Putin ordina la massima allerta delle forze nucleari dopo che Obama movimentato armi chimiche in Siria

29/01/2016

Il Ministero della Difesa (MoD)  ha pubblicato una ” relazione per un intervento urgente” per tutti i suoi comandi ove si afferma che il Presidente Putin ha appena ordinato alle truppe di 10 reggimenti di Strategic Missile Forces (SMF) ,insieme ai loro Topol, Topol-M e Yars  sistemi missilistici atomici mobili, il loro stato di “massima  allerta” per il timore che il regime diObama si appresti a scatenare una “false   flag  con armi chimiche che colpiscono in Siria per giustificare la loro invasione di questa nazione nella zona di guerra di Levante. 

Secondo il Ministero della Difesa, le azioni che spingono il Presidente Putin, dai report di intelligence, ha ricevuto la documentazione sulla zona di guerra del Levante ove si afferma che truppe d’elite americana con armi chimiche appartenenti alla Medical Research Institute dell’esercito degli Stati Uniti di difesa chimica (USAMRICD) Edgewood Chemical Biological Center (ECBC) sono stati sbarcati durante la notte all’ aeroporto Rmeilan nella provincia settentrionale della Siria di Hasakah, vicino al confine con la Turchia.

Sollevano preoccupazioni, nel Presidente Putin, ancor più queste truppe dell’esercito statunitense operatori di armi chimiche atterrati in Siria, continua il rapporto, che l’aereo Air Force atterrato all’aeroporto  Rmeilan aveva fatto una sosta precedente nel Kentucky nel percorso verso la  Zona di guerra Levante in cui  gli Stati Uniti hanno illegalmente accumulato 524 tonnellate di uno spettro di armi chimiche -incluso il gas nervino letale Sarin

Il regime di Obama contempla di avviare una “grave escalation” in questo conflitto che potrebbe facilmente degenerare nella terza guerra mondiale, spiega la relazione, è stata la sconfitta totale dei loro “terroristi moderarti che combattono  in Siria, la scorsa settimana che han ceduto ai bombardamenti delle forze aeree (Russe)  e hanno perso il controllo della città di Sheikh Miskeen trova in posizione strategica a un crocevia al comando una via di rifornimento del sud della CIA tra il confine con la Giordania e la capitale siriana, Damasco

Anticipando il fatto che i loro ” terroristi moderati” sarebbero stati sconfitti a Sheikh Miskeen, la relazione continua, il Vice Presidente del regime di Obama, Joseph Biden, è volato urgente in Turchia, lo scorso fine settimana, ed ha avvertito che il Stati Uniti sono pronti a imporre una soluzione militare in Siria minaccia  che viene sostenuta dal loro alleato della NATO con un  massiccio rafforzamento militare della Turchia lungo il confine siriano. 

Per ciò il vero e ultimo obiettivo  del regime Obama è, però, mette in guardia il report, quello di utilizzare una massiccia invasione pianificata della Siria come ” trampolino di lancio” per distruggere definitivamente la Russia, e delineata dal top del Consiglio di Sicurezza (SC)membro Nikolai Patrushev, la scorsa settimana ha avvertito: “la leadership ‘degli Stati Uniti ha fissato un obiettivo di dominio globale. Non hanno bisogno di una Russia forte. Al contrario, hanno bisogno di indebolire il più possibile il nostro paese. Per raggiungere questo obiettivo, la disintegrazione della Federazione Russa non è esclusa. Questo aprirà l’accesso alle risorse più ricche, che gli Stati Uniti, credono abbia la Russia.” 

Concorda con la spietata valutazione di Nikolai Patrushev di ciò che il regime di Obama in realtà sta facendo, la relazione rileva inoltre, che il professore emerito dell’Università dell’Arizona, Dr. Guy McPherson, che, allo stesso modo, questa settimana ha avvertito che gli Stati Uniti sono determinati a portare la Russia verso una escalation delle tensioni, mettendo tutto il mondo a rischio di un grave conflitto militare

L’esercito americano, annuncia questa settimana, che per la prima volta nella loro storia è che stanno modificando il modo in cui riferiranno  delle vittime civili in Iraq e in Siria per rendere impossibile a chiunque  sappia mai quanti siano, questo rapporto avverte inoltre, circa tutti i pezzi per il regime di Obama per scatenare “l’inferno totale” in questa regione (e il mondo) sono ora in vigore. 

L’unica eccezione a questo, però, conclude la relazione, è l’autorità legale attuale del presidente Obama di scatenare la terza guerra mondiale su noi tutti, ma che il Senato degli Stati Uniti ha fatto un piccolo passo legiferando l’autorizzazione dell’uso della forza militare americana contro lo Stato Islamico, ma i cui leader hanno affermato che non potranno approvare una legge a meno che il presidente Obama non accetti di limitare il tempo di durata della battaglia per le truppe americane e se le truppe di terra possono essere utilizzate  per altri termini, la Russia è prossima .

Comunicato stampa Foietta è un interlocutore credibile?

