ATTACCO CHIMICO IN SIRIA ? ‘ABITO A 500 MT DAL LUOGO’ SUPPOSTO E ‘ NON HO VISTO NIENTE’

i 3600 “feriti” soccorsi da MsF da dove arrivavano?? E soprattutto, esistono?

L’esercito siriano ha usato il gas nervino sui ribelli a Damasco? «Abito a cinquecento metri dal luogo dove si sarebbero verificati gli attacchi chimici, ma io e tutti gli altri, nel quartiere, non abbiamo sentito niente». Lo dice a tempi.it, Samaan, cattolico siriano che vive a Damasco con la sua famiglia. Samaan traduce dall’italiano all’arabo per la Chiesa i libri su don Bosco e prima dello scoppio della guerra civile faceva la guida turistica per gli italiani che volevano visitare i luoghi storici della cristianità in Siria.

Stati Uniti, Regno Unito e Francia sostengono di avere le prove dell’attacco chimico.

Quali prove? Hanno soltanto un colpevole, Assad, e un filmato. Ma questo video che dovrebbe “provare” gli attacchi non è nemmeno girato in tempo reale, a differenza di quanto fanno di solito i ribelli. Come mai? Un’anomalia rispetto ai filmati che finiscono su internet e sono invece riprendono fatti in diretta. Inoltre, in una zona al confine con il nostro quartiere cristiano, l’esercito ha trovato un magazzino pieno di scatoloni con la scritta “aiuti dall’Arabia Saudita”, nei quali sono stati trovati molti dispositivi chimici, antidoti e maschere anti gas. I ribelli sono pronti ad affrontare attacchi di questo tipo e a usare agenti chimici.

 Non c’è stato nessun attacco con il Sarin, quindi?

Che ne sappiamo noi, non c’è stato. Anzi, l’Esercito e il Ministero dell’Informazione dicono di avere le prove che le armi chimiche sono state usate dai ribelli. Inoltre l’altro ieri il Ministro degli Esteri ha incontrato l’Alto Rappresentante Onu, ed è stato dato il permesso ai tecnici delle Nazioni Unite di verificare l’ipotesi del presunto uso di gas tossici. Però sono stati fermati da cecchini nella zona contesa dai ribelli.

 In generale, qual’è la situazione a Damasco?

C’è una grande paura. Da quattro, cinque giorni, i combattimenti si sono intensificati. Su Damasco cadono piogge di mortai. Ieri due di questi sono esplosi qui nel quartiere cristiano, a quindici metri da casa nostra. Un altro nel cortile di una scuola, fortunatamente vuota. Sono mortai artigianali, fatti a mano dai ribelli. Colpiscono i tetti delle abitazioni, le strade. Vengono sparati a caso, in tutte le direzioni, indifferenti a quello che può capitare ai civili. E poi c’è anche la carenza dei beni di prima necessità. I prezzi saranno non dico raddoppiati ma quadruplicati. Molte famiglie cristiane di Damasco, che fino ad ora non hanno mai chiesto una mano, per dignità, ora sono costrette a farlo per dar da mangiare ai figli.

 Secondo alcune indiscrezioni di stampa, gli Stati Uniti potrebbero bombardare la Siria.

Esiste un detto arabo che dice: l’asino non cade due volte nello stesso buco. Speriamo che l’America non compia lo stesso errore fatto in Iraq. Personalmente non credo abbia serie intenzioni di bombardare la Siria. Ha bisogno di qualcosa per sedersi al tavolo di Ginevra 2 e imporre le sue decisioni. I ribelli stanno perdendo terreno nei confronti dell’esercito. Possono resistere ad Aleppo dove hanno l’appoggio della vicina Turchia, ma non qui a Damasco. La città di Homs è completamente distrutta. E dopo aver perduto la battaglia di Al Qusayr, al confine con il Libano, non possono guadagnare un centimetro. Per questo sparano i mortai e si appigliano a qualsiasi giustificazione per chiedere i bombardamenti americani. Ma ormai anche in Occidente molti hanno iniziato a capire che i ribelli non sono i paladini della democrazia e della libertà. E che non servirà a pacificare il Medio Oriente, darlo in mano ai Fratelli Musulmani.

