Emilia, parla l’esperta ”terremoti provocati dal fracking”

Nuovo duro intervento dell’esperta Maria Rita D’Orsogna, fracking e terremoti: ecco i collegamenti

In una riunione effettuata lunedì sera presso il parco Cascino, nella ‘Bassa’, la docente dell’università della California Maria Rita D’Orsogna durante il discorso ai membri del nuovo comitato ‘No Triv’, ha ribadito la netta correlazione che è presente tra i terremoti e le trivellazioni delle falde acquifere. La stessa specifica che <<da studi internazionali emerge un collegamento tra attività estrattive, stoccaggio e terremoti, il primo caso in Italia è quello di Ribolla, a Grosseto>>.

FrackingMa non solo trivellazioni, anche la reiniezione dei gas nei pozzi sotterranei << in Oklahoma queste operazioni hanno provocato un terremoto del quinto grado>>. Viene in seguito specificato che altri casi si sono avuti in Francia, Russia, Olanda e Texas. Al dibattito partecipa anche Camassi, un ingegnere dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il quale specifica che i terremoti in italia avvengono da milioni di anni e trovare correlazioni in tal senso risulta compito arduo.

http://www.centrometeoitaliano.it/emilia-parla-esperta-terremoti-provocati-fracking-4-6-2013/

Turchia, Erdogan attacca il web

I social network, specie Twitter, sono “una minaccia per la società”. Ad dirlo è il primo ministro turco, Erdogan.

 I manifestanti accusano la tv di minimizzare la rivolta, che trova invece ampi spazi su Internet. I social network hanno un ruolo rilevante anche nell’organizzazione delle proteste, come accadde con le “Primavere arabe”.

 “Le proteste devono cessare; recano un danno alla nostra immagine”, dice il ministro degli Esteri Davutoglu,proprio attraverso il suo account di Twitter.

 Molti altri punti di contatto, tra l’islamista Erdogan e la femministoide Boldrini, ad esempio entrambi vogliono “coprire” le donne. Finché “internet” serviva a rovesciare Gheddafi prima e Assad ora, era “buona”, adesso che invece minaccia lui, Erdogan scopre che “non va bene”. Domanda alla Bonino: se la fanno in Siria gli islamisti si chiama rivoluzione, e se protestano contro il vostro alleato turco come la chiamate?

 http://voxnews.info/2013/06/02/erdogan-come-boldrini-censurare-internet/

 

 

Bilderberg: i nomi dei partecipanti italiani

Bilderberg: i nomi dei partecipanti italiani

Monti, Mario – Former Prime Minister
Gruber, Lilli
Rocca, Gianfelice – Chairman,Techint Group
Bernabè, Franco Chairman and CEO, Telecom Italia S.p.A.
Cucchiani, Enrico Tommaso CEO, Intesa Sanpaolo SpA
Nagel, Alberto CEO, Mediobanca

 Questa è la lista dei partecipanti “italiani” all’annuale riunione semi-clandestina del gruppo Bilderberg.

Non poteva mancare il killer su commissione dell’economia italiana, il “nostro” Mario, e gli abitué della lobby finanziaria. E, a sorpresa, la “giornalista” Gruber, chiamata per ricevere istruzioni. Sarà interessante seguire l’evoluzione della carriera della signora durante il 2013.

E’ importante distinguere tra chi è lì per tirare i fili, Nagel e Bernabè ad esempio, e chi è invitato per rinnovare l’atto di sottomissione e riceve nuovi ordini: Monti e Gruber.

http://voxnews.info/2013/06/03/bilderberg-i-nomi-dei-partecipanti-italiani/

 

Damasco invasa da insetti sconosciuti

                              
Damasco è invasa da insetti sconosciuti. Uno sciame di insetti mai visti prima ha invaso Damasco, la capitale siriana.

I residenti della capitale lamentano punture che lasciano grandi segni rossi per diversi giorni, provocando un forte prurito. Gli insetti sono molto più grandi delle zanzare.                 

