Torture in carcere per Julian Assange

Il creatore di Wikileaks Julian Assange, che ha pubblicato documenti segreti dei servizi segreti, ha dichiaratodi essere stato torturato durante la sua detenzione nel Regno Unito.

Secondo Assange, durante uno dei suoi viaggi in Gran Bretagna, è stato arrestato dalla polizia locale, e ha poi trascorso circa 5 giorni in carcere senza alcuna accusa. Durante la sua prigionia egli sarebbe stato ripetutamente torturato. In particolare, agenti di sicurezza sconosciuti avrebbero percosso le sue gambe con la corrente.
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/2014_06_20/Torture-in-carcere-per-Julian-Assange-0616/?utm_medium=referral&utm_source=pulsenews

Usura, pm Trani: “Volontà di Bankitalia e Tesoro di far guadagnare le banche”

By admin  /   12 giugno, 2014
 
Secondo la procura pugliese, i sette dirigenti di via Nazionale e l’alto funzionario del ministero dell’Economia indagati per concorso in usura continuata e aggravata hanno fornito un “contributo morale” premeditato agli istituti coinvolti. Una premeditazione legata anche al fatto che Unicredit, Bnl e Mps “detengono quote consistenti nel capitale della Banca d’Italia” di Chiara Bruschi e Giovanna Trinchella
 
Un “contributo morale” di fatto premeditato, quello di Banca d’Italia e del ministero dell’Economia. Come se a preparare il cappio, stretto intorno al collo di alcuni imprenditori pugliesi dagli istituti di credito, fossero stati i dirigenti di via Nazionale e via XX Settembre. Ma perché Palazzo Koch avrebbe dovuto favorire Unicredit, Bnl e Monte dei Paschi di Siena? La risposta è nello stesso capo di imputazione della procura di Trani: perché questi istituti sono “detentori di consistenti quote di capitale della Banca d’Italia e di poteri di nomina dei suoi organismi di governance“. È quasi senza appello, considerate le “qualifiche apicali e le corrispondenti competenze tecnico-giuridiche del più elevato profilo”, l’atto di accusa che si legge nelle 44 pagine di chiusura indagine contro vertici attuali e passati delle tre banche e della Popolare di Bari, accusate del reato di usura bancaria continuata e pluriaggravata nell’ambito di un’inchiesta nata da un esposto dell’Adusbef. Il tasso applicato agli imprenditori che si rivolgevano agli istituti per aprire un conto corrente di fatto superava di molti punti percentuali la soglia limite fissata per legge. Questo perché il tasso era applicato non all’importo effettivamente utilizzato ma a quello “accordato”. Questo, scrive il pm Michele Ruggiero, ”nonostante le chiare previsioni in materia di usura introdotte dalla legge 108 del 1996″. Che, all’articolo 1, prevede che nel determinare il tasso di interesse usurario si tenga conto delle “commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate alla erogazione del credito”.
 
Il “disegno criminoso” di Saccomanni e Tarantola: far guadagnare le banche. Nel mirino del pm Ruggiero – salito agli onori delle cronache per la clamorosa inchiesta sulle agenzie di rating ree di aver provocato danni patrimoniali all’Italia e per un’indagine sull’omessa vigilanza di Bankitalia e Consob sui bilanci Mps – sono finiti Giuseppe Maresca, capo della direzione “Prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario per fini illegali” del Dipartimento del Tesoro, e sette tecnici e dirigenti di via Nazionale in attività all’epoca dei fatti contestati, cioè tra il 2005 e il dicembre 2012: Vincenzo Desario, l’ex ministro del governo Letta Fabrizio Saccomanni (che di Bankitalia è stato direttore generale), l’attuale presidente della Rai Anna Maria Tarantola (ex capo della Vigilanza), Francesco Maria Frasca (coinvolto e poi uscito indenne dai processi sulle scalate bancarie), Giovanni Carosio, Stefano Mieli e Luigi Federico Signorini. Tutti insieme, argomenta il pm, “con condotte reiterate, in tempi diversi in esecuzione di un medesimo disegno criminoso (consistente nella previsione e volontà di far conseguire alle banche la maggiore quantità di di moneta), adottavano consapevolmente e deliberatamente … determinazioni amministrative (istruzioni, circolari, note, decreti ministeriali, il ministero del Tesoro), in contrasto/violazione della legge in materia di usura … così consapevolmente fornendo un contributo morale necessario ai fatti-reato di usura materialmente commesse dalle banche”.
 