29 genn 2016 

http://www.comune.rivalta.to.it/UserFiles/File/vetrina/2016/conferenza%20tav%2029_1_16/COMUNICATO%20STAMPA.pdf

http://www.notav.info/post/foietta-e-un-interlocutore-credibile-comunicato-stampa/

Le Amministrazioni Comunali di Alpignano, Avigliana, Rivalta di Torino, Sant’Ambrogio di Torino e Venaria Reale richiamano l’attenzione dei media su quanto sotto riportato

Presidenza del Consiglio e Ferrovie smentiscono le affermazioni di Foietta sulla Torino Lione. I Sindaci contrari, interessati dalla tratta nazionale, chiedono al Ministro Delrio quale sia l’interlocutore per il dialogo da lui proposto.

Le parole di Foietta “Il CIPE dovrà approvare”. E’ quanto sancisce il Commissario di Governo Paolo Foietta, in merito al progetto preliminare della tratta nazionale della Torino Lione. Questa netta affermazione è contenuta nel documento programmatico approvato all’unanimità dall’Osservatorio lo scorso luglio(1).

Nello stesso documento si afferma che è già stato dato “inizio alle attività di progettazione definitiva (RFI-ITALFERR) alla fine del 2014”, grazie ad un “avvio in anticipazione” richiesto dallo stesso Commissario (allora Virano).

Le verifiche dei Comuni L’iter della tratta nazionale è fermo da anni(2) e l’opera è priva di finanziamento(3). Pertanto, allarmati dalle asserzioni di Foietta, i Comuni contrari della Torino Lione hanno richiesto conferme ufficiali, come illustrato nella conferenza stampa dello scorso 20 novembre(4) .

Le smentite ufficiali a confronto con le affermazioni di Foietta La risposta del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sull’annunciata approvazione del CIPE:

Commissario di Governo Paolo Foietta(1): “Entro l’autunno 2015, il CIPE dovrà approvare, eventualmente in linea tecnica, il progetto preliminare della tratta nazionale, aggiornando il fasaggio (definito il 14.11.2012), sbloccando la Progettazione Definitiva di adeguamento della linea storica Bussoleno – Avigliana e finanziando attività collaterali già contenute nel Progetto Preliminare.

Presidenza del Consiglio dei Ministri – DIPE(5): “[…] si precisa preliminarmente che nessuna proposta d’iscrizione all’ordine del giorno del CIPE del progetto “Cintura di Torino e connessioni al collegamento TorinoLione” è mai pervenuta a questo Dipartimento.

“Riguardo ai poteri del CIPE, il Comitato è l’unico organo deputato ad approvare i progettipreliminari e definitivi delle opere strategiche e, in quanto organo di derivazione eminentemente politica, opera in assoluta autonomia e nessun organismo terzo ha il potere d’impegnare pro futuro il Comitato ad assumere specifiche decisioni.”

La risposta della Direzione Programmi Investimenti – Direttrice Nord di RFI, sul presunto inizio della progettazione definitiva della tratta nazionale:

Commissario di Governo Paolo Foietta(1): “L’avvio in anticipazione, su richiesta del Commissario di Governo a RFI (8/8/2014), della Progettazione Definitiva della TAPPA 1 ha consentito l’inizio alle attività di progettazione definitiva (RFI-ITALFERR) alla fine del 2014.”

Rete Ferroviaria Italiana(6) : “[…] la presunta e pretesa progettazione definitiva che il Commissario avrebbe preventivamente autorizzato ed RFI/Italferr eseguito, in realtà non è mai stata avviata, in quanto ad oggi non è ancora intervenuta la delibera CIPE approvativa del progetto preliminare.”

Le Amministrazioni di Alpignano, Avigliana, Rivalta di Torino, Sant’Ambrogio di Torino e Venaria Reale sono costrette a prendere atto del contenuto delle risposte ricevute, in base alle quali risulta difficile trovare un riscontro alle importanti affermazioni formulate dal Commissario Foietta e appare arduo ricondurre le contraddizioni emerse a semplici problemi di interpretazione.

In base al mandato assegnatogli dal Ministro Delrio lo scorso 28 ottobre al Lingotto, il Commissario Foietta avrebbe dovuto contribuire a creare condizioni di chiarezza e fiducia, propedeutiche per l’avvio di qualsiasi sede di confronto. Viceversa, l’operato del Commissario contribuisce a suscitare nei cittadini sensazioni di confusione, disorientamento e sfiducia.

I Sindaci di Alpignano, Avigliana, Rivalta di Torino, Sant’Ambrogio di Torino e Venaria Reale hanno indirizzato una lettera al Ministro Delrio, nella quale ribadiscono la loro contrarietà alla Torino-Lione e chiedono un intervento diretto del Ministro per considerare l’operato del Commissario da lui indicato come interlocutore in un eventuale tavolo di confronto.