Secondo fonti sanitarie, il fenomeno potrebbe essere legato alle decine di cadaveri presenti in città. I continui combattimenti rendono infatti impossibile seppellire le salme delle decine 
di vittime che si contano ogni giorno.

http://voxnews.info/2013/06/04/damasco-invasa-da-insetti-sconosciuti/

Sentenza choc: permesso di soggiorno rinnovabile anche ai rapinatori

le vittime di furti e rapine si fanno poi rimborsare da sti tribunali? Se ad un’anziana viene estorta la pensione, lo Stato le condonerà l’Imu che non potrà pagare?

 Sentenza choc: permesso di soggiorno rinnovabile anche ai rapinatori

 La Questura di competenza ha l’obbligo si esaminare ogni singolo caso prima di decidere se il cittadino extracomunitario che abbia ricevuto una condanna penale ha comunque diritto alla possibilità di rinnovare il permesso di soggiorno. E’ quello che ha deciso il Tribunale amministrativo regionale del Lazio con la sentenza breve n. 4393 del 2 maggio 2013, a cui una cittadina peruviana si è rivolta a seguito del rifiuto da parte della Questura competente di rilasciarle un nuovo permesso di soggiorno.

 

Premettendo che la condanna dell’imputata riguardava una condanna a pena patteggiata per il reato di rapina, in riferimento all’art. 628, 2° comma del codice penale, l’informazione indispensabile è che la donna era presente in Italia da oltre dieci anni ed era per altro convivente con tre figli minori.

Il Tar ha stabilito che, anche se è previsto il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno relativo a determinati reati, tra cui anche quello commesso dalla donna peruviana dalla normativa nazionale, è altrettanto importante non “automatizzare” le operazioni, ma affrontarle una ad una e capire le vulnerabilità di ogni singolo caso.

E’ parere dell’avvocatura della difesa, infatti, che la Questura di competenza non abbia preso in considerazione il fatto che la donna risiedeva già in Italia da diversi anni e aveva a carico figli minori. Per questo motivo specifico, il Tar ha accolto il ricorso della cittadina peruviana, perchè non ha dato peso alla pericolosità sociale della stessa e senza che abbia potuto prendere parte al suo processo amministrativo.

Fonte: immigrazione.biz

http://voxnews.info/2013/06/03/sentenza-choc-permesso-di-soggiorno-rinnovabile-anche-ai-rapinatori/

 

La denuncia: “Usurai davanti a sale slot e videopoker”

La denuncia: “Usurai davanti a sale slot e videopoker”

 La denuncia di un’associazione anti-usura: «Sempre più spesso li vediamo piantonare le sale slot e scommesse, pronti ad “aiutare”, con denaro abbondante, i malcapitati che giocando hanno perso gli ultimi averi».

Lo denuncia, Codici, prima associazione antiracket e antiusura iscritta nell’albo della prefettura di Pescara. Codici offre agli utenti-vittime di questi reati, consulenza e assistenza nello sportello di Pescara, in via Carlo Alberto Dalla Chiesa 15, aperto dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13 e dalle 16 alle 19,30 (085.77211 e, in caso di emergenze, al numero 340.8510449, attivo tutti i giorni fino alle 24, via mail: codici.abruzzo@codici.org).

http://voxnews.info/2013/06/04/la-denuncia-usurai-davanti-a-sale-slot-e-videopoker/

 

Mobilitazione in Croazia: referendum per impedire matrimoni gay

anche i croati come i francesi “tutti omofobi”??

 Mobilitazione in Croazia: referendum per impedire matrimoni gay

Indire un referendum per poter inserire nella Costituzione del paese l’unicità del matrimonio  tra uomo e donna, e impedire così leggi su  nozze gay. E’ questo lo scopo che si è prefisso l’associazione “Nel nome della famiglia”, che nell’arco di sole due settimane ha già raccolto 450.000 firme ( oltre il 10% dell’elettorato croato). Una mobilitazione di popolo che nasce “dalla preoccupazione dei croati per quanto è già  accaduto in Regno Unito e Francia”, spiega Stephen Bartulica, professore dell’Università cattolica della Croazia.

 Visto che la soglia per poter indire la consultazione popolare diretta, è già stata ampiamente superata, il referendum dovrebbe avere luogo verso Luglio.

Dovrebbe perché, come accade sempre in Europa, le libere inziative democratiche sono frenate dalle forze oligarchiche ed entropiche.

Già pochio giorni fa, il 29 Maggio, 300/400 attivisti LGBT hanno infatti manifestato contro l’eventuale utilizzo dello strumento democratico per eccellenza, ricordando che la Corte Costituzionale ha tutta la facoltà di impedirlo. Una delle organizzatrici della manifestazione, Sanja Juras, ha infatti spiegato ( con parole al sapor “totalitario”) che “la Corte deve impedire tale referendum: non si possono effettuare referendum sui diritti umani”.

Avete letto bene, ora anche le nozze ( e sicuramente, anche le adozioni)  per i gay, secondo il non illustre parere di chi partecipa a certe manifestazioni, rappresentano un “diritto umano”; ergo, non “possono essere discusse”… Avessero almeno il coraggio di dire che non sono democratici.

Oltretutto, l’eventuale referendum avverrebbe poco dopo l’ingresso effettivo del paese nell’Unione Europea. La Croazia entrerà infatti nell’orwelliana organizzazione il I Luglio, e già lo scorso anno il Parlamento Europeo si è espresso contro la possibilità che i governi europei possano introdurre,  nelle Leggi Supreme del proprio Stato, norme che “diano una rigorosa definizione di famiglia, impedendo di conseguenza le nozze gay”.

Si preannuncia una dura lotta, quella del popolo croato.

http://voxnews.info/2013/06/04/mobilitazione-in-croazia-referendum-per-impedire-matrimoni-gay/

 

La bambina che il governo Obama lascerà morire: “qualcuno vive e qualcuno muore”

sarah_murnaghan_600Il ministro della Salute di Obama, Kathleen Sebelius, ha respinto l’appello del parlamentare Lou Barletta a nome di una bambina che ha urgente bisogno di un trapianto di polmone – ha 3-5 settimane di vita-, ma non può ottenerlo a causa di un regolamento federale che impedisce il trapianto con organi adulti su bambini con meno di 12 anni.

“Per favore, sospenda queste regole fino a quando non possiamo esaminare questa politica”, ha chiesto Barletta, un repubblicano della Pennsylvania, a Sebelius nel corso di un’udienza martedì. L’appello del deputato era in nome di Sarah Murnaghan, una bambina di 10 anni. La bambina non può beneficiare di un trapianto di polmone fino all’età di 12 anni, secondo le norme federali, ma il ministro della Salute avrebbe facoltà di derogare a tale regola a suo nome. I polmoni pediatrici ai quali avrebbe diritto infatti, non sono disponibili.

“Vorrei suggerire, signore, ancora una volta, che questa è una situazione incredibilmente straziante dove qualcuno vive e qualcuno muore,” ha risposto la ministra con una frase piuttosto infelice. “Le prove mediche ed i medici dei trapianti hanno fatto la regola che si basano sulla capacità di sopravvivenza. ”

Barletta replicato che i medici pensano che la bimba potrebbe sopravvivere ad un trapianto di polmone adulto. Durante lo scambio, ha anche detto che la ragazza ha 3-5 settimane di vita.

Sebelius ha ricordato a Barletta che 40 persone in Pennsylvania sono sulla “lista” per i trapianti di polmone.

Si dovrebbe esaminare “caso per caso”, non in termini burocratici.

http://voxnews.info/2013/06/05/la-bambina-che-il-governo-obama-lascera-morire-qualcuno-vive-e-qualcuno-muore/

 

Quel Patetico Partito Chiamato Scelta Civica (Quella Roba Intorno a Mr. Monti)

il partito dei moralisti presentabili non meritano dalla società civile più di un pizzicotto.

Il partito degli affaristi di Monti, con il precedente scandalo della commisione Santer con la Bonino in Ue dovrebbe far comprendere cosa significa presentabile….

 Quel Patetico Partito Chiamato Scelta Civica (Quella Roba Intorno a Mr. Monti)

4 giugno 2013 Di FunnyKing

E venne il giorno dell’indagato nel partito dei meglio fighi del bigoncio: i compagnucci del “fenomeno” mai eletto Sen. a Vita Mario Monti.

