Corteo No Tav a Trieste per la giornata nazionale di mobilitazione contro la repressione e le grandi opere

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  • CRONACA  «Dicono che così potremmo spostarci tutti di più, ma intanto i costi dei treni aumentano a dismisura e le tratte per i pendolari vengono tagliate»
  • 20.2.2014 | 11.36 – I No Tav di Trieste hanno annunciato per sabato 22 febbraio, giornata nazionale di mobilitazione contro la repressione e le grandi opere, un corteo di protesta che partirà da Piazza Hortis.

    «Mentre tagliano su pensioni, sanità, conquiste sociali e istruzione, tutti i governi che si succedono continuano a spendere miliardi di risorse pubbliche per il Tav. Dicono che si tratta di un’opera nell’interesse di tutti, ma chi ci sta guadagnando sopra sono pochi grandi gruppi capitalistici».

    Queste le parole con cui inizia il comunicato che accompagna l’annuncio del corteo.

    Un comunicato in cui, senza troppi giri di parole, si sottolinea come si dica che il Tav (Treno Alta Velocità) sia «un’opera necessaria per l’aumento dei traffici, ma le ferrovie italiane esistenti, al momento, sono nettamente sottoutilizzate. Dicono che così potremmo spostarci tutti di più, ma intanto i costi dei treni aumentano a dismisura e le tratte per i pendolari vengono tagliate. Dicono che la ricchezza deriva dallo spostare merci da un capo all’altro dell’Europa, ma i migliaia di licenziamenti dovuti alle delocalizzazioni di fabbriche dove la manodopera è più sfruttabile, dimostrano che questa ricchezza è la loro ricchezza, mentre per noi significa salari da fame e ricattabilità sui posti di lavoro. Il Tav ci costruisce sulle spalle di lavoratori, pensionati, studenti e precari»

    Si passa poi con lo spiegare che il Tav porti devastazione ambientale, territoriale e sociale«Dopo il disastro del Mugello, in Toscana, con un intero territorio irrimediabilmente compromesso, la Valsusa ha detto no e da più di vent’anni resiste a quest’opera che industriali, banchieri, speculatori , il loro stato e i loro governi vogliono imporre con la violenza. La Valsusa resiste per tutti noi: perché non vuole che le nostre vite e la terra sia alla mercè dei devastatori».

    Si ricorda inoltre che il 9 dicembre scorso 3 persone del movimento No Tav sono state arrestate con l’accusa di terrorismo «Ora sono incarcerati in condizioni molto dure, in regime di alta sorveglianza: si è arrivati persino alla negazione dei colloqui. Ciò che viene loro concretamente imputato è un’azione di sabotaggio al cantiere del Tav in Valsusa, che ha comportato il danneggiamento delle strutture».

    «Questo attacco repressivo è contro tutti noi perché apre le porte a definire “terrorismo” tutte le azioni di lotta che possono scaturire e si sono sempre determinate nelle mobilitazioni popolari. La stessa formulazione dei capi d’accusa sulla base degli art. 280 e 270 C.P. sexies, che danno una definizione larghissima di “terrorismo”, si presta a far rientrare in tale nozione tutte le pratiche di opposizione concreta a ciò che i potenti di turno ci vogliono imporre. Oggi un sabotaggio diviene terrorismo, domani lo sarà uno sciopero, un picchetto, un’occupazione».

    «Ci stanno facendo pagare la crisi del loro sistema e vogliono renderci impraticabile la ribellione. Ecco perchè attaccano ferocemente la lotta No Tav: siccome essa è un esempio di resistenza popolare deve essere piegata e la sua repressione deve essere monito e campo di applicazione delle nuove frontiere dell’annientamento di chi osa ribellarsi».

    Alessia Liberti

RENZI VUOLE TAGLIARE GLI STIPENDI? LE BANCHE CONFIDANO IN LUI GIÀ DA GENNAIO…


QUESTO IL BANNER È DA DIFFONDERE!!
 

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“Renzi esprime un potere marcio”. Avete ancora qualche dubbio?
 
Ecco il documento che dimostra come Renzi sia espressione dei grandi gruppi finanziari e delle banche.
 
In un report della banca svizzera UBS (scaricatelo qui), del 7 gennaio 2014, si legge a pag. 10:
 
On the trade side, the recession was instrumental in turning around Italy’s current account deficit, which in turn has substantially reduced the dependence of the Italian economy on foreign investors. A significant part of this improvement, however, came about because imports declined due to the recession, a situation that should reverse. Unfortunately, Italy has failed to adjust its relative unit labor costs, which are too high given that past wage increases were not in line with productivity gains. In fact, the International Monetary Fund (IMF) estimates that a depreciation of 10% is necessary to fix the competitiveness issue. Although measures to address it are a key priority of Renzi, he will likely face an uphill battle. Overall, we expect the net trade contribution to become much smaller as the economy recovers.
 
