Gli iracheni sbaragliano l’ISIS, ma la stampa italiana attribuisce tutto agli Stati Uniti

iracheni isis

In Iraq gli esperti del Pentagono hanno ripetuto per settimane che la presa di Fallujah sarebbe stata operazione lentissima, faticosa e oltremodo sanguinosa. Secondo le stime degli esperti militari la popolazione civile di confessione sunnita si sarebbe schierata con l’ISIS o con le milizie sciite addestrate dall’Iran che si sarebbero abbandonate a vendette e saccheggi.

Niente di questo è successo, Fallujah è tornata in mano irachena rapidamente con la popolazione civile che ovunque abbia potuto si è data alla fuga e ha fornito informazioni utili alle milizie che liberavano la città.

Ma esiste, purtroppo una stampa italiana che ha serie difficoltà quando si tratta di riconoscere meriti a potenze in ascesa come la Russia. Infatti se le milizie del paese invaso dall’ISIS riescono ad avanzare velocemente su alcuni fronti, bisogna ringraziare soprattutto la tecnologia e gli equipaggiamenti di marca russa cui sono forniti. Invece i continui bombardamenti di apparecchi ad ala fissa e mobile con cui l’Aviazione Irachena, equipaggiata in massima parte con macchine russe, ha distrutto le colonne dei terroristi in fuga da Fallujah e dintorni, sono stati immediatamente attribuiti all’Aeronautica Usa, quella che, lo ricordiamo, all’apice della sua campagna anti-ISIS compiva sei missioni al giorno, spesso sbagliando bersaglio e colpendo gli irakeni o lanciando munizioni e rifornimenti sulle posizioni del Califfato.

Gli Usa, ricordiamolo, finora hanno fornito all’Iraq solo quattro F-16, e hanno nicchiato talmente tanto sulla vendita degli elicotteri d’attacco “Apache” da esasperare Nouri al-Maliki (all’epoca Premier irakeno) spingendolo a rivolgersi a Mosca, che prontamente ha fornito elicotteri Mi-35 e soprattutto Mi-28, i “Cacciatori della Notte” dotati di cannoncino da 30mm, 16 missili anticarro e pod di razzi da 80 o 122mm.

Gli Usa, nonostante i loro proclami roboanti, non hanno mai preso nessuna risoluta iniziativa contro l’ISIS, forse sperando che l’orda di Al-Baghdadi riuscisse a spaccare la Mesopotamia lungo linee etniche e a togliere le leve del potere statale alla maggioranza sciita della popolazione e ai partiti politici che ne sono espressione.

di Paolo Marcenaro – 01/07/2016

Fonte: l’Opinione Pubblica

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=54630

Allarmi siam vichinghi

vicinghi
 
La vittoria della piccola Islanda sulla corazzata inglese agli europei di calcio in corso in Francia, può tuonare alle orecchie degli osservatori più attenti, come un “paradigma sportivo” del fallimento epocale di quest’Europa delle banche, e attenzione non dell’Inghilterra ma proprio dell’Europa.
Non deve infatti trarre in inganno la situazione venutasi a creare con il referendum britannico e il rifiuto all’Unione Europea, l’Islanda con i banchieri dell’Ue e i “suoi” rappresentanti politici ha un rapporto molto conflittuale avendone ritirato da tempo la domanda di adesione, anche dopo il clamoroso default del 2008 e gli scandali bancari collegati.
Il fatto è che giornalisti e media filoeuropeisti come al solito “giocano sporco” su quest’equivoco, dimenticandosi che l’eventuale contrapposizione tra Inglesi e Islandesi risiede in vecchie ruggini legate alla “Guerra del Merluzzo”, tra l’altro anch’essa vinta dagli islandesi, non sottolineando invece il fatto che ambedue gli stati “Sovrani” hanno sbattuto la porta in faccia a questa Unione Europea delle banche e dell’immigrazione indicriminata.
Tornando al 2-1 rifilato dai vittoriosi islandesi agli “Inventori del calcio moderno”, per avere un’idea della portata storica dell’evento sportivo: è come se la “nostra” Repubblica di San Marino avesse battuto la nazionale italiana, fantascienza appunto.
Ora il caso Islanda meriterebbe molte approfondite e “non manipolate” riflessioni: l’avere archiviato frettolosamente gli stati nazionali con le loro implicazioni patriottiche, tacciate di insane patologie nazionalistiche è stato un macroscopico errore sotto gli occhi di tutti. Le recenti elezioni austriache sono li a dimostrarlo, senza dimenticare il Front National della Le Pen in Francia e le analoghe posizioni di quasi tutti i Paesi membri, Germania compresa e un rischio concreto di implosione generale del carrozzone Ue.
Oggi gli islandesi ci dicono che la crisi è per loro solo un ricordo e che “Stare fuori dall’Ue conviene”, oltre che “Se fossero entrati nell’Ue avrebbero fatto la fine della Grecia”, un monito, un messaggio che suona come un de profundis per Juncker e soci a cui bisognerebbe ricordare che, diversamente dalla maggior parte dei paesi dell’Unione Europea, l’Islanda ha materialmente incarcerato i banchieri colpevoli di comportamenti fraudolenti e complici dell’esplosione della crisi bancaria del 2008.
Un esempio “Pericoloso” per Bruxelles quello dell’Islanda: proprio la nazione che si è opposta fermamente al ricatto globale del debito, che ha riaffermato la propria sovranità popolare rifiutandosi di pagare per gli errori commessi da banchieri e speculatori privati, è anche quella che si è ripresa meglio dalla terribile crisi che gli era piombata addosso.
L’Islanda può apparire oggi come un’enclave storica del passato, ma non per questo un passato superato e vetusto: gli islandesi, gente schietta e testarda, diretti eredi dei valorosi vichinghi, stanno dimostrando nei fatti il contrario di quanto contrabbandato dai frettolosi “oicofobi” europei, ci dimostrano nei fatti che i vecchi valori della nostra civiltà occidentale non sono mai tramontati.
di Andrea Cometti – 29/06/2016

CE MARDI SOIR 12 JUILLET 2016 SUR AFRIQUE MEDIA / FACE A L’ACTUALITE

SIKE LM

Vers 19h30 (Douala/Ndjaména)/

Ou 20h30 (Bruxelles/Paris/Berlin)

Présentée par Manuela Sike

Multiplex de Douala – Yaoundé – Ndjaména – Malabo

avec tous les panelistes des plateaux

Luc Michel en multiplex des Studios EODE-TV

de Bruxelles

Rediffusion ce mercredi …

 AFRIQUE MEDIA

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THEMES DE ‘FACE A L’ACTUALITE’ DE CE 12 JUILLET 2016 :

* LIBYE

Libération du fils de Mouammar kadhafi ?

Spécialiste de la Libye, Luc MICHEL lui traite ce sujet comme une « fausse info » et s’en explique !

* SOUDAN DU SUD

Le pays au bord du cataclysme ! Quelle lecture ?

AFRIQUE MEDIA / EODE-TV

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Gas Lacrimogeni CS in Valsusa: studio scientifico sulla pericolosità

manifesto
LO SCIENZIATO BORDERLINE

10.7.2016, 20:49

12.7.2016, 16:14

Da alcuni anni – a dire il vero già a partire dal loro utilizzo durante i giorni di Genova 2001 – lo scrivente si è occupato, dal punto di vista dell’utilizzo di un composto chimico pericoloso, della questione dei gas lacrimogeni CS, in particolare dei loro effetti sulla salute e sull’ambiente. Essi sono stati ripetutamente utilizzati, a partire dal 2011, dalle forze di polizia contro la popolazione in Valsusa,

Ho già pubblicato sull’argomento alcuni articoli – sia di carattere divulgativo sulle pagine del Fatto Quotidiano e del Manifesto – che scientifici (elenco in fondo a questo pezzo).

Ora, a seguito della presentazione dello studio completo al Convegno Scientifico Internazionale della Mediterranean scientific Association for Environmental Protection (MESAEP), tenutosi in Grecia nel settembre 2015, viene pubblicato lo studio scientifico completo sulla più importante rivista scientifica in campo ambientale in Europa, il Fresenius Environmental Bulletiin. l’articolo è già disponibile per il download gratuito, in forma di preprint, sulla piattaforma ResearchGate:

https://www.researchgate.net/publication/305113373_Toxicity_and_Health_Effects_of_Ortho-chloro-benzylidene-malononitrile_CS_gas

Esso viene qui riportato, pur in lingua inglese, seguito dal testo della Relazione (in italiano) che il sottoscritto ha depositato durante la sua audizione come CTP (Consulente Tecnico di Parte) durante il “processone notav” presso il Tribunale di Torino, il 15 luglio 2014.

Dopo sei anni di studi e osservazioni approfondite, non ci discostiamo di un millimetro da quanto hanno concluso il Genova Social Forum, prima, e il Movimento Notav, dopo:

Il gas CS è tossico, e può avere effetti a breve e lungo termine assai gravi. Non più soltanto il principio di precauzione ed il buon senso, ma forti evidenze scientifiche, raccomanderebbero di proibirne l’utilizzo contro i civili. Senza se e senza ma.

Ora, “la parola alla scienza”. L’autore ringrazia i medici valsusini, dott. Tiziano Bertelloni e dott. Marco Tomalino, e gli avvocati Stefano Bertone e Federico Milano del legal team NOTAV.


Toxicity and Health Effects of Ortho-chloro-benzylidene-malononitrile (CS gas)

The CS gas has repeatedly been used as a tear gas by police forces during manifestations and riots, in Europe, in the United States and elsewhere. Our study is aimed to examine toxicity and health effects on humans of CS gas, following the people exposure to CS gas in Valsusa (Italy), during the 2011-2015 period. The claims that the CS gas is not toxic are counterbalanced by many findings by recent studies, showing many toxic effects, especially in case of misuse of the gas, or in weak and sensitive subjects. Adoption of the precaution principle seems, in this case, recommendable. The use of CS gas by police forces for riot control should therefore be abandoned, substituted by other countermeasures.

Keywords: CS gas, toxicity, health effects, tear gas.

Introduction

The chemical product ortho-chloro-benzylidene-malononitrile (the so-called CS gas), is chemically synthesized by reacting two chemicals compounds: 2-clorobenzaldeide and malononitrile. CS gas has repeatedly been used as a tear gas by police forces during manifestations and riots, in Europe, in the United States and elsewhere.

