Il mistero delle bombe di Boston passa per la CIA

APRILE 26, 2013 

Aangirfan

DSC_0115-Edit-3-EditZbigniew Brzezinski, ideatore di al-Qaida

Il 23 aprile 2013, un corpo è stato trovato “nell’India Point Park di Providence Harbor“, presso l’hotel Wyndham Gardendi Providence, Rhode Island. Era il cadavere di Tamerlan Tsarnaev? La famiglia della moglie di Tamerlan è di Rhode Island. “Il corpo sembra quello di un maschio ventenne che era stato in acqua per un po’ di tempo”, ha detto il comandante Thomas Oates del dipartimento di polizia di Providence… L’ufficio del medico legale di Rhode Island cerca di determinare se il corpo tratto dal fiume sia dello studente della Brown University scomparso, Sunil Tripathi, che era stato erroneamente collegato dai social media agli attentati di Boston la scorsa settimana. L’autopsia è stata condotta sul corpo, ma è improbabile che una identificazione positiva sua effettuata oggi, secondo Dara Chadwick, portavoce dell’ufficio del medico legale.“  Un corpo nel fiume, forse è…

untitledSunil Tripathi

Sunil Tripathi, 22 anni, era uno studente della Brown University scomparso dal marzo 2013. Le autorità sperano di rivelare l’identità del corpo oggi, ma il tenente della polizia Joseph Donnelly ha detto al Boston Globe che ‘e’ molto, molto probabile’ che si tratta di Tripathi. Alcune persone avevano sostenuto che il nome di Sunil era stato fatto dalla radio della polizia. Dailymail

untitled2Tamerlan Tsarnaev

Un sosia di Michael Jackson fingeva di essere il Re del Pop per tappare ultimo tour della stella, afferma la famiglia”. Il falso Jacko che ingannava i fan. “Il sosia sarebbe stato utilizzato a Londra, all’Arena O2… “La famiglia afferma anche clip che mostrano la star fare i provini per Thriller, in seguito utilizzato in un film, era interpretato da un sosia. Le accuse rientrano nella richiesta di 26 miliardi di sterline contro i promotori dei concerti del cantante. I Figli di Jacko, Paris e Prince, entrambi di 16 anni, e della loro nonna Katherine, 82 anni, dicono che i capi del tour assunsero il sosia. L’esperta del linguaggio del corpo Bianca Cobb ha detto: “L’uomo della clip non è Michael Jackson”.”
Tamerlan Tsarnaev era sposato con Katherine Russell, il cui padre Warren Russell appare al liceo nell’elitario college del New Hampshire, la Phillips Exeter Academy e nel college di Yale (collegato alla Skull and Bones e alla CIA). La madre di Katherine è Judith Russell.

katherine-russellKatherine Russell, moglie di Tamerlan Tsarnaev

Presumibilmente, Tamerlan Tsarnaev era circondato da persone ‘spettrali’? Tamerlan ha sposato una ragazza statunitense di nome Katherine Russell. Katie è cresciuta a Rhode Island ed è sempre rimasta vicino ai genitori e alle sorelle, così come alla sua famiglia allargata. Katie incontrò Tsarnaev in un nightclub. Tsarnaev si stava vedendo con un’altra donna al momento. Dailymail
A Tamerlan, da rigoroso musulmano, piacevano le ragazze e le discoteche. Durante la scuola, e  anni dopo, Luis Vasquez pensò al suo compagno di classe Tamerlan Tsarnaev come a ‘un grande, gigante buono’. “Stava progettando di rappresentare New England in un concorso nazionale di boxe“. Dailymail

uncle-ruslan2Ad un certo punto, Tamerlan sembra essere stato ‘influenzato’ dalla CIA. Lo zio di Tsarnaev, Ruslan, ha lavorato per l’organizzazione della CIA, l’USAID. Lo zio Ruslan Tsarnaev, che avrebbe lavorato per la CIA, dice che Tamerlan Tsarnaev era influenzato da un armeno-statunitense di nome Misha. Misha, un ‘falso’ convertito all’Islam, potrebbe essere stato un agente della CIA che cercava di controllare mentalmente Tamerlan? Secondo Ruslan, Misha “ha affermato di essere un esorcista che combatte i demoni… Tamerlan era assolutamente in suo possesso”. Dailymail.

ArmeniaLa delegazione guidata dal Primo Viceministro della Difesa dell’Armenia ha partecipato alle consultazioni bilaterali per la difesa armeno-statunitensi tenutosi a Washington DC nel 2011. L’esercito statunitense ha stretti legami con l’Armenia.

Commenti anonimi:
Il collegamento Armeno – La notte degli spari e delle bombe a mano, stavo ascoltando la radio della polizia di Boston. I poliziotti hanno detto che stavano recando presso la Chiesa armena. Sembrava che stessero allestendo un posto di comando lì. La madre di Tamerlan dice dei suoi figli: “Sono stati incastrati, l’FBI li ha seguiti per anni“, La madre dei Tsarnaev a RussiaToday
ALQQ41P5likwBMHvSecondo i documenti ricevuti dalle Izvestija, Tamerlan Tsarnaev è stato reclutato dal Caucasus Fund della Georgia, un’organizzazione gestita dalla Fondazione Jamestown. I documenti sono trapelati dagli archivi del ministero degli Interni della Georgia, dipartimento del controspionaggio. L’articolo delle Izvestija indica che tra gennaio e luglio del 2012, Tamerlan Tsarnaev, accusato delle bombe alla maratona di Boston, ha partecipato ai seminari gestiti dal Caucasus Fund“. Per saperne di più. La Fondazione Jamestown è una copertura della CIA.

CIA magLa rivista della CIA Inspire

La rivista Inspire ha pubblicato un articolo su come costruire una bomba con una pentola a pressione: ‘Costruisci una bomba nella cucina di tua madre.’ Il famigerato FBI sostiene che Dzhokhar Tsarnaev, nell’ospedale israeliano di Boston, “ha ammesso che lui e suo fratello avevano piazzato due bombe alla gara, e avevano imparato a farlo leggendo la rivista Inspire“.
Degli ordigni basati su pentole a pressione sono stati utilizzati nel 2006 negli attentati ai treni di Mumbai, in India, uccidendo 209 persone e ferendone centinaia. Queste esplosioni erano ‘un lavoro interno’, condotto da agenti governativi. L’8 novembre 2008, la squadra antiterrorismo del Maharashtra rivelò che il Colonnello indiano Srikant Purohit era stato coinvolto in un esplosione che aveva ucciso delle persone a Malegaon, nel settembre 2007. La squadra antiterrorismo accusò Purohit di aver fornito l’RDX utilizzato nelle esplosioni. (Le indagini della ATS dimostrano che Purohit ha procurato l’RDXUfficiale indiano arrestato per gli attentai) E’ stato riportato che il tenente-colonnello Srikant Prasad Purohit, l’ufficiale dell’esercito arrestato nel caso Malegaon, era coinvolto anche in altri attentati.
Altri detenuti come Purohit per la serie di attentati del Nanded, nel 2006.

