Italia: un inferno per le donne?

Gravi 3 donne investite sul marciapiede da un cittadino del Burundi

 10 mar – Tre donne (due nigeriane e una ragazza italiana di 19 anni) sono ricoverate gravi in ospedale a Torino dopo essere state travolte sul marciapiede, la scorsa notte poco dopo le 2, da un’auto finita fuori strada.

L’incidente è avvenuto in via Reiss Romoli, nei pressi della via Scialoja. Dai primi accertamenti svolti dalla Polizia municipale di Torino, sembra che l’autovettura (una Ford Fiesta guidata da un cittadino del Burundi) stesse percorrendo via Reiss Romoli in direzione strada Aeroporto quando, giunta nei pressi dell’area d’intersezione con la via Scialoja, per cause in fase d’accertamento, il conducente ha perso il controllo del mezzo salendo sul marciapiedi.

Le donne hanno riportato delle gravi lesioni e sono state trasportate rispettivamente le nigeriane al pronto soccorso del C.T.O. e la 19enne italiana (Arianna M.) al pronto soccorso dell’Ospedale San Giovanni Bosco, dove i medici si riservano la prognosi. Il conducente dell’autovettura ha riportato delle leggere ferite e, dopo le cure dei sanitari del pronto soccorso del Maria Vittoria, è scappato facendo perdere le tracce. tmnews

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Romeno spinge un’anziana dal bus per scipparla. Morta

3 MAR – Ha spinto un’anziana fuori da un bus per cercare di scipparla. La donna, 83 anni, dopo il tentativo di rapina avvenuto il 20 febbraio scorso, e’ morta l’altro ieri per le gravi ferite riportate.

Lo scippatore, Radu Zoro, 35 anni, romeno, e’ stato individuato e arrestato ieri sera a Roma per rapina impropria e omicidio, come conseguenza di altro delitto, dagli agenti del Commissariato Casilino Nuovo. ansa

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Violenta e minaccia una 16enne, arrestato tunisino

PERUGIA, 10 MAR – Per avere ”ripetutamente e senza alcuno scrupolo” – spiega la questura di Perugia – indotto alla tossicodipendenza (cocaina e crack), violentato, minacciato e picchiato una minorenne perugina, un tunisino di 21 anni, noto alle forze dell’ordine come spacciatore, e’ stato arrestato dalla squadra mobile.

 

I fatti risalgono agli ultimi mesi dello scorso anno: furono i genitori della ragazza a convincerla a denunciare tutto alla polizia e a farsi trasferire in una struttura protetta per curarsi. ansa

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Ravenna: Violenza sessuale, albanese arrestato

RAVENNA, 5 MAR – E’ andato a casa della ex fidanzata con una pistola, e dopo avere appoggiato l’arma su un tavolo, ha costretto la ragazza ad avere un rapporto sessuale.

 

 

E’ con questa accusa che a Faenza, nel ravennate, la polizia ha bloccato a un 21enne albanese incensurato e in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno. Il giovane e’ stato arrestato per l’arma trovata a casa sua, e fermato per la violenza sessuale sulla ex, una 35nne dell’Europa dell’Est. La relazione tra i due era durata un anno. ansa

 

Firenze: violenza sessuale di gruppo su una 18enne, 2 romeni arrestati

9 mar – Violenza sessuale di gruppo e lesioni: con queste accuse la Squadra Mobile fiorentina ha arrestato, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Firenze, due romeni incensurati di 23 e 25 anni, ritenuti responsabili di un feroce episodio avvenuto il 1 dicembre scorso.

Quella notte la vittima – una prostituta rumena di appena 18 anni – mentre si trovava nei pressi di un chioschetto in via Pratese, a Firenze, e’ stata avvicinata da due suoi connazionali con il pretesto di chiederle una prestazione sessuale. Al momento la ragazza ha rifiutato, ma i due l’hanno seguita fino a casa, dove l’hanno convinta a salire sulla loro auto.

Una volta a bordo, per la giovane e’ incominciato l’incubo: trasportata altrove, ha subito una serie di violenze fisiche e sessuali. Alle prime ore dell’alba la 18enne e’ stata soccorsa in zona Isolotto da un passante che l’ha trovata riversa a terra, con i segni evidenti della violenza subita. Poi la corsa in ospedale per i traumi e le numerose lesioni riportate, anche al volto e, subito, la segnalazione alla polizia da parte del personale sanitario.