Dossier Il dossier con la documentazione completa è disponibile sulla homepage del sito internet www.comune.rivalta.to.it

Note e riferimenti

(1) “Programmazione delle attività dell’osservatorio tecnico Torino – Lione – 7 luglio 2015“ – approvazione:www.governo.it/presidenza/osservatorio_torino_lione/riunioni/report.html – documento:www.governo.it/Presidenza/osservatorio_torino_lione/PDF/20150807_PROGRAMMA_OT_DEFINITIVO.pdf

(2) Progetto preliminare RFI, marzo 2011 www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Info/406

(3) Contratto di Programma RFI 2012-2016 www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=20bd8c3e13e0a110VgnVCM10000080a3e90aRCRD

(4) Comune di Rivalta di Torino, conferenza stampa 20 novembre 2015 www.comune.rivalta.to.it/interna.asp?idArea=26&idSottoarea=&idTL=&idNews=2920

(5) Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) nota Prot. DIPE-0005455-P-17/12/2015 del 17 dicembre 2016: contenuto nel dossier disponibile sulla homepage del sito www.comune.rivalta.to.it

 (6) RFI Direzione Programmi Investimenti Direttrice Nord, nota Prot. RFI-DIN.DPI.NORD\A0011\P\2015 843 del 18 dicembre 2015: contenuto nel dossier disponibile sulla homepage del sito www.comune.rivalta.to.it

Sindaci No Tav, Foietta inaffidabile

29 genn 16 – ANSA 

Lettera a ministro, ‘ha fatto affermazioni false’

http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2016/01/29/sindaci-no-tav-foietta-inaffidabile_f8456988-93ad-44c9-b5ff-05d0cc0c1996.html  

I sindaci di Alpignano, Avigliana, Rivalta, Sant’Ambrogio e Venaria hanno indirizzato una lettera al ministro Graziano Delrio, nella quale ribadiscono il loro no alla Torino-Lione e chiedono un intervento diretto per riconsiderare l’operato del commissario governativo per l’opera da lui indicato, Paolo Foietta, ritenuto “un interlocutore non affidabile”.

I sindaci contestano a Foietta le affermazioni secondo cui il Cipe dovrebbe necessariamente approvare il progetto dell’opera per la tratta nazionale e secondo cui sarebbe già partita la redazione del progetto definitivo. “Governo e Ferrovie ci hanno risposto che nessuno – hanno spiegato i sindaci in conferenza stampa a Torino – può dire al Cipe cosa fare, e che il progetto definitivo non è stato mai avviato. Chiediamo al ministro come possa pensare che Foietta possa essere per noi un interlocutore su questi temi”.

Il conflitto di interessi grosso come un palazzo del sindaco Plano

Il sindaco di Susa, ing. Sandro Plano, è un dirigente SITAF oltre che sindaco e presidente dell’unione dei comuni della bassa Valle di Susa.

Sembra, ma non c’eravamo e non possiamo avere certezze, che alla preconferenza dei servizi convocata da Terna a Roma nei giorni scorsi Plano sia andato con la delega del comune di Bussoleno e della SITAF.

Peccato che la SITAF sia uno dei promotori dell’opera attraverso TRANSENERGIA e quindi comproprietaria di uno dei cavi che dovrebbero venire interrati a scopo di lucro nelle nostre strade.
Quindi Plano a quel tavolo rappresentava gli interessi (o meglio avrebbe dovuto rappresentare gli interessi) della città di Susa e del suo territorio ma nel contempo sembra rappresentasse anche gli interessi diametralmente opposti di chi vuole costruire l’opera per fini puramente commerciali privati.

Per capirlo basta guardare l’allegata composizione societaria (ad agosto 2015) di TRANSENERGIA che attraverso partecipazioni incrociate risulta essere al 75,4% del Gruppo GAVIO.

A noi poveri illusi, accusati sempre di illegalità, sembra sussista un conflitto di interessi grande come tutta la Brunetta. Ma noi, si sa, non siamo renziani e non siamo al passo con i tempi. Plano, evidentemente, si.

terna

NUOVO ELETTRODOTTO IN VAL SUSA, IERI LA RIUNIONE A ROMA CON I SINDACI: VIA LIBERA AL PROGETTO PRELIMINARE

Giornale online indipendente – Diretto da Fabio Tanzilli – redazione@valsusaoggi.it

     01/27/2016

Passi avanti per il progetto del nuovo elettrodotto di Terna in Val Susa. Oggi a Roma si è tenuta la conferenza dei servizi del progetto preliminare, alla presenza dei sindaci di Susa (Sandro Plano), Gravere (Sergio Calabresi) e Riccardo Joannas (Salbertrand). Non erano presenti i sindaci di Bussoleno e Chiomonte (Allasio e Ollivier), che però hanno mandato una lettera con l’apposita delibera sul tema.

“E’ stata una riunione tecnica – spiega Plano – abbiamo discusso del progetto con Terna, che si è detta disponibile a migliorarlo e fare le dovute modifiche, perchè ci sono delle criticità”. In che senso? “C’è il problema delle interferenze, ossia il cavo di alta tensione che installeranno, rischia di toccare la rete fognaria e anche l’acquedotto di Valle, che è un tubo di circa 50 cm sotto la terra”.

Ora che succede? “Valutato il problema delle interferenze, Terna farà le dovute modifiche, ed entro 60 giorni dovrebbe essere pronto il progetto esecutivo”. A quel punto i Comuni della Valle di Susa coinvolti dall’opera (Susa, Bussoleno, Chiomonte, Salbertrand e Gravere) dovranno esprimere il loro parere ufficiale – comunque non vincolante per la realizzazione dell’opera – che quasi sicuramente sarà favorevole.