Di seguito lo zaino che avrebbe contenuto la bomba.
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Il ragazzo con lo zaino, identico a quello che ha fatto saltare in aria la bomba, è un… Navy SEAL!
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Dzhokhar Tsarnaev è innocente
Perché i Tsarnaev hanno detto alla vittima del furto dell’auto che erano responsabili delle bombe, come la polizia sostiene? Non ha senso. Le bombe inesplose trovate nell’appartamento del fratello maggiore di Tamerlan? Non vivevano insieme. Come poteva Jahar scappare più in fretta se l’avrebbe fatto con “diverse armi e centinaia di munizioni?” Che dire di questo video con 350.000 contatti dove sembra che avesse ancora lo zaino dopo che le bombe erano esplose?The Daily Beast
La pagina di Facebook “Dzhokhar Tsarnaev è innocente“, sostiene che il governo degli Stati Uniti, e non Dzhokhar e Tamerlan Tsarnaev, sia dietro gli attentati di Boston. “Ciò è dello stesso genere di teorie del complotto propugnati sull’11/9 da Alex Jones, fondatore di Infowars, sito web preferito da Tamerlan Tsarnaev”, secondo Associated Press.

20110202_CIAMBTamerlan Tsarnaev ha partecipato a un seminario promosso dalla Fondazione Jamestown legata alla CIA, secondo leIzvestija. Il quotidiano russo cita documenti prodotti dal dipartimento del controspionaggio del ministero degli Interni della Georgia, confermando che l’ONG “Caucasus Fund” tenne un seminario nell’estate del 2012 frequentato da Tsarnaev. Il Caucasus Fund è stato creato nel novembre 2008, dopo il conflitto geoergiano-osseto. Scopo principale dell’organizzazione, secondo Izvestija, è “reclutare giovani intellettuali del Caucaso del Nord per aggravare l’instabilità e diffondere l’estremismo nelle regioni meridionali della Russia.” La Fondazione Jamestown è una nota facciata della CIA. Ed “è solo un elemento di una macchina enorme, controllata dalla Freedom House e collegata alla CIA“, scrive la ReteVoltaire. “In pratica, è diventata un’agenzia di stampa specializzata in Stati comunisti e post-comunisti e nel terrorismo.” Il direttore della CIA William Casey e il dissidente russo Arkadij Shevchenko contribuirono alla creazione dell’organizzazione. Nel consiglio di amministrazione della Jamestown vi è Zbigniew Brzezinski, ex consigliere per la sicurezza nazionale di Jimmy Carter. Brzezinski, un operativo di alto livello del globalismo, avviò il reclutamento dei mujahidon della CIA per l’Afghanistan, che in ultima analisi produsse al-Qaida e i taliban.

Tamerlan Tsarnaev seguiva i corsi sponsorizzati dalla CIA
Il giudice Napolitano sulle false cellule terroristiche del governo

Boston 1Le nuove immagini del video di sorveglianza di Boston mostrano le agghiaccianti immagini di ‘Red Bull e Doritos’.Dailymail. Tamerlan Tsarnaev ha frequentato la stessa scuola degli attori Matt Damon e Ben Affleck. Gli amici descrivono Dzhokhar Tsaraev come un mite fumatore di spinelli, e sembrano veramente scioccati dal fatto che abbia potuto essere coinvolto in violenze. Secondo i racconti di Dzhokhar su Twitter, Dzhokhar sognava cheeseburger,scherza con gli amici su come ottenere voti alti, trovare ragazze e guardare la saga fantasy “Game of Thrones” in TV. Il giorno dopo l’attentato, ha scritto su Twitter: ‘Sono un ragazzo stressato’. Nella notte seguente gli attentati si era recato in palestra. Molti dei suoi amici hanno lanciato campagne su Facebook e Twitter proclamando la sua innocenza e sostenendo che era all’università. Altri hanno detto che credono così fortemente nel suo buon carattere che avrebbero testimoniato per lui al processo. Daily Mail

SquarciniSquarcini

Secondo quanto riferito, Tamerlan Tsarnaev era un terrorista islamico “come il francese Mohammed Merah, morto in una sparatoria con la polizia un anno fa, dopo… una serie di sparatorie a Tolosa…” Alcuni alti funzionari dell’intelligence francese hanno suggerito che Mohamed Merah, il presunto killer di Tolosa, abbia lavorato per l’intelligence francese. Merah era collegato alla Direzione Centrale d’Intelligence Interna (DCRI), gestito da Bernard Squarcini, molto vicino all’ex presidente Nicolas Sarkozy. Squarcini ha ammesso che Merah aveva ripetutamente visitato gli uffici della DCRI. Yves Bonnet, ex capo dei servizi segreti, dice di Merah: “Era conosciuto alla DCRI… perché li aveva il suo contatto dell’intelligence interna.” Secondo fonti d’intelligence che hanno parlato con Il Foglio, La Direzione Generale di Sicurezza Esterna francese permise l’ingresso in Israele di Merah, nel 2010, presentandolo come informatore.
Il pistolero di Tolosa era un informatore dei servizi segreti francesi? – Articoli indicano che il pistolero di Tolosa fosse un attivo dell’intelligence francese

Tania Head Bloomberg Giuliani Ground ZeroTania Head con Bloomberg e Giuliani

Tania Head è la fondatrice e capo del Network dei superstiti World Trade Center. Tania dice che l’11 settembre si trovava al 78° piano della torre sud, quando l’aereo l’ha colpita. Dice che giaceva sul pavimento quando un uomo con una bandana rossa le spense le fiamme sulla schiena. In realtà, Tania Head l’11 settembre 2001, era a Barcellona. Il vero nome di Tania Head è Alicia Esteve Head, ed è la figlia di un uomo d’affari spagnolo finito in prigione per appropriazione indebita. Nel 2007, mentre il New York Times stava per smascherarla, confessò le sue bugie. Si potrebbe sospettare che Tania Head lavorasse per la CIA e che il suo lavoro fosse diffondere disinformazione e fare in modo che i veri sopravvissuti dell’11 settembre subissero il lavaggio del cervello. Tania Head è diventata amica della sopravvissuta Linda Gormley. Head costrinse Gormley a prendere parte a un trattamento chiamato ‘flooding’ per poter affrontare il suo stress post-traumatico. Il trattamento della Head costringeva Gormley ad ascoltare un nastro in cui Head descrive degli incubi legati agli attentati. Sul nastro, Head ripeteva: “Lei non ha la testa. Oh mio Dio!! Non riesco a respirare! La mia pelle sta bruciando! Sono tutti morti, tutti morti!!” Sembra il lavaggio del cervello, progettato dalla CIA per avere il controllo della mente di qualcuno.

Se cercate i terroristi di Boston, guardare la Boston irlandese che ha finanziato l’IRA in Irlanda del Nord.

Aangirfan – Aangirfan

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

http://aurorasito.wordpress.com/2013/04/26/il-mistero-delle-bombe-di-boston-passa-per-la-cia/

 

Gli USA dietro le accuse del Canada all’Iran

Gli Stati Uniti hanno convinto il Canada ad attribuire all’Iran un’abborracciata “trama terroristica di al-Qa’ida”, in un ultimo disperato tentativo di nascondere il loro sostegno ai gruppi terroristici che combattono in Siria.

Lunedì 22 aprile, la polizia canadese ha dichiarato di aver sventato quella che viene definita “una trama terroristica di al-Qa’ida” che avrebbe dovuto provocare l’attacco ad una delle vie di comunicazione più importanti del paese nordamericano.

La Royal Canadian Mounted Police (RCMP) dell’Ontario ha dichiarato lunedì stesso di aver arrestato due stranieri presumibilmente “collegati ad elementi di al-Qa’ida in Iran”.

Gli analisti fanno notare che dietro queste accuse prive di fondamento ci sono gli Stati Uniti, poiché essi cercano un capro espiatorio al fine di distogliere l’attenzione dal loro sostegno, in Siria, ai terroristi della medesima “al-Qa’ida”.

