. I soldi in Valsusa arriveranno solo nel 2016
MAURIZIO TROPEANO
 

Forse ha ragione il senatore del Pd, Stefano Esposito, che attacca «la bieca ignoranza della burocrazia» ma per il fronte Si Tav la decisione del Cipe di congelare 8 dei dieci milioni delle compensazioni territoriali per la realizzazione della Torino Lione e’ un boomerang. Mentre in Valle il movimento sta organizzando assemblee nei comuni per la «lenzuolata» dei decreti di esproprio il comitato interministeriale stanzia quei fondi per l’auditorium di Firenze e li mette a disposizione della Valsusa solo a partire dal 2016. Secondo Esposito di tratta di un blitz avvenuto «nel più assoluto silenzio, senza informare il Governo, il Commissario Virano, gli enti locali interessati e neppure il Parlamento». Evidentemente a Roma «non tutti hanno compreso la rilevanza di un’infrastruttura come la Tav». Esposito ha chiesto l’intervento del ministro Maurizio Lupi ma la decisione è già stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale del 16 aprile. 

 

http://www.lastampa.it/2013/05/06/cronaca/tav-tagliate-le-compensazioni-jgcYySxDJ3nrYxYUrgaCMK/pagina.html

Condanna di 5 mesi per il leader No Tav. Prc: “La criminalizzazione continua”

E’ stato condannato a 5 mesi di reclusione per violenza a pubblico ufficiale, proprio come altri 4 militanti. Si tratta di Luca Abbà, il leader No Tav che, a febbraio 2012, e’ caduto da un traliccio in Valsusa. Un altro attivista invece e’ stato condannato a un mese. Gli altri due imputati sono stati assolti. Il processo in merito era legato alle tensioni con le forze dell’ordine del 9 febbraio 2010 durante i carotaggi all’autoporto di Susa (Torino). Il pm Giuseppe Ferrando aveva chiesto pene fino a un anno e tre mesi. I legali dei No Tav annunciano che faranno appello. Sulla sentenza è intervenuto il segretario del Prc Paolo Ferrero, secondo il quale le condanne “confermano che continua la criminalizzazione del movimento valsusino e il tentativo da parte del governo di ridurre a un problema di ordine pubblico una questione che è politica”. “Tra vent’anni gli attivisti che si sono opposti all’alta velocità sulla Torino-Lione – contiinua Ferrero – saranno considerati lungimiranti, perché verrà data loro ragione sull’inutilità e il danno per l’ambiente di questa ‘grande opera’, mentre i deputati locali del Pd che hanno sostenuto la Tav verranno visti come ottusi e miopi”

http://www.controlacrisi.org/notizia/Conflitti/2013/6/4/34201-condanna-di-5-mesi-per-il-leader-no-tav/

Grande Fratello, anche Obama fa lo spione: scoperte milioni di intercettazioni – ControLaCrisi.org

Grande Fratello, anche Obama fa lo spione: scoperte milioni di intercettazioni

L’Agenzia per la Sicurezza Nazionale americana (Nsa nell’acronimo in inglese) sta raccogliendo le registrazioni delle telefonate di milioni di clienti statunitensi di Verizon, una dei maggiori compagnie telefoniche americane: lo scrive il ‘Guardian’, che ha avuto accesso a un’ordinanza giudiziaria top secret emessa ad aprile nei confronti di Verizon. Secondo il Guardian, che da’ la notizia in esclusiva, e’ stato ordinato a Verizon di consegnare la lista giornaliera delle chiamate, “sia all’interno degli Stati Uniti sia tra gli Stati Uniti e altri Paesi”.

 “Il documento -scrive il quotidiano – dimostra per la prima volta che, sotto l’amministrazione Obama, le registrazioni delle comunicazioni di milioni di americani sono state raccolte indiscriminatamente e in massa, indipendentemente dal fatto che essi fossero sospettati di qualche illecito”. L’amministrazione Obama e l’Fbi non hanno commentato la notizia, ma non l’hanno neanche smentita e una fonte vicina alla magistratura ha confermato l’autenticita’ dell’ordinanza. “Risponderemo appena possiamo”, ha invece commentato una portavoce della Nsa.

http://www.controlacrisi.org/notizia/Altro/2013/6/6/34265-grande-fratello-anche-obama-fa-lo-spione-scoperte-milioni/

 

Vi vorrei ricordare un paio di cose sul Bilderberg

Vi vorrei ricordare un paio di cose sul Bilderberg.

