Cosa c’è oltre il porcellum

Una cosa è certa la legge elettorale che il Parlamento può varare dopo la bocciatura del Porcellum non dovrà prevedere i due “errori” individuati dalla Corte Costituzionale, ovvero il premio di maggioranza senza soglia di accesso e le liste bloccate che non danno la possibilità di esprimere la preferenza.

TUTTE LE OPZIONI POSSIBILI Le opzioni a disposizione di deputati e senatori sono diverse: un sistema tedesco all’italiana, 50% maggioritario con collegio uninominale, 50% proporzionale con preferenza, o un doppio turno alla francese, oppure proporzionale puro, e perché no il sistema spagnolo. E se poi il Parlamento non dovesse intervenire, la sentenza della Consulta, al momento della pubblicazione prevista tra qualche settimana, darebbe vita a un Porcellum, mutilato: senza premio di maggioranza, verrebbe fuori un sistema proporzionale puro ma rimane il problema della preferenza. Insomma, un disastro.

COSA SUCCEDE SE IL PARLAMENTO NON FA UNA LEGGE Se il Parlamento non legiferasse, il Porcellum rimarrebbe comunque in piedi fino alla pubblicazione della sentenza. Dopodiché, potrebbe intervenire il governo con decreto legge, o lo stesso Parlamento con leggina per inserire nell’ordinamento il voto di preferenza. Andare a votare con mezzo Porcellum, proporzionale e liste bloccate, significherebbe tornar di nuovo davanti alla Consulta. Anche se diversi giuristi avvertono: non basta levare il premio per tornare al proporzionale.
Come alternativa, si era parlato del ritorno al Mattarellum, 75% maggioritario con i collegi uninominali, 25% proporzionale con listini bloccati. Ma lo sguardo al passato non ha avuto successo perché una maggioranza di otto giudici ha battuto una minoranza di sette che avrebbe voluto spingere l’opera di demolizione ben oltre il premio senza soglia e le liste bloccate.

LA CONSULTA LEGITTIMA GLI ELETTI COL PORCELLUM In linea teorica, i parlamentari eletti a febbraio del 2013, senza un voto di preferenza, sarebbero tutti “politicamente delegittimati”. Ma attenzione, nella sua nota la Consulta ha detto che ” il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali”. Il che corrisponde a una legittimazione delle assemblee parlamentari ora come dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza. Per cui le nuove regole varranno in futuro.
Ma praticamente tutti i deputati tranne quello eletto in Val D’Aosta con il maggioritario sono stati proclamati dalle corti d’Appello ma non convalidati dalla giunta delle Elezioni di Montecitorio. Tutti a casa? Anche per risolvere questo aspetto si è specificato che la sentenza “è destinata a non avere effetti sugli attuali parlamentari”, e dovrà essere rispettata “solo dopo la pubblicazione delle motivazioni e vengono fatti salvi gli effetti di legge per il passato

http://www.cadoinpiedi.it/2013/12/05/cosa_ce_oltre_il_porcellum.html#anchor

Cosa c’è oltre il porcellumultima modifica: 2013-12-05T15:30:33+01:00da davi-luciano
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