 FONTE: www.tempi.it/siria-bombardamenti-gas-nervino-abito-a-500-metri-dal-luogo-dei-presunti-attacchi-e-non-ho-sentito-niente#.UhyR939q-lh

 SI VEDA ANCHE:

 DEPISTARE LO STUPIDO PER DIVIDERE E GOVERNARE Il caos e la violenza del Medio Oriente spiegati da David Icke

 Syria chemical attack ‘undeniable’ – John Kerry … Kerry a liar ‘undeniable’ – David Icke :

Questi mentitori genetici sono cosi disperati da bombardare il regime di Assad perchè il piano globale per sovvertire e conquistare il Medio Oriente nella sua “tabella oraria” è stato mandato all’aria dal governo siriano, che si è rifiutato di cadere subito dopo una guerra civile, orchestrata da mercenari psicopatici a mano di forze nascoste dietro la NATO e Israele, le stesse che ora stanno pianificando di bombardare la Siria a mezzo delle loro marionette politiche che non osano rifiutare gli ordini. Nel loro “cammino”…stanno pianificando di uccidere e mutilare ancora piu’ gente dalla pelle scura per controllare tutta la vasta regione  nota come Eurasia(…) per fare questo affermano senza evidenze che Assad ha ordinato un attacco chimico sulla sua gente. Hanno tentato di fare questo precedentemente senza successo, poichè è chiaro ora che  i supposti “attacchi chimici” di Assad sono stati istigati dagli stessi “ribelli” che la Nato controlla per fabbricare una scusa perchè la NATO invada.

 Ora in questa patetica diperazione, stanno rifacendo la stessa cosa e questa volta rifiutandosi di ricevere un “no” come risposta o di produrre una evidenza credibile (che non possono fare!) perchè i loro padroni “della tabella del tempo” richiedono che Assad venga rimosso ora, come fu fatto con Gaddafi in Libia.

 E i media globali delle corporations stan giocando la solita parte nel ripetere le menzogne di fatto; cosi facendo il sangue sarà anche nelle loro mani, come è stato sempre nella storia dei media delle multinazionali; sono ancora cosi stupidi, cosi disinformati, cosi cretini, da non poter vedere che anche loro e le loro famiglie saranno assoggettati alla stessa società fascista Orwelliana a cui stanno fornendo la quotidiana propoganda per giustificarli- David Icke.

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Foto di vittime di attacchi chimici siriani della scorsa settimana

 

Ma la stessa foto era già apparsa in altri articoli, sia sulle sofferenze dei palestinesi che degli egiziani!

 

FONTE: http://effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=264464:altri-indizi-di-un-falso-siriano&catid=35:worldwide&Itemid=152

Siria, opzione Kosovo in Medio Oriente

Posted By Redazione On 28 agosto 2013 

 By Manlio Dinucci [1]

 Global Research, August 28, 2013

ONU USA aigle

Un uomo sospettato di voler compiere un omicidio, per metterlo in pratica sceglie il momento in cui gli entra in casa la polizia. Lo stesso avrebbe fatto il presidente Assad, sferrando l’attacco chimico nel momento in cui arrivano gli ispettori Onu per effettuare l’indagine sull’uso di armi chimiche in Siria. Le «prove» sono state esibite dai «ribelli», il cui centro propaganda a Istanbul, organizzato dal Dipartimento di stato Usa, confeziona i video forniti ai media mondiali. Avendo ormai «ben pochi dubbi» che è Assad il colpevole e ritenendo «tardiva per essere credibile» l’indagine Onu, il presidente Obama sta valutando una «risposta» analoga a quella del Kosovo, ossia alla guerra aerea lanciata senza mandato Onu dalla Nato nel 1999 contro la Iugoslavia, accusata di «pulizia etnica» in Kosovo. A tal fine il Pentagono ha convocato in Giordania, fino a domani, i capi di stato maggiore di Canada, Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia, Turchia, Arabia Saudita e Qatar. In Giordania gli Usa hanno dislocato caccia F-16, missili terra-aria Patriot e circa 1.000 militari, che addestrano gruppi armati per la «guerra coperta» in Siria. Secondo informazioni raccolte da «Le Figaro», un contingente di 300 uomini, «senza dubbio spalleggiato da commandos israeliani», è stato infiltrato dalla Giordania in Siria il 17 agosto, seguito da un altro due giorni dopo. Si aggiungono ai molti già addestrati in Turchia. In maggioranza non-siriani, provenienti da Afghanistan, Bosnia, Cecenia, Libia e altri paesi, appartenenti in genere a gruppi islamici tra cui alcuni classificati a Washington come terroristi. Riforniti di armi, provenienti anche dalla Croazia, attraverso una rete internazionale organizzata dalla Cia. Sotto la cappa della «guerra coperta» niente di più facile che dotare qualche gruppo di testate chimiche, da lanciare con razzi sui civili per poi filmare la strage attribuendola alle forze governative. Creando così il casus belli che giustifichi una ulteriore escalation, fino alla guerra aerea, visto che la guerra condotta all’interno non riesce a far crollare lo stato siriano. Tale opzione, motivata dall’imposizione di una «no-fly zone», prevede un massiccio lancio di missili cruise, oltre 70 solo nella prima notte, unito a ondate di aerei che sganciano bombe a guida satellitare restando fuori dallo spazio aereo siriano. I preparativi sono iniziati non dopo, ma prima del presunto attacco chimico.