Il gruppo Bilderberg fu ideato dal sacerdote gesuita massone Joseph Retinger, con la collaborazione del principe olandese Bernardo de Lippe-Biesterfeld, membro della giunta della Farben Bilder, il gruppo d’intelligence della Germania nazista e dei due principali “demoni” dell’economia mondiale: Jacob Rothschild e Laurence Rockefeller.

Volete un rapido riassunto di quella che è l’agenda del Gruppo Bilderberg e di quali sono le loro intenzioni?

Eccolo (tratto da: “Bilderberg: ecco la sporca agenda dei capi del mondo”):

1. Creare un’identità internazionale. Distruggere l’identità nazionale e la sovranità degli Stati, per costruire un unico governo mondiale.

2. Disporre di un controllo centralizzato di tutta la popolazione. Lavando il cervello alla popolazione, attraverso mass media, Internet e farmaci, per renderci servi obbedienti.

3. Realizzare una società a crescita zero. Se c’è prosperità, c’è progresso e questo impedisce d’esercitare la repressione.

4. Indurre uno stato di disequilibrio perpetuo. Si creano crisi artificiali che sottomettono la popolazione ad una coazione continua.

5. Disporre di un un controllo centralizzato dell’educazione. Sterilizzando e censurando il più possibile la storia del mondo.

6. Avere un controllo centralizzato di tutte le politiche nazionali ed internazionali.

7. Ottenere la concessione di un maggior potere alle Nazioni Unite. Per poi operare una tassazione diretta su tutti i cittadini in quanto “cittadini mondiali”.

8. Determinare un blocco commerciale occidentale.

9. Espandere la NATO. Man mano che la ONU continuerà ad intervenire sempre più nei conflitti bellici in Medio Oriente, Africa e così via, la NATO si convertirà nell’esercito mondiale, sotto comando della ONU.

10. Creare Un sistema giuridico unico. Il tribunale Internazionale di Giustizia diventerà l’unico sistema giuridico del mondo.

11. Vivere in uno stato di benessere socialista. Nel quale si compensano gli schiavi obbedienti e si sterminano gli anticonformisti.

Insomma in Club Bilderberg è, come ci raccontano alcuni portavoce dei partecipanti e i mass media corrotti, la riunione dove capi di Stato, banche e multinazionali decidono come salvare il mondo e che misure adottare per farci vivere tutti meglio? No, assolutamente. Il Bilderberg è un club di massoni formato da nazisti, banchieri senza scrupoli, aristocratici e trafficanti d’armi, il nucleo più intimo, che gioca al Monopoli ed al Risiko ordinando ai politici cosa fare e ai mass media cosa raccontarci. E

ricordate le parole di William Shannon:

«I membri del Bilderberg stanno costruendo l’era del post-nazionalismo: non avremo più Paesi, ma solo regioni della Terra all’interno di un “mondo unico”. Questo significherà un’economia globalizzata, un “unico governo mondiale” (selezionato, più che eletto) ed una “religione universale”. Per assicurarsi il raggiungimento di tali obiettivi, il Bilderberg si concentra su “il controllo tecnologico e la scarsa sensibilizzazione della pubblica opinione”».

E quelle di David Rockefeller: «Qualcuno crede che formiamo parte di una cabala segreta che attua contro i migliori interessi degli Stati Uniti d’America, qualificando la mia famiglia e me stesso d’internazionalista ed accusandoci di cospirare con altri individui del mondo per creare una struttura economica e politica globale più integrata; un mondo, se si vuole chiamarlo così. Se questa è l’accusa, mi dichiaro colpevole e ne sono orgoglioso».

E le ancora più esplicite parole del fondatore del CFR Edward Mandell House:

“la popolazione, i governi e le economie di tutti i paesi devono soddisfare le necessità delle banche e delle imprese multinazionali”

Se volete saperne di più sullo stato dell’investigazione sul Bilderberg Group ed approfondire i temi della Nobiltà nera veneziana, l’Impero Britannico, la Commissione Trilaterale, se volete schiarirvi le idee su come funziona veramente il denaro ed i mercati finanziari, su quello che è l’obiettivo ultimo dell’attuale crisi economica e su quelli che sono i progetti per il futuro dell’uomo, andate ad ascoltare Estulin a Barcellona oggi 2 Giugno.

Se credete, invece, che siano solo teorie da maniaci cospiratori, continuate a vivere la vostra vita ma ricordatevi che solo pochi anni fa, chi diceva che un giorno l’Unione Europea avrebbe minato il potere e la sovranità dei singoli Stati che ne fanno parte, veniva ridicolizzato ed additato come pessimista e cospirazionista. Oggi è una realtà.

È ora che ascoltiate di più le voci della verità e meno baggianate dei politici in tv.

