LETTA, FACCI IL BIS! LE SCENEGGIATE NAPOLETANE DI RE GIORGIO E DI LETTANIPOTE APRONO LA STRADA PUBBLICAMENTE A QUA NTO CONTRATTATO PRIVATAMENTE CON LA BCE DI DRAGO DRAGHI A CASA DEL FONDATORE DI “REPUBBLICA” SCALFARI,

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La cena delle beffe ( e dei cazzi acidi per gli italiani )

28 SET 2013 11:33
1. LETTA, FACCI IL BIS! LE SCENEGGIATE NAPOLETANE DI RE GIORGIO E DI LETTANIPOTE APRONO LA STRADA PUBBLICAMENTE A QUANTO CONTRATTATO PRIVATAMENTE CON LA BCE DI DRAGO DRAGHI A CASA DEL FONDATORE DI “REPUBBLICA” SCALFARI, LA SCORSA SETTIMANA – 2. IL LETTA-BIS DEI SALVATORI DELL’EURO-PATRIA, NASCERÀ A METÀ DELLA PROSSIMA SETTIMANA GRAZIE ALLA STAMPELLA DEI SOLITI SENATORI “RESPONSABILI”. COMPRESI I SENATORI A VITA APPENA NOMINATI DA RE GIORGIO CON LOGICHE DI TOTALE BLINDATURA DEL GOVERNO. E COINCIDERÀ CON UN AUMENTO DELLE TASSE DA ADDEBITARE TUTTO AL BANANA – 3. SE IL BANCHIERE DRAGHI NON HA SBAGLIATO I PROPRI CALCOLI, CI ASPETTANO UN PAIO DI SETTIMANE DI TURBOLENZA POLITICA, MA I MERCATI CI RISPARMIERANNO PERCHÉ FRANCOFORTE È CON NOI ED È PRONTA AD AIUTARE IL LETTA-BIS SUL FRONTE DELLO SPREAD –
a cura di Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota)

1. ASPENIO, FACCI IL BIS!
Uno frena a stento il piantino alla commemorazione dell’ennesimo ex compagno seppellito. L’altro batte i pugni sul tavolo e verga personalmente il comunicato finale del Consiglio dei ministri.
Le sceneggiate napoletane di Re Giorgio e di Lettanipote aprono la strada pubblicamente a quanto contrattato privatamente con la Bce di Drago Draghi a casa Scalfari, la scorsa settimana. Il Letta-bis, nei propositi dei salvatori della Patria Eurocratica, nascerà a metà della prossima settimana grazie alla stampella dei soliti senatori “responsabili”. Compresi i senatori a vita appena nominati da Re Giorgio con logiche di totale blindatura del governo. E coinciderà con un aumento delle tasse da addebitare tutto al Banana.
Se il banchiere Draghi non ha sbagliato i propri calcoli, ci aspettano un paio di settimane di turbolenza politica, ma i mercati ci risparmieranno perché Francoforte è con noi ed è pronta ad aiutare il Letta-bis sul fronte dello spread.
Del resto, Aspenio Letta piace ai banchieri e ai cosiddetti “circoli internazionali” che vivono nel culto della “stabilità”. Ottenuta in che modo e a quale prezzo, sono tutti cavoli nostri. E comunque a questo ci penserà ancora una volta Re Giorgio, con il suo sapiente uso della Costituzione.
2. IL RUGGITO DEL CONIGLIO MANNARO
Per la sintesi, ottima la prima pagina della Repubblica dei commensali: “Scontro finale, governo verso la crisi. Liti e urla nel Cdm, aumenterà l’Iva. Letta: non ci sto più, chiedo la fiducia alle Camere. Giornata frenetica di colloqui, poi la drammatica resa dei conti che fa saltare la manovrina. Il presidente del Consiglio sale al Colle: inaccettabili le dimissioni di massa”.
E ovviamente, ecco subito la propaganda di partito sulla supposta che ci attende per colpa delle bizze del Cainano: “Salta la manovra anti-deficit. Da martedì carrello della spesa più caro e si riavvicina la seconda rata Imu. Il deficit resta sopra il 3%. Legge di Stabilità in alto mare” (Repubblica, p. 9).
Risponde così il Giornale di Sallustioni: “Benzina sul fuoco. La sinistra vuole barattare l’Iva con rincari del carburante: salta il decreto, la stangata è (quasi) certa. Letta e Napolitano cercano lo scontro, tra i ministri volano gli insulti. Il rebus di una nuova fiducia. Ultimatum di Forza Italia: mettete subito mano alla giustizia” (p. 1). Va secco al punto il Cetriolo Quotidiano: “Napolitano ha pronto un Letta bis. Ora l’ostaggio è Berlusconi” (p. 1).
Toni più flautati sul Corriere di don Flebuccio de Bortoli, alle prese con una crisi interna che fiacca le forze. Oggi non c’è troppa fantasia neppure fra i retroscenisti: “Napolitano, via libera alla linea dura. Sostegno pieno al premier: fiducia in Aula per il ‘chiarimento definitivo’. Letta al ritorno da New York al capo dello Stato: “Ma lo sai che Kissinger fa il tifo per te? E’ proprio cambiato il mondo” (p. 6).

