Centrosinistra. Ipocrisia a go-go tra i puri della questione morale

Bersani, Monti e Vendola sempre più vicini dopo l’appoggio di Obama e di Schauble 

michele mendolicchio

Questo indignarsi a comando proprio non ci piace. Sa tanto di ipocrisia. Vedere solo quello che fa comodo non è un insegnamento da seguire. E quale sarebbe “l’Italia giusta”, forse quella di Bersani? O quella del suo ex braccio destro Penati che prendeva tangenti a sua insaputa? E’ facile fare i moralisti quando si tratta di dare addosso all’altro. Stiamo ancora aspettando di conoscere dove sono finite le tangenti che secondo i magistrati avrebbe preso l’ex presidente della Provincia di Milano. E non si tratta certo di pochi euro. I
l ripetersi della storiella che quando tocca al Pci-Pds-Ds-Pd è solo colpa personale di qualche sciaguratello non regge più. “La storia non si ripete mai negli stessi termini, non credo tecnicamente si possa definire una tangentopoli simile a quella di quegli anni”, questa la risposta di Bersani a quanto sostenuto invece da Monti. Purtroppo la storia si ripete, eccome. Allora il signor G, oggi il signor P. Se poi c’è qualcuno che pensa di avere le mani pulite lo pensi pure, noi non lo pensiamo. I fatti della Regione Lazio, della Lombardia, di Genova lasciano intendere che tutti banchettavano, con la sola eccezione dei radicali. Anche la Lega che agitava il cappio è scivolata sulla stessa buccia di banana. Purtroppo la corruzione è nel dna del genere umano, al di là del colore politico. Occorre combatterla ma senza ipocrisie. E invece di ipocrisia da tangentopoli in poi se n’è vista tanta. Meglio un Berlusca che ti spiattella in faccia la realtà piuttosto che coloro che fanno finta di indignarsi ma intanto le tangenti le prendono e le danno come gli altri. “Nel 1992 si pensava che il fenomeno delle tangenti era alla fine, invece siamo qui di nuovo”, a discuterne, -questo il commento dell’uomo delle banche. Eppure nel suo campo le tangenti sono una sorta di festival. Ma torniamo all’uomo che non deve chiedere mai. “La destra ci lascia catastrofe etica e morale” questo il convincimento dell’uomo tutto d’un pezzo. Come se quella lunga stagione di tangenti e di rifornimento per le casse dei partiti non avesse lasciato traccia. Troppo comodo scaricare sugli altri il malcostume delle mazzette. “L’Italia giusta” è quella di Penati? O quella di Lusi? Oppure quella di Maruccio? O forse quella di Mps? Naturalmente nell’altra sponda di esempi simili se ne possono fare a iosa. Però se tutto questo ci indigna e ci fa schifo non capiamo del perché il movimento dei puri non raccolga il massimo consenso. Ieri è stato rappresentato dall’IdV, oggi dal partito di Ingroia. Allora bisogna ritenere che la gente sulla questione morale non la pensi allo stesso modo del partito dei magistrati. Altrimenti Ingroia e Di Pietro starebbero a Palazzo Chigi. E se poi ci mettiamo pure il carico da 90 di Grillo ovvero il cosiddetto politometro le cose si mettono proprio male. Chi si salva? Paradossalmente forse il solo Berlusconi. Intanto, corruzione e propaganda vanno di pari passo. E va avanti anche il progetto della troika italiana. Bersani, Monti e Vendola sono sempre più uniti anche per le spinte esterne. Stiamo parlando non solo dell’Ue e soprattutto del governo tedesco ma anche dell’amministrazione americana. Il sostegno di Obama a Monti lascia intendere che il rapporto a tre è accettato anche nella bigotta terra yankee. Questo vuol dire una bella pioggia di tasse, di precarietà, di povertà e di pantagrueliche mangiate per banche e multinazionali. Che ci resta? L’illusione che tutto cambi per non cambiare nulla. “Io -spiega Bersani- ho fatto l’alleanza con Vendola non per scherzare, l’ho fatta con un governatore, con un europeista, certamente con un uomo di sinistra”. Insomma la classica foglia di fico. Non è che se uno si dichiari di sinistra o di destra o di centro sia migliore degli altri. Se non togli l’Imu, se non riduci le tasse, se non diminuisci la disoccupazione, se non ridai ossigeno alle imprese e alle famiglie diventa tutto inutile.
Ma se non si esce dall’euro sarà praticamente impossibile ridare fiducia e speranza agli italiani. E la stessa cosa vale per gli altri Paesi. La tanto decantata moneta che piace a Bersani, Vendola, Casini, Monti e tutta quella corte di camerieri sta portando al suicidio di lavoratori, di imprenditori e di coppie che si vedono sottrarre anche la casa. E’ successo in Spagna dove i pignoramenti delle abitazioni vanno a gonfie vele. E come via di fuga non resta che suicidarsi.
Non è forse il caso di affidarsi al condono in casi simili? A quanto sembra per i soliti moralisti da strapazzo no.
 


16 Febbraio 2013 12:00:00 – http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=19063

Centrosinistra. Ipocrisia a go-go tra i puri della questione moraleultima modifica: 2013-02-18T08:56:00+01:00da davi-luciano
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