Our study is aimed to examine toxicity and health effects on humans of CS gas, given our observation of side effects cases due to exposure of Italian people participating to manifestations since 2001 up to the present days.

The immediate effects of the gas on humans occur at low concentrations and depend on the irritating action to the skin and mucous membranes. The first target organs are represented by eyes: intense tearing due to irritation of the mucous membrane, blepharospasm, conjunctivitis, periorbital edema, burning, and pain. CS is commonly classified as a non-lethal weapon to control the riots. However, CS gas has proven to have toxic side effects, that are currently studied in toxicology.

According to Amnesty International, after exposure in riots in Genoa 2001 (Italy), many persons have filed a formal complaint, accompanied by medical reports, claiming to suffer long-term effects (damage to lungs, throat and skin) due to exposure to gas CS.  Similar  reports are available from other exposed people in  Valsusa (Italy) manifestations  during 2011-2015.

In weak subjects, literature reports damage to the lungs, and in some cases, effects on heart and liver have been reported too. The potential damage to internal organs, as well as gastrointestinal symptoms, was evidenced by accidental exposures reported in literature. Concerning the eyes, the increase in intraocular pressure may onset acute glaucoma in susceptible individuals.

As far as respiratory apparatus is concerned, usual effects are represented by irritation of the upper airways that are clinically manifested as nasal congestion and runny nose: those effects are usually reversible and disappear within a short time if the exposed person moves to breath clean air and washes himself and his/her clothes with fresh water. In some cases, irritating effects may extend distally and cause laryngitis, tracheitis, bronchial irritation and cough with copious phlegm . In severe cases laryngitis may result in laryngospasm and irritation of the lower airways, namely ARDS (Acute Respiratory Distress Syndrome). In medical literature, numerous cases of prolonged cough and breathing difficulties for several months are also reported. Concerning skin, contact with the gas skin causes burning sensation that usually subsides quickly: the contamination of the clothes can prolong the effects and, in case of prolonged exposure, can lead to real burns. For gastrointestinal tract, effects usually stem from the contamination of food and beverage, and depend on the irritation of the mucous membranes and lead to symptoms such as nausea, vomiting, loss of appetite, diarrhea, abdominal pain. More serious effects, such as acute liver disease (hepatitis), have also been reported occasionally.

Finally, there is some – however disputed – evidence from recent studies of carcinogenic and mutagenic effects of CS. They identify the mechanism that underlies the toxic action of CS, namely the formation of cyanides. The carcinogenic mechanism of CS is not based on the interaction of the compound with DNA, but directly on the apparatus of mitotic cells, causing chromosomal aberrations.

Materials and methods

The effectiveness of CS in crowd control comes from its property as a skin and mucous membrane irritant and extremely serious tear maker, even at low doses. Conjunctivitis and concomitant blepharospasm, burning and pain are typical. These symptoms are exacerbated in hot or humid environment. CS is commonly micronized and mixed with an antiagglomerant or treated with a water repellent silicone (known formulations as CS1 and CS2, respectively): in those cases, it can remain active for days or weeks when dusted on the ground.

The use of tear gas in recent situations of civil unrest shows that exposure to the weapon is difficult to control and this weapon is seldom incorrectly used. Severe traumatic injuries from exploding tear gas grenades and toxic damage were documented. In addition, the available toxicological data are still uncertain regarding this agent’s possibility to cause long-term pulmonary, carcinogenic and reproductive effects. However, published in vitro tests showed o-chlorobenzylidenemalononitrile to be both mutagenic and clastogenic.

The widespread use of tear gas agents naturally raises the question of their safety. Unfortunately, the nature of its application makes analytical epidemiological investigation of exposed persons difficult. In general, the authors of early (70’s and 80’s) review articles have found out that, if used properly, the harmful effects are transient and of no consequence in the long run [1-3].

The question arises on the effects of tear gas when improperly used. In our community survey, performed in the recent years (2011-2015) in Valsusa (Italy) [4], we had repeated accounts of police forces firing tear gas directly into crowd gatherings and enclosed spaces such as rooms and shops.

People who find themselves close to exploding tear gas grenades, may not unfrequently sustain penetrating trauma from plastic fragments, that is exacerbated by the presence of chemical tear gas. Many individuals sustain blistering skin burns from direct contact with the tear gas powder. There have been several stories of people that experienced more severe toxic injuries requiring medical care and, in some cases, hospitalization.

Our survey on the Val Susa community discovered some common symptoms, including coughing and shortness of breath, among respondents and their children, that persisted for weeks after the exposure. The medical doctors noted that patients with asthma and chronic obstructive pulmonary disease who were exposed to tear gas seldom showed deterioration of lung function, some in a serious degree that required medical treatment and  hospitalization. We were particularly impressed by the lack of information available to the local  community on the effects of tear gas.

Toxicology of CS

As reported above, many studies between volunteers have noted that, in most cases, the removal from exposure to the CS determines fairly rapid recovery with cessation of all symptoms within a short time.

Toxicology studies by inhalation [5, 6] at high levels of exposure CS, however, have demonstrated its ability to cause fatal chemical pneumonitis and pulmonary edema. In situations where high levels of exposure have occurred, those effects, as well as heart failure, hepatocellular damage and death, have been reported in adults. [5-8]. A child exposed to CS in a house where police fired CS containers to subdue a mentally disturbed adult developed severe pneumonia requiring steroid therapy, oxygen, antibiotics, and 29 days of hospitalization [9].

The concentration of the respiratory tract of CS that would be lethal to 50% of healthy adults was estimated to be of 25000-150000 mg/m3 per minute, based on animal studies [10]. When detonated outdoors, a CS grenade generates a cloud of 6 to 9 m in diameter, in the center of which a concentration of 2000-5000 mg / m3 can be produced, with concentrations quickly decreasing with distance [11]

If detonated in an enclosed space or in groups, however, you could expect much higher levels of exposure. In addition, chemical weapons are generally been noted to be notoriously uneven in their dispersion [12].

Oral toxicology studies [13,14] have noted the ability of CS to cause severe gastroenteritis with perforation. Metabolic studies indicate that CS absorbed is metabolized to cyanide in peripheral tissues. However, the actual possibility of exposure to CS levels causing significant generation of cyanide at the tissue level is controversial: to breathe the massive quantities, necessary to generate cyanide, serious lung injury may prevent this occurrence. However, this argument ignores the ingestion of chemical tear gas that can occur with pharyngeal deposition of compounds CS, not completely dispersed and swallowing of respiratory secretions.

Burns due to  contact and the development of skin sensitization with allergic contact dermatitis have been described in a series of experimental and observational studies on animals and humans [15-19]. This is in line with many skin burns encountered during our investigation in Val Susa.

Symptoms of prolonged cough and shortness of breath that were reported in our survey of the Val Susa community: they  suggest that this effect may have occurred because of exposure to CS.

The potential damage to internal organs , as well as gastrointestinal symptoms , was evidenced by an accidental exposure reported in [20]. The laryngeal and bronchial obstruction is demonstrated for example in [21]. Some studies have associated exposure to the CS with miscarriages, see for instance [22].

Potential genotoxicity

In the study [23], it was established that the CS chemical agent had no carcinogenic effects mediated by DNA damage. However, the study in [24] affirms that the carcinogenic mechanism of CS is not based on the interaction of the compound with DNA, but directly on the apparatus of mitotic cells, causing chromosomal aberrations. The agent CS can alkylate  sulfhydryl  groups and, possibly, DNA [25,26]. As such, it is potentially genotoxic.  Some researchers have shown CS to be mutagenic on salmonella cells [26] and mice  [27]. The CS agent has been found to suppress the non-specific esterase activity in mouse skin sebaceous glands [28,29]: this property was suggested to be used as a screening test for the carcinogenic potential of chemicals [29]. A study [30] showed the carcinogenicity of CS in mice.

 Results and discussion

From the toxicological point of view, there is a great need for more epidemiological and laboratory research that illuminate the health consequences of exposure to full tear gas compounds such as CS. The possibility of health consequences in the long term, such as the formation of cancer, reproductive effects, and lung disease is particularly worrying in view of the multiple exposures suffered by demonstrators and non-demonstrators too in some areas of civil unrest.

The development of tolerance of CS, a phenomenon that has been confirmed in studies on human volunteers [31] has probably increased the length and intensity of the exposure held by some individuals.

We also believe, however, that the evidence already assembled on the misuse of tear gas, as well as its toxicology, arise the question whether its further use may be tolerated under any conditions. We recognize that it is not enough for health professionals to study and simply refuse as “clinically unacceptable” any mode of riot control. As with many dangers, for example, asbestos, toxic industrial emissions, radiation, there is an important role for scientists: study, document, analyze and report on these risks and to advise the government on what is acceptable and what does not lead to an acceptable risk.

At a time when the world has recently seen the recurrence of the use of CS, this time in the Middle East, it is also noteworthy that, in 1969, on the occasion of the General Assembly of the United Nations, 80 countries voted for prohibit the use of any chemical warfare, including tear gas, by applying the Protocol of Geneva.

The technical paper presented at the Public Prosecutor’s Office Court of Genoa , as informative part and attached to the file – complaint  “Syndrome Genoa ” June 15, 2002 , titled “Malononitrile – CS : mutagenicity data” , signed by Prof. Nicola Lopresti (University of Pisa) and other researches, shows, on a scientific basis and based on experimental data, that a substance like CS could be classified by the European Commission (Dangerous Substances Directive 675/148/CEE ) in Class 3, namely: “substances presenting positive results in the most revealing mutagenicity assays , for which no relevant in vivo data are available”. Substances of this type represent a danger to humans because of their possible mutagenic effects.

Exposure to Genoa in 2001 was massive but single. Instead, two exposure situations are particularly dangerous as regards Valsusa :

  • For operators of the police forces, CS gas is a working tool and the contact could have continued, long-term effects unknown today, especially in those backside officials and agents not wearing masks.
  • For the protesters of the Susa Valley, there is the same scenario of repeated exposure. Exposures in the 2011-2016 five-years period have been some tens.

Prolonged exposure could transform both the police agents and the protesters in a group of highly-exposed subjects to CS gas, potentially causing unexpected effects due to repeated exposure.

