Lo “ius soli” di chi lotta per la Valle – da il Fatto – con replica di Gian Carlo Caselli

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/11/tav-breve-analisi-di-unintervista-a-piero-fassino/682651/

SUSA E NO TAV
di Erri De Luca
UN CONTADINO esce di casa per andare a zappare la sua vigna che sta dall’altra parte della strada. Per farlo deve passare un posto di blocco fisso di soldati, esibire tutti i giorni un documento all’andata e al ritorno, nei dieci metri da casa a vigna. La strada non segna un confine tra due stati, è tutta in un solo territorio.

Un giardiniere viene denunciato per possesso di arma impropria atta a offendere: nel bagagliaio della sua auto hanno trovato e sequestrato il corpo del reato, un paio di cesoie da potatura.

Di quale luogo del mondo questi due fotogrammi sono esempio di ordinaria persecuzione? Il vincitore del quiz vince un viaggio premio nel posto indovinato: la Val di Susa.

Si sente parlare in questi giorni di ius soli, il diritto di essere cittadini del luogo in cui si nasce. Da noi è negato. Importiamo in abbondanza termini inglesi per qualunque argomento, con la goffaggine provinciale di crederli più autorevoli.

In questo caso però non adoperiamo il corrispondente “birthright citizenship”, cittadinanza per diritto di nascita. Perché in quella lingua è diritto automatico per chiunque nasca su suolo degli Stati Uniti, navi e aerei compresi. Usare il termine inglese comporterebbe la necessità di adeguarsi alla norma. Perciò viene esumato il latino, utile a negare.

Esiste un altro tipo di ius soli, di buon diritto al suolo.

È quello di una comunità che difende il proprio territorio dalle invasioni.
In Val di Susa da molti anni è in corso una invasione di truppe al servizio di uno Stato che vuole imporre con la forza la riduzione in servitù di una vallata, di una comunità, di un suolo.

IN VAL DI SUSA è in corso da altrettanti anni la più decisa e insuperabile resistenza al programma di stupro del territorio. La lotta a oltranza della comunità della Val di Susa è legittima difesa della salute della loro madre terra. È diritto di sovranità sul proprio suolo, sulla propria aria, sulla propria acqua: sulla vita stessa minacciata.

Buffoni di corte delle banche dichiarano strategica l’opera di sventramento che è invece superflua, tossica e sfruttata solo per spendere fondi europei. Mi arrogo abusivamente uno scampolo di profezia: quell’opera di scasso , sostenuta da occupazione militare, non si farà mai.

La Val di Susa vincerà perché non ha altra possibilità, non ce l’ha una valle né una vita di riserva e non si lascerà deportare.

A fronte dell’incarognimento della rappresaglia di Stato contro la loro comunità, cresce la resistenza corale, pubblica, unanime, che insieme al suolo riscatta la dignità di cittadini, che non si fanno degradare a sudditi di un feudo. Oggi la Val di Susa è una grande piazza Taksim di Istanbul, una estesa Plaza de Mayo di Buenos Aires, una delle cellule del mondo immuni al cancro della sottomissione. Perché chi si arrende, si ammala. Invece la vallata sprizza di salute pubblica, di fraternità, di volontà di battersi.

Se ne andranno le truppe di occupazione, il contadino andrà a zappare la sua vigna attraversando la strada sgombra dal posto di blocco. Al giardiniere verranno restituite le cesoie e l’onore.
Erri De Luca LaPresse

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DIRITTO DI REPLICA

   Leggo sul Fatto del 14 agosto un articolo di Erri De Luca che mi sembra surreale. Come si fa a paragonare la Val di Susa alla “grande piazza Taksim di Istanbul” e alla “ estesa Plaza de Mayo di Buenos Aires”? E un’aberrazione che offende prima di tutto le vittime turche e argentine. E poi, parlare di “incarognimento della rappresaglia di Stato” senza neppure un cenno alle violenze sistematiche praticate dalle frange estremiste del sedicente movimento No Tav è indulgere alla peggior propaganda. Ma questo è ovviamente il mio punto di vista. A ciascuno il suo.

   Gian Carlo Caselli

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Il tuo punto di vista, caro signor Caselli, e’ molto chiaro ed incontrovertibile, se solo guardassi alle illegalità del cantiere con un decimo della attenzione che dedichi ai NOTAV, ebbene quel cantiere sarebbe sequestrato da tempo. Se, invece di indagare chi denuncia, ti degnassi di fare indagini serie, avremmo una lunga lista di indagati e denunciati. Chissà come mai nel resto d’Italia, a nessun accusato di stalking (purtroppo), viene perquisita la casa e sequestrati gli effetti personali, come mai tanta solerzia a senso unico ?  Lascia perdere Gian Carlo, i fatti parlano chiaro e confermano quanto scritto da De Luca. 

Dario

Volevo solo aggiungere ricordando l’articolo 101 della Costituzione della Repubblica Italiana “la Magistratura amministra la giustizia nel nome del POPOLO” ma i Magistrati si sono praticamente autoproclamati e quindi si autodefiniscono: giusti, saggi, bravi, efficienti e magari anche belli, perchè non accettano NESSUN controllo esterno indipendente.