Teheran ha più volte condannato al-Qa’ida quale “gruppo terroristico”.

Martedì 23 aprile, il portavoce del ministero degli Esteri Ramin Mehmanparast ha infatti dichiarato che la “mentalità di al-Qaeda non è affatto congruente con quella della Repubblica Islamica dell’Iran”.

Egli ha anche fatto notare che il Canada ha omesso di fornire prove attendibili sui sospetti che esso terrebbe in detenzione in relazione al suddetto caso.

Intanto la polizia canadese ha affermato che i due sospetti, sotto sorveglianza dallo scorso agosto, andranno sotto processo martedì prossimo.

Il Fronte al-Nusra, che ha giurato fedeltà ad al-Qa’ida, è dietro molti degli attentati mortali rivolti sia contro i civili che le istituzioni governative in tutta la Siria, dall’inizio delle violenze nel marzo del 2011.

Mentre i gruppi “legati ad al-Qa’ida” sono stati inseriti nell’elenco delle organizzazioni terroristiche, e perciò messi sotto sanzioni, da parte delle Nazioni Unite, i militanti armati in Siria, tra cui quelli del Fronte al-Nusra, stanno ricevendo ogni forma di sostegno da parte di Washington.

Fonte: Press Tv, 23 aprile 2013 (traduzione di Europeanphoenix.it ©)

http://europeanphoenix.it/component/content/article/8-internazionale-/612-gli-usa-dietro-le-accuse-del-canada-alliran

Canada, terrorismo a orologeria

di Michele Paris

Pochi giorni dopo le esplosioni alla maratona di Boston e la cattura e l’uccisione dei due giovani di origine cecena accusati dell’attentato, il governo canadese ha annunciato l’arresto di due presunti affiliati ad Al-Qaeda che stavano progettando un altro atto terroristico contro un treno che collega New York e Toronto. Le scarsissime prove presentate dalla polizia del Canada e il tempismo dell’operazione autorizzano però più di un sospetto, visto che essa è stata condotta proprio alla vigilia della discussione in Parlamento di una nuova legge che dovrebbe assegnare poteri eccezionali alle forze di sicurezza in materia di anti-terrorismo.

 In una conferenza stampa ben propagandata, la cosiddetta Royal Canadian Mounted Police lunedì ha dunque rivelato l’arresto del 30enne Chiheb Esseghaier e del 35enne Raed Jaser, i quali il giorno successivo sono apparsi per la prima volta di fronte ad un giudice per ascoltare le gravi accuse mosse nei loro confronti.< br>

I due sospettati avrebbero sorvegliato per mesi la rete ferroviaria che serve la città di Toronto con l’intento di progettare l’esplosione o il deragliamento di un convoglio. A guidare le loro azioni sarebbero stati “elementi di Al-Qaeda localizzabili in Iran”. Ricalcando le dichiarazioni frequentemente rilasciate dagli agenti dell’FBI negli Stati Uniti dopo operazioni che si scoprono non essere altro che montature, la polizia canadese ha assicurato che i passeggeri non sono in realtà mai stati esposti ad un “pericolo imminente”, dal momento che i due sospettati erano costantemente sotto osservazione degli agenti e, inoltre, erano stati preparati piani di emergenza per evitare qualsiasi inconveniente.

 I documenti del procedimento giudiziario già avviato hanno poi evidenziato un aspetto ancora più interessante in relazione al periodo durante il quale Esseghaier e Jaser avrebbero complottato per colpire la rete ferroviaria pubblica. I due, cioè , avrebbero collaborato a Toronto e a Montréal per fini terroristici a partire dal 1° aprile e fino al 25 settembre dello scorso anno. Jaser, in particolare, pare abbia cessato queste “attività illegali” a settembre, mentre Esseghaier è accusato di avere partecipato ad “azioni terroristiche” fino alla metà di febbraio.

 Questo dato, assieme al fatto che i due sospettati erano sotto sorveglianza almeno fin dall’agosto scorso, conferma come le autorità canadesi abbiano con ogni probabilità deciso di procedere con gli arresti e con la rivelazione del “complotto” in concomitanza con l’arrivo in Parlamento del “Combating Terrorism Act” (Legge S-7), la legge anti-terrorismo voluta dal governo federale guidato dal premier ultra-conservatore Stephen Harper.

 A sollevare un dubbio più che legittimo in proposito è stato anche Jo hn Norris, il legale di uno dei due arrestati e già noto per aver difeso qualche anno fa un ex detenuto nel lager di Guantánamo. Norris ha sottolineato non solo come la polizia abbia chiarito che “non ci sono stati rischi per la sicurezza pubblica”, ma anche la “perfetta coincidenza” delle accuse con il dibattito parlamentare in corso a Ottawa e la quasi concomitanza degli arresti con i fatti di Boston.

 Le circostanze dei due arresti, oltretutto, fanno pensare ad un lungo periodo nel quale i due accusati sono rimasti indisturbati prima di finire improvvisamente sotto custodia. Esseghaier, originario della Tunisia e iscritto ad un dottorato in una prestigiosa università del Quebec, è stato arrestato lunedì poco dopo l’ora di pranzo mentre si trovava in tutta tranquillità in un McDonald’s della principale stazione ferroviaria di Montréal, mentre Jaser è finito in manette sul posto di lavoro a North York, nei pressi di Toronto, in seguito ad un blitz condotto con un massiccio dispiegamento di forze di polizia.

 A rendere la vicenda ancora più sospetta è anche il fatto che il governo Harper aveva annunciato proprio venerdì scorso un cambiamento nell’ordine dei lavori della Camera dei Comuni canadese, programmando per lunedì l’inizio della terza e ultima lettura della controversa Legge S-7. Questo provvedimento, che intende rispolverare alcune misure già adottate in Canada dopo l’11 settembre 2001 e cessate nel 2007, era stato introdotto per la prima volta ben cinque anni fa e la più recente discussione su di esso era iniziata nel febbraio 2012.

 

Tra le misure più anti-democratiche in esso contenute spicca quella che consente la detenzione preventiva e senza accuse formali per un periodo massimo di tre giorni di chiunque sia sospettato di essere coinvolto in attività terroristiche. Inoltre, chiunque sia ritenuto a conoscenza di un atto terroristico può essere costretto a rispondere alle domande d ella polizia e, nel caso dovesse rifiutarsi, potrebbe essere incarcerato fino a dodici mesi anche senza essere indagato di nessun crimine.

 Altre misure prevedono infine l’innalzamento della pena fino a 14 anni per favoreggiamento di attività terroristiche e l’introduzione di un nuovo reato, che scatterebbe quando cittadini canadesi si recano all’estero con lo scopo di commettere atti di terrorismo o per entrare in contatto con organizzazioni terroristiche.

 I due sospettati arrestati lunedì, in ogni caso, hanno respinto fermamente le accuse sollevate nei loro confronti, così come amici e familiari si sono mostrati del tutto increduli. Il collegamento con Al-Qaeda in Iran appare inoltre poco credibile, dal momento che la Repubblica Islamica sciita nutre tradizionalmente ben poca simpatia per il fondamentalismo sunnita.

Anche se il governo di Ottawa ha affermato di non avere trovato prove del coinvolgimento del regime di Teheran nel piano terroristico di Esseghaier e Jaser, simili insinuazioni contribuiscono ad alimentare la campagna anti-iraniana in atto da tempo soprattutto negli Stati Uniti.