Conclusions

Concerning legal aspects, the Italian Law is actually not clearly treating this case. Under the bill April 18, 1975, # 110 (Supplementary to the current regulations for the control of small arms , ammunition and explosives), Article 1 states that “For the purposes of criminal laws, the public security and other laws or regulations on weapons are weapons of war of every kind that , by their strong potential for offense, are or may be intended for the modern armament of the troops at home or abroad for the use of war and the bombs of any type or parts of them , aggressive chemicals, deadly contraptions of war of any kind , bottles or wrappers explosive or incendiary”. This ranks the CS gas as weapons of war in the third category , i.e. “chemical weapons”.

As for its use in war , the “Convention on the Prohibition of the Development, Production, Storage and Use of Chemical Weapons and on their Destruction” signed at European Union level, in Paris January 13th , 1993, and adopted in Italy in 1995 and entered into force on April 29th 1997, prohibits the use of CS gas in any war scenario. Unfortunately, no explicit statement about the use of CS gas for riot control by police forces is added to this prohibition. CS gas is part of the equipment of the Italian police forces since 1991.

In conclusion, the claims that the CS gas is not toxic are counterbalanced by many findings by recent studies, showing many toxic effects, especially in case of misuse of the gas, or in weak and sensitive subjects. Adoption of the precaution principle seems, in this case, recommendable. The use of CS gas by police forces for riot control should therefore be abandoned, substituted by other countermeasures.

References

  1. Beswiek, F.W. (1983) Chemical agents used in riot control and warfare, Hum Toxicol., 2, 247-256.
  2. Danto, B.L. (1987) Medical problems and criteria regarding the use of tear gas by police, Am J Forensic Med Pathol., 8, 317-322.
  3. Himsworth, H. (1971) Report of the Enquiry Into the Medical and Toxicological Aspects of CS (Orthochlorobenzylulene Malononitrile), II: Enquiry Into Toxicological Aspects of CS and Its Use for Civil Purposes. London, England: Her Majesty’s Stationery Office, 1971.
  4. Zucchetti, M. (2014), Report to the Italian Court of Justice, Torino, Italy, July 15th 2014.
  5. Chapman, AJ, White, C. (1978) Case report: death resulting from lacrimatory agents, J Forensic Sci., 23, 527-530.
  6. Krapf, R., Thalmann, H. (1981), Akute Exposition durch CS-Rauchgas und Klinische Beobachtungen, Schweiz Med Wochenschr.,11, 2056-2060. (in German).
  7. Physicians for Human Rights (1987) The Use of Tear Gas in the Republic of Korea: A Report by Health Professionals. Somerville, Mass (USA).
  8. Park, S., Giammona, ST. (1972) Toxic effects of tear gas on an infant following prolonged exposure, American Journ. D.C., 123, 245-246.
  9. Sanford, JR (1976) Medical aspects of riot control (harassing) agents, Annu Rev Med., 27, 412-429.
  10. Wiegand, DA (1969) Cutaneous reactions to the riot control agent CS, Milit. Med., 134, 437-440.
  11. Sidel, VW, Goldwya, RM (1966) Chemical and biologic weapons: a primer, N. Engl. Journ. Med., 274, 21-27.
  12. Ballantyne, B., Swanston, DW (1978) The comparative acute mammalian toxicity of 1-chloroacetophenone (CN) and 2-chlorobenzylidene malononitrile (CS), Arch Toxicol., 40, 75-95.
  13. Gaskins, JR, Hehir, RM, McCaulley, DR, Ligon, EW Jr. (1972) Lacrimating agents (CS and ON) in rats and rabbits, Arch Environ Health, 24, 449-454.
  14. Cucinell, SA, Swentzel, KC, Biskup, R. et al. (1971) Biochemical interactions and metabolic fate of riot control agents. FASEB Journ., 30, 86-91.
  15. Chung, CW, Giles, AL Jr. (1979) Sensitization of guinea pigs to alphachloroacetophenone (CN) and ortho-chlorobenzylidene malono-nitrile (CS), tear gas chemicals, J Immunol., 109, 284-293.
  16. Holland, P., White, RG. (1972) The cutaneous reactions produced by CS and CN when applied directly to the skin of human subjects, British Journ. Dermatol., 86, 150-155.
  17. Schmunes, E. (1973) Industrial contact dermatitis: effect of the riot control agent ortho-chlorobenzylidene malonitrile, Arch Dermatol., 107, 212-215.
  18. Wu, K. et al, (2011) Acute generalized exanthematous pustulosis induced by a topical agent: 2 – chlorobenzylidene malonitrile (CS) gas, British Journal of Dermatology, 164,1, 227-228.
  19. Watson, K. and Rycroft, R. (2005), Unintended cutaneous reactions to CS spray, Contact Dermatitis, 53, 9–13
  20. Solomon, I., Kochba, I., Eizenkraft, E., Maharshak, N. (2003) Report of accidental CS ingestion among seven patients in central Israel and review of the current literature, Arch. Toxicol., 77, 601–604
  21. . Karaman E., Erturan S., Duman C., Yaman M., Duman G.U. Acute laryngeal and bronchial obstruction after CS (o-chlorobenzylidenemalononitrile) gas inhalation. Eur. Arch. Otorhinolaryngol. 2009;266:301–304.
  22. Howard H. et al, (1989) Tear Gas: Harassing Agent or Toxic Chemical Weapon?, Journal of the American Medical Association, August 4, 1989.
  23. Von Daniken V. et al. (1981) Tests for mutagenicity in salmonella and covalent binding to DNA and protein in the rat of the riot control agent o-chlorobenzylidene malononitrile (CS), Arch Toxicol, 49, 15-27.
  24. Ziegler-Skylakakis, K., Summer, K.-H., Andrae, U. (1989) Mutagenicity and cytotoxicity of 2-chlorobenzylidene malonitrile (CS) and metabolites in V79 Chinese hamster cells, Arch Toxicol., 63, 314-319.
  25. Editorial (1971) Toxicity of CS Lancet, 2, 698.
  26. McGregor, DB, Brown, A., Cattanach, P., Edwards, I., McBride, D., Caspary, WJ. (1988) Responses of the L5178Y tk+/tk- mouse lymphoma cell forward mutation assay, II:18 coded chemicals, Environ Mol Mutagen.,11, 91-118.
  27. Zeiger, E., Anderson, B., Haworth, S., Lawlor, T., Mortelmans, K., Speck, W. (1987) Salmonella mutagenicity tests, III: results from the testing of 225 chemicals, Environ Mol Mutagen., 9,9, 1-109.
  28. Chasseaud, LF, Bunter, B., Robinson, WE, Barry, DH (1975) Suppression of sebaceous gland non-specific esterase activity by electrophilic-unsaturated compounds, Experientia, 31, 1196-1197.
  29. McNamara, BP, Renne, RA, Rozmiarek, H., Ford, DF, Owens, EJ (1973) CS: A Study of Carcinogenicity. Edgewood Arsenal, Md: National Technical Information Service. Publication FB-TR-73027.
  30. Marrs, TC, Colgrave, HV, Cross, NL, Gazzard, ME, Brown R. (1983) A repeated dose study of the toxicity of inhaled 2-chlorobenzylidene malononitrile (CS) aerosol in three species of laboratory animals, Arch Toxicol., 52, 183-198.
  31. Physicians for Human Rights (1988) Panama 1987: Health Consequences of Police and Military Actions. Somerville, Mass. USA.

DANNI ALL’UOMO E ALL’AMBIENTE DEL GAS LACRIMOGENO CS

Massimo Zucchetti – Politecnico di Torino

Relazione depositata al Tribunale di Torino – 15 Luglio 2014

INTRODUZIONE

Il composto chimico  gas CS (orto-cloro-benziliden-malononitrile)[1], utilizzato contro i dimostranti in Val di Susa ripetutamente nel 2011 ed anni seguenti, a Genova nel 2001, e in vari scenari esteri quali Palestina, Tunisia, Algeria, Turchia, etc., viene sintetizzato chimicamente facendo reagire due composti chimici: 2-clorobenzaldeide e malononitrile:

Partiamo dai due composti chimici di base ed esaminando cosa dicono le schede di sicurezza delle ditte che commercializzano i due prodotti.

La prima base di partenza è il malononitrile. La scheda del prodotto è molto interessante, ed è riportata in allegato. Dice:

·         Tossico per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione.
·         Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l’ambiente acquatico.
·         Non respirare i gas/fumi/vapori/aerosoli
·         Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminati.
·         In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico
·         Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi.
·         Non disperdere nell’ambiente

La CLOROBENZALDEIDEhttp://www.carloerbareagenti.com/Repository/DIR199/ITCH1088.htm

Riporta nella sua scheda di sicurezza, incrociata con quella del malononitrile, la maggior parte dei simboli qui sotto riportati:

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Inquadramento giuridico

In base alla legge 18 aprile 1975, n.110 (Norme integrative della disciplina vigente per il controllo delle armi, delle munizioni e degli esplosivi), articolo 1, si stabilisce che “Agli effetti delle leggi penali, di quelle di pubblica sicurezza e delle altre disposizioni legislative o regolamentari in materia sono armi da guerra le armi di ogni specie che, per la loro spiccata potenzialità di offesa, sono o possono essere destinate al moderno armamento delle truppe nazionali o estere per l’impiego bellico, nonché le bombe di qualsiasi tipo o parti di esse, gli aggressivi chimici, i congegni bellici micidiali di qualunque natura, le bottiglie o gli involucri esplosivi o incendiari.” Ciò classifica i gas CS come armi da guerra di terza categoria, ossia “armi chimiche”; infatti la vigente regolamentazione in materia include in questa categoria tutti i gas, i liquidi e i solidi, che, diffusi nell’area, in acqua o sul terreno, producono negli esseri viventi lesioni di varia natura, tali da inficiare, permanentemente o temporaneamente, la salute dell’organismo umano.

Vi è poi la Legge 9 luglio 1990, n. 185,

“Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento” pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 14 luglio 1990, n. 163 (Con modifiche introdotte dalla legge 17 giugno 2003, n. 148)

  1. Secondo l’art. 2 comma 1 della Legge 185/90 sono  materiali    d’armamento  quei  materiali  che, per requisiti o caratteristiche    tecnico  –  costruttive  e  di   progettazione,   sono   tali   da considerarsi  costruiti  per un prevalente uso militare o di corpi  armati o di polizia.

ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO

(compresi nelle categorie di cui all’Art.2 comma 2 Legge 185/90)

1a Categoria

(01/000)   1. ARMI NUCLEARI, BIOLOGICHE E CHIMICHE.

(01/A01)    a. Plutonio 239 e suoi composti, con l’esclusione delle spedizioni di quattro grammi effettivi o meno quando contenuti in un componente sensibile di strumenti.