Sei contro il Pd? Arrivano i sicari dell’intimidazione

Intimidazioni e minacce al presidente della Circoscrizione Ovest: informata la Digos
10 Agosto 2013
vetro finestrino rotto con sasso al presidente
M
osca
Prima una lettera contenente intimidazioni e minacce, poi un atto vandalico con un finestrino dell’auto mandato in frantumi. E’ quanto ha subito nelle ultime settimane il presidente della Circoscrizione Ovest, Giovanni Mosca che ha denunciato l’accaduto in Questura e informato la Digos. La lettera minatoria è stata lasciata da ignoti in Circoscrizione. Le accuse erano quelle di essersi messo d’accordo con il centrodestra in Comune per favorire la costruzione dalla rsa in via Pasubio a Narnali, la cui realizzazione era ferma da anni. Nel testo della lettera si invitava Mosca “a fare attenzione ai propri movimenti” e gli veniva ricordato come gli scriventi “sapessero dove abitava”. Mosca non aveva dato più di tanto peso alla lettera, mettendo al corrente comunque la Digos dell’accaduto. Ieri però si è verificato un altro spiacevole episodio. Il presidente della Circoscrizione, uscito dalla propria abitazione, ha ritrovato in frantumi il vetro del finestrino della propria automobile (nella foto). Il mezzo, tra l’altro, era stato lasciato nel posto condominiale a lui riservato. Gli autori del gesto hanno usato un sasso per rompere il vetro e non hanno portato via nulla dal mezzo. Una mossa che può fare pensare ad un gesto intimidatorio più che ad un tentativo di furto non andato in porto. Mosca ha presentato denuncia in Questura e anche in questo caso informato la Digos. Il presidente di Quartiere, preferisce non commentare l’accaduto e comunque ritiene che il gesto non sia legato alla carica politica da lui ricoperta. Da ricordare come Mosca fosse finito nel mirino della polemica anche sulla vicenda della nuova pista ciclabile a San Paolo, con gli stessi esponenti del Pd locale che avevano criticato la scelta di appoggiare il progetto del Comune. E anche in quel caso non mancò chi usò parole forti nei suoi confronti.
http://www.notiziediprato.it/2013/08/intimidazioni-e-minacce-al-presidente-della-circoscrizione-ovest-informata-la-digos/

Tav, “la violenza è legittima”

http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/tav-la-violenza-e-legittima-12076.html

Alla vigilia della “notte dei fuochi” il filosofo Vattimo infiamma la discussione. Per il pensatore torinese in Valsusa c’è un “vuoto di democrazia” che giustifica forme di protesta “non istituzionali”. Provocazioni anticonformiste o lezioni di un cattivo maestro?

Partigiani o sovversivi? Patrioti o delinquenti? Mentre gran parte degli intellos nostrani ha abbandonato i No Tav e preso le distanze dalle derive estremistiche del movimento – a partire dallo scrittore-guruRoberto Saviano -, c’è chi rivendica non solo le ragioni di una protesta che oggi travalica gli stessi confini (geografici e politici) della Valsusa, ma difende anche i metodi di lotta, arrivati a comprendere vere e proprie azioni di guerriglia, con tutto il corollario di violenze pubbliche e private, blocchi autostradali, aggressioni a persone e cose. Tra chi sostiene legittima questa forma di conflitto c’è il filosofo Gianteresio Vattimo, detto Gianni, teorico del “pensiero debole” ed europarlamentare dell’Idv, dopo esserlo stato per i Ds e i Comunisti italiani. Ospite d’onore alle due “cene filosofiche” a Chiomonte e Bussoleno, il pensatore torinese ha tratteggiato quel filo rosso che, a suo dire, unisce Progresso e Infrastrutture, Alta Velocità e opposizione a uno Stato che rifiuta di dar ascolto alla popolazione. È volato alto, il professore, trattando a tavola di «Grandi opere e grandi narrazioni», come sintetizza in un colloquio con Lo SpifferoPiatto forte: la critica alle istituzioni che da anni «truffano l’Europa e non adempiono alle stesse condizioni imposte da Bruxelles». E sul crinale delle teorie giusnaturaliste e del diritto positivo, sull’esercizio del potere da parte di uno Stato che tradisce la stessa essenza della rappresentanza democratica, il vispo Gianteresio concede la piena legittimità alla lotta No Tav, sovvertendo – lui che da natali democristiani sale oggi sulle barricate con le sue 77 primavere sul groppone – il luogo comune che vuole imberbi incendiari tramutarsi in attempati pompieri.

 

E alla vigilia della “notte dei fuochi”, in programma questa sera a partire dalle alle 23 al campeggio di Chiomonte e sulla strada che da Giaglione porta al cantiere all’altezza dell’autostrada, ha infiammato la platea. Ma in che modo la contrarietà a un’opera può conciliarsi con le azioni violente di questi ultimi mesi? È possibile giustificare l’uso della forza da parte di un movimento che nei fatti agiscelegibus solutus? Come sempre, è questione di mezzi e fini, come diceva Benjamin “la giustizia è il criterio dei fini, la legalità è il criterio dei mezzi”. Per Vattimo tali azioni sono legittime: «Le manifestazioni e i blocchi stradali sono utili di fronte a un vuoto di democrazia. In una valle in cui lo Stato ha preferito la militarizzazione all’ascolto». E ancora: «Le inadempienze pubbliche giustificano forme di lotta non istituzionale». Insomma, lo Stato viene meno ai propri doveri, rompe il patto con (una parte) dei suoi cittadini e questi si riappropriano di prerogative, come l’uso della forza e della coercizione, per perseguire i propri obiettivi.

 

Vattimo, studioso di Heidegger, è proprio dal padre dell’esistenzialismo che prende le mosse, secondo il resoconto che fa Luciano Davi sul suo blog. “La vera emergenza è la mancanza di emergenza” sosteneva il filosofo tedesco da sempre contrario alla metafisica. «Bisogna recuperare l’esistenzialismo» sostiene Vattimo, rendersi conto attraverso esso che viviamo per lottare. Heidegger sosteneva che l’esistenza fosse “progetto”, che l’uomo rappresentasse di per sé l’idea del cambiamento. E Heidegger non è Kant, che ha occhi per osservare il mondo, per descriverlo e sistematizzarlo; per Heidegger l’uomo è “progetto”, non guarda il mondo per prenderne atto, ma per cambiarlo. L’idea di osservazione che ci è stata tramandata è un’idea statica di contemplazione, di una realtà ordinata. È quindi più facile intimare di cambiare se stessi che cambiare il mondo; ma il conflitto, generalizzato ormai, si stringe attorno a un capitalismo di sfruttamento che collide con tutto il resto della società che rimane esclusa. La tecnicizzazione della politica che si è avuta in Italia è il percorso che dai tecnici, di per sé neutrali nelle proprie specifiche competenze, rimette la gestione della cosa pubblica, della politica, in mano ai banchieri. “Persino Gobetti” dice Vattimo “si scandalizzerebbe a vedere calare dall’alto tecnici che impongono una stasi ad un sistema che, anziché progredire, retrocede all’interno sempre del medesimo schema composto da uno sfruttato e da uno sfruttatore”. Nulla come il conflitto può innescare quel cambiamento che è progetto, sia a livello umano sia a livello sociale. E la lotta NoTav risiede proprio in una logica di conflitto. “Vivo politicamente perché ci siete voi” dice Vattimo, “perché ci sono fenomeni di lotta come il NoTav o il NoMuos”. Poiché l’unica speranza risiede nella moltiplicazione dei conflitti territoriali. In questo senso allora, le lotte sprigionate dai conflitti territoriali non solo promuovono il cambiamento, ma arginano quel pericolo di tornare al fascismo che risiede nel crescendo di difficoltà e conflitti sociali in corso. Sono le azioni locali, diffuse, che ora come ora si offrono come unica azione atta a impedire l’insorgere di un regime in piena regola. È necessaria la filosofia per non perdersi nei conflitti di parte, perché ogni conflitto è calato in un conflitto globale.

