agli italiani, evidentemente ancora tanto ricchi e benestanti, sta bene così.
lunedì, 26, maggio, 2014
agli italiani, evidentemente ancora tanto ricchi e benestanti, sta bene così.
lunedì, 26, maggio, 2014
a quanto pare agli italiani va bene così
By Edoardo Capuano – Posted on 22 maggio 2014
Crollo (-6,8%) per settore alimentare. Confesercenti: rischi deflazione. In 4 mesi chiusi oltre 20.000 negozi, 166 al giorno.
“Come anticipato dall’ICC (l’indice dei consumi della Confcommercio, Ndr), continua la riduzione dei consumi che, per quanto riguarda gli alimentari in particolare, fanno registrare addirittura un risultato peggiore delle attese. Per trovare l’ultima variazione congiunturale positiva dell’indice delle vendite al dettaglio bisogna risalire a dicembre 2012, ma nel frattempo questa nuova caduta conferma ancora una volta che la ripresa si allontana e stenta a concretizzarsi”, commenta l’Ufficio Studi Confcommercio riguardo ai dati Istat sulle vendite al dettaglio a marzo.
Di fatto a marzo le vendite al dettaglio sono scese su base mensile -0,2%, segnando una flessione -3,5% su base annua. Considerando la media del trimestre gennaio-marzo 2014, l’indice ha perso -0,3% nei confronti dei tre mesi precedenti. Vero crollo (-6,8%), come non accadeva dall’inizio delle serie storiche, ovvero dal 1995, per le vendite di beni alimentari. E’ vero comunque che in questo caso il confronto annuo risente della Pasqua, che è stata festeggiata ad aprile, mentre nel 2013 era caduta nel mese di marzo.
L’Ufficio Studi Confcommercio rivela però tutto il suo pessimismo: “Nonostante la fiducia delle famiglie sia in crescita e i prezzi al consumo sostanzialmente bloccati l’elevata pressione fiscale e l’incertezza sul carico tributario effettivo impediscono alle famiglie di rivedere al rialzo i propri piani di spesa. Ridurre la pressione fiscale in modo strutturale e dissipare immediatamente le ombre e la confusione sulle imposte gravanti sugli immobili sono, dunque, le azioni più urgenti da intraprendere per evitare che il 2014 costituisca l’ennesima occasione fallita per il rilancio dell’economia italiana”.
La colpa dunque dello stato attuale delle cose rimane della pressione fiscale.
La carrellata di numeri negativi per l’Italia si allunga con la pubblicazione dell’indice delle retribuzioni contrattuali orarie, rimane invariato rispetto al mese precedente e in rialzo +1,2% su base annua; si tratta però della crescita annua più bassa da quando esistono le serie storiche, dal 1982.
Complessivamente, nei primi quattro mesi del 2014 la retribuzione oraria media è cresciuta dell’1,4% rispetto al corrispondente periodo del 2013.
Arrivano poi i dati di Confesercenti, da bollettino di guerra. Nei primi quattro mesi dell’anno, secondo i dati dell’Osservatorio Confesercenti, ha cessato l’attività un totale di 20.297 imprese, più di 166 al giorno, a fronte di sole 9.352 nuove aperture, per un saldo finale di -10.945 unità.
La crisi, sottolinea Confesercenti, è stata particolarmente grave per il commercio alimentare. Non solo a marzo, secondo i dati Istat, le vendite cedono dello 0,4%, ma da gennaio ad aprile il comparto ha visto chiudere 2.789 attività per un saldo finale negativo di 1.099 imprese.
Nessuna ripresa neppure nel non-alimentare: vendite deboli nell’abbigliamento: il dettaglio tessile, abbigliamento e calzature registra da gennaio un vero tonfo, con 2.034 aperture e 4.961 chiusure.
“Altro che allarme rosso – commenta Confesercenti – questo scenario non solo riaccende i rischi di deflazione, ma può avere conseguenze nefaste anche a monte della filiera commerciale aggravando lo stato già critico delle imprese che lavorano per il mercato interno. È inutile tergiversare. A questo punto occorre un pacchetto di interventi forti: va ridotta significativamente per tutti, imprese e famiglie, una pressione fiscale incompatibile con una speranza di ripresa economica; va combattuto con maggiore energia il fenomeno dell’abusivismo che affossa interi settori economici; vanno liberate le imprese al più presto dell’onere pesantissimo degli adempimenti fiscali e burocratici, che sono diventati una sorta di girone infernale con mille incertezze, mutamenti improvvisi di scadenze e regole, ricorsi improvvidi alla retroattività delle norme”.