(01/A03)     b. Deuteruro di Litio-6.

(01/B02)     c. Impianti per l’ottenimento (produzione) del Plutonio-239   e   loro  apparecchiature   e  componenti  appositamente progettati o preparati.

(01/M07¹)   d. Agenti tossicologici,  gas  lacrimogeni,  relativi materiali,   componenti,   sostanze,   tecnologie  e impianti di produzione come segue:

(a)  agenti  biologici,   e   sostanze   radioattive  …;

(b) precursori binari di agenti C come segue:

(1)  ¹DF:  metilfosfonildifluoruro  (CAS  676  -99-3);

(2)    ¹QL:    o-etil-2-di-isopropilammino-etil-metilfosfonato (CAS 57856-11-8).

(c)   “gas   lacrimogeni”  e  “agenti  antisommossa”  comprendenti:

(1) cianuro di bromebenzile (CA);

(2)  o-clorobenzilidenmalononitrile   (o-clorobenzalmalononitrile) (CS);

Per quanto riguarda il suo uso bellico, la “Convenzione sulla Proibizione dello Sviluppo, Produzione, Immagazzinaggio ed Uso di Armi Chimiche e sulla loro Distruzione” conclusa a Parigi il 13 gennaio 1993, ratificata in Italia nel 1995 ed entrata in vigore con il deposito del sessantacinquesimo strumento di ratifica il 29 aprile 1997, proibisce l’utilizzo del CS in ogni scenario bellico.

Il gas CS fa parte dell’equipaggiamento delle forze di polizia italiane dal 1991, con il DPR 5 ottobre 1991, n. 359, (Regolamento che stabilisce i criteri per la determinazione dell’armamento in dotazione all’Amministrazione della pubblica sicurezza e al personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia), il quale all’articolo 12, comma 2, recita: “gli artifici sfollagente si distinguono in artifici per lancio a mano e artifici per lancio con idoneo dispositivo o con arma lunga. Entrambi sono costituiti da un involucro contenente una miscela di CS o agenti similari, ad effetto neutralizzante reversibile”.

EFFETTI SULLA SALUTE E SULL’AMBIENTE.

Gli effetti immediati del gas sull’uomo si verificano a bassa concentrazione e dipendono dall’azione irritante sulle mucose e sulla cute.

Gli organi bersaglio sono rappresentati da:

  • Occhi
    • Come è noto il CS è un gas lacrimogeno e pertanto la sua azione immediata è quella di provocare un’intensa lacrimazione a causa dell’irritazione della mucosa; ma la profusa lacrimazione non è il solo effetto di tale gas che provoca anche blefarospasmo, congiuntivite, edema periorbitario, bruciore e dolore.
    • In genere gli effetti sono di breve durata e si esauriscono in pochi minuti dopo l’esposizione, importante soggiornare in ambiente normalmente aereato avendo l’accortezza di lavare gli occhi con acqua ma, sebbene non siano stati documentati effetti tardivi frequenti, esiste la possibilità di danni ritardati quali catarratta, emorragie del vitreo, neuropatie del nervo ottico. Inoltre, questo gas provoca l’aumento della pressione oculare e può precipitare l’insorgenza di glaucoma acuto nei soggetti predisposti.
    • L’effetto irritante sugli occhi è più evidente sei soggetti che indossano lenti a contatto.
  • apparato respiratorio
    • Gli effetti più comuni sono rappresentati dall’irritazione delle prime vie aeree che si manifestano clinicamente con congestione nasale e rinorrea. Ma gli effetti irritanti possono estendersi anche distalmente e causare laringite, tracheite, irritazione bronchiale con tosse e catarro copioso. In casi severi la laringite può comportare laringospasmo[2]1 e l’irritazione delle basse vie aeree può esitare in un quadro molto grave noto come ARDS[3]2 (Acute Respiratory Distress Syndrome). Nella letteratura medica vengono inoltre riportati numerosi casi di soggetti pluriesposti che hanno manifestato disturbi come tosse prolungata e difficoltà respiratorie per molti mesi.
  • Pelle
    • Il contatto di questo gas con la pelle provoca sensazione di bruciore che in genere regredisce rapidamente ma la contaminazione degli abiti può prolungarne gli effetti e, in casi di esposizioni prolungate, si può giungere a vere e proprie ustioni.
  • Tratto Gastrointestinale
    • Gli effetti sul tratto gastrointestinale derivano in genere dalla contaminazione dei cibi e delle bevande, dipendono dalla irritazione delle mucose e comportano la comparsa di sintomi quali: nausea, vomito, inappetenza, diarrea, dolori addominali. Sono stati riportati anche saltuariamente effetti più gravi come epatopatia acuta (una specie di epatite ma chimica).

Benché classificata come un’arma non letale per il controllo delle rivolte, sono stati dimostrati quindi effetti tossici. Oltre a danneggiare pericolosamente i polmoni, il CS può nuocere gravemente al cuore e al fegato. Il potenziale danneggiamento agli organi interni, oltre che sintomi gastrointestinali, è testimoniato da una esposizione accidentale riportata nella Rivista Arch. Toxicol. del 2003 (articolo di I. Solomon ed altri, 77 (2003) 601-604). L’ostruzione laringea e bronchiale è testimoniata ad esempio nell’articolo sulla Rivista Eur. Arch. Otorhinolaringol. di E. Karaman ed altri, 266 (2009) 301-304.

Se non si utilizzano maschere antigas e si è in un luogo chiuso, oppure con scarsa circolazione di aria, c’è una significativa possibilità che l’esposizione al gas CS possa contribuire o causare effetti letali (Heinrich, U. “Possibili effetti letali del gas CS.” www.veritagiustizia.it Settembre 2000)

Molti studi hanno associato l’esposizione al CS con gli aborti spontanei. Quando il CS viene metabolizzato, inoltre, è possibile riscontrare del cianuro all’interno dei tessuti umani. (articolo di H. Howard  ed altri, “Tear Gas: Harassing Agent or Toxic Chemical Weapon?” Journal of the American Medical Association 4 agosto 1989).

Inoltre nei lacrimogeni CS c’è anche un anti-agglomerante a base di silicone, perché si nebulizzi quando viene sparato. Quindi si deposita al suolo e rimane attivo per giorni e in un ambiente polveroso, va in sospensione, per cui si continua a respirare il materiale anche a distanza di tempo.

Secondo il Rapporto di Amnesty International, dopo Genova 2001, nel giugno 2002 circa 10 dimostranti hanno sporto formale denuncia, accompagnata da referti medici, affermando di soffrire effetti a lungo termine (danni a polmoni, gola ed epidermide) a causa dell’esposizione al gas CS. Amnesty International ritiene che una revisione indipendente dell’ impiego di agenti chimici da parte delle forze dell’ordine deve consentire l ‘introduzione, laddove appropriato, di rigorose linee guida regolanti l’uso di tali metodi, nonché di idonei strumenti di controllo per mantenerle aggiornate e garantirne l’osservanza.

Alcune persone possono avere, se esposte al CS, reazioni non piacevoli.

Il documento tecnico presentato alla Procura della Repubblica Tribunale di Genova, come parte informativa ed allegato al dossier-denuncia “Sindrome di Genova“ il 15 giugno 2002, dal titolo “Malononitrile – CS: dati sulla mutagenicità”, a firma del Prof. Nicola Loprieno (Università di Pisa), Prof. Angelo Abbondandolo (Università di Genova e IST-Genova) e Dr. Silvia Viaggi (Università di Genova e Ist-Genova) dimostra, su basi scientifiche e basandosi su dati sperimentali, che una sostanza del tipo del CS potrebbe essere classificata dalla Commissione Europea (Direttiva sulle sostanze pericolose 675/148/CEE) nella classe 3, e cioè: “Sostanze che presentano risultati positivi rivelanti in più saggi di mutagenicità, per le quali non siano disponibili dati rilevanti in vivo. Sostanze di questo tipo rappresentano un pericolo per l’uomo a causa dei loro possibili effetti mutageni” (Regolamento del Consiglio Europeo 793/93/CEE del 23 marzo 1993. O.J. n.L84 del 5.4.1993).

Effetti a lungo termine

Vi sono evidenze e studi recenti che sgombrano il campo per quanto riguarda gli effetti cancerogeni e mutageni. Ne faremo solo alcuni esempi.

  • Nell’articolo su Arch. Toxikol. di Frankemberg e Sorbo del 1973, 31 (1973) 99-108, viene identificato il meccanismo che sta alla base dell’azione tossica del CS, e cioè la formazione di Cianuri.
  • Nell’articolo del 1981 sulla stessa rivista, di Von Daniken ed altri, 49 (1981) 15-27 si stabiliva che il CS non avesse effetti cancerogeni mediati dal danneggiamento al DNA. Ma nell’articolo su Arch. Toxicol. di Ziegler-Skylakakis ed altri del 1989, 63 (1989) 314-319 si svela il meccanismo cancerogeno del CS: esso non è basato sull’interazione del composto con il DNA, bensì direttamente sull’apparato mitotico delle cellule, causando aberrazioni cromosomiche. L’esposizione a CS porta ad alterazioni del corredo cromosomico (tipo breakage e aneuploidia) e alla formazione di radicali liberi. L’effetto cancerogeno si ha quindi anche senza danneggiamento del DNA, alterando direttamente la velocità di mitosi delle cellule, cioè facendole riprodurre più velocemente, ovvero facendole diventare iniziatrici di colonie neoplastiche. In una parola, cellule tumorali.
  • Essendo dimostrato che l’esposizione a CS può provocare alterazioni del corredo cromosomico è presumibile che questo possa tradursi in danno genetico e possa, in alcuni casi, determinare la perdita del controllo della crescita cellulare favorendo la creazione di colonie neoplastiche.
  • Sul lungo periodo non ci sono dati epidemiologici – per ora – dato che fortunatamente non vi sono popolazioni esposte – per ora – a lungo a questo agente genotossico: ma è dimostrato sia in vitro sia in vivo che gli effetti del CS aumentano all’aumentare della frequenza delle esposizioni

Peculiarità dell’esposizione in Valle di Susa

L’esposizione a Genova 2001 è stata massiccia ma singola.