 

Un concetto che in parte ribadisce anche un altro intellettuale torinese che di Vattimo è stato tra gli allievi più brillanti, Diego Fusaro, filosofo neo-marxista, columnist dello Spiffero. La sua argomentazione parte da alcuni presupposti sulla natura antropologica della sinistra domestica: «Innanzitutto non si deve cadere nell’errore tipico della sinistra che quando c’è il popolo in piazza vi scorge sempre un elemento rivoluzionario, alla perenne ricerca di un revival sessantottesco». «Detto questo, però, sostengo che chi vuol essere coerente non può puntare il dito contro i No Tav senza condannare la vera violenza che ci viene perpetrata quotidianamente: quella dell’economia sugli uomini, delle agenzie di rating, del Fondo monetario internazionale, dell’Europa. Oggi la democrazia non esiste. Oggi lo Stato italiano e quindi il suo popolo non sono sovrani sul proprio territorio, basti pensare allo scempio delle basi militari americane. E’ il mercato la violenza di tutte le violenze e il presupposto che la velocità con cui viaggiano le merci sia più importante di quanto pensi una comunità ne è la testimonianza». In questo senso, secondo Fusaro, Vim vi repellere licet, ovvero è lecito respingere la violenza con la violenza.

 

Lo dice l’OMS: L’austerity sta riducendo l’aspettativa di vita

La crisi economica potrebbe minacciare i progressi registrati nella speranza di vita in Europa se i governi decidessero di tagliare i loro budget per la sanità: ad affermarlo l’ Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), in un rapporto che descrive uno scenario catastrofico. “Uno scenario possibile e che minaccia i progressi costanti ottenuti in materia di speranza di vita in Europa – si legge nel dossier – potrebbe realizzarsi se alle crisi economiche e sociali si associassero delle riduzioni alle spese per la sanità”. L’organizzazione sottolinea anche che la situazione sanitaria è migliorata nel continente, anche se rimangono grandi disparità tra un Paese e l’altro. E’ evidente che le politiche di abbattimento del salario dei lavoratori, diretto ( aumento della produttività, aumento dell’età pensionabile con aumento delle malattie sul lavoro ) ed indiretto ( taglio della rete del welfare e della sanità pubblica) influiscono pesantemente rispetto alla speranza di vita. Con il Fiscal Compact alle porte c’è di che preoccuparsi.

Fonte: controlacrisi.org

SI POSSONO DENUNCIARE PER MALTRATTAMENTO AGLI ANIMALI O E’ RAZZISMO IN QUANTO NON VIENE RISPETTATA LA CULTURA ROM?

DARE UNA CASA AI ROM: MA SENZA CANI, CHIARO!
Pubblichiamo queste due notizie che sembrano venire da un altro mondo: a voi le conclusioni. Claudio Marconi
kyenge3.jpg
Gli italiani? Non le importano. Continua l’incredibile serie di dichiarazioni strampalate del Ministro Kyenge. Ora tocca ai rom
La maggiore richiesta che mi è venuta dai rom è quella di uscire dai campi. Ascolteremo il vostro grido, non vi lasceremo soli
La delegazione rom che ha incontrato a Torino le ha chiesto: cittadinanza, casa, lavoro, scuola.. Tutto… e lei ha preso l’impegno di aiutarli. Come se aiutare chi, nella realtà, non vuole integrarsi sia una priorità…
Un ministro per gli stranieri… fino a quando dovremo sopportarla?
Tratto da: ilradar.com

FOLLIA A ROMA: ZINGARI GIOCANO A PALLONE CON UN CUCCIOLO
INTEGRAZIONE – Gli zingari hanno utilizzato un cane di un mese per giocare a pallone, per poi buttarlo nell’immondizia. Adesso il povero cucciolo avrebbe danni permanenti.
Ennesimo episodio allucinante da parte degli zingari del campo rom di Castel Romano. Le associazioni animaliste hanno più volte denunciato episodi di maltrattamento sugli animali nella zona, ma quanto successo negli scorsi giorni è semplicemente aberrante.
Gli zingari hanno utilizzato un cagnolino di un mese per giocare a pallone, prendendolo a calci. Quando poi il “pallone si è rotto” è stato gettato mezzo agonizzante nell’immondizia. Alcuni passanti hanno sentito le grida strazianti del piccolo animale e sono state allertate le associazioni animaliste, che hanno recuperato il cucciolo e lo hanno trasportato al canile di Muratella, prestando i primi soccorsi.
Pare infatti che il cane abbia riportato danni neurologici e ortopedici permanenti, ma il cane è ancora troppo piccolo per stabilire se potrà mai riprendersi. C’è di buono per il cucciolo che adesso sarà affidato a una famiglia vera e non avrà più a che fare con personaggi del genere.
MS
Tratto da: mattinonline.ch

17 punti per spiegare lo sfacelo dell’economia italiana

non è vero. Tutti questi dati sono falsi e l’Italia è un eden, gli italiani sono solo choosy per quello non lavorano e per fortuna che chiamiamo risorse dall’estero alla quale offrire un futuro fatto di lavoro e stipendi dignitosi no?