In un caso il tasso effettivo è stato oltre il 500%. Di fatto Bankitalia, nella sua funzione di ausilio al Tesoro, prescriveva alle banche, per alcune operazioni tra cui appunto le aperture di credito in conto corrente, l’utilizzo di criteri di calcolo sui tassi secondo un algoritmo “che rapportava l’incidenza degli oneri e delle commissioni al credito accordato piuttosto che a quello effettivamente utilizzato“. E – in violazione delle disposizioni del Codice penale in materia di usura – “disponeva, con Circolari e Note ufficiali dirette alle banche, che anche per la verifica di sussistenza delle condizioni usurarie, ossia per la verifica del superamento del limite/tasso soglia previsto dalla Legge 108/1996 le banche utilizzassero il suddetto medesimo algoritmo anziché un altro che rapportava l’incidenza di oneri, commissioni e spese al credito erogato ed effettivamente utilizzato“. Il risultato delle prescrizioni di Via Nazionale? Come si può leggere nelle tabelle inserite nel documento di chiusura indagine, i tassi applicati ai sei imprenditori che hanno fatto denuncia superavano di molti punti percentuali il tasso soglia. In un caso gli investigatori delle Fiamme Gialle hanno rilevato, su un corto corrente ordinario aperto presso una filiale Bnl di Barletta, un Tasso annuo effettivo globale (Taeg) del 558,528%. Fortuna che è stato applicato solo per un trimestre.
 
Bankitalia “predeterminava” la distorsione del costo effettivo del credito. In questo modo, di fatto, Palazzo Koch “predeterminava consapevolmente … le condizioni per una distorsione del dato del costo effettivo del credito erogato e una sensibile riduzione dello stesso e per la segnalazione – da parte delle banche – di Teg (tasso effettivo globale, ndr) più bassi (rispetto a quelli ottenuti/ottenibili con la formula matematica prevista per il calcolo del Taeg, ‘tarata’ come per legge sull‘erogato)”, in modo che “gli interessi/remunerazioni applicati dalla banche alla clientela risultassero apparentemente entro i cosiddetti limiti/tassi soglia pur essendo in concreto e sostanzialmente a tali limiti/tassi soglia superiori e, come tali, usurari“. Per la Procura i dirigenti di via Nazionale e di via XX Settembre erano consapevoli di tutto questo e “volontariamente quanto meno con dolo eventuale (ovvero con l’accettazione del rischio che questo potesse accadere, ndr) concorrevano moralmente con i dirigenti degli istituti di credito” a tenere sotto usura gli imprenditori che si erano rivolti a loro ottenere finanziamenti. Tutto questo con l’aggravante che avrebbero dovuto essere proprio loro a vigilare e controllare perché una situazione del genere non si verificasse.
 
Esplosione del contenzioso dopo la sentenza della Cassazione. Dal gennaio 2013, quando la Corte di Cassazione ha censurato le istruzioni di Bankitalia chiarendo come va calcolato il tasso di interesse da confrontare con il fatidico “valore soglia”, il contenzioso sull’usura bancaria è esploso. E si contano già diversi casi di verdetti di colpevolezza. Il Tribunale di Padova ha condannato in primo grado un istituto, che pretendeva il rientro da uno scoperto di 22.500 euro, a risarcirne ben 90mila all’imprenditore titolare del conto corrente perché il contratto, stipulato 16 anni prima, prevedeva tassi usurari. E per lo stesso motivo la Corte d’appello di Torino, confermando una sentenza del Tribunale di Alba, ha stabilito la responsabilità di Prestitalia (gruppo Ubi) e la conseguente restituzione di commissioni, spese e interessi a un pensionato che aveva sottoscritto un prestito personale legato alla cessione del quinto dell’assegno Inps.
 
Fonte: Il Fatto Quotidiano

Giallo a Biella, giù dal settimo piano il direttore generale di Banca Sella Donato Valz Gen

20 giugno 2014

Shock a Biella per la morte del direttore generale di Banca Sella. Donato Valz Gen è precipitato, dal settimo piano della sua abitazione che è nello stesso edificio in cui ha sede l’istituto di credito. Due le ipotesi: suicidio o caduta accidentale. Il suo corpo è stato trovato sul terrazzo che sta a fianco di un supermercato Esselunga. Valz Gen si era insediato nel settembre 2013. Era vedovo da dieci anni e aveva due figli.