Traduzione:
 
Dal punto di vista commerciale, la recessione ha avuto un ruolo importante nel capovolgere l’attuale deficit della bilancia commerciale italiana, riducendo di conseguenza la dipendenza dell’economia italiana da capitali stranieri. Parte significativa di tale miglioramento tuttavia deriva dal fatto che le importazioni sono calate a causa della recessione, una tendenza che dovrebbe invertirsi. Purtroppo l’Italia non é riuscita ad abassare il costo unitario del lavoro, che rimane troppo alto anche in considerazione del fatto che in passato i salari sono cresciuti in maniera sproporzionata rispetto all’incremento della produttivitá. Difatti l’ FMI ha stimato che sarebbe necessaria una riduzione (dei salari?) pari al 10% per riparare il problema della competitivitá. Sebbene misure in questa direzione siano una prioritá per Renzi, non gli sará facile attuarle e incontrerá una forte resistenza. In generale ci aspettiamo che la bilancia commerciale riduca il passivo col migliorare dell’economia.
 
Quindi le banche a gennaio già sapevano che Renzi sarebbe diventato premier… Inoltre confidano in Renzi per tagliare il costo unitario del lavoro di un 10%. Sono decenni che i politici promettono una riduzione del costo del lavoro (per aumentare i salari, dicono loro), ma in realtà il costo del lavoro è aumentato, sostanzialmente per esigenze contabili dello Stato, e contestualmente i salari reali sono diminuiti.
 
Quindi anche quest riduzione del 10% si tradurrà, ne siamo certi, nell’ennesimo taglio reale dei salari.
 
Prepariamoci alle barricate!
 
PS Per i Renziboys: ricapitolando, il mago Renzi s’impegna ad abbassare del 10% il costo del lavoro aumentando contestualmente i salari medio-bassi di 100 euro al mese (come intervista di Friedman)… Ma questa balla non era già stata usata dal pregiudicato Berlusconi? E’ proprio vero, gli asini volano…. ( Fonte )

La deriva pedofila dell’Occidente

da quando per i bambini è diventato obbligatorio essere educati sessualmente? Devono essere oggetto di qualcuno? Esiste un confine tra la giusta lotta alla discriminazione e l’abuso su minori, inteso anche come essere obbligato a pensare al sesso fin dalla tenera età invece che a giocare a ciò che più aggrada in modo spontaneo?