8 agosto 2013

 Di Ticino Live

 La crisi della Zona euro è tutt’altro che archiviata. Lo scrivono in una nota gli analisti di Bridgewater, banca di investimenti americana, che citano cinque motivi per i quali si continuerà a soffrire:

 1 – Gli stress test sulle istituzioni finanziarie potrebbero aumentare le preoccupazioni su alcune banche.

 2 – I piani per gestire gli istituti finanziari in difficoltà potrebbero riproporre uno scenario come quello visto per Cipro.

 3 – I problemi del debito del Portogallo potrebbero replicarsi in altri paesi.

 4- L’incessante aumento del debito francese potrebbe causare seri problemi in tutta la zona euro.

 5 – L’attenzione internazionale nei confronti di tutti questi problemi rischia di aggravare ulteriormente la situazione.

 In sintesi il quadro oggettivo dell’economia italiana allo stato attuale:

 1 – Debito pubblico: record a 2.074 miliardi, veleggiamo verso il 130% del Pil;

 2 – Debito aggregato di Stato, famiglie, imprese e banche: 400% del Pil, circa 6mila miliardi;

 3 – Pil: atteso un altro -2% quest’anno. Si aggiunge al -2,4 del 2012;

 4 – Rapporto deficit/Pil: 2,9% nel 2013. Peggioramento ciclo economico Imu, Iva, Tares, Cassa integrazione in deroga lo portano ben oltre la soglia del 3%;

 5 – Prestiti delle banche alle imprese: -5% su base annua nei mesi da marzo a maggio. In fumo 60 miliardi di prestiti solo nel 2012;

 6 – Sofferenze bancarie: a maggio sono salite del 22,4% annuo a 135,5 miliardi;

 7 – Base produttiva: eroso circa il 20% dall’inizio della crisi;

 8 – Ricchezza: bruciati circa 12 punti di Pil dall’inizio della crisi. 200 miliardi circa;

 9 – Entrate tributarie: a maggio -0,7 miliardi rispetto allo stesso mese di un anno fa (a 30,1 miliardi, -2,2%). Nei primi 5 mesi del 2013 il calo è dello 0,4% rispetto ai primi 5 mesi del 2012;

 10 – Gettito Iva: -6,8% nei primi 5 mesi del 2013, un vero disastro;

 11 – Potere d’acquisto delle famiglie: -94 miliardi dall’inizio della crisi, circa 4mila euro in meno per nucleo;

 12 – Disoccupazione: sfondata quota 12,2%, dato peggiore dal 1977;

 13 – Disoccupazione giovanile: oltre il 38%;

 14 – Neet: 2,2 milioni nella fascia fino agli under 30, ragazzi che non studiano, non lavorano, non imparano un mestiere, totalmente inattivi;

 15 – Precariato: contratti atipici per il 53% dei giovani (dato Ocse);

 16 – Ammortizzatori: 80 miliardi erogati dall’Inps dall’inizio della crisi tra cassa integrazione e indennità di disoccupazione

 17 – Crollo produzione industriale: -17,8% negli ultimi dieci anni

 (Wall Street Italia.com)

Ecco Perché l’Italia Continua a Salvare Monte dei Paschi Ancora e Ancora e Ancora

da Zerohedge

 

C’è una ragione se l’Italia continua a salvare Monte dei Paschi (la terza banca più grande d’Italia, la più insolvente, la più vecchia del mondo e quella con più scandali al suo interno) ancora e ancora e ancora, e nonostante tutto sta di nuovo chiedendo l’ennesimo salvataggio. La ragione è presentata nel seguente grafico che mostra l’ammontare di bond italiani posseduti dalla banca italiana. Secondo il report sui guadagni di ieri, i possedimenti di bond italiani da parte di BMPS hanno raggiunto picchi davvero elevati con Monte Paschi che nel secondo trimestre ha comprato oltre €3 miliardi di bond sovrani italiani.

 

Traducendo l’immagine in parole:

  • Un governo insolvente promette di fornire allegramente denaro e garanzie ad una banca insolvente, mentre in ritorno…
  • La banca insolvente continua a comprare i bond venduti dal governo insolvente, pertanto…
  • Continua la pantomima che entrambe le entità sono solvibili.

Eppure ci deve essere un nome per una connessione simile davvero “innovativa.”

 

[*] traduzione di Francesco Simoncelli

 

1° MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER FERMARE LE BANCHE E LA CRIMINALITÀ ECONOMICO-FINANZIARIA-GIUDIZIARIA

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si si lo so. La manifestazione non è stata indetta dalla “società civile” e sue infinite siglette che hanno il patentino dei “giusti”. Come potrebbero? stanno dalla parte delle banche e della finanza. Quindi questa manifestazione sarà boicottata e magari osteggiata sostenendo che ci sono i terroristi, i delinquenti, i mafiosi e via denigrando. Il copione lo conosciamo.

24 Settembre 2013 ore 10

Roma – P.zza Cavour

(davanti al Palazzaccio della Corte di Cassazione)

Per l’evento su Facebook clicca qui.

La manifestazione intende richiamare l’attenzione sull’impunità di cui godono le caste dominanti che non pagano mai per i loro errori in forza di vincoli occulti di stampo lobbystico-massonico-finanziario e lanciare un’iniziativa referendaria popolare per azzerare il debito pubblico come in Islanda, sollecitando misure di sospensione dei procedimenti esecutivi per le prime case e le aziende in difficoltà e fare rete con tutte le Associazioni italiane impegnate nella tutela della legalità contro tutte le mafie.