 Dopo le bombe alla maratona e la messa in stato d’assedio di Boston, Washington ha subito sfruttato l’occasione per sottolineare la partnership con il Canada nella lotta al terrorismo e la necessità di tenere alta la guardia con la continua implementazione di misure anti-democratiche per garantire la “sicurezza” della popolazione.

 L’ambasciatore americano in Canada, David Jacobson, in una dichiarazione ufficiale emessa lunedì scorso si è così affrettato ad affermare che l’arresto dei due presunti terroristi è stato “il risultato di una intensa collaborazione” tra i due paesi vicini, non mancando poi di ricordare “le reali e serie minacce” che essi si troverebbero a dover fronteggiare.

 Non meno degli Stati Uniti, il Canada di Stephen Harper ha d’altra parte sfruttato in questi anni la minaccia terroristica – spesso fabbricata ad arte – per giustificare l’adozione di politiche imperialiste all’estero e, sul fronte domestico, di misure più appropriate ad uno stato di polizia che ad un paese autenticamente democratico.

 A perseguire questa linea non è però solo il Partito Conservatore attualmente al potere, ma anche lo storico Partito Liberale Canadese di centro-sinistra, il cui governo guidato dall’allora premier, Jean Chrétien, nel 2001 partecipò all’inv asione dell’Afghanistan e mise in atto misure gravemente lesive dei diritti democratici in seguito agli attentati dell’11 settembre. Il Partito Liberale, non a caso, ha già annunciato il proprio voto favorevole anche alla Legge S-7 proposta da Harper e in discussione questa settimana sull’onda emotiva creata ad arte con l’annuncio dell’ennesima quanto fantomatica minaccia “terroristica”.

http://www.altrenotizie.org/esteri/5453-canada-terrorismo-a-orologeria.html

 

ITALIA: rivolta popolare

 dedicato a miss Boldrini che come tutti gli altri punta il dito su regimi passati per esaltare e difendere l’attuale

 ITALIA: rivolta popolare

Fonte: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/04/italia-rivolta-popolare.html

 di Gianni Lannes

Cose buone dal mondo: un cancro garantito e certificato a norma di legge. La nocività come strategia di selezione della specie umana, stabilita dal Nuovo Ordine Mondiale, capeggiato dai criminali Rockefeller & Rothschild. Tappa finale: la progressiva rarefazione dei beni ambientali di prima necessità: aria salubre, acqua pulita, terra sicura. I dati ufficiali parlano chiaro: 10 milioni di italiane ed italiani sopravvivono in aree gravemente inquinate. E va sempre peggio, con l’aerosolterapia bellica che sparge bario nei polmoni ignari e silenti della popolazione, nonché nell’acqua potabile.

Non a caso il codice penale del Belpaese ignora l’ecosistema Gaia. Guai, però, a fiatare. Il problema non è la destra, la sinistra oppure il centro. C’è dell’altro. Con le mafie statali che fatturano il 20 per cento del prodotto interno lordo, è in atto una pacifica e duratura convivenza in vigore dallo sbarco degli Alleati (padroni).

Segreti, misteri e sangue a fiumane per nascondere traffici di armi, occultamenti di rifiuti, strategie offensive. Stragi, omicidi, omissioni, insabbiamenti della verità per celare affari ed egemonie belliche, ruberie parastatali.

Allora, vi siete mai accorti di quanto sia bello vivere in un paese a sovranità inesistente, che non può prendere proprie decisioni senza l’interferenza,pardon, l’aiuto del Governo USA? A sua volta telecomandato dallaCommissione Trilaterale, di cui mister Enrico Letta è diretta espressione.

Belpaese a sovranità azzerata, almeno a partire dalle clausole misteriose (ignote perfino agli storici di professione) dell’armistizio di Cassibile e delTrattato di Parigi del 1947 che all’articolo 16 garantisce impunità eterna ai mafiosi di Stato per conto terzi.

La nazione italiana occupata dagli Stati Uniti d’America, sotto il giogo della finanza internazionale non è sovrana né indipendente, ma succube. E queste ultime elezioni farsa lo dimostrano ampiamente: il quadro politico non muta, affinché tutto resti come prima, anzi peggio, con politicanti eterodiretti peggio dei fantocci.

La fragilità italica cova le radici proprio nella lunga sequela di misteri alimentati a dismisura, coperti dai segreti di Stato. Una litania di accordi internazionali ha annichilito la Costituzione repubblicana ed antifascista: ultimi in ordine temporale i Trattati di Maastricht, Prüm, Lisbona eVelsen, che assoggettano ogni Stato del Vecchio Continente ad una normativa sovranazionale, promulgata da legislatori oscuri e ratificata da parlamentari sulla cresta dell’onda.

Avanza incontrastato il militarismo. Tanti, troppi, sotto controllo totale. Alzi la mano chi ha mai sentito parlare di Eurogendfor: la nuova polizia militare europea che ha assunto poteri e compiti totalmente al di fuori del controllo democratico. Una decisione ratificata anche dal parlamento italiano (opposizione compresa), soltanto nell’anno 2010.

L’Echelon italiana, capitolo intercettazioni e spionaggi è una regalo a parte che assottiglia all’osso la democrazia.

Quante generazioni ci vorranno perché approdi una nuova leva di italiani che sappiano scrollarsi la rassegnazione? Come se l’ex giardino d’Europa, fosse soltanto una  nauseabonda torta da spartirsi: appalti, subappalti, commesse e posti al sole.

Chissà se riusciremo a seminare quel seme buono a far germogliare di nuovo la sapienza delle madri, il coraggio dei padri, l’abnegazione dei nonni, di quelli che hanno fatto grande l’Italia, prima che l’egoismo e il criminale calcolo del privato profitto la riducesse in polvere?

Chissà se riusciremo a rompere i compromessi e le compromissioni, i giochi delle parti, le mafie, gli intrallazzi, i silenzi, le omertà, le ipocrisie ed il servilismo?

Tutte le strade, anche le più buie hanno un sole che  accompagna il cammino e un vento di pacifici colori che danza annunciando la primavera. Il cammino per la conquista della libertà è duro, ma va intrapreso senza infingimenti.

Sconfiggere i ladri di futuro è possibile, basta tenere a mente la lezione di Gandhi per estirpare il cancro militarista. Non c’è davvero, più tempo da perdere.

E’ meglio essere attivi oggi che radioattivi e mutanti domani. Allora,sciopero generale ad oltranza, tanto per iniziare a conquistare l’indipendenza nazionale e sconfiggere la classe dominante di parassiti.

http://www.stampalibera.com/?p=62456#more-62456

 

PROFILO DI ENRICO LETTA, ALIAS MONTI JUNIOR

Nichi sentenzia su twitter che ci sono poteri forti che non vogliono la sinistra al potere…..non è che agli elettori italiani schifa la sinistra come supporter degli stessi poteri forti?

 DI ANDREA ALIPRANDI

 “Io ce la metterò tutta perché gli italiani non ce la fanno più dei giochetti della politica.”

Enrico Letta

 Al di là del volto pulito, dei 47 anni ben portati e dei modi più o meno galanti di Enrico Letta, è bene conoscere alcune cose sul suo passato recente e remoto, per capire che cosa ci riserva il futuro.

