Progetti di repressione democratica

L’ideuzza del ministro-prefetto Cancellieri di proporre l’arresto differito e il Daspo per le proteste di piazza 

M.M.

Le decisioni ipotizzate-annunciate al Senato dal ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri in merito all’arresto differito per le proteste di piazza lasciano allibiti.
“L’arresto differito é uno strumento molto efficace -ha precisato- che ha già dato esiti molto positivi nel calcio. Intendiamo adottarlo. Valuteremo anche il Daspo”.
Se il buon giorno si vede dal mattino è meglio prepararci al peggio. E il peggio è già nell’aria.
Con l’introduzione dell’arresto differito saranno in tanti a finire in galera, alla faccia del diritto allo sciopero e alla protesta. Il segnale di quello che potrà avvenire si è già visto nella recente protesta della scuola, dove c’è stata una mattanza di giovani nemmeno maggiorenni. Con queste misure si vuole intimidire la piazza e gli studenti che chiedono un futuro di lavoro dignitoso e non di sfruttamento.
Nonna Belarda vuole punire i nipotini discoli che chiedono risposte ai loro tanti problemi.
E sono tanti visto che la disoccupazione giovanile è in forte crescita.
Stesso problema di quelli più grandicelli che lavorano ma con salari miserrimi e sempre con la spada di Damocle del licenziamento sul collo.
Scherzi a parte, è grave quello che il ministro ha in mente di fare. La repressione della piazza che non chiede brioche ma diritti sacrosanti è una brutta deriva.
Ma il governo democraticamente imposto dal Colle sembra andare in direzione opposta.
Se dovesse essere introdotto lo strumento repressivo molto probabilmente andremo incontro a stagioni molto calde, dove davvero si rischia di tornare agli anni di piombo.
I giovani chiedono cultura e prospettive di lavoro e non certo la galera differita.
E anche quelli di una certa età che vengono sbattuti fuori dal mercato o si ritrovano con salari ridicoli hanno diritto a manifestare la propria rabbia.
Con la scusa delle infiltrazioni terroristiche si vuole mettere il bavaglio alla protesta legittima.
“C’è una situazione di grande preoccupazione e sono mesi che ci stiamo preparando a momenti difficili”, ha ammonito la Cancellieri.
E per questo chiede “di fare quadrato attorno alle istituzioni”.
Spiega anche che tutti “siamo chiamati a fare sacrifici, nell’interesse del Paese”.
Francamente finora non si è visto nulla che faccia pensare al bene dell’Italia e degli italiani. L’unica cosa che si vede sono solo i privilegi dei politici centrosinistri e centrodestri. E naturalmente dei Professori imposti dai poteri forti.
A proposito del Daspo, metodo poco ortodosso per fronteggiare le curve, la Cancellieri dice che “è un altro strumento importante” ma “stiamo facendo delle valutazioni perché ci sono degli aspetti costituzionali che dobbiamo chiarire. Su questo quindi vedremo la misura dello strumento e come poterlo adottare”. Al popolo che protesta, dunque, solo brioche, manganellate e galera differita.
Di questo tipo diregime il mondo del lavoro e quello studentesco ne hanno piene le tasche.
Non è certo così che si risolvono i gravi problemi del Paese. Oltre che averci donato le sbarre della moneta unica ci vorrebbero pure donare un soggiorno in galera.
E’ ora di mandare a casa questi dispensatori di miseria “nell’ordine e nella sicurezza” camuffata da interesse supremo.
 


10 Luglio 2013 12:00:00 – http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=21917

Progetti di repressione democraticaultima modifica: 2013-07-12T15:12:00+02:00da davi-luciano
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