Ostruzionismo a Montecitorio

Seduta d’altri tempi alla Camera dei deputati. Il Movimento 5 Stelle inaugura la stagione del “filibustering” 

Matteo Mascia

Alla fine il MoVimento 5 stelle potrebbe ritrovarsi costretto a ringraziare i cosiddetti dissidenti.
Il dibattito interno ai Gruppi parlamentari – non senza momenti di particolare criticità – ha permesso di dare il via alla prima vera battaglia politica dell’organizzazione coordinata da Grillo e Casaleggio.
Ieri, durante la discussione per la conversione in legge del “decreto emergenze” presentato dal governo di Letta, è andato in scena l’ostruzionismo parlamentare orchestrato da quasi tutti i deputati pentastellati.
I parlamentari hanno chiesto la parola per intervenire a titolo personale su ogni singolo emendamento depositato, non importa se l’atto recasse la firma di un parlamentare di diverso schieramento. Per un attimo è sembrato di essere catapultati negli anni settanta, quando i Radicali di Marco Pannella e il Movimento sociale italiano facevano ampio uso del filibustering.
Oggi non è più possibile assistere a sedute fiume e lunghi interventi. Le modifiche regolamentari avvenute nel 1988 e nel 1997 hanno limitato i tempi di intervento e l’oggetto su cui è possibile interpellare la presidenza e gli altri colleghi.
L’attuale norma prevede un tempo di sessanta secondi per i deputati che vogliano intervenire a titolo personale. Una cosa simile si può registrare anche dopo le dichiarazioni di voto, quando il singolo può parlare in dissenso rispetto ai suoi colleghi di partito.
Insomma, dopo oltre tre mesi, i pentastellati sembrano aver deciso di usare le norme del Regolamento come un grimaldello per disinnescare la strategia di maggioranza ed esecutivo.
Decisione la cui paternità deve essere attribuita agli emissari di Casaleggio intruppati all’interno dei Gruppi di Camera e Senato.
La tattica scelta dagli eletti del Movimento 5 Stelle è stata annunciata – e rivendicata – su Facebook da vari deputati, fra cui il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio. “Oggi si inaugura l’era M5S dell’ostruzionismo in Aula”, scrive il politico campano, che aggiunge: “Non hanno intenzione di far passare nessun nostro emendamento tra questi alcuni importantissimi su tematiche ambientali e sui terremotati dell’Abruzzo per il bene dei cittadini”.
Concetto ribadito anche dal deputato Laura Castelli che, sul social network, scrive: “Oggi inauguriamo l’ostruzionismo in Aula per onorare il decreto delle deroghe della vergogna. Piombino”.
Immediata le replica da parte degli esponenti dei partiti che sostengono la maggioranza. Secondo Dario Ginefra, deputato del Pd, “il Gruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera è impegnato in una delle più vetuste tecniche parlamentari di ostruzionismo parlamentare. Il M5S non riuscirà con queste armi di distrazione di massa a dirottare l’attenzione dell’opinione pubblica dal clamori generatisi a seguito dei casi di espulsione che lo riguardano”.
Per Andrea De Maria, deputato e membro della presidenza del Gruppo Pd della Camera, l’atteggiamento dei deputati grillini è “irresponsabile. Non si gioca con drammi come il terremoto”.
Parole più dure sarebbero invece arrivate dal deputato di Scelta Civica, Angelo Cera, almeno secondo la ricostruzione fornita da Daniele Martinelli, fra i responsabili per la comunicazione del Movimento alla Camera: “Cera ha offeso ripetutamente in Aula i deputati del M5S. Inutilmente Sibilia e Fraccaro ne hanno chiesto l’espulsione”.
Infine annuncia: “Pubblicheremo un video di quanto successo”.
Filmato in cui si potrebbero notare le reciproche minacce tra il montiano ed alcuni grillini.
La strategia M5S ha dovuto fare i conti con l’intransigenza di Roberto Giachetti, vicepresidente iscritto al Pd.
Il deputato romano ha tolto la parola – a norma di regolamento – a chi non si atteneva all’oggetto dell’emendamento sottoposto al sindacato dell’Aula.
Dimostrando in questo notevole severità rispetto ai colleghi che lo avevano preceduto nel presiedere la seduta.
Un atteggiamento che non è stato digerito dal leghista Gianluca Pini, che lo accusato di aver impedito di parlare ad alcuni colleghi legittimamente iscritti.
Oltraggio che ha portato il deputato emiliano ad annunciare un “Vietnam parlamentare” qualora si dovessero ripetere certi episodi.
Dal canto suo, la Presidenza si è giustifica lamentando un probabile errore formale nella compilazione degli iscritti a parlare.
Pd e Pdl hanno espresso soddisfazione sul contenuto del decreto di Palazzo Chigi, articolato la cui legge di conversione è già stata approvata dal Senato in prima lettura.
Sono previsti interventi per l’industria e le zone terremotate.

20 Giugno 2013 12:00:00 – http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=21588

 
Ostruzionismo a Montecitorioultima modifica: 2013-06-21T15:30:00+02:00da davi-luciano
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