di Marcello Pamio – 19/02/2014

 Fonte: disinformazione
 
Prendendo spunto dall’ultimo interessante libro “Unisex”, scritto da Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta per Arianna edizioni, vorrei sottolineare la pericolosissima deriva culturale, sociale e spirituale, che sta interessando l’Occidente e che contempla, tra le altre cose, la legittimazione della pedofilia. Una deriva che ha l’obiettivo di distruggere in tutti i suoi aspetti, l’uomo e la concezione che noi abbiamo di esso, per creare un Uomo Nuovo, un uomo privo di identità.
Ideologia di genere
I media come sempre non ne parlano, ma i cosiddetti Poteri Forti stanno spingendo e promuovendo a suon di dollaroni l’idea di genere (gender).
Potremo dire addio all’identità dell’essere umano, nel suo naturale dimorfismo maschile e femminile, perché per l’ideologia gender, le differenze sessuali tra maschio e femmina non avrebbero alcuna importanza, se non dal punto di vista culturale. Quindi non hanno senso di esistere!
L’obiettivo è rimodellare l’immagine stessa dell’uomo, imponendo a tutti, partendo dai più piccoli, una nuova concezione di sessualità ideologica.
Tra il maschio e la femmina vi sarebbero un numero indefinito di altri “generi” o “orientamenti sessuali”, tra cui l’omosessualità, il lesbismo, la bisessualità e la pedofilia; generi che sarebbero normalissimi né più ne meno come per l’eterosessualità.
Queste pericolosa ideologia viene sovvenzionata, foraggiata e promossa in tutto l’Occidente da una vastissima e immensa operazione socio-culturale.
Il braccio militante di questo processo culturale sono i movimenti gay e omosessualisti.
Questi gruppi, una volta minoritari e soprattutto squattrinati, negli ultimi anni hanno acquisito un potere enorme e visto affluire fiumi di finanziamenti pubblici e privati, da parte di lobbies di altissimo livello. Come mai?
L’ideologia di genere e quindi tutti i movimenti appena visti e quelli che vedremo, fungono da “cavallo di Troia” nelle mani dei Poteri Forti per manipolare e sradicare la natura stessa dell’uomo.
Qual è il motivo? Forse creare un Uomo Nuovo, completamente diverso dall’attuale e assolutamente innaturale e privo di ogni identità, sessuale, ma non solo…
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Il padre ufficiale dell’ideologia di genere è lo psichiatra sessuologo della John Hopkins University, John William Money (1921-2006, foto a sinistra).
Secondo lui “l’identità sessuale è sostanzialmente un prodotto della società e pertanto, duttile e malleabile alla nascita”. Il suo sogno era una sorta di democrazia sessuale in cui ogni tipo di rapporto sessuale, compresa la pedofilia, sarebbe stato promosso e legalizzato!
Money scrive: “la pedofilia e la efebofilia(amore per gli adolescenti) non sono una scelta volontaria più di quanto lo sia il fatto di essere mancini o daltonici”.
La pazzia di questo psichiatra ha raggiunto l’apoteosi quando interveniva chirurgicamente nei bambini che avevano dei peni di dimensione ridotta: li operava trasformandoli in “bambine”.
Lo scopo era dimostrare che l’identità sessuale è una “sovrastruttura culturale”.
Nonostante il fallimento su tutta la linea, pagato sulla pelle di migliaia di bambini passati sotto il suo bisturi, vedremo che ancora oggi qualcuno azzarda a tirare fuori le sue teorie.
La perversa visione di Money sta diventando tristemente reale, perché dopo 50 anni in cui la pedofilia è sempre stata considerata dalla psichiatria una “malattia”, oggi sembra essere un “orientamento sessuale”.
Lo denuncia in America l’AFA, l’American Family Association, una organizzazione no-profit fondata da un pastore metodista nel 1977.
Secondo l’Associazione famiglia americana, la potentissima casta degli psichiatri americani, l’APA, distingue per la prima volta tra pedofilia e atto pedofilo: solo l’atto sessuale viene considerato “disordinato” per le conseguenze che ha sui bambini.
Nell’ultima edizione del manuale (DSM-V uscito a giugno 2013) ci sarebbe scritto che «il desiderio sessuale verso i bambini è un orientamento» come gli altri.
Sono riusciti gli psichiatri a sdoganare e rendere l’atto più tremendo e miserabile che si possa commettere ai danni di un bambino, un orientamento, una scelta sessuale?
Se non è oggi è domani, ma purtroppo anche questo rientra nel progetto…e le pressioni sono enormi.
La stampa di Regime, cioè il cane da guardia che invece di controllare la politica e il potere, controlla il popolo, ovviamente è stato aizzato.
Casualmente il 9 febbraio scorso il quotidiano “La Repubblica” pubblica una indagine Ipsos, commissionata da “Save the children” il cui risultato sarebbe agghiacciante, se fosse vero: 1 italiano su 3 considera “accettabile” il sesso con minori.
Tale propaganda cerca di far credere alle masse, al “gregge disorientato” che la maggior parte degli italiani in fin dei conti “accetta” la pedofilia. Quindi tu, da che parte stai? Con noi, cioè la massa o no?
I Poteri Forti
I loro nomi li abbiamo già elencati innumerevoli volte.
Si sa che il filantropismo dell’ebreo ungaro-statunitense George Soros non ha limiti.
Questo individuo, e la sua Open Society Institute, oltre a elargire quantità industriali di soldi in tutte le primavere arabe, le rivoluzioni colorate e quelle antirusse, da un po’ di anni si è rivolto, chissà come mai, anche alle organizzazioni gay.
Non potevano mancare i colleghi filantropi Bill Gates, patron della Microsoft e Jeff Bezos patron di Amazon; il Goldman Fund, della banca ebraica privata più potente al mondo; la Rockefeller Foundation e la Fondazione Ford.
Poi vi sono alcune società molto quotate come Kodak, Chevron, JP Morgan, Toyota, Pepsi, Ubs, Ibm, Johnson&Johnson, Merril Lynch, Microsoft, Apple, AT&T, Nike, Chrysler, Xerox, ecc.
