smaschera l’ipocrisia del governo. E’ una vertenza che ha le sembianze dello scandalo.
E allora eccoci di fronte alla protervia della dirigenza straniera di una multinazionale che semplicemente ha deciso una ristrutturazione globale in cui l’Italia è vittima sacrificale, con 419 dipendenti messi in mobilità e la forza lavoro nel nostro Paese tagliata di circa il 40%.
La italo-francese STMicroelectronics sei anni fa aveva fuso il suo ramo memorie con quello della Intel, dando vita a Numonyx che poi, nel 2010, era stata acquistata dall’americana Micron.
Ora i manager a stelle e strisce hanno deciso di delocalizzare, rubandoci competenze e know-how industriale.
I dipendenti italiani giustamente protestano sotto le finestre di Renzi perché è inaccettabile essere messi per strada da un’azienda che l’anno scorso ha visto passare il fatturato da 6,8 a oltre 14 miliardi di dollari.
Micron non può e non deve andare via. Il M5S è dalla parte dei lavoratori.
M5S Camera
5 Aprile 2014
http://www.beppegrillo.it/2014/04/i_lavoratori_della_micron_contro_lipocrisia_al_governo.html