Invece, sono di particolare pericolosità queste due situazioni di esposizione per quanto riguarda la Valsusa:

  • Per gli operatori di polizia i gas CS sono uno strumento di lavoro e quindi il contatto continuato potrebbe avere, nel lungo periodo, effetti oggi sconosciuti[4]
  • Per i manifestanti della Valsusa, l’esposizione prolungata e a dosi massicce, in sostanza, potrebbe trasformare sia i poliziotti che i manifestanti in un gruppo di alto-esposti al gas CS, potenzialmente rendendo palesi sull’uomo gli effetti, anche a lungo termine, già dimostrati dagli esperimenti in vitro e in vivo e citati nella letteratura precedente.

La Val di Susa, a parte la guerra in Vietnam, potrebbe essere il primo caso di esposizione prolungata su umani. E, ripetiamo, è dimostrato sia in vitro sia in vivo che gli effetti del CS aumentano all’aumentare della frequenza delle esposizioni.

 Articolo di K. Wu ed altri, “Acute generalized exanthematous pustulosis induced by a topical agent: 2-chlorobenzylidene malonitrile (CS) gas”, British Journal of Dermatology, Volume 164, Issue 1, pages 227–228, january 2011.

Effetti di tipo fisiologico-psicologico sul dimostrante colpito

(Dal manuale del medico di strada (http://medic.wikia.com/wiki/Pepper_spray_and_tear_gas)

La prima cosa da ricordare circa l’esposizione a queste armi chimiche è che non è la cosa peggiore che potrebbe succedere: la paura che li circonda è enorme, ma in realtà, se si sta attenti e intelligenti, si dovrebbe sopravvivere senza problemi.

Gas lacrimogeni (chiamato anche CS, CN, o CX) e spray al pepe (OC) sono composti chimici che sono armi progettate per essere utilizzati da militari e polizia per disperdere la folla e sottomettere individui. Questi composti irritano le mucose (l’interno della bocca e del naso, tra gli altri luoghi, sono piene di mucosa) e la pelle. Essi sono mescolati con solventi, e forniti attraverso l’uso di propellenti. Alcune persone pensano che i composti, solventi o propellenti possono causare il cancro, difetti di nascita e mutazioni genetiche.

Nel 1999, alle proteste di Seattle, un lotto di gas lacrimogeni conteneva cloruro di metilene, un solvente altamente tossico che può causare confusione mentale, mal di testa, formicolio degli arti, tachicardia, allucinazioni visive e uditive, un’interruzione del ciclo mestruale, aborto spontaneo, ed effetti diversi sulla polmoni e l’apparato digerente.

Spray gas lacrimogeni e pepe può essere spruzzato da piccoli distributori a mano o serbatoi di grandi dimensioni. Gas lacrimogeni più comunemente distribuito tramite contenitori, che vengono sparati sulla folla, a volte direttamente alla gente, tramite fucili. Non raccogliere i contenitori senza guanti in quanto sono molto caldi

Medici di strada hanno anche osservato quanto segue:

stress acuto, la paura causando trauma (che porta a disturbo acuto da stress o disturbo da stress post-traumatico)

disorientamento, confusione, e a volte  panico

Alcune persone riferiscono di sentire rabbia intensa. In questo caso, non si diventa un paziente si avvicina qualcuno che è stato esposto senza comunicando chiaramente chi sei.

Vi è poi un’ampia documentazione che si possono causare problemi di salute secondari al di là della tosse e irritazione iniziale. Il Centers for Disease Control Prevention pagina web di agenti antisommossa (http://emergency.cdc.gov/agent/riotcontrol/factsheet.asp) dice: “L’esposizione prolungata, specialmente in un’area chiusa, può causare effetti a lungo termine, come problemi agli occhi, tra cui cicatrici, glaucoma, cataratta e, e può causare problemi respiratori come l’asma. ”

Come per il fumo di sigaretta, molte persone diventano un po’ tolleranti verso i gas lacrimogeni e inalano quantità tossiche senza protezione – portate erroneamente a credere, se non hanno tosse, che non sono danneggiati. Nel 2000 a Quebec City sono state lanciate diverse migliaia di colpi di gas lacrimogeni. I medici di strada in seguito hanno documentato che un quarto di tutte le persone esposte ha avuto problemi di salute – malattie soprattutto respiratorie e irregolarità mestruali – indipendentemente dal loro livello di esposizione.

Chi dovrebbe evitare l’esposizione? Tutti, senza una protezione adeguata. Chiunque all’interno di una stanza chiusa, senza adeguata ventilazione – intensificando il livello e la durata dell’esposizione chimica. Per la maggior parte delle persone sane, gli effetti di gas lacrimogeni e spray al peperoncino sono temporanei. Tuttavia, per alcune persone gli effetti possono essere di lunga durata e pericolosi per la vita. Le persone con le condizioni di seguito elencate devono essere consapevoli di questi rischi e può essere utile per cercare di evitare l’esposizione.

Le persone con malattie respiratorie, come l’asma, enfisema, ecc: aggravamento del rischio, danni permanenti se esposto. Se qualcuno sperimenta difficoltà di respirazione, aiutarli a lasciare la zona, se possibile.

Persone vulnerabili, come i bambini, gli anziani, e il sistema immunitario compromesso:  rischio intensificato e pericolo di vita.

Chiunque con malattie croniche o quelli sui farmaci che indeboliscono il sistema immunitario, (ad esempio, la chemioterapia, Lupus, HIV, radiazioni o corticosteroidi a lungo termine, come il prednisone): aggravamento dei rischi di malattia, intensificata risposta ed eventuale recupero tardivo.

Le donne che sono o potrebbero essere in stato di gravidanza o che stanno cercando di rimanere incinta possono essere a rischio di aborto spontaneo o di un aumentato rischio di difetti alla nascita

Le madri che allattano rischiano di passare le tossine al loro bambino.

Gente con malattie della pelle (ad esempio, acne grave, psoriasi o eczema) e l’occhio (cioè, congiuntivite o uveite) le condizioni di rischio di una risposta intensificata.

Le persone che indossano lenti a contatto possono sperimentare una maggiore irritazione agli occhi e danni dovuti a sostanze chimiche di essere intrappolate sotto le lenti. Essi devono essere rimossi immediatamente con le dita pulite e scartati.

Per quanto riguarda gli effetti psicologici:

Mantenere la calma. Preso dal panico, aumenta l’irritazione. Respirate lentamente e ricordatevi che è solo temporanea.

L’intervento più importante che forniamo è rehumanizing, calma, e la cura compassionevole. I nostri corpi in realtà fanno un lavoro notevole di decontaminare i nostri occhi / naso / bocca. Quando mostriamo le persone che stanno curati, a prescindere dal rimedio usato, questo è ciò che li aiuta effettivamente a guarire l’attacco nel lungo periodo e supporta il loro attivismo politico in corso. Emotional primo soccorso e post-terapia emozionale può essere più importante per il recupero dal trauma di un attacco con armi chimiche.

Il trattamento consiste di aiutare la persona colpita ottenere più ossigeno nel suo sangue e di fermare agente causato ustioni chimiche da sempre peggio. I farmaci che vengono utilizzati per trattare l’asma (come broncodilatatori e steroidi) possono essere utilizzati anche per aiutare la persona a respirare.

Esposizioni oculari sono trattati sciacquando gli occhi con acqua fino a quando non vi è alcuna evidenza di agenti antisommossa negli occhi.

Non esiste un antidoto per l’avvelenamento di agenti antisommossa.

Note

[1] Il gas CS (O-chlorobenzylidene malonitrate) deve il suo acronimo alle iniziali dei due chimici (Corson e Stoughton) che lo hanno sintetizzato nel 1928. Il suo stato naturale è solido ma è solubile in acqua e il suo impiego abituale è sotto forma di aerosol, fumo o vapore. Gli impieghi comuni sono quelli bellici o della polizia come riot control, viene impiegato anche come arma di difesa personale.

[2] Il laringospasmo (laringite spastica o croup spasmodico) è una condizione patologica delle vie aeree superiori, dovuta alla contrazione spasmodica dei muscoli della laringe per cause diverse, come infezioni, infiammazioni o allergie, che provoca una contrazione delle corde vocali e quindi una ostruzione del flusso aereo con la conseguente sensazione di soffocamento. è una condizione che dura di norma da pochi minuti a qualche ora, ma che blocca di fatto la possibilità di respirazione del soggetto colpito inducendo panico e paura da soffocamento.

[3] ARDS (sindrome da distress respiratorio) cioè rappresenta un danno diffuso dei capillari alveolari determinante grave insufficienza respiratoria con ipossiemia arteriosa refrattaria alla somministrazione di ossigeno. E’ una condizione molto grave, una vera emergenza clinica che se non trattata può portare a morte il paziente.

[4] Nell’articolo Watson, K. and Rycroft, R. (2005), Unintended cutaneous reactions to CS spray. Contact Dermatitis, 53: 9–13 si illustrano I casi di 7 poliziotti inglesi con gravi reazioni cutanee in seguito ad esposizione a CS.


Elenco articoli divulgativi già pubblicati:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/29/gas-cs-larma-anti-manifestanti-e-i-suoi-effetti-tossici/279351/

http://www.spintadalbass.org/images/CS-Zucchetti2.pdf

http://www.ilcambiamento.it/inquinamenti/no_tav_gas_cs_cancerogeni.html

http://lavallecheresiste.blogspot.it/2011/07/eccovi-la-lezione-del-prof-zucchetti.html

http://ilpartitocomunista.it/2011/07/07/intervista-al-compagno-scienziato-zucchetti-sui-gas-contro-i-no-tav/


Elenco articoli scientifici e presentazioni a convegni:

M. Zucchetti, DAMAGE TO MAN AND ENVIRONMENT OF TEAR GAS CS, 5th International Conference of Ecosystems, Tirana, June 2015. Presentazione e riassunto scaricabili qui.

La propaganda UE contro la Russia

propaganda
Il 12 luglio 2016 il parlamento europeo dovrebbe adottare una risoluzione riguardante le «comunicazioni strategiche dell’Unione europea».
 
Su iniziativa di Zbigniew Brzeziński e di alcune personalità polacche, che hanno già lanciato un’«iniziativa per la guerra dell’Informazione» contro la Russia in seno al Center for European Policy Analysis a Washington, la NATO ha creato un Centro per le Comunicazioni Strategiche in Lettonia, ora l’Unione europea dovrebbe dotarsi di una struttura analoga.
 