Il manager era molto noto in città: l’incarico al vertice della banca lo aveva infatti raggiunto dopo una lunga carriera interna, inziata addirittura nel 1978. Valz Gen era stato anche amministratore delegato dell’istituto.
Polizia e magistratura stanno cercando di stabilire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Piero Sella, presidente del Gruppo, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
http://seigneuriage.blogspot.it/2014/06/defenestrato-il-direttore-generale-di.html?utm_medium=referral&utm_source=pulsenews

Iraq: Putin esprime pieno sostegno a Maliki contro offensiva Isil

(Aki) – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha espresso “pieno sostegno” al governo del primo ministro iracheno, Nuri al-Maliki, nella lotta contro i miliziani jihadisti dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante. E’ quanto si legge in una nota del Cremlino che riferisce il contenuto di un colloquio telefonico tra i due.
Stando al comunicato, Maliki ha informato Putin delle iniziative messe in campo dal suo esecutivo per combattere “i terroristi nel nord del paese”. Il premier iracheno ha sottolineato che gli insorti rappresentano una minaccia per la sicurezza dell’intera regione. Putin, dal canto suo, ha confermato il “pieno sostegno all’azione del governo iracheno” finalizzata a “liberare rapidamente il territorio della repubblica dai terroristi”.
 
Ultima modifica di marcopa il Ven Giu 20, 2014 7:25 pm, modificato 1 volta in totale
A questo punto la questione irachena si complica sempre più.
Enrico Mentana su La7 ha detto, “…dobbiamo capire cosa significa “pieno sostegno” mentre Obama aspetta il parere del Congresso ed ha promesso interventi, senza militari sul terreno iracheno, ma solo a determinate condizioni”
 
Se gli Usa vogliono un governo diverso e la Russia sostiene Maliki si potrebbe aggiungere un nuovo conflitto non armato tra Russia e Stati Uniti.
Rimane il fatto che l’ Isil è stato alleato delle milizie anti Assad fino all’ estate scorsa ed ha creato, addestrato e finanziato la nascita di al Nusra, tuttora considerata alleata della Coalizione siriana appoggiata dall’ Occidente.
Lo scontro Sciiti-Sunniti attraversa il Medioriente, dal Libano, dove sono presenti Hezbollah (sciiti) e milizie armate sunnite, allo scontro principale tra Iran e Arabia saudita.
E Qatar e Giordania hanno già detto che non ospiteranno militari Usa contro i sunniti anche se affiliati ad Al Qaeda.
Gli USA nel Golfo Persico hanno basi nel Bahrein, dove c’e’ una base aerea statunitense e la V flotta USA.
Ma il Bahrein è a maggioranza sciita e governato dalla minoranza sunnita, difficilmente gli USA potrebbero usare senza imbarazzo la base contro i sunniti di Al Qaeda per difendere il governo sciita di Maliki.
 
 
Iraq, intelligence curda avverte: 450 musulmani inglesi tra le file dell’Isis
venerdì, 20, giugno, 2014
 
20 giu. – Ci sarebbero oltre 450 combattenti britannici tra le milizie qaediste dello Stato islamico dell’Iraq e della Siria (Isis) che in questi giorni stanno avanzando nel nord dell’Iraq. Lo riferisce il capo dell’intelligence del governo regionale curdo, Lahore Talabani, secondo cui tale circostanza potrebbe aumentare il pericolo di attacchi in territorio britannico nel prossimo futuro. “Anche se dovesse sopravvivere solo il 10 per cento di queste persone, Abu Bakr al Baghdadi (l’emiro dell’Isis, ndr) potrebbe utilizzarle per attacchi nel Regno Unito”, ha detto Talabani.
Il capo dell’intelligence si e’ rivolto dunque ai paesi occidentali perche’ forniscano assistenza alle autorita’ irachene nella guerra contro l’Isis, in grado la scorsa settimana di porre sotto il proprio controllo ampie fette di territorio nelle province di Ninive e Salah al Din.
“Nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare, gli effetti della crisi in Iraq saranno avvertiti anche in Europa”, ha ammonito Talabani. agi

Bankitalia: oltre ai soldi, clonati anche i dipendenti

16 GIU 2014 16:02

IL NEPOTISMO IN VIA NAZIONALE – LA PARTECIPAZIONE AI CONCORSI PUBBLICI IN BANCA D’ITALIA È FORMALMENTE APERTA A TUTTI. COME MAI, ALLORA, A VINCERE TALI CONCORSI SONO SEMPRE PARENTI ED AFFINI DI DIRIGENTI ED ALTRO PERSONALE?