Per quali reconditi motivi tutte queste società donano a fondo perduto moltissimi soldi alla causa omosessuale, ai matrimonio tra gay? Lo fanno per un ritorno di immagine o  economico? O magari c’è dell’altro?
Non solo l’industria, ma anche la politica che conta è iperattiva in questo progetto.
Personaggi politici di “destra” (neoconservatori) come l’ex Segretario di Stato Colin Powell e l’ex vice presidente Dick Cheney, e personaggi di “sinistra” come il presidente USA Obama e il premier Hollande in Francia, si sono pubblicamente espressi a favore dei matrimoni gay.
Addirittura l’ex presidente americano, il potente massone repubblicano George H. W. Bush senior (padre del poveretto Bush junior), ha fatto da testimone ad un matrimonio gay nello Stato del Maine.
Perché tutti coloro che contano stanno spingendo la barca dell’ideologia di genere?
Prossimo passaggio: distruzione famiglia e scuola
Lo scopo è l’omologazione globale: cancellare le differenze, le diversità per renderci tutti uguali. Demolire tutte le identità sociali, religiose, politiche, culturali e ovviamente anche sessuali.
Il prossimo passaggio, che sta già avvenendo, sarà la distruzione del concetto di famiglia, perché questa strana e antiquata istituzione è un ostacolo enorme.
Un uomo privo di valori e senza punti di riferimento è un uomo in balia degli eventi e quindi malleabile e manipolabile a proprio (loro) piacimento.
Una raccomandazione del 2010 del “Comitato dei Ministri Europeo” invita ad introdurre nelle scuole appositi momenti di “sensibilizzazione” degli studenti sulle tematiche della “discriminazione” verso i gay e le lesbiche.
In Francia addirittura nell’anno accademico 2013/2014 sarà reso obbligatorio in tutte le scuole di ogni ordine e grado un corso di insegnamento basato sull’ideologia di genere, con lo scopo esplicito di “trasformare la mentalità dei giovani”. Trasformarla in che senso e in che direzione?
Qui da noi le cose non sono tanto migliori.
A Venezia gli insegnanti saranno affiancati da controllori chiamati a correggere le espressioni ritenute “discriminatorie”.
Tale progetto, organizzato dall’Ufficio scolastico territoriale della città lagunare in collaborazione con la Commissione provinciale delle Pari opportunità, ha lo scopo di “promuovere un’educazione oltre gli stereotipi di genere, acquisendo la capacità di coglierli e saper andare oltre”.
In Veneto, se qualche insegnante vorrà parlare di gay e generi sessuali, potrà farlo soltanto con l’assistenza di un tutor deputato a valutarne le parole onde correggere quelle eventualmente considerate non conformi alla linea di principio antidiscriminatoria.
Gli organizzatori hanno previsto, per i docenti, un percorso formativo articolato in sei incontri durante i quali “i maestri proveranno a liberarsi dei pregiudizi legati all’identità sessuale e a garantire una migliore offerta didattica ai loro studenti”.
I maestri delle scuole materne ed elementari di Venezia dovranno quindi abituarsi alla presenza, nelle loro aule, di ben due tutor che dovranno sovrintendere alla loro avvenuta “rieducazione” in tema di “identità di genere, ruolo di genere, identità sessuale e orientamento sessuale” (1).
Hanno pure iniziato a modificare i termini della lingua italiana, sempre nella direzione del (loro) politicamente corretto. In alcuni comuni italiani nei moduli sono misteriosamente sparite le parole “padre” e madre” per far posto alle parole molto più corrette: “genitore 1”, “genitore 2” o “coppie di fatto”. Il tutto per non discriminare, ovviamente.
Il ruolo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS o WHO) da un po’ di anni ha iniziato ad occuparsi dello sviluppo sessuale dei bambini europei. Chissà come mai…
In un documento ufficiale, a cura dell’Ufficio Regionale per l’Europa dell’OMS e BZgA (Federal Centre for Health Education, Centro Federale per l’Educazione e la Salute, Germania) intitolato “Standard per l’Educazione Sessuale in Europa”, l’ente sovranazionale prescrive alcune cose a dir poco aberranti.
Il documento in italiano, scaricabile in formato pdf, è stato curato della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica.
Da 0 a 4 anni l’OMS prescrive l’apprendimento del “godimento e piacere quando giochiamo con il nostro corpo: la masturbazione della prima infanzia”.
Da 0 a 4 anni è l’età ideale per “la scoperta del corpo e dei genitali”.
Da 0 a 4 anni è l’età ideale per “esprimere i bisogni, i desideri e i limiti, ad esempio nel gioco del dottore”.
Da 0 a 4 anni è l’età ideale, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per “consolidare l’identità di genere”.
Da 4 a 6 anni è l’età ideale per la masturbazione” e si può tranquillamente: “parlare di argomenti inerenti alla sessualità”.
Da 4 a 6 anni è l’età ideale per le amicizia e amore “verso persone dello stesso sesso”.
Da 6 a 9 anni è l’età ideale per conoscere e difendere i “diritti sessuali di bambini e bambine”.
Da 6 a 9 anni è l’età ideale l’“amicizia e amore verso persone dello stesso sesso”.
Da 9 a 12 anni è l’età ideale per sapere tutto sulla “riproduzione e pianificazione familiare”, oltreché ai “diversi tipi di contraccettivi” e sui “rischi e conseguenze del sesso non protetto (gravidanze indesiderate)”.
Cambiamento di sesso on demand
Sembra fantascienza, ma non lo è.
Cambio di sesso, proposta choc: “Blocchiamo la pubertà e indirizziamola”.
Chiesto il via libera alla Regione Toscana per aprire il fronte della diagnosi precoce nei bimbi che manifestano i disturbi.
Nei bimbi si tratta di capire se giocano ad esempio con le bambole o indossano i vestiti della sorella”.
Con questa diagnosi si potrebbe seguire la crescita prima dello sviluppo di tutti gli organi sessuali: “Ci sono farmaci che bloccano la pubertà precoce e abbiamo chiesto di estenderli anche sulla pubertà inadeguata, in modo da indirizzare subito la pubertà verso il sesso che veramente sente il paziente”.