L’obiettivo è centralizzare tutti gli sforzi di manipolazione dei media, ora divisi secondo le competenze in guerra psicologica, in propaganda ecc.
Il programma iniziale era interamente rivolto contro la Russia. Ma nel corso degli ultimi mesi è stata aggiunta una sezione contro Daesh (e non contro lo jihadismo).
 
Siamo stati sorpresi di leggere in documenti interni della NATO e della UE che un autore di Réseau Voltaire è ritenuto uno dei capi della propaganda russa in Europa. Evidentemente il lavoro degli anti-russi non è molto serio.
 
Attualmente l’UE, in seno al servizio Azione Esterna (EEAS, European External Action Service), dispone di un gruppo di lavoro per le comunicazioni strategiche verso l’Est (East StratCom Task Force). Due volte la settimana questa cellula invia per e-mail, a diverse centinaia di giornalisti, elementi da introdurre nei loro articoli allo scopo di screditare i media russi.
 
L’Unione è particolarmente preoccupata per aver perso il controllo di Euronews, malgrado un enorme budget di finanziamento dei media, e per l’aumento dell’audience di Sputnik e di RT.
La scelta di creare un vero e proprio servizio delle comunicazioni strategiche in seno all’Unione europea sarà motivata da un rapporto dell’ex ministro degli Esteri polacco, Anna Elżbieta Fotyga.
 
Traduzione
Rete Voltaire | 6 luglio 2016

La nuova politica estera britannica

politica estera
Fonte: Voltairenet
La stampa occidentale continua a ripetere così: nel lasciare l’Unione Europea, i britannici si sono isolati dal resto del mondo e dovranno affrontare terribili conseguenze economiche. Tuttavia, il calo della sterlina potrebbe risultare un vantaggio in seno al Commonwealth, una famiglia più vasta rispetto all’Unione e presente in sei continenti. Pragmatica com’è, la City potrebbe presto diventare il centro mondiale dello yuan e impiantare la valuta cinese all’interno stesso dell’Unione.
Nell’immagine di apertura: Elisabetta II, Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, di Antigua e Barbuda, dell’Australia, delle Bahamas, di Barbados, del Belize, del Canada, di Grenada, delle Isole Salomone, della Giamaica, della Nuova Zelanda, di Papua Nuova Guinea, di Saint Kitts e Nevis, di St. Vincent e Grenadine, di Saint Lucia e di Tuvalu.
DAMASCO (Siria) – Gli Stati Uniti restano preoccupati circa la loro capacità di convincere l’Unione europea a partecipare attivamente alla NATO e circa la volontà del Regno Unito di continuare l’alleanza militare che hanno costruito sin dal 1941 per dominare il mondo. Infatti, contrariamente alle affermazioni dei leader europei, il Brexit non isola il Regno Unito, ma gli consente di tornare al Commonwealth e di stabilire contatti con la Cina e la Russia.
L’inquadramento degli europei nella NATO
Gli Stati Uniti e il Regno Unito avevano previsto di spingere i membri dell’UE ad annunciare l’aumento del loro budget militare al 2% del PIL in occasione del vertice dell’Alleanza a Varsavia (8 e 9 luglio). Inoltre, un piano di schieramento delle forze lungo il confine con la Russia doveva essere adottato, compresa la creazione di un’unità logistica congiunta della NATO e dell’UE, in grado di mettere in comune elicotteri, navi, droni e satelliti.
Il Regno Unito è stato fino ad ora il più grande contributore per l’Unione in materia di Difesa con quasi il 15% del bilancio della Difesa dell’UE. Inoltre, ha comandato l’operazione Atalante per la messa in sicurezza dei trasporti marittimi al largo del Corno d’Africa e aveva messo a disposizione delle navi nel Mediterraneo. Infine, era previsto che avrebbe fornito truppe per la costituzione del gruppo di combattimento dell’UE. Con il Brexit, tutti questi impegni diventano caduchi.
Per Washington, la questione consiste nel sapere se Londra accetterà o meno di aumentare la sua partecipazione diretta nella NATO -di cui è già la seconda contributrice – per compensare quello che faceva all’interno dell’UE, ma senza trarne particolare vantaggio. Anche se Michael Fallon, l’attuale ministro della Difesa britannico, ha promesso di non minare gli sforzi congiunti della NATO e dell’UE, non si vede il motivo per cui Londra sarebbe d’accordo nel piazzare ulteriori truppe sotto un comando straniero.
Pertanto e soprattutto per questo, Washington s’interroga sulla volontà di Londra di continuare l’alleanza militare che ha costruito con la Corona dal 1941. Naturalmente, non dobbiamo escludere che la Brexit sia una messa in scena dei britannici volta a rinegoziare a proprio vantaggio la loro “relazione speciale” con gli “americani”. Tuttavia, è molto più probabile che Londra speri di espandere le sue relazioni con Pechino e Mosca, senza tuttavia lasciar perdere i vantaggi del suo accordo con Washington.
Le agenzie segrete anglosassoni
Durante la Seconda Guerra Mondiale e prima ancora della loro entrata in guerra, gli Stati Uniti hanno concluso un patto con il Regno Unito esplicitato dalla Carta Atlantica [1]. Si trattava per i due paesi di unirsi al fine di garantire la libera circolazione marittima ed espandere il libero scambio.
Questa alleanza si è concretizzata nell’accordo dei “Cinque Occhi”, che attualmente è alla base della cooperazione tra 17 agenzie di intelligence di cinque diversi Stati (gli Stati Uniti e il Regno Unito, così come altri tre membri del Commonwealth: Australia, Canada e Nuova Zelanda).
I documenti rivelati da Edward Snowden dimostrano che la rete Echelon nella sua forma attuale è «un’agenzia di intelligence sovranazionale che non risponde alle leggi dei suoi propri Stati membri». Così, i “Cinque Occhi” hanno potuto sia spiare certe personalità, come il Segretario Generale delle Nazioni Unite o la cancelliera tedesca, sia condurre una sorveglianza di massa sui propri cittadini.
Allo stesso modo, nel 1948, gli Stati Uniti e il Regno Unito fondarono una seconda agenzia sovranazionale, l’Ufficio dei Progetti Speciali (Office of Special Projects) che controlla le reti stay-behind della NATO conosciute sotto il nome di Gladio.
Il professor Daniele Ganser ha dimostrato che questo Ufficio aveva organizzato numerosi colpi di Stato e operazioni terroristiche in Europa [2]. Se, in un primo momento, è stato osservato che la “strategia della tensione” mirava a impedire l’avvento al potere con mezzi democratici di governi comunisti in Europa, è emerso che essa puntava soprattutto ad alimentare la fobia del comunismo e a giustificare la protezione militare anglosassone. Nuovi documenti declassificati hanno dimostrato che questo dispositivo esiste al di fuori dell’Europa per il mondo arabo [3].
Infine, nel 1982, gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’Australia crearono un’agenzia sovranazionale di cui le pseudo-ONG – la NED e le sue quattro filiali: ACILS, CIPE, NDI e IRI – formano la parte visibile [4]. Si è specializzata nell’organizzazione di colpi di Stato mascherati da “rivoluzioni”.
Benché esista una letteratura imponente su questi tre programmi, non sappiamo nulla delle agenzie sovranazionali che li sovrintendono.
 
La “relazione speciale”
Gli Stati Uniti, che si sono proclamati indipendenti separandosi dalla Corona, si sono riconciliati con il Regno Unito solo alla fine del XIX secolo (la “Grande Riconciliazione”). I due Stati si allearono nella guerra contro gli spagnoli a Cuba, poi per lo sfruttamento dei loro commerci coloniali in Cina. Cioè quando Washington ha scoperto una vocazione imperialista. Nel 1902, un club transatlantico fu costituito per sugellare l’amicizia ritrovata, La Società di Pellegrini (The Pilgrims Society). È tradizionalmente presieduta dal monarca inglese.
La riconciliazione fu convalidata nel 1917 con il progetto comune di creazione di uno Stato ebraico in Palestina [5]. E gli Stati Uniti entrarono in guerra a fianco del Regno Unito. Da allora, i due paesi condividono vari mezzi militari, tra cui – da allora in poi – la bomba atomica. Tuttavia, durante la creazione del Commonwealth, Washington rifiutò di farne parte ritenendosi alla pari di Londra.
Nonostante alcuni scontri durante gli attacchi britannici contro l’Egitto (Canale di Suez) o contro l’Argentina (guerra delle “Falklands”) o durante gli attacchi statunitensi contro Grenada, le due potenze si sono sempre strettamente sostenute.
La Corona ha assicurato il finanziamento dell’inizio della campagna elettorale di Barack Obama, nel 2008, facendo contribuire generosamente attraverso il trafficante d’armi iracheno-britannico Nadhmi Auchi. Durante il suo primo mandato, un gran numero di collaboratori diretti del nuovo presidente erano segretamente membri della Società dei Pellegrini, la cui sezione statunitense era allora presieduta da Timothy Geithner. Ma il presidente Obama se ne separò progressivamente dando l’impressione alla Corona di non essere stata ripagata. Le cose sono peggiorate con le sue dure parole contro David Cameron su The Atlantic [6], mentre la visita di Obama marito e moglie alla regina Elisabetta II per il suo compleanno non è bastata a riaggiustare i pezzi.
 
Il Commonwealth
Nel disimpegnarsi dall’Unione e nell’allontanarsi dagli Stati Uniti, il Regno Unito non si ritrova isolato da tutti, ma può di nuovo giocare il suo asso nella manica: il Commonwealth.
Abbiamo completamente dimenticato che nel 1936 Winston Churchill lanciò l’idea di integrare gli Stati attuali dell’Unione Europea all’interno del Commonwealth. La sua proposta finì per sbattere sui pericoli montanti e sulla guerra mondiale. Fu solo dopo la Vittoria che lo stesso Churchill lanciò l’idea degli “Stati Uniti d’Europa” [7] e convocò la Conferenza del Movimento europeo a L’Aia [8].
Il Commonwealth è una organizzazione di 53 Stati membri che ha una politica solo in materia di valori inglesi di base: uguaglianza razziale, Stato di diritto, diritti umani di fronte alla “Ragione di Stato” Tuttavia, propone ai suoi membri di sviluppare gli affari e lo sport. Inoltre, mette in comune degli esperti in tutti i settori.
La regina Elisabetta II, che è la Sovrana di 16 Stati membri, è il capo del Commonwealth (titolo elettivo non ereditario).
 
