Lo Stato è assassino. Ma quale Stato?

di Davide Provenzale

 Le tre persone vittime dell’Economicidio a Civitanova non sono le uniche, non sono sole: sono oramai migliaia. Lo scrivo con il rispetto più profondo per il dolore che le loro rispettive famiglie provano e con il quale dovranno convivere, per sempre. Una ingiustizia impunita, finora: perfettamente d’accordo.

 Ma quindi, ci dà forse più coraggio scorgere nella rete (web), o su alcuni media, le foto scattate durante i funerali, le manifestazioni, le assemblee dove finalmente viene esternata una terribile, diretta e lapidaria indignazione?

 “STATO ASSASSINO” si legge sui cartelli alzati da alcune braccia; appartengono a esseri umani che hanno capito che qualcuno sta privando loro del bene più prezioso, la vita. NO, non è affatto né confortante né incoraggiante, sebbene dimostri un risveglio della coscienza, in un certo senso collettiva.

 Infatti a quale STATO si stanno riferendo quei cartelli, con quell’estrema e chiarissima denuncia?

 Lo Stato, nell’Eurozona, non esiste più dal 1992 (Maastricht).

 In nome dello “sviluppo armonico” (cit. Warren Mosler) della moneta unica chiamata Euro, della Commissione Europea, della Banca Centrale Europea MA NON in nome della popolazione europea, quello Stato è stato legalmente privato delle sovranità più vitali, indispensabili per garantire e tutelare un progetto di vita ai rispettivi singoli cittadini, alle loro famiglie: di fatto il diritto a una vita decente.

 Quello era lo Stato per cui mio zio partigiano rischiò la vita. Non lo ho dimenticato. Nessuno di noi lo deve dimenticare. La forma di democrazia più alta mai raggiunta dal genere umano, lo Stato, è stata sacrificata per una moneta che nemmeno ci appartiene, questa è la “vera” realtà, oggi.

 Per molti, velocissimi, decenni abbiamo assistito, complici “forse” indiretti, alla propaganda dei più superflui luoghi comuni: “Governo ladro!”, “Stato corrotto!”, “Lo Stato è la mafia”, et cetera. Abbiamo avvallato come ignoranti e storditi pappagalli e fatto nostri quei luoghi comuni. Così, infine, abbiamo fatto il gioco di chi aveva un non poi così equivoco interesse a smantellare e quindi distruggere l’unica entità che ci permetteva di risparmiare, acquistare una casa, mandare all’università i nostri figli e che creava, sosteneva e tutelava il nostro lavoro: lo STATO.

 Ora, il tempo si è improvvisamente fermato. Lo Stato non c’è più. “Il Governo ladro” non c’è più (o almeno lì c’è gente che si sta garantendo un lavoro, merce rara di questi tempi…) e, alcuni di noi hanno deciso di non esserci più: si sono tolti la vita, disperati, schiacciati dai debiti e senza un lavoro.

 Allora, è uno “Stato assassino”? No. Non può esserlo. Quello STATO giace inerme, impotente, esanime con le vittime di Civitanova.

 Su quei cartelli andrebbero scritti i nomi di chi ha contribuito (e sta contribuendo) alla negazione, all’estinzione dello Stato dal 1992 a oggi. Quei nomi SÌ ci avvicinerebbero ad una più comprensibile verità, infatti storica.

 Tenetelo bene nella memoria. Ci stiamo (stanno) fregando di nuovo “con i nostri stessi cartelli”.

 (Immenso rispetto a tutti coloro che non ce l’hanno fatta).

 Link: http://memmt.info/site/lo-stato-e-assassino-ma-quale-stato/Fonte:http://memmt.info/site/

 La denuncia dei carabinieri: “Suicidi colpa della politica”

 Il Cocer, Consiglio di rappresentanza dell’Arma, attacca: “Siamo arrivati a non costruire un governo a distanza di oltre quaranta giorni dalle elezioni”. Polemiche sulla Boldrini: “Abbiamo un presidente della Camera che non immaginava ci fosse tanta povertà”

 “Ancora una volta la cronaca è costretta a riproporre nuovi casi di suicidi di cittadini innocenti, vittime delle scelte disastrose di una classe politica sempre meno intenzionata a risolvere i gravi problemi che attanagliano il Paese”. E’ la denuncia choc del Cocer dei Carabinieri. L’organismo di rappresentanza dell’Arma stigmatizza il comportamento dei politici, “arrivati addirittura a non costituire un governo a distanza di oltre 40 giorni dalle elezioni ed ancor di più a non istituire le commissioni parlamentari, la cui costituzione viene aggirata attraverso la previsione di fantomatiche commissioni speciali”.

 Quindi l’attacco a Laura Boldrini: “La stessa classe politica elegge un presidente della Camera che dichiara candidamente di non aver immaginato che in Italia oggi ci fosse tanta povertà”.

 “Gli stessi politici, inoltre – continua il Cocer – hanno determinato un’insanabile situazione di disagio e di imbarazzo agli stessi rappresentanti delle istituzioni presenti ai funerali di queste vittime innocenti, che sono stati fatti oggetto di tutta la comprensibile rabbia dei cittadini, ormai stanchi della colpevole inerzia dimostrata sino ad oggi dallo Stato, quella rabbia che, ormai quotidianamente, viene scaricata addosso alle forze dell’ordine, sempre più spesso chiamate a dover difendere queste istituzioni dal crescente malcontento”.

 Infine, la difesa da parte degli agenti a chi si scaglia contro di loro: “Non ci sentiamo, tuttavia, di ‘condannare’ quel popolo che ci insulta perchè ci identifica come l’interfaccia di uno Stato cinico e predatore, quello stesso Stato che da sempre manifesta la sua ‘riconoscenza’ per l’opera svolta dalle forze armate e dalle forze di polizia con continui tagli e penalizzazioni”

 http://www.today.it/cronaca/suicidi-carabinieri-contro-stato.html[/i]

 

Lo Stato è assassino. Ma quale Stato?ultima modifica: 2013-04-10T22:02:00+02:00da davi-luciano
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