Bulgaria: scontri con la polizia per opporsi agli aumenti

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 Bulgaria: scontri con la polizia per opporsi agli aumenti

 Il premier Boyko Borisov promette un calo dei costi dell’energia elettrica, ma preferisce non rinazionalizzare il settore 

 Andrea Perrone    

 Undici persone, tra cui cinque poliziotti, sono rimaste ferite a Sofia negli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, dopo una dimostrazione contro il governo bulgaro degenerata in atti di vandalismo e saccheggi. L’ultima ondata di proteste contro l’esecutivo di Boyko Borisov (nella foto), scatenata dai forti aumenti delle bollette elettriche, ha portato in piazza migliaia di persone anche in altre città del Paese più povero dell’Unione europea, che in nottata hanno messo a ferro e fuoco la capitale Sofia. “Cinque agenti e sei manifestanti hanno avuto necessità di cure mediche, ma nessuno è grave”, ha annunciato il capo della polizia di Sofia, Valery Yordanov, alla radio pubblica BNR ieri mattina. Undici persone sono state arrestate per teppismo e atti vandalici, ha aggiunto, al temine di una protesta in cui la folla, stimata dai media in 1.500-2.000 persone, ha lanciato pietre contro gli edifici del parlamento a Sofia. Per disperdere i manifestanti, che hanno lasciato l’area circostante il Parlamento, occupando le strade del centro per parecchie ore, è intervenuta la polizia antisommossa con manganelli e scudi. La televisione pubblica BNT ha mostrato gli agenti mentre inseguono e picchiano un drappello di manifestanti, sullo sfondo di vetrine rotte e bidoni dell’immondizia rovesciati. Danneggiate anche sei auto della polizia, secondo quanto denunciato dalle stesse forze dell’ordine. Dal canto suo il premier di Sofia ha promesso un taglio netto dei costi delle bollette elettriche fino all’8 per cento, annunciando persino la revoca della licenza per la distribuzione di energia alla ceca Cez. Oltre a quest’ultima anche un’altra società ceca, Energo-Pro, verrà punita e assieme a queste l’austriaca EVN. “Possiamo ridurre i prezzi elettrici dell’otto per cento dal primo marzo, se l’autorità per l’energia li autorizza”, ha osservato Borisov, ricomparso ieri davanti ai media per la prima volta dall’inizio delle violente proteste. “La licenza di Cez sarà revocata entro stasera e i tre distributori di energia sono stati multati”, ha proseguito sulla stessa lunghezza d’onda. Ma Borisov, nonostante tutto, non intende nazionalizzare di nuovo le società di distribuzione. Tuttavia per indorare la pillola ha promesso di intervenire affinché i rincari si fermino.

 

Bulgaria: scontri con la polizia per opporsi agli aumentiultima modifica: 2013-02-20T19:22:00+01:00da davi-luciano
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