John Money è morto da 8 anni, ma il suo spirito disincarnato non ha ancora abbandonato la terra e continua a fare danni.
Hollywood & Entertainment
Tutta la macchina industriale dell’intrattenimento gioca un ruolo fondamentale per modificare e creare culturalmente l’Uomo Nuovo.
I mass media (cinema, televisione, radio e carta stampata), sono lo strumento principe della propaganda e lo fanno da oltre un secolo molto egregiamente.
In tivù sempre più spettacoli, reality, fiction, soap-opere affrontano la tematica dell’ideologia di genere, senza che noi passivi osservatori che ne accorgiamo. Mentre noi stiamo anestetizzati loro penetrano…
Per non parlare delle numerosissime pellicole sfornate dalla cricca massonica di Hollywood.
Non si salvano nemmeno i cartoni animati, dedicati ai più piccini: da Peppa Pig in giù.
D’altronde è semplice il discorso: prima ci condizionano, inculcandoci nel cervello il messaggio corretto, e meglio è tutti (loro).
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Infine un po’ di gossip: sembra che a Sanremo 2014 l’ospite straniero sarà il cantante gay blasfemo (in odor di satanismo per qualcuno) Rufus Wainwright, fervente detrattore della chiesa cattolica e difensore dei diritti degli omosessuali e del commercio di bambini tramite l’utero in affitto.
E’ felicemente sposato (da quando la Defense of Marriage Act è stata abolita da Obama), con il suo amico e manager Jorn Weisbrodt.
La notizia è che Rufus ha avuto una bambina dalla sua cara amica Lorca Cohen! E’ sposato con un uomo, ma ha messo incinta l’amica.
Nelle sue esibizioni è solito vestire i panni di Gesù Cristo in croce, cantando: “Il messia gay”.
Questo losco individuo è stato invitato (a spese di coloro che pagano ancora il canone Rai), per innescare polemiche funzionali all’audience, o ci sono altri motivi?
Conclusioni
E’ bene precisare per non incappare in assurde (o volute) incomprensioni che qui non si sta discutendo dei sacrosanti diritti delle persone, di tutte le persone, comprese quelle che hanno scelto di vivere la propria sessualità, ovviamente nel rispetto delle altre persone.
Nessuno è contrario ai diritti delle persone dello stesso sesso che vivono una vita insieme.
Una unione, intesa come famiglia, può essere tranquillamente costituita da persone dello stesso sesso, con tutti i diritti di qualsiasi altra unione, ma quando di mezzo ci sono dei bambini le cose hanno un altro risvolto. Un bambino per crescere e diventare uomo sano e libero, ha bisogno di due figure ben precise: la madre (l’uovo) e il padre (il seme). Questi due ruoli, con tutte le difficoltà dei casi, con tutte le discordanze e i condizionamenti religiosi, si possono criticare all’infinito, ma da che mondo e mondo sono sempre state le due figure basilari, il modello da trasmettere e che verrà emulato a sua volta dai bambini.
In natura, tranne rarissime eccezioni, la prole viene partorita e nutrita da una madre e protetta da un padre. La dicotomia maschile/femminile è sempre esistita e sempre esisterà: Luna (madre) / Sole (padre); Terra (madre) / Cielo (padre), ecc.
In Natura non è facile osservare due animali dello stesso sesso che prendono in affitto un utero per aumentare il focolare domestico.
Ecco perché nel Disordine Organizzato che stanno instaurando, sarebbe più corretto parlare di antinatura, di antiuomo e di anticristo.
Stanno instaurando passo dopo passo la distruzione completa dell’essere uomo, partendo dalle fondamenta della famiglia stessa, ma arrivando a tutti gli altri ambiti (spirituale, culturale, economico, ecc.).
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Un uomo privo di storia, cultura è un uomo che non conosce il passato e non sa cosa aspettarsi nel futuro, quindi vive male il presente.
Un uomo scollegato dalla propria vera e unica origine: i mondi spirituali, è un uomo che vive una falsa esistenza proiettata nella materia e per la materia, gestito e manipolato da forze molto basse (qui attecchisce benissimo la pornografia; la corruzione delle anime grazie all’illusione sfavillante del successo e del denaro).
Un uomo sradicato dalla famiglia e privo di identità sessuale è un uomo facilmente controllabile.
Questo Uomo in sintesi è il suddito ideale.
Questo mondo è la fotocopia di quello descritto nel romanzo fantascientifico “Il Mondo Nuovo” del 1932, dal visionario Aldous Huxley*.
L’essere umano privato di tutta l’eredità del passato, in cui ogni aspetto della vita è omologato fino alla nascita, perfino la riproduzione viene separata dal sesso; ogni creatività e ogni spiritualità viene annegata nella droga (chiamata il soma) o nel mero piacere sessuale, sia etero che dello stesso sesso, e dulcis in fundo, praticato senza limiti di età (pedofilia).
Ecco quello che accadrà al nostro mondo se non interverremo quanto prima.
* Aldous Huxley (1894-1963), futorologo britannico, professore al M.I.T. (Massachussetts Institute of Tecnology) di Boston. Uomo della Sinarchia globale.
Nipote di Thomas Huxley (uno dei fondatori della “Round Table”, la Tavola Rotonda), fratello di Sir Julian Sorell Huxley (primo direttore dell’UNESCO, e presidente della “Eugenetics Society”, la Società Eugenetica britannica).
Aldous fu membro della Fabian Society e della Golden Dawn, sperimentò in prima persona l’uso di droghe allucinogene e descrisse le sue “visioni” in due opere apologetiche: “Le porte della percezione” (1954) e “Paradiso e inferno” (1956).
L’opera più famosa rimane “Il Mondo Nuovo” (1932)
** “Unisex: la creazione dell’uomo senza identità”, Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta,  Arianna editrice
[1] http://www.ilgiornaleditalia.org/news/cronaca/849798/La-lobby-gay-anche-nelle-scuole.html, “La lobby gay anche nelle scuole: maestri controllati”, Cristina Di Giorgi
 