Vi lascio un paio di video della trasmissione di Daniel Estulin “Desde la sombra” (RT Television). Sono alcune puntate in cui parla in modo particolare dell’Italia e della storia che ci riguarda più da vicino.

E un’intervista al programma l’Ultima Parola:

http://www.thegrove.co.uk/default.aspx

http://buenobuonogood.wordpress.com/2012/03/05/bilderberg-2012-la-sporca-agenda-segreta-dei-capi-del-mondo/

Fonte: buenobuonogood.wordpress.com

http://www.stampalibera.com/?p=63714

 

Crisi: artigiano edile suicida in Veneto

suicidioTREVISO, 6 GIU – Vantava crediti verso altre aziende per decine di migliaia di euro, che non riusciva a riscuotere, un artigiano edile di 62 anni che oggi si e’ suicidato a Mareno di Piave (Treviso), sparandosi un colpo di pistola alla testa.

In base ai primi accertamenti dei carabinieri, l’impossibilita’ di poter pagare i propri fornitori avrebbe ridotto l’uomo in uno stato di angoscia che l’ha portato ad uccidersi. L’artigiano ha lasciato una lettera ai familiari chiedendo loro di perdonarlo.

http://www.imolaoggi.it/?p=52571

ovviamente solo quattro righe su un sito internet, cosa vale la vita di quest’uomo? Era un uomo, “vecchio” per giunta non riusciva più a pagare le tasse, quindi un parassita reietto per la nobile società intrisa di cotanti valori umani

 

U.E. E GEOPOLITICA DEL VINO: UN CASO CLASSICO DI MIOPIA POLITICA ECONOMICA E SOCIALE CAUSATO DAL SISTEMA DECISIONALE ADOTTATO. di Antonio de Martini

I media hanno presentato la vicenda come ” la guerra del vino tra Cina e Francia” .

Si tratta di un perfetto esempio di come gli impiegati europei siano legati a logiche superate, abbiano la vista corta, siano sensibili alle pressioni lobbistiche degli industriali e dei paesi di appartenenza.

Creano problemi con grande rapidità per poi risolverli – quando accade – con esasperante lentezza.

In questo periodo di debolezza economica e di divisione politica interna, i rapporti con la Cina – l’Europa è il fornitore principale – sono essenziali da tenere al bello fisso evitando inciampi: l’interscamcambio UE-Cina è di un miliardo di euro al giorno e può crescere.

La Unione Europea ha invece pensato di porre un dazio temporaneo anti dumping sui pannelli solari di fabbricazione cinese e a dicembre i 27 decideranno se renderlo permanente.

La Cina nel 2011 ce ne ha spediti per 21 miliardi ed è un buon incasso per gli eurocrati, incuranti della dichiarazione di Lisbona che dobbiamo puntare sulla “civiltà della conoscenza” e non sul costo della manodopera.

Per i cinesi è un prodotto ideale perché pur essendo tecnologico ( il grosso del loro export verso di noi non lo è) , richiede essenzialmente mano d’opera non raffinata.

La Cina esporta l’80% della sua produzione di pannelli e in un periodo di magra occupazionale è importante mantenere i livelli di produzione.

La decisione della gabella è stata presa col parere favorevole della Francia ( ingrata e immemore di aver firmato ad aprile un contratto di fornitura di sessanta Airbus per quasi 8 miliardi) e contrario della Germania che nei rapporti con la Cina fa la parte del leone.

La Francia, che tra il 2010 e il 2012 ha visto aumentare il proprio export verso la Cina da 14,5 a 19,3 miliardi , ha appoggiato questa misura con una decisione spiegabile solo con la corruzione o con l’idiozia.

I Cinesi hanno replicato immediatamente, ma con misura, mettendo sotto inchiesta le importazioni di vino dalla UE: per il partner tedesco ( esporta principalmente tecnologia ) è un danno irrilevante e per la Francia una mazzata: solo lo scorso anno ha esportato 140 milioni di bottiglie per un importo di 788 milioni di euro su un miliardo totale di export UE.

Dal 16 al 20 giugno c’è la fiera annuale del vino a Bordeaux , ci vado per ragioni professionali e sono proprio curioso di raccoglierne i commenti a caldo.

In tutti gli alberghi a cinque stelle di Pechino i francesi hanno installato un wine tasting corner e stanno crescendo velocemente.

In tutto questo, avrete notato l’assenza dell’Italia ( a Bruxelles come a Pechino) , la lentezza della UE e la miopia dei francesi, l’ignoranza beata dei media ( ha ragione Grillo che i giornalisti sono peggio dei politici), la rapidità decisionale dei cinesi e la misurata reazione, la vacuità del sistema democratico applicato alle scelte degli stati. Gli antipatici tedeschi hanno ragione, ma non gli serve a nulla.

