Il popolo dei tunnel che vive sotto le strade d’America

di Michael Snyder 
The Economic Collapse 

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Sapevate che ci sono migliaia e migliaia di persone senza fissa dimora che vivono sottoterra sotto le strade delle principali città degli Stati Uniti? Sta accadendo a Las Vegas, sta accadendo a New York City e anche a Kansas City. Mentre l’economia crolla, la povertà negli Stati Uniti sta letteralmente esplodendo e così i senza fis sa dimora. Oltre alle migliaia di persone del “popolo dei tunnel” che vivono sotto le strade d’America, ci sono anche migliaia di persone che vivono nelle tendopoli, ci sono decine di migliaia di persone che vivono nei loro veicoli e ci sono più di un milione di bambini della scuola pubblica che non hanno una casa nella quale tornare di notte. Il governo federale ci dice che la recessione “è finita” e che “le cose stanno migliorando”, eppure la povertà e i senza fissa dimora in questo paese continuano ad aumentare senza una fine in vista. Cosa succederà quando arriverà la prossima crisi economica?

Quando ho sentito che ci sono persone senza fissa dimora che vivono in una rete di tunnel sotterranei sotto le strade di Kansas City, sono rimasto assolutamente sbalordito. Ho dei parenti che vivono in quella zona. Non ho mai pensato a Kansas City come ad una delle città più difficili negli Stati Uniti.

Ma secondo il Daily Mail, la polizia ha recentemente scoperto una rete di tunnel sotto la città dove vivevano delle persone ..

Sotto le strade di Kansas City, ci sono profonde gallerie sotterranee dove un gruppo di vagabondi senza tetto viveva accampata.

Questi cosiddetti accampamenti per i senza tetto sono stati scoperti dalla polizia di Kansas City, che ha  sfrattato i residenti a causa dell’ambiente insicuro.

Le autorità hanno detto che queste persone vivevano nello squallore, con mucchi di immondizia e pannolini sporchi lasciati nelle zone boschive dei dintorni.

La parte più triste è il fatto che le autorità hanno trovato pannolini sporchi nelle zone vicino a questi tunnel. Questo deve significare che i bambini erano stati allevati in quel tipo di ambiente.

Purtroppo, questo  sta accadendo in tutto il paese. Negli ultimi anni, il popolo dei tunnel di Las Vegas ha ricevuto un bel po’ di pubblicità in tutto il mondo. E’ stato stimato che più di 1.000 persone vivono nella massiccia rete di gallerie inondate sotto la città …

Nelle profondità sotto le luci scintillanti di Las Vegas si trova un sinistro labirinto abitato da ragni velenosi e da un uomo soprannominato The Troll che brandisce una sbarra di ferro.

Ma, sorprendentemente, i 200 chilometri di gallerie inondate sono anche la dimora di 1.000 persone che sbarcano il lunario in quel lungo ventre buio.

Alcuni, come Stev en e la sua fidanzata Kathryn, hanno arredato la loro casa con notevole attenzione – il loro ‘bungalow’ di 400 piedi quadrati  vanta un letto matrimoniale, un armadio e persino una libreria.

Riuscireste ad immaginare di vivere in quel modo? Purtroppo, per un numero crescente di americani una “vita normale” non è più un’opzione. O sono costretti ad andare nei rifugi per senzatetto o devono cercare di guadagnarsi un’esistenza in proprio in qualunque modo possibile.

A New York, le autorità cercano costantemente di sradicare le persone che vivono nei tunnel sotto la città e tuttavia sembra che non siano in grado di trovarli tutti. Quello che segue è un estratto da un articolo del New York Post sul “Popolo talpa” che vive sotto New York City …

Le persone senza fissa dim ora che vivono qui sono chiamati Uomini Talpa. Non vivono, come molti credono, in una società sotterranea organizzata, separata. E’ più una vita solitaria di una comunità sparpagliata e segreta di individui sfortunati.

Il New York Post ha seguito un uomo senza fissa dimora conosciuto come “John Travolta” in un tour attraverso il mondo sotterraneo. Quello che hanno scoperto è  un mondo molto lontano dall’esperienza della maggior parte dei newyorkesi …

Nelle gallerie, il loro mondo è fatto di liquore di malto, spazi stretti, vicini schizofrenici, fame e sbalzi di caldo e freddo. Travolta e gli altri mangiano abbastanza bene, perché vivono su un programma regolato di avanzi dei ristoranti, scaricati ogni notte in tempi diversi in tutto il quartiere sopra la sua presunta casa.

Anche se il Dow raggiunge un alto record dopo l’altro, la povertà a New York continua a crescere ad un ritmo spaventoso. Incredibilmente, il numero di persone senza casa che dormono nei rifugi per senzatetto di New York è aumentato di un enorme 19 per cento l’anno scorso.

In molte delle nostre grandi città, i ricoveri per senzatetto sono già al massimo della capacità e sono letteralmente zeppi ogni notte. Molte persone senza fissa dimora spesso vengono lasciate a se stesse.

Questo è uno dei motivi per cui abbiamo visto la nascita di tante tendopoli.

Sì, le tendopoli sono ancora lì, solo che non attirano più l’attenzione in questi giorni, perché non sono in sintonia con la narrazione sulla  “ripresa economica” che i media mainstream promuovono attualmente.

In realtà, molte delle tendopoli sono più grandi che mai. Ad e sempio, è possibile vedere su Reuters il video su una tendopoli che cresce nel New Jersey che è stato postato su YouTube a fine marzo proprio qui. UMolte di queste tendopoli sono ormai dispositivi fissi, e purtroppo, probabilmente, diventeranno  molto più grandi quando la prossima crisi economica colpirà.

Ma forse la parte più triste di tutto questo è il numero enorme di bambini che soffrono ogni notte.

Per la prima volta in assoluto, più di un milione di bambini delle scuole pubbliche negli Stati Uniti sono senza casa. Quel numero è aumentato del 57 per cento a partire dall’anno scolastico 2006-2007.

Quindi, se le cose vanno davvero  “sempre meglio”,  perché ci sono più di un milione di bambini della s cuola pubblica senza casa?

In questi giorni un sacco di famiglie che hanno perso la loro casa hanno finito per vivere nei loro veicoli. Il seguente è un estratto da un’intervista di 60 minuti con una famiglia che vive in un camion …

Questa è la casa della famiglia Metzger. Arielle, 15 anni. Suo fratello Austin, 13 anni. La loro madre è morta quando erano molto giovani. Il loro padre, Tom, è un falegname. Cerca lavoro da quando il settore edile della Florida è crollato. Quando la loro casa è stata pignorata, ha comprato il camion su Craigslist con le sue ultime migliaia di dollari. Tom è un po’ timido di fronte alla telecamera – pensa che dovremmo parlare con i bambini – e non ci vuole molto a capire perché.

Pelley: Da quanto tempo vivi in questo camion?

Arielle Metzger: Circa cinque mesi.

Pelley: Cosa si prova?

Arielle Metzger: E ‘un’avventura.

Austin Metzger: Ecco come la vediamo.

Pelley: Quando i bambini a scuola vi chiedono dove vivete, cosa rispondete?

Austin Metzger: Quando vedono il camion mi chiedono se ci vivo dentro, e quando esito a rispondere, capiscono. E dicono che non lo diranno a nessuno.

Arielle Metzger: In effetyti non è imbarazzante più di tanto. Voglio dire, è solo la vita. Tu fai quello che devi fare, giusto?

