No Tav, Alberto Perino minaccia: “Sarà un autunno caldo e un settembre di fuoco”

Commento, di Alberto Perino, all’articolo che segue

Io non sarò un mago a scrivere, e a parlare, ma questi davvero hanno travisato tutto: le mie parole e il mio tono erano quelli di una legittima preoccupazione “politica” per una probabile deriva autoritaria, questo pirla o provocatore l’ha fatta diventare una minaccia! ma non è possibile che l’informazione sia in mano a gente così!.

Dagli a Perino, dagli ai NO TAV.

http://www.huffingtonpost.it/2013/09/15/no-tav-alberto-perino-minaccia_n_3930830.html?utm_hp_ref=italy

L’Huffington Post  |  Pubblicato: 15/09/2013 18:36 CEST  |

Promettono un “autunno caldo” e un “settembre di fuoco” di No Tav. E, a giudicare dai toni usati da Alberto Perino, uno dei leader del Movimento, c’è da prenderli sul serio. In un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo Perino minaccia l’arrivo di una stagione rovente in Val di Susa, a seguito di quello che definisce un “accanimento mediatico e giudiziario” contro il Movimento senza precedenti.

“È di questa sera – scrive l’attivista – la notizia che la procura di Torino con i procuratori Caselli, Ausiello, Rinaudo e Padalino, si sono incontrati con i colleghi di Milano per affrontare la grave situazione dei No Tav definita ‘eversiva’. Analoghi incontri sono previsti prossimamente con le procure di Bologna, Roma, Napoli, Trento. Tutto questo agitar di spade non promette nulla di buono: il tentativo di criminalizzare il Movimento No Tav paragonandolo alle BR e facendo scattare il dispositivo accusatorio di eversione e dunque metterlo fuori legge, mettendo fuori legge i suoi simboli, le suw bandiere, i suoi aderenti, i militanti”.

Di fronte a questa accelerazione, il Movimento risponde minacciando una stagione rovente (“Mala tempora currunt”). “Perché – prosegue il post – l’autunno si avvicina e col cader delle foglie e l’arrivo del freddo giungeranno al pettine i nodi dell’occupazione, della fine dei soldi per la cassa integrazione, della riduzione dei servizi pubblici e via dicendo”.

Secondo l’attivista, Pd e Pdl hanno trovato nel Movimento No Tav il loro capro espiatorio ideale. “Ogni pretesto è buono [per privare i No Tav] delle libertà individuali, per montare accuse farlocche e campate in aria seguite da perquisizioni e sequestro di computer, degli archivi informatici e di tutti gli aggeggi dotati di memoria elettronica. Tecnica della pesca a strascico: alla fine qualcosa si prende e, magari, da cosa nasce cosa”.

I toni usati da Perino seguono le voci di stampa secondo cui il Movimento avrebbe optato per un cambio di strategia, prediligendo i sabotaggi agli scontri. Sempre più spesso a finire nel mirino dei contestatori potrebbero essere le aziende. “Se in Clarea non si va attrezzati ci si fa male, oppure si rischia di doversi limitare alla testimonianza”, avvertiva l’ultimo numero di Lavanda, nota rivista vicina all’area anarchica. Via via che i contestatori si rendono conto che gli attacchi al cantiere sono rischiosi e dispendiosi in termini di energia, la tendenza è quella di preferire sabotaggi mirati alle ditte che lavorano sulla costruzione della Torino-Lione.


No Tav, Alberto Perino minaccia: “Sarà un autunno caldo e un settembre di fuoco”ultima modifica: 2013-09-17T09:36:23+02:00da davi-luciano
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