Mi sono informato sull’ICE ( istituto commercio estero) : il presidente Monti ( non è parente ) non sembra toccato dal problema. È impegnato a compiacere la UIL e la CISAL nell’opporsi all’assorbimento di una trentina di impiegati qualificati provenienti da Buonitalia che la legge prevede di trasferire costì.

Per il rinnovo delle cariche l’appoggio dei sindacati può essere utile.

http://corrieredellacollera.com/2013/06/06/u-e-e-geopolitica-del-vino-un-caso-classico-di-miopia-politica-economica-e-sociale-causato-dal-sistema-decisionale-adottato-di-antonio-de-martini/

 

BCE – Passata la Tempesta, odo Draghi far Festa!

BCE – Passata la Tempesta, odo Draghi far Festa!

Giovedì, Giugno 6th/ 2013

 BCE – Dalle proteste al Piano Radicale per ingrassare le Banche Sovrane e terzomondializzare gli Italiani

 In Autunno quasi certe ricapitalizzazioni dirette attraverso il MES: il regime si organizza e serra la stretta

 Proteste Eurotower: cosa è rimasto? L’Esperienza degli imprenditori veneti e l’ultima beffa di Mario Draghi

di Giovanni Antonio Fois e Sergio Basile 

 Francoforte – Nelle ultime ore è trapelata la notizia (ANSA) secondo la quale la Banca Centrale Europea (BCE) starebbe lavorando a pieno ritmo ad un piano di  “risanamento radicale delle banche dell’Eurozona“. La notizia è stata ripresa – a titolo di anticipazione – anche dal settimanale tedesco Die Zeit, secondo cui ”dall’autunno i banchieri centrali con le autorità di controllo esamineranno i bilanci di circa 140 banche con l’aiuto di stress test. Gli istituti che non riuscissero da soli a ricapitalizzarsi – secondo tale “piano” – dovrebbero essere aiutati dagli Stati membri con un possibile coinvolgimento del Fondo Esm (o MES) se non fossero in grado risanarle”. Insomma si profila all’orizzonte l’ennesima presa per i fondelli, e proprio a pochi giorni dalla plateale e corposa prote sta dei cittadini europei contro il sistema truffa Ue-BCE: protesta andata in scena proprio a Francoforte, sotto l’Eurotower. Un sistema, quello bancario, che come detto più volte costringe soprattutto gli Europei del Sud alla fame da anni. Ciò mediante meccanismi studiati ad hoc e ben occultati dai media, come il Sistema Target2 e lo stesso euro: moneta unica disastrosa, diabolica e funzionale (complementare) al primo (vedi articolo in allegato per approfondimenti).

  Connazionali veneti alla riscossa

 Il mondo mediatico, come al solito, tace al riguardo. Così, sebbene i nostri connazionali veneti, in concerto con altre centinaia di migliaia di persone hanno manifestato pacificamente (ma con fervore) contro il governo centrale, gli organi d’informazione di bandiera hanno – come noto – lasciato la cittadinanza italiana all’oscuro, onde evitare tragici risvolti.  Stesso copione, come visto, per la rivoluzione che da giorni sta infuriando in Turchia contro il governo filo-europeista e filo-NAto di Erdogan (vedi aticoli in allegato). Eppure è proprio a questo che si sta andando incontro. I lunghi periodi d’austerity che hanno ridotto sul lastrico gli imprenditori e gli operai di tutte le nazioni europee sono i primi colpevoli del nervosismo e della disperazione, ormai dilaganti. Una folta delega zione di contribuenti del nord est italiano è partita alla volta di Francoforte, letteralmente indiavolata. Questi imprenditori e padri di famiglia onesti, tra i protagonisti assoluti del miracolo economico della regione veneta e dell’Italia intera negli anni ’70 e ’80 del ventunesimo secolo, hanno assistito alla progressiva chiusura di importanti aziende nei propri settori, costretti quindi a perdere posto di lavoro e salario. Ricordiamo ai lettori che in questa parte del nostro territorio sono spuntate come funghi imprese capaci di lanciarsi sui mercati mondiali, garantendosi introiti da capogiro e salvaguardando per anni lo stipendio dei lavoratori impiegati. Non di mentichaimoci che queste città hanno avuto per decenni le leadership di interi capitali industriali, venendo indicati dagli economisti mondiali come geni assoluti ed inarrivabili del mercato economico.