Tante altre notizie su www.ariannaeditrice.it

DECRYPTAGE. SECONDE ELECTIONS TRUQUEES EN LIBYE EN 19 MOIS DANS UN CLIMAT DE VILOLENCE …

Luc MICHEL pour ELAC & ALAC Committees/

avec AFP – PCN-SPO – ELAC Website / 2014 02 21 /

http://www.elac-committees.org/

https://www.facebook.com/elac.committees

https://www.facebook.com/ALAC.org

LM - ELAC referendum truque (2014 02 21) FR

19 mois après les élections truquées de juillet 2012, les USA et l’OTAN, via leurs kollabos locaux, rejouent la comédie avec un « referendum » à l’occidentale. Alors que les médias de l’OTAN nous parlent « élections » et « constitution » (sic), la Libye recolonisée par l’Occident s’enfonce dans le chaos et la « somalisation » …

 # I : LE REFERENDUM DE CE 20 FEVRIER 2014

La Constitution fantoche, préparée par un intellectuel US sioniste du State Department, qui sera officiellement « rédigée par l’Assemblée », devra être approuvée par référendum et doit trancher sur des questions importantes comme la structure du pouvoir, le statut des minorités et la place de la charia.

 5 BUREAUX DE VOTE ENDOMMAGÉS A DERNA PAR DES EXPLOSIFS AVANT LE DÉBUT DES ÉLECTIONS 

A Derna, ce 20 février 2014, “Cinq bureaux ont été attaqués avec des engins explosifs et n’ont pas pu être ouverts aujourd’hui”, a déclaré à des journalistes le président de la commission électorale fantoche « libyenne », Nouri al-Abbar. Selon lui, la commission est en train d’examiner les possibilités pour réorienter les électeurs vers d’autres bureaux de vote de la ville. Des sources locales ont précisé que les attaques n’avaient pas fait de victimes et visaient vraisemblablement à saboter le processus électoral.

La ville de Derna, fief de groupes extrémistes et foyer du djihadisme libyen et d’al-Qaida depuis les Années 90 (un Emirat islamique y avait été proclamé en mars 2011), est régulièrement le théâtre d’attaques contre des juges ou les services de sécurité.

A la veille des élections, le groupe jihadiste Ansar Ashariaa a réaffirmé dans un communiqué son rejet du processus démocratique, appelant à l’application de la charia.

 DANS LE SUD SAHARIEN LIBYEN

Abbar a ajouté par ailleurs que la commission n’avait pas été en mesure d’acheminer le matériel électoral vers 29 bureaux de vote dans la ville de Murzak, dans le sud, en raison d’un mouvement de protestation de la minorité des Toubous, en voie de sécession.

 LES MINORITES CONTRE LA FARCE ELECTORALE

Sur les 60 sièges de la future Constituante fantoche, six sont réservés aux minorités (Toubou, Amazigh et Touareg), et six autres aux femmes. Sous Kadhafi, elles disposaient de droits égaux aux hommes …

Les Amazighs, qui devaient disposer de deux sièges, boycottent le scrutin pour protester contre l’absence de mécanismes garantissant leurs droits culturels dans la future Constitution. Les Toubous n’ont pas annoncé officiellement le boycott des élections, mais certaines composantes de cette minorité ont appelé les candidats à se retirer des élections.

