“Chi lavora è condannato”

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Post minaccioso in rete: “Chi lavora è condannato”

di Andrea Giambartolomei

  Condannati “a una difficile convivenza sul territorio”. È la pena dei lavoratori del cantiere Tav per la loro “scelta egoista individuale”. Lo si legge in un post pubblicato su Infoaut.org , giornale on-line dei movimenti autonomi. “Non tutti i lavoratori sono ‘buoni’ né ‘uguali’. Noi siamo in tutto e per tutto d’accordo con Maverick”, sostiene la redazione del sito citando l’autore del messaggio autentico, che scrive: “Quel loro essere ‘operai’ non pulisce le coscienze. Rimangono solo crumiri”. Su questo messaggio è caduta l’attenzione degli investigatori della Digos della Questura di Torino, che hanno informato pure la Procura, dove è stata aperta un’indagine contro ignoti per l’ipotesi di tentato omicidio. Per gli investigatori il messaggio pone al centro dell’attenzione i nuovi obiettivi della frangia oltranzista del movimento No Tav.   EPPURE QUESTO post non vuole essere una rivendicazione del sabotaggio di martedì. “Quando ho pubblicato il post non ho pensato alla coincidenza coi fatti della notte”, spiega a Il Fatto “Maverick”, al secolo Fabrizio Salmoni, 62 anni, giornalista, storico degli Stati Uniti e figlio di Bianca Guidetti Serra, partigiana e penalista per decenni schierata a difesa di donne, minori e operai. Sembra un paradosso: ora il figlio di “Bianca la Rossa” attacca i lavoratori. Lo fa guardando ad alcuni periodi storici. Nel suo blog Salmoni paragona i lavoratori del cantiere Tav a quelli del passato: “In ogni sciopero di fabbrica, in ogni vertenza, dagli albori dell’era industriale ed anche prima (…) si è sempre dovuto lottare anche contro quelli che per ignavia, ignoranza, interesse individuale o partito preso, non partecipavano e anzi, con il loro comportamento antisolidale, danneggiavano l’interesse di tutti e di conseguenza facevano l’interesse della controparte. Li hanno sempre chiamati crumiri e non hanno mai avuto una vita facile”. Così agiscono pure “i pochi ‘operai’ del cantiere di Chiomonte” che secondo “Maverick” “tradiscono la propria comunità e la loro terra, piagnucolano ogni volta che incappano in qualche ‘incidente’, si fanno difendere dalla polizia e si macchiano di comportamenti abbietti e antisolidali”.   Sembra una giustificazione degli ultimi fatti accaduti in Val di Susa, il sabotaggio di martedì mattina e il lancio di pietre contro il camion di una ditta impegnata nei lavori (l’autista è stato ferito). “Non ci trovo minacce, ma solo un’analisi della situazione – spiega Salmoni –. È una riflessione sull’uso degli ‘operai’: sono visti come persone che hanno sempre ragione, ma ci sono anche i crumiri che tradiscono la loro comunità e la loro terra”. Il senatore del Pd Stefano Esposito, Sì Tav convinto, sostiene che “forse è giunto il momento di una denuncia per istigazione a delinquere e minacce” nei confronti dell’autore: “Esposito mi dà del terrorista. Sto valutando coi miei legali se denunciarlo per diffamazione”.   NON SI PUÒ negare però che la frase incriminata sia cinica e provocatoria, adatta all’essere fraintesa: “La condanna non va intesa come una sentenza, ma è una conseguenza delle azioni di questi lavoratori nella comunità”. Non si corre il rischio di far sentire minacciati questi lavoratori e di alimentare l’odio nei loro confronti? “Il clima di oppressione sociale è stato instaurato da quando c’è l’occupazione militare della valle, coi posti di blocco che controllano la gente. Sono altre le caccie ai crumiri che mi hanno fatto paura, quelle delle lotte sociali degli anni Settanta. Non è un fatto nuovo che esista l’opposizione al crumiraggio”.

“Chi lavora è condannato”ultima modifica: 2013-05-18T07:30:00+02:00da davi-luciano
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