  Il Modello Montebelluna

 Basti pensare a comuni quali Montebelluna, nel trevigiano: per diverso tempo la terza città più ricca d’Europa, forte di imprese quali DiadoraLotto,Dolomite e Nordica, protagoniste dell’abbigliamento sportivo e delle calzature da moto, acquistate, per l’appunto, in tutto il pianeta. Queste stesse persone, veri proletari italiani, hanno contribuito cospicuamente alla crescita di questo Paese, a forza di sudore e di sacrifici. Oggi le imprese trevigiane hanno spostato le produzioni nei paesi in via di sviluppo, dove la manodopera, come ben sappiamo, viene a costare cifre irrisorie. D’altra parte lo stato ha imposto ciò! Il prezzo era il fallimento! Così la Geox, nonostante continui a sbandierare al mondo l’etichetta Made in Italy, produce quasi la totalità delle proprie scarpe nel profondo Sud della Cina. La Benetton, fondata a Treviso nel 1965, si è avvalsa per anni delle prestazioni lavorative di migliaia di massaie venete, impiegate nella cucitura dei tessuti ma oggi ha optato anch’essa per la delocalizzazione. Gran parte della produzione si trova all’estero e migliaia di lavoratori veneti sono ridotti sul lastrico.

  BCE-MES – Dopo il Danno la Beffa. E proprio dall’Italiano Draghi

 Il tutto ovviamente è avvenuto nell’indifferenza più totale dell’Europa dei poteri occulti e dei camerieri obbedienti di Roma. Non importa quanti sacrifici abbiano fatto in passato, quante le ore di straordinario, quanto sudore e sangue abbiano lasciato sui propri passi. I proletari italiani si ritrovano con un pugno di mosche e il Veneto ne rappresenta il primo emblema. Eppure, nonostante le proteste, le manifestazioni, i lunghi viaggi fino a Francoforte, l’azione di queste persone viene oscurata dai principali organi d’informazione e le loro parole rimangono inascoltate. E – come se ciò non bastasse – dopo il danno la beffa finale: a pochi giorni dalla veemente protesta dinnanzi alla BCE, la notizia fresca fresca sulla ricapitalizzazione diretta delle “povere banche” mediante il MES. Il dittatoriale ed anti-costituzionale MES (vedi articolo in allegato). Questo è davvero l’ennesimo affronto. L’ennesimo schiaffo questa volta da non accettare facendo buon viso a cattivo gioco, come negli ultimi 20/30 anni i media di regime italioti ci hanno abituato a fare con un continuo e sistematico “Progetto Monarch”, avallato e pilotato da questa TV spazzatura a trazione “sionista” e “liberal-stalinista”. Una TV che ha annienato la nostra coscienza critica. La notizia sulle nuove strategie del caro Mario Draghi e dei colleghi della privata BCE – ci scommettiamo – domani nemmeno apparirà sui tabloid di regime, che qualora ne dovessero parlare, lo faranno con enfasi estrema, come accaduto con la storia ridicola ed ingannevole dell’abbassamento dei tassi d’interesse (vedi articolo in allegato – La Bufala: Taglio Tassi BCE e MES). Ci domandiamo allora – con una vena di sarcasmo – quali siano gli avvenimenti considerabili notiziabili e per quanto tempo ancora gli stessi telegiornali nazionali continueranno a far valere il loro oscurantismo. Perchè non anticipare le loro mosse è non disdire i nostri abbonamenti di Pay-TV e abbonamenti satellitari in massa? Sarebbe un piccolo-grande sgarro ai nostri aguzzini! Almeno in attesa di intraprendere le strategie giuste per riconquistare la nostra sovranità monetaria e finanziaria. I miracoli esistono! Basta crederci!

 Giovanni Antonio Fois, Sergio Basile (Copyright © 2013 Qui Europa)

  Articoli e Video Correlati

 Dittatura 3.0 – L’Italia dei Soviet, dei Commissariamenti e dei Gamberi

MES ed Eurogendfor – The End

Via libera al Fiscal Compact e alla fine della Democrazia


http://www.quieuropa.it/bce-passata-la-tempesta-odo-draghi-far-festa/

 

ma non decide tutto la Merkel? Scrive i trattati e li firma tutti lei per conto terzi, narra la leggenda

 Mario Draghi insiste con rigore, riforme e unione bancaria

 6 GIU – Le prospettive di crescita dell’Eurozona hanno qualche “prospettiva di ripresa” nella seconda parte dell’anno. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, promettendo una politica “accomodante per tutto il tempo necessario”.I Paesi in difficoltà che ora godono di un atteggiamento più favorevole da parte dei mercati, ha aggiunto, non devono abbassare la guardia e abbandonare gli sforzi per realizzare le riforme strutturali per la crescita.