Su diecimila pensionati e settemila dipendenti, esistono centinaia di legami familiari – figli, nipoti, fratelli, sorelle, mogli, mariti, parenti e affini. In mancanza, subentra la relazione sindacale, quindi il tesseramento. Altri vincitori di concorso hanno legami direttamente o indirettamente con (figli, nipoti, parenti ed affini) di generali, magistrati, prefetti, notai, alti prelati ecc ecc.
Uovo alla Koch per Dagospia

La partecipazione ai concorsi pubblici in Banca d’Italia è formalmente aperta a tutti.
Tra i vincitori dei concorsi esterni a coadiutore, ovvero borsisti – grado per assicurarsi una rapida carriera ed entrare nei ranghi della dirigenza – troviamo parentele e omonimie con molti dirigenti.
 – Fascia A – Questi vengono già assegnati ai Servizi e/o Filiali in settori (vigilanza) dove oltre allo stipendio già più che adeguato, godono fin da subito di appannaggi  legati a missioni per formazione ed ispezioni.
Tra i vincitori dei concorsi esterni ai gradi iniziali della carriera operativa (vice assistenti – assistenti) accedono invece quelli  di Fascia B, meno fortunati dei primi, in termini di ricchezza.
Fermo restando la partecipazione mediante possesso di adeguati  titoli di studio, risulta, secondo un calcolo delle probabilità, inverosimile che a vincere tali concorsi siano sempre parenti ed affini di dirigenti ed altro personale. Una sorta di lasciapassare da padre in figlio:

Su diecimila pensionati e settemila dipendenti, esistono centinaia/migliaia di legami familiari – figli, nipoti, fratelli , sorelle, mogli, mariti, parenti  e affini. In mancanza, subentra la relazione sindacale, quindi il tesseramento.
Altri vincitori di concorso hanno legami direttamente o indirettamente con (figli, nipoti, parenti ed affini) di generali, magistrati, prefetti, notai, primari ospedalieri, alti prelati ecc ecc.
Negli ultimi decenni un altro fattore che ha consentito l’accesso alla casta è stato, oltre al sistema di relazioni, la corregionalità, fattore di garanzia e di continuità della specie.

La presenza nel Direttorio della Banca di un ex  Direttore Generale  Vincenzo Desario  e di un Vice Direttore Generale  Antonio Finocchiario ed oggi Salvatore Rossi hanno aperto le porte a centinaia di pugliesi che hanno raggiunto posizioni di vertice tramite concorsi interni, altra rappresentanza regionale nutrita è costituita dalla componente siciliana che ha trovato il proprio capostipite nel Governatore del Nord Alfio Noto.   
Centinaia e centinaia sono LE OMONIMIE E PARENTELE  di quelli appartenenti alla fascia B – di padre in figlio, di fratello a sorella, di fratello in fratello .
La tecnica è quella di non assumere mai l’omonimo, ovvero il relazionato, sulla medesima piazza, ma poi di ricorrere a qualche trasferimento d’ufficio dopo qualche anno.
Poi ci sono le relazioni sindacali, la compagna del sindacalista più longevo.
Poi ci sono i rapporti affettivi e relazionali. Una vera casta che si assicura la continuità .
La prossima volta ci dedicheremo ad alloggi e immobili.
http://seigneuriage.blogspot.it/2014/06/bankitalia-oltre-ai-soldi-clonati-anche.html

Roma, bufera sul Congresso nazionale Rom. Marino: nessun patrocinio, revocata sala

se io pago per l’utilizzo di una sala comunale, eguaglianza vorrebbe che tutti coloro che intendono usufruirne paghino oppure no?
Carino come i rappresentanti che si son visti negare la sala per mancato pagamento, hanno imbastito su una filippica politichese fuori luogo.
I politicanti sono bravi a distogliere il vero punto e trasformarlo in una questione che non c’entra