Che cosa vogliono i britannici?
Dal punto di vista di Londra, sono stati gli Stati Uniti ad aver rotto la “relazione speciale”, cedendo alla dismisura (hybris) del mondo unipolare e conducendo in solitudine la loro politica estera e finanziaria. E questo lo hanno fatto in un momento in cui hanno cessato di essere la prima economia del mondo e la prima potenza militare convenzionale.
Da qui risulta che l’interesse del Regno Unito è quello di non mettere più “tutte le uova nello stesso paniere”; di mantenere gli strumenti comuni che possiede con Washington, mentre si appoggia sul Commonwealth e intreccia nuovi rapporti con Pechino e Mosca, direttamente o tramite la Shanghai Cooperation Organization (SCO).
In particolare, il giorno del Brexit, la SCO ha accettato due membri del Commonwealth, India e Pakistan, che non aveva ancora incluso fin qui [9].
Mentre ignoriamo tutto dei contatti che il Regno Unito ha già dovuto prendere con la Russia, si può già osservare il suo riavvicinamento con la Cina.
Lo scorso marzo, il London Stock Exchange, che gestisce le borse della City e di Milano, ha rivelato il suo progetto di fusione con la Deutsche Börse, che gestisce la Borsa di Francoforte, la camera di compensazione Clearstream e l’Eurex. Ci si aspettava che le due società decidessero l’operazione subito dopo il referendum sul Brexit. Questo annuncio è stato tanto più sorprendente in quanto le normative europee proibiscono formalmente questa operazione che equivarrebbe a creare una “posizione dominante”. Essa presumeva pertanto che entrambe le aziende anticipassero l’uscita del Regno Unito dell’Unione europea.
Inoltre, il London Stock Exchange ha annunciato un accordo con il China Foreign Exchange Trade System (CFETS) e a giugno è diventata la prima borsa al mondo a quotare buoni del tesoro cinesi. Tutti gli elementi sono stati posti per fare della City il cavallo di Troia cinese nell’Unione europea a scapito della supremazia statunitense.
NOTE
[1] «The Atlantic Charter, 14 August 1941», by Franklin Delano Roosevelt, Winston Churchill, Voltaire Network.
[2] Gli eserciti segreti della NATO, Daniele Ganser, Fazi, 2005.
[3] America’s Great Game: The CIA’s Secret Arabists and the Shaping of the Modern Middle East, Hugh Wilford, Basic Books, 2013.
[4] Si vedano «La NED, nébuleuse de l’ingérence “démocratique”», par Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, 22 janvier 2004 e «NED, vetrina legale della CIA», di Thierry Meyssan, Rete Voltaire, 8 ottobre 2010.
[5] «Chi è il nemico?», di Thierry Meyssan, Rete Voltaire, 4 agosto 2014.
[6] «The Obama Doctrine», by Jeffrey Goldberg, The Atlantic (USA), Voltaire Network, 10 march 2016.
[7] «Winston Churchill speaking in Zurich on the United States of Europe», by Winston Churchill, Voltaire Network, 19 september 1946.
[8] «Histoire secrète de l’Union européenne», par Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, 28 juin 2004.
[9] «L’Inde et le Pakistan entrent dans le Groupe de Shanghai le jour du Brexit», par Alfredo Jalife-Rahme, Traduction Maria Poumier, La Jornada (Mexique), Réseau Voltaire, 1er juillet 2016.
Traduzione a cura di Matzu Yagi.
di Thierry Meyssan – 05/07/2016

Scenari di dominazione

dominazione
 
L’Ue è un prodotto statunitense. A raccontarlo sono stati gli stessi americani, con l’onestà che solo i padroni possono permettersi, senza che qualcuno in Europa si sia premurato di smentirli per salvare almeno la faccia. Abbiamo già riportato le affermazioni di studiosi come Joshua Paul, ricercatore della Georgetown University, e di Morris Mottale, professore di scienze politiche della Franklin University. Entrambi, basandosi su una documentazione precisa, tanto ufficiale che riservata, hanno dimostrato la subordinazione di Bruxelles alla superpotenza Atlantica, sin dagli esordi, cioè dalla creazione delle prime forme di mercato unico europeo, modellate sugli interessi strategici della Casa Bianca.
L’Unione Europea attuale non è altro che l’evoluzione di questa atavica sudditanza, ormai giunta al suo livello di massimo compimento, approfonditasi con l’unificazione tedesca del 1989 e la dissoluzione del blocco sovietico dei primi anni ‘90. Per tali motivazioni, come ha spiegato recentemente La Grassa, il nostro antieuropeismo è solo l’anticamera di un più determinante antiamericanismo politico (e non di certo culturale).
L’uscita dall’Unione, e quella dall’euro, sono passi importanti ma non definitivi per affrancarsi dal giogo a stelle e strisce perché la presenza delle basi Nato in tutto il Continente garantisce comunque agli Usa il controllo della situazione. Lo afferma esplicitamente Mottale il quale, per esempio, non vede nel TTIP un mezzo di ulteriore estensione del potere americano in Europa poiché, come detto, lo stesso è già garantito dagli insediamenti militari Usa in tutti i paesi dell’Unione. Chi, invece, calca troppo la mano sulle questioni secondarie, economiche e giuridiche, ignorando i concreti rapporti di forza geopolitici, finisce per fare il gioco dei dominatori, più o meno in buona fede. Gli esorbitanti attacchi contro Berlino, da parte della classe politica e intellettuale europea, hanno questo scopo di copertura delle reali relazioni di dipendenza imposte dagli statunitensi ad ogni membro della famiglia continentale. Non che i tedeschi intendano rompere con gli americani (anche se alcuni gruppi decisori gradirebbero seguire una via di maggiore indipendenza) ma quest’ultimi vogliono spegnere sul nascere qualsiasi tendenza contraria al loro volere. Per farlo alimentano paure immotivate e pericoli esterni inesistenti ma resi materiali da attentati sparsi e sgozzamenti vari.
 Nel frattempo proseguono nella militarizzazione dei confini orientali dell’Europa portando loro forze d’intervento rapido e introducendo sistemi  antimissile in funzione antirussa. Questa azione aggressiva, portata innanzi soprattutto dai democratici d’oltreatlantico, non trova unanimi tutti gli strateghi statunitensi. Per esempio, Henry Kissinger, consigliere per la sicurezza nazionale ed ex segretario di Stato ai tempi di Nixon e di Ford, nonché fautore dello storico ripensamento delle relazioni sino-americane, in funzione anti-Urss negli anni ’70, considera il testa a testa con Mosca eccessivamente spregiudicato in quest’epoca di rifacimento degli equilibri internazionali. C’è il rischio concreto che la fretta di Washington nel voler risolvere il dossier russo aggravi la crisi egemonica americana favorendo il riavvicinamento tra il Cremlino e Pechino, i quali tradizionalmente diffidano uno dell’altro. Secondo Kissinger sarebbe meglio non spingere l’acceleratore su dissidi che, momentaneamente, potrebbero essere contenuti meno platealmente, data la superiorità degli Usa rispetto ai potenziali competitori, agendo più d’astuzia che di forza. Per ora gli avvenimenti vanno in direzione opposta. Resta da capire quello che farà l’Europa. E’ evidente che gli Usa considerano l’Ue il loro fronte più avanzato, la linea maginot dove bloccare preventivamente gli attacchi al loro potere da parte di sfidanti agguerriti. Il Vecchio Continente diventerà campo di battaglia passivo di dispute geopolitiche che lo priveranno di ogni iniziativa. Un tragico destino che andrebbe scongiurato da nuovi gruppi dirigenti chiamati a spazzare via quelli servili attualmente in sella, attraverso la ricostruzione della sovranità europea, l’espulsione dei nemici stranieri e la creazione di alleanze mondiali atte a favorire il multipolarismo.
di Gianni Petrosillo – 06/07/2016

Il gattopardo Delrio e i “risparmi” sul TAV Torino-Lione

Paolo Prieri (PresidioEuropa No TAV)

12.7.2016, 11:31

Il-gattopardo-2

Ovvero: Cambiare tutto per non cambiare nulla

(riceviamo e condividendo al 100% pubblichiamo, da Paolo Prieri, PresidioEuropa No TAV, l’analisi economica puntuale ed aggiornata dei falsi “risparmi” del gattopardo Delrio.  MZ)


Graziano Delrio, Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, con una gattopardesca operazione di distrazione di massa, molto ben accolta dai media, ha comunicato il 1° Luglio 2016 che vi saranno forti risparmi nella costruzione della Torino-Lione attraverso lo spostamento al futuro della costruzione dell’ormai dimenticata “gronda merci” a nord di Torino. Ma intanto conferma il passaggio di una nuova linea ferroviaria nazionale dalla Val Susa fino allo scalo ferroviario di Orbassano, declassato da RFI, devastando la collina morenica, le città di Rivoli e di Rivalta di Torino, e lo scavo dell’inutile Galleria di base di 57,2 km: altro che risparmi!

Delrio afferma: “Si riducono i costi delle nuove linee ferroviarie italiane di accesso alla Galleria di base della Torino-Lione, con un taglio da 84 a 25 chilometri con un (indimostrabile, N.d.R.) risparmio di 2,6 miliardi di euro rispetto al progetto preliminare del 2011″.

E’ chiaro che queste linee sono state “tagliate” perché non servono.

E’ bene inoltre ricordare che la Francia ha assunto una decisione analoga [1] nel mese di giugno 2013 rinviando a dopo il 2040 la costruzione delle linee di accesso alla Galleria di base lato francese a causa della non saturazione delle linee esistenti, proprio come in Italia.

Ma la vera questione era e rimane la costruzione dell’inutile galleria di base di 57,2 km. [2]. Quanto costerà la Galleria di base della Torino-Lione ?

Il costo previsto della galleria di base di 57,2 km , certificato da un raggruppamento di società al quale TELT [3] ha affidato l’incarico, è risultato essere di 8,60 Mld. [4], valore del 2012.

Il costo reale non potrà però essere inferiore agli 11,30 Mld. di € [5] sostenuti dalla Svizzera per la costruzione della galleria del Gottardo inaugurata nel 2016 che ha le stesse caratteristiche della Torino-Lione.

La differenza di 2,70 Mld di € tra il costo previsto e certificato e quello che sarà realmente sostenuto (senza alcun dubbio molto superiore) sarà ripartita al 50% tra Italia e Francia [6].

Quale sarà il contributo dell’Unione Europea?