 Posizioni politiche ed economiche:

 – Appoggio incondizionato a Napolitano-Monti, suoi compagni nella loggia segreta (“mega-P2 globale”) Gruppo Bilderberg e nella loggia semi-segreta e super-esclusiva creata da Rockefeller: la Commissione Trilaterale;

 – Euro sì. Morire per Maastricht, titolo e sottotitolo del suo libro edito da Laterza ( http://www.ibs.it/code/9788842052487/letta-enrico/euro-si-morire.html); Letta dunque è un eurocrate di lunga data, peraltro poco lungimirante, non avendo avvertito i pericoli dell’area euro; curiosamente, il “giovane” eurocrate Letta ha “trascorso parte dell’infanzia a Strasburgo   http://it.wikipedia.org/wiki/Strasburgo dove frequenta la scuola dell’obbligo   http://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_dell%27obbligo” (dalla sua pagina di Wikipedia);

 – Pro austerity di Monti. Letta dice, il 9 ottobre 2012: “Noi abbiamo voluto per primi Monti, caricandoci anche responsabilità non nostre. Noi rivendichiamo la giustezza di quella scelta. La  condivisione profonda di quanto è stato compiuto e la necessità di   una continuità programmatica nel prossimo governo è sancita, peraltro, dalle conclusioni della Carta d’intenti, ribadite e votate   dall’Assemblea di sabato all’unanimità” (http://www.liberoquotidiano.it/news/1094581/Nel-Pd-volano-stracci–Fassina-Monti-%C3%A8-da-rottamare–Letta-%C3%A8-in-contrasto-col-partito.html );

 –  Chi critica l’austerity di Monti è cattivo. Per Letta, Fassina con le sue critiche a Monti, compagno di merende di Letta nel Bilderberg e nella Trilaterale, “ha passato il segno” ( http://www.liberoquotidiano.it/news/1094581/Nel-Pd-volano-stracci–Fassina-Monti-%C3%A8-da-rottamare–Letta-%C3%A8-in-contrasto-col-partito.html ); poco importa se oggi Letta si dichiara contrario all’austerity: ha già ampiamente dimostrato di essere ondivago e poco lungimirante.

 – La nomina di Mario Monti è stata “un miracolo” (v. sotto, sezione “Amicizie e parentele”, voce Monti);

 –  Goldman Sachs è coraggiosa. “Goldman Sachs” “sembra avere più coraggio e lucidità di analisi” rispetto a  “tanti rappresentanti dei poteri economici italiani che paiono timorosi nei confronti di una prospettiva di centrosinistra” http://www.asca.it/news-Pd__E_Letta__da_Goldman_Sachs_conferma_di_vocazione_europeista-1199195-POL.html ); NB: Mario Monti e lo zio Gianni Letta sono consiglieri per conto della Goldman Sachs. Goldman Sachs, la più grande banca d’affari statunitense (e del mondo), già nel 2007 è stata al centro di una inchiesta della Procura di Pescara per una frode al fisco per almeno 202 milioni di euro (  http://espresso.repubblica.it/dettaglio/banche-daffari-e-di-truffe/1629089; http://www.adusbef.it/consultazione.asp?Id=5770& http://www.adusbef.it/consultazione.asp?Id=5770& ). Goldman Sachs è ritenuta corresponsabile della crisi greca ed è stata additata come responsabile del crollo della lira agli inizi degli anni ’90, “dapprima annunciandone la sopravvalutazione ed indicando nel livello di 1000 lire al marco il tasso di cambio che essa riteneva realistico, poi buttandosi a vendere lire per contribuire a ottenere quel risultato.” ( http://www.movisol.org/draghi4.htm)

 

–  Privatizzazioni selvagge. Privatizzare tutto. Pro bono della Goldman Sachs. Letta annuncia: “È arrivato il momento di cominciare a parlare di privatizzazioni. Penso a Poste, Ferrovie, Eni, Enel, Finmeccanica e alle 20 mila aziende partecipate degli enti locali” ( http://vocialvento.com/2011/07/12/i-repubblichini/ ); anche in questo senso le privatizzazioni di Letta saranno in continuità con i metodi del suo maestro Andreatta e del suo idolo Monti (consigliere per la Goldman), a favore di Goldman Sachs, in combutta con lo zio Gianni e quindi in pieno conflitto di interessi ( http://affaritaliani.libero.it/economia/privatizzazioni-il-tesoro-sceglie-goldman-sachs-e-soc-generale-valutazione-quote.html ); in caso di uscita dell’Italia dall’euro, con la conseguente svalutazione, e tramite il suo funzionario Letta, Goldman Sachs potrà acquisire i gioielli nazionali a prezzo molto ribassato. Il sogno di privatizzare l’Enel e altri gioielli nazionali, in parte realizzato, era già di Andreatta (http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1993/03/13/Altro/PRIVATIZZAZIONI-ANDREATTA-2_184900.php).

 –  Affidare a Goldman Sachs la valutazione delle partecipazioni statali ad aziende per vedersi ridurre poi drasticamente i bond italiani che aveva in portafoglio. Questo infatti è accaduto con il governo Monti: lui ha affiodato a GS le valutazioni su “Fintecna, Sace e Simest in vista della cessione alla Cdp” e GS ha ridotto del 92% i bond italiani che aveva in portafoglio,” portandoli da 2 miliardi di euro a una misera quota di 155,2 milioni di euro. In pratica, le collusioni di Monti con Goldman Sachs sono controproducenti da ogni punto di vista e anche in prospettiva futura, perché invia un fortissimo segnale di sfiducia agli investitori. Lo stesso, si deve presumere, avverrà con il prossimo governo Napolitano-Letta  ( http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-08-09/doccia-fredda-goldman-sachs-160710.shtml?uuid=Abtzo0LG ). Del resto appare chiaro a cosa potrebbero essere mirate quelle riduzioni di portafoglio: a una svalutazione di tutto il patrimonio industriale nazionale, che poi verrà acquistato dalla a prezzi di favore dalla stessa Goldman Sachs.

 – Smembrare l’ENI. “Terna e Snam Rete Gas scorporata da Eni”: smembrare l’ENI e quindi privatizzarla togliendoci il controllo sulle autentiche fonti di approvvigionamento del gas, utili alla NATO nell’ambito di una strategia di indebolimento della Gazprom e quindi della Federazione Russa, che collaborano strettamente con ENI (http://vocialvento.com/2011/07/12/i-repubblichini/ ); anche questa operazione sarà probabilmente un bel regalo a Goldman Sachs; lo smembramento e la privatizzazione dell’ENI seguirà il precedente dello smembramento e privatizzazione dell’IRI operata tramite l’intervento di Andreatta, il mentore di Letta. Tramite l’accordo con l’eurocrate Van Miert siglato nel 1993, Andreatta diede il via allo smantellamento dell’IRI, che dai tempi di Mattei era un complesso di aziende statali (regno per lo più di monopoli naturali) fra i più grandi al mondo, che ci era invidiato all’estero “perché era in grado di fare tutto, e moltiplicava ogni lira investita per sei-sette volte” ( http://www.movisol.org/draghi4.htm ).

 –  Una delle poche iniziative promosse Letta diverse dal duetto austerity/privatizzazioni – ma patrocinata dai soliti Monti e da Goldman Sachs, evidentemente per i profitti che potrà trarne avendoli in gestione – è quella degli “euro project bond quale possibile pilastro della strategia di rilancio della crescita”, sostiene Letta. Però questa soluzione è controversa e di difficile applicazione. Contro gli Eurobond si è espresso anche Mario Draghi, secondo il quale non risolverebbero i problemi strutturali di fondo dei singoli paesi, oltre  a introdurre problemi di natura giuridica dovuti alla necessità di modificare i trattati ( http://www.libertiamo.it/2010/12/17/eurobond-il-dado-e-tratto/ ).