Sono previste opere compensative per i disagi che causerà il cantiere dell’elettrodotto in Val Susa? “Sono previsti degli indennizzi, e ne parleremo – aggiunge il sindaco di Susa – ma intanto aspettiamo di vedere il progetto esecutivo, e poi avvieremo un tavolo comune, tra i vari sindaci, per vedere come risolvere i problemi e dare le prescrizioni al progetto. Terna ha già assicurato che è orientata ad accogliere tutte le nostre osservazioni”.

Nei mesi scorsi si era sollevato il tema della pericolosità per la salute della popolazione, a causa di questo elettrodotto. Ci sono rischi? “Prima abbiamo ricevuto uno studio del Politecnico di Bari, che però era stato commissionato da Terna – risponde Plano – quindi ne abbiamo chiesto uno noi direttamente al Politecnico di Torino, ed è stato realizzato dal prof. Vittorio Camarchia. Secondo questo studio, emerge che le emissioni del nuovo elettrodotto non saranno pericolose per la popolazione, e che le emissioni hanno lo stesso valore di quelle terrestri, se non inferiori, visto che non si tratta di corrente alternata, ma di corrente continua”.

LA PAROLE A MES AMIS (3) : REFLEXIONS SUR LA COTE D’IVOIRE ET LE BURKINA FASO

Page Officielle Luc Michel/ 2016 01 24/

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Ivory Coast's Prime Minister Guillaume S

Message de Daniel Souloukna :

« Propos fort pertinents, comme souvent, de la part de Luc Michel. Il y a une tentative d’exécution politique de Soro qui frise le délire. Depuis quand un pays se donne le droit même si des faits averes existaient (ce qui n’est le cas ni avec les écoutes Bassole, ni avec la plainte du fils français de Gbagbo), s’arroge-t-il le droit de lancer un mandat d’arrêt contre un très haut responsable et même numero deux d’un pays étranger ? Ils auraient l’air plus crédibles en en lançant un contre Juppé, Fabius etc dont les crimes contre le Sahel et l’Afrique pullulent. En outre le glissement néocolonialiste de Roch et de son gouvernement a quelque chose de révoltant. Nos contentieux avec Blaise étaient nombreux mais ce qui se passe sous nos yeux à Ouaga et à Cotonou fait peur: c’est de la pure recolonisation sans prendre même des gants (…) Négrerie a deux balles. Pourquoi n’en lancent ils pas contre les ministres, généraux etc francais et americains dont les méfaits chez nous sont incomptables ? Vos bonnes intentions apparentes ne risquent pas de vous absoudre de la mortelle et impardonnable responsabilité de contribuer à la mise en place d’un droit diplomatique nouveau ou les dirigeants africains, mais eux seulement, seraient privés du plus ancien droit acquis: l’immunité des dirigeants étrangers. Le complot occidental dans ce sens est massif et on le voit même en Russie. Mais observer des âmes vendues ou superficielles de prétendant patriotes applaudir cet abaissement sans nom de l’Afrique me donne envie de vomir et de pleurer. Le petit Maroc et pour moins qu’un ministre ou un président de l’assemblée a mis violemment et avec succès au pas une France délirante d’incompétence et de prétention avec Hollande. Mais les négreries qui se prétendent anti colonialistes restent la variété moderne et ensauvagée d’élites et de chefs nègres complexes et demandeurs de la reconnaissance blanche au point de vendre contre miroir verroterie ou bouteilles de vin, l’honneur, la souveraineté et les terres de l’Afrique. Yayi Boni, Kabore Roch vous en êtes tous! (…)

Je n’ai pas parle de Soro dont en réalité je me fous mais de l’essentiel, la substance : un pays peut-il à ce point s’attaquer aux plus saintes et anciennes règles de droit diplomatique ? L’interdiction de limiter la liberté de mouvement des officiels étrangers en garante de l’ordre public international et ne peut être impunément violée comme ça. Pour Soro, le chef du renseignement marocain ou pour le criminel saoudien qui armait les égorgeurs en Syrie à la tête des renseignements wahhabites ou il était (Bandar Bush)… c’est de l’ordre du principe. Et même pour mon pire ennemi et malfaiteur devant l’éternel, Bandar Bin Sultan Bin Abdul Aziz, je m’en tiens rigoureusement a cette règle. Mais les crétins zombifiés et complexes, lèches cul éternels des blancs, acceptent toujours que les règles appliquées à leurs dieux blancs, on les viole pour les noirs. Affligeant et pitoyable (…) L’afrique sera bientôt amputée des tumeurs cancéreuses de ce type parachutées en son sein par les mains maléfiques de ses ennemis »

* Lire Luc Michel :

https://www.facebook.com/Pcn.luc.Michel/posts/747867025347718

Message de Fabrice Beaur (Sotchi, Russie) :

« Il est temps de trouver une issue au régime ouattara. Soro tend une main à ses ennemis d’hier. Le point central, la libération du président Gbagbo et de Blé Goudé. On ne fait la paix qu’avec son ennemi. Et Ouattara est le vrai ennemi. En attendant, tous à La Haye le 28 janvier pour démontrer que Gbagbo et Blé Goudé sont toujours des leaders du peuple de CI »

LUC MICHEL PAGE OFFICIELLE

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LA PAROLE A MES AMIS (2) : REFLEXIONS SUR LE BURUNDI

Page Officielle Luc Michel/ 2016 01 24/

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POLM - PAROLE AUX AMIS 02 (2016 01 24)