Ma dopo aver visto un telegiornale o aver letto qualcosa in internet su queste persone ci dimentichiamo rapidamente  di loro perché non fanno parte del “nostro mondo”.

Un altro posto dove finiscono molte persone povere è il carcere. In un precedente articolo, ho spiegato in dettaglio come la popolazione carceraria negli Stati Uniti è esplosa negli ultimi anni. Se riuscite a crederci, gli Stati Uniti hanno ora circa il 25 per cento di tutta la popolazione carceraria mondiale, anche se rappresentano solo circa il 5 per cento della popolazione mondiale totale.

E in questi giorni non sono solo i criminali violenti ad essere gettati in prigione. Se si perde il lavoro e si resta indietro con le bollette, si può essere imprigionati. Quello che segue è un estratto da un recente articolo di CBS News …

Circa in un terzo degli stati americani oggi la gente è in carcere per non aver pagato i suoi debiti, dalle multe e tasse alle carte di cred ito e prestiti auto, secondo l’American Civil Liberties Union. Tali pratiche contravvengono a una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti del 1983 secondo cui violano l’Equal Protection Clause della Costituzione.

Alcuni stati applicano “sanzioni sulla povertà”, come ad esempiopenali per il ritardo, tariffe per i piani di pagamento e interessi, quando le persone non sono in grado di pagare tutti i debiti in una volta. Ad esempio, l’Alabama richiede una quota del 30 per cento sulla riscossione, mentre in Florida si permette ad esattori privati di aggiungere una maggiorazione del 40 per cento sul debito originario. Alcune contee della Florida utilizzano anche i cosiddetti tribunali per la riscossione, dove i debitori possono essere incarcerati ma non hanno diritto a un difensore d’ufficio. Nel North Carolina, le persone pagano per l’utilizzo di un difensore pubblico, così gli imputati poveri che non possono permettersi tali costi potreb bero essere costretti a rinunciare a un consulente legale.

Gli alti tassi di disoccupazione e di deficit fiscali del governo che hanno seguito il crollo immobiliare hanno aumentato il ricorso alla prigione per i debitori, poichè gli stati sono alla ricerca di modi per ricostituire le loro casse. Chettiar ha detto: “E’ come prelevare sangue da una pietra. Gli Stati stanno cercando di aumentare le loro entrate sulle spalle dei poveri.”

Se sei povero, gli Stati Uniti possono essere un luogo incredibilmente freddo e crudele. La misericordia e la compassione sono diminuite molto.

La classe media continua a ridursi e la povertà continua a crescere di anno in anno. Secondo l’US Census Bureau, circa un americano su sei ora vive in povertà. E se contate anche quelli che sono considerati “quasi poveri”, tale numero diventa molto più grande. Secondo l’US Census Bureau, più di 146 milioni di americani sono o “poveri” o “a basso reddito”.

Per molti altri fatti sul rapido aumento della povertà in questo paese, leggete il mio precedente articolo intitolato “21 statistiche sulla crescita esplosiva della povertà in America che tutti dovrebbero conoscere“.

Ma anche se la povertà cresce, sembra che il cuore di coloro che ancora hanno i soldi sia sempre più freddo. Basta guardare a quello che è accaduto di recente in un negozio di aliment ari che era in procinto di chiudere ad Augusta, in Georgia …

I residenti hanno occupato il parcheggio con sacchetti e cestini sperando di ottenere alcuni alimenti per l’infanzia, prodotti in scatola, pasta e altri alimenti non deperibili. Ma una chiesa locale non è  venuta a prendere il cibo, come, secondo  il negoziante, era stato organizzato prima dello sfratto. Mentre le persone presentavano per il cibo, quello che era rimasto all’interno dei locali-come per qualsiasi sfratto-è entrato in possesso del titolare, la SunTrust Bank.

La banca ha ordinato che il cibo fosse caricato in cassonetti e trasportato in discarica anziché distribuirlo. La polizia ha dovuto trattenere le persone che che si erano riunite, quando hanno visto distrutto quel cibo per fettamente buono. Lo sceriffo locale Richard Roundtree ha detto la notizia che “la possibilità di una sommossa era estremamente alta.”

Immaginereste di veder succedere una cosa del genere?

Ma, naturalmente, le elargizioni e la beneficenza sono solo soluzioni temporanee. Quello di cui i poveri di questo paese hanno realmente bisogno sono posti di lavoro, e, purtroppo, non c’è stato un recupero di posti di lavoro negli Stati Uniti, dal momento che la recessione si è conclusa.

In realtà, la crisi occupazionale sembra che stia cominciando di nuovo a peggiorare. Il numero di licenziamenti nel mese di marzo è stato del 30 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Nel frattempo, le piccole imprese stanno segnalando che l’assunzione è in procinto di rallentare in modo significativo. Secondo un recente sondaggio condotto dalla Federazione Nazionale delle Imprese indipendenti, le piccole imprese negli Stati Uniti sono estremamente pessimiste in questo momento. Quello che segue è ciò che Goldman Sachs ha detto su questo sondaggio …

Le componenti del sondaggio sono coerenti con il calo dell’ottimismo nei titoli, poichè la percentuale netta di intervistati prevedono di assumere a 0% (dal +4%), quelli che prevedono un aumento delle vendite sono scese a -4% (da +1%), e coloro che dichiarano che è un buon momento per espandere hanno raggiunto il +4% (da +5%). La percentuale netta degli intervistati che si aspetta un miglioramento dell’economia è rimasto invariato a -28%, un livello molto depresso Tuttavia, sul lato positivo, +2 5% degli intervistati prevede un aumento della spesa sociale [ZH:. Con la spesa di Alcoa CapEx diminuita in due anni]. I proprietari di piccole imprese continuano a piazzare scarse vendite, le tasse e la burocrazia sono in cima alla loro lista di problemi di affari, come hanno fatto per molti anni in passato.

Allora, perché i nostri politici non stanno facendo nulla per risolvere questo problema?

Per esempio, perché non fermano i milioni di nostri posti di lavoro che vengano inviati fuori dal paese?

Beh, la verità è che non credono che abbiamo un problema. Infatti, il senatore statunitense Ron Johnson ha recentemente affermato che il deficit commerciale degli Stati Uniti “non conta”.

A quanto pare non sembra preoccupato dal fatto che più di 56.000 impianti di produzione sono stati chiusi negli Stati Uniti dal 2001.

E dalle ultime elezioni, la Casa Bianca sembra essere entrata in modalità festa permanente.

Martedì , un’altra sontuosa festa si terrà presso la Casa Bianca. E’ stata intitolata “In Performance alla Casa Bianca: Memphis Soul”, e includerà alcuni dei più grandi nomi nel settore della musica …

Come la Casa Bianca ha annunciato in precedenza, Justin Timberlake (che farà il suo debutto alla Casa Bianca), Al Green, Ben Har per, Queen Latifah, Cyndi Lauper, Joshua Ledet, Sam Moore, Charlie Musselwhite, Mavis Staples, e gli altri si esibiranno durante l’evento esclusivo.

Chi pagherà per tutto questo?

Lo faremo voi ed io. Anche per le feste follemente sontuose e le vacanze.

Complessivamente, i contribuenti statunitensi spenderanno oltre un miliardo di dollari per gli Obama quest’anno.

Mi chiedo che cosa ne pensa il popolo dei tunnel che vive sotto le strade d’America.