   Principali appartenenze e affiliazioni:

 –  Loggia segreta (“mega-P2 globale”) Gruppo Bilderberg, cui ha partecipato nel 2012; fra i pochissimi personaggi italiani che vi appartengono: Mario Monti, membro del suo consiglio direttivo;

 –  Loggia semi-segreta e super-esclusiva Commissione Trilaterale, creata da Rockefeller; fra i pochissimi politici italiani che vi appartengono, oltre a Vittorio Grilli, i due compagni di Letta, Giorgio Napolitano e Mario Monti;

 –  Loggia esclusiva “a porte chiuse” Aspen Institute, come recita il loro sito, «Il “metodo Aspen” privilegia il confronto ed il dibattito “a porte chiuse”.» Membri del suo comitato esecutivo italiano, guarda caso, sono, oltre a Enrico e Gianni Letta, Monti, Amato e vari altri; Napolitano non ha mancato di partecipare alle loro iniziative;

 –  Goldman Sachs, la più grande banca d’affari del mondo (http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2012/9/22/26536-la-goldman-sachs-vota-per-il-pd/; vedi anche sotto, voce zio Gianni Letta);

 –  Dal 1990 collabora con “l’Arel, Agenzia per le Ricerche e le Legislazioni fondata da Nino Andreatta, il più ultraliberista tra i ministri e gli economisti democristiani,” ( http://www.contropiano.org/news-politica/item/16124). Dal 1993 è segretario generale dell’Arel. Andreatta nel 1993 dichiarava quella delle privatizzazioni un’“emergenza nazionale” (http://archiviostorico.corriere.it/1993/marzo/03/Andreatta_privatizzare_emergenza_nazionale_co_0_9303039062.shtml); conosciamo bene le dichiarazioni di Letta a favore delle privatizzazioni: è probabile dunque che anche con Letta le privatizzazioni diverranno emergenza nazionale, a vantaggio (solo provvisorio) del bilancio e di Goldman Sachs.

 –  Fondatore del think tank bipartisan Vedrò, che vede fra i numerosi partecipanti l’amico di Monti Corrado Passera, Gianluca Comin, dell’Enel, ed Enrica Minozzi, dell’Eni, due aziende che Letta vuole smembrare e privatizzare (http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/04/24/perche-hanno-scelto-il-giovane-enrico/ ).

 –  PD. “Il Pd si candida ad essere il country party, il partito dell’Italia” ( http://vocialvento.com/2011/07/12/i-repubblichini/ ).

   Amicizie privilegiate e parentele:

 –   Napolitano, membro, come Letta, della Trilateral Commission e dell’Aspen Institute, e amico degli amici. In fondo è lui che ha appena nominato Presidente del Consiglio il suo compagno di logge Letta. –  Mario Monti, il Barone. Monti ha dunque come suo successore il suo compagno di logge ed estimatore Letta. Degno di nota è il cosiddetto “pizzino” di Letta a Monti – suo compagno di associazioni segrete ed esclusive quali il Bilderberg e la Trilateral Commission, e con interessi comuni in Goldman Sachs – un biglietto scambiato in Parlamento, la cui foto, assolutamente autentica, è stata pubblicata dal “Corriere della Sera” il 18 novembre 2011: «Mario, [si notino la confidenzialità e l’informalità, N.d.R.] quando vuoi dimmi forme e modi con cui posso esserti utile dall’esterno. Sia ufficialmente (Bersani mi chiede per es. di interagire sulla questione dei vice) sia riservatamente. Per ora mi sembra tutto un miracolo! E allora i miracoli esistono!» ( http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2011/11/18/pop_monti-foglio.shtml ); In altre parole: Mario Monti ha ricevuto l’incarico il 16 novembre 2011; subito dopo l’incarico Letta, che lo chiama “Mario” (in amicizia) gli dà il suo appoggio, “sia ufficialmente”, sia “riservatamente” (parola sottolineata da Letta; leggasi: in segreto); poi grida al miracolo per l’incarico al suo amichetto Monti della Trilaterale/Bilderberg/Aspen. Curiosità: nella parte finale della lettera, Letta scrive di aver “tenuto” – contatti? – con Stefano Grassi]. Il riferimento non è facilmente decifrabile ma potrebbe essere a Stefano Grassi, consigliere di Mario Monti, che ha frequentato la stessa università di Letta, conseguendo anch’egli un dottorato di ricerca in diritto presso la Scuola Superiore S. Anna di Pisa e che condivide con Letta attività nell’ambito di istituzioni della Comunità Europea. Mesi fa era scoppiato un mini-scandalo perché Monti avrebbe chiesto il distaccamento di Grassi, in qualità di consigliere per le politiche comunitarie e per le riforme economiche pagato dalla Comunità Europea (con i nostri soldi), per farlo lavorare al suo fianco nella Lista Monti.

 – Beniamino Andreatta (1928-2007), il Guru delle Svendite. Economista democristiano ultraliberista, che già favorì la carriera universitaria del suo portaborse Prodi, è stato un vero mentore per Letta. Fra i suoi principali insegnamenti, la ricetta dello spezzatino. Lo spezzatino di colossi industriali nazionali, come l’IRI, che ora Letta vuole applicare a Finmeccanica, ENI eccetera. Andreatta “nel 1992 annunciò che per rientrare dal debito pubblico occorreva “ridurre il reddito delle famiglie italiane di almeno 5milioni di lire””. Andreatta, secondo alcune fonti, sarebbe stato presente sul panfilo Britannia il 2 giugno 1992 nella presunta trattativa segreta fra oligarchi angloamericani (dicesi anche: l’ubiquitaria Goldman Sachs) e membri della classe dirigente italiana per la privatizzazione e la svendita del patrimonio industriale italiano ( http://www.movisol.org/draghi4.htm ). Esistono fonti che suggeriscono che Andreatta avesse come obiettivo la svendita integrale di tutte le quote statali di tutti i patrimoni pubblici. Andreatta, in qualità di neo-ministro degli esteri, accolse subito entusiasticamente la proposta britannica di mandare gli eserciti in Bosnia (http://www.movisol.org/draghi4.htm ).

 – Gianni Letta, lo Zio. Che il caso Letta sia un possibile caso di nepotismo (secondo varie possibili forme di favoritismo) è sotto gli occhi di tutti, ma in queste circostanze è il minore dei mali. Più problematiche sono le affiliazioni dello zio. Dal 18 giugno http://it.wikipedia.org/wiki/18_giugno 2007 http://it.wikipedia.org/wiki/2007 Gianni Letta è “membro dell’advisory board di Goldman Sachs International http://it.wikipedia.org/wiki/Goldman_Sachs con compiti di consulenza strategica per le opportunità di sviluppo degli affari, con focus particolare sull’Italia” (http://it.wikipedia.org/wiki/Gianni_Letta ). Si noti che un ruolo analogo è stato (è?) rivestito anche da Monti, il compagno di merende di Enrico Letta – che con lui frequenta il Bilderberg e la Trilaterale.