 La Banca centrale europea ha nuovamente tagliato le sue sTime per la crescita dell’Eurozona per il 2013, ora a -0,6% contro -0,5% indicato tre mesi fa. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi. Per il 2014 le nuove stime danno +1,1%, rivisto lievemente al rialzo.

 Secondo Draghi, I prossimi passi per realizzare l‘unione bancaria, e cioé il meccanismo unico di sorveglianza delle banche e quello relativo alla gestione dei fallimenti, sono “fondamentali” per ripristinare il funzionamento delle banche “e quindi richiedono una più veloce realizzazione”.

 “Non direi”. Così il presidente della Bce, Mario Draghi, risponde alla domanda se anche l’Eurotower si senta di fare un ‘mea culpa’ dopo le indiscrezioni di un report in cui il Fondo monetario internazionale esprimere rammarico per le dure misure di austerity imposte alla Grecia.

 La Banca Centrale Europea nella riunione di oggi ha lasciato il tasso d’interesse di riferimento fermo allo 0,50%. La decisione era attesa dal mercato.

 Banca Internazionale dei Regolamenti, a Draghi la presidenza del Ghos

Pubblicato da ImolaOggi

giu 5, 2013

 5 GIU – Compromesso Europa-paesi emergenti alla Bri. Dal prossimo 1 luglio le tre cariche occupate dal governatore della Bank of England Mervyn King (il quale lascera’ l’incarico a Londra a fine giugno) saranno spartite fra il presidente della Bce Mario Draghi e il governatore della Banca centrale del Messico Agustin Castrens.

 In particolare a Draghi andra’ la presidenza del Ghos l’organo principale del Comitato di Basilea sulla supervisione bancaria.

 Cambio della guardia, ma anche cambio di struttura ai vertici della Bri, laBanca internazionale dei regolamenti, con l’uscita di Mervyn King e l’entrata di Agustín Carstens e di Mario Draghi.

 Alla fine di giugno Mervyn King andrà in pensione come Governatore della Banca d’Inghilterra e di conseguenza si dimetterà dalla carica di presidente – che ricopriva dal novembre 2011 – dei tre gruppi della Bri: l’Economic Consultative Committee (ECC), il Global Economy Meeting (GEM) e il Gruppo dei Governatori e dei Capi della vigilanza (GHOS).

 Nella nuova versione, le prime due poltrone di presidenza saranno occupate da Agustín Carstens, governatore della Banca del Messico, mentre la terza da Mario Draghi, governatore della Banca centrale europea.

 Lo dice una nota della Bri, precisando che le nuove cariche saranno in vigore dal primo luglio prossimo per un periodo di tre anni.

 Il Comitato consultivo economico (ECC) supporta il Global Economy Meeting (GEM), assembla le proposte del GEM. L’ECC comprende tutti i Governatori membri del board della Bri, i Governatori delle banche centrali di India e Brasile, e il Direttore generale della BRI.

 Il Global economy Meeting (GEM) è il principale forum di discussione dei governatori delle banche centrali durante i regolari incontri bimestrali della BRI. Ha due ruoli principali: monitoraggio e valutazione degli sviluppi dell’economia mondiale e del sistema finanziario globale, e servire come forum di discussione aperta e cooperazione tra le banche centrali. Inoltre ha il ruolo di fornire una guida e ricevere informazioni dalle commissioni della banca centrale con sede a Basilea: il Global Financial System (CGFS), il Committee on Payment and Settlement Systems (CPSS) e il Markets Committee.

 Il GEM comprende i governatori delle 30 banche centrali membri della BRI nelle principali economie avanzate ed emergenti che rappresentano circa quattro quinti del PIL mondiale

 Il Gruppo dei Governatori e dei Capi della vigilanza (GHOS) è l’organo direttivo del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria. reuters

La Fed pronta a comprare il debito italiano? Dalla padella alla brace

ma come non era la Germania ad aver progettato l’euro per incastrare ed imbrigliare tutti gli altri paesi europei?

Non è che da una Ue debole siano proprio in primis gli Usa a guadagnarci? Come mai sta pista da tanti saggi non è presa in considerazione? Che intendano buttare fumo negli occhi?

 6 giu – C’è già qualcuno che ipotizza un nuovo Piano Marshall, ma più che agli aiuti gli Stati Uniti sembrano pensare le modalità con cui aumentare la propria influenza sull’Unione europea. Secondo rumor riportati ieri da Milano Finanza, la Federal Reserve sarebbe infatti pronta a comprare il debito italiani svaligiando i Btp decennali sul mercato secondario.