Fonte: The Economic Collapse  9 Aprile 2013 
Traduzione: Anna Moffa per I Lupi di Einstein



http://ilupidieinstein.blogspot.it/2013/04/il-popolo-dei-tunnel-che-vive-sotto-le.html

Le famiglie italiane subiscono un altro duro colpo: sospese le moratorie

Miss Diritti umani Boldrini? CI sei? Tranquilli, domani con la manifestazione del Pd contro la povertà tutto si risolverà

Non c’è pace per le famiglie italiane in quest’anno di crisi economica, a fine marzo è arrivata infatti un’altra brutta notizia, dopo tre anni sono state sospese le agevolazioni del Piano Famiglie e le proroghe che erano state emanate in attesa del Fondo di Solidarietà, purtroppo non sono servite ad evitare il peggio.

Infatti il Fondo del Ministero delle Finanze, che doveva subentrare da aprile, è rimasto incompiuto, a causa della solita lenta e complicata burocrazia italiana.

Ricordiamo che sono stati circa 90 mila in nuclei famigliari ad aver usufruito della moratoria che aveva concesso a molte famiglie la possibilità, in caso di difficoltà economiche, di sospendere per 12 mesi il pagamento delle rate del mutuo. Di questi circa ¼ che non è riuscito a riprendere i regolari pagamenti delle rate potranno usufruire di altri 6 mesi di tempo per rientrare del debito con la banca, a patto di rientrare nei nuovi parametri di assegnazioni.

Quali? Con il “Fondo Gasparrini”, il nome deriva ovviamente dall’onorevole che ha presentato la proposta di legge sul “Fondo di Solidarietà”, si è tentato di escludere tutti i comportamenti opportunistici che sono stati riscontrati con il Piano Famiglie.

Possono presentare la domanda tutti i soggetti che negli ultimi 3 anni hanno perso il posto di lavoro a causa di un licenziamento, per scadenza naturale del contratto o perché messi in cassaintegrazione dall’azienda, l’importo richiesto per il mutuo non deve superare i 250 mila euro e l’indicatore ISEE deve essere pari o inferiore ai 30 mila euro.
Esclusi quindi nuovamente dalla moratoria i lavoratori autonomi che erano già stati esclusi dalle agevolazioni del precedente Piano Famiglie.

L’ABI ha spinto affinché avvenga in tempi rapidi la risoluzione dell’iter burocratico che terminerà con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, l’ABI ha già preparato i moduli e la procedura di gestione telematica delle partiche che dovranno poi essere successivamente inviate alla CONSAP a cui spetterà infatti il compito di gestire il nuovo Fondo di Solidarietà.
Confidiamo davvero che il Fondo di Solidarietà parta in breve tempo per continuare a dare fiducia a tutte quelle famiglie in difficoltà che con la moratoria erano tornate a sperare in un futuro migliore.

Fonte: di Erica Venditti da Ifanews.it


http://www.informarexresistere.fr/2013/04/12/le-famiglie-italiane-subiscono-un-altro-duro-colpo-sospese-le-moratorie/#axzz2QFnKwTjG

Il suicidio politico: Francia nel baratro con l’Euro

com’era il motto della Francia? Egalité, liberté POVERTé E BOMBARDE’?

Il suicidio politico: Francia nel baratro con l’Euro

di Jacques Sapir

Così, il governo si appresta a utilizzare il procedimento del decreto-legge per accelerare le sue “riforme”. Questo procedimento è stato usato negli ultimi anni, ma era riservato a questioni più tecniche, come ad esempio la pianificazione urbana nel contesto della “Grenelle Environnement”. Il suo utilizzo su temi particolarmente sensibili ci riporta ai decreti-legge adottati nel 1967 da Georges Pompidou, Primo Ministro, sulla sicurezza sociale. Si potrà convenire che questo precedente non depone a favore del governo o del procedimento che ha scelto. In effetti, non possiamo immaginare un momento peggiore per cercar di operare delle forzature in campo sociale.

La crisi si aggrava

Le ultime notizie non sono buone, a dir poco, in campo economico. L’annuncio della distruzione di quasi 100.000 posti di lavoro nel 2012, di cui più di 44.000 nell’ultimo trimestre ( qui ), conferma quello che già sapevamo : la crisi si approfondisce. Le perdite di posti di lavoro sono una delle cause della disoccupazione in un paese che la cui situazione demografica vede un continuo rilevante flusso di giovani che si affacciano ogni anno sul mercato del lavoro.
Questa perdita di posti di lavoro è stata particolarmente importante nell’industria. Anche qui, niente di sorprendente. La produzione industriale continua a diminuire. Può essere constatato nel grafico seguente, che mostra il tasso di crescita a scorrimento annuale, vale a dire, come variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Francia: il crollo della produzione industriale

Questo calo della produzione industriale porta con sé il crollo dei servizi. Quando soffre l’industria, soffre l’intera economia. Inoltre, oramai siamo soggetti alla concorrenza di paesi che hanno fatto una forte svalutazione interna, come la Spagna. La bilancia commerciale nei confronti di questo paese è diventata negativa. Ed è comunque gravemente insufficiente, data la debolezza dell’industria spagnola, a porre rimedio alla terribile crisi della Spagna. Tuttavia di giorno in giorno questo pesa sempre di più sull’industria francese, che ben presto dovrà porsi il problema di un forte calo dei suoi salari. Se sarà così, si sa in anticipo quale destino ci attende. La disoccupazione, già alta nel nostro paese, aumenterà ancora. In effetti, qui si può ben vedere che il problema centrale è l’euro: organizza, mettendoli insieme nella condizione di una parità di cambio immutabile, dei paesi le cui condizioni strutturali sono molto diverse, in una battaglia spietata in cui i lavoratori sono le prime vittime. L’euro è un’arena in cui sono sacrificati centinaia di migliaia o addirittura milioni di posti di lavoro: i lavoratori condannati alla disoccupazione dalla moneta unica possono dire “ave euro morituri te salutant”.

La crisi si aggrava (bis)

Queste politiche di svalutazione interna, eufemisticamente chiamate politiche di austerità, provocano effetti contrari a quelli desiderati. Abbiamo già scritto qui sulla Spagna e la Grecia, dove si assiste a una forte contrazione del credito che rafforza gli effetti dell’austerità, condannando moltissime imprese al fallimento. Oggi stiamo assistendo a un fenomeno simile, questa volta in Italia. Nel grafico 2, costruito a partire dai dati della Banca d’Italia, troviamo che la contrazione del credito di questi ultimi sei mesi è anche superiore a quella del 2009, dopo la crisi Lehman Brothers.