Fonte: wallstreetitalia.com
e pperò…..complimenti
By locchiodihorus – 19 maggio 2014
VIENNA (FARS) – Il quotidiano austriaco Die Presse rivela un’altra delle verità del caso Datagate per quanto riguarda, questa volta, lo spionaggio americano nella capitale austriaca Vienna.
Secondo il quotidiano, dai documenti di Edward Snowden si evince che a Vienna le ambasciate straniere maggiormente spiate erano quelle di Russia, Cina e Iran. Dopo queste tre ambasciate l’attività di spionaggio Usa si concentrava sulla sede dell’OCSE e poi su quella di diverse altre organizzazioni internazionali che hanno sede in questa città.
http://italian.irib.ir/notizie/iran-news/item/160327-datagate-ambasciate-di-cina,-russia-e-iran-le-pi%C3%B9-spiate-dagli-usa-a-vienna
il quotidiano dei salottini della società civile, quella con i conti in svizzera
Prontamente cancellato, ma lo screenshot c’è…
Le elezioni europee 2014 in Italia sono ancora in pieno svolgimento e siamo tutti in trepidante attesa di conoscere i risultati. Riuscirà Matteo Renzi e il Partito Democratico a sopravvivere alla marea del Movimento 5 Stelle? Se vi state ponendo domande di questo tipo, sappiate allora che La Repubblica sa già tutto: exit poll, instant poll e proiezioni. Si scopre guardando quanto apparso misteriosamente a questo link poco prima delle 20,
Il tutto è stato prontamente cancellato, ma lo screenshot che trovate in cima al post mostra tutti i risultati. E adesso sarà interessante vedere quanto combaceranno con la realtà le “super indiscrezioni” in possesso di Ezio Mauro. E quindi? È inutile andare a votare? C’è un complotto in corso? La speranza è che nella redazione del sito web di Repubblica qualcuno abbia riempito gli spazi che adesso sono vuoti facendo una sorta di pronostico, o qualcosa del genere. Perché magari gli exit poll e gli instant poll sono già stati compiuti, ma è difficile pensare che si possano conoscere prima le proiezioni della mezzanotte quando le urne sono ancora chiuse.
Ma che dicono questi dati? Secondo gli exit poll di Emg il Pd se la caverà bene, con il 32-34% dei voti, mentre il M5S si fermerà al 26-28%. Forza Italia al massimo può puntare sul 19%. I dati degli istant poll di Piepoli sono in linea, mentre le proiezioni che dovremmo vedere, di Ipr per Rai, della mezzanotte e un quarto, raccontato di un Pd in vantaggio col 33,5%, mentre il M5S sarà al 31,2%. Forza Italia si ferma al 15,9%, superano la soglia di sbarramento un po’ tutti: Ncd al 6,2%; la Lega Nord al 7%, Lista Tsipras al 4,1%, Fratelli d’Italia al 4,2% e via così. Probabilmente si tratta di numeri fuffa, ma se per caso coincidessero con la realtà?
Botte in un seggio elettorale a Nichelino, comune della prima cintura torinese, tra un esponente di Rifondazione comunista e un altro di Sel, il segretario provinciale Marco Brandolini. Ad avere la peggio è stato quest’ultimo: una testata gli ha rotto il setto nasale. Non sono noti i motivi della rissa, denunciata su Facebook dal senatore Pd Stefano Esposito. «Spero che tutti i candidati prendano le distanze da questo episodio – dice -. Esprimo la mia vicinanza a Marco Brandolini».
Sinistra Ecologia libertà esprime «la massima vicinanza e solidarietà» a Marco Brandolini, già segretario provinciale di Sel e candidato alle elezioni comunali di Nichelino nella lista di Sel, che oggi pomeriggio è stato aggredito in un seggio della scuola Papa Giovanni XXIII da Renato Marando, capolista dei Comunisti Italiani in corsa nella coalizione per Riggio Sindaco. «La democrazia non è violenza ma dialogo», afferma il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, Santo Cistaro, che si è precipitato al pronto soccorso, dove stanno medicando Brandolini. L’uomo ha preso una testata in pieno volto ed ha una sospetta frattura del setto nasale. «Questi atti criminali non possono far parte di nessuna cultura che si possa definire democratica e di sinistra», aggiunge il candidato sindaco che chiede «una ferma e netta condanna da parte di tutte le forze democratiche».
sabato 24 maggio 2014 – 18:44 Ulti
http://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/torino_botte_in_un_seggio_tra_esponente_di_rifondazione_e_sel_un_naso_rotto/notizie/706965.shtml