Mentre sulla Stampa Feltri Mattia sottolinea il nostro declino familista: “Gianni ricevuto da Enrico. E per la prima volta zio e nipote trattano ‘alla luce del sole’. Vertice a Palazzo Chigi: l’emergenza fa cadere l’ultimo tabù. I due hanno sempre cercato di tenere al riparo la sfera privata da quella pubblica” (p. 2). Un’impresa che in effetti poteva riuscire solo in un sistema informativo corrivo come quello italiota.
3. NANO DECADENCE
Per i Ri-publicones “Berlusconi opterà per i servizi sociali ma non sa ancora se presentarsi in giunta. Lo show in diretta streaming potrebbe rivelarsi un boomerang. Sarà il penalista Franco Coppi a difendere il Cavaliere a Palazzo Madama” (p. 11).
Sul Corriere, “Il caso Quagliarello agita il partito. E Brunetta ‘separa’ governo e Parlamento. Il ministro per le Riforme guida le trattative per l’ala moderata. Nel Pdl timore di defezioni tra deputati e senatori. La preoccupazione dei ‘falchi’. Oltre al ministro per le Riforme, anche Giovanardi non ha firmato la sua lettera di dimissioni” (p. 9).

Più mirato il lavoro di Mario Ajello sul Messaggero (p. 9): “Nel Pdl 20 senatori pronti al Letta bis. A Palazzo Madama riparte la caccia ai voti per garantire l’esecutivo anche in caso di strappo. Basterebbero 14 sì. Molti di più i neoresponsabili. Le manovre del siciliano Castiglione. E si parla di un nuovo gruppo: Italia popolare” (Complimenti per la fantasia)
4. NANO RESISTANCE
Ma è ancora sul Menzognero il pezzo più divertente di giornata, con Ettore Colombo che riporta un lungo sfogone virgolettato del Banana: “Si sono mossi anche quelli delle grandi centrali finanziarie italiane e, soprattutto, estere che agiscono come vogliono sui mercati, ci fanno crollare i titoli in Borsa, fanno schizzare in alto lo spread e, d’accordo con la Merkel, mi vogliono morto anche loro proprio come mi vogliono morto Napolitano, Letta, il Pd. Pensano di spaventarmi e provano a ricattarmi: Gianni Letta è venuto a dirmelo di persona, Fedele Confalonieri ed Ennio Doris temono che, dopo di me, i giudici e non solo loro faranno a pezzi l’impero che ho costruito dal niente in sessant’anni di duro lavoro. Si sbagliano. Io non mollo”
Fonte:http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/1-letta-facci-il-bis-le-sceneggiate-napoletane-di-re-giorgio-e-di-lettanipote-63549.htm

E` – finalmente – crisi
Ugo Gaudenzi    

Toh, invece di cadere sulle… dichiarazioni di Guido Barilla alla Zanzara, il governo delle inutili intese si annullerà per le dimissioni del Pdl e l’ormai dichiarata fuoriuscita degli “azzurri” dall’esecutivo Letta. La decisione di Silvio Berlusconi di affrettare il passo del non ritorno era nelle cose: il Cavaliere che già ha – come dire – ricusato dieci membri della giunta che dovrebbe decidere la sua decadenza dal seggio del Senato, sarebbe stato folle – o suicida – ad attendere di essere impallinato, lui e il pdl, in sede di quella verifica parlamentare che il presidente del Consiglio Enrico Letta aveva immaginato, assieme a Napolitano, come “risposta” all’aut-aut delle dimissioni del partito alleato di governo.
Insomma, quello che Letta ha subito dichiarato un “gesto folle” – la crisi di governo – e che i giornalisti giustizialisti avevano sbeffeggiato come bluff o al massimo come “ricatto”, si è rivelato una decisione programmata, radicale, tatticamente ben studiata.
Come sempre accaduto in vent’anni, gli avversari della sinistra liberaldemocratica di Berlusconi avevano anche questa volta preso sottogamba il Cavaliere. Immaginando addirittura – vedi l’illustre “economista della Bocconi” Fassina – per l’immediato futuro “altre maggioranze”. E con chi? Con il Movimento 5 Stelle? Che ha assolutamente sempre e anche questa sera escluso inciuci?
Checché ne dica il Quirinale dovrà prendere atto di tale impossibilità di governare il Paese e indire nuove elezioni. Un governo ponte, tecnico, è escluso: farebbe rapidamente flop. E con ogni probabilità il voto non cambierà l’impasse istituzionale strettamente dovuto allo stato di servitù della nazione ai centri di potere internazionali che hanno fatto strame dell’Italia.
Peccato quindi che non esista oggi una vera opposizione, in grado di costruire una nuova Italia. A meno che non ci si svegli subito. Ma subito, oggi, dappertutto, aggregando ogni limatura di uomini liberi. Su una scarna, semplicissima, parola d’ordine: no all’Unione europea (e all’euro, e alla Bce e al Fmi), sì alla sovranità nazionale.

28 Settembre 2013 http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=22446

LETTA, FACCI IL BIS! LE SCENEGGIATE NAPOLETANE DI RE GIORGIO E DI LETTANIPOTE APRONO LA STRADA PUBBLICAMENTE A QUA NTO CONTRATTATO PRIVATAMENTE CON LA BCE DI DRAGO DRAGHI A CASA DEL FONDATORE DI “REPUBBLICA” SCALFARI,ultima modifica: 2013-09-29T18:44:05+02:00da davi-luciano
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