Message de Metcha Munka :

«  (… le Burundi) est-il le seul pays dans le monde où un président se présente pour un 3eme mandats? Ailleurs pourquoi il n y a pas de révolte? Ça fais plus de 2 ans aujourd’hui que Luc Michel nous parle de révolutions de couleurs organisées pas les USA bien avant le dossier du Burundi et nous voyons comment ça se met en place ces révolutions. De grâce si vous ne pouvez rien proposer ne dites rien au lieux de critiquer »

Message de Fabrice Beaur (Sotchi, Russie) :

« Qui paye les fauteurs de troubles et organisent le retour de la guerre civile si ce n’est de l’étranger, hors d’Afrique d’ailleurs ? Il n’est pas question de tel ou tel président mais de l’interférence et des mensonges de l’occident dans les affaires des états africains »

Message de Malu Gabin :

«  le président Pierre Nkur n’a pas changé la constitution . Son premier gouvernement a été élue par la convention d’Arusha soit disant la transition. La constitution Burundaise dit que le président doit être élu par le peule au suffrage universel 2 fois. Si tu ne sais la loi burundaise vaut mieux de demander au lieu de dire de choses qui tu ne connais pas. Nous sommes citoyens burundais et nous savons oū se trouve la vérité »

Message de D Grands Lacs :

« Mon frère Inoussa, comme beaucoup de gens; y compris des africain(e)s, je constate hélas que tu t’exprimes au sujet du Burundi sans connaître le contexte des accords dits d’Arusha »

* Lire :

https://m.facebook.com/photo.php?fbid=1050633231622900&id=100000287000315&set=a.152701564749409.32291.100000287000315&source=56&ref=bookmarks

Message de Ez Anza :

« Combien d’africains se lèveront pour aller défendre nos valeurs ? Combien d africains soutiendront un frère qui se lève contre tous. c est ca qu il faut se poser comme question

Message de Lassana N’Faly Traore :

« Ce que le monsieur vient de dire est très vrai, il faut que l’Afrique entière comprenne les jeux de ces sorciers occidentaux contre l‘Afrique et les pays arabes pour s’installer et voler nos ressources à travers les hommes politiques qu’ils mettent au pouvoir »

Message de Benoit Misago :

« Il faut un million de Luc Michel!!!!! »

Message de Léonce Ntsimbiyabandi :

« Le murundi (habitant du burundi) a appris à se défendre lui-même sans attendre le secours d’ailleurs. Vous vous rappelez de cette brave femme Inamujandi que les belges ont qualifiée de sorcière pour la discréditer. Vous connaissez aussi Runyota. Deux noms qui ont combattu l’administration coloniale belge pour avoir introduit les discriminations ethniques entre abarundi. C’etait très longtemps avant le soleil des indépendances. En attendant le vote des bêtes sauvages, les occidentaux sèmeront la mort en Afrique. Il n’est pas superflu d’ajouter que les barundi ont résisté contre les invasions australes de chaka, arabes et allemandes. Récemment c’était contre les putschistes qui ont emporte la vie du premier président burundais élu démocratiquement, Ndadaye Melchior. Il serait étonnant que l’âme du murundi abdique: “hakuba imbwa woba imva” (vaut mieux mourir que d’être un sous-homme). Nos ancêtres étaient des hommes: “basogokuru bacu baraturwaniye”. Il serait étonnant que ceux d’aujourd’hui baissent les bras »

Message de Paul Auriol :

« Que le PR du Burundi ne commette pas la même erreur que le PR Gbagbo car la force africaine va le combattre et le chasser du pouvoir »

Message de Christian Brice :

« Ne faisont pas la même erreur que celle que nous africains avions faite avec Gbagbo. Faisont très attention avec ce que les médias mensonges déclarent. Le Burundi est attaqué par des occidentaux sous couvert de ses propres fils. Les Usa et l’Union européenne sont derrière la déstabilisation de ce pays. Attention à la manipulation occidentale. Merci LM de nous ouvrir yeux »

LUC MICHEL PAGE OFFICIELLE

https://www.facebook.com/Pcn.luc.Michel/

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LUC MICHEL :

BURUNDI . J’APPELLE LES AFRICAINS A SE MOBILISER POUR DEFENDRE UN PRESIDENT AFRICAIN AGRESSE PAR L’OCCIDENT

(SUR AFRIQUE MEDIA, EN DUPLEX VIDEO AVEC EODE-TV, LE BOUQUET SPECIAL, 19 JANV. 2016)

https://vimeo.com/152344484

Litvinenko – Per i britannici vale più da morto che da vivo

Gen 22, 2016Alexander-Litvinenko
Alexander Litvinenko
 
By Finian Cunningham
 
Tanto adesso viene montata la campagna contro Vladimir Putin da arrivare a definire questi un “assassino a sangue freddo”, così come” il nuovo Hitler” dell’Europa, il ” sabotatore” di aerei civili, il “patrocinatore” di traffico di droga e di abuso dello sport , oltre che l’amico dei “dittatori macellai “del Medio Oriente.
Potrebbe essere ancora più lunga la lista degli epiteti demoniaci appioppati al leader russo dall’Occidente? Giusto quando si pensa di no, che sia già abbastanza lunga, il buon vecchio maestro britannico di sporchi trucchi tira fuori l’ultima accusa, quella di “malvagio assassino”.
Putin viene segnalato come il mandante dell’assassinio di Alexander Litvinenko, un ex membro del servizio di sicurezza russo.
 
