Firenze, Alta Velocità: e se i NO-TAV avessero ragione?

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SABATO 21 SETTEMBRE 2013 00:00GIUSEPPE FASULO

Vi è mai capitato, alla luce di nuove informazioni, di cambiare la vostra posizione su un determinato argomento? E’ nella natura delle cose ed e’ pure segnale di una grande elasticità mentale.

 Data questa premessa, diviene d’obbligo per tutte quelle persone che hanno preso una posizione ‘senza alcuna possibilità di ripensamento’, nei confronti della popolazione che si oppone (a ragion veduta) alla realizzazione di quell’opera maestosa, inutile e pericolosa che è il TAV, rivedere le proprie posizioni alla luce dei recenti fatti di cronaca. A conferma delle istanze dei Comitati NO-TAV, ecco l’ondata di arresti eccellenti avvenuti nei giorni scorsi e riguardante il passante TAV a Firenze: un grande tunnel sotterraneo che taglia il capoluogo toscano provocando disagi e pericoli per la salute dei suoi cittadini (e delle aree limitrofe alla città), ad esempio per le terre di risulta, inquinate, da utilizzare per altri scopi con evidente disprezzo della salvaguardia dell’ambiente e della popolazione. Un affare da 710 milioni di euro, che, a detta delle accuse ipotizzate, ha fatto gola a molti, forse a troppi e attratto anche gli interessi della criminalità organizzata.

In Italia è risaputo che ogni “occasione” si trasforma allegramente in affare privato per favorire parenti, amici, compagni di partito, per riempire le proprie tasche fregandosene altamente degli interessi della collettività. E si conferma a ogni livello, dal piccolo lavoro di manutenzione ordinaria fino alle cosiddette ‘grandi opere’ (ricostruzione dell’Aquila, G8 alla Maddalena, Irpinia, Belice, ecc.).

Per chi ancora non lo sapesse il TAV è una linea ferroviaria ad alta velocità, progettata nel lontano 1991, che va dal Piemonte alla Campania, predisposta per il traffico su rotaia delle sole merci, il cui risultato (teorico) è soltanto il risparmio di alcuni minuti, ma che – alla luce dei fatti – si rivela la più grande ‘gallina dalle uova d’oro’ mai avuta in Italia; i cui costi sono passati da una spesa iniziale di 15 miliardi di euro agli attuali 32. Un’opera imponente che si prefigge di collegare l’intera Europa occidentale, partendo dalla Spagna, a quella orientale, fino all’Ungheria, tentando di spingersi oltre, verso i Paesi asiatici. La Francia e altri Stati della UE stanno intanto rivedendo l’intera opera.

bI Movimenti NO-TAV, formati da comitati di popolazioni, sindaci, esperti del settore a vario titolo, lo hanno indicato da tempo: quest’opera faraonica è caratterizzata da dubbie finalità, è altamente pericolosa dal punto di vista ambientale per tutti i territori nei quali viene a passare, è economicamente inutile per i risultati e pericolosa in quanto catalizzatore di interesse da parte della malavita.
Una prima domanda è lecita: come mai nessuno ha avuto la briga di chiedere un parere ‘serio’ e vincolante alle popolazioni interessate, magari con un referendum? La risposta è scontata: la ‘macchina’ una volta avviata non si può più fermare!

Dicevamo dei 710 milioni… La conferma che tutto puzzasse di bruciato fin da subito viene dalla natura delle innumerevoli accuse che vanno dall’associazione a delinquere e corruzione fino al più grave (per il territorio e i suoi abitanti) di smaltimento illecito di rifiuti tossici e pericolosi. E siamo all’inizio. L’indagine parte da un primo accertamento del Corpo Forestale dello Stato a seguito di alcuni esposti e vede coinvolti dirigenti e tecnici di svariate aziende e cooperative preposte a vario titolo ai lavori, alcune di queste legate alla ITALFERR, la principale società di ingegneria delle Ferrovie dello Stato, il cui presidente è Maria Pia Lorenzetti, ex-governatore della Regione Umbria, molto legata ad alcuni esponenti della direzione nazionale del suo partito, il PD.

Lo stesso ‘allontanamento’, pare voluto dallo stesso governatore della Regione Toscana Rossi, del dirigente preposto alla valutazione dell’impatto ambientale dott. Zita contrario alla destinazione forzata delle terre di scavo, sembrerebbe confermare gli inquietanti dubbi che ruotano attorno all’operato della ‘squadra’, come veniva soprannominato dalla Lorenzetti il team di tecnici e funzionari, ora tutti indagati a vario titolo.

 Ma nuove nuvole nere si addensano sul cantiere posto ora sotto indagine e sembrano coinvolgere personalità politiche poste ben più in alto nella filiera, arrivando fino a Roma, ad esponenti governativi degli esecutivi precedenti all’attuale. Tali accuse portano a una prima conclusione logica: su come, cioè, negli ultimi tempi la commistione tra politica locale-nazionale-finanza creativa-imprenditoria malata abbia portato come conseguenza la deriva del Paese, riflessasi su tutti i suoi abitanti che scontano sulla nostra pelle ‘misure economiche d’urgenza’ (senza alcun risultato positivo!).

A questo punto qualche domanda. In che modo la criminalità riesce a entrare nei progetti di opere nazionali e con quali protezioni? Chi sono gli esponenti politici a tutti i livelli con i quali tratta e con quali modalità? Gli episodi criminosi sono la regola o le eccezioni? Chi ha il compito di controllare per quali motivazioni non lo fa o lo fa in modo non corretto?

Alla luce di quanto finora esposto, in questa desolante e drammatica situazione, alcuni esponenti parlamentari del Movimento 5 Stelle di Firenze – tra i quali gli onorevoli Artini, Bonafede e altri – hanno presentato una interrogazione urgente al Ministero delle Infrastrutture affinché si faccia chiarezza su quanto avvenuto e, quantomeno per prevenzione, siano sospesi i lavori del Tunnel TAV, dando inizio ad una rinnovata fase progettuale che tenga conto delle istanze territoriali e ambientali, suffragate dai numerosi studi scientifici.

Lo scorso 20 settembre Bonafede ha tenuto a Firenze una conferenza stampa in compagnia di alcuni esponenti dei Comitati No Tunnel TAV, di professori universitari, di testimoni diretti e cittadini indignati, per illustrare al pubblico le iniziative che saranno prese a breve nelle apposite sedi istituzionali.

Firenze, Alta Velocità: e se i NO-TAV avessero ragione?ultima modifica: 2013-09-24T11:41:22+02:00da davi-luciano
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