venerdì, 20, giugno, 2014
marino-pd
Scoppia la polemica sul congresso del Consiglio Nazionale Rom organizzato dall’Associazione «Nazione Rom» di Firenze, componente istituzionale del Tavolo di inclusione nazionale delle persone Rom, Sinti e Caminanti.
«Alla luce delle dichiarazioni e delle informazioni circolate in queste ore in merito a un presunto patrocinio di Roma Capitale all’iniziativa dell’associazione Nazione Rom, che si sarebbe dovuta tenere domani nella Sala della Protomoteca, il Campidoglio precisa che si tratta di notizie totalmente prive di fondamento – si legge in una nota -. Roma Capitale, infatti, non ha concesso alcun patrocinio, ma soltanto l’utilizzo a pagamento della sala, come da regolamento comunale. Si informa inoltre che, essendo decorso inutilmente il termine di pagamento, è stata disposta la revoca della concessione dell’utilizzo della Sala della Protomoteca».
Il Campidoglio aveva anche precisato che quello che si sarebbe dovuto tenere nella Sala della Protomoteca era un congresso del Consiglio nazionale rom e non una giornata dell’orgoglio rom o una festa.
«La revoca della Sala Protomoteca pone un evidente problema di ordine pubblico per il quale sono a scrivervi questa missiva con carattere di urgenza. È per questo motivo che sono a richiedere concessione della Sala della Protomoteca per problemi di ordine pubblico. In sub ordine sono a richiedere concessione ed autorizzazione per svolgimento del congresso presso il campo nomadi di via di Salone», è stata la replica di Marcello Zuinisi, legale rappresentante Associazione Nazione Rom, in una lettera aperta al Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e al Questore di Roma Massimo Maria Mazza. (Marcello Zuinisi, indefesso difensore dei diritti dei rom, che risulterebbe condannato dal tribunale di Firenze a un anno e mezzo di reclusione,)
«Esistono tutte le condizioni per evitare che vada in scena l’ennesimo sberleffo a danno dei romani. L‘orgoglio Rom ha visto persino il ritiro del patrocinio da parte della Commissione Europea per evidenti problemi di opportunità. È oramai noto come la giornata dell’Orgoglio Rom rappresenta uno degli eventi più indigesti ai romani ed ipocrisia sarebbe negarlo. È inopportuno politicamente, non rappresenta una priorità per Roma, metterebbe in secondo piano le reali criticità che oggi esistono nel rapporto tra la cittadinanza e la comunità rom. Nessun razzismo, ma in Campidoglio crediamo non debbano andare, anche per ragioni ben più importanti e imbarazzanti», afferma in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e componente della commissione Politiche Sociali.
Replicano gli organizzatori: «La Commissione Europea sostiene con patrocinio il primo Congresso del Consiglio Nazionale Rom*. Con lettera firmata dal direttore della Commissione Europea Lucio Battistotti il 27 maggio 2014 ed indirizzata a Marcello Zuinisi legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom e riportata sullo stesso sito della Commissione Europea viene concesso l’importante riconoscimento nella costruzione di democrazia e cittadinanza attiva».
il messaggero

Arrestato e scarcerato 2 volte in 36 ore per effetto della legge ‘svuotacarceri’

non si mette in galera uno che fa PIL. Sono risorse

venerdì, 20, giugno, 2014
Arrestato per spaccio e scarcerato due volte nel giro di 36 ore per effetto della legge ‘svuotacarceri’. Il caso, che riguarda un immigrato di 20 anni che ha già al suo attivo altri nove arresti per stupefacenti, secondo la Procura simboleggia i problemi provocati dalla riforma.
“Una riforma – sottolineano i magistrati – che era doverosa e necessaria. Ma che rende difficilissimo combattere il piccolo spaccio di strada. E il fenomeno, socialmente, può avere reazioni devastanti”.
http://www.imolaoggi.it/2014/06/20/arrestato-e-scarcerato-2-volte-in-36-ore-per-effetto-della-legge-svuotacarceri/

Nordafricani mandano 60enne all’ospedale per rubargli la collanina

un altro esempio di integrazione e rispetto. Tanto la vittima è anziata ed indigena, non ha diritto di contestare né di ribellarsi. Anzi, per non fare il razzista è bene che nemmeno denunci l’aggressione.

