GRAVE EPISODIO A TORINO: La sezione ANPI di San Salvario allontana le bandiere della Palestina

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forse gradiscono solo la bandiera in allegato

GRAVE EPISODIO A TORINO: La sezione ANPI di San Salvario allontana le bandiere della Palestina

Comunicato su quanto accaduto alla giornata dell’ANPI S.Salvario

Ieri 21 aprile un gruppo di attivisti filopalestinesi è intervenuto all’iniziativa “A passo di Resistenza” promossa dall’ANPI S.Salvario in piazza Madama Cristina a Torino per l’anniversario della Liberazione, con l’obiettivo di sottolineare che “i valori della nostra Resistenza continuano a vivere nella lotta del popolo palestinese” come recitava il titolo del volantino distribuito.

Avendo preventivamente chiesto a uno degli organizzatori e non avendo ricevuto un diniego abbiamo posizionato un banchetto, due bandiere palestinesi e quattro cartelli su Samer Issawi e il boicottaggio di Israele su un lato della piazza, a debita distanza dal palco e occupando complessivamente due o tre metri di spazio, iniziando a distribuire volantini.

Di lì a poco alcuni organizzatori hanno manifestato disappunto per la nostra presenza, affermando che non era l’occasione giusta per parlare di Palestina. Abbiamo replicato tranquillamente spiegando che il modo migliore di commemorare la Resistenza al nazifascismo è quello di parlare della Resistenza degli oppressi di oggi, tra cui il popolo palestinese oppresso da Israele e in particolare i prigionieri politici come Samer Issawi.

Dopo un altro quarto d’ora circa è spuntata la polizia e poi la digos, evidentemente chiamati dagli anpisti o dal presidente della circoscrizione 8, Levi, che a quel punto si appigliavano alla mancata autorizzazione a mettere il banchetto per farci sloggiare.

Per non esasperare gli anziani organizzatori, magari già provati dalle convulsioni di questi giorni del PD alle prese con l’elezione dell’ipersionista Napolitano alla presidenza della repubblica, abbiamo tolto il banchetto e proseguito il volantinaggio con bandiere e cartelli appesi al collo, al che tuttavia un altro individuo dal palco chiedeva provocatoriamente cosa ci facessero delle bandiere palestinesi a quella giornata, ricevendo una sonora replica da parte nostra.

L’episodio dimostra ancora una volta l’importanza di intervenire alle iniziative commemorative del 25 aprile per portare la voce delle lotte di Resistenza di oggi, soprattutto nelle occasioni in cui queste lotte altrimenti verrebbero completamente ignorate come ha fatto ieri l’ANPI di S.Salvario.

Si invita perciò tutti i compagni/e, in particolare gli iscritti/e alle sezioni ANPI (di cui sappiamo per esperienza che molti accolgono ben volentieri le bandiere palestinesi nell’anniversario della Liberazione) a proseguire in questa direzione partecipando alla fiaccolata cittadina del 24 aprile (con partenza da piazza Arbarello alle 20,30) dietro lo striscione dedicato alla Resistenza palestinese.

Appuntamento dalle 20 in corso Siccardi angolo via Bertola

Collettivo Boycott Israel – per uno stato unico in Palestina
boycottisrael2012@libero.it
 

La testimonianza di Alfonso, un compagno presente all’accaduto:

Come tutti gli anni, con l’avvicinarsi del 25 aprile vado alle manifestazioni di tale ricorrenza portando la bandiera palestinese.

Oggi, domenica 21/4/2013, sono andato con alcuni amici nel quartiere San Salvario di Torino, dove la locale sezione dell’ANPI aveva organizzato un evento con le scuole del posto. San Salvario e’ un noto quartiere di immigrazione negli ultimi 15 anni, nonché il luogo dove sorge la sinagoga di Torino.

Io mi sarei aspettato approvazione da parte dei rappresentanti dei nostri partigiani, ma gli organizzatori, pur essendo a conoscenza della nostra presenza, seppur discreta, hanno richiesto di andarcene in quanto eravamo di disturbo all’evento da loro organizzato (chissà poi perché).

Dopo pochi minuti e’ arrivata la polizia, nonché l’immancabile Digos, in quanto quattro simpatizzanti del popolo palestinese e due bandiere palestinesi rappresentavano un pericolo pubblico col quale i locali rappresentanti dell’ANPI non avevano il coraggio di confrontarsi.

Io ho sempre ritenuto che i valori della nostra resistenza si celebrano oltre che con il ricordo dei nostri martiri per la libertà, anche e soprattutto con la solidarietà verso i popoli che, oggi, lottano per la propria autodeterminazione ed in primis verso la eroica resistenza del popolo palestinese all’occupazione della loro terra da parte dei sionisti.

Non avendo vissuto direttamente quel periodo (sono nato nel 1951), questo è quello che mi hanno insegnato i partigiani che ho conosciuto e che sono stati miei pazienti. Parlo dei partigiani veri, quelli che hanno combattuto con estremo coraggio il nazifascismo, rimanendo feriti e vedendo morire i loro compagni accanto a loro.

E’ qui il caso di menzionare le parole di Calamandrei che ricordava che la nostra costituzione è nata sule montagne dove sono morti i partigiani, combattendo per la nostra libertà o nelle carceri dove sono stati imprigionati e giustiziati.

Per questo riteniamo di collegare i valori della nostra resistenza con la solidarietà che dobbiamo ai palestinesi quando vengono imprigionati ingiustamente per motivi politici nelle carceri israeliane o quando assistiamo alla insensibilità dei nostri politici di fronte ai soprusi che dal 1948 vengono impunemente commessi nei confronti della popolazione palestinese.

Alfonso

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GRAVE EPISODIO A TORINO: La sezione ANPI di San Salvario allontana le bandiere della Palestinaultima modifica: 2013-04-24T10:54:00+02:00da davi-luciano
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