Gli effetti delle politiche di Monti sull’economia italiana

Va ricordato che uno degli argomenti avanzati nel 2011 per costringere Berlusconi a dimettersi era che una crisi italiana avrebbe potuto portare ad una crisi dell’euro, con effetti ancor peggiori rispetto a quelli della crisi Lehman Brothers nel 2008. Si può constatare, dalle statistiche ufficiali, che gli effetti della politica di Mario Monti, l’esecutore fallimentare designato dall’Europa, sono stati di gran lunga peggiori delle conseguenze della crisi del 2008/2009. E se non si troverà una soluzione rapida alla contrazione del credito, nei prossimi tre mesi assisteremo a un’ecatombe di piccole e medie imprese italiane. Le conseguenze, sia economiche che sociali e politiche, di una tale catastrofe saranno disatrose. Ma credere che questi effetti possono essere limitati alla sola Italia è una profonda illusione. Se l’Italia entra in una fase acuta della sua crisi, l’impatto si farà sentire anche in Francia.
Un suicidio politico

Perché, allora, in questo contesto drammatico, François Hollande ha deciso di procedere per decreti-legge? Non c’è urgenza nella questione delle pensioni. Ricordiamo, d’altronde, che su questo punto la vera variabile critica è il tasso di disoccupazione. (Se la disoccupazione è alta, i contributi non bastano a finanziare le pensioni, ndt). Siamo dunque di fronte a una politica che si è rassegnata, senza dirlo, ad un aumento significativo della disoccupazione. Queste misure porteranno a un ulteriore deterioramento della situazione economica e, in particolare, dei consumi, causando un ulteriore aumento della disoccupazione.

Ma siamo anche di fronte, e forse soprattutto, a una reazione di panico per le critiche dei tedeschi (qui ) sulla politica francese. Il governo dimostra così di prendere gli ordini da Berlino. Che questi ordini siano trasmessi da alcuni settori dell’elite francese non cambia nulla. Abbiamo già vissuto una situazione del genere nella storia … Certo, si dirà che è per una buona causa, per salvare l’euro che risulterebbe compromesso dalla “debolezza ” delle riforme francesi. Il prezzo da pagare sarà molto alto, molto probabilmente alle elezioni europee del 2014. Ma nel frattempo, il governo ha commesso un vero e proprio suicidio politico.

fonte: Voci dall’Estero

 

IL DEFAULT DIVENTA LEGGE: ECCO COME

Prendo spunto da un ottimo articolo pubblicato daMazziero Research, tra le migliori società indipendenti di ricerca finanziaria presenti in Italia, per tornare su un tema di fondamentale importanza che abbiamo già trattato in un precedentearticolo pubblicato suquesto sito (LETTURA SUGGERITA),  che riguarda la possibilità, da parte dello stato, di decurtare il capitale sugli investimenti in titoli di stato.

Ciò, per effetto del recepimento in Italia, così come in tutti i paesi che appartengono all’unione, di quanto previsto dal Trattato di Istituzione del Meccanismo Europeo di Stabilità(ESM) che dispone che,  tutti i paesi europei sono obbligati ad applicare le Clausole di Azione Collettiva (CAC) sui propri titoli di debito pubblico di nuova emissione. Le CAC, è bene ricordarlo,  sono delle vere e proprie clausole vessatorie previste sui nuovi titoli di stato di durata superiore a 12 mesi, emessi da ogni paese europeo aderente all’ESM, con la prima cedola scadente a partire dalla data del 1 gennaio 2013. Queste clausole regolano la possibilità, per uno stato che versa in una condizione di crisi del debito sovrano, di ricontrattare interessi, scadenze e di proporre agli investitori lo scambio con obbligazioni di diversa tipologia.

Per effetto di ciò, come evidenzia l’analisi di Mazziero Research, vediamo quali modifiche potrebbero essere  possibili, almeno le più rilevanti:

§  La data dei pagamenti di cedole o rimborsi. Ad esempio: il titolo scade nel 2017? La scadenza viene spostata al 2022. Slittamento possibile anche per le cedole periodiche.

§  La riduzione dei pagamenti e del rimborso. Ad esempio: il titolo valeva 1.000 euro? Ne verranno rimborsati solo 500. Stesso discorso per le cedole periodiche.

§  Il cambio del metodo per calcolare i pagamenti. Ad esempio: il titolo dava un rendimento connesso all’inflazione? Verrà corrisposta solo una frazione della rivalutazione derivante dal variare del costo della vita, oppure non verrà corrisposta affatto.

§  Il cambio della valuta e del luogo di pagamento. Ad esempio: il titolo era emesso in euro? Può essere rimborsato in lire, naturalmente nemmeno il valore di cambio costituisce una certezza.

§  La modifica della seniority. In pratica l’ordine di preferenza con cui il titolo viene rimborsato rispetto ad altri creditori.

Il decreto si addentra in una serie di tecnicalità, ma la sostanza in definitiva è che tutti i titoli di Stato con durata superiore a un anno emessi a partire dal 2013 possono essere modificati a piacere al fine di rispondere alle necessità di cassa dell’Emittente.

Le percentuali di accordo da raggiungere non sono in genere un problema, l’abbiamo visto in Grecia, inoltre dopo il lancio delle operazioni di rifinanziamento della BCE (LTRO) in cui vengono prestati denari alle banche a tasso agevolato, queste sono state incoraggiate a impegnare buona parte di tali somme in titoli di Stato della propria nazione. Si è così verificato un lento spostamento della composizione degli investitori verso una detenzione nazionale dei propri titoli di Stato, diminuendo nel contempo l’effetto sistemico nel caso di una ristrutturazione (default) del debito.

Proprio ieri, la Banca d’Italia, nel suo consueto Supplemento al Bollettino Statistico, ha evidenziato che i titoli di debito pubblico in portafoglio alle banche italiane son saliti a fine febbraio a quota 351 miliardi di euro, il massimo dal 1998.

Il grafico in esame mostra l’andamento dei titoli di stato in mano alle banche italiane e, come si può facilmente intuire, a partire dal mese di gennaio 2012, in concomitanza con le due operazioni di finanziamento della BCE alle banche europee,  assistiamo ad una verticalizzazione delle cura che testimonia l’incremento dei titoli di stato in pancia alle banche domestiche, che hanno assorbito le emissioni dei titoli di stato grazie alla  ricevuta dalla BCE.

Gli eventi che si stanno susseguendo nel contesto europeo, con particolar riferimento a quanto recentemente accaduto a Cipro, dovrebbero indurci a valutare alcuni fenomeni con un adeguato senso di inquietudine, ma anche con maggior consapevolezza, vista la crescita esponenziale dei rischi.

Come giustamente si afferma nell’analisi, le due aste di finanziamento a favore del sistema bancario europeo, hanno consentito  alle banche italiane di comprare i titoli di italiani riducendo di molto il perimetro di detenzione dei titoli italiani ad un livello domestico. Questo, evidentemente, se da una parte ha ridotto, almeno parzialmente,  gli effetti sistemici conseguenti ad una eventuale ristrutturazione del debito pubblico, dall’altra pone le basi per il concretizzarsi di una simile eventualità, che colpirebbe i detentori dei titoli di stato, banche comprese.

In una situazione a regime di questo tipo, in cui le banche nazionali potrebbero diventare le principali detentrici del debito di uno Stato; a loro volta le banche stesse in caso di difficoltà verrebbero salvate dallo Stato con i soldi della collettività. E’ facile a tal punto comprendere che in occorrenza di un default la “moral suasion” dello Stato potrebbe facilitare il raggiungimento delle percentuali necessarie a far scattare le Clausole di Azione Collettiva rendendo obbligatorie per tutti le modifiche delle condizioni di pagamento dei titoli di Stato.

Come già avvenuto in Grecia, anche le famose agenzie di rating innesterebbero un ridicolo balletto, nel momento di annuncio dell’haircut (la riduzione dei pagamenti dei titoli di Stato) porterebbero il rating nazionale a selective default per poi attribuire una settimana dopo un nuovo rating, magari migliore di prima, visto che una parte del fardello di debito è stato accollato agli investitori.