Una Pubblica Accusa britannica ha dichiarato questa settimana che Putin fu quello che probabilmente ha ordinato l’assassinio di Litvinenko a Londra, circa 10 anni fa. Tuttavia l’asserzione  prevista e insinuata nell’opinione pubblica è evidente: “Putin è l’ assassino”.
 
Cosa ha dichiarato il Ministero degli Esteri Russo
 
L’irrisoria informativa britannica era del tutto prevedibile. Si tratta di un tentativo flagrante di politicizzazione di un procedimento penale che è del tutto evidente, e risulta quasi mortificante nel suo tentativo goffo e maldestro.
L’indagine era stata ordinata dal Governo britannico nell’Ottobre del 2014 ed è qualsiasi  cosa meno che “pubblica”. Si basa su prove segrete presentate a porta chiusa da elementi dell’intelligence britannico in forma anonima. Non si presenta alcuna prova verificabile da un tribunale legalmente costituito. Si basa totalmente su “circostanze” ed indizi, che sono soggettivi, riferiti ad un giudice britannico in precedenza stabilito privatamente, ma a cui dopo viene data la massima esposizione mediatica da tutti i giornali e TV per difendere le sue “scoperte”.
 
Chiamare questa una decisione giudiziale equivale ad una farsa ed un insulto all’intelligenza del pubblico.
 
Tuttavia dopo l’annuncio della chiusura delle indagini e delle “conclusioni”, il Governo Britannico ha immediatamente censurato la Russia su quella che viene definita una “flagrante ed inaccettabile violazione del diritto internazionale”. Non solo si tratta della tipica arroganza britannica, ma anche di un pericoloso abuso, molto imprudente per utilizzare discutibili procedimenti legali contro un paese in un disegno azzardato di giurisdizione politica.
 
David-Cameron-con-los-saudis
David Cameron con i monarchi sauditi
 
Ci sono una miriade di prove per la Russia o per qualsiasi altro Stato che voglia accusare il primo ministro britannico di crimini di guerra per l’ingerenza illegale del suo paese avvenuta in Libia ed in Siria.
 
Non si capisce quindi su cosa sia basato il diritto della Gran Bretagna di accusare il capo di Stato della Russia di assassinio, in particolare basato su evidenze “circostanziali” e su deboli indizi ? La mancanza di rispetto della Gran Bretagna per le norme internazionali in questo senso costituisce un nuovo espediente minimo di utilizzo di  sporchi trucchi .
 
Gli stereotipi della guerra fredda per cui si ricerca “la vendetta ” sulle ex spie dell’ex KGB sono il primo regalo che fa parte di un lavoro di psicosi di massa, oltre alla reazione politica scritta dal Governo britannico. Quest’ultimo sfregio si adatta costantemente con la vendetta della propaganda occidentale che viene condotta da lunga durata contro Vladimir Putin.
 
Quello a cui si allude anteriormente, le diffamazioni lanciate con le accuse a Putin di voler intraprendere una corsa militare in Europa per ristabilire l’Impero sovietico, che includono l’abbattimento dell’aereo della Malesia MH17 sull’Ucraina orientale nel Luglio del 2014 con 298 morti, nonchè l’appoggio della forza aerea russa al presidente Bashar al Assad. Nonostante che in quest’ultimo caso sia l’aiuto legittimo fornito ad un paese alleato che realmente viene attaccato da gruppi mercenari terorristi sostenuto dall’Occidente per un rovesciamento di regime.
 
Delle molte accuse assurde nell’informativa britannica circa la morte di Litvinenko, forse la principale è la presunta utilizzazione del polonio radioattivo come un veleno letale. Due ex agenti del FSB sono accusati, nell’informativa britannica, di aver gettato la tossina micidiale nella tazza di the nel corso di una riunione privata in un elegante Hotel di Londra. Molto britannico. Un morte causata da una tazza di the!
 
Dopo la riunione del “the al polonio” (Novembre 2006), tre settimane dopo , Litvinenko morì in un ospedale di Londra per l’avvelenamento dalla micidiale sostanza.
Tuttavia se, come dalla ricostruzione britannica, questa fu una azione a sangue freddo, i presunti sicari professionisti  russi, agli ordini del capo del Cremlino, in contraddizione con questa affermazione, portarono a termine questa azione con straordinaria improvvisazione.
Tracce radioattive del polonio furono trovate negli Hotels di Londra dove i colpevoli russi alloggiarono ed anche sugli aerei dove viaggiarono. Se fossero stati sicari di professione avrebbero conservato le dosi letali di polonio in una capsula di piombo per evitare emissioni di radioattività. I nostri presunti sicari russi a Londra devono aver disperso la sostanza mortale attorno a se stessi come fosse un dopobarba, se dobbiamo crdere alle conclusioni del giudice britannico. (………..)
 