venerdì, 20, giugno, 2014
Torino – Aggressione in via Pavia, nordafricani rapinano e picchiano pensionato
Aggredito per una collanina Paolo – il nome è di fantasia – si guarda intorno impaurito. Sul volto e sulle mani i segni dell’ennesima aggressione. Una mano fasciata per aver lottato contro due balordi, gli sfregi sul viso, nascosto un po’ per paura e un po’ per pudore, dovuti alla violenta colluttazione. Paolo, il 60enne protagonista di questa storia, non è nient’altro che l’ennesima vittima del degrado di Aurora. Aggredito da due nordafricani in via Pavia l’uomo è finito a terra, gambe all’aria. Nel tentativo di difendere la sua collanina d’oro si è preso calci e pugni.
I due ragazzi, due nordafricani secondo i racconti di un testimone, lo hanno aggredito alle e poi, forse presi dalla foga, lo hanno scaraventato sull’asfalto provocandogli numerose lesioni. I due, veloci come gazzelle, sono scappati nonostante il tentativo di rincorsa di un cittadino. Per Paolo si sono poi aperte le porte del pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco. Trasportato dai familiari, con il volto coperto dal sangue, è stato curato dai medici che gli hanno fasciato la mano e medicato le numerose ferite.
“Le cicatrici andranno via ma la paura resterà – ricorda l’uomo -. Mi hanno portato via una collanina a cui tenevo tantissimo, l’avevo messa al collo 27 anni fa e da quel momento non ero mai più riuscito a separarmi da lei”. Un valore affettivo che economico. Certo non lo stesso pensiero dei due balordi che per portargli via il prezioso non si sono fatti alcuno scrupolo. “Li ho visti all’ultimo minuto – continua Paolo -. Sono stati velocissimi. Hanno afferrato la catenina e sono scappati dileguandosi in pochi secondi”.
La foto che documenta l’aggressione verrà utilizzata dal capogruppo di Fratelli d’Italia della circoscrizione Sette Patrizia Alessi per presentare l’ennesima interpellanza. “Si fa presto a parlare – spiega Alessi -. Ma a conti fatti Aurora è diventato un quartiere troppo pericoloso dove gli scippi sono all’ordine del giorno. Non chiediamo la luna ma controlli e sicurezza per le nostre famiglie”.
.torinotoday.it/

Iraq: Isis occupa un sito di armi chimiche

venerdì, 20, giugno, 2014
20 giugno – Gli estremisti sunniti in Iraq hanno occupato quello che una volta era il principale sito di produzione delle armi chimiche di Saddam Hussein. Lo riporta il Wall Street Journal citando alti responsabili Usa, secondo i quali il complesso conterrebbe ancora una scorta di vecchie armi.
Secondo il Wsj, i responsabili sarebbero però scettici sulla capacità dei miliziani di costruire armi chimiche col materiale rinvenuto nel complesso di Al Muthanna. ansa

Seminario sulle Agenzie per il lavoro

i posti sono limitati? Anche se non siamo choosy e ci sediamo per terra? Ad ogni modo, un seminario al quale non ci saranno posti per tutti (immagino per ascoltare, non posti di lavoro) mi piacerebbe chiedere come mai le ag di lavoro tanto quanto quelle per l’impiego tanto quelle interinali fruttano un posto al 2-3% degli iscritti. Forse loro hanno bisogno di un corso su come non far chiudere le aziende

Avilgiana 26 giugno 2014, ore 14,30

Continua l’offerta di seminari gratuiti dello Sportello per le attività lavorative della Comunità Montana, con un incontro durante il quale le principali Agenzie per il lavoro operanti sul territorio illustreranno il mondo del lavoro in somministrazione: organizzazione interna, funzionamento, profili ricercati, processo di selezione, modalità di inserimento in azienda.

Allegato il volantino con programma ed istruzioni per l’iscrizione.
http://www.cmbvallesusa.it/item.asp?i=1177&stile=0

http://www.cmbvallesusa.it/writable/4e0d32c0-4379-1032-bf0f-8f066f1b39cb.pdf

Le agenzie di lavoro interinali,che si fanno pagare dal committente, avranno più fortuna degli impiegati pubblici del CPI che non chiedono niente per mettere l’annuncio?????

Centri per l’impiego in Italia, da Nord a Sud. La guerra del lavoro è tra poveri
Impegnano 10mila dipendenti pubblici. Ma solo il 2-3 per cento degli italiani qui trova possibilità. Dovevano promuovere le politiche attive, invece nutrono la burocrazia. “Vado per cercare offerte e mi rifilano la stampata delle Pagine Gialle con le aziende da chiamare. Non so se cercano mi dice, telefoni. Ma siamo o no al collocamento?” Continua qui