Ed è così che i risparmiatori, sapientemente orientati a investire sui titoli di Stato, grazie a emissioni dedicate (i titoli di Stato patriottici che riconoscono anche un premio fedeltà) e una tassazione più clemente (differenza di tassazione fra i titoli di Stato e gli altri investimenti) si troverebbero a quel punto ricompensati di tanta fiducia con una bella perdita.

L’Unione Europea ha mostrato di reagire lentamente alle sfide dei mercati, ma quando riesce a trovare una soluzione tende a replicarla su vasta scala; ecco che la soluzione delle le Clausole di Azione Collettiva sperimentata in Grecia è stata adottata per tutti i Paesi grazie al Trattato di Istituzione del Meccanismo Europeo di Stabilità (ESM).

Allo stesso modo, malgrado la smentita del Presidente dell’Eurogruppo Dijsselbloem fresco di nomina, non vi è dubbio nel pensare che il prelievo forzoso ai conti correnti di Cipro potrà costituire un modello esportabile agli altri paesi in difficoltà.

Riassumendo:

§  Dopo la nazionalizzazione della banca olandese SNS e l’azzeramento del capitale subordinato degli obbligazionisti, le obbligazioni bancarie non sono più sicure.

§  Dopo il prelievo forzoso dai conti correnti di Cipro, tralasciando la vicenda italiana del 1992, i soldi lasciati in conti correnti e conti di deposito non sono più sicuri.

§  Dopo il decreto sulle Clausole di Azione Collettiva, che abbiamo qui commentato, anche l’investimento in titolidi Stato non può più essere considerato sicuro.

Non possiamo dire che non siamo stati avvisati.


Nuova provocazione Usa: aerei da guerra nelle Filippine

del 4 aprile

Continuano le provocazioni di Washington verso la Corea del Nord, 

che a questo punto si sente accerchiata.

E’ di questa settimana la distribuzione di una dozzina di aerei F/A-18 nelle Filippine, la prima volta che gli Usa mandano tanti velivoli del genere in quel paese per prendere parte alle annuali esercitazioni militari con la sua ex-colonia.

 Le attività bilaterali militari inizieranno il venerdì con 8.000 soldati americani e filippini.

 I war-games sono in corso “sulla base del trattato di difesa reciproca”, un anello importante nella catena di alleanze americane nella regione Asia-Pacifico in funzione anti-cinese e nordcoreana. Gli Stati Uniti hanno analoghi accordi militari con Corea del Sud , Giappone , Singapore e ovviamente Australia .

Le trivellazioni sul vulcano Marsili: progresso o follia?

10 aprile 2013- Da giorni si susseguono senza soluzione di continuità eventi sismici anche di non lieve entità in tutto il territorio nazionale.

Non si tratta fortunatamente di catastrofi con morti e devastazioni, ma è uno stillicidio continuo e potrebbe continuare.

Tutto potrebbe essere spiegato con le rilevazioni condotte sulla attività del vulcano Marsili e la presenza di numerose frane sulle sue pareti, foriere, secondo i tecnici, di un suo imminente risveglio. Queste frane originerebbero la serie di movimenti tellurici vicino alle coste calabresi e siciliane  e successivamente in siti più lontani.

 Ma cosa potrebbe aver risvegliato una devastante bomba ad orologeria? Partiamo dai  progetti di trivellazione del vulcano Marsili.

Energia sfruttando il calore generato dal vulcano sottomarino era l’idea del progetto guidato dall’azienda privata Eurobuilding e condotto in collaborazione con Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Centro di Ricerche e Studi Sperimentali per le Geotecnologie dell’Università di Chieti (Cers), Istituto di Scienze Marine (Ismar) del Cnr e Università Politecnica di Bari. Entro il 2013 sarebbero dovute iniziare le prime indagini sulla fattibilità del progetto, il cui obiettivo è trasformare il calore generato dal vulcano in una grande centrale di produzione di energia, ma le trivellazioni potrebbero essere state anticipate.

“E’ un progetto unico al mondo e che punta a produrre entro il 2020 circa 200 MegaWatt di energia elettrica sfruttando il calore dell’acqua che circola all’interno della struttura sottomarina del vulcano Marsili”, ha spiegato uno dei responsabili, Diego Paltrinieri.

La struttura, che si trova circa 140 chilometri a Nord della Sicilia, è considerata una delle zone più ricche di giacimenti di ‘calore fluido’ al mondo: l’acqua che si infiltra nei numerosi vulcani dell’area, nel complesso la più grande d’Europa, si surriscalda raggiungendo temperature fra 350 e 400 gradi.

Secondo Paltrinieri “la struttura può essere immaginata come un grande bollitore pieno di acqua marina, riscaldato da un fornello a diversi chilometri di profondità e chiuso da un grande coperchio. Numerose fratture nella struttura permettono la circolazione al suo interno di grandi masse d’acqua”.

Il primo passo prevede di realizzare una prima trivellazione del ‘coperchio’ per verificare le condizioni e la fattibilità dell’opera.

 Il passo successivo sarà infine pompare una parte di quell’acqua e utilizzarla, sotto forma di vapore, per mettere in movimento delle turbine per la produzione di energia elettrica.

Nel rispondere ai possibili rischi legati alla realizzazione del progetto, Paltrinieri ha spiegato che “la sicurezza è garantita da tutte le verifiche del caso effettuate in particolare dai ricercatori di Ingv e dal fatto che nessuna azienda privata sarebbe mai disposta a investire soldi in un progetto se esistessero rischi di qualche forma”.

 http://www.articolotre.com/2013/04/le-trivellazioni-sul-vulcano-marsili-progresso-o-follia/158873

LA “POLITICA” DEL DISSENSO

10 aprile 2013  Paisa’: parliamoci CHIARO

di Mariarita Iannone

La prima cosa che va detta e’ che laddove non v’e’ consenso in politica v’e’ dissenso.

Laddove il dissenso e’ imposto e unilaterale, e’ chiaro che si e’ in dittatura e non piu’ in democrazia. Tanto meno, di conseguenza, in una repubblica. Da: il pubblico, il popolo e’ sovrano. Manca il sovrano popolo, si azzera la repubblica. E la democrazia.

La seconda e’ che dissenso non equivale a politica. Bensi’ a guerra. Con scopi NON democratici, bensi’ dittatoriali. Appunto.

Parliamo dunque di guerra. Pertanto di strategia di guerra.

Sembrano esserci due veicoli o strategie per aggredire territori altrui. Lanciando bombe o lanciando spread. Alias: dichiarandosi oppure imbrogliando.

Un imbroglio equivale; sempre; ad una menzogna.

In tali casi, appunto, lo strozzino pretende che tu ti imbavagli da solo. Attenzione: non te lo sta “chiedendo”; cosa diversa. Lo PRETENDE. Vuole che sia tu stesso a svuotare la tua cassaforte ‘spontaneamente’ e a dargli tutto cio’ che ti appartiene: soldi, gioielli, preziosi, immobili, mobili e soprattutto che ti sottometti al suo volere; da te stesso! Questo strozzino non vuole solo il tuo sangue ma proprio la tua anima. Ti potrebbe far fuori ovvio e prendersi tutto. Perche’ non lo fa?

Semplice, non gli conviene. Chi schiavizzerebbe altrimenti? Anche perche’ le bombe le lancia in altri territori. Non e’ che le risorse poi siano infinte c’e’ da considerare, ma soprattutto va considerata la propria ‘immagine’… Sai, il vocabolario al CONTRARIO si puo’ utilizzare per un periodo relativamente confinato. Al lungo andare la gente si accorgerebbe che e’ un INGANNO.