 –  Pierluigi Bersani, l’amico che non vende più. Bersani, compagno di partito, e coautore di libri con Enrico Letta, nel 1992-1993, ha avuto un ruolo nelle vendite delle industrie di Stato e si è attirato critiche per certi versi simili a quelle che colpivano Andreatta, in merito all’abulia circa le svendite di gioielli industriali italiani. Nerio Nesi, su “Liberazione”, accusò l’allora ministro Bersani accomunandolo ai “bravi funzionari del Tesoro”, di cultura monetarista, capaci solo di “vendere e svendere”: “È possibile che il responsabile dell’Industria non abbia alcunché da dire sul futuro del secondo gruppo manifatturiero italiano? Faccia sentire la sua voce” (http://archiviostorico.corriere.it/1997/aprile/28/Caso_Fabiani_Andreatta_contro_Iri_co_0_9704287286.shtml ). Tuttavia, Bersani il 14 febbraio 2013, pur essendosi dichiarato possibilista su una futura vendita di Finmeccanica, ha anche negato recisamente questa possibilità nel breve periodo, definendola “pazzesca” e quindi assumendo una posizione diametralmente opposta a quella di Letta. Evidentemente questo è uno dei motivi che l’hanno reso persona non grata ai poteri superforti, e quindi a Napolitano che non gli ha concesso incarichi (http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE91D00920130214 ).

 –  In sintesi, come lo ha definito L. Pistelli, Enrico Letta è “l’Amato del 2000” perché “è dentro tutti i giochi” (. http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/04/24/perche-hanno-scelto-il-giovane-enrico/ ).

 Conclusioni

 Il problema non è tanto che Letta sarebbe il responsabile di un governo di larghe intese

. Per quanto molti lo ritengano scandaloso, un governo di larghe intese sarebbe pur sempre una situazione migliore di quella reale, perché un inciucio alla luce del sole sarà pur sempre inciucio, ma è meglio di un inciucio segreto; in altri tempi lo si sarebbe chiamato compromesso storico – non che si possano fare paragoni con quello degli anni Settanta, che peraltro vedeva protagonista una classe dirigente di caratura infinitamente superiore a questa. Questa classe che, probabilmente non sapendo quello che ha fatto, con la rielezione di Napolitano ha compiuto il peccato originale dei prossimi sette anni.

Davvero sono stati così ingenui da credere che votando Napolitano avrebbero avuto in cambio qualcosa? Proprio quel Napolitano che “lavorava da tempo” alla sua rielezione, come afferma il deputato del PD Sandro Gozi (http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/prodiani-allo-scoperto-contro-re-giorgio-lavorava-da-tempo-a-rielezione-54793.htm ).

Ben difficilmente i membri del PD e del PDL otterranno qualcosa, né per sé né per il Paese. Infatti:

 –  un vero governo di larghe intese probabilmente non ci sarà, eccettuate le intese su questioni secondarie e sul salvataggio di qualche gruppetto di politici da guai giudiziari. Saranno grandi intese di facciata. Le vere intese, quelle sulle questioni fondamentali, saranno prerogativa dei soli compagni di merende di Letta Junior: Letta Senior, Monti, Napolitano, la direzione della Goldman Sachs e della Trilateral Commission e gli altri poteri superforti dietro a questo gruppo.

 –  Letta è il rappresentante di un Governo Monti 2, per l’austerity, per le privatizzazioni, per lo smembramento e la svendita dei gioielli nazionali, come nel ’92-’94.

 –  Letta, fino a prova contraria, è Monti Junior, e potrà presto trasformarsi in Andreatta Junior. Questo è espresso per l’ennesima volta a chiare lettere dallo stesso Letta:

“È chiaro – a chi è dotato di buon senso e responsabilità – che qualunque primo ministro si candidi a succedere a Monti dovrà farlo in continuità con Monti stesso.” (9 ottobre 2012, sito di Enrico Letta). Tutto ciò rende assolutamente non credibili i tranquillizzanti proclami dell’ultima ora di Letta contro l’austerità, diffusi anche dal “Financial Times”.

 Dunque, Letta, fino a prova contraria, deve essere considerato un nemico del patrimonio pubblico italiano. In altri termini, un nemico della Repubblica.

 Andrea Aliprandi

Fonte: www.comedonchisciotte.org

26.04.2013

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11777&mode=&order=0&thold=0

 

Fornero senza pietà coi pensionati Vuole indietro la quattordicesima

ma quanto son più buone le donne in politica….. 
– Signoraggio.it 

Era un’integrazione per i pensionati meno abbienti: ora hanno 36 mesi per restituire quanto percepito. Vengono colpiti circa 200mila anziani più poveri. 

Le comunicazioni sono cominciate ad arrivare da qualche giorno: “caro signor Tal de Tali lei ci deve restituire la quattordicesima” «indebitamente percepita nel 2009». Il prelievo, in 36 comode rate, avverrà sulla pensione a partire dalla rata di pensione di giugno. Distinti saluti, l’Inps (o l’Inpdap o l’Enpals). 
Nel pieno della peggiore crisi economica che l’Italia ricordi dalla fine della Seconda Guerra mondiale, mentre le stesse statistiche dell’Inps certificano che giusto nel 2011 quasi la metà dei pensionati (7,4 milioni) ha incassato una pensione inferiore a 1.000 euro e altri 2,2 milioni (il 13,3%) non hanno superato i 500 euro al mese, si passa a dare una bella grattugiata alle pensioni e ai pensionati più poveri. Come? Facendosi restituire dai 262 ai 504 euro «indebitamente percepiti». 
A settembre dello scorso anno, infatti, l’Inps ha ricevuto dall’Agenzia delle Entrate le incongruenze fiscali di chi nel 2009 aveva dichiarato di aver diritto alla cosiddetta Quattordicesima (mensilità aggiuntiva istituita dal governo Prodi nel 2007). Il ministero del Welfare – dopo un estenuante tentennamento e le pressioni parlamentari – è riuscito ad inserire soltanto una dilazione a 36 mesi della restituzione e ad evitare il pagamento delle more e degli interessi. Però Elsa Fornero, pur di non rinunciare a circa 60 milioni di incassi, ha comunque dato seguito alla restituzione forzosa. Morale: dal marzo scorso i poveri pensionati (possono richiederla e incassarla soltanto coloro che hanno un trattamento non superiore a 8.504 euro), hanno cominciato a ricevere la sgradita comunicazione dall’Inps (che con il “Salva Italia” di Monti ha assunto funzioni e compiti anche di Inpdap e Enpals) . I tassati della Quattordicesima sono in tutto circa 200mila pensionati, nell’ipotesi migliore lo Stato incassera 60 milioni di quest iniziativa, meno di un euro a testa per tutti gli italiani, circa 300 euro in media per ogni pensionato il prelievo. Con un costo (decurtazione media) di circa 10 euro al mese per i prossimi tre anni. 
Insomma, l’ultimo regalo della Fornero è di non essere riuscita a bloccare la restituzione. Non per tutti, per carità, ma almeno per quel popolo di pensionati che superava la soglia massima (8.504 euro l’anno) di qualche manciata di euro. Basta infatti avere un minimo di reddito Irpef dichiarato all’Agenzia delle Entrate, anche soltanto 5 euro, per perdere il diritto all’erogazione straordinaria. Considerando che secondo Bankitalia il Prodotto interno lordo italiano nel 2012 dovrebbe attestarsi oltre i 1.595 miliardi di euro, andare a grattare 60 milioni con la restituzione (il prelievo obbligatorio) nelle tasche dei pensionati è veramente bizzarro. Tanto più che spedire 200mila lettere, controllare centinaia di migliaia di posizioni previdenziali con altrettante posizioni fiscali ha comunque un costo. Insomma, giustissimo farsi restituire dal soliti furbetti la Quattordicesima non dovuta. Però applicando la norma a tutt i, anche a chi non ha comunicato di sforare di qualche euro il limite massimo, vuol dire andarsela a prendere proprio con la fascia più debole ed economicamente disagiata della popolazione. 
La norma sull’elargizione della mensilità aggiuntiva era stata pensata nel 2007 (ma applicata solo nel 2009) proprio per venire incontro a chi a fine mese proprio non riesce ad arrivarci. E infatti, spiegano dall’Inps, «la somma aggiuntiva non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali». Come dire: è inutile tassare un poveretto che non solo non arriva a fine mese ma non riesce neppure a scavallare la metà del mese con l’iperbolica pensione di 653 euro al mese. 
I sindacati, in verità, scoperto il trappolone avevano richiesto al ministro Fornero di soprassedere con la restituzione forzosa almeno nei casi conclamati di sforamento minimale. Non c’è stato nulla da fare. L’unica concessione è stata la dilazione in 36 «comode rate». Come se pagare a rate non fosse sempre rinunciare a quegli 8 euro che consentono di comprare qualche litro di latte o qualche pacco di pasta in più per tirare la fine del mese. 
Inflessibile la norma, insensibili i tecnici. Morale: a cominciare da giugno chi riceve la sontuosa pensione sotto i 653 euro si vedrà defalcati circa 8 euro al mese. Proprio una bella trovata di chi 8 euro li spende serenamente per regalarsi un aperitivo e non deve fare i salti mortali per non finire alla mensa della Caritas (sempre che già non stia in fila). 
Fonte: liberoquotidiano.it 