PARTECIPATE IN MASSA

· PER AFFERMARE IL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA DEI CITTADINI DI FRONTE ALLA LEGGE E IL DIRITTO AD UNA GIUSTIZIA DAL VOLTO UMANO, A FIANCO DELLA PARTE SANA DELLA MAGISTRATURA, NON DISPOSTA A SVENDERE IL RUOLO DI GARANTE DELLA LEGALITÀ, ALLE LOBBY MASSONICO-BANCARIE CHE HANNO OCCUPATO LE ISTITUZIONI, ED ALLE QUALI LARGHI SETTORI DELLA MAGISTRATURA E DEI PARTITI DI REGIME GARANTISCONO PREVENTIVA IMPUNITÀ E LEGGI “AD PERSONAM” E “AD CASTAM”, CON LE QUALI L’ATTUALE CLASSE DIRIGENTE PRETENDE DI CUCIRSI ADDOSSO UN SALVACONDOTTO COLLETTIVO;

· PER SOLLECITARE MISURE DI SOSPENSIONE DEI PROCEDIMENTI ESECUTIVI PER LE PRIME CASE E LE AZIENDE IN CRISI E FARE RETE CON TUTTE LE ASSOCIAZIONI ITALIANE CHE SI BATTONO PER IL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI;

·  PER PROMUOVERE UN REFERENDUM POPOLARE PER CANCELLARE IL DEBITO PUBBLICO COME IN ISLANDA E INTRODURRE LA RESPONSABILITA’ CIVILE E PENALE DEI MAGISTRATI, PER MANIFESTA VIOLAZIONE DEL DIRITTO INTERNO ED EUROPEO NELLA ATTIVITÀ INTERPRETATIVA E DI VALUTAZIONE DEL FATTO E DELLE PROVE.

Oggi la più grave minaccia proviene dall’attuale sistema finanziario che permette ad una ristrettissima élite di agire senza alcun freno morale, politico, legislativo e giudiziario, schiavizzando il Popolo Italiano e portando alla miseria Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda, Cipro e Islanda, la quale ultima si è però per prima ribellata, arrestando i banchieri ed azzerando il debito pubblico, attraverso un referendum. Una rivoluzione pacifica è possibile anche in Italia, dichiarando che quello che viene definito “debito pubblico” non è esigibile, poiché non contratto dallo Stato Sovrano, ma dalle banche contro gli interessi della popolazione.

Nel nostro Paese banchieri e magistrati hanno ancora privilegi immensi, tanto da essere ritenuti “intoccabili” e al disopra della Legge, potendo decidere, garantiti dall’impunità del sistema, il destino di una Azienda ovvero letteralmente della vita dei cittadini stessi, senza doversi poi preoccupare di eventuali responsabilità penali né tantomeno civili, che trovano fondamento nell’art. 28 Cost.

Rappresenta ormai più che un sospetto affermano gli Enti promotori della manifestazione il grido di allarme di “Avvocati senza Frontiere”, per cui le vendite giudiziarie sono nelle mani di “…comitati di affari che garantirebbero l’impunità di Magistrati corrotti, collusi con banche, finanziarie, usurai, speculatori…”.

Tutto ciò sta provocando un vero e proprio ALLARME SOCIALE, per il quale non viene offerto il giusto rilievo dagli organi d’informazione, tranne quando se ne manifestano le più funeste estreme conseguenze, rappresentate dai numerosi suicidi di imprenditori e lavoratori onesti, traditi dallo Stato e dalla Magistratura.

Papa Francesco ha recentemente ammonito: «La mancanza di etica fa male all’umanità», «la politica si occupa di finanza e banche, non di chi muore di fame»,  «Se cadono gli investimenti, le banche, tutti a dire che è una tragedia. Se le famiglie stanno male, non hanno da mangiare allora non fa niente… Questa è la nostra crisi».

In un momento di emergenza economica le Aziende e le Famiglie non hanno bisogno di sola liquidità e fidi, ma, soprattutto di rimuovere le richieste di rientro immediato e le segnalazioni in sofferenza, congelando almeno per un paio di anni le azioni monitorie ed esecutive, che molto spesso riguardano somme non dovute e gravate da tassi usurari.

Quella che viene chiamata crisi finanziaria non è altro che il risultato di politiche programmate per realizzare l’esproprio di massa dei risparmi di miliardi di cittadini, sia nei paesi europei sia a livello mondiale. «Permettetemi di emettere e gestire la moneta di una nazione, e me ne infischio di chi fa le leggi», affermava Mayer Anselm Rothschild fondatore della Rothschild Bank.

Molti credono ingenuamente che le banche siano istituzioni socialmente utili che investono i risparmi dei Clienti per produrre profitti.

Pochi associano le crisi economiche, la disoccupazione e le guerre al sistema finanziario e quindi comprendono la vera natura del potere globale che oggi soffoca l’intera umanità.

Una vera e propria truffa concepita ed attuata dai sistemi finanziari con la complicità dei Governi attraverso  misure legislative funzionali a questo scopo criminoso e la tacita connivenza della magistratura che da decenni ha ignorato qualsiasi allarme, omettendo di mettere sotto inchiesta la Banca d’Italia e il Comitato di controllo del credito, al fine di garantire assoluta impunità a banchieri e imprenditori mafiosi anche nei casi più eclatanti (Sindona, Banco Ambrosiano, IOR, Parmalat, Antonveneta, BNL-Unipol, Monte dei Paschi, Banco Desio, Banca Marche etc.).

I politici sono subordinati a queste logiche perverse e la loro abilità non consiste nel buon governo, ma nell’ingannare i popoli facendogli credere di essere al servizio del Paese.

Sono milioni le famiglie italiane vittime di usura e abusi che invocano giustizia, senza troppo spesso trovare legittima tutela da parte dalla magistratura, in larga parte assoggettata al Potere Economico piuttosto che ai Principi Costituzionali di Uguaglianza e Pari Dignità Sociale.