 A luglio è stato dispiegato il gruppo d’attacco della portaerei Harry Truman, comprendente due incrociatori e due cacciatorpediniere lanciamissili con a bordo unità dei marines, che opera nelle aree della Sesta e Quinta Flotta. Un altro cacciatorpediniere lanciamissili, il Mahan, invece di rientrare in Virginia, è rimasto nel Mediterraneo agli ordini della Sesta flotta. Solo la U.S. Navy ha quindi già schierate cinque unità navali, più alcuni sottomarini, in grado di lanciare sulla Siria centinaia di missili cruise. I cacciabombardieri sono pronti al decollo anche dalle basi in Italia e in Medio Oriente. Alle forze aeronavali Usa si unirebbero, sempre sotto comando del Pentagono, quelle dei partecipanti alla riunione in Giordania (Italia compresa) e di altri paesi. La Siria dispone però di un potenziale militare che non avevano la Iugoslavia e la Libia, tra cui oltre 600 installazioni antiaeree e missili con gittata fino a 300 km. La guerra si estenderebbe al Libano e ad altri paesi mediorientali, già coinvolti, e complicherebbe ulteriormente i rapporti di Washington con Mosca. Su questo in queste ore si riflette a Washington, mentre a Roma attendono gli ordini.


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IL PIRLA IL MAGGIORDOMO E IL DEFICIENTE

martedì 27 agosto 2013

 Sono troppo imbufalito…..!!

 Cominciamo col dire che le demenziali e solite squallide giacche blù in questo momento sembrano intenzionate a scatenare una guerra di cui si ignorano le conseguenze che rischiano di essere tragiche per tutti.

 UNA GUERRA BASATA SU UNA BUFALA MEDIATICA COSTRUITA AD ARTE

 L’arroganza di questi imperialisti yankees non ha più limiti, è fuori della portata di qualsiasi interazione di un cervello normale.

La tracotanza,l’improntitudine,il disprezzo delle norme di diritto internazionale sono al di là di ogni immaginazione,in nome di una aberrante politica di rapina e di dominio,mascherata dal solito frusto ed immancabile mantra dei diritti umanitari….

Questa volta, i predatori di popoli, non hanno bisogno di una condanna “ legale “, agiscono in proprio insieme ai loro barboncini inglesi, turchi ed europei.

Le guerre servono loro per uscire dalle crisi finanziarie,per rubare risorse e terre,ingrassare le loro lobby delle armicreare governi fantocci….è il solo sistema che conoscono…oltre alla devastazione economica che,come si vede,a volte non basta….e ad enormi “collaterali”che però non contano….

 Ma veniamo al DEFICIENTE

 Questa faccia insulsa ed ebete da cavallo bolso,John Kerry,segretario di Stato USA e getta.

 “Usati i gas, abbiamo le prove….sconvolta la coscienza del mondo…L’uso di queste armi come il tentativo di coprirne il ricorso, offende tutta l’l’umanità…..”

 Ma brutto infame,mentitore e sciagurato coglione….dove sono queste prove? Mostracele…!

Dove sono i 1300 morti,dove sono i segni del gas sul pugno di cadaveri mostrati…un video con un allestimento talmente fasullo che anche un dilettante può smascherare…ma che i vergognosi media di regime si guardano bene dal fare….!

Quello che offende l’umanità e la tua spudoratezza nel mentire,quello che sconvolge il mondo è il tuo paese guerrafondaio che porta ancora morte e distruzione dappertutto per sporchi interessi,con una guerra a cui il 60% del popolo americano è contrario.

 Il ministro degli Esteri siriano, Walid al Moallem, ha dichiarato: ”Sfido chiunque abbia una sola prova da mostrare sull’uso di armi chimiche da parte dell’esercito siriano”

 Allora,rimbecillito,menzognero e criminale segretario della cupola mafiosa,dove cazzo sono queste prove?

Purtroppo per te,caro burattino, questo teatrino ad usum citrulli,l’abbiamo già visto…una circonvenzione d’incapace,come qualcuno ha detto.

 IL MAGGIORDOMO

 Al settimo cavalleria,quando c’è da rapinare, è sempre pronto ad aggiungersi il maggiordomo inglese,quella specie di evanescente fantoccione butirroso di Cameron:

“la Gran Bretagna spinge per l’attacco…”

Gli ascari,gli stradioti,le guide indiane del generale Custer,ansiose di saccheggiare i popoli,come sempre han fatto nella loro storia.

 IL PIRLA

 In questa compagnia è d’obbligo avere il giullare di corte che faccia divertire il riposo del guerriero con le sue fanfaronate.

Dopo Napoleone non si ricorda che i cugini di campagna abbiano mai vinto una battaglia.Ma fanno sempre una bella coreografia gonfiando i petti come pinguini….tanto per dimenticare i guai di Holly Holly,l’impiegato del catasto,un cappone che dis-guida i galletti francesi e che,tanto per essere il solito pirla addetto alle salmerie,incarica un suo sguattero di pontificare.

Jean-Marc Ayrault «la comunità internazionale non può lasciar passare questo crimine contro l’umanità».

Bravo…bene….bis…vive la France!

 Altri barboncini cercasi…..ah,sì c’è pure il turco che sogna di diventar Califfo,ci sarà certamente il pagliaccio del Qatar….la Culona sembra smarcarsi…sembra… e i nostri? quelli che si metton sotto la tavola a raccattar le briciole.

Senza Onu,nisba,dicono…vedremo…c’è poco da fidarsi…

 http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2013/8/27/SIRIA-L-ex-agente-Cia-le-bugie-sulle-armi-chimiche-servono-a-preparare-l-intervento-Usa/422048/

 

http://informare.over-blog.it/article-siria-come-gli-usa-hanno-preparato-la-guerra-tutti-i-passaggi-della-vicenda-119724534.html

 

Come con Gheddafi…..non è che questi ipocriti si facessero pregar tanto a stringere la mano a certuni….quando interessava….i diritti umanitari non contavano…

 

http://www.stavrogin2.com/2013/08/il-pirla-il-maggiordomo-e-il-deficiente.html

I leader europei non mostrano alcun interesse a schermatura EU da spionaggio NSA

Posted By Redazione On 27 agosto 2013 

 Da Russia Today

: 26 agosto 2013 10.18

Demonstrators take part
            in a protest against the US National Security Agency (NSA)
            collecting German emails, online chats and phone calls and
            sharing some of it with the country's intelligence services
            in Berlin on July 27, 2013. (AFP Photo / John Macdougall)

Demonstrators take part in a protest against the US National Security Agency (NSA) collecting German emails, online chats and phone calls and sharing some of it with the country’s intelligence services in Berlin on July 27, 2013. (AFP Photo / John Macdougall)

 NSA perdite [1]

 UE potrebbe apportare regolazioni di protezione dei dati sensibili, ma in mezzo a discussioni sta diventando evidente che i leader politici europei non sono disposti a prendere seri passi in questa direzione, un Europarlamentare del Partito Pirata svedese, Amelia Andersdotter ha  detto a RT.

 RT: Spiando su ONU gli Usa violano il diritto internazionale. Come pensi che l’organizzazione stia per reagire a questa rivelazione?

 Amelia Andersdotter: Spero che abbiano il coraggio di reagire molto fortemente contro queste rivelazioni, perché in definitiva dannose per il mercato libero di fiducia nel mondo che gli Stati Uniti si comportino in questo modo.

 RT: Che tipo di segreti  hanno carpito gli Stati Uniti controllando l’ONU [2]?

 AA: Non so esattamente quale agenzia   stavano ascoltando. L’ONU fa un sacco di cose, ma le minacce terroristiche in generale sono state descritte come qualcosa da violazione del copyright per la fabbricazione di bombe che potrebbero danneggiare il popolo. Abbiamo una conoscenza molto vaga nel discorso internazionale oggi di come fare politica soprattutto in Europa occidentale e Stati Uniti. Non sappiamo che cosa si intende per guerra. Due settimane fa ho sentito in Svezia che la violazione del copyright può essere considerata guerra. Che cosa è guerra allora? È che cosa gli Stati Uniti stanno cercando di fermare alle Nazioni Unite? Non sappiamo perché non  c’è nessuna logica di come utilizzare per la parola ‘guerra’.

 

Members of the United
            Nations Security Council (AFP Photo / Timothy A. Clary)

I membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (AFP Photo / Timothy A. Clary)

 RT: Quanto riguarda l’idea che il NSA ha già stato eligibly spiando l’Unione Europea insieme a queste ultime rivelazioni. Che effetto ha sulla reputazione dell’America a Bruxelles? C’è una legislazione per prteggersi dalla NSA?

 AA: Potremmo fare un regolamento di protezione di dati di buona qualità e discutiamo nell’UE. Tuttavia i dibattiti nazionali di sicurezza intorno al regolamento di protezione dati ora sono incredibilmente duri e sembra che i leader politici europei non sono disposti a prendere provvedimenti per proteggere lasicurezza  e la fiducia nelle reti pubbliche e reti internet che come cittadini vorremmo facessero. Quello che vediamo in Europa è un mish mash di dichiarazioni indignate e di inazione politica.

 RT: Protezione dei dati non è qualcosa che vostri campioni del partito. Sei tutto di che consente di scaricare contenuti per essere utilizzato da chiunque e a violare le leggi sul copyright. Non è contraddittorio quello che stai dicendo? Come è diverso da quello che sta facendo la NSA?

 AA: Fra l’avere  un programma voluminoso di sorveglianza per tutto il pianeta e l’utilizzo di opere culturali di impegno sociale con gli altri c’è una grande differenza. Informazione è potere e la conoscenza è potere. Quello che vogliamo un sistema in cui tale potere sia equilibrato. Copyright è quel compromesso in un modo completamente sbagliato e la legge di protezione dei dati nell’Unione Europea ha anche dimostrato tale equilibrio in modo completamente sbagliato. C ome i cittadini dcobbiamo avere il potere attraverso la nostra legislazione in modo tale che possiamo fare affermazioni ed esercitare potere noi stessi attraverso la nostra identità in un modo in cui interagiamo con altre persone. Credo che a favore di una riforma azienda così come una riforma di protezione dati è perfettamente coerente all’interno di quell’idea generale. L’informazione è potere e noi dobbiamo bilanciare il potere.

 http://www.stampalibera.com/?p=66099

Femminicidio e guerra di genere: tutta colpa dell’individualismo

uomo_vs_donna_intelligenza

di Fabrizio Fratus

 Alla fine è arrivata, da ora c’è anche la legge specifica sulla violenza alle donne, quelle sulla violenza agli esseri umani non bastavano. Si badi bene, non voglio assolutamente sostenere qualcosa contro le donne, anzi, al contrario, sono uno dei pochi che ancora oggi lotta contro la “guerra di genere”. Con specifiche azioni e campagne di comunicazione si è sviluppato un credo che i dati non confermano: gli uomini passerebbero le loro giornate a violare la libertà delle donne. Lo scorso mercoledì ho partecipato allo spettacolo dei volontari a Savona, invitato come testimonial dei “padri Separati”. Prima di me, sul palco, un nome decisamente conosciuto, Francesca Abruzzone, la criminologa spesso invitata a commentare i delitti italiani nel salotto di Bruno Vespa. Intervistata da una delle conduttrici della serata e ha subito messo in chiaro che il problema sono i maschi e che le donne subiscono tremendamente la violenza degli uomini. Banalità.

 Studi di antropologia, letture come “Massa e potere” di Elias Canetti e tanti dati ufficiali, spiegano molto bene come la violenza non sia dell’uomo ma del genere umano in toto. Siamo imperfetti, spaventati e violenti… tutti noi. C’è chi riesce a soggiogare meglio i suoi istinti e a non riversarli sul prossimo mentre la maggior parte di noi, vigliaccamente, colpisce il più debole per scaricare le sue insoddisfazioni: questo concetto è ben descritto dal premio Nobel della Letteratura Canetti, che lo chiama “spina”.

 Vi è un tentativo di contrapporre uomini e donne uno contro l’altra, in una guerra di genere senza senso e che allontana i due sessi mentre credo debbano essere complementari. La nostra società, estremamente individualista, si dirige in una direzione ben precisa che contrappone con forza l’uomo alla donna. Ho raccontato storie di tantissimi padri separati che da anni non possono vedere i propri figli… non è forse questo “maschicidio”? Molte donne ogni giorno delegittimano i propri uomini ricordando loro i fallimenti e le delusioni (su Facebook c’è un profilo in cui si raccontano le violenze subite dagli uomini: https://www.facebook.com/separazioni.maschicidio)… Ma la questione non è assolutamente se sia l’uomo o la donna a subire più violenza, il problema è la violenza in sè.

 Uomini e donne devono riscoprire la complicità, i due sessi sono complementari ma in una società basata sul successo personale, sulla soggettivizzazione della realtà, sul dare le colpe agli altri per i nostri errori è sempre più difficile camminare insieme. A Savona, però, ho scoperto anche qualcosa di molto buono: l’associazione sulla violenza alle donne e quella dei padri separati non solo si parlano, ma insieme vogliono collaborare per trovare una soluzione alla violenza in famiglia. Bravi, questa è la strada corretta. Complimenti ai Presidenti di queste organizzazioni.

 Fonte

La legge è uguale per tutti?

 Criminalità | 18 luglio 2013 – 08:15

 INTEGRAZIONE – Polemica a Bergamo: quattro marocchini vengono arrestati dopo aver rapinato un ragazzo e altre persone. Ma, nonostante avessero precedenti penali, vengono immediatamente rilasciati. Con loro avevano anche della droga.

 Sono molti i bergamaschi a non aver gradito la leggerezza con cui la procura ha trattato il caso di quattro marocchini. La banda di delinquenti infatti si aggirava per le vie della città aggredendo e rapinando i passanti. A far scaturire l’arresto la segnalazione di un ragazzo di 17 anni, che è stato aggredito, immobilizzato e derubato del portafoglio e del cellulare.

 Ma, quando la polizia ha fermato la macchina dei quattro, ha trovato nel bagagliaio uno zaino pieno di oggetti rubati. I marocchini sono stati condotti subito in procura, dove è stato accertato che erano già stati condannati in Italia per altri reati penali. Nei prossimi giorni verranno anche processati per direttissima.

 A far discutere è però il fatto che, in attesa del processo, questa banda di criminali marocchini, evidentemente poco propensa ad accettare le leggi, sia stata rimessa in libertà e quindi è libera di perpetrare ancora i propri “affari” o, peggio ancora, fuggire, magari alla volta del Ticino.

E sul web la bandiera della Siria ha scalzato l’arcobaleno al grido di “sovranità!”

di Mauro La Mantia – 29/08/2013

Fonte: Barbadillo

siriaI tragici sviluppi della guerra civile in Siria ed il possibile intervento militare degli Usa e dei loro alleati stanno innescando un cambiamento di mentalità in Italia. Non solo da noi ma anche nelle altre nazioni europee si ha la percezione che la Siria sia al centro di un’aggressione quasi senza precedenti. Nonostante la disinformazione dei grandi media occidentali la rete permette una controinformazione che sta creando qualche problema agi sostenitori dell’“esportazione della democrazia”. Fioccano video, articoli e discussioni sul web contro l’imminente attacco: una vera e propria campagna spontanea.

A poco servono le accuse di dispotismo contro il regime retto da Bashar al-Assad visto che non vi è traccia in Medio Oriente di democrazia, a cominciare dall’Arabia Saudita (maggior alleato degli Usa nell’area), uno degli Stati più integralisti e intolleranti del mondo. E stanno crollando anche le fragili teorie sull’uso delle armi chimiche da parte dell’esercito regolare siriano. Del resto tutti ricordiamo la storia delle armi di distruzione di massa (mai trovate) come pretesto per l’attacco all’Iraq di Saddam Hussein. Proprio sulle menzogne di Ong e media occidentali e sulla questione del sostegno (soprattutto da parte di Usa e Turchia) alle milizie islamiste in Siria il libro-inchiesta di Tony Cartalucci e Nile Bowie (“Obiettivo Siria”, Arianna Editrice) svela i “segreti di Pulcinella”.

Sempre attraverso la rete si può rilevare un cambiamento di paradigma nell’opposizione alle guerre degli Usa e dei suoi alleati. Sono infatti scomparse le bandiere pacifiste e apparse le bandiere delle nazioni sovrane, in questo caso della Siria. Si vede soprattutto su Facebook: ragazze e ragazzi di ogni orientamento politico – culturale che condividono la bandiera siriana. Era già avvenuto qualcosa di simile con la Libia. Il fallimento delle “primavere arabe” ha rafforzato l’idea del principio di autodeterminazione dei popoli contro le ingerenze esterne. Qui non è in gioco la difesa del governo siriano guidato da Assad, discutibile quanto vogliamo, ma qualcosa di più importante: la sovranità, l’indipendenza e la libertà di un intero popolo.

Il fronte pacifista è inoltre spiazzato dall’attuale amministrazione americana: a teorizzare l’attacco contro la Siria non c’è più il guerrafondaio conservatore George W. Bush ma il progressista premio Nobel per la pace Barack Obamainsieme all’ex leader pacifista (al tempo della guerra in Vietnam) John Kerry oggi Segretario di Stato. Sarà forse per questo se nelle piazze non vediamo più le bandiere arcobaleno che spopolarono durante la guerra in Iraq.

All’imbarazzo e all’immobilismo dei pacifisti si sovrappone un certo dinamismo dell’area identitaria e sovranista. Non è un caso che sempre sul web nascono continuamente gruppi di comitati pro-Siria dove si ipotizzano manifestazioni di piazza di solidarietà. La prima ad essere annunciata è quella del “Comitato Terra Nostra” a Palermo, il prossimo venerdì 30 agosto, dove si svolgerà nella centralissima Piazza Politeama un flash mob, caratterizzato dai colori nazionali siriani, contro il probabile attacco militare. Sembra che altre città seguiranno la manifestazione in Sicilia. E non deve stupire che l’iniziativa parta proprio dalla regione dove gli Usa vogliono costruire il Muos, il nuovo sistema satellitare a Niscemi, strumento efficientissimo per le future guerre americane. Un’opera che sta suscitando forti proteste tra la popolazione siciliana.