http://www.signoraggio.it/fornero-senza-pieta-coi-pensionati-vuole-indietro-la-quattordicesima/ 

 

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Madrid, l’assedio al Congresso: migliaia in piazza, scontri con la polizia

Migliaia di persone hanno riempito oggi plaza Neptuno, a Madrid, per l’assedio al Parlamento convocato dalla piattaforma ‘En Pie!’ che riunisce diverse realtà dei movimenti spagnoli; una manifestazione in cui chiedere con forza le dimissioni dell’esecutivo di Rajoy, leader del Partido Popular, e la fine delle politiche di austerità che hanno colpito duramente la Spagna in questi anni di governo a guida del PP.

 Il concentramento in plaza Neptuno era stato convocato per le 17 ma già nelle ore precedenti un impressionante dispiego di forze dell’ordine ha blindato completamente la zona: in tutto più di 1400 agenti schierati assieme a una lunga fila di transenne e blindati che bloccavano l’accesso al palazzo ‘Carrera de San Jerónimo’ che ospita il congresso e alle vie adiacenti. Fin dalla mattina le forze dell’ordine hanno alimentato un clima di intimidazione perquisendo e identificando i gruppi di persone che si recavano in piazza; ancora prima che la manifestazione avesse inizio si contavano già i primi fermi per possesso di oggetti rinvenuti negli zaini e bollati come ‘armi’ da parte della polizia.

 Migliaia le persone che hanno comunque riempito plaza Neptuno fino alla sera: nella variegata piazza erano presenti i vari movimenti sorti in questi anni nel contesto della crisi e contro gli attacchi perpetrati da Rajoy in vari ambiti, dall’istruzione, alla sanità, al diritto all’abitare.

 Alcune ore prima dell’inizio della manifestazione un attacco informatico ha messo fuori uso il sito web del Parlamento, che in concomitanza con l’assedio ha deciso di sospendere i lavori dell’assemblea plenaria.

 Intorno alle 20 i manifestanti hanno sfidato l’apparato di sicurezza posto tutto attorno al palazzo, tentando di rimuovere le barriere difensive che bloccavano l’accesso e lanciando oggetti in direzione dei cordoni di polizia. A quel punto sono partite le prime violente cariche con cui gli agenti hanno rincorso e disperso il corteo per diversi metri, costringendolo a ricompattarsi nelle vie adiacenti dove gruppi di manifestanti hanno continuato a lungo a fronteggiare la polizia per riprendersi la piazza.

 La giornata si è conclusa con un totale di 15 persone arrestate e decine di feriti.

 Proprio domani il parlamento sarà chiamato a votare su nuovi tagli mentre gli ultimi dati sulla disoccupazione in Spagna parlano di percentuali record del 27%; dopo l’assedio dello scorso settembre, la piazza di oggi ha rigettato una volta di più le ricette neoliberiste e di sacrificio imposte da Rajoy che trovano ormai opposizione sempre più ampia nel paese.

 VIDEO :

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=vvHrvtmNDIg

 http://www.infoaut.org/index.php/blog/conflitti-globali/item/7611-madrid-lassedio-al-congresso-migliaia-in-piazza-scontri-con-la-polizia

 

Banche Confedercontribuenti: tassi usurai, arriva sentenza Tribunale di Venezia, che fa giustizia per migliaia di clienti.

Banche: Confedercontribuenti, “tassi usurai” arriva sentenza Tribunale di Venezia, che fà giustizia per migliaia di clienti.

Roma – Mentre il credit crunch non molla le aziende e non si allenta la stretta creditizia delle banche: in questo secondo trimestre ci sarà un nuovo peggioramento, un risultato importante nella battaglia contro l’usura bancaria arriva da una sentenza della Corte d’Appello di Venezia, Terza Sezione Civile, che ha stabilito che “in caso di applicazione di tassi usurari da parte delle banche per prestiti ai clienti, questi ultimi non sono tenuti a versare nessun interesse. Il dovere del pagamento è limitato alla restituzione del solo capitale. Questa importante sentenza ha dichiarato il presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro “ha effetti dirompenti perché riguarda tutti coloro che hanno sottoscritto un contratto usurario in banca, La Corte d’Appello riconosce il diritto al finanziamento a tasso zero, con la totale restituzione di quanto pagato per interessi, spese, commissioni, indennità di extrafido”. Una sentenza che fà giustizia su un sistema bancario che ha costretto imprese e famiglie a sottostare alle regole e ai tassi imposti oltre quanto previsto dalle leggi in materia. Certamente aggiunge Finocchiaro è necessario che la questione “banche” non sia oggetto del solo contenzioso giudiziario ma obiettivo prioritario nel programma del nuovo Governo. Bisogna affrontare la questione in maniera radicale, modificando la stessa legge sui tassi soglia di usura. Sono davvero centinaia di migliaia gli utenti bancari coinvolti in queste pratiche illegali, dice Alfredo Belluco responsabile del numero verde di Confedercontribuenti 800814603 dedicato alla lotta contro l’usura bancaria. Arrivano migliaia di segnalazioni e il contenzioso contro anatocismo e usura è in crescita esponenziale. Ecco perchè è necessario un intervento legislativo che risolva anche retroattivamente una questione che sta mettendo in ginocchio un numero rilevante di imprese e famiglie.

 

Siria: Ministro Esteri Hague ammette, a fianco ribelli pure numerosi cittadini britannici

DAMASCO (IRIB) – Il Ministro degli Esteri britannico William Hague ha dichiarato apertamente che un “numero considerevole” di cittadini britannici combattono a fianco dei gruppi estremisti in Siria.

Secondo la BBC, Hague ha sostenuto che i gruppi estremisti avrebbero reclutato indisturbati i cittadini britannici in causa tra le loro file ed ha considerato ciò una minaccia futuro per la sicurezza nazionale del Regno Unito. Ciò mentre molteplici fatti e fonti indipendenti confermano che e’ stato proprio il governo britannico a rafforzare e finanziare questi gruppi di militanti con l’obbiettivo di rovesciare il governo legittimo del presidente Assad in Siria.

http://www.bbc.co.uk/news/uk-politics-22284670

http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/124724-siria-ministro-esteri-hague-ammette,-a-fianco-ribelli-pure-numerosi-cittadini-britannici