Tutti questi elementi sono stati raccolti dalle autorità britanniche per creare una incriminazione a carico dei russi ma l’indagine è stata condotta in segreto non esistono prove che possano essere presentate in pubblico.
Si tratta dello steso tipo di norma giuridica che utilizza l’Occidente per accusare gli aerei russi di bombardare ospedali in Siria e di avere carri armati che stanno circondando il paese, senza disporre di prove verificabili, il tutto nella magniloquenza ingigantita della propaganda e di affermazioni unilaterali.
Litvineko aveva disertato dalla Russia ed era passato al servizio dei britannici nell’anno 2000, dopo essere stato licenziato dal FSB russo per cattiva condotta professionale.
 
Egli era divenuto cittadino britannico e ha lavorato per l’intelligence britannico, M16. Suona come se questo Litvinenko sia stato un opportunista di mestiere, tanto da guadagnare molto denaro come scrittore sui media anti Putin e fu in grado di comprarsi una residenza alla moda a Londra.
Egli era divenuto un attivo e valente agente britannico, grazie alle sue denunce pubbliche che fecero clamore per incolpare Putin ed altri funzionari del governo russo accusandoli di corruzione. Come ex spia del Cremlino, il valore che aveva Litvineko per la propaganda del governo Bitannico era molto considerevole.
Comunque dopo la sua morte ci fu l’opportunità di utilizzarlo per la propaganda anti Putin in modo ancora più valido da parte dei britannici.
 
Chi potrebbe stabilire che i suoi manipolatori britannici non abbiano avuto interesse a creare il caso facendo morire Litvinenko con il polonio per poi utilizzare tale omicidio come atto di accusa contro Putin?
 
Questa ipotesi di situazione, dell’avvenuto omicidio di Litvinenko per mezzo di agenti russi sotto la direzione del Cremlino, era come un investimento per i britannici. I dividendi della propaganda hanno pagato da fuori fino dalla sua morte nel 2006 con storie ricorrenti pubblicate dai media occidentali, dando la colpa a Putin. Il momento dell’ultimo grande dividendo – accusando realmente Putin di aver ordinato l’assassinio -è un altro motivo di sospetto che la “seduta pubblica” di accusa sia solo l’ultimo giro di una grande campagna di demonizzazione di lunga durata.
 
I media britannici naturalmente adesso chiedono più sanzioni contro la Russia e ordini di estradizione che saranno pubblicati. Tuttavia, funzionari britannici dicono che sono limitati nelle azioni per il “momento sensibile”, in riferimento ai colloqui di pace che si celebreranno a Ginevra la prossima settimana per la Siria.
“Disponiamo di altri pesci da friggere con i russi”, hanno riferito i funzionari britannici per spiegare come le autorità britanniche non possano procedere ad azioni legali contro Mosca per il caso Livinenko.
 
Questa frase “abbiamo altro pesce da friggere con i russi” lascia capire che viene detta in riferimento alla possibiltà di ottenere concessioni dalla Russia nell’ obiettivo britannico del cambiamento di regime contro il presidente Assad in Siria.
 
Questa vicenda ha tutte le caratteristiche di una operazione psicologica britannica tradizionale. Si accumulano torbidi elementi costruiti ad hoc per affossare l’autorità morale del loro oppositore, al fine di ottenre concessioni.
Per i britannici, Alexander Litvinenko definitivamente vale più da morto che da vivo.
 

Si accettano scommesse sul dopo Renzi

Gen 23, 2016
 
Renzi-con-Junker-e-Trusk
Renzi con Junker e Trusk
 
di Eugenio Orso
 
Noi uomini della strada, che della stanza dei bottoni non vediamo manco l’ombra, che non sappiamo come agiranno domani mattina i poteri esterni o la massoneria, che non parliamo con i loro impiegati politici in salottini privati o (regolarmente intercettati) al telefonino, possiamo solo affidarci alle nostre più o meno scarse capacità predittive, per cercare di capire quale sarà la prossima tegola che ci cadrà addosso, sperando che non sia quella mortale.
 
Così è, puntualmente, anche nel caso dell’attuale governo la cui tenuta, soprattutto per interventi “esterni”, non è per niente certa per i mesi a venire, nonostante i Verdini di turno che corrono in soccorso. Un governo deciso all’esterno del paese può essere dimissionato solo dai suoi “padrini sopranazionali”, non certo dal popolo bue, che si fa votare alle politiche con sempre maggior parsimonia, per paura che faccia danni.
 
Attenzione al titolo del presente post, perché “dopo Renzi” non vuol dire “dopo il partito democratico”, non implicando necessariamente che il piddì sarà estromesso dal governo e/o dalla maggioranza che lo sostiene.
 
Recentemente sono comparsi in rete due interessanti articoli di Federico Dezzani (che ha addirittura raddoppiato, con due titoli) e uno di Aldo Giannuli, i quali trattano in definitiva, con ampiezza diversa e da posizioni diverse, lo stesso tema: quello della prossima “dipartita” di Renzi e del suo governo, ambedue presentando ipotesi sensate e plausibili sul dopo:
 
Federico Dezzani, Italia vicina al carico di rottura: Euro a fine corsa (e Renzi pure) + Dopo Renzi , governo tecnico o grillini?
 
