http://www.lastampa.it/2013/06/28/italia/cronache/tav-la-francia-frena-non-una-priorit-aDVB17QN6TO5yoKXVfROPP/pagina.html
I lavori nel cantiere Tav rischiano di protrarsi per molti anni
“Avanti col tunnel ma le opere
sugli accessi dopo il 2030”
Virano: “Per l’operatività
della linea non cambia nulla”
ALBERTO MATTIOLI
CORRISPONDENTE DA PARIGI
La Lione-Torino non è una priorità. Certo: la realizzazione del tunnel è prevista da un trattato fra Francia e Italia, quindi è sottratta al dibattito in attesa della ratifica dei rispettivi Parlamenti e, soprattutto, di capire se e quanto l’Ue voglia o possa investirci. Ma, dalla parte francese del «buco», tutte le altre opere, come le vie d’accesso, sono classificate fra le «seconde priorità». Un curioso ossimoro che, tradotto, significa che non se ne parla prima del 2030.
E’ il verdetto della commissione mista, sei fra deputati e senatori, quattro tecnici o superburocrati, presentato ieri dal suo presidente, il socialista Philippe Duron, sindaco di Caen e deputato del dipartimento del Calvados. Il rapporto era attesissimo. Per il nuovo governo, si tratta di revisionare il piano delle infrastrutture dopo la gestione Sarkozy, accusata di aver affastellato troppi progetti faraonici: molti annunciati, pochi realizzati, alcuni irrealizzabili. Partendo dalla semplice constatazione che nei prossimi 25 anni 245 miliardi da spendere per strade, ferrovie, porti e aeroporti non ci saranno mai, Duron ha fatto una scrematura e indicato delle priorità. Per inciso, togliendola all’alta velocità, che finora, in un Paese innamorato dei suoi Tgv, era un dogma nazionale. Il rapporto è consultivo, ma il primo ministro, Jean-Marc Ayrault, ha già fatto sapere a mezzo stampa di «condividerlo». E pazienza se ogni amministratore locale che non avrà la linea Tgv che gli era stato promesso diventerà una belva.
Sulla Tav, la commissione non si pronuncia, trattandosi appunto di un progetto europeo. Lo fa invece sulla sua parte francese, che si compone di quattro opere: la nuova linea merci fra Lione e le Alpi, la linea Tgv fra Lione e Chambéry, la linea mista merci-passeggeri per San Giovanni di Moriana e il terminal nell’est dell’area metropolitana di Lione. Costo totale: 7.990 milioni di euro. Le ipotesi nazionali di spesa su cui la commissione ha lavorato sono due: una minima, sulla base di 8-10 miliardi da qui al 2030, e una più ottimista (ma anche più improbabile) da 28-30 miliardi.
Ebbene, in entrambi i casi, la Lione-Torino è classificata, diciamo così, in serie B, dopo le «premières priorités» e prima degli «horizons lointains», gli orizzonti lontani post 2050. Citando il rapporto: «La Commissione conferma l’interesse a termine per gli accessi previsti, in linea con la realizzazione del progetto binazionale. Tuttavia, tenendo conto delle incertezze sul calendario del tunnel di base, non può essere certa che i rischi di saturazione e le sovrapposizioni d’uso che giustificano la realizzazione del progetto si verifichino prima degli anni 2035-2040».
Ma insomma, monsieur Duron, credete ancora al progetto? «La posizione è quella indicata da François Hollande: sì, a patto che ci siano fondi europei sufficienti». E l’Italia? Mario Virano, il commissario straordinario Tav, non sembra preoccupato: «Il progetto internazionale non si ferma. La Francia sta facendo una valutazione su opere di accompagnamento che non mettono in discussione l’operatività della linea».
Ecco tradotto il riassunto di Ibanez sul rapporto finale della “Commission Mobilité 21” (detto anche Rapporto Duron) presentato il 27 giugno al ministero dei trasporti francese, che classifica per ordine di priorità i 70 progetti di infrastrutture stradali e ferroviarie stabilite durante il governo Sarkozy, delineando in questo modo il futuro assetto della mobilità in Francia; ovviamente il riassunto fa riferimento solo alle decisioni prese riguardo la linea ferroviaria Torino – Lyon.
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COMUNICATO DEL 27 GIUGNO 2013
La Commissione « mobilité 21 » ha consegnato il suo rapporto.
Senza avere ricevuto gli oppositori alla linea Lyon-Torino, malgrado la loro richiesta, la “Commission Duron” ha consegnato il suo rapporto questo 27 giugno.
Vi è scritto che: “la commissione non ha potuto assicurarsi che i rischi di saturazione e di conflitto d’uso, che motivano la realizzazione del progetto, interverranno prima degli anni 2035 – 2040.”
Si aggiunge: “di conseguenza, si classifica il progetto relativo al collegamento binazionale in seconda priorità, quale che sia lo scenario finanziario preso in considerazione.” rimandando quindi questo progetto alle calende greche.