Il quadro è ormai chiaro: nella fase più acuta della globalizzazione omologante e del tentativo di abbattere ogni vincolo nazionale e comunitario, affinché trionfi definitivamente l’ideologia mercatista, c’è tutto un popolo che intende alzare la bandiera sovranista – e lo fa nelle piazze “virtuali” quanto in quelle reali – soprattutto contro ogni ingerenza sovranazionale (economico, politico e militare). Un diritto ed un dovere di tutti i popoli a cominciare da quello siriano.
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=46006

Forteto: chiesto commissariamento azienda ma Coop e PD alzano barricate

stupro, pedofilia protetta nel Forteto

Le Iene, il Forteto e i bambini affidati ai pedofili

http://www.giornalettismo.com/archives/902973/le-iene-il-forteto-e-i-bambini-affidati-ai-pedofili/

Forteto: chiesto commissariamento azienda ma Coop e PD alzano barricate
ago. 22 Articoli, Massimo Martini

Minori abusati e schiavizzati sul luogo di lavoro, intervengono gli ispettori per chiedere il commissariamento della azienda- comunità, ma il partito di governo locale e le centrali delle cooperative si schierano a difesa degli accusati e non delle vittime. Questo accade al giorno d’oggi nella civilissima Toscana.
Il 4 ottobre inizierà il processo a carico di tutto il gruppo dirigente de Il Forteto, la comunità mugellese finita in un drammatico scandalo di abusi su minori. Alla sbarra Rodolfo Fiesoli accusato di violenze sessuali ed altri 22 membri e dirigenti della Comunità imputati di maltrattamenti su minori. I media nazionali si sono occupati più volte delle violenze sui bambini affidati dal Tribunale alla Comunità di Vicchio nonostante Fiesoli avesse già negli anni ’80 ricevuto una condanna passata in giudicato per violenze sui minori e anche la Corte di Strasburgo avesse condannato l’Italia per gli stessi reati. Nel frattempo però è emerso un altro filone di questa drammatica vicenda.
Le vittime, fuggite dalla setta, hanno iniziato a prendere coraggio e durante i lavori della Commissione di inchiesta, aperta sul caso dal Consiglio Regionale della Toscana, oltre a raccontare gli abusi sessuali hanno anche portato alla luce le loro condizioni lavorative all’interno del Forteto.
“Dai verbali della commissione emerge che nella cooperativa vengono sistematicamente calpestate le più elementari norme a tutela del lavoro, dei diritti umani e delle norme fiscali – Spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia in Toscana Giovanni Donzelli- bambini costretti a lavorare la notte prima di andare a scuola, lavoratori chiusi per punizione nelle celle frigorifere, donne in gravidanza costrette a lavorare fino al giorno del parto, uomini sani e portatori di handicap a lavoro 365 giorni l’anno senza ferie compreso Natale o ferragosto, stipendi mai visti, finti periodi di sospensione dal lavoro per incassare contributi statali, nessun orario e nessuno straordinario riconosciuto economicamente. Il tutto accompagnato da sommari processi popolari serali, abusi fisici e psicologici. Di fatto è un luogo di schiavismo.”
Lo stesso Donzelli era stato promotore lo scorso gennaio di una richiesta ufficiale della Regione Toscana al Ministero dello sviluppo economico per inviare alla cooperativa Il Forteto degli ispettori al fine di verificare il rispetto della legge vigente. Gli ispettori, in seguito alla richiesta, sono arrivati ad aprile e dopo aver svolto la loro indagine in pieno agosto hanno fatto formale richiesta al Governo di commissariare l’Azienda.
Immediata però la reazione a difesa del Forteto di Legacoop e Confcooperative. Secondo le centrali delle coopertaive toscane la proposta di commissariamento avanzata dagli ispettori ministeriali appare “Non comprensibile né giustificata”. Non solo, ma per le coop toscane “occorre tutelare il patrimonio industriale e di lavoro di un’importante realtà agricola e produttiva toscana”.
A ruota delle coop sono anche usciti i vertici comunali, provinciali e regionali del Partito Democratico auspicando “che il commissariamento della cooperativa Il Forteto possa essere evitato e che i rilievi posti dagli ispettori possano trovare soluzioni mantenendo l’attuale gestione”.
Sembra incredibile, ma purtroopo è proprio così. Al momento noi di Sostenitori non siamo in grado di raccontarvi con precisione il contenuto delle irregolarità riscontrate e verbalizzate dagli ispettori ministeriali. Gli stessi soci della cooperativa che hanno denunciato gli abusi non riescono ad avere copia formale degli atti, nonostante che ne abbiano fatto richiesta motivata ai vertici del Forteto.
Solo Patrizio Mecacci, segretario metropolitano del Partito Democratico, in una intervista ad una radio locale si è lasciato scappare, sollevando le ire del comitato vittime del Forteto, di aver letto i verbali. Ma questo non è l’unico “lapsus” del sergretario PD utile a svelare lo stretto rapporto tra le Istituzioni locali e Il FORTETO. Mecacci, infatti, in queste ore ha più volte affermato che la cooperativa non deve essere commissariata anche perchè nel frattempo si è resa protagonista di un radicale cambiamento dei vertici aziendali e del CDA (Lo scorso aprile l’ex-vicepresidente Stefano Morozzi ha sostituito alla presidenza del CDA Stefano Pezzati coinvolto nell’inchiesta. ndr) ma al tempo stesso lo stesso Mecacci, intervistato dalla cronaca del Corriere della Sera si è anche lasciato scappare “Questo è quello che so, che mi ha detto anche il Pezzati”, lasciando intendere sia che si consulta abitualmente con Il Forteto ma soprattutto che al di là degli sbandierati cambiamenti di facciata nel CDA a tirare realmente le fila della Azienda sarebbe sempre l’ex-presidente Pezzati, formalmente rimosso in nome di un ipotetico “nuovo corso” del Forteto. “Ma quale cambio della guardia! A Mecacci è scappata dalla bocca la verità – sbotta una vittima del Forteto socia della cooperativa- Quando oggi sono andata con un avvocato in cooperativa a cercare di ottenere copia degli atti ispettivi come mi spetterebbe per legge ho visto il Pezzati dietro la scrivania del suo storico ufficio di presidente de CDA.”
Abbiamo chiamato Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia per chiedergli cosa ne pensasse degli scivoloni del segretario metropolitano del PD e della difesa a oltranza del Forteto da parte di Coop e della sinistra di governo locale. Il consigliere regionale di opposizione ci ha risposto “Purtroppo non mi stupisco, ricordo che Il Forteto non solo fornisce di bistecche e salsicce le feste dell’Unità, ma ha anche comprato casa all’ex segretario locale del PD e l’ex Governatore Martini apriva le proprie campagne elettorali proprio al Forteto. Per loro è una seconda casa.”