I promotori: Avvocati Senza Frontiere – Movimento per la Giustizia Robin Hood – Il Delitto di Usura – La Voce di Parma – Movimenti Lo Sai – Movimento Credito alle Imprese – Sete di Giustizia – SOS ABUSI –  R.T.M. Radio Televisione – Accademia delle Libertà – Per il Bene Comune – Cosa Pubblica – Tutela Interessi Clienti banche – Comitati Parmalat e Bond Argentini

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http://www.losai.eu/1-manifestazione-nazionale-per-fermare-le-banche-e-la-criminalita-economico-finanziaria-giudiziaria/

Il dottor Price testimonia la forte salute fisica e mentale delle popolazioni che nel 1900 non avevano ancora abbandonato lo stile di alimentazione tradizionale basato su cibi locali e genuini,

Il dottor Price testimonia la forte salute fisica e mentale delle popolazioni che nel 1900 non avevano ancora abbandonato lo stile di alimentazione tradizionale basato su cibi locali e genuini, e dimostra come i problemi di ortodonzia e i difetti della struttura scheletrica siano causati da un’alimentazione sbagliata (anche della madre durante il periodo della gestazione) e dalle carenze nutritive che essa causa

Mulino di pietra da far girare a mano, e forno in pietra ove gli antichi abitanti della vallata di Loetschental cuocevano il loro pane di farina di segale integrale.

 Negli anni 1931 e 1932 il medico dentista statunitense Weston A. Price condusse un viaggio in Svizzera per studiare l’alimentazione delle popolazioni che vivevano in alta montagna, e per confrontare lo stato dei denti (e lo stato della salute più in generale) degli svizzeri che avevano adottato uno stile di vita e di alimentazione moderna (pane bianco fatto con farina raffinata, zucchero, marmellate, cibi in scatola) con quello delle popolazioni isolate che vivevano in alcune vallate isolate della svizzera e conservavano stili di vita e di alimentazione ancestrali.

 Fu così che si decise a visitare la vallata di Loetschental, situata a circa mille metri di altezza, dove risiedevano circa duemila persone che vivevano quasi esclusivamente di quanto produceva la propria terra, fatta eccezione per il sale marino e pochissime altre cose.

 Tale valle è limitata su tre lati da alte montagne ricoperti di neve e di ghiacci, mentre sul terzo lato l’unico altro accesso è attraverso la ripida fenditura di un fiume che scende verso la valle del Rodano. Non esistono quindi agevoli strade di accesso alla vallata la cui popolazione è rimasta in stato di quasi totale isolamento per un migliaio di anni, periodo di tempo in cui mai nessuno ha potuto conquistare quel territorio.

 Quando il dottor Price visitò la vallata di Loetschental la popolazione era suddivisa in diversi villaggi disposti lungo il corso del fiume, e le abitazioni (alcune delle quali avevano un’età secolare) erano tutte fatte di legno.

 Lo stato di salute della popolazione era davvero invidiabile: non si riscontravano casi di tubercolosi mentre i casi di carie o di altra forma di decadimento dentale erano davvero rari. In quella piccola comunità, così come non c’erano né dottore né dentista, non c’erano nemmeno poliziotti né c’era una prigione, cose di cui semplicemente non c’era bisogno dal momento che la gente di Loetschental erano dotati di un’etica salda tanto quanto la propria salute.

 Come è stato già mostrato nel precedente articolo, ciò deve mettersi in relazione con le buone abitudini alimentari di questa gente, che continuava ancora all’inizio del 20° secolo, a nutrirsi del cibo prodotto da loro stessi, a base di pane di segale integrale, latte burro e carne delle proprie bestie (ovini e bovini), e verdure nella stagione estiva. Come dicevano i romani “mens sana in corpore sano”; in effetti quando l’alimentazione fornisce tutti gli elementi nutritivi necessari al nostro corpo ed è basata su cibi genuini, non trattati, non processati (a prescindere dal fatto che siano di origine vegetale o animale, questione che verrà analizzata in un prossimo articolo), non si sviluppa correttamente né la struttura fisica (ossea e muscolare), né quella cerebrale. Un cervello ben nutrito ed efficiente è la base indispensabile per avere una mente agile, capace di concentrarsi e di imparare, una mente che funziona correttamente e che non è soggetta a sbalzi di umore, depressioni, ossessioni, paranoie, accessi di violenza, comportamenti asociali.

 Gli abitanti della vallata erano molto orgogliosi della vita che conducevano e del senso di unità e coesione che condividevano; quando durante l’annuale festa della vallata di Loetschental la notte si riempiva dei fuochi di molti falò, essi cantavano una canzone le cui parole significano sostanzialmente “uno per tutti e tutti per uno”.

 Se l’alta rettitudine e gli alti valori morali di questa gente si potevano rilevare anche dall’assoluta inutilità di qualsiasi “forza dell’ordine”, la prestanza dei loro corpi si poteva rilevare dal fatto che svolgevano manualmente il loro lavoro, per quanto duro esso sia, senza fare assegnamento su alcuna fonte di energia esterna: il terreno veniva rivoltato a mano senza uso alcuno di aratro trascinato dagli animali, e lo stesso discorso vale per il trasporto di qualsiasi merce e per la macinazione della segale (eseguita per mezzo di un mulino a mano). Gli uomini per lo più si occupavano dell’agricoltura, le donne ed i bambini accudivano gli animali. La produzione del latte serviva anche per fabbricare dei formaggi che costituivano un’importante riserva alimentare per l’inverno.

 Come scrive il dottor Price nel suo libroNutrition and Physical Degeneration – a Comparison of Primitive and Modern Diets and Their Effects”:

 “La vita gagliarda che conducono i bambini permette loro di giocare e saltellare a piedi nudi e a testa scoperta anche nell’acqua corrente che viene giù dal ghiacciaio nelle brezze che spirano nel tardo pomeriggio, con un tempo che a noi ha fatto indossare cappotti e guanti e fatto abbottonare i colletti.”

 Il sistema di istruzione della vallata era regolato secondo una perfetta alternanza di didattica scolastica e lavoro pratico, di modo che i bambini uscissero dal percorso formativo non solo capaci di leggere, scrivere e far di conto, ma anche di svolgere i lavori che gli competeranno. Di conseguenza i bambini di Loetschental passavano sei mesi a scuola e sei mesi aiutando ad accudire le bestie, mungere e produrre il formaggio. Alle ragazze veniva insegnato anche a tessere i vestiti e a tingerli; gli abitanti della vallata vestono solo abiti realizzati dalla proprie donne a partire dalla lana delle capre e delle pecore.

