Arrestato ex sindaco nel napoletano, coinvolti parlamentari. Un indagato: “Con Caldoro porte aperte”. La replica del governatore: “Macchina del fango”

Un altro del PD. Ma shh non se ne deve parlare troppo. Tirate fuori gli scontrini del trota così si va avanti 3 mesi  e la mafia del Pd può continuare a rubare indisturbata. Tanto in piazza ha già la manovalanza che va a contestare chi contesta Renzi.

Casavatore: il gip sequestra la società Fisiodomus srl. Nell’indagine i nomi del deputato Marco Pugliese e del senatore Antonio Milo

di DARIO DEL PORTO e CONCHITA SANNINO

25 febbraio 2015

Coinvolge politici ed eccellenti l’inchiesta della Procura di Napoli che ha appena condotto in carcere l’ex sindaco di Casavatore (in carica fino a dicembre quando le dimissioni di 9 consiglieri condussero allo scioglimento del consiglio), comune a nord di Napoli. Una vicenda foriera di importanti sviluppi giudiziari.

Il politico arrestato è del Pd, si chiama Salvatore Sannino, ha 47 anni, ed è finito in carcere in seguito a una indagine coordinata dal procuratore aggiunto Alfonso d’Avino e condotta dai pubblici ministeri Celeste Carrano, Giusy Loreto e Henry John Woodcock.

É un’articolata e ramificata vicenda quella scoperta dalla Procura di Napoli. Che, partendo dalle irregolarità e dalle anomalie registrate nella gestione del centro di fisioterapia Fisiodomus srl – la cui attività risultava cessata nel settembre 2010, ma è diventata poi l’attuale Fisiocenter Neapolis per riabilitazione e fisioterapia – hanno consentito agli inquirenti di ricostruire “un numero indeterminato di reati di falso e truffa aggravata ” in grado di “creare artatamente le condizioