Processo a Marianna, Simona e Claudia

WRITTEN BY: FABRIZIO SALMONI – JUN• 20•13

DSCN1463Presenza numerosa di CC e digos all’udienza oggi al processo a Marianna Valenti, Simona D’Andrea e Claudia Muniz arrestate durante una manifestazione antisfratti l’11 Marzo scorso. L’udienza è stata relativamente tranquilla malgrado l’aggressività evidente del PM Rinaudo (lo stesso del processo in aula bunker) che con i No Tav sembra dare il meglio di se stesso “a prescindere”. C’è stata l’escussione dei testi d’accusa e di difesa per accertare come si siano svolti i fatti, in particolare quelli seguenti il fermo delle imputate, a conferma o meno dei verbali di interrogatorio.

L’ispettore di Ps Letizia Gola, teste di accusa, ha suscitato il brusio disgustato del pubblico quando ha ricordato di aver perquisito integralmente le imputate, fermate senza che fossero informate del loro status, dopo averle fatte spogliare per verificare che non avessero “…droga, coltelli, o altri piccoli oggetti atti a offendere“  anche nel reggiseno e nelle parti intime “come da protocollo“. Secondo l’ispettore le imputate, ammanettate a una panca dei bagni del commissariato di via Tirreno, erano restie a farsi perquisire, avrebbero profferito ingiurie, e la Muniz in particolare avrebbe avuto un gesto di stizza gettando avanti a sè un tampone igienico senza colpire nessuno. La D’Andrea addirittura avrebbe rifiutato di appoggiare la propria maglietta su un mobile sporco e impolverato…

Gli altri sei testi a difesa ascoltati in aula, tutti anche indagati nello stesso processo perchè fermati nella stessa circostanza,  hanno raccontato una storia di brutalità gratuita a cui hanno assistito da una “gabbia”, mentre le ragazze venivano tradotte in manette di fronte a loro. In particolare la D’Andrea, minuta e graziosa, trascinata da un energumeno massiccio e pelato che le torceva le braccia ammanettate dietro la schiena, veniva atterrata dallo stesso “con una spazzata” e presa a calci (uno o due) finchè altri agenti intervenivano per tirare via il collega. Anche Marianna presentava un vistoso livido tra la fronte e il naso. Altre testimonianze sono state acquisite come da interrogatori con l’accordo delle parti.

La Corte rinviava quindi al 2 Luglio per procedere con la discussione e quasi certamente arrivare a sentenza. (F.S. 21.6.2013)

Senti chi sparla

di Marco Travaglio

  C’è un solo spettacolo deprimente come i 5Stelle che cacciano una senatrice per aver criticato Grillo: i partiti che danno lezioni di democrazia. Anziché tacere e guardare al proprio interno, nella speranza che non lo facciano anche i loro elettori superstiti, i partiti dei soldi pubblici in barba al referendum, delle tessere false, dei congressi taroccati o mai fatti, delle regole violate o cambiate su misura per gli amici, degli statuti carta straccia, dei probiviri dormienti e del Porcellum, montano in cattedra col ditino alzato: “Eh no, certe cose non si fanno”. Il socialista Nencini si appella addirittura a Grasso perché salvi la Gambaro, e lui la democrazia dei partiti la conosce bene perché viene dal Psi: il partito di Craxi che cacciava i dissidenti Codignola, Bassanini, Enriques Agnoletti, Veltri e altri e si autocelebrava nei congressi con le piramidi di Panseca facendosi eleggere per acclamazione. Anche il centrosinistra inorridisce per le 4 o 5 espulsioni grillesche, forse perché ne ha all’attivo centinaia: quando si tratta di democrazia interna, fa le cose in grande fin dai tempi della cacciata del gruppo “manifesto” e dei “pidocchi” di togliattiana memoria. Chi volesse l’elenco completo (o quasi) degli espulsi dal Pd lo trova sul blog bojafauss.ilcannocchiale.it  . Ad Agropoli ne han cacciato uno che aveva denunciato una speculazione edilizia; due consiglieri di Troina li han silurati “per aver votato in contrasto con le indicazioni del partito”; alcuni li han defenestrati con una telefonata dall’esecutivo di Piacenza perché osavano sostenere Renzi, ecc.   Particolarmente democratico il caso di Avigliana, in Valsusa, piccola patria di Fassino. Alle ultime comunali il Pd si presentava in un listone civico Pro-Tav con Pdl e Udc contro i suoi dirigenti locali No-Tav, alleati con Idv, Sel e M5S. L’ammucchiata naturalmente perse il Comune e per vendetta il Pd piemontese fece espellere i tre eletti nella lista vincente e commissariare il circolo del paese per eresia dal dogma dell’Immacolata Cementificazione. La Lega ha espulso più dissidenti di un arbitro di calcio, e qualcuno l’ha pure menato. Il partitucolo di Monti è un accrocco di partitini personali, da Casini a Montezemolo, capitanati da un senatore a vita che s’è candidato da ineleggibile dopo aver giurato che mai e poi mai. Lì alberga pure l’ottimo Buttiglione, che nel ’95 era segretario del Ppi e dall’oggi al domani, dopo aver sfiduciato il governo B., annunciò l’alleanza con B. La maggioranza del partito gli votò contro: lui espulse la maggioranza del partito.   Il Pdl, già Forza Italia, ha fatto due congressi in vent’anni, per giunta finti. Tre anni fa Fini, uno dei due fondatori, se ne andò un attimo prima di finire espulso insieme ai fedelissimi Granata, Bocchino e Briguglio, sbattuti dinanzi ai probiviri in quanto “incompatibili con i valori fondanti del partito”. Cioè i valori dell’illegalità, visto che avevano contestato il bavaglio anti-intercettazioni, la prescrizione breve e la revoca della protezione al pentito Spatuzza. Ma il caso più strepitoso risale al 1996, quando fu arrestato il giudice Squillante e furono indagati Previti e   B. per averlo corrotto, in base alle accuse di Stefania Ariosto, allora compagna di Vittorio Dotti. Civilista Fininvest da 16 anni, Dotti era il numero 2 di Forza Italia. Previti chiese la sua testa per non aver tappato la bocca alla fidanzata. B. lo convocò e gl’intimò di scrivere una totale dissociazione dalla Ariosto e giurare che le sue deposizioni erano “fantasie, calunnie e bugie”. Dotti rispose di non poterlo fare. Allora la Fininvest gli revocò tutte le cause e B. prima lo cacciò dal partito perché “il nostro rapporto si è incrinato”, poi lo “scandidò” da capolista di Forza Italia nel collegio Milano4 a un mese dalle elezioni, rimpiazzandolo con un altro avvocato della ditta. Tanto – disse Ferrara – “a Milano 4 faremmo eleggere non solo Dotti, ma pure il suo cane”. Con tanti ringraziamenti dal neodeputato, detto da quel giorno “il cane di Dotti”.

L’INGANNO DELL’EUROAMERICA, SOTTO IL VESTITO DELL’IDEOLOGIA TUTTO

Scritto da: Gianni Petrosillo (18/06/2013)

Nella distrazione generale, soprattutto della pubblica opinione, prosegue il lavorio internazionale, di Usa ed Europa, per la creazione di un’area di libero scambio tra le due unioni che non sarà né libera né paritaria. Si era detto che con la globalizzazione i confini fra gli Stati si sarebbero dissolti, poiché laddove circolano le merci depongono le armi gli eserciti, la civiltà dell’integrazione economica e sociale si estende determinando la nascita di un superiore modello culturale di partecipazione e di solidarietà mondiale, finalizzato alla prosperità generale. Ma, allora, come mai si rende necessario creare dei cortili di esclusività ristretta per rendere la libertà sempre più libera?

 E’ un bel paradosso, in quanto un accordo di tale specie include alcuni ed esclude altri, oppure, per essere più chiari, può servire sia per imprigionare una parte di quelli che vi aderiscono, in primis le nazioni più deboli convinte di ricevere tutele subendo, invece, gravi condizionamenti, che per circondare ed isolare i nemici più forti. Dunque, per attivare forme subdole di protezionismo, che nascondono precisi piani politici, non c’è nulla di meglio che creare un’area circoscritta di privilegio e chiamarla free-trade talks, un dominio apparentemente aperto ma surrettiziamente coercitivo dove vige la legge del più prepotente.

 Gli Stati Uniti, non a caso, stanno promuovendo dette intese in quelle zone del pianeta dove operano superpotenze che mettono a repentaglio la loro egemonia. In Europa si temono i russi e nel Pacifico i cinesi. Ed voilà che nascono spazi di commercio e di canali diplomatici facilitati per frenare l’avanzata degli Stati emergenti e riemergenti, i quali non si piegano a determinate prescrizioni geopolitiche unipolari.

 Noi italiani, che siamo doppiamente autolesionisti, siamo entusiasti dell’iniziativa. Siamo da sempre un popolo di camerieri e servire è la nostra massima aspirazione. Non c’è bastata l’Ue che ha destabilizzato affari e sovranità nazionale, vogliamo proprio toccare il fondo per stare tranquilli e facciamo i salti di gioia per questa nuova opportunità nella quale daremo, sicuramente, il peggio di noi stessi.

 Perché dico questo? Ho le prove del masochismo nostrano. Sentite un po’ cosa dice il sottosegretario allo sviluppo economico,  Carlo Calenda, ribattezzato per l’occasione segretario al sottosviluppo. Costui, dopo il tentativo francese di porre dei limiti all’audiovisivo per non perdere la partita con l’industria cinematografica Usa, teme ritorsioni da parte di Washington che potrebbe escludere dall’accordo alcuni ambiti chiave, danneggiando l’Italia. E quali sarebbero questi ambiti fondamentali? “…il tessile, l’oreficeria, la pelletteria…” dopodiché il viceministro è convinto dell’utilità di introdurre dazi sui prodotti cinesi, e chiede pure all’UE di sposare una linea condivisa e coerente su queste tematiche. Quindi il problema sarebbero i gialli che ci fanno neri in comparti industriali di precedenti ondate tecnologiche e non tutti quei tramatori alle nostre spalle, compresi i sedicenti partner più stretti, che vorrebbero smantellare i nostri asset strategici, a compartecipazione pubblica, nei settori di punta, dall’aerospaziale all’energetico.

 I più grandi economisti euroamericani sono convinti che, grazie alla creazione dell’area di libero-scambio transatlantica, si aumenteranno i volumi di commercio internazionale di circa 100 mld annui. Può essere, ma occorre vedere come si distribuiranno i vantaggi tra i compartecipanti. Inoltre, trattandosi degli stessi dottori laureati che, appena qualche anno fa, non avevano previsto nessuna crisi sistemica, blaterando di piccole recessioni ricorsive, non c’è da stare troppo a sentirli. Gli economisti sono fatti così, dopo avevano previsto tutto prima.Più che la scienza triste l’economia è diventata la religione delle balle dove vince e fa carriera chi le spara più grosse.

 Diciamo, pertanto, come stanno davvero le questioni. Questo patto, al quale gli statunitensi non credevano, difatti J. W. Bush lo aveva fatto naufragare poiché distante dalla sua visione strategica, è stato ripescato da Obama che teme l’estendersi dell’ascendente russo su determinati membri europei in difficoltà (ma non solo, si pensi agli affari del gas tra Berlino e Mosca e a quelli, purtroppo quasi naufragati, con l’Italia), e che vuole, al contempo, penetrare ancor più pesantemente nel vecchio continente per farne un punto d’osservazione e di controllo di teatri vicini, dove regna l’instabilità e l’incertezza.

 Che la reale preoccupazione della Casa Bianca sia il Cremlino lo segnala anche il giornalista di Libero Carlo Pelanda il quale così ripercorre gli avvenimenti: “Nell’autunno del 2006 la Russia costrinse la Germania a definire confini certi della Ue affinché la loro estensione ad est non destabilizzasse la Federazione russa e sia Ucraina sia Bielorussia (nonché Georgia) ne restassero fuori per essere riassorbiti nel futuro dalla Russia stessa. Tale pressione fu fatta ricattando la Germania sul piano delle forniture di gas. Per inciso, Romania e Bulgaria furono incluse a razzo nella Ue, ma come segnale di fine dell’espansione europea. Una sorta di nuova Yalta. Questa storia è poco nota e penso mai sia apparsa sui giornali per nascondere una sconfitta storica della Ue a conduzione tedesca. Berlino cercò la sponda americana per segnalare ai russi che poteva contro-dissuadere ed alla fine Mosca e Berlino si accordarono. La mossa fu strumentale e lasciò freddi gli americani. Ora, appunto, è diverso: l’America è apertissima all’idea e la ha proposta…Perseguire l’Euroamerica significa creare l’organo di governo mondiale, basato sul criterio occidentale e non asiatico, del futuro. Ed anche dare un senso all’Europa fin qui fatta”.

 Visto? Non c’è nulla di meglio dell’ideologia del libero-scambio per innalzare cortine di ferro e predisporsi, senza farsi notare, alla guerra. Il povero Frédéric Bastiat non aveva capito nulla

http://www.conflittiestrategie.it/linganno-delleuroamerica-sotto-il-vestito-dellideologia-tutto

Il «leone impaziente» di sbranare

di Manlio Dinucci – 18/06/2013

 Fonte: Il Manifesto [scheda fonte]

 Quando il presidente Napolitano incontrò l’anno scorso in Giordania S.M. Re Abdallah II, gli espresse «l’alta considerazione con cui l’Italia guarda alla volontà di pace e alla linea di moderazione da sempre perseguita dalla dinastia hashemita».

È in questo spirito, sicuramente, che l’Italia partecipa in Giordania all’esercitazione «Eager Lion» (leone impaziente) sotto comando Usa, in corso dal 9 al 20 giugno. Vi partecipano 19 paesi, uniti dal «comune scopo di rafforzare la sicurezza e stabilità regionale». Minacciate, non hanno dubbi, dalla Siria di Assad che usa armi chimiche per schiacciare la ribellione. Le «prove» sono state fornite dalla Cia, la stessa che dieci anni fa fornì la documentazione fotografica, mostrata da Colin Powell al Consiglio di sicurezza, sul possesso da parte dell’Iraq di 500 tonnellate di armi chimiche e biologiche e di laboratori mobili per la guerra biologica. Dopo si è scoperto, come ha riconosciuto lo stesso Powell, che tali armi non esistevano e che i laboratori mobili erano in realtà generatori di gas per palloni aerostatici ad uso meteorologico. I giochi però ormai erano fatti: le «prove» della Cia erano servite a giustificare la guerra contro l’Iraq.

Poco importa quindi se, una volta vinta la guerra contro la Siria, si scoprirà che sono stati i «ribelli» a usare armi chimiche, come ha dichiarato Carla Del Ponte della Commissione Onu sui crimini di guerra. A insindacabile giudizio di Washington, la Siria ha superato la «linea rossa» e il presidente Obama, a malincuore, ha deciso di fornire armi ai «ribelli». Nascondendo il fatto, emerso dall’inchiesta del New York Times (26 marzo), che dal gennaio 2012 la Cia fornisce armi ai «ribelli», facendole arrivare con un ponte aereo in Turchia e Giordania e addestrando qui le forze infiltrate in Siria.

Su questo sfondo si svolge la «Eager Lion», una vera propria esercitazione di guerra con forze aeree, aviotrasportate, navali, anfibie e terrestri, comprendenti oltre 8mila uomini. Tra cui militari italiani, incluso probabilmente il 185° reggimento Ricognizione Acquisizione Obiettivi della Brigata Folgore. A fianco di militari di specchiata fede democratica, come quelli sauditi, yemeniti, qatariani e altri.

 Tutti agli ordini del Comando centrale degli Stati uniti, la cui «area di responsabilità» abbraccia Medio Oriente e Asia Centrale (inclusi Siria, Iraq, Iran e Afghanistan), più l’Egitto. Quale sia il reale scopo della «Eager Lion» è dimostrato dal fatto che, finita l’esercitazione, il Pentagono lascerà in Giordania i caccia F-16 e i missili terra-aria Patriot. Questi si aggiungeranno ai Patriot statuniteni, tedeschi e olandesi già schierati in Turchia al confine con la Siria.

 Tutto è pronto per una «limitata no-fly zone», estesa 40 km all’interno della Siria, che – secondo funzionari Usa intervistati dal Wall Street Journal – servirà a «proteggere i campi di addestramento dei ribelli e la fornitura delle armi». La no-fly zone sarà imposta dai caccia Usa che, decollando dalla Giordania e dalle portaerei, potranno distruggere con i loro missili gli aerei e le difese anti-aeree della Siria senza sorvolare il suo territorio. La no-fly zone, quindi, «non richiederà una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu».

 Il costo previsto è di «appena» 50 milioni di dollari (37 milioni di euro) al giorno che, assicura Washington, saranno pagati anche dagli alleati. Non si sa ancora quale sarà la quota italiana, ma il governo i soldi li troverà, spremendo le casse pubbliche e tagliando ancora le spese sociali.

 Tante altre notizie su www.ariannaeditrice.it

Mutui: dal decreto del fare, ancora assistenzialismo alle banche?

Scritto il 19 giugno 2013 alle 15:55 da freeybor@finanzaonline

 Avete presente il decreto del fare del governo Letta di cui si sente tanto parlare in questo periodo?

 Bene al suo interno ci sono dei provvedimenti riguardanti le erogazioni di nuovi mutui ai privati proposti dal Ministero delle infrastrutture guidato dal ministro Maurizio Lupi. Il primo articolo delle ulteriori norme da valutare e più precisamente l’articolo 48 prevede una modifica al regolamento della Cassa Depositi e Prestiti in modo tale che la stessa possa intervenire anche a favore delle persone fisiche. In che modo? Chiaramente non erogando direttamente i mutui ai privati ma fornendo la liquidità necessaria per farlo alle banche, com’è chiaramente specificato nell’art. 48 comma 1 lettera A): “Fermo restando quanto previsto dal comma 7, CDP S.p.A. può altresì fornire alle banche la liquidità per l’erogazione di mutui ipotecari per l’acquisto di abitazioni principali con caratteristiche definite da un decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro dello sviluppo economico.

 In poche parole i soldi per i mutui ai privati arriveranno dagli stessi privati, infatti la Cassa Depositi e Prestiti è la società, controllata all’80,1% dal ministero delle Finanze e al 18,4% dalle Fondazioni bancarie, che gestisce i risparmi postali degli italiani. La fonte del denaro sono i fondi rimborsabili sotto forma di libretti di risparmio postale e di buoni fruttiferi postali, assistiti dalla garanzia dello Stato e distribuiti attraverso Poste italiane ed i fondi provenienti dall’emissione di titoli, dall’assunzione di finanziamenti e da altre operazioni finanziarie, che possono essere assistiti dalla garanzia dello Stato.

 Come si può leggere nell’estratto qui sopra, le abitazioni oggetto dei finanziamenti dovranno avere caratteristiche che saranno definite in un successivo decreto e le condizioni dei finanziamenti, saranno stabilite da “contratti tipo” definiti con apposita convenzione tra la Cassa e l’Associazione bancaria italiana, “per un ammontare massimo definito annualmente con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze”.

 Ma il vero assist alle banche arriva dalla lettera B dello stesso articolo 48 che recita:

 “Fermo restando quanto previsto dai commi 6, 7, 8, e 8-bis. CDP S.p.A. può altresì sottoscrivere, direttamente o attraverso altri investitori istituzionali, obbligazioni bancarie garantite ovvero tranche senior di cartolarizzazioni ai sensi della legge 30 aprile 1999, n. 130, garantite da mutui residenziali con caratteristiche definite da un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministro dello sviluppo economico.”

 Praticamente è la descrizione dell’ Asset-Backed Security (ABS), è un’obbligazione negoziabile o trasferibile emessa a fronte di operazioni di cartolarizzazione, garantita dagli attivi sottostanti. L’emissione di queste obbligazioni avviene ad opera di società (denominate Special Purpose Vehicle) create ad hoc dalle banche così restano fuori bilancio, le obbligazioni vengono emesse per un ammontare pari a quello dei prestiti concessi e gli interessi vengono pagati utilizzando le rate incassate dai debitori. Così la banca che ha concesso il prestito o il mutuo scarica il rischio di insolvenza del debitore su chi ha comprato le obbligazioni che se il decreto venisse approvato potrebbe essere la Cassa depositi e prestiti stessa ,ergo i risparmiatori delle poste italiane.

 Anche questa volta i beneficiari del decreto, a parte qualche venditore, saranno le banche, che, senza rischiare nemmeno un’euro potranno fare la bella figura di erogare mutui ai privati.

 Attendiamo di vedere se il decreto verrà approvato e quali condizioni verranno imposte dal governo per l’erogazione dei mutui, potremmo trovarci nell’assurda condizione di vedere gli italiani depositare i loro soldi alle poste in cambio di un’interesse dell’1% , ed ottenere mutui garantiti dagli stessi soldi ad un tasso del 5% o più.

 Vorrei ricordare inoltre che gli Asset-Backed securitys sono stati una delle principali cause dell’esplosione della crisi finanziaria del 2007-2008 negli USA, sembra proprio che i nostri politici siano privi di memoria.

 Roberto

Aiutomutuo.finanza@gmail.com

Il consigliere scientifico di Obama chiede un “Regime Planetario” per rafforzare le misure di controllo totalita rio della popolazione

John Holdren – Ecco cosa pensa uno dei consiglieri di Obama

Posted By Dioni On 19 giu 2013

 

di Paul Joseph Watson

 Il consigliere scientifico di Obama chiede un “Regime Planetario” per rafforzare le misure di controllo totalitario della popolazione

In un libro del 1977, John Holdren sostiene aborti obbligatori, sterilizzazioni di massa attraverso i rifornimenti di cibo e di acqua e ingiunzioni di impianti corporei per prevenire gravidanze.

 Il principale consulente per scienza e tecnologia del presidente Obama, John P. Holdren co-autore di un libro del 1977 nel quale ha invocato la formazione di un “regime planetario” dotato di una “forza di polizia mondiale” per far rispettare le misure totalitarie di controllo della popolazione, compresi aborti forzati, programmi di sterilizzazione di massa condotta attraverso cibo e acqua, così come impianti corporei obbligatori che potrebbero impedire alle coppie di avere figli.

I concetti illustrati nel libro di Holdren, Ecoscience, del 1977, scritto insieme ai colleghi Paul Ehrlich e Anne Ehrlich, erano così sconvolgenti che il rapporto della rivista Front Page Magazine del Febbraio 2009 sul tema è stato ampiamente respinto come stravagante perché la gente non è riuscita a credere che potesse essere vero.

Fu solo quando un altro blogger della rete ha ottenuto il libro e ha pubblicato alcune schermate che la terribile verità, su ciò che Holdren aveva realmente scritto, ha iniziato a farsi strada.

La faccenda è quanto mai premonitrice perché Holdren e i suoi colleghi sono ora in prima linea negli sforzi volti a combattere il “cambiamento climatico” attraverso programmi altrettanto folli incentrati sulla Geoingegneria del pianeta. Come abbiamo riferito in aprile, Holdren ha recentemente sostenuto “progetti di Geoingegneria su vasta scala volti a raffreddare la Terra”, come “sparare particelle inquinanti in atmosfera per riflettere i raggi del sole”, che come molti hanno sottolineato sta già avvenendo attraverso le chemtrails.

Ecoscience parla di una serie di modi in cui la popolazione mondiale potrebbe essere ridotta per la lotta contro ciò che gli autori vedono come la maggiore minaccia per la specie umana – la sovrappopolazione. In ogni caso, le proposte sono formulate con una sobria retorica accademica, ma la raccapricciante consistenza di quello che Holdren ed i suoi co-autori sostengono è chiara.

Tali proposte comprendono;

 – sterilizzare l’intera popolazione inconsapevole con la forza aggiungendo farmaci per l’infertilità all’acqua e al cibo della nazione

 – Legalizzazione degli “aborti obbligatori”, cioè aborti forzati effettuati contro la volontà delle donne in stato di gravidanza, come è comune nella Cina comunista dove le donne che hanno già avuto un figlio e si rifiutano di interrompere la seconda gravidanza vengono sequestrate per strada da parte delle autorità prima di effettuare una procedura per abortire forzatamente il bambino.

 – I bambini nati fuori del matrimonio o da madri adolescenti dovrebbero essere allontanati con la forza dalla loro madre da parte del governo e presentati per l’adozione.

 – Un’altra misura proposta obbligherebbe le madri single a dimostrare al governo che possono prendersi cura del bambino, introducendo in effetti i permessi per avere figli.

 – Implementazione di un sistema di “controllo involontario delle nascite”, in cui uomini e donne sarebbero obbligati a portare un impianto anticoncezionale impiantato nel loro corpo durante la pubertà e solo temporaneamente rimosso se hanno ricevuto l’autorizzazione da parte del governo di avere un bambino.

 – La sterilizzazione permanente di persone che le autorità ritengono abbiano già avuto troppi figli o che hanno contribuito al “deterioramento sociale generale”.

 – Formale passaggio di una legge che criminalizza persone con più di due figli, come accade per la politica del figlio unico nella Cina comunista.

 – Sarebbe tutto supervisionato da un “regime planetario” transnazionale e centralizzato che utilizzerebbe una “forza di polizia mondiale” per far rispettare le misure di cui sopra. Il “regime planetario” avrebbe anche il potere di determinare i livelli di popolazione di ogni paese del mondo.

 Alcune citazioni dal libro sono incluse qui sotto. Inseriamo anche commenti dell’autore del blog che ha fornito le schermate dei passaggi rilevanti. Immagini delle pagine rilevanti e le citazioni in tutto il loro contesto sono previste alla fine degli estratti. Le citazioni dal libro di testo appaiono in grassetto. Le citazioni da parte dell’autore del blog sono in corsivo.

Pagina 837: Aborti obbligatori sarebbero legali

“Infatti, si è concluso che le leggi per il controllo obbligatorio della popolazione, incluse le leggi che richiedono l’aborto obbligatorio, potrebbe essere sostenuta nel quadro della vigente Costituzione, quando la crisi demografica è diventata sufficientemente grave da mettere a rischio la società”.

 Come osservato nel citato articolo della rivista FrontPage, Holdren “si nasconde dietro la voce passiva” in questo passaggio, dicendo che “si è concluso.” Davvero? Con chi? Con gli autori del libro. Quello che Holdren dice veramente è: “Ho deciso che non c’è niente di incostituzionale nelle disposizioni legislative che obbligherebbero le donne ad abortire i loro bambini”. E, come vedremo più avanti, anche se Holdren lamenta il fatto che la maggior parte della gente pensa che non c’è necessità di tali disposizioni legislative, lui e i suoi co-autori ritengono che la crisi demografica è così grave che è arrivato davvero il momento per “leggi obbligatorie per il controllo della popolazione”. In realtà, essi impiegano l’intero libro, sostenendo che “la crisi demografica” è già diventata “sufficientemente grave da mettere a rischio la società”.

 Pagina 786: Le madri single dovrebbero vedere i loro bambini portati via dal governo, oppure potrebbero essere costrette ad aborti

 “Il solo modo per concretizzare la disapprovazione potrebbe essere quello di insistere sul fatto che tutti i neonati illegittimi dovrebbero essere resi disponibili per l’adozione, specialmente coloro che sono nati da minori, che in genere non sono in grado di prendersi cura adeguatamente di un figlio da sole. Se una madre single volesse realmente tenere il suo bambino, che potrebbe essere obbligata a passare attraverso le procedure di adozione e dimostrare la sua capacità di sostegno e di cura. Il procedimento di adozione dovrebbe risultare probabilmente più difficile per le persone singole che per le coppie sposate, in riconoscimento della relativa difficoltà di allevare i figli da soli. Sarebbe anche possibile ordinare alle donne single in gravidanza di sposarsi o abortire, magari come alternativa alla disposizione per l’adozione, a seconda della società “.

 Holdren e i suoi co-autori, ancora una volta, speculano su soluzioni inconcepibilmente draconiane per quello che loro avvertono come una crisi di sovrappopolazione. Ma ciò che è particolarmente preoccupante è che Holdren non si è limitato a fare queste proposte – strappare bambini dalle braccia delle loro madri e portarli via; costringere le madri sole a dimostrare in tribunale che saprebbero far bene i genitori, e costringere le donne ad avere aborti, che lo vogliano o no -, ma che lo fa in una compassata e burocratica maniera. Non lasciatevi ingannare dal tono innocuo ed “equilibrato” : le proposte sono da incubo, eufemisticamente.

 Holdren sembra non avere alcuna conoscenza del legame emotivo tra madre e figlio, e i traumi devastanti che molte donne hanno subito nel corso della storia, quando i loro bambini sono stati portati via contro la loro volontà.

Questo tipo di asettica, quasi robotica discussione su leggi che colpirebbero milioni di persone al massimo livello personale è profondamente inquietante, e il tipo di atteggiamento che dà una cattiva nomea agli scienziati. Ho in mente la frase “la banalità del male”.

 Non è che sia importante, ma io sono “pro-scelta” – cioè credo che l’aborto non dovrebbe essere illegale. Ma ciò non significa che io sono pro-aborto – non mi piacciono particolarmente gli aborti, ma credo dovrebbe essere consentito alle donne la scelta di farli. Ma John Holdren qui si propone di togliere tale scelta – per costringere le donne ad abortire. Uno non ha bisogno di essere un attivista “pro-vita” per vedere l’orrore di questa proposta – la gente su tutti i lati dello spettro politico dovrebbe essere indignata. La mia obiezione all’aborto forzato non è tanto quello di tutelare l’embrione, ma piuttosto proteggere la madre da un medico in fase di procedura contro la sua volontà. E non solo qualsiasi procedura medica, ma quello che lei stessa (indipendentemente dal mio punto di vista) possa sentire soprattutto immorale o traumatico.

 C’è una vignetta molto popolare in aree liberali, che dice: “Contro l’aborto? Allora non farlo. “Bene, John Holdren vuole che voi ne facciate uno, che siate contrari o meno.

 Page 787-8: Sterilizzazione di massa di esseri umani anche con farmaci nella fornitura di acqua è OK finché non danneggia gli animali

 “Aggiungere uno sterilizzante all’acqua potabile o negli alimenti di base è un suggerimento che sembra faccia inorridire le persone più della maggior parte delle proposte per il controllo della fertilità involontaria. Infatti, questo porrebbe alcun problematiche questioni politiche, legali, e sociali, per non parlare dei problemi tecnici. Oggi non esiste alcuno sterilizzante di questo tipo, né sembra che ce ne sia qualcuno in fase di sviluppo. Per essere accettabile, tale sostanza dovrebbe rispettare alcuni requisiti piuttosto rigidi : deve essere uniformemente efficace, nonostante le più diverse dosi ricevute da parte degli individui, e nonostante differenze di fertilità e di sensibilità tra gli individui, ma deve essere priva di sostanze pericolose o spiacevoli effetti collaterali, e non dovrebbe avere alcun effetto sui membri del sesso opposto, bambini, anziani, animali domestici o bestiame “.

 OK, John, ora cominci davvero a farmi paura. Mettere sterilizzanti nella fornitura di acqua? Anche se correttamente supponi che questo suggerimento “sembra faccia inorridire le persone più della maggior parte delle proposte”, tu apparentemente non sembri tra coloro che provano orrore. Perché nel vostro elenco di possibili problemi con questo sistema, non vi è alcuna menzione ad eventuali preoccupazioni di ordine etico o morale. A vostro avviso, l’unico ostacolo alla sterilizzazione involontaria di massa della popolazione è che dovrebbe incidere su tutti ugualmente e non avere alcun effetto indesiderato o ledere gli animali. Ma va, se riuscissimo a sterilizzare tutti gli esseri umani in sicurezza senza danneggiare il bestiame, sarebbe simpatico! Il fatto che Holdren non ha scrupoli morali su questo schema profondamente invasivo e immorale (a parte il fatto che sarebbe difficile da attuare), è estremamente inquietante e in un mondo equilibrato, per lui sarebbe da escludere il mantenimento di una posizione di potere al governo.

 Page 786-7: Il governo potrebbe controllare la riproduzione delle donne con la sterilizzazione o con l’obblogo di un impianto per il controllo delle nascite a lungo termine Controllo involontario della fertilità

 “Un programma di sterilizzazione delle donne dopo il secondo o il terzo figlio, nonostante la relativamente maggiore difficoltà dell’operazione rispetto alla vasectomia, potrebbe essere più facile da implementare rispetto al tentativo di sterilizzare gli uomini.

 Lo sviluppo di una prospettiva a lungo termine di sterilizzazione tramite capsule che possono essere impiantate sotto la pelle e rimosse quando la gravidanza è desiderata apre ulteriori possibilità di controllo della fertilità. La capsula può essere impiantata durante la pubertà e può essere amovibile, con il permesso ufficiale, per un limitato numero di nascite.”

 Nota bene la frase “con il permesso ufficiale” della citazione di cui sopra. John Holdren prevede una società in cui il governo impianti una capsula per la sterilizzazione a lungo termine in tutte le ragazze non appena raggiungono la pubertà, che poi devono chiedere il permesso ufficiale di rimuovere temporaneamente la capsula e avere la possibilità di avere una gravidanza in un momento successivo. In alternativa, vuole una società che sterilizza una volta tutte le donne che hanno due figli. Vuoi vivere in una tale società? Perché io no, certo come l’inferno.

 Pagina 838: Il genere di persone che causa “il deterioramento sociale” può essere costretto a non avere figli

 “Se alcune persone contribuiscono al generale degrado sociale sovrapproducendo bambini, e se la necessità è imprescindibile, si puo richiedere per legge di esercitare la responsabilità riproduttiva – così come può essere richiesto di esercitare una responsabilità nei loro modelli di consumo delle risorse – a condizione che non venga loro negata una protezione adeguata “.

 Per me, questo è in qualche modo la più terribile frase in tutto il libro – in competizione con molte altre. Perché quì Holdren rivela che i giudizi morali riguarderebbero chi viene sterilizzato o è costretto ad abortire. Le persone corrette, dignitose, sarebbero lasciate tranquille – ma coloro che “contribuiscono all deterioramento della coesione sociale” potrebbero essere “costrette ad esercitare la responsabilità riproduttiva”, che potrebbe significare soltanto una cosa – aborto coatto o involontario, la sterilizzazione. Che alternativa sarebbe “forzare” la gente a non avere figli? Possono essere piazzati monitor governativi nelle camere da letto delle persone irresponsabili per garantire l’uso dei preservativi? Porteremo di nuovo la cintura di castità? No – l’unico modo per “forzare” le persone a non diventare o rimanere incinte è sterilizzare o procurare aborti.

 Ma che follia è questa? “Deterioramento sociale”? Holdren sta seriamente suggerendo che “alcune” persone contribuiscono al degrado sociale, più di altri, e quindi dovrebbero essere sterilizzate o costrette ad abortire, per impedire loro di riprodursi? Non è questa eugenetica, pura e semplice? E non è l’eugenetica universalmente condannata come un pratica grossolanamente cattiva?

 Siamo già stati su questa strada prima. In uno degli episodi più vergognosi nella storia della giurisprudenza degli Stati Uniti, la Suprema Corte si è pronunciata nel 1927 sul famigerato caso Buck v. Bell che riguardava lo Stato della Virginia che si era arrogato il diritto di sterilizzare una donna di nome Carrie Buck contro la sua volontà, basandosi esclusivamente sui (falsi) criteri che essa era “debole di mente” e sessualmente promiscua, con Justice Oliver Wendell Holmes che concludeva, “Tre generazioni di imbecilli sono sufficienti”. Oggi, naturalmente, si guarda indietro a tale sentenza con orrore, visto che l’eugenetica come concetto è stata per sempre screditata. In realtà, le Nazioni Unite oggi guardano alla sterilizzazione forzata come un crimine contro l’umanità.

 La frase in corsivo alla fine ( “a condizione che non venga loro negata una protezione adeguata”), che Holdren sembra ritenere lo tenga fuori dall’aggancio all’eugenetica, si riferisce al 14° emendamento (come si vedrà nella più completa versione di questo passaggio citato qui di seguito ), il che significherebbe che il programma di eugenetica non sarebbe basata sul razzismo e sulla discriminzaione – solo sulle valutazioni capricciose e e burocratiche del governo di decidere chi è e chi non è un indesiderabile. Se qualche funzionario nell’America di Holdren decide che tu stai “contribuendo al deterioramento sociale” poichè sei incinta o sessualmente promiscua o entrambi, gli agenti del governo abbatteranno la tua porta e ti trascineranno a calci ed urla in una clinica per aborti? In realtà, la Corte Suprema nel caso Skinner v. Oklahoma ha già stabilito che la Clausola della Protezione Adeguata del 14° Emendamento vieta espressamente che la sterilizzazione sanzionata dallo stato possa essere applicata in modo ingiusto solo ad alcuni tipi di persone.

 No no, tu dici, Holdren non sta sostenendo che alcuni tipi di persone contribuiscono al degrado sociale più di altri; piuttosto, sta affermando che chiunque sovrapproduce bambini contribuisce al degrado sociale e gli si deve impedire di averne altri. Se così fosse – sarebbe più accettabile? Sembra che Holdren e i suoi co-autori non abbiano realmente riflettuto bene su questo, perché ciò che stanno proponendo è una società totalitaria da incubo. Che cosa prevedono: Tutte le donne che commettono il reato di avere più di due figli devono essere trascinate via dalla polizia del governo, in centri che eseguono la sterilizzazione? Oppure – cosa più preoccupante di tutte – Holdren forse ci ha riflettuto bene, ed è perfettamente OK con il tipo di società distorta che prevede in questo libro.

 Certo, avrei potuto immaginare un gruppo di ragazzi ubriachi seduti in cerchio a fare quattro chiacchiere, ad esprimere questo tipo di pensieri proibiti; chi tra di noi non ha osservato l’esasperazione di una madre tormentata che acquista bastoncini di zucchero e soda per la sua indisciplinata covata di bambini pensando : Signora, perché non ha ancora legato le sue tube? Ma è una questione diversa quando lo zar della scienza degli Stati Uniti suggerisce la stessa cosa ufficialmente sulla stampa. Essa cessa di essere un’innocua fantasia, e improvvisamente realizzi la possibilità che potrebbe diventare la politica del governo. E allora non è più così divertente.

 Pagina 838: Non c’è niente di sbagliato o illegale nel fatto che il governo detti la dimensione delle famiglie

 “Nel mondo di oggi, comunque, il numero di bambini in una famiglia è una questione di profondo interesse pubblico. La legge regola altre questioni molto personali. Per esempio, nessuno può legittimamente avere più di un coniuge nello stesso momento. Perché la legge non dovrebbe essere in grado di impedire che una persona abbia più di due figli?”

 Perché la legge non dovrebbe essere in grado di impedire che una persona abbia più di due figli?

 Perché?

 Ti dico il motivo, John. Poiché la legge dell’habeas corpus su cui si fonda la nostra nazione automaticamente rende il regime dell’aborto obbligatorio incostituzionale, in quanto essa garantisce la libertà di ogni singolo corpo da detenzione o interferenze, fino a che la persona non viene condannata per un reato. Oppure state seriamente suggerendo che, nel caso che i burocrati decidessero che il paese è sovrappopolato, il semplice atto di gravidanza diventerebbe un reato?

Io non sono uno studioso di legge, ma sembra che John Holdren lo sia ancora meno di me. Molti dei regimi bizzarri suggeriti in Ecoscience si basano su ragionamenti giuridici gravemente lacunosi . Il libro non è tanto sulla scienza, ma sulla reinterpretazione della Costituzione per consentire misure per il controllo totalitario della popolazione.

 Page 942-3: Un “Regime Planetario” dovrebbe controllare l’economia mondiale e imporre con la forza il numero di bambini che possono nascere

 Verso un regime planetario

 “Forse quelle agenzie, insieme all’UNEP e alle agenzie per la popolazione delle Nazioni Unite, potrebbe diventare in un regime di tipo planetario, una superagenzia di un sistema internazionale per la popolazione, le risorse e l’ambiente. Tale regime globale planetario potrebbe controllare lo sviluppo, l’amministrazione, la conservazione e la distribuzione di tutte le risorse naturali, rinnovabili o non rinnovabili, almeno nella misura in cui esistono implicazioni internazionali. Pertanto, il regime potrebbe avere il potere di controllare l’inquinamento non solo per l’atmosfera e gli oceani, ma anche in quei bacini d’acqua dolce , come i fiumi e laghi che attraversano i confini internazionali, o che scaricano in mare. Il regime potrebbe essere anche una logica agenzia centrale per una regolamentazione di tutti gli scambi internazionali, forse compresa l’assistenza da parte di paesi in via di sviluppo per i paesi meno sviluppati, e compresi tutti i prodotti alimentari sul mercato internazionale “.

 “Al regime planetario potrebbe essere affidata la responsabilità per la determinazione della popolazione ottimale per il mondo e per ogni regione e per stabilire quote diverse nei paesi entro i limiti delle loro regioni. Il controllo delle dimensioni della popolazione potrebbe rimanere di competenza di ciascun governo, ma il regime avrebbe qualche potere per far rispettare i limiti concordati “.

 Nel caso foste curiosi di sapere chi esattamente applicherà tali aborti forzati e le leggi per la sterilizzazione di massa : Guarda guarda, sarà il “regime planetario”! Certamente! Ne ho visto uno in arrivo.

Il resto di questo brano parla da sé. Una volta che si aggiunge a tutte le altre cose che il regime planetario (che ha un bell’alone di fantascienza intorno, no?) controllerà, diventa chiaro che avrà il potere di disporre del totale controllo dell’economia mondiale, in quanto secondo Holdren questo Regime Planetary controllerà “tutte le risorse naturali, rinnovabili o non rinnovabili” (che significa tutti i prodotti), nonché tutti i prodotti alimentari, il commercio e gli oceani e gli eventuali fiumi “, che lscaricano in mare” (vale a dire il 99% di tutti i corsi d’acqua navigabili ). Cosa c’è di sinistra? Non molto.

 Pagina 917: Sarà necessario cedere la sovranità nazionale ad una forza di polizia internazionale.

 “Se questo può essere realizzato, la sicurezza potrebbe essere fornita da un’organizzazione internazionale armata, un analogo di una forza di polizia. Molte persone hanno riconosciuto questo come un obiettivo, ma il modo per raggiungerlo rimane oscuro in un mondo in cui la faziosità sembra, se mai, essere in aumento. Il primo passo implica necessariamente una parziale rinuncia di sovranità a favore di un ‘organizzazione internazionale “.

 Si è squarciato l’ultimo velo. Allora: Ci si aspetta che noi cediamo volontariamente la sovranità nazionale a un ‘organizzazione internazionale (il “Regime Planetario”, presumibilmente), che sarà armatia e avrà la capacità di agire come una forza di polizia. E abbiamo visto nella precedente citazione esattamente quali norme questa forza di polizia internazionale avrà l’obbligo di far rispettare con le armi: obbligatorio controllo delle nascite, e tutte le attività economiche.

Sarebbe ridicolo se Holdren non fosse così dannatamente serio. Vuoi che quest’uomo sia responsabile della scienza e della tecnologia negli Stati Uniti? Perché lui è già in carica.

 Pagina 749: Atteggiamenti Pro-famiglia e Pro-nascita sono causati da sciovinismo etnico

 “Un altro problema che sembra incoraggiare un atteggiamento pronatalista in molte persone è la questione della differenza di riproduzione dei gruppi etnici o sociali. Molte persone sembrano essere possedute dalla paura che il loro gruppo possa essere superato da altri gruppi. Bianco americani bianchi e sudafricani sono preoccupati che ci saranno troppi neri, e viceversa. Gli ebrei in Israele sono disturbati dagli elevati tassi di natalità di arabi israeliani, i protestanti sono preoccupati per i cattolici, e gli lbos degli Hausas. Ovviamente, se ognuno cerca di superare tutti gli altri, il risultato sarà una catastrofe per tutti. Questo è un altro caso di “tragedia delle cose comuni”, in cui la “cosa in comune” è il pianeta Terra. Fortunatamente, sembra che, almeno in paesi in via di sviluppo, quasi tutti i gruppi riescano ad esercitare una moderazione riproduttiva”.

 Questo passaggio non è particolarmente degno di nota, tranne per l’inclusione della frase “atteggiamento pronatalista”, che Holdren cerca di disseminare in tutto il libro. E che cosa è esattamente un “atteggiamento pronatalista”? In pratica significa la voglia di avere figli, e amare i bambini. Se solo si potesse sopprimere la naturale voglia della gente di avere bambini ed avviare una famiglia, potremmo risolvere tutti i nostri problemi!

 Quanto mi disturba l’atteggiamento incredibilmente paternalistico culturalmente imperialista che egli mostra a questo punto, fondamentalmente agisce come se avesse il diritto di dire ad ogni gruppo etnico del mondo che dovrebbero acconsentire ad estinguersi o almeno non aumentare ulteriormente le loro popolazioni. Come ci sentiremmo se gli abitanti delle isole Andamane si mostrassero sui gradini del Campidoglio di Washington DC e annunciassero che vi sono semplicemente troppi americani, e ci comandassero di interrompere immediatamente l’allevamento? Uno immagina che l’atteggiamento di ogni gruppo etnico nel mondo verso la proposta di John Holdren potrebbe essere: Strozzati, John. Smettila di dirci che cosa fare.

 Pagina 944: Dal 1977, siamo di fronte a una catastrofe globale, la sovrappopolazione, che deve essere risolta a tutti i costi entro il 2000

 “L’umanità non può affrontare la confusione per il resto del XX secolo, i rischi sono troppo grandi, e la posta in gioco è troppo alta. Questa potrebbe essere l’ultima opportunità di scegliere il destino nostro e dei nostri discendenti. Evitare di fare una scelta o fare la scelta sbagliata può portare ad una catastrofe. Ma non dobbiamo mai dimenticare che le scelte giuste potrebbero portare ad un mondo molto migliore. “

 Questo è l’ultimo paragrafo del libro, che ho incluso qui solo per mostrare quanto siano imbarazzanti le sue inesatte proiezioni “scientifiche”. Nel 1977, Holdren pensava che fossimo in bilico sull’orlo di una catastrofe globale, e ha proposto l’attuazione di regole fasciste leggi per evitare l’imminente catastrofe. Fortunatamente, abbiamo ignorato i suoi avvertimenti, ma il mondo è riuscito a sopravvivere comunque senza la necessità di punire noi stessi con la società oppressiva che Holdren ha proposto. Sì, c’è ancora la sovrappopolazione, ma i problemi che causa non sono moralmente ripugnanti come le “soluzioni” che John Holdren voleva che noi adottassimo.

 SCHERMATE DELLE PAGINE DA ECOSCIENCE

 E ‘importante sottolineare che John Holdren non ha mai preso pubblicamente le distanze da se stesso, da una qualsiasi di queste posizioni in 32 anni da quando il libro è stato pubblicato per la prima volta. Infatti, come potete vedere dalla prima foto che accompagna questo articolo, Holdren mostra una copia del libro nella propria biblioteca personale ed è felice di farcisi fotografare insieme.

 E’ anche importante sottolineare che questi non sono solo le opinioni di un uomo. Come abbiamo già esaustivamente documentato, più di recente nel nostro saggio, Agenda per la Riduzione della Popolazione per Principianti, le posizioni adottate in questo libro riecheggiano quelle sostenute da numerose altre personalità di spicco della politica, del mondo accademico e del movimento ambientalista da decenni.

 Si consideri il fatto che gente come David Rockefeller, Ted Turner, e Bill Gates, tre uomini che hanno legami con il movimento eugenetista integralista , di recente si sono incontrati con altri miliardari “filantropi” a New York per discutere di “come la loro ricchezza potrebbe essere utilizzata per rallentare la crescita della popolazione mondiale “secondo un rapporto del quotidiano londinese Times.

 Ted Turner ha pubblicamente sostenuto scioccanti programmi per la riduzione della popolazione che dovrebbero abbattere la popolazione umana di uno sconcertante 95%. Egli ha anche chiesto in stile comunista, la politica del figlio unico da parte dei governi in occidente.

 Naturalmente, Turner non segue affatto il suo stesso regolamento su come tutti gli altri devono vivere la loro vita, avendo cinque figli e possedendo non meno di 2 milioni di acri di terra.

 Nel terzo mondo, Turner ha contribuito letteralmente alla riduzione di miliardi di individui della popolazione, in particolare attraverso i programmi delle Nazioni Unite, aprendo la strada a persone del calibro di Bill & Melinda Gates e Warren Buffet (Gates’ padre è stato a lungo uno dei principali membri del consiglio di amministrazione di Planned Parenthood e un top eugenetista).

 L’idea che questi elitari semplicemente vogliano rallentare la crescita della popolazione, al fine di migliorare la salute è un termine improprio. Rallentamento della crescita della popolazione del mondo ma anche migliorare la sua salute sono due concetti inconciliabili per l’élite. La stabilizzazione della popolazione mondiale è una conseguenza naturale del più elevato standard di vita, come è stato dimostrato dalla stabilizzazione della popolazione bianca in occidente. Elitari come David Rockefeller non hanno alcun interesse a “rallentare la crescita della popolazione mondiale” con metodi naturali, il loro ordine del giorno è saldamente radicato nella pseudo-scienza eugenetica, che è tutta una questione di “abbattimento” dell’eccedenza di popolazione attraverso metodi draconiani.

 L’eredità di David Rockefeller non è derivata da una ben intenzionata “filantropica” voglia di migliorare la salute nei paesi del terzo mondo, è nata da una spinta Malthusiana per eliminare i poveri e quelli considerati inferiori dal punto di vista razziale, con la giustificazione del darwinismo sociale.

 Come è documentato nel film Endgame di Alex Jones, Rockefeller, il padre, John D. Rockefeller, ha esportato l’eugenetica in Germania dalla sua origine in Gran Bretagna finanziando l’Istituto Kaiser Wilhelm che poi sarebbe diventato un pilastro centrale dell’ideologia nazista della super razza del Terzo Reich. Dopo la caduta del nazismo, importanti eugenetisti tedeschi sono stati protetti dagli alleati in modo che la parte vincente potesse beneficiare di più della loro “esperienza” nel mondo del dopoguerra.

 La motivazione per l’attuazione di misure drastiche di controllo della popolazione è cambiata per soddisfare le mode e le tendenze contemporanee. Ciò che una volta era mascherato come preoccupazione per la sovrappopolazione è tornato sotto le spoglie del cambiamento climatico e del movimento per il riscaldamento globale. Quello che non è cambiato è il fatto che nella sua essenza, questo rappresenta nient’altro che l’arcana pseudo-scienza dell’eugenetica prima costruita dagli Stati Uniti e dall’elite Britannica alla fine del 19 ° secolo e poi abbracciata dal leader nazista Adolf Hitler.

 Nel 21° secolo, il movimento eugenetista ha cambiato natura ancora una volta, si manifesta attraverso la tassa globale sulle emissioni di carbonio e l’idea che avere troppi figli o godere di un certo standard di vita sta distruggendo il pianeta attraverso il riscaldamento globale, creando il pretesto per l’ulteriore regolamentazione e controllo su ogni aspetto della nostra vita.

 Il fatto che il principale consulente scientifico del Presidente degli Stati Uniti, un uomo con il dito sul polso della politica ambientale, una volta abbia apertamente sostenuto la sterilizzazione di massa degli abitanti degli Stati Uniti attraverso la catena alimentare e la fornitura di acqua, insieme con la pletora di altre disgustose proposte evidenziate in Ecoscience, è una prospettiva terrificante che non sarebbe fuori luogo in una sorta di futuristico fantascientifico film horror, e una sorprendente accusa della vera fonte di ciò che si manifesta oggi come elitario riorganizzato movimento ambientalista.

 

Solo portando alla luce gli sconvolgenti piani di controllo sulla popolazione di Holdren possiamo veramente segnalare alle persone gli orrori che l’élite ha previsto per noi attraverso il controllo della popolazione, la sterilizzazione e i genocidi programmi di abbattimento che sono già in corso.

 

Fonte http://www.prisonplanet.com

 

Traduzione da http://ilupidieinstein.blogspot.it

http://www.dionidream.com/john-holdren-ecco-cosa-pensa-uno-dei-consiglieri-di-obama/

 

Il sarin: volatile come le promesse di Washington

di Thierry Meyssan – 17/06/2013

Fonte: megachip [scheda fonte]

 

La Siria ha utilizzato oppure no il gas sarin contro la sua opposizione armata? Dopo aver ossessionato le colonne dei giornali, la domanda ha trovato per Parigi, Londra e Washington una risposta positiva. La linea rossa sarebbe stata attraversata. La guerra sarebbe dunque imminente. In realtà, questo gioco dei media arriva troppo tardi. In termini di diritto internazionale, la Siria non è firmataria della Convenzione sulle armi chimiche e può pertanto utilizzarle liberamente. Inutile inventare l’uso da parte di Damasco di armi di distruzione di massa, la guerra volge al termine.

 

La questione dell’uso del gas sarin da parte delle truppe regolari siriane somiglia a un gioco truccato. Interpellato su questo argomento, il portavoce del ministero degli Esteri siriano, Jihad Makdisi, dichiarò, il 23 luglio 2012, che il suo paese poteva anche disporne e farne uso esclusivamente contro dei nemici esterni. Questa dichiarazione è stata interpretata dalla stampa degli Stati membri della NATO e del CCG come una minaccia contro i «ribelli», nella misura in cui Damasco afferma che essi siano – come fu un tempo in Nicaragua – dei «Contras» in gran parte stranieri. Designava, infatti, e senza possibili contestazioni, sia i paesi membri della NATO sia Israele. Il portavoce era stato molto chiaro sul fatto che nessun’arma di questo tipo sarebbe stata utilizzata contro degli «insorti» siriani.

Indipendentemente da ciò, i propositi di Jihad Makdisi erano troppo buoni per una NATO che, nel 2003, non aveva esitato a inventare «armi di distruzione di massa» irachene. Per due volte, il 20 agosto e il 3 dicembre 2012, il presidente Barack Obama mise in guardia la Siria contro il ricorso alle armi chimiche. «Se iniziassimo a vedere certe quantità di armi chimiche dispiegate o utilizzate, ciò cambierebbe il mio calcolo e la mia equazione», dichiarava, tanto per cominciare. E aggiungeva: «Voglio essere assolutamente chiaro con Assad e con quelli che sottostanno al suo comando: il mondo vi guarda,l’uso di armi chimiche è e sarà considerato del tutto inaccettabile. Se fate il tragico errore di utilizzare queste armi chimiche, ci saranno conseguenze e ne risponderete».

I falchi liberali e i neoconservatori fanno quindi una campagna per un intervento militare occidentale. Secondo loro, la Siria avrebbe sperimentato una «primavera araba» brutalmente repressa da un «dittatore». La comunità internazionale dovrebbe intervenire in nome dei grandi ideali. Ovviamente non una parola sugli anni di preparazione e di finanziamento di questa «primavera araba» da parte della NATO e del CCG, per appropriarsi degli idrocarburi siriani e imporre un regime sionista islamista. Così, la professoressa Anne-Marie Slaughter, ex direttrice della pianificazione con Hillary Clinton (2009-2011), paragona sulle colonne del Washington Post il lasciar fare di Obama in Siria al caso ruandese [1].

Nel 2003, la prova delle «armi di distruzione di massa» irachene provenne da un testimone a sorpresa. Mentre il capo della missione degli ispettori delle Nazioni Unite, Hans Blix, conferma davanti al Consiglio di sicurezza che tali armi non esistono più in Iraq dal 1991, Hussain al-Shahristani, uno scienziato in esilio, espone una testimonianza che dà ragione al Segretario di Stato Colin Powell: Saddam Hussein possiede armi chimiche, batteriologiche e nucleari. Le sue parole sono confermate dall’Istituto Internazionale di Studi Strategici (IISS) di Londra. Nessuna delle sue affermazioni resisterà alla prova dei fatti. Una volta che l’Iraq sarà invaso, saccheggiato e distrutto, Washington ammetterà di aver sbagliato, intanto che il suo falso testimone diventerà Vice Primo Ministro dell’Iraq «liberato» mentre l’IISS continua le sue perorazioni.

Questa volta, il lavoro di intossicazione è da attribuire a Francia e Regno Unito. Le due potenze coloniali che si erano spartite il Medio Oriente nel 1916 spingono a un intervento militare occidentale, nonostante i tre veti russi e cinesi. Il 27 maggio, alla vigilia di un incontro cruciale dei ministri dell’UE sulla possibile fornitura di armi ai «ribelli»Le Monde ha pubblicato un’inchiesta di Jean-Philippe Rémy attestante l’uso di gas sarin a Damasco. Il giornalista ha dato conto dei campioni di sangue e urine che sono stati testati da un laboratorio militare francese. Il ministro degli esteri francese, Laurent Fabius, reagisce come un orologio, seguito dal governo britannico che denuncia un «crimine di guerra». In definitiva, secondo la Casa Bianca: «La nostra comunità di intelligence conferma che il regime di Assad ha usato armi chimiche, compreso il gas sarin, su piccola scala, contro l’opposizione più volte durante lo scorso anno».

Il problema è che non ci sono problemi: in primo luogo, l’uso di gas sarin è stato vietato nel 2007 dalla Convenzione sulle armi chimiche che non è stata ratificata né da Israele, né dalla Siria [2]. Di fatto, questi due stati possono fabbricarne, detenerne  e farne uso legalmente senza commettere «crimini di guerra». In secondo luogo, l’uso di gas sarin da parte delle truppe regolari, benché confermato da Parigi, Londra e Washington, rimane altamente improbabile. Il caso riportato da Le Monde può solo sorprendere: l’esercito arabo siriano ne avrebbe fatto uso a Damasco, nel quartiere di Jobar, senza che il gas attraversasse la strada e raggiungesse la popolazione civile dal resto della capitale. I combattenti colpiti non soffrivano di crisi epilettiche, il che indicherebbe una debolissima disseminazione. Si curerebbero con fialette di atropina, ma anche con trattamenti locali, specie collirio, che apparirebbe inutile per un gas che penetra attraverso la pelle. In breve, le prove franco-anglo-statunitensi non resisteranno probabilmente di più all’esame dei fatti di quelle accumulate da George W. Bush e Tony Blair contro l’Iraq.

Nei casi in cui l’uso di gas sarin venisse considerato un abominio tale da richiedere una risposta internazionale, c’è ben da domandarsi perché mai le accuse di Carla del Ponte, membro della Commissione d’inchiesta dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani, non abbiano suscitato le stesse reazioni. Ella ha dichiarato, il 5 maggio 2013, alla televisione svizzera: «Nel corso della nostra indagine la nostra squadra investigativa ha interrogato nei paesi vicini le varie vittime nonché i medici negli ospedali da campo ivi dispiegati, e ho letto la settimana scorsa in un rapporto che vi sono degli indizi concreti, anche se non sono stati ancora provati in modo inconfutabile, che è stato utilizzato del sarin. Lo si può dedurre dal modo in cui le vittime sono state trattate. Ed è stato usato dagli oppositori, ossia dai ribelli, e non dal governo»Le osservazioni della magistrata semplicemente confermavano quanto rivendicato dall’Esercito siriano libero il quale, il 5 dicembre 2012, mostrava dei penosi tentativi di dotarsi di armi chimiche e minacciava gli alauiti di farne uso contro di loro [3]. Tuttavia, non vi è stata alcuna reazione, vista la sferzante smentita apportata dalla sua stessa Commissione, alla domanda dell’Alto Commissario, Navy Pilai. In assenza di consegne politiche, le parole dell’ex procuratrice elvetica impegnavano soltanto lei.

Una volta ammesso l’uso di sarin da parte dell’esercito regolare, la Casa Bianca dispone di un argomento per legalizzare quel che ha già fatto fin dall’inizio del conflitto: fornire armi ai «Contras» [4].

Precipitandosi sulla breccia, il generale Salim Idriss, comandante in capo dell’Esercito siriano libero, ha ordinato razzi anticarro e missili terra-aria. Possono essere utili, ma non decisivi, perché ciò di cui il suo “esercito” ha bisogno, sono gli uomini molto più che i materiali. Tuttavia, le consegne degli Stati Uniti dovrebbero essere limitate ad armi leggere e munizioni: la guerra volge al termine. Washington non spera più di conquistare la Siria, bensì soltanto di fare liquidare Il Fronte al-Nosra da parte dell’ESL. Coloro che hanno creduto nelle sue promesse ne faranno le spese. La Turchia è paralizzata da una rivolta contro i Fratelli musulmani, incarnati da Recep Tayyip Erdoğan, mentre Washington ha appena costretto l’emiro Hamad Al-Thani a cedere il trono del Qatar a suo figlio Tamim. I tempi della nuova suddivisione del Medio Oriente, tra russi e statunitensi, si avvicina.

 Note

[1] «Obama should remember Rwanda as he weighsaction in Syria», di Anne-Marie Slaughter, The Washington Post, 26 aprile 2013.

[2] Cfr. il sito ufficialedell’OPWC.

[3] «L’ELS mostra il suolaboratorio di armi chimiche», Rete Voltaire, 5 dicembre 2012.

[4] «Exclusive: Obama authorizes secret U.S.support for Syrian rebels », di Mark Hosenball, Reuters, 1 agosto 2012.

Traduzione a cura di Matzu Yagi.

Tante altre notizie su www.ariannaeditrice.it

Negli Usa: Paga l’affitto oppure aspettati l’arresto

succede anche da noi. Prova a non pagare l’IMU, evasore!! No, nessuno è disoccupato o cassintegrato in Italia, siamo tutti evasori

Negli Usa: Paga l’affitto oppure aspettati l’arresto

 By Edoardo Capuano – Posted on 15 giugno 2013

Una recente segnalazione di Human Rights Watch (HRW) esamina una singolare legge dell’Arkansas sul risarcimento danni, che ogni anno colpisce centinaia di inquilini in difficoltà nello stato.

 Secondo uno studio di 44 pagine intitolato “Paga l’affitto oppure aspettati l’arresto: le conseguenze violente della legge penale sugli sfratti in Arkansas”, inquilini dello stato sono stati “trascinati in tribunali penali per violazioni che non rappresentano un reato in altri stati americani”, in base alla legge sul mancato sgombero dei locali, che consente accuse penali a carico di persone in ritardo nel pagamento dell’affitto e che non riescono a liberare la proprietà presa in affitto. Scrive lo HRW:

 “Nel solo 2012, la legge sul mancato sgombero dei locali è stata utilizzata per incriminare 1.200 inquilini dell’Arkansas. Questa cifra sottostima notevolmente il numero totale di persone colpite da questa normativa. La stragrande maggioranza degli inquilini, davanti a un preavviso di sgombero di 10 giorni si affretta a lasciare casa piuttosto che dovere affrontare un processo – e a ragione.

 “E a peggiorare di molto le cose, la legge scoraggia considerevolmente gli inquilini dal proclamarsi innocenti. A coloro che lo fanno, infatti viene richiesto il deposito presso il tribunale della presunta somma totale dell’affitto dovuta, che viene sequestrata nel caso l’inquilino venga riconosciuto colpevole. In ogni caso, gli affittuari che non sono in grado di depositare la somma ma si dichiarano innocenti, rischiano multe notevolmente più salate e fino a 90 giorni di carcere. Questo non avviene per gli inquilini che si dichiarano colpevoli”.

 Secondo l’organizzazione per i diritti umani, “proprietari senza scrupoli” sono in grado di trarre profitto dalla legge, dato che i tentativi di verificare le loro denunce sono minimi, inoltre si sono scoperti procuratori che hanno depositato accuse soltanto sulla base delle denunce dei proprietari.

 “Human Rights Watch ha intervistato un’inquilina il cui proprietario ha ottenuto un mandato d’arresto emesso contro di lei solo tre giorni dopo l’ordine di lasciare casa. Un’altra donna è stata più volte accusata sulla base di false denunce presentate da un uomo al quale aveva acquistato casa sua – e l’aveva pagata interamente”, si osserva in una dichiarazione dell’HRW.

 Lo stesso HRW, aderendo a una commissione non legislativa sulla legge proprietari-inquilini istituita a gennaio 2013, chiede l’abrogazione della legge, e vuole la sostituzione dell’ordinamento penale sugli sfratti con qualcosa di simile a un processo civile.

 Fonte: Natasha Lennard peSalon / Traduzione di Gabriele Picelli per http://www.times.altervista.org/

http://www.ecplanet.com/node/3898

Il Fondo di Garanzia apre la bocca

Come spesso capita le verità scomode si scoprono dopo. Da tempo su queste pagine ho puntato l’indice sul funzionamento del Fondo di Garanzia essenzialmente per due ragioni: la prima è che la super-dotazione aggiuntiva di capitale fornita a fine 2011 dal Ministro dello Sviluppo non è affatto servita a creare quei 20 miliardi di nuovo credito ipotizzati dal Ministero. I fatti dovrebbero avermi dato ragione perché le statistiche menzionate nella conferenza stampa dell’8 febbraio hanno mostrato un volume di finanziamenti di soli 8,1 miliardi, in calo del 2% rispetto agli 8,3 miliardi del 2011 (vedi grafico in basso). Già questi numeri basterebbero per provare che il Fondo, pur essendo un ottimo strumento per aiutare il credito e le banche, non ha la forza materiale per supplire a quel calo di 40 miliardi di credito alle imprese che si è registrato nell’ultimo anno.

 La seconda critica al funzionamento del Fondo di Garanzia è che per i criteri adottati e per il fatto di prevedere comunque l’iniziativa della banca e quindi l’accettazione di quota parte del rischio impresa, il suo utilizzo è stato orientato su piccole e medie imprese con un profilo qualitativo piuttosto buono e tranquillo, facendo pensare che la garanzia messa a disposizione dello Stato sia servita soprattutto ad alleggerire i costi di capitale delle banche, invece di facilitare l’accesso al credito da parte di chi è stato marginalizzato per effetto della sua rischiosità (=rating).

 Direi che non fosse un’osservazione peregrina se solo leggete quanto scritto oggi sul Sole 24 Ore a pag.10 da Carmine Fotina (“Criteri <soft> per le garanzie”)

 La riforma del Fondo di garanzia per le Pmi dovrà arrivare entro un mese. Toccherà a un decreto dello Sviluppo economico, di concerto con il ministro dell’Economia, introdurre le modifiche per il rafforzamento. Saranno innanzitutto ampliati i criteri di valutazione delle imprese ai fini dell’accesso alla garanzia e della misura dell’accantonamento come coefficiente di rischio. L’obiettivo è evitare che la recessione economica e la stretta creditizia, riflettendosi sui dati di bilancio delle imprese, possano pregiudicare l’accesso da parte di aziende che restano strutturalmente sane.

Secondo valutazioni del comitato di gestione del Fondo e dei tecnici di Banca d’Italia, attualmente solo una quota minoritaria di imprese soddisfa i valori economico-finanziari di riferimento considerati per l’accesso al Fondo. Sulla base di dati di bilancio 2011, solo il 13,7% delle piccole imprese manifatturiere presentano un rapporto Mol/fatturato maggiore o uguale al valore di riferimento (15%) assunto per la valutazione delle richieste di garanzia. Non solo: il 96,1% delle aziende considerate ha registrato un calo annuo del fatturato maggiore o uguale al valore di riferimento (-40%) di un altro indice applicato per il Fondo.

 E’ la conferma che i criteri, tarati su un mondo pre-crisi, sono diventati nel tempo così stretti da fare filtrare solo 14% delle PMI, che devono essere indubitabilmente le migliori e quindi occorre domandarsi se davvero le migliori avessero bisogno di una garanzia dello Stato per avere credito… Se così fosse saremmo conciati proprio male..

 Ora il collo della bottiglia dovrebbe allargarsi vediamo di quanto, tenendo sempre presente quanto detto più volte: la garanzia dello Stato deve essere data a imprese non decotte altrimenti sarebbe aiuto di Stato. Ma imprese definibili sane pur avendo temporanee difficoltà finanziarie, per i ritardi di pagamento dello Stato o per i tempi necessari alla loro ristrutturazione, di imprese così ce ne sono moltissime e quella garanzia del Fondo servirebbe e molto.  Speriamo e aspettiamo a vedere i nuovi criteri.

 

FOMC: Bernanke annuncia la fine del quantitative easing tra 12 mesi

Scritto il 19 giugno 2013 alle 21:14 da Dream Theater

La reazione dei mercati al discorso di Ben Bernanke la dice lunga sul fatto che il mondo della finanza non si aspettava un discorso così diretto.

 Tassi ovviamente lasciati invariati al livello attuale, ma quantitative easing al capolinea. Fine prevista della politica monetaria espansiva NON convenzionale tra 12 mesi (metà 2014).  E in un amen le borse iniziano a scendere e, di conseguenza, i governativi USA fanno altrettanto, con rendimenti che subito salgono al 2.30%, tassii che sul decennale USA non si vedevano da un po’.

Rendimento T-Note 10yr

 In sintesi ecco cosa ha detto Bernanke: non si è trattato di un vero “dietro front” sulla politica di QE, ma ha detto che se il tasso di disoccupazione USA continua a migliorare, verrà presa in esame l’assottigliamento degli acquisti oggi pari a 85 miliardi di USD al mese. Eccolo qui, il TAPERING.

Un assottigliamento che (parole di Bernanke) tenderanno a portare il programma di acquisti al totale azzeramento a metà 2014.

Se devo essere sincero, questo è il dato che più mi ha sorpreso. Io avrei scommesso per una politica meno drastica, con il QE3 chiuso ad inizio 2015. invece Ben anticipa un po’ i tempi. Ed ecco il motivo per cui i mercati sono girati rapidamente in negativo nell’intraday.

Però, nello stesso tempo (ecco la politica di cui ho parlato in passato, dove viene sempre lasciato il dubbio…) il buon Ben dice che tutto questo “Non è scritto sulla pietra” e che quindi può cambiare nel tempo…

Magia… le parole di Mago Bernanke piacciono al mercato e le borse rimbalzano un pochino…

Inflazione: al momento non è un problema

Infine una nota sul suo “passaggio di consegne” a gennaio. Si è rifiutato di afforntare le tematica della speculazione sul suo eventuale abbandono dalla poltrona di capo della FED.

“Abbiamo passato due giorni a parlare di politica monetaria e vorrei che si parlasse di quello. Non ho nulla da dire sul mio personale futuro”. Ma ormai è data per certa la sua partenza. Al suo posto una donna: Janet Yellen. (qui sotto il grafico del T-Note) 

http://intermarketandmore.finanza.com/fomc-bernanke-annuncia-la-fine-del-quantitative-easing-tra-12-mesi-56196.html