L’Assemblée fantoche de la Libye sous occupation ne comptera donc que 58 membres, au lieu de 60.

 DES ELECTIONS DONT SONT ABSENTS OU EXCLUS LA MAJORITE DES LIBYENS

« Seulement quelque 1,1 million de Libyens se sont inscrits pour le scrutin contre plus de 2,7 millions lors des premières élections libres du pays en 2012, sur 3,4 millions d’électeurs potentiels », commente l’AFP. Qui ne précise pas que plus de 800.000 Libyens pro-Kadhafi ont été interdits d’élections. Et que plus d’un millions de Libyens, eux aussi pro-Kadhafi se sont exilés.

 # II : COMMENT LES OCCIDENTAUX ONT TRUQUE LES ELECTIONS DE 2012.

COMMENT ILS TRAFFIQUENT CE REFERENDUM …

Expliquons ce qu’était ce « premier scrutin libre » de juillet 2012 en Libye. En sachant que les mêmes méthodes sont utilisées pour l’organisation de ce « référendum » truqué …

 DES MILLIONS DE LIBYENS ECARTES DU CORPS ELECTORAL

Pour commencer une loi spéciale avait interdit avec de lourdes peines « l’apologie ou la défense de Kadhafi et de sa Jamahiriya ». Et donc de facto toute création ou présentation de formations politiques ou de candidats pro Kadhafi. De même aucune option « retour à la Jamahirya » ou à la Démocratie directe n’est proposée pour ce « référendum ».

Ensuite, ceci ne suffisant pas, on avait interdit l’inscription sur les listes électorales de 800.000 libyens – sur trois millions d’électeurs -, soupçonnés de sympathie pour la Jamahiriya renversée par l’OTAN. A l’échelle de la Russie, si critiquée, que dirait-on si le régime de Poutine avait interdit 20 millions de Russes de participation aux élections ? C’est pourtant le ratio projeté sur la population russe. Même sous-représentation – aggravée – du peuple libyen pour ce « référendum ».

 LA VIOLENCE OMNIPRESENTE

Ces manipulations passées sous silence par les médias et les experts de l’OTAN, il faut aussi évoquer les conditions dans lesquelles s’était déroulé le scrutin. La Libye était en plein chaos. Elle l’est encore plus aujourd’hui ! L’autorité du pseudo CNT s’exerçait sur quelques quartiers de Benghazi et Tripoli. Celle du gouvernement fantoche actuel sur guère plus. Ailleurs c’est, comme dans la Somalie des islamistes et de l’OTAN, et ce n’est pas un hasard, quartier par quartier, localité par localité, le règne de la violence, celle des milices, des djihadistes et des gangs. Peu de choses les différencie. Chaque jour on torture, on enlève, on rançonne et on rackette, on tue. C’est la généralisation des prisons privées et des chambres de torture. Sur lesquelles les autorités fantoches n’ont aucune autorité.

Mais ce n’est pas tout. Les élections de juillet 2012 se sont déroulées dans un climat d’extrême violence. Celle des gangs islamistes, chacun ayant leurs partis et leurs candidats. Des centaines de « partis » et des milliers de candidats. A l’exemple du parti islamiste Al Watan – financé par le Qatar – de l’ex leader libyen d’Al-Qaida et ex de Guantanamo, Abdelhakim Belhadj, instauré « gouverneur militaire de Tripoli » par le Qatar et les généraux français de l’OTAN. Qui avait troqué son treillis pour un costume de businessman, entre deux voyages en Syrie où il dirigeait sur le terrain les djihadistes de la pseudo ASL – les deux étant liés jusqu’en juillet 2013 – pour le compte de l’OTAN. Violence aussi de la Résistance Verte des pro Kadhafi qui n’a pas déposé les armes. Là aussi la situation a empiré en ce début 2014.

 UN MONITORING AUX ORDRES DES OCCIDENTAUX

Enfin, cerise sur le gâteau électoral pourri de l’OTAN, ces élections n’étaient supervisées par aucune mission de monitoring indépendante. Leur organisation confiée à des juristes et des fonctionnaires des USA et de l’OTAN. Et le « monitoring » à une des ONG bidon liée à l’OTAN. Les mêmes supervisent aujourd’hui le « référendum » …

Luc MICHEL

Pour PCN-SPO / ELAC Website

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HISTOIRE DE L’ÉTHIOPIE

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Job Ludolf – Ed. Sepia

 Un classique de l’Histoire africaine …

TEM - posts - LIVRE Histoire de l'Éthiopie  (2014 02 20) 3

Traduction intégrale du latin par un groupe de spécialistes sous la direction de Joseph Tubiana, professeur honoraire à l’Institut National des Langues et Civilisations Orientales, INALCO, et François Enguehard

 LE LIVRE DE LUDOLF : UN CLASSIQUE

En 1681, Job Ludolf, orientaliste allemand, publie sous le titre d’Historia Aethiopica, un ouvrage sur l’Éthiopie qui deviendra fondamental. Le livre est rédigé en latin.