Aldo Giannuli, Il lato b della crisi finanziaria: questa è la volta che si fanno Renzi.
 
In questi articoli, i noti analisti politici della controinformazione ci offrono una rosa di possibilità future, per il dopo Renzi che inizierebbe ad approssimarsi. Ne consiglio ovviamente la lettura integrale, soprattutto per quanto riguarda le ipotesi di sostituzione del terzo governo italiano non eletto, filo-atlantista, euroservo e antipopolare, oltre che per le “modalità” che porteranno alla sua caduta.
 
Secondo Dezzani, dopo ci sarà 1) un governo tecnico per attuare misure estreme contro di noi, il quarto non eletto dopo Monti, Letta e Renzi, forse guidato da Ignazio Visco, oppure 2) l’establishment euro-atlantico giocherà la carta del movimento 5 stelle, “partito appositamente creato dagli angloamericani per catalizzare ed addomesticare il voto di protesta”.
 
Secondo Giannuli, ci sorprenderà 3) il ritorno del dinosauro D’Alema o dell’estromesso Letta “per riorientare il partito”, cioè il piddì, oppure 4) il ritorno in Italia, a capo del governo, di Federica Mogherini, attuale Lady Pesc europoide che farà addirittura rimpiangere Renzi.
 
A queste ipotesi inquietanti, che non lasciano spazio alla speranza e ci fanno capire che anche questa volta le elezioni o non si faranno, oppure non avranno peso nel determinare il nuovo governo, ne possiamo aggiungere almeno un’altra, altrettanto sensata: 5) L’avvento del famigerato governo-troika commissariale definitivo, che non lascerebbe più spazio ai tentennamenti dei collaborazionisti locali nell’applicare le controriforme e fare le privatizzazioni, svendendo tutte le municipalizzate.
 
E’ difficile dire cosa accadrà veramente, nell’arco del 2016 che è appena agli inizi, visto che non siamo ben “ammanigliati”, con vista sulla stanza dei bottoni. Per tale motivo, mi limito a fare l’allibratore, nel modo seguente:
 
1) un governo tecnico per attuare misure estreme, con a capo (come scrive Dezzani) Ignazio Visco. Pago tre a uno. Abbastanza probabile, se decideranno di continuare ancora per un po’ la sequenza di governi tecnici-nominati (dall’esterno, naturalmente).
 
2) l’establishment euro-atlantico giocherà la carta del movimento 5 stelle (Dezzani), che è, in qualche modo, una sua emanazione truffaldina. Del direttorio grillino il “papabile” potrebbe essere Di Maio, molto più di Fico e Di Battista, quotatissimo com’è negli immancabili sondaggi. Pago sei a uno. Evento non troppo probabile, soluzione possibile ma rischiosa per le élite, proprio per l’incapacità dei grillini nell’amministrare senza combinar casini (non nascondiamolo!) e per possibili resistenze alle controriforme contro il paese di una parte dei rappresentanti pentastellati e/o della base (i supporter del cinque stelle non sanno di essere eterodiretti!)
 
3) il ritorno del dinosauro D’Alema o dell’estromesso Letta (Giannuli), per superare il renzismo nel piddì e mantenere l’entità collaborazionista di governo. Pago sette a uno. Giannuli la definisce “minestra riscaldata” e ha ragione, quindi è ancor meno probabile della precedente, perciò pago molto al fortunato vincitore.
 
4) il ritorno in Italia, a capo del governo, di Federica Mogherini (Giannuli), che farà rimpiangere Matteo Renzi. Pago quattro a uno. Ha qualche probabilità in più della 2 e della 3, perché ci sarebbe, a supporto, per far digerire la pillola agli idiotizzati sinistroidi politicamente corretti, anche la retorica, amplificata dai lacchè giornalistici, sul primo capo di governo donna, emancipata, capace, relativamente giovane e brillante. Mogherini, la salvatrice dell’Italia al femminile, dopo Monti il salvatore e Renzi il rottamatore! Per noi, un deciso passo in avanti verso il burrone.
 
5) L’avvento del famigerato governo-troika commissariale definitivo (Orso), con i commissari europidi alieni in primo piano, nei posti chiave, che rappresenterebbe l’ultimo passo necessario per neutralizzare e saccheggiare l’Italia. Le élite renderebbero così il paese una pattumiera euroatlantista nel Mediterraneo, con poca industria e masse di straccioni adatti a lavori sottopagati, a “basso contenuto tecnologico”, esattamente quel che prevede il “sogno europeo” – ossia il progetto euroglobalista – fuor di retorica e propaganda per i gonzi. La quinta ipotesi rappresenta un vero e proprio Mattatoio n.5 (dal romanzo di Kurt Vonnegut) per tutti noi. In tal caso mi rovino: Pago due a uno. L’evento più probabile e meno pagato, in caso ci prendiate, non solo perché lo penso io … A questo punto, è l’ultimo passo che resta da compiere per occupare definitivamente, saecula saeculorum, il paese e farne ciò che vogliono le élite finanziarie.
 
Forza! Si accettano scommesse sul dopo Renzi.
 
Avvertenza: il pagamento non sarà reale, ma solo simbolico per mancanza di liquidi, con un bravo e una pacca sulla spalla a chi scommette e indovina …