Salone libro, incursione No Tav per presentazione libro latitante
Torino, 18 mag. (LaPresse) – Blitz pacifico dei No Tav al Salone del libro di Torino. Una cinquantina di militanti contro l’alta velocità tra cui vari esponenti del centro sociale Askatasuna hanno presenziato, presso lo stand della Stilo Editore, alla presentazione del libro “New York Regina, racconti dalla Grande mela”. L’autore, Davide Grasso, è un No Tav latitante da quando la procura ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare il 29 novembre 2012 per l’occupazione dello studio della Geovalsusa (che in passato provò a lavorare per la Tav) avvenuta l’estate scorsa, e una seconda ordinanza relativa agli scontri del Primo maggio del 2012 avvenuti a Torino quando era stato contestato il sindaco Piero Fassino. Grasso non si è ovviamente presentato al Salone, per non rischiare l’arresto.
Vito Lacirignola, direttore editoriale, quando ha visto decine e decine di militanti affollare l’area, ha premesso: “Questa cosa ci ha presi alla sprovvista, noi capiamo la complessità del Movimento No Tav”. “Ma come casa editrice – ha proseguito – auspichiamo che i diritti di tutti vengano rispettati e che con la collaborazione leale con le istituzioni i problemi vengano risolti. La nostra collana Scaffale Multiculturale è dedicata a valorizzare l’incrocio tra le culture. L’autore non è presente a causa di complesse vicende giudiziarie che alla casa editrice non erano note quando è stata fatta la pubblicazione. Oggi vorrei che si parlasse di un libro ben scritto che rivela il talento di un giovane scrittore”.
Dopo la presentazione del volume tenuta dallo scrittore Girolamo DeMichele, è stato letto un comunicato inviato da Grasso. “Un sorriso a tutti coloro che mi hanno aiutato in questi mesi – è uno dei passaggi – da una parte all’altra dello Stivale. Sono rimasto impressionato dalla quantità di persone, spesso insospettabili, che si sono dimostrate disposte a farsi in quattro per la causa della Val di Susa, aiutando un No Tav in viaggio per la penisola”. Dopo ha preso la parola Nicoletta Dosio, storica leader No Tav. Un gesto non gradito dalla casa editrice ma soprattutto dai funzionari della Regione Puglia, che ospitavano l’incontro nello stand dell’ente pubblico.
“Lo spazio è della Regione Puglia riservato agli editori pugliesi. Qualsiasi altra cosa accade qui viene concordato e dovrebbe esserlo”, ha ricordato un’impiegata della Regione, che ha rivelato dopo che nè il governatore Nichi Vendola nè il suo assessore alla Cultura avrebbero voluto che il loro spazio “venisse strumentalizzato” e di aver saputo solo all’ultimo del blitz dei No Tav.
“Gian Carlo Caselli può tenere conferenze nelle scuole e nelle parrocchie, dicendo che il sopruso non va accettato, ma non può tollerare che i bambini crescano e agiscano insieme, in prima persona, senza bisogno dell’aiuto della sua toga, che già molti anni fa egli usò contro il dissenso politico in questo Paese”, scrive Davide Grasso, in un comunicato letto dai compagni durante la presentazione. “Oggi Caselli – prosegue – si ritrova a gridare “Più militarizzazione in Val Susa! Più processi! Più galera per i No Tav!” E lo fa in coro con Angelino Alfano, il guardasigilli del Cavaliere, l’ideatore delle leggi ad personam”.
Dopo il suo comunicato è stato letto un appello firmato da scrittori, registi, giuristi e intellettuali per chiedere la “sospensione delle misure a carico di tutti coloro che sono accusati di reati sociali o legati ai movimenti di protesta, per cui non sia stato formulato un giudizio definitivo, in seguito a un processo dove sia stato loro garantito il diritto a difendersi”. Lo hanno firmato finora decine di persone tra cui Massimo Carlotto, Valerio Mastandrea, Valerio Evangelisti, Ascanio Celestini, Elio Germano, i Wu Ming e altri.