Trattasi di del Senatore di Biagio, sconosciuto dalle cronache nazionali fino a pochi giorni fa quando si è ritrovato indagato per “associazione per delinquere” (mica pizza e fichi) nell’ambito di una mega truffa nei confronti dell’INPS.

Siamo sicuri che il Senatore Biagio si dimostrerà innocente, impossibile che sia sfuggito alle strettissime maglie che hanno caratterizzato la scelta (civica?) dei candidati/nominati del partito di Mario Monti. Ma vi ricordate!

 Enrico Bondi a “vagliare” i “nomi” per le liste di Scelta Civica, dovevano essere tutte personcine a modo, specchiate e rispettabilissime. 

Speriamo che Enrico Bondi faccia un lavoro migliore all’Ilva. 

Dall’Unità

C’è anche un senatore della Repubblica, eletto nelle ultime consultazioni politiche, coinvolto nell’indagine della procura di Roma su una truffa all’Inps da oltre 22 milioni di euro. Aldo Di Biagio, parlamentare di Scelta Civica per l’Italia, è coinvolto nell’inchiesta della procura ed è indagato  per associazione per delinquere. Di Biagio, eletto nella Circoscrizione Europa alle ultime elezioni, in passato è stato consigliere di Gianni Alemanno, Pdl, quando era ministro dell’Agricoltura. 

Il senatore di Scelta Civica commenta: «Non ho capito nemmeno io di che cosa si tratta: mi inquisiscono per aver promosso una causa, quindici anni fa, quando ero responsabile del patronato Enas. Io sono sereno, aspetto solo di conoscere i dettagli di questa vicenda», ha sottolineato il senatore. «La mia attività in Scelta Civica, comunque, non c’entra assolutamente nulla», ha concluso…..

 http://www.rischiocalcolato.it/2013/06/quel-patetico-partito-chiamato-scelta-civica-quella-roba-intorno-a-mr-monti.html

 

La testimonianza di Giorgio Celsi, aggredito perché anti-abortista

ecco come si rispetta la libertà di opinione. La lobby dei cosiddetti tolleranti (si del solo pensiero unico) è in grado di punire chiunque obietti diversamente.

La testimonianza di Giorgio Celsi, aggredito perché anti-abortista

 Celsi articolo

In una bella lettera giunta ad “Agere Contra”, Celsi spiega quanto sia difficile manifestare pacificamente contro la 194. Insulti e aggressioni sono sempre più frequenti, soprattutto da quando è partita la campagna per il referendum abrogativo della legge.“Dobbiamo essere il popolo della vita,” scrive Giorgio “che si contrappone a chi pensa che sopprimere bambini nel ventre materno sia un diritto, quando invece è palesemente un delitto per di più perpetrato con i nostri soldi verso il più debole e indifeso dei nostri fratelli”.

 “Ricordiamoci che Auschwitz inizia quando […] si pensa: “Tanto non sono ancora bambini”, oppure “a me questo non importa” o, peggio ancora, quando si giustifica la legge sull’aborto dicendo “Io non lo farei mai ma lascio che ci sia una legge che dia la libertà agli altri di farlo”.

 Una grande testimonianza di un uomo coraggioso.

 ***

 28 maggio 2013

 Manifesti contro l’aborto? I “democratici” ti aggrediscono

 Riceviamo e pubblichiamo questa testimonianza, condividendo la battaglia per l’abrogazione della famigerata legge 194