Conseguentemente, parliamo di aspirazioni di colonizzazione. Di INVASIONE.

Quale arma puo’ mai condurre dunque ad una rapina del genere e ad una colonizzazione del genere? O meglio ad una INVASIONE?

Ancora piu’ semplice! L’arma del RICATTO.

Un ricatto basato su menzogne e inganni ma soprattutto connivenze. Quindi di minacce: fondate su falsificazionidella realta’, falsificazioni dei fattitramite gente collusa, indignitosa, traditrice, ricattata e ricattabile.

Oppure addirittura inventandosi scandali su misura qualora il tizio non molli l’osso…

Sai che pacchia per certa stampa!

Una coercizionecelata praticamente, ossia mascherata. Da parte di una decina di anime (diciamo anime…) che architettano l’assalto e la razzia facendoti credere che sia tu stesso ad aprirgli la porta di casa tua. Del tuo forziere, persino della tua cantina!

Perche’? Perche’ lui a casa TUA si sente a casa… sua! Ma non come ospite o invitato. Come padrone, bada bene.

Chi puo’ essere tanto diabolico e sprezzante? O magari uno zingarello un po’ presuntuosetto e rozzetto? Uno che non sa dove siano ‘di casa’ le buone maniere?

Matematico: chi non ha alcun talento se non quello di derubare gli altri. Evidentemente avendo gia’ razziato e cannibalizzato in casa propria e anche altrove.

Nessuna competenza per produrre, ne’ capacita’ di concorrere veramente; lealmente e a viso aperto. Dato che si nasconde dietro paroloni mal posti. Di depredare invece si.

Nessun talento se non quello di diffondere CAOS e PANICO allo scopo di imbrogliare e ingannare cosi’ da insediarsi, poi, quale “salvifico” sopraggiunto da lontano… Per poi presentarsi con un sorrisino ipocrita e altrettanto infame stampato su di una faccia di bronzo; quando ti ha gia’ pugnalato alle spalle una decina di volte.

Proprio come nella scena del bacio di Giuda a Cristo. Di questo si tratta.

Ma accordo con CHI allora? Fiducia a CHI? Per fare un bel favore a CHI? Dire sempre si a CHI? Compromesso DE CHE? Siamo SERI va’… Va, va!

Non essendo riuscito il Mr Monti-Bis, ne’ il Big Bang-Thatcher-Blair-Renzium (per ora) ne’ circuire Mr Grillo, ecco che tornano a propinare al popolo sovrano (a chiacchiere) il governo TECNICO. Di scopo, di saggi, di ‘fatto’, di… fondamentalmente sempre loro!

Quelli cioe’ che il baratro l’hanno proprio causato! Questo si che e’ vero talento.

Giustamente, abbiamo visto tutti come il GOLPE del novembre 2011, che segue a stretto giro dalla dichiarazione di guerra del 05 agosto 2011, sia stato non soltanto significativamente salvifico pertutti… ma altresi’ significativamente provvidenziale per i conti PUBBLICI. Gia’, proprio quelli del popolo! Quindi, ora che e’ aritmetico o meglio ‘automatico’, perche’ mai opporsi ad un nuovo salvataggio del genere??

Qualche “mission” o “agenda” – evidentemente – non e’ ancora stata compiuta fino in fondo… Quale?

Rigorosamente, quella del togliere definitivamente il CONSENSO agli italiani.

A tutti gli europei in verita’; nessun mistero, lo dichiara la missiva di aggressione contro l’intera Europa datata 05 agosto 2011:

http://bloganza.vloganza.tv/2011/09/lettera-della-bce-al-governo-italiano.html#.UWKK4zeaKSp

http://www.corriere.it/economia/11_settembre_29/sensini_documento_bce_e68f29d6-ea58-11e0-ae06-4da866778017.shtml

ci sono solo UN PAIO DI “ERRORI” in tale dichiarazione di GUERRA: 1. il luogo di emissione e 2. il nome del firmatario.

Li correggo debitamente: 1. LUNDINIUM, Fleetta Streetta, 2. Mr Goldman-Dragons (e basta).

Questa missiva e’ stata inviata ANCHE ad altri paesi europei. Detti PIIGS… segreto?

VEDREMO. QUI.

Si era detto: “ce lo chiede l’Europa”… poi cio’ e’ divenuto (per qualche oscuro motivo) “lo vuole la Merkel…” o “la Germania”. Infine si e’ tramutato in “e’ colpa dell’euro”. Elaborazioni un soffio piu’ TRASPARENTI e CHIARE no hee? Mah!

La Germania o la “Europa” vorrebbero il massacro di mezza Europa? Quella nell’area euro? Ossia proprio i clienti e referenti della Germania? E dell’Europa?

Ma, come sappiamo, la Germania e’ matta. No? La “Europa” e’ matta e l’euro non e’ una valuta bensi’ una truffa ecc. ecc.; si sente dire. Chiaro che, due a caso invece, il dollaro e la sterlina quindi relativi governi al contrario, non solo non hanno causato questo sfracellototalee globale ma questi due; la gente, il popolo di questi due Stati; sta magnificamente una Pasqua! Com’e’ noto. Mica sotto un treno…

Infatti, ecco che proprio i popoli dei suddetti Stati fuori dall’EURO, si mette a spaccare tutto, a saccheggiaresupermercati e a dar fuoco a tutto cio’ che incontra mosso – indiscutibilmente – da incontenibile gioia per lo strepitoso benessere dovuto alla loro monetasovrana:

http://www.youtube.com/watch?v=5u5FtriA8tA

http://www.bbc.co.uk/news/uk-england-london-14439970

http://www.google.it/search?q=occupy+wall+street+riots&hl=it&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=p89jUdT_Ouaw7Abe-oHADg&ved=0CDAQsAQ&biw=1024&bih=545

Ovvero, la “piu’ vecchia democrazia occidentale”… l’Inghilterra (non lo e’ ancora oggi, non si sa chi dica certe fesserie) ha accolto di certo a braccia aperte le liberalizzazioni; come si puo’ innegabilmente osservare qui di seguito; in specie quella del SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE (NHS):

http://www.youtube.com/watch?v=Dl1jPqqTdNo

…da notare, in specie, quanto siano LIBERE tali liberalizzazioni. Passando esse cioe’ da mani pubbliche a tasche CASTA privata ossia Lords; ma anche baroni e baronesse, ci mancherebbe. E non dimentichiamo Goldman Sachs kapo’ mundi:

http://socialinvestigations.blogspot.it/2012/02/nhs-privatisation-compilation-of.html

Domanda: ma la imposizione; tecnicamente RICATTO del 05 agosto 2011 l’ha mandata la Merkel per caso? Oppure la “Europa”? E’ un “segreto” pure questo?? che gioco e’?

Della serie: il mio amico a Londra e la mia amica in Bulgaria mi hanno dichiarato guerra! Certo che non lo sapevo mica, caspita. Pensa tu che malandrini!

CHI e’ l’Europa. Esiste?? Non siamo anche noi la EUROPA?? Qualcuno hai mai chiesto a TE o a ME se vogliamo, ossia “chiediamo”, tale massacrocontro noi stessi per caso? Altro che popolo di evasori e corrotti; siamo dei sado-maso! Squilibrati!

