Forconi spuntati, rinunciano ai “blocchi”

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Forconi spuntati, rinunciano ai "blocchi"

Com’era apparso subito chiaro, nel momento in cui diverse associazioni di autotrasportatori si erano dissociate dall’iniziativa, la “rivoluzione degli italiani” si è trasformata in un mugugno. Senza camionisti pronti a metter di traverso i tir, ogni tentativo di “bloccare il paese” presuppone un’organizzazione coesa, di grandi dimensioni, capace di convogliare migliaia di persone in ogni punto-chiave. Organizzazione che non c’è e non può essere improvvisata a suon di comunicati in rete.

Si affloscia, di conseguenza anche la baldanza dei gruppi fascisti che fanno da “coordinatori” della protesta, al primo vero tentativo di innestare la propria presenza in un  malessere sociale.

Niente blocchi, ma solo sciopero e – forse – qualche presidio. In Sicilia – dove era per un attimo riapparso il fenomeno dei “forconi” del 2012, con qualche segnale di “convergenza mafiosa” – non attueranno presidi stabili, ma terranno incontri pubblici e volantinaggi nelle piazze e per le strade. Il “programma” delle iniziative è stato illustrato uno dei leader del movimento, Mariano Ferro, spiegando che la prima manifestazione si terrà stasera a Siracusa.

‘A Roma invece ci sarà un presidio a piazzale dei Partigiani (chiara anche qui l’intenzione provocatoria implicita nella scelta della piazza). Anche in questo caso il leader locale della protesta, il “contadino littorio” Danilo Calvani, si è sbracciato per assicurare che “agiremo nella legalità”.

A Torino resteranno naturalmente aperte scuole e amministrazioni pubbliche, contrariamente a quanto ventilato in numerose “comunicazioni” lanciate via web, in quella che appare a questo punto più una “operazione spam” per diffondere false informazioni che non una “grande” mobilitazione reale.

E’ del resto intervenuta anche la cosiddetta “Autorità garante per gli scioperi”, che ha minacciato imprecisate “sanzioni” in caso di violazioni della legge nel fermo dell’autotrasporto, confermato da alcune sigle del settore. “Qualora si dovessero verificare violazioni della legge, l’Autorità non esiterà ad applicare le sanzioni, così come già avvenuto, da ultimo, lo scorso 29 marzo 2012, in riferimento ai blocchi dell’autotrasporto dal 16 al 20 gennaio 2012”. Il fermo, “confermato da alcune sigle del settore, nonostante la sottoscrizione del protocollo di intesa dello scorso 28 novembre tra le associazioni maggiormente rappresentative ed il Governo, dovrà partire dalla mezzanotte del 9 dicembre e non, come riportato da alcune notizie di stampa, dalle ore 22 di oggi (ieri, ndr)”. Inoltre, l’Autorità, “nella seduta del 18 novembre scorso, ha ricordato alle organizzazioni l’esercizio del ‘potere-dovere’ di influenza sui propri iscritti, al fine di persuaderli all’assunzione di condotte responsabili, così che l’attuazione del fermo dei servizi di autotrasporto merce – prosegue la nota – avvenga nel pieno rispetto delle norme della disciplina di settore, senza l’effettuazione di blocchi stradali o di iniziative sanzionabili ai sensi del codice della strada”.

Insomma, un intervento “repressivo” consueto anche nei casi di sciopero nei trasporti pubblici (da quello dei mezzi locali a quelli nelle ferrovie, come ban sanno i lavoratori dipendenti, ma che appare sufficiente a sconsigliare la “rivoluzione”. E tanto potrebbe bastare…

Nostalgia del colpo di stato: i neofascisti si organizzano per il 9 dicembre in memoria del golpe Borghese

http://staffetta.noblogs.org/post/2013/12/07/nostalgia-del-colpo-di-stato-i-fascisti-si-organizzano-per-il-9-dicembre-in-memoria-del-golpe-borgese/

La destra fascista cerca sempre di uscire dalla marginalità politica con la solita vecchia tecnica del camuffamento rivoluzionario e rossobruno. Hanno capito che, dopo i colpi di stato, la strategia delle stragi e lo squadrismo al soldo dei padroni, la loro presenza esplicita non desta affatto consensi e quindi ogni tanto dismettono i panni identitari e provano a presentarsi sotto mentite spoglie.

La scadenza del «9 dicembre», al di là del suo probabile fallimento, è un caso esemplare di mascheramento dei neofascisti dietro le mobilitazioni di un ceto medio impoverito e rovinato dalla crisi. I gruppi di estrema destra vorrebbero monopolizzare le manifestazioni di protesta per instaurare un governo autoritario delle «forze dell’ordine».

Ed è certo inquietante il richiamo sui siti neofascisti al «giorno dell’Immacolata», cioè al tentato golpe del fascista Junio Valerio Borghese tra l’8 e il 9 dicembre del 1970.

Vedi:

Forza Nuova si camuffa e cerca confusioni «rosso-brune»

9 dicembre: un mistero la riuscita della protesta, una certezza le infiltrazioni fasciste

L’antifascismo come antidoto

L’estrema destra vuole bloccare le strade del Nord: l’allarme dell’Anpi

L’ultimo travestimento di Forza Nuova

Fascisti del «9 dicembre»: un primo screening non lascia dubbi

Un’analisi della composizione di classe della «Rivoluzione italiana» si può leggere suInfoaut.

Resta comunque il fatto che, come osserva un attivista del Teatro Pinelli Occupato di Messina, attraverso la manifestazione del 9 dicembre, promossa da un coordinamento nazionale di soggetti della corporazione padronale abbandonata dal capitalismo finanziario (agricoltura e trasporti soprattutto), si sta preparando, volontariamente o meno, uno spazio politico che può benissimo favorire una narrazione di destra e «dal basso» della crisi economica attuale.

Intanto, dopo un incontro con il ministro Maurizio Lupi e la promessa di uno stanziamento di 330 milioni di euro a favore della categoria per il 2014, è stata resa pubblica la revoca dello sciopero del 9 dicembre da parte di quasi tutte le associazioni degli autotrasportatori: Unatras (Unione nazionale delle associazioni dell’autotrasporto merci), Anita (Associazione nazionale imprese trasporti automobilistici) e Fai Conftrasporto.

Una «Rivoluzione italiana» senza un chiaro programma rivoluzionario e strumentalizzata da neofascisti e neonazisti senza arte né parte, risulta in fondo un evento all’altezza della spenta mediocrità dei tempi in cui viviamo.

Forconi spuntati, rinunciano ai “blocchi”ultima modifica: 2013-12-09T10:33:37+01:00da davi-luciano
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