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Piove sull’Alta velocità,
la nuova stazione fa acqua
Inaugurata due giorni fa, la nuova struttura sotterranea di Bologna centrale è ancora da completare. E l’acqua filtra un po’ ovunque
di LORENZA PLEUTERI
Nella nuova stazione sotterranea dell’Alta velocità, inaugurata sabato in pompa magna, piove acqua: s’infiltra dai pertugi di strutture da ultimare, si accumula in pozzanghere, rende scivolosi i pavimenti, offre a viaggiatori e curiosi uno spettacolo veneziano, da piazza San Marco.
Le prime avvisaglie c’erano giù state in coincidenza con il taglio del nastro. Ieri la pioggia ha peggiorato le cose. Il “piano del ferro”, posto 23 metri sotto il livello stradale, quello con i quattro binari riservati alle soste delle Frecce, si è macchiato di pozze d’acqua dopo essere stato tirato di nuovo a lucido per accogliere il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, sbarcato alle 12.37 dal supertreno 9520 assieme alla moglie Clio e all’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti. I viaggiatori d’eccezione, accolti dalle autorità locali, sono usciti dal nuovo atrio di via Carracci dopo un breve tour interno. La permeabile fermata underground si è riempita di addetti alla
sicurezza aziendale e di birilli gialli, collocati per delimitare le pozzanghere ed evitare che ordinari passeggeri andassero a gambe all’aria.
Le immagini dell’inaugurazione
Dalle relazione esterne Fs, di fronte all’evidenza, non possono che ammettere infiltrazioni e disagi. Anche l’origine è evidente e riconosciuta: la stazione è ancora un cantiere, con opere e rifiniture da completare. C’è da sperare in un’estate asciutta, sempre che l’acqua non arrivi da altre parti, oltre che dal cielo e dall’alto. Divisori e mascherature sono in cartongesso, cui sgocciolii e umidità non giovano.
(10 giugno 2013)