“Che l’America sposti il fulcro dei suoi interessi dal Medio Oriente ad altre fonti, come il Pacifico e il Sud America non ci sono dubbi – spiega Vittorio Dan Segre – è stanca dell’incapacità dei leader delle due zone di prendere delle decisioni”Tutt’altro discorso se la Casa Bianca e Wall Street iniziano a guardare all’Unione europea con occhi famelici. “Se in parallelo gli Stati Uniti compreranno il debito europeo è ancora tutto da vedere – avverte Segre – tuttavia è tecnicamente possibile”. La Fed di Ben Bernanke è, infatti, pronta ad avviare quell’operazione che da mesi i governi europei chiedono che venga messa in cantiere dalla Bce. D’altra parte è stato proprio Bernanke a spiegare che “la Fed ha l’autorità per acquistare sia debito pubblico nazionale sia debito pubblico straniero”“Nulla può fermare la Fed dal fare il lavoro che la Bce si rif iuta di fare”, spiega il capo economista di Ubs Andreas Hoefert ricordando, tuttavia, che l’economia americana non è ancora del tutto uscita dalla crisi economica che lei stessa ha fatto esplodere con il buco creato dai mutui subprime. Anche perché, qualora la Fed dovesse entrare a gamba tesa sui mercati del Vecchio Continente, deve sganciare euro che, al contrario di come fa coi dollari, non può stampare.

NATO economica: l’euro sarà sostituito dal dollaro??

Stanno per mangiarsi le nostre banche per tamponare la maxi-falla di Wall Street

L’economia Usa si salverà facendo trasferire verso Wall Street il capitale finanziario europeo

Borsa, Opa su New York: nasce il gigante Usa che inghiotte mezza UE

Supervisione diretta: la Bce potrà decidere quali banche finanziare e quali far fallire

Libero mercato transatlantico o Stato sovranazionale?

Aldilà della validità dell’operazione che gli analisti di Bernanke stanno studiando, l’interesse del lettore deve spostarsi sui motivi che spingono l’amministrazione Obama a spostare l’interesse dal Medio Oriente, carico di petrolio ma instabile politicamente, al Vecchio Continente, che da anni non è più un luogo strategicamente interessante da dover impegnare le proprie risorse politiche, diplomatiche ed economiche. La risposta dovrebbe essere cercata nei disordini che hanno trasformato il Mediterraneo in una vera e propria polveriera.

La primavera araba in Egitto e Tunisia, la guerra civile in Siria e in Libia e le sempre più scarse prospettive d’ingerenza in Iran hanno spinto il presidente Barack Obama a lavorare perché l’Unione europea riesca ad uscire definitivamente dalla crisi economica e, al tempo stesso, entri sotto la sfera egemonica americana. Un’operazione che potrebbe togliere lo scettro alla cancelliera tedesca Angela Merkel che da anni fa il bello e il cattivo tempo con i Paesi economicamente azzoppati dalla recessione. La preoccupazione maggiore degli Stati Uniti, però, è legata all’appoggio che i singoli Paesi Ue sono in grado di fornire all’esercito americano in caso di conflitti bellici. Nelle ultime occasioni (dall’attacco sferrato alla Libia di Gheddafi all’intervento in Mali), la Germania si è dimostrata refrattaria a intervenire.

Che lo strapotere tedesco a Bruxelles non faccia piacere alla Casa Bianca, non è certo un mistero. In questo senso va infatti letta la batosta firmata in settimana dagli analisti del Fondo monetario internazionale che non solo hanno dimezzato le stime di crescita del pil tedesco, ma anche lancia un rischio recessione per l’intera economia. Mentre il governo di Berlino punta a rafforzare politicamente e, soprattutto, economicamente l’Ue e Francoforte, l’intervento della Fed sui debiti pubblici dei Paesi periferici dell’Europa, in primis Italia e Spagna, sposterebbe violentemente il baricentro dei poteri. Il risultato? Da colonia tedesca l’Italia rischierebbe di diventare una colonia americana. “Una mossa del genere non potrà certo lasciare indifferente la Bce che, tendenzialmente, rimarrà nel limbo fino alle elezioni in Germania”, spiega l’analista Ulisse Severino ricordando come le difficoltà europee stiano “zavorrando” tutto il mondo. “Grazie al suo sistema finanziario-federale – spiega Segre – l’America può stampare tutti i dollari che vuole senza che nessuno la controlli”. Tuttavia, l’iniziezione eccessiva di moneta potrebbe anche svalutare il dollaro nei confronti dell’euro, con il risultato che l’export dall’Europa costerebbe di più rispetto a quella dall’America.

