Iraq: Putin esprime pieno sostegno a Maliki contro offensiva Isil

(Aki) – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha espresso “pieno sostegno” al governo del primo ministro iracheno, Nuri al-Maliki, nella lotta contro i miliziani jihadisti dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante. E’ quanto si legge in una nota del Cremlino che riferisce il contenuto di un colloquio telefonico tra i due.
Stando al comunicato, Maliki ha informato Putin delle iniziative messe in campo dal suo esecutivo per combattere “i terroristi nel nord del paese”. Il premier iracheno ha sottolineato che gli insorti rappresentano una minaccia per la sicurezza dell’intera regione. Putin, dal canto suo, ha confermato il “pieno sostegno all’azione del governo iracheno” finalizzata a “liberare rapidamente il territorio della repubblica dai terroristi”.
 
Ultima modifica di marcopa il Ven Giu 20, 2014 7:25 pm, modificato 1 volta in totale
A questo punto la questione irachena si complica sempre più.
Enrico Mentana su La7 ha detto, “…dobbiamo capire cosa significa “pieno sostegno” mentre Obama aspetta il parere del Congresso ed ha promesso interventi, senza militari sul terreno iracheno, ma solo a determinate condizioni”
 
Se gli Usa vogliono un governo diverso e la Russia sostiene Maliki si potrebbe aggiungere un nuovo conflitto non armato tra Russia e Stati Uniti.
Rimane il fatto che l’ Isil è stato alleato delle milizie anti Assad fino all’ estate scorsa ed ha creato, addestrato e finanziato la nascita di al Nusra, tuttora considerata alleata della Coalizione siriana appoggiata dall’ Occidente.
Lo scontro Sciiti-Sunniti attraversa il Medioriente, dal Libano, dove sono presenti Hezbollah (sciiti) e milizie armate sunnite, allo scontro principale tra Iran e Arabia saudita.
E Qatar e Giordania hanno già detto che non ospiteranno militari Usa contro i sunniti anche se affiliati ad Al Qaeda.
Gli USA nel Golfo Persico hanno basi nel Bahrein, dove c’e’ una base aerea statunitense e la V flotta USA.
Ma il Bahrein è a maggioranza sciita e governato dalla minoranza sunnita, difficilmente gli USA potrebbero usare senza imbarazzo la base contro i sunniti di Al Qaeda per difendere il governo sciita di Maliki.
 
 
Iraq, intelligence curda avverte: 450 musulmani inglesi tra le file dell’Isis
venerdì, 20, giugno, 2014
 
20 giu. – Ci sarebbero oltre 450 combattenti britannici tra le milizie qaediste dello Stato islamico dell’Iraq e della Siria (Isis) che in questi giorni stanno avanzando nel nord dell’Iraq. Lo riferisce il capo dell’intelligence del governo regionale curdo, Lahore Talabani, secondo cui tale circostanza potrebbe aumentare il pericolo di attacchi in territorio britannico nel prossimo futuro. “Anche se dovesse sopravvivere solo il 10 per cento di queste persone, Abu Bakr al Baghdadi (l’emiro dell’Isis, ndr) potrebbe utilizzarle per attacchi nel Regno Unito”, ha detto Talabani.
Il capo dell’intelligence si e’ rivolto dunque ai paesi occidentali perche’ forniscano assistenza alle autorita’ irachene nella guerra contro l’Isis, in grado la scorsa settimana di porre sotto il proprio controllo ampie fette di territorio nelle province di Ninive e Salah al Din.
“Nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare, gli effetti della crisi in Iraq saranno avvertiti anche in Europa”, ha ammonito Talabani. agi
Iraq: Putin esprime pieno sostegno a Maliki contro offensiva Isilultima modifica: 2014-06-21T14:41:37+02:00da davi-luciano
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