L’UE ha dichiarato che sosterrà il 40% del costo certificato (e non quello che verrà realmente sostenuto), senza quindi accollarsi alcun rischio geologico: 8,60×40% = 3,44 Mld. di €

Quanto pagherà l’Italia per la Galleria di base? Per effetto dell’Accordo capestro con la Francia del 2012 [6], la divisione dei costi con la Francia sarà iniqua: l’Italia pagherà il 57,9% del costo totale della Galleria per soli 12,2 km su 57,2, facendo un regalo alla Francia di 1,9 miliardi.

L’Italia pagherà così 4,34 Mld. di €, ossia:

– il 57,9% dei costi certificati al netto del contributo europeo (8,60-3,44)x57,9% = 2,99 Mld. di €

– il 50% dei costi che eccedono il costo certificato (11,30-8,60)/2 = 1,35 Mld. di €

pari a € 355,7 milioni per ognuno dei 12,2 km in territorio italiano

E quanto pagherà la Francia ?

La Francia pagherà 3,52 Mld. di €, ossia:

– il 42,1 % dei costi certificati al netto del contributo europeo  (8,60-3,44)x42,1% = 2,17 Mld. di €

– il 50% dei costi che eccedono il costo certificato (11,30-8,6)/2 = 1,35 Mld. di €

pari a 78,2 milioni di € per ognuno dei 45 km in territorio francese, ossia circa 5 volte in meno del costo/km italiano

Riepilogo della divisione dei costi

UE                   3,44 Mld.  30,4%

Italia               4,34 Mld.  38,4% (per 12,2 km di galleria di base)

Francia           3,52 Mld.  31,2% (per 45,0 km di galleria di base)

Totale           11,30 Mld. di €

Queste valutazioni sono fatte nell’ottimistica ipotesi che a consuntivo il costo reale della Galleria di base non sarà superiore a 11,30 Mld. di €


NOTE

[1] http://www.presidioeuropa.net/blog/la-commissione-%e2%80%9cmobilita-21%e2%80%9d-ha-presentato-il-suo-rapporto/

[2] Inutile perché la Galleria e la linea esistenti, totalmente rinnovate, sono utilizzate ad un sesto delle loro capacità.

[3] La Certificazione dei costi da parte di un terzo esterno (Art. 18 Accordo di Roma del 30 gennaio 2012), base per il cofinanziamento dell’Unione europea, è stata affidata dal sig. Hubert du Mesnil, Presidente di TELT (già LTF), alle società Tractebel del gruppo GDF SUEZ e a TUC Rail. Rimane il dubbio che questo affidamento non sia compatibile con le disposizioni della Decisione C (2008) 7733: III.2.5 – Aggiudicazione dei Contratti e III.2.6 – Conflitto di interessi. Infatti, la società GDF Suez è un membro del Consiglio di Amministrazione di IGD del quale il sig. Hubert du Mesnil è Presidente, http://www.fondation-igd.org/files/pdf/15%20IGD%20Rapport%20Moral.indd-2014.pdf , e la società Tractebel ha lavorato per la Società Lyon Turin Ferroviaire – LTF dal 2002 al 2006 e dal 2009 al 2013, http://www.tractebel-engie.com/references/lyon-turin-railway-line-2/ , e infine che la società  TUC Rail è presieduta dal sig. Luc Lallemand amministratore di RFF (socio storico di LTF) e Vice Presidente di EIM Rail quando il sig. Hubert du Mesnil era Presidente. http://www.vub.ac.be/en/fellows/profiel/luc-lallemand http://www.mobilicites.com/011-147-Nomination-Hubert-du-Mesnil-president-de-l-European-Rail-Infrastructures-Managers.html

[4] http://www.presidioeuropa.net/blog/wp-content/uploads/2016/03/Certificazione-Costi-Torino-Lione-Raggruppamento-Tractebel-Tuc-RAIL-con-lettera-di-accompagnamento-a-Francesca-Frediani.pdf

[5] 11,30 Mld. di € (al cambio 11/7/2016) sono pari a 12,2 Mld. di Franchi svizzeri Cfr. Il dossier del tunnel del Gottardo: Coût du tunnel de base du St-Gothard: 9,7 milliards de francs (prix de 1998, hors renchérissement, TVA et intérêts intercalaires; coût effectif: 12,2 milliards de francs)

[6] Ai sensi dell’Art. 18 dell’Accordo Italia-Francia del 30/1/2012

http://www.presidioeuropa.net/blog/wp-content/uploads/2012/12/Accordo-Roma-30.1.2012-it1.pdf

GROUPE OFFICIEL AFRIQUE MEDIAS : PLUS DE 95.000 MEMBRES, 150 NOUVEAUX CHAQUE JOUR !

# NOUS VOILA 95.000 MEMBRES

SUR ‘AFRIQUE MEDIA GROUPE OFFICIEL’ !

 Bravo et une fois de plus merci à tous.

Plus que jamais AFRIQUE MEDIA TV, attaquée de toutes parts (Quai d’Orsay, CNC, émissions de diversion pour déstabiliser notre TV, faux « panafricanistes » et vrais escrocs, médias occidentaux, politiciens fantoches), a besoin de chacun de vous …

GAMTV - 95.000 membres (2016 06 29) FR

VERS LES 100.000 MEMBRES !!!

QUI sera le 100.000e ???

.CONTINUEZ. Notre premier objectif ce sont précisément ces 100.000 membres pour AFRIQUE MEDIA TV !!!

95.000 déjà depuis le 30 octobre 2014, un taux de développement exceptionnel pour le seul groupe reconnu par AFRIQUE MEDIA TV !

En avant pour terminer cette première étape : 100.000 membres …

 LM (pour les administrateurs)

https://www.facebook.com/groups/afrique.media.groupe.officiel/

PARIS – BUJUMBURA : LES RESEAUX SORÖS EN EMBUSCADE !

# PANAFRICOM/ LES MEDIAS DE SORÖS DECONSIDERES EN AFRIQUE : QUE PENSE-T-ON AU BURUNDI DE L’OPPOSITION FANTOCHE MADE IN BELGIUM ?

En réponse à la propagande faite par le site d’opposition IWACU au CNARED, un burundais de l’intérieur répond sur le forum du site …

PANAF - LM iwacu soros v2 (2016 07 11) FR (1)

HIMA Jeremy : « Vous faites la publicité des politiciens sans assises politiques (CNARED, la fabrication Belge). Ceux qui pensent diriger le pays en dehors des élections, il n’ont qu’a continuer leur entreprise. De toutes les façon le peuple Burundais n’est pas aussi bête que vous le croyez ».

 LE RESEAU SORÖS/OSIWA/MONDE AFRIQUE/IWACU

PANAF - LM iwacu soros v2 (2016 07 11) FR (2)

IWACU est devenu le partenaire du MONDE AFRIQUE, directement sponsorisé par la fondation OSIWA de Georges Sorös, le financier des « révolutions de couleur » (1). Pour ceux qui nous accusent de « complotisme » ! « Open Society Initiative for West Africa (OSIWA) est membre du réseau mondial des Fondations Open Society initiées en 1993 par le milliardaire américain d’origine hongroise George Soros », explique sans vergogne le quotidien parisien.

 LA VOIX DE SON MAITRE :

OPPOSITIONS FANTOCHES « AFRICAINES » COMPRADORES …

Parmi Les soutiens d’IWACU, le Parlement belge (l’ancien mandataire colonial, responsable direct de la haine ethnique importée au Burundi). Son directeur Antoine Kaburahe, qui a pris la nationalité belge, ayant même obtenu une « subvention du ministère belge des Affaires étrangères ». Il reconnaît que IWACU « vit sous perfusion de l’aide étrangère » ! Il explique aussi que « Mi-novembre (2015), des convocations  du procureur (du Burundi) pleuvent. Il serait impliqué dans le coup d’Etat de mai alors qu’il se trouve en Europe… Comme pour un vulgaire criminel, le procureur lance un mandat d’arrêt international et une demande d’extradition. Depuis, le directeur du groupe de presse d’Iwacu se trouve en Europe ».

Le site est aussi soutenu par la Mairie de Paris et le PS français (Anne Hidalgo).

On notera à ce sujet que ce sont les mêmes réseaux du PS et de la sociale-démocratie franco-belge qui marionnettisent l’opposition équato-guinéenne fantoche, la CORED (en pleine décrépitude) (2). Voir la similitude de sigle (sur le soi-disant “rétablissement de l’état démocratique”) entre CORED et CNARED « burundaise ». Décidément les « spindoctors » du Bloc américano-atlantiste manquent d’imagination dans leurs « storytellings » et autre scénarios pourris …

QUE SONT LES MEDIAS DE SOROS ET LE ROLE DE LA FONDATION OSIWA ?

Lire mes enquêtes sur le rôle de Sorös et de son associé Mo IBRAHIM.

J’y analyse – faits, noms et source en appui – les réseaux de déstabilisation des USA en Afrique, qui organisent depuis août 2014 un « printemps africain » dans de nombreux pays. J’y explique particulièrement comment la presse africaine et la presse occidentale à destination de l’Afrique sont prises en main et financées par les « vitrines légales de la CIA » (NED, NDI, USAID, réseaux Soros, Open Society et cie). Et comment toute la presse africaine est désinformée et intoxiquée par ces mêmes réseaux via des Ong spécialisées (Afrobarometer, CDD-Ghana, ISAWA, etc) …

* Voir mon interview pour la radio russe :

LUC MICHEL ANALYSE LES RESEAUX AMERICAINS QUI MANIPULENT LA PRESSE AFRICAINE / SUR RADIO SPUTNIK (6 JUIN 2015)

Podcast sur https://vimeo.com/130537885

* Lire mon enquête :

DESTABILISATION DE L’AFRIQUE MADE IN USA :

COMMENT LA PRESSE AFRICAINE SE FAIT INTOXIQUER PAR LES ‘SONDAGES’ DES VITRINES LEGALES DE LA CIA !

Sur http://www.palestine-solidarite.org/analyses.luc_michel.280515.htm

 LM / PANAFRICOM

http://www.panafricom-tv.com/

https://www.facebook.com/panafricom/

(1) Cfr. http://www.lemonde.fr/partenaire-osiwa/

(2) Cfr. http://www.eode.org/eode-tv-luc-michel-sur-radio-sputnik-moscou-loccident-inspire-une-revolution-de-couleur-en-guinee-equatoriale/

Photos : Capture d’écran du site du Monde.

Antoine Kaburahe (IWACU) et Serge Michel (LE MONDE AFRIQUE).