Dal momento che, dall’inizio dell’anno, il Giappone ha preso a svalutare lo yen, la parallela svalutazione del dollaro rafforzerebbe la moneta unica sfavorendo, in questo modo, le aziende che producono in Europa e dall’Europa esportano. Un esempio su tutti: il settore automobilistico. Con un euro forte la Volkswagen, il più grosso gruppo nel Vecchio Continente, avrebbe difficoltà a vendere le proprie vetture in Asia e, in particolar modo, in Cina. D’altro canto, comprare euro per pagare titoli di Stato farebbe aumentare la circolazione dei dollari sul mercato“Se la massa di dollari dovesse apparire agli americani eccessiva – continua Segre – non avrebbero difficoltà a inventare un nuovo dollaro che ingloberebbe parte del vecchio debito”. Al tempo stesso, l’operazione eviterebbe che i prezzi del petrolio e delle materie prime schizzino alle stelle. “Il fatto che gli Stati Uniti, grazie al loro sviluppo tecnologico , si siano trasformati da maggiore importatore di petrolio dall’estero a probabile maggiore produttore di petrolio el prossimo futuro – conclude Segre – trasforma radicalmente la situazione finanziarie e il debito degli Stati Uniti”.

il giornale

Amato Confessa: “Gli Americani ci avevano avvertito che l’euro sarebbe fallito”

Banca Internazionale dei Regolamenti, a Draghi la presidenza del Ghos

 http://www.imolaoggi.it/?p=52499

 

Un disperato appello di una mamma: «toglietemi la cittadinanza Italiana»

Un disperato appello di una mamma: «toglietemi la cittadinanza Italiana»

6 giu – (vocedeltrentino) Pubblichiamo la lettera di una mamma disperata residente in zona, che la stessa ha inviato al Presidente della Repubblica Napolitano e al Presidente del Consiglio Letta. Questa lettera, riportata integralmente è stata pubblicata su altri quotidiani, anche nazionali, suscitando apprensione e in alcuni casi amarezza. I contenuti non vanno strumentalizzati politicamente, ma devono invece far riflettere, per far capire il grado della disperazione e l’emergenza in cui viviamo da qualche tempo, e che in taluni momenti potrebbe essere alleviata con il buon senso, magari, aggirando la burocrazia e sopratutto difendendo la merito crazia.

 Egregio Sig.Presidente della Repubblica e Sig.Presidente del Consiglio,

«Scrivo questa lettera aperta da inoltrare ai giornali tramite l’ass.ne Legittima Difesa, non scriverò pubblicamente il mio nome onde evitare ulteriori vessazioni da parte di chi dovrebbe tutelare la gente in difficoltà. 

Io chiedo di perdere la cittadinanza italiana e diventare una extracomunitaria, lo chiedo perchè sono stanca di non poter vivere con mio figlio solo perchè italiana e come italiana non ho diritto ad agevolazioni in materia di aiuto..in particolare di punteggio per l’assegnazione di una casa popolare.

Sono attualmente senza lavoro, dopo anni di lavoro saltuario, nell’ultimo anno dopo la separazione ho vissuto a Milano avevo un lavoretto ed una famiglia che mi ospitava…ma mio figlio , che vive con i nonni, ha cominciato a sentire la mia mancanza..sono quindi tornata nella mia città pur di stare qualche ora al giorno con lui, ospite di amici ..una settimana in un posto, poi altro posto..il sacrificio in attesa della casa popolare..ritenevo di avere tutti i requisiti…volevo ricongiungermi a mio figlio….ma non rende punteggio un solo figlio e non nello stato di famiglia…qualcuno dovrà spiegarmi senza una casa come posso dichiarare un nucleo famigliare….non mi spettano aiuti diversamente dalle famiglie straniere..io italiana non sono gradita nella mia terra…l’Italia è un paese fondato sul lavoro…Bugie….il lavoro è prima per gli stranieri…le case popolari prima agli stranieri…i contributi prima agli stranieri…

Non mi uccido perchè non do questa soddisfazione e poi comunque mio figlio ha bisogno di me..ma vi prego con il cuore toglietemi la cittadinanza Italiana e fatemi diventare extracomunitaria, voglio avere una casa per vivere con mio figlio, mi sento discriminata per essere Italiana…chiaramente questo appello è anche alla Sig.ra Ministro pari opportunità….mi dia le stesse opportunità di chi italiano non è.

Fiduciosa di una risposta..anche se dubito…I miei riferimenti personali sono a conoscenza dell’Ass.ne Legittima Difesa che invierà questa mia richiesta ai giornali».

In fede M.M.

 http://www.imolaoggi.it/?p=52542