 L’alimentazione usuale della gente di Loetschental agli inizi degli anni 30 del secolo scorso era ancora un pezzo di pane di segale integrale e un pezzo altrettanto grande di formaggio assunti assieme al latte fresco di capra o di mucca; la carne viene mangiata all’incirca una volta a settimana.

 Dal punto di vista della degenerazione dentale e dell’ortodonzia nei bambini di 6/7 anni il dentista Price osservò meno di un caso di carie ogni tre bambini (che significa poco più di un dente cariato ogni 100), volti ben proporzionati, arcate dentarie perfettamente sviluppate, nessun problema di ortodonzia.

 Il contraltare della situazione di Loetschental fu analizzato successivamente dal dottor Price in una simile ricognizione a St. Moritz, famosa località turistica dove era diffuso uno stile di vita e di alimentazione moderno (ovvero incline al consumo di cibi a base di farina bianca, zucchero, marmellate e cibi in scatola). Quando andò a visitare gli alunni della scuola pubblica ecco cosa riscontò:

 I denti erano splendenti e puliti, dando eloquente testimonianza dell’accuratezza delle istruzioni ricevute sull’uso dei moderni dentifrici per un’efficiente profilassi orale. Le gengive apparivano migliori ed i denti più belli per il fatto che frammenti di cibo e depositi erano stati rimossi. Sicuramente questo clima superbo, questo magnifica collocazione della cittadina, combinata con i migliori scoperte della moderna scienza della profilassi, dovrebbe fornire un’immunità del 100 per cento al decadimento dei denti. Ma , in uno studio dei bambini dagli otto ai quindici anni, il 29,8 per cento dei denti erano già stati attaccati dalle carie dentali (…) Nella maggioranza dei casi la dieta era perfettamente moderna, e gli unici bambini che sono stati trovati senza carie erano bambini che si alimentavano con cibi naturali, pane di segale integrale e molto latte (…)

 Nel libro Nutrition and physical degenration il dentista Weston Price segnala che furono fatti dei tentativi per rinforzare la salute dei denti degli abitanti di queste comunità, sia integrando lo iodio che esponendo i bambini e gli adolescenti ai raggi del sole (in modo che i loro corpi sintetizzassero naturalmente la vitamina D), ma entrambi i tentativi furono infruttuosi.

 In seguito il dottor Price visitò altre vallate, sia quelle più in alto e più isolate, dove si conservavano le antiche tradizioni alimentari, che quelle più basse e più accessibili dove i cibi moderni sono arrivati più facilmente. Questo è quanto egli ha riscontrato:

 Un altro cambiamento che si vede passando dai gruppi isolati col loro sviluppo facciale sostanzialmente normale, ai gruppi delle vallate inferiori, è la marcata irregolarità dei denti con restringimento delle arcate e di altre strutture della faccia (…) Mentre nei gruppi isolati non è stato trovato un singolo caso di persona che respira con la bocca, molti di tali casi sono stati osservati tra i bambini del gruppo delle vallate inferiori.

 

Questa illustrazione del libro del dentista Weston A. Price mostra come l’effetto del consumo di cibi a base di farina raffinata e zucchero non sia solo la carie dentale, ma anche la deformazione delle arcate dentali e l’affollamento dei denti. “Questa deformazione non è dovuta all’eredità” afferma il dottor Price.

 Quando ho chiesto ad un ufficiale governativo quali fossero le principali malattie della comunità, egli ha risposto che il più grave e più universale era la carie dentale, seguito per importanza dalla tubercolosi, e che entrambi erano in larga parte malattie moderne in quella regione.

 Alta immunità alle carie dentali, nessuna deformità delle arcate dentali e del volto, fisici vigorosi con un’alta immunità nei confronti delle varie malattie sono stati tutti riscontrati in associazione con l’isolamento fisico [che ha permesso di mantenere le usanze alimentari tradizionali – N.dT.], e con forzata limitazione della scelta dei cibi. Questo ha avuto come conseguenza un uso molto generoso di latte e prodotti derivati e di pane di segale integrale, assieme a vegetali ed a carne consumata all’incirca una volta a settimana.

 Negli individui dei distretti moderni è stato riscontrata una grande diffusione di decadimento dentale. Molti avevano deformità a livello delle arcate dentarie e della faccia e maggiore suscettibilità alle malattie. Queste condizioni erano associate all’uso di farine cereali raffinate, un alto consumo di dolci, cibi inscatolati, frutta zuccherata, cioccolata; ed un uso fortemente ridotto di latte e derivati.

 Le stesse differenze tra individui che seguono un’alimentazione tradizionale e individui che sono stati corrotti dai beni di lusso della modernità (pane bianco, prodotti a base di farina bianca e zucchero, cibi in scatola) sono state osservate dal dottor Price in ripetute osservazioni eseguite nel corso di viaggi che lo hanno portato in quasi ogni parte del mondo (Isole Ebridi, Svizzera, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Africa, Perù). I risultati sono sempre gli stessi: il consumo di alimenti naturali e cereali integrali predispone alla salute fisica, mentale e dentale, mentre il passaggio al cibo moderno predispone alla malattia, fisica, mentale e dentale, nonché alle deformazioni delle arcate dentarie, allo sviluppo di problemi ortodontici (denti affollati, denti sporgenti, etc.), allo sviluppo di volti innaturalmente assottigliati, narici troppo strette che impediscono una regolare respirazione (e costringono a volte a respirare per mezzo della bocca, con tutte le conseguenze negative che ne derivano).

 

Volti di nativi dell’Australia del Nord che seguono la dieta tradizionale e sviluppano denti, arcate dentarie e volti dai lineamenti perfetti.

 A maggior conferma di queste osservazioni il dottor Price riporta nel suo libro come i problemi di ortodonzia fossero pressoché sconosciuti nelle generazioni passate, e come il loro apparire in epoca moderna abbia indotto i medici e i dentisti a cercare una spiegazione per tale fenomeno. La spiegazione che ha più ottenuto successo, per quanto possa apparire ridicola, è che le doformità delle arcate dentarie e l’affollamento dei denti sono il risultato dell’incrocio tra due razze con caratteristiche fisionomiche differenti (per esempio dall’incrocio della razza bianca con la razza nera come è avvenuto in America).

