Archivi giornalieri: 26 luglio 2016
DIETRO IL DISPERATO TENTATIVO DI COLPO DI STATO IN TURCHIA ‘FIRMATO’ C.I.A.
SOROS : 30 MILIARDI PER I RIFUGIATI …. O CROLLA L’EUROPA
Incredibili rivelazioni sui collegamenti degli USA con il terrorismo islamico
Come se fosse poco , Flynn sostiene che il patrocinio agli jihadisti radicali da parte della Casa Bianca (questi stessi jihadisti che poi sono passati all’ISIS ed al gruppo Al Nusra) nella loro lotta contro il regime siriano fu il frutto di una decisione volontaria.
Flynn: Credo che sia stata l’Amministrazione.
Hassan: Lei ritiene che abbiano fatto finta di niente davanti alla sua analisi?
Nel corso dell’intervista, lo stesso giornalista, Mehdi Hasab, ha manifestato la sua sorpresa davanti alla franchezza di Flynn.
In un determinato momento dell’intervista, Hasan produce una copia stampata di questa informativa della DIA del 2012 che era stata desecretata dopo una richiesta di rilasciare le informazioni (attraverso la FOIA, Legge per la Libertà di informazione, una legge che consegna a tutti i membri degli Stati Uniti il diritto di accesso alle informazioni federali del Governo).
Invece di minimizzare l’importanza del documento e di questi passaggi sorprendenti, tale come lo aveva fatto il Dipartimento di Stato dopo la sua pubblicazione, Flynn ha fatto il contrario: lui conferma che mentre si trovava, quale direttore della DIA, “ha dedicato molta attenzione” a questo documento in particolare ed ha aggiunto più in avanti che “le fonti di intelligence erano molto affidabili”.
Hasan: nel 2012, gli USA aiutarono a coordinare l’invio di armi a questi stessi gruppi (salafiti, F.lli Mussulmani, Al Qaeda in Iraq), perchè lei non smise di farlo se era tanto preoccupato per l’ascesa dei gruppi estremisti islamici?
Adesso il direttore della DIA di quell’epoca, rivela pubblicamente che l’informativa aveva un alto valore e che le fonti di discussione sulla politica della Casa Bianca in Siria e dei suoi possibili effetti posteriori.
Con le sue rivelazioni si è vendicato di qualche torto subito? Non lo sappiamo.
Esiste ancora tanta gente così stupida da credere a tutto quello che dicono i propri governi?
Quello che è più grave: ancora c’è gente tanto stupida come da indossare una uniforme e andare a combattere e morire contro alcuni terroristi finanziati dai propri capi, credendo di dover difendere la libertà e la democrazia?
Tutto quello che stiamo vivendo con riferimento al terrorismo risulta una enorme presa in giro ed una macchinazione delle centrali di potere.
FESTIVAL ALTA FELICITA’: 40.000 PRESENZE ALLA FESTA DEL MOVIMENTO NO TAV
Si è concluso il Festival Alta Felicità, ossia la tre giorni di musica e cultura organizzata dal Movimento No Tav a Venaus, in Val Susa. Una festa interamente gratuita, che ha visto esibirsi artisti del panorama mainstream. Dai Subsonica, Vinicio Capossela, Eugenio Finardi, ai 99 Posse, Kaos One e gli Assalti Frontali, con molte altre celebrità.
Un festival con almeno 40.000 partecipanti, appartenenti ad pubblico giovane e meno giovane, oltre la presenza di attivisti e realtà di lotta provenienti non solo da tutta Italia, ma anche dal mondo.
Non solo musica, ma anche dibatitto politico e culturale. E’ stato centrale il tema del diritto all’ambiente, messo in relazione il diritto al lavoro. Non a caso sono stati ospitati gli operai dell’Ilva di Taranto, così come si sono sentiti interventi relativi all’incidente ferroviario in Puglia. Filo conduttore dei vari contributi è quello di un sistema alternativo della gestione delle risorse, a favore di uno sviluppo sostenibile per l’ambiente e il nostro avvenire.
Non sono mancate le iniziative a carattere culturale. La presentazione di libri con Wu Ming, così come un dibattito sul Kurdistan insieme a Marco Rovelli.
Abbiamo fatto un bilancio del Festival con Nicoletta Dosio, del Movimento No Tav.
Ascolta l’intervista
Il Festival è “la risposta alla procura e al Tribunale di Torino” e alla tremenda repressione messa in atto nei confronti del movimento. Così ha dichiarato Alberto Perino, uno dei leader del Movimento No Tav.
