La Patria Grande a difesa di Morales

Il governo ecuadoriano ha convocato una riunione di emergenza dell’Unasur per discutere dell’aggressione contro il presidente boliviano 

A.L.

La Patria Grande si erge a difesa della sovranità boliviana. Il presidente ecuadoriano, Rafael Correa, ha espresso la sua solidarietà al popolo boliviano e al mandatario Evo Morales dopo il divieto di sorvolo imposto da alcuni Paesi europei al suo aereo e il “sequestro” viennese. “La Nostra America non può tollerare tale abuso! Chi si comporta così con la Bolivia si comporta così con tutti noi!” ha detto Correa su Twitter invitando la Patria Grande a reagire. Il ministro degli Esteri dell’Ecuador, Ricardo Patiño, ha affermato che è stata sollecitata una convocazione d’emergenza dell’Unasur per discutere di quella che viene definita una vera e propria aggressione alla delegazione presidenziale boliviana. Il cancelliere ha reso noto che la riunione straordinaria sarà incentrata su una risposta comune alla “tremenda offesa” fatta da in particolare Francia e Portogallo a Evo Morales. Venezuela, Ecuador e Nicaragua hanno definito il divieto di sorvolo opposto dai governi francese e portoghese come un attentato alla sicurezza del presidente boliviano. Il ministro degli Esteri di Caracas, Elías Jaua, ha esortato la comunità latinoamericana a unirsi contro queste minacce degli Stati imperialisti definendo l’accaduto un attentato alla vita di Evo Morales. “Consideriamo responsabili della vita del presidente Evo Morales il governo degli Stati Uniti e tutti i governi che hanno impedito il transito del velivolo presidenziale”, ha affermato esortando l’Unasur, l’Alba, il Petrocaribe e le altre organizzazioni regionali a condannare fortemente quanto accaduto. Il cancelliere venezuelano ha poi ironicamente definito “insolito quel che è accaduto. Interrompere il volo di una nazione sovrana per l’ossessione di catturare un giovane la cui unica colpa è stata quella di dire la verità su un impero che pretende di controllare” il mondo. “I governi dell’America Latina devono esigere rispetto e le scuse per quel che è accaduto”, ha aggiunto. Lo faranno congiuntamente con la riunione straordinaria dell’Unasur sollecitata dal mandatario ecuadoriano Correa. Lo ha affermato il segretario generale dell’Unión de Naciones Suramericanas, Alí Rodríguez Araque, il quale ha confermato di avere ricevuto la richiesta del presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, perché la vicenda venga valutata in una riunione d’emergenza dell’organismo di integrazione, “perché quanto accaduto non può essere considerato un fatto normale”. La risposta dell’organizzazione, ha affermato Araque, deve essere di rifiuto unanime e di condanna dei fatti, con conseguenti misure di risposta che verranno concordate nella riunione. Riguardo alla data del vertice straordinario ha affermato di non avere informazioni precise e che starà ai presidenti accordarsi. Araque ha quindi sottolineato che Paesi come Francia, Portogallo, Italia e Spagna sono le prime vittime dello spionaggio denunciato da Edward Snowden, per questa ragione ha definito “assurdo” il loro atteggiamento contro il governo boliviano per il solo sospetto che intendesse portare l’ex agente Cia a La Paz. “Invece di prendere provvedimenti contro gli Stati Uniti, hanno agito contro lo Stato sovrano della Bolivia, è un caso veramente assurdo e che fa indignare”, perché “le navi e gli aerei sono sovrani e ancor di più se a bordo c’è un presidente della Repubblica”. Rodríguez Araque ha poi insistito sul fatto che questa azione da parte dei Paesi europei mette in difficoltà le relazioni finora intrattenute con gli Stati del Vecchio Continente.


04 Luglio 2013 12:00:00http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=21827

La Patria Grande a difesa di Moralesultima modifica: 2013-07-04T18:48:00+02:00da davi-luciano
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