Massimo Martini
http://www.sostenitori.info/?p=3089

La memoria corta dell’Italia

ci han  bombardato per il nostro bene no?

Posted By Redazione On 26 agosto 2013 

 

La città di Milano venne bombardata durante il secondo conflitto mondiale 60 volte. I bombardamenti più pesanti avvennero nel mese di agosto del 1943. Per i bombardamenti morirono più di 2000 persone. I danni al patrimonio artistico e culturale furono ingenti.

 

 

Stuprata da tunisino

ragazzaccia razzista, perché lo denunci? Sii accogliente

Una 20enne è stata violentata nella notte mentre rientrava a casa. E’ accaduto ad Alba. I carabinieri hanno individuato e fermato il presunto stupratore, un tunisino di 24 anni, pregiudicato e irregolare. La vittima è stata aggredita mentre raggiungeva la sua auto dopo una serata in un locale con amici. L’uomo dopo aver abusato di lei è scappato. La giovane è stata soccorsa dai conoscenti che hanno avvisato il 112 e poi portata all’Ospedale San Lazzaro.
La ragazza aveva trascorso la serata in un locale pubblico del centro storico e stava raggiungendo la sua auto, parcheggiata poco distante, quando improvvisamente uno sconosciuto l’ha afferrata alle spalle, le ha tappato la bocca, poi l’ha scagliata terra. Dopo aver abusato di lei è scappato.
La giovane aggredita è tornata nel locale dove c’erano ancora alcuni amici e i titolari che hanno dato subito l’allarme al 112 mentre la ragazza veniva accompagnata al pronto Soccorso dell’Ospedale San Lazzaro. Dalla descrizione dell’aggressore fornita dalla vittima e dalle testimonianze di alcuni passanti che avevano visto un giovane in fuga, i carabinieri sono riusciti a risalire a un tunisino, senza fissa dimora, ospite ad Alba di connazionali. E’ stato sottoposto a provvedimento di fermo e portato in carcere.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/piemonte/articoli/1114443/alba-una-20enne-stuprata-in-strada.shtml