Un dettaglio sfugge, pare. La Europa e la BCE della missiva sono la stessa cosa? Oppure una roba e’ una BANCA (diciamo centrale) un’altra e un PARLAMENTO?

E una banca “centrale” per, di piu’ PRIVATA, di punto in bianco si sveglia UNA mattina e si arroga il ‘potere’ di dire a me e a te se domani campiamo o crepiamo e pure come? E’ cosi’? Perche’ e’ proprio una mattina che s’e’ svegliata..! Palesemente con la luna storta. Pensa un po’: alla banca centrale girano i maroni una ‘bella’ mattina e TU ti ritrovi in MUTANDE. Formidabile!

Strano che il signore che ha firmato tale missiva, tra l’altro illegittimamente visto che NON era ancora nemmeno alla BCE in tale data (e l’altro ipotetico in uscita) e nemmeno eletto, risulta essere lo stesso che ha messo in atto il programma Britannianel 1992 a favore degli inglesi (certi inglesi…)lo stesso signore della famigerata Goldman Sachs sede inglese – (certa cricca inglese), lo stesso che viene adulato e apprezzato dal Financial Times; certoinglese pure questo; lo stesso cui certi strani, davvero incomprensibili, politicanti ‘europei/sti’ si ispirano al fine di elogiare determinati personaggi inglesi da prendere; secondo costoro; a MODELLO per le cosiddette “importanti riforme” in: Italia, Spagna, Irlanda, Portogallo, Grecia ecc. quali?

Quelle che la gente in Inghilterra ha, tanto eloquentemente, accolto a braccia aperte come sopra. O piu’ precisamente, quelle ‘riforme’ di una certa inglese Margaret Hilda Roberts, meglio conosciuta come Lady Thatcher, portate a termine da certo inglese signor Tony Blair, che sono venute a noi col termine di BIG BANG e che hanno prodotto i seguenti ‘salvifici’ risultati in tutto il mondo:

http://www.vocidallastrada.com/2012/11/ponzi-overdose-keiser-report-intervista.html

http://en.wikipedia.org/wiki/Big_Bang_%28financial_markets%29

 

Sembrerebbe che si voglia imporre il modello inglese a tutta l’Europa.

Sembrerebbe? Citando allora proprio una deliziosa signora inglese: una coincidenza e’ tale, due coincidenze fanno un indizio; tre una prova. Una sfilza di ‘coincidenze’ cosa fanno?

Non possono, logicamente, che fare una GUERRA. Pertanto la missiva del signor Goldman-Draghi il 05 agosto 2011. Cioe’ quando una cosca di delinquenti ha dichiarato guerra a tutta l’Europa. A tutti i POPOLI dell’Europa… sottile differenza!

Come sappiamo la strategia di guerra piu’ efficace e’ quella di filtrare soggetti dentro il campo che si vuole aggredire e che rispondano – in apparenza – a parametri e connotati riconoscibili come propri… del campo da INVADERE.

Ad esempio, uno a caso naturalmente, mettiamo che tu voglia appropriarti del potere ‘religioso’ per piazzarti tu stesso sul ‘trono’ e raccontare cio’ che ti pare alle pecorelle smarrite o ai fedeli. Mica sei tanto scemo da andare vestito da ladro! No? Anche perche’ ogni ambiente che si rispetti richiede il suo abito da cerimonia. Da monaco e attinenti. Dico bene? L’abito fa il monaco o no? Fa il prete, il vescovo e il Papa. Solo Gesu’ pare andasse in giro vestito come era. E basta. Alquanto strano.

Cio’ che non quadra e’ che c’entra la Germania, la Merkel, l’euro e chi piu’ ne ha…?

Non e’ che per puro caso occorre un capro espiatorio…? Alquanto mobile e mutevole nel contesto, dato che talvolta e’ la Merkel, talvolta l’Europa e cosi’ via…

Fine Prima Parte

http://www.stampalibera.com/?p=61993

Cipro costretto a svendere il proprio oro + Catastrofe greca: 60% dei giovani è disoccupato – 3,7 milioni di Gre ci lavorano, 4,7 milioni no.

Cipro costretto a svendere il proprio oro

 Cipro è costretto a svendere 400 milioni di euro del proprio oro – circa 10 tonnellate – finanziare parte del suo piano di salvataggio.

E’ folle consegnare il proprio oro, che l’unica garanzia di indipendenza, per “l’imbattibile” opportunità di rimanere uno stato vassallo della zona euro. Ma vuoi mettere? Almeno rimarranno nell’euro. E saranno più poveri e più dipendenti.

 Era meglio andare in default, uscire dall’euro e utilizzare le riserve auree per garantire la nuova moneta.

 Catastrofe greca: 60% dei giovani è disoccupato – 3,7 milioni di Greci lavorano, 4,7 milioni no.

 Le cose peggiorano ancora in Grecia, a gennaio la disoccupazione è in aumento dell’ 1,5% in un mese a un nuovo record assoluto del 27,2%. Ancora più importante, il numero di occupati in Grecia è sceso al nuovo minimo storico di 3.617,771 rispetto ai 3.888.400 di un anno fa (e giù 11.653 da dicembre), è ora quasi quanto l’intera popolazione inattiva a 3.346.423 e molto al di sotto l del totale dei disoccupati 1.348.694  più gli inattivi .

 Il tasso di disoccupazione maschile è del 23,9%, mentre è del 31,4% per le donne.Infine, la disoccupazione giovanile ha  raggiunto il livello record del 59,3% nel mese di gennaio.

 Sono i successi dell’euro.

‘Cercansi laureati per impiego gratuito’ + Pagano il corso di formazione per avere un posto

ecco cosa succede in una repubblica fondata sul lavoro E NON SUL REDDITO

 Altrimenti siamo CHOOSY e se siam disoccupati è colpa nostra.

Vedete che si può fare concorrenza ai greci i cui stipendi su richiesta delle multinazionali sarà di euro 250?

 I Comuni di tutta Italia pubblicano bandi alla ricerca di professionisti (architetti, ingegneri, giornalisti) disposti a lavorare senza compenso. Il vantaggio? una citazione sul curriculum

 Si lavora gratis con la pubblica amministrazione. A volte si lavora solo se si paga. L’unico vantaggio è ottenere una citazione sul curriculum, anche se la partecipazione al piano urbanistico di Battipaglia non è proprio un intervento che apra le porte dei migliori uffici europei d’architettura. È una nuova forma, e una nuova piaga, del precariato nazionale: le pubbliche amministrazioni, ridotte sul lastrico da finanziarie governative, spending review e stagioni di politica dissipante, sempre più spesso emanano bandi che non prevedono soldi per i professionisti, per i loro servizi. C’è un sindacato, l’Inarsind, che tutela ingegneri e liberi professionisti e ha organizzato su Facebook un Osservatorio sugli incarichi pubblici chiedendo a ingegneri e liberi professionisti di segnalare le loro storie di tecnici non pagati (contro l’articolo 36 della Costituzione: “Il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qual ità del suo lavoro”).