Ludolf ne se contente pas d’y traiter de l’histoire mais de bien d’autres sujets et aspects de la culture éthiopienne : qu’il s’agisse de géographie ou des ressources naturelles, des langues et de la population, du régime politique, de l’Église et de la religion, de la littérature et de l’économie ou encore de la vie quotidienne des Éthiopiens.

S’appuyant sur la quasi-totalité des publications connues à son époque, il fut surtout grandement aidé dans son travail par Abba Gorgorios, un érudit éthiopien venu en Europe pour étudier le latin.

 LA PRESENTE EDITION FRANCAISE

La traduction et la publication de cette œuvre en français ont été réalisées sous la direction de Joseph Tubiana et de François Enguehard. Il en a résulté trois volumes dont les éditions Sépia ont assuré la publication du dernier.

Le Livre I a été consacré à l’histoire naturelle de l’Éthiopie telle qu’elle pouvait être dressée à son époque tandis que dans le Livre II, Ludolf s’intéressait aux rois de ce pays, essayant de reconstituer leurs généalogies et de décrire les guerres continuelles qu’ils ont menées contre les peuplades voisines.

Dans le Livre III, Ludolf nous rapporte l’histoire mouvementée de la religion abyssine.

 LA RELIGION ABYSSINE

Elle a marqué de façon très profonde et marque encore au temps de Ludolf la culture éthiopienne. Elle part d’une forme de paganisme à laquelle viennent se mêler des rites juifs. Mais au IVe siècle la conversion au christianisme, en liaison avec l’église d’Alexandrie, prend le pas sur tout autre croyance et grâce au monachisme va s’étendre sur tout le pays.

Ludolf s’intéresse ici aux dogmes de l’Église éthiopienne qui vont donner une coloration particulière (reconnaissance d’une seule nature à Jésus-Christ) et un socle inamovible à ce pays face aux Églises grecque ou romaine. Cette dernière, venue avec les soldats portugais, essaiera d’imposer la conversion à l’obédience romaine, mais les pères portugais de la Société de Jésus échoueront, laissant à l’Église abyssine un fond culturel et religieux très riche qui traversera les siècles.

 EN ARRIERE-PLAN : L’ÉTHIOPIE DANS L’IMAGINAIRE EUROPÉEN

L’Éthiopie alimente une série de représentations et de mythes bien ancrés dans la culture européenne. Elle est considérée comme le berceau de l’humanité (Lucy y est découverte en 1974. Elle concentre aussi une partie de la tradition judéo-chrétienne selon laquelle c’est en Éthiopie que repose l’Arche d’alliance et que la reine de Saba résidait.

Dans la période médiévale, les chrétiens croient en un mystérieux royaume dirigé par le prêtre Jean, qui pourrait les aider à combattre lors des croisades. Des expéditions portugaises identifient le prêtre Jean au Négus éthiopien à la fin du XVe siècle. Ce mythe perdurera pendant plusieurs siècles.

Dans l’ère moderne, l’Éthiopie se distingue de beaucoup d’autres pays africains pour avoir conservé sa souveraineté lors du partage de l’Afrique en 1885. Un rapport ambigu s’est créé au fur et à mesure de l’histoire entre l’Éthiopie et l’Europe. Si l’histoire a montré que l’Europe avait eu du mal à « classer » l’Éthiopie et les Éthiopiens, les Éthiopiens ont su utiliser les représentations des Éuropéens pour échanger avec eux.

 LES AUTEURS

Marie-José Tubiana est directrice de recherche honoraire au CNRS. Son mari Joseph Tubiana (1919-2006) était ethnologue et linguiste. Il a enseigné l’amharique à l’Inalco jusqu’en 1974. Spécialiste de l’Éthiopie, il a également travaillé sur le Tchad.

François Enguehard est ancien élève de l’EPHE et de l’École des langues orientales de l’Institut catholique de Paris. Il dirige Agri Service Ethiopia de 1968 à 1972 et de 1974 à 1976. Il devient conseiller de Coopération de 1977 à 1999 (AE : Ethiopie , Tchad, Guinée Conakry, République de Centrafrique), puis le président du Groupe Initiative (Collectif d’ONG de développement, 2003 – 2011). Il a été également président de l’aresae

Format 21 x 29,7 cm

196 pages

ISBN 978-2-84280-232-5

TEM / 20 février 2014/

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