Da quel giorno gli inquirenti si sono messi senza sosta sulle tracce dei responsabili di quel gesto, passando al setaccio ogni indizio e ascoltando tutti i possibili testimoni. Gli investigatori hanno, cosi’, dapprima recuperato la targa parziale di un’auto straniera sulla quale erano stati visti allontanarsi i rumeni. In seguito, sono riusciti ad individuare un’utilitaria in passato oggetto di alcuni controlli di routine da parte delle forze dell’ordine. Tra le foto dei soggetti identificati, proprio durante quei controlli, sono emerse quelle dei due ricercati, riconosciuti dalla vittima. I due sono stati rintracciati e arrestati. adnk

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Rapina in villa, 3 stranieri mettono coltello alla gola di una 70enne

8 marzo, Arezzo -Una rapina in villa in pieno giorno a Lucignano. Ieri mattina intorno a mezzogiorno, tre malviventi di origini straniere si sono intrufolati nella bifamiliare di una donna di 70 anni nella cittadina della Valdichiana aretina.

 

L’hanno presa alle spalle puntandole la lama del coltello alla gola. Si sono fatti accompagnare minacciandola a prendere soldi e monili. Hanno arraffato 500 euro di pensione e gioielli in oro e brillanti, un orologio e poi si sono dileguati, non prima di aver tolto la scheda telefonica dal cellulare della donna per ritardare la chiamata alle forze dell’ordine.

Nonostante l’età la donna non si è persa d’animo ed ha ricomposto il telefono e chiamato subito aiuto. Dall’abitazione vicina si è affacciata la vicina di casa sua parente che è riuscita ad annotare numero di targa di un’auto che stava scappando con tre giovani a bordo.

Poco dopo, grazie a questa segnalazione i Carabinieri sono riusciti a fermare l’auto a Sinalunga. I tre stranieri, forse rumeni o albanesi, sono stati condotti in caserma per un lungo interrogatorio. In macchina sono stati rinvenuti cappelli probabilmente usati nella rapina per non farsi riconoscere.(arezzonotizie)

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Mantova: mediatore dei nomadi minaccia assessore Sel per i finanziamenti

MANTOVA, 19 febbr – . Uno scontro senza precedenti tra la comunità sinti e rom di Mantova e l’assessore provinciale, Elena Magri, di Sel. Oggetto il finanziamento delle attività sociali ed educative all’associazione Sucar Drom. «Non possiamo più accettare i metodi intimidatori e ricattatori che Berini utilizza nei confronti delle istituzioni».

 

L’assessore alle politiche sociali della Provincia, Elena Magri, replica in maniera ferma alle accuse rivoltele dal mediatore culturale di Sucar drom dopo la protesta dei sinti del campo nomadi davanti a palazzo di Bagno.

Berini aveva detto di essere stato costretto a organizzare la protesta per «smascherare un assessore che ritiene il sottoscritto un ostacolo alla mediazione”.”Storie – replica la Magri – Gli avevo solo chiesto di spiegare come utilizza i fondi che gli vengono erogati e come conduce la sua mediazione: penso sia nel diritto dell’istituzione saperlo. L’unica sua risposta è stata la minaccia di portare nel mio ufficio 200 sinti. Noi, però, non possiamo farci intimidire». L’assessore affronta anche il problema del taglio dei fondi alla Sucar drom: «L’anno scorso avevamo stanziato 30mila euro; poi, a sorpresa, abbiamo avuto una stretta sul patto di stabilità. Questo ci ha costretto a ridurre i fondi a tutti, non solo a Sucar drom».

La Magri era stata accusata da Berini di volere l’integrazione dei sinti e non la loro interazione: «Sono la prima a parlare di interazione – replica – e sono d’accordo che ognuno è portatore di una propria ricchezza culturale. Ma integrazione e inclusione sono parole scritte nella strategia nazionale per i sinti e i rom, e al tavolo Berini non ha mai posto il problema. Lui pretende solo di utilizzare i fondi che mettiamo a disposizione senza dire come. Fa il mediatore; però, invece di far dialogare due mondi, si mette lui come punto di riferimento, e questo non va bene». […]
 gazzetta mantova

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Italia: un inferno per le donne?ultima modifica: 2013-03-10T23:22:00+01:00da davi-luciano
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