Esposto/denuncia contro la Procura della Repubblica di Torino

BOZZA

Chianocco 15-MAG-2013

 

Alla Procura della Repubblica di Milano

 

Oggetto: Esposto/denuncia contro la Procura della Repubblica di Torino

 

Il sottoscritto DAVI’ Luciano nato a Torino il 20 marzo 1955 e residente a Chianocco (TO) in frazione Crotte n. 2, ritiene che la Procura della Repubblica di Torino, nelle persone dei Procuratori,  si sia resa responsabile del reato di omissione, in quanto non sono stati perseguiti presunti reati gravi,  come impone la Legge.

Questi presunti reati sono stati commessi nei seguenti comuni della provincia di Torino: Chiomonte, Giaglione, Susa e Chianocco,  nel periodo dal 27 giugno 2011 al 31 dicembre 2012 e la responsabilità diretta ed indiretta dovrebbe essere attribuita a: Prefetto di Torino, Questore di Torino, funzionari della Prefettura e della Questura coinvolti nei fatti ed Agenti delle Forze dell’Ordine intervenuti, nel periodo citato, nei comuni citati.

I presunti reati che potevano e dovevano essere contestati sono ad esempio:

 

1) Attentato alla Costituzione della Repubblica Italiana (violazione degli articoli 16, 17, 35 e 42 della Costituzione a causa di una Ordinanza del Prefetto di Torino reiterata illegittimamente più volte)

2) Crimini di guerra in tempo di pace (in più occasioni, sono state sparate granate, a volte migliaia, contenenti gas tossici, contro la popolazione civile, contro abitazioni civili e in terreni coltivati)

3) Attentato alla salute pubblica (in più occasioni, sono state sparate granate (a volte migliaia) contenenti gas tossici, contro la popolazione civile, contro abitazioni civile e in terreni coltivati)

4) Tentato omicidio (in più occasioni sono state sparate granate contenenti gas tossici, a distanza ravvicinata, a tiro teso, direttamente contro le persone)

5) Tentata strage (il 3 luglio 2011 sono state sono state lanciate pietre e sparate granate contenenti gas tossici da un viadotto dell’autostrada A32 sulle persone sottostanti, l’altezza del viadotto è quasi di 20 metri. Ricordo che quando erano dei ragazzi a lanciare sassi dai ponti sulle autostrade sono stati minacciati di essere incriminati appunto per strage)

6) Devastazione di beni privati e pubblici (è stato devastato un sito archeologico di oltre 6.000 anni. In assenza di progetti esecutivi ed autorizzazioni sono stati occupati e devastati terreni di proprietà privata e pubblica e su questi sono state realizzate recinzioni del tutto abusive)

7) Omissione di soccorso ed Ostacolo al soccorso

7)  Altre illegalità e violenze varie; tra cui almeno un possibile sequestro di persona.

 Per i fatti citati esisteva la procedibilità d’ufficio in quanto:

1)  si tratta di reati gravi

2)  sono stati commessi pubblicamente

3)  hanno coinvolto migliaia di persone

4) di quanto successo, i mezzi di informazione hanno dato notevole risalto nelle cronache

5) Il bisettimanale “Luna Nuova” il 21-febbraio-2012 ha pubblicato una lettera dello scrivente, in risposta all’intervista rilasciata dal Dottor Giancarlo Caselli, la settimana precedente, in cui si evidenziavano alcuni reati commessi da dipendendti pubblici, per cui esiste la perseguibilità d’ufficio.

6)  sono stati commessi da dipendenti pubblici.

7) La Procura non poteva non sapere; in quanto per i fatti citati, ha inquisito ed imposto misure restrittive delle libertà personali a decine di persone che protestando, per richiedere il rispetto della Costituzione ed il ripristino della legalità, in qualche caso potrebbero aver superato certi limiti.

 

Ampia documentazione dei fatti citati (fotografie, filmati ecc.) è disponibile sui siti internet, nelle redazioni dei giornali e telegiornali e nelle documentazioni depositate in Procura della Repubblica di Torino dalla Questura .

 

Qualora si ritenga opportuno aprire un procedimento in proposito, ritengo indispensabile che siano posti sotto sequestro tutti i documenti inerenti ai fatti incriminati, sia in formato cartaceo che informatico, presenti in Prefettura, in Questura ed in Procura della Repubblica, onde evitare possibili manomissioni o “scomparse”.