La Corte dei Conti aveva scritto il 1° agosto 2012: “gli studi … prevedono una saturazione della linea storica solo dal 2035 sulla base di una capacità massima di 15 millioni di tonnellate.”
La Commissione arriva quindi alle stesse conclusioni della Corte dei Conti e di tutti i Servizi dello Stato, smentendo i lobbisti della Lyon-Torino e questo progetto inutile.
Nell’accanirsi a ottenere l’inutile Lyon-Torino, i suoi promotori non hanno fatto nulla per il raddoppio delle linee tra Saint André le Gaz e Chambéry o tra Aix-les Bains e Annecy.
Non hanno fatto niente neanche per la copertura delle linee.
Non hanno fatto nulla per mantenere le loro promesse di far passare le merci dalla strada alla ferrovia.
20 anni persi per la popolazione e quanti soldi pubblici buttati?
Gli oppositori chiedono che le dichiarazioni del 2002 davanti al Parlamento, che promettevano il trasporto di 300.000 camion sulle vie esistenti sia oggi mantenute.
Domandano che le nuove tecnologie di motorizzazione intelligenti dei convogli siano sviluppate per il trasporto delle merci sulla ferrovia.
Eppure, disprezzando il buon senso e l’interesse pubblico, il governo ha scelto di fare esaminare il 10 luglio, il progetto di legge per la ratifica dell’accordo franco-italiano del 30 gennaio 2012 che sopprime, in particolre, il riferimento alla saturazione della linea.
Gli oppositori commenteranno questo progetto di legge durante la conferenza stampa organizzata per il 28 giugno alle ore 10 a Parigi.
L’abbandono immediato del progetto della nuova linea Lyon-Torino è una necessità assoluta e una azione di buon senso. Inoltre non ipoteca l’avvenire.
—-Messaggio originale—-
Da: contact@lesmollettes.eu
Data: 27/06/2013 16.55
A: <destinataires inconnus:;>
Ogg: Communiqué Lyon Turin Rapport Duron Opposants
COMMUNIQUÉ – Le 27 juin 2013.
La Commission « mobilité 21 » a rendu son rapport.
Sans avoir reçu les opposants au Lyon-Turin, malgré leurs demandes, la “Commission Duron” a rendu son rapport ce 27 juin.
Elle y écrit : « la commission n’a pas pu s’assurer que les risques de saturation et de conflits d’usage qui justifient la réalisation du projet interviendraient avant les années 2035 à 2040. »
Elle ajoute : « En conséquence, elle classe le projet d’accès à la liaison binationale en secondes priorités, quel que soit le scénario financier considéré. » repoussant ce projet aux « calendes grecques ».
La Cour des Comptes avait écrit le 1er août 2012 :« les études … ne prévoient une saturation de la ligne historique qu’à l’horizon 2035 sur la base d’une capacité maximale de 15 millions de tonnes. »
La Commission rejoint donc les mêmes conclusions que la Cour des Comptes et tous les services de l’État, elle désavoue les lobbyistes du Lyon-Turin et ce projet inutile.
En s’acharnant à obtenir le Lyon-Turin inutile, ses partisans n’ont rien fait pour le doublement des lignes entre Saint André le Gaz et Chambéry ou entre Aix-les Bains et Annecy.
Ils n’ont rien fait non plus pour les couvertures des lignes.
Ils n’ont rien fait pour tenir les promesses de reporter les marchandises de la route sur les trains.
20 ans de perdus pour les Savoyards et combien de millions d’argent public gâchés ?
Les opposants demandent que les déclarations de 2002 devant le parlement, promettant le transport de 300.000 camions sur les voies existantes soient tenues aujourd’hui.
Ils demandent que les nouvelles technologies de motorisation réparties et de wagons de fret intelligents soient développées pour le transport des marchandises par le rail.
Au mépris du bon sens et de l’intérêt public, le gouvernement choisit pourtant de faire examiner le 10 juillet, le projet de ratification de l’accord franco-italien du 30 janvier 2012 qui supprime notamment la référence à la saturation de la ligne.
Les opposants commenteront ce projet de Loi lors de la conférence de presse qu’ils ont organisé le 28 juin à 10 heures à PARIS.
L’arrêt immédiat de ce projet de Lyon jusqu’à Turin est une absolue nécessité et une mesure de bon sens. Pour autant, elle n’hypothèque en rien l’avenir.
Contact Presse: Coordination des Opposants au Lyon Turin.
Daniel IBANEZ 06 07 74 10 17contact@lesmollettes.eu/ Olivier CABANEL 06 09 85 87 39olivier.cabanel@yahoo.fr
http://lyonturin.eu/
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http://www.fmlambert.fr/Lyon-Turin-il-est-temps-de-revenir-sur-terre-_a141.html
http://vimeo.com/64201772
http://isere.eelv.fr/2013/04/19/video-lyon-turin-a-tout-prix/
http://www.dailymotion.com/video/xz559k_lyon-turin-a-tout-prix_news