Italia in guerra contro la Siria: salpate due navi militari senza l’autorizzazione del parlamento!

purtroppo per i cultori della liberazione dire sovranità è una bestemmia, ma è la sovranità, peraltro citata in costituzione che dovrebbe concedere al popolo la libertà di scegliersi gli “ospiti”. Ma basta fingersi antiimperialisti per cancellare la conquista ed annessione dell’Italia agli Usa?

On 13 set 2013.

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Di Gianni Lannes

 Notizie legate tra loro che il popolo italiano non deve sapere. L’Italia è illegalmente imbottita di ordigni atomici di Washington (in violazione del Trattato internazionale di non proliferazione nucleare), viene usata dagli USA come base per fare la guerra al resto del mondo che al popolo italiano non ha torto un capello. Non è tutto.

 Il Parlamento italiano, fino a prova contraria, non ha autorizzato la guerra contro la Siria, eppure sono salpate in sordina verso il Medioriente due navi da guerra tricolore. Chi ha dato il via libera illegalmente. Il Governo Letta che non ha per legge questo potere? Il capo supremo dello Stato? Il ministro degli esteri Emma Bonino che starnazza di Onu? Il ministro della guerra Mauro? Insomma chi? Allora chi ha calpestato ancora una volta l’articolo 11 della Costituzione? Qualcuno obietterà: ma tanto è stata superata, o meglio stracciata dal Trattato di Lisbona (firmato nel 2007 da Prodi e D’Alema senza consultazione popolare, ed entrato in vigore nel 2009). Indubbiamente.

 I dettagli. Due navi militari, il cacciatorpediniere Andrea Doria e la fregata Maestrale, sono salpate il 4 settembre 2013 da Taranto per dirigersi al largo delle coste libanesi. Scopo teorico della missione: tutelare le truppe italiane della forza Unifil in caso di conflitto siriano. Perché l’attacco americano potrebbe scatenare violenza in tutta l’area. In realtà: si tratta di unità belliche: l’Andrea Doria è la punta di diamante tricolore per fare la guerra.

 Il Governo siriano si difende come può, nonostante l’accerchiamento occidentale e mediorientale: «Il governo siriano non cambierà posizione nemmeno se ci fosse la terza guerra mondiale, nessun siriano può sacrificare l’indipendenza del Paese», ha affermato in un’intervista all’agenzia Afp il vice ministro degli Esteri Faysal Moqdad. Il Governo di cui è stato ospite il caPo dello Stato pro tempore, Giorgio Napolitano, solo 3 anni fa, ribadisce quindi di volersi difendere ad ogni costo e con ogni mezzo possibile da un eventuale attacco americano. E a questo scopo, ha sottolineato Moqad, Damasco ha già adottato «tutte le misure» necessarie per far fronte a «un’aggressione».

 «Gli Usa stanno mobilitando i loro alleati in vista di un’altra guerra. La Siria ha tutto il diritto di mobilitare i suoi di alleati e questi offriranno ogni tipo di sostegno», ha detto Moqdad riferendosi a Russia e Iran. Sostegno che arriva immediato anche sulle analisi e sui toni. Secondo il ministro degli Esteri russo un attacco militare contro la Siria potrebbe avere effetti catastrofici se un missile colpisse un piccolo reattore vicino a Damasco che contiene uranio radioattivo.

 NAPOLITANO A DAMASCO:

Italia in guerra contro la Siria: salpate due navi militari senza l’autorizzazione del parlamento!ultima modifica: 2013-09-13T21:04:00+02:00da davi-luciano
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