 Il caso estremo ruota attorno al progetto del nuovo stadio di Pisa, firmato dall’architetto Gino Zavanella, già autore dello Juventus Stadium. L’Associazione Geosport (geometri sportivi) dallo scorso 19 gennaio fornisce formazione  –  secondo bando del Comune di Pisa  –  ai centocinquanta giovani prescelti incassando una quota di iscrizione ai corsi pari a 600 euro cadauno, Iva esclusa. In cattedra lo stesso architetto Zavanella, lezioni fino a giugno. Non solo i geometri forniranno il lavoro di base per la costruzione del nuovo stadio, ma dovranno versare all’associazione organizzatrice, un privato senza fini di lucro, 90 mila euro. Pagano per progettare lo stadio di un’archistar per un club di Prima divisione, che è comunque società per azioni. Se si iscrivono allo stage, e poi non possono partecipare, devono versare tutto e zitti. La Geosport ha fatto sapere ai centocinquanta, baldanzosa, di essere riuscita a recuperare stanze nello stesso hotel dove soggiorna il Pisa calcio durante i ritiri: i geometri stagisti pagheranno 75 euro una doppia più venti euro per la cena fissa di venerdì. E che ringrazino per l’opportunità.

 I bandi gratis riguardano comuni di media grandezza come Parma, che cerca un gruppo di sviluppatori informatici. E aree urbane da 4 milioni di abitanti: il Comune di Roma, infatti, affiderà un incarico a titolo gratuito a un professionista, in questo caso il dottor Farinelli, per creare il cosiddetto “Campidoglio 2”, che significa la riorganizzazione in un anno degli uffici decentrati dell’amministrazione. Un compito ciclopico. Il Comune di Bologna ha chiesto agli architetti di inviare progetti per riqualificare il centro storico: “Chi vince il concorso non avrà soldi, ma un po’ di visibilità”. L’Ordine di Bologna ha scoraggiato i progettisti, giovani e meno, a partecipare al bando “Di nuovo in centro”. Fin qui all’Istituto nazionale di urbanistica sono arriv ati zero progetti. “Prima l’assegno, poi il disegno”, ha fatto sapere l’architetto Gianni Accasto.

 Urbanistica gratis a Francavilla e a Reggio Calabria niente corrispettivo per offrire idee per la sistemazione dei Bronzi di Riace: il bando si è chiuso il 28 marzo, qui i progetti arrivati sono stati molti e di qualità. Per il Piano urbanistico del Comune di Battipaglia il municipio ha pubblicato l’avviso per la costituzione di un gruppo di volontari, laureati in Ingegneria civile, edile, ambientale e informatica, che intende “partecipare e fornire gratuitamente” il proprio contributo alla redazione del principale strumento di pianificazione della città. Li cercano altamente qualificati, poi non li pagano. Il Comune di Bolsena, entroterra romano, per un lavoro di due anni necessario per rilasciare nulla osta idrogeologici verserà al vincitore 54 euro lordi e onnicomprensivi per ogni pratica. Il sindacato dei liberi professionisti fa notare: se il bando sarà vinto da un ingegnere con sede a Roma, con quei soldi non riuscirà a pagarsi la benzina consumata per raggiungere i luoghi di lavoro.

 Restando nella provincia di Roma, il Comune di Manziana ha affidato a un tecnico il compito di ristrutturare un centro anziani (costo dell’intervento 116.000 euro). L’emolumento per il tecnico è di 1.258,40 euro lordi e comprende il pagamento in proprio di Inps, Iva, cassa previdenziale, tutte le assicurazioni necessarie, le copie degli atti e dei progetti. Il povero prescelto dovrà procurarsi, spendendo di suo, i pareri propedeutici ai lavori (Telecom, Acea, Italgas, Anas, sovrintendenze, uffici comunali, vigili del fuoco, Asl). E dovrà essere lui a convincere l’ente finanziatore dell’opera, la Gal Tuscia romana, a sborsare il contributo da 96 mila euro senza il quale la ristrutturazione non si farà. Se non ci riuscirà, non prenderà la paghetta. Ogni giorno di ritardo sulla consegna “zac”, cento euro tagliati. Sempre lo sparagnino Co mune di Manziana ha affidato a un tecnico il consolidamento di un intero plesso scolastico, ovviamente “a titolo gratuito”. L’Autorità di vigilanza sui lavori pubblici ha dovuto scrivere una lettera al sindaco di Manziana spiegando come i lavori di Architettura e Ingegneria non si possano fare senza un compenso.

 Il sindaco di Acicastello in provincia di Catania ha conferito a un agronomo e a un geometra l’incarico di collaborare (per tre e sei mesi) con l’assessorato all’Ambiente. A titolo gratuito, con l’assicurazione antinfortuni a carico del prescelto, nel caso il dottor Giuseppe Boninelli, ultraquarantenne con un passato di collaborazioni volontarie. Il Comune di Santa Cristina Gela in provincia di Palermo paga 200 euro lordi il responsabile della sicurezza per il recupero di un abbeveratoio. Il Comune di Brolo in provincia di Messina ha chiesto a un architetto di curare il piano particolareggiato per il recupero del centro storico. Il rimborso forfettario è di 4.000 euro e si richiedono in cambio: censimento degli edifici costituenti l’antica struttura con rilievo fotografico, rilievo del piano terreno e della sezione tipologica con l’indicazione delle soprastrutture, rilievi particolareggiati di ogni singolo edificio e di ogni elemento che presenti pregi architettonici o artistici, analisi delle condizioni igieniche generali, le condizioni statiche e di conservazione, stato della proprietà e destinazione d’uso dei vari piani (lavoro che dovrebbe essere affidato, in verità, ai vigili urbani). Ancora, individuazione e documentazione dei valori architettonici, ambientali e monumentali. Servono relazioni, planimetrie in scala 1:200 e 1:500, calcoli sulla popolazione e si chiede all’architetto un preventivo delle spese che il Comune dovrà effettuare per il recupero finale. Una fatica d’Ercole lunga nove mesi con 4.000 euro (lordi) forfait.

 Gratuito è anche il lavoro del giornalista che il sindaco di Modica, provincia di Ra gusa, vuole a fianco a sé per rivedere il sito internet del Comune: “L’incarico si intende conferito a titolo gratuito e il succitato professionista non potrà pretendere alcunché a titolo di compenso o rimborso”. Neppure il rimborso.

 09 aprile 2013

 http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/04/09/news/concorsi_lavoro_gratis_pa-55858335/?inchiesta=%2Fit%2Frepubblica%2Frep%2Dit%2F2013%2F04%2F09%2Fnews%2Flavoro_si_ma_gratis%2D56291580%2F

 

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Pagano il corso di formazione per avere un posto

Salvo Garofalo, presidente dell’Inarsind, il sindacato di ingegneri e architetti, spiega cosa si nasconde dietro questo sistema e perché sempre più professionisti accettano queste condizioni

La furbata di Monti e C. : dallo Stato solo 500 milioni alle imprese

Lo dice la Cgia: “Lo Stato, in questa prima fase, ridurrà i suoi debiti verso le imprese di solo 500mln di euro.

Dei 91mld di debito totale, ben 44mld sono in capo a Regioni ed Asl. Gli altri 47mld, invece, si distribuiscono tra Comuni, Province e Stato centrale, -rileva il segretario della Cgia di Mestre Bortolussi- e purtroppo, dalle stime di Bankitalia è impossibile misurare quant’è il debito da attribuire all’Amministrazione centrale”.

 “Tuttavia-conclude- non c’è proporzione tra lo sforzo richiesto a Regioni, Asl ed Enti locali e quello che dovrà fare lo Stato, visto che di suo sborserà, in questa prima fase, solo 500mln di euro.