Ascolta l’intervento dal palco
Durante la tre giorni abbiamo preso voci dal palco, e intervistato artisti e attivisti. Vi proponiamo uno speciale fatto di musica, parole, ed interviste. Si alterneranno ai microfoni di Radio Onda d’Urto attivisti No Tav che hanno garantito cucine popolari e copertura mediatica dell’evento, così come Eugenio Finardi, Le Bestie Rare, Max Casacci, ed il Muro del Canto.
Siria, russi bombardano base Usa
http://www.occhidellaguerra.it/siria-russi-bombardano-base-usa/
A quasi un mese di distanza, si scopre la verità sui bombardamenti russi contro la base dei ribelli sostenuti dagli Usa ad Al Tanf, al confine siro-giordano. Ne avevamo parlato il 17 giugno scorso (il fatto, invece, è successo il 16): “Secondo le informazioni pubblicate dal Washington Examiner, gli attacchi aerei russi hanno avuto luogo giovedì nel sud della Siria, nei pressi di al-Tanf, al confine con la Giordania, e sono stati diretti contro i ribelli che combattono contro lo Stato islamico”.
Ieri, il Wall Street Journal ha pubblicato un interessante articolo in cui si spiega che i russi non avrebbero bombardato una base di ribelli, ma una base della Cia in cui si trovavano anche forze speciali americane e inglesi. Nei bombardamenti sarebbero morti 4 ribelli e nessun occidentale. Siamo stati a un passo dalla Terza Guerra Mondiale e non ce ne siamo resi conto.
Come è noto, proprio in queste settimane russi e americani sono riusciti ad arrivare ad un accordo per contrastare Isis assieme. Vladimir Putin sta certamente sfruttando la debolezza di Barack Obama, che si avvia ormai a passare da presidente a ex. L’America non può infatti impelagarsi in un confronto netto con la Russia. Almeno fino a novembre.
I russi sarebbero irritati con gli Usa perché, in più di un’occasione, gli è stato impedito di bombardare i miliziani di Al Nusra, la branca siriana di Al Qaida. Come è noto, la posizione americana è, almeno formalmente, cambiata parecchio nell’ultimo periodo.
Per approfondire: La Siria ha un problema. E non è Isis
Festival dell’Alta Felicità, ci rivedremo presto!
Si è concluso da poche ore il Festival Alta Felicità e tra uno “smontaggio” e l’altro si tirano le prime somme di questa incredibile esperienza.
I volti delle migliaia di persone che hanno attraversato la valle basterebbero a rendere l’idea di come Venaus sia diventata, per pochi giorni, il centro di un mondo “diverso”, dove il piacere di stare insieme e condividere il proprio tempo sono state le protagoniste assolute.
Tanto impegno da parte dei No Tav impegnati in turni lunghissimi a grigliare, cucinare, garantire la sicurezza per tutti e tutte, i bar, i trasporti, le questioni tecniche e logistiche, la regia, la gestione del palco, le gite ed escursioni, i reading, i dibattiti, i laboratori ecc.
Ognuno di noi ha messo a disposizione le proprie capacità e il proprio entusiasmo, sapendo che per tutti gli altri era esattamente lo stesso.
Volevamo mostrare qual è lo spirito che vive all’interno della lotta No Tav e dai rimandi che ci arrivano da tantissime persone di tutta Italia crediamo proprio di esserci riusciti.
Noi siamo questo e la dura lotta che portiamo avanti, contro la miitarizzazione del territorio, le continue intimidazioni da parte della questura e della procura cittadine e la devastazione della valle, sono anche il prodotto della forza che questa comunità ha saputo costruire in tanti anni. L’altra è la convinzione di essere nel giusto, per questo non ci siamo mai inginocchiati di fronte al potere e mai lo faremo.
Abbiamo raccontato anche di molte altre lotte che dai monti del Kurdistan, passando da Taranto, dalla Terra dei Fuochi e dai Paesi Baschi, arrivano fino alla nostra valle perchè l’obiettivo è sempre lo stesso, la lotta è una sola.
Questa tre giorni ci restituisce un grande entusiasmo e la consapevolezza rinnovata che possiamo fare tutto, se siamo uniti.
Da domani ripartiamo da questo, con la ferma consapevolezza che solo continuando la nostra lotta potremo liberare i nostri compagni in carcere e tutti gli altri sottoposti ancora a misure cautelari.
Ripartiremo dalla difesa del nostro territorio e dall’attacco di quel cantiere, emblema di un sistema che per quanto ci riguarda non ha più motivo di esistere.
In questi giorni molti hanno rosicato, tentato di disturbare e appannare la semplice meraviglia di questa esperienza: non possono niente contro di noi e pensiamo che, in fondo, lo sappiano bene.