 di Giorgio Celsi

 Sono Celsi Giorgio Presidente dell’Associazione “Ora et Labora in Difesa della Vita” e Vicepresidente dell’Associazione NO 194 che stà preparando il referendum per abrogare la legge 194 in materia di aborto, volevo sottolineare come negli ultimi mesi, abbiamo subito diverse aggressioni sia verbali che fisiche, mentre pacificamente e con regolare preavviso alle varie questure testimoniavamo con la preghiera e il volantinaggio fuori dagli ospedali ( vedi alla 12 ore di preghiera per la Vita svoltasi a Padova il 2 marzo 2013 http://video.gelocal.it/mattinopadova/locale/padova-e-scontro-sull-aborto-davanti-all-ospedale/9549/9561, alla 12 ore di preghiera alla clinica Mangiagalli del 2/3 2013 e del 4/ 5/2013 per ultimo l’aggressione subita ieri all’Ospedale San Gerardo di Monza). Questo a mio avviso succede perché s tiamo mettendo in discussione con il referendum abrogativo la legge sull’aborto, infatti se distribuivamo pannolini o dicevamo ”La legge c’è basta metterla in pratica bene” nessuno ci avrebbe aggredito o insultato, ma noi non dobbiamo essere il popolo dei pannolini, dobbiamo essere il popolo della vita che si contrappone a chi pensa che sopprimere bambini nel ventre materno sia un diritto, quando invece è palesemente un delitto per di più perpetrato con i nostri soldi verso il più debole e indifeso dei nostri fratelli. Questi fatti però devono renderci più forti e farci capire che siamo sulla strada giusta,nel Vangelo infatti sta scritto: beati voi quando vi insulteranno e vi perseguiteranno”. Si sappia comunque che come abbiamo fatto fin d’ora, ad ogni aggressione sia vebale che fisica noi risponderemo con denunce e querele nei confronti di chi vuole ledere il nostro diritto costituzionale di manifestare a Difesa della Vita

 Ben venga come si evince alla fine dell’articolo del Corriere.it il fatto che i miei volantini con delle vere foto di bambini abortiti nel cestino dei rifiuti ospedalieri, urtino la sensibilità dei passanti, perché visto che non si ha nessun timore di disturbare la sensibilità delle persone quando si tratta delle ingiustizie perpetrate ai danni degli animali o dell’ambiente non vedo perché io dovrei farmi scrupolo nel far emergere con i miei volantini una realtà che in 35 anni di aborto legalizzato ha causato la soppressione di quasi sei milioni di bambini nel caldo ventre materno, anzi le ceneri di questi bambini come diceva Padre Pio : “Vanno sbattute sulle facce di bronzo dei loro genitori, dei medici e degli infermieri responsabili”. Io aggiungo che andrebbero sbattute in faccia anche a tutti coloro che con la loro indifferenza e con il loro menefreghismo hanno permesso e continuano a permettere questo olocausto legalizzato, questo tributo a Satana. Ricordiamoci che Auschwitz inizia quando si guarda agli ospedali dove si fanno gli aborti e si pensa: “Tanto non sono ancora bambini”, oppure “a me questo non importa” o peggio ancora quando si giustifica la legge sull’aborto dicendo “Io non lo farei mai ma lascio che ci sia una legge che dia la libertà agli altri di farlo” (che equivale a dire: io non ucciderei mai una persona ma do la pistola a tutti coloro che vogliono farlo). Questa verità la chiesa la deve “gridare dai tetti”, abbiamo bisogno di pastori che illuminino le coscienze ammorbidite da 35 anni di legalizzazione dell’aborto.

 In questo momento poi in cui si parla tanto di femminicidio ci si dimentica di tre milioni di bambine concepite soppresse legalmente dall’entrata in vigore della legge 194 in Italia se è vero che gli aborti ufficiali in questo arco di tempo, come detto ammontano a sei milioni. In più in Italia si sta sviluppando con l’aumento dell’immigrazione il fenomeno dell’aborto selettivo di bambine. E per questa immane ingiustizia perché le radicali e le femministe non protestano la Bonino in primis ?

 Dal canto mio capisco che quell’andare a testimoniare davanti agli ospedali abortisti in divisa da infermiere possa dare fastidio a molti, soprattutto a chi con gli interventi di aborto mira a far quadrare i bilanci del suo ospedale, ma ribadisco come ho risposto al presidente del mio collegio -Dott. Mutillo- che mi ha diffidato per questo prima verbalmente e poi per iscritto, che smetterò di andare a testimoniare in divisa, quando i medici e gli infermieri smetteranno di eseguire aborti.

 Cordiali saluti, Celsi Giorgio Presidente Associazione “Ora et Labora in Difesa della Vita” e Vicepresidente Associazione “No 194”

 Fonte: nocristianofobia.org

 http://voxnews.info/2013/06/04/la-testimonianza-di-giorgio-celsi-aggredito-perche-anti-abortista/