 Come scrive il dottor Price:

 C’erano molti Eschimesi e Indiani di razza pura provenienti da comunità modernizzate dove si erano alimentati di cibi moderni per tutta la propria vita. Questo ha dato un’opportunità di studiare il ruolo delle carenze nutrizionali nello sviluppo delle deformità e delle irregolarità delle fattezze del volto, nella disposizione dei denti, e nelle interrelazioni tra le arcate dentali. Le tipiche irregolarità e divergenze dalla normalità erano presenti tanto nei ragazzi Eschimesi e Indiani di razza pura quanto in quelli di sangue misto. Alcuni dei giovani con genitori appartenenti a razze differenti avevano bellissime fatture.

 Va notato infine il ruolo delle madri in questo processo di alterazione della normale costituzione degli individui, dal momento che molte deformità o anormalità dipendono dalle carenze nutrizionali materne che si riflettono in carenze nutrizionali del feto che si sta sviluppando, e quindi in anormalità sia della struttura fisica che di quella cerebrale del nascituro. La nutrizione della madre e la nutrizione del bambino sono due dei principali cause dei casi di deformità strutturale e ritardo mentale. A tal riguardo scrive il dottor Price:

 Mentre i difetti fisici acquisiti dai genitori non saranno trasmessi come tali, si possono verificare delle carenze prenatali a causa dei difetti fisici della madre che sono il risultato della sua nutrizione scorretta, e queste carenze, assieme alla nutrizione sbagliata nel corso della prima infanzia avranno un peso notevole nel determinare se il bambino andrà incontro ad problemi fisici o se le normali difese del corpo saranno adeguate a proteggerlo dalle varie infezioni alle quali potrà essere esposto in futuro.

 Non per niente il dottor Price nel suo libro racconta come le donne appartenenti a popoli nativi a volte compiano lunghi viaggi pur di procurarsi cibi particolarmente nutrienti allo scopo di far nascere un figlio in perfetta salute.

 Sessanta anni più tardi la dottoressa Natasha Campbell-McBride confermerà molte delle affermazioni del dottor Price individuando un programma alimentare per correggere molte malattie e per dare alla luce bimbi particolarmente sani. Nel suo libro sulla disbiosi intestinale spiega come la carenza di microbi benefici nel nostro intestino e la conseguente proliferazione di microrganismi patogeni, oltre a generare un notevole carico di tossine, causa grosse difficoltà di assorbimento di molte sostanze nutritive. Per altro la flora intestinale benefica (batteri ed altri microorganismi che colonizzano il nostro intestino) è essenziale anche per la produzione di molte vitamine, ad esempio i bifidobatteri producono le vitamine K, B1, B2, B3, B6, B12).

 La scarsità di tali batteri, per quanto ci si possa sforzare di mangiare in maniera corretta ed equilibrata, porta alla carenza di molti principi nutritivi. Una donna incinta che presenta disbiosi intestinale non solo espone il proprio figlio a tali carenze durante la fase della gestazione, ma anche nella vita futura; il figlio infatti riceve la flora intestinale anormale della madre nel corso dell’allattamento. I microorganismi patogeni prolificano non solo a causa dell’effetto di molti farmaci che fanno piazza pulita dei batteri benefici (antibiotici, pillole anticoncezionali, antidolorifici, anti-infiammatori, neurolettici), ma anche grazie ad una dieta a base di farina raffinata e cibi dolcificati con lo zucchero.

 http://scienzamarcia.blogspot.it/2013/08/il-dottor-price-testimonia-la-forte.html

L’euro ha centrato il suo obiettivo: ovvero quello di distruggere le nazioni europee in soli 10 anni!

Altro che fallimento: l’euro sta provocando ciò per cui è stato progettato dall’elite. Ecco come nasce una dittatura

L’euro ha centrato il suo obiettivo: ovvero quello di distruggere le nazioni europee in soli 10 anni! “L’idea che l’Euro sia un fallimento è stupidamente errata, l’Euro sta provocando ciò per cui è stato progettato dal suo ideatore e da quel 1% di oligarchi che l’hanno imposto”.

Così ha scritto il giornalista americano Greg Palast sul Guardian del 26 giugno 2012, ricordando che “l’ideatore”, Robert Mundell, ha sempre visto la sua creatura (l’euro) come l’arma che avrebbe spazzato via norme e regolamenti sul lavoro: “Ho conosciuto Mundell tramite il mio docente universitario Milton Friedman”.
Palast descrive bene l’idea di Mundell:
“L’Euro inizia davvero a svolgere il suo compito in tempi di crisi, infatti la moneta unica e soprannazionale toglie ai governi eletti la possibilità di usare politiche creditizie e fiscali capaci di farci uscire dalla crisi, in quanto pone le politiche monetarie al di fuori dalla portata dei politici (eletti) e, senza queste prerogative, l’unico modo che hanno i governi per cercare di mantenere i posti di lavoro è quello di ridurre regole e diritti verso imprese e lavoratori, tutto nel nome della concorrenza”. Per Mundell niente deve interferire col MERCATO.
Palast continua dicendo che Mundell gli spiegava che “l’euro è tutt’uno con la Reaganomics; la disciplina monetaria impone la disciplina fiscale ed agisce anche sui politici (servi del mercato invisibile… sic), e quando la crisi morde allora alle nazioni resta ben poco da fare se non liberalizzare, privatizzare, deregolamentare e soprattutto distruggere il welfare garantito dallo Stato”.
Il termine “riforme strutturali” non è altro che un eufemismo per nascondere l’annullamento dei diritti dei lavoratori (e degli imprenditori…), Mundell sostiene che “l’unione monetaria è una guerra di classe con altri mezzi” (la classe oligarchica contro il 99% dei cittadini).
Fonte: informarexresistere.fr – tratto da ilnavigatorecurioso.myblog.it
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http://www.signoraggio.it/altro-che-fallimento-leuro-sta-provocando-cio-per-cui-e-stato-progettato-dallelite-ecco-come-nasce-una-dittatura/