Ringraziamo tutti coloro che sono venuti in Valsusa e che ci hanno permesso di vivere questi giorni all’insegna dall’Alta Felicità.
Portate la nostra lotta nelle vostre città e consideratevi i benvenuti ogni volta vogliate tornare.
Ci vedremo presto, sui sentieri di queste montagne e in tutte le piazze in cui la parola “lotta” è sinonimo di libertà.
Avanti No Tav!
No Tav, il leader Perino attacca i magistrati: “I vostri provvedimenti? Ce ne facciamo un baffo”
Comizio sul palco di “Alta felicità”, il festival di musica del movimento, a Venaus in Valsusa, che si conclude stasera con i Subsonica. Esposito, Pd: “Eversori”
di FABIO TANZILLI
24 luglio 2016
No Tav, l’invettiva contro i giudici: “Noi siamo qui, dei vostri processi ce ne facciamo un baffo”
“Noi siamo qui da 25 anni, e ci saremo anche nei prossimi 50, se necessario, fino alla vittoria – ha aggiunto Perino rivolgendosi alla magistratura – cercano di intimidirci, ma non hanno capito niente”. Sempre nel suo discorso, Perino ha anche elogiato lo spirito del festival, “fatto di condivisione e simpatia, in stile No Tav” e ringraziato i musicisti “venuti qui a esibirsi gratuitamente. Proponiamo un mondo diverso da quello attuale, dove conta solo il denaro”. Questa sera gran finale con i Subsonica.
Il comizio anti-magistrati di Perino suscita polemiche: “Il festival No Tav Altafelicità finanziato dal Comune di Venaus diventa il palco per attaccare la magistratura”. Così si è espresso su Twitter il senatore del Pd Stefano Esposito. Il parlamentare ha aggiunto al messaggio l’hashtag “eversori”.
Si chiude la ‘Woodstock No Tav’, Wu Ming 1: “Evitata la ‘trappola buoni-cattivi’ che distrusse il movimento di Genova”
Si è chiuso ieri sera il festival “Alta Felicità”, la tre giorni di concerti, campeggio e dibattiti in salsa No Tav che ha richiamato in Val di Susa migliaia di persone da tutta Italia. “Sembra di stare ai festival utopistici degli anni Settanta, ma con una maggiore consapevolezza e radicamento nel territorio, io nonostante tutto ho speranza”, raccontaEugenio Finardi che insieme a Vinicio Capossela, Nino Frassica, Subsonica, Rocco Hunt, 99 Posse ha risposto all’appello di Elio Germano e del movimento contro l’alta velocità esibendosi sul palco di Venaus. Un fesival a 360 gradi con mercatini a chilometro zero, campeggi liberi e incontri con ospiti tra cui Chef Rubio e il collettivo di scrittori bolognesi Wu Ming: “Qui in Valle è stata scardinata la trappola buoni contro cattivi e violenti contro nonviolenti – ha raccontato Wu Ming 1, alias Roberto Bui, che che ieri ha presentato il suo nuovo libro sul movimento No Tav (uscita prevista in autunno) – la trappola che aveva distrutto il movimento di Genova qui è stata evitata. Le tensioni ci sono, ma vengono superate in avanti”
di Simone Bauducco
No Tav eversori da cabaret: “La magistratura ci fa un baffo”
Accompagna la sua presa di posizione con l’hashtag #eversori il senatore democratico Stefano Esposito che sutwitter afferma: “il festival Notav Altafelicità finanziato dal Comune di Venaus diventa il palco per attaccare la magistratura”. Ora resta da capire se dopo tali affermazioni la Procura aprirà, com’è probabile, un fascicolo.
La rassegna è la solita passerella di canzonettisti e saltimbanchi spacciati per pseudo intellettuali: da reduci di tutti i movimenti degli anni Settanti, tipo Eugenio Finardi, agli ex cantori degli antagonisti come i 99 Posse, ai Subsonica, “vecchi” sobillatoridell’underground casalingo, e financo al cabarettista Nino Frassica, testimonial di caroselli pubblicitari (Wind) e interprete lautamente pagato del maresciallo dei Carabinieri Nino Cecchini nella fiction tv Don Matteo. “Mi emoziona – ha detto Perino rivolgendosi al numeroso pubblico – vedere le vostre facce sorridenti. La cosa che mi ha colpito di più, in puro stile No Tav, è il senso di amicizia, fratellanza e cortesia. Il senso di simpatia che ci ha portato gratis grandi artisti in un Paese e un mondo dove solo il denaro ha senso. A noi il denaro non interessa. Ci si può volere bene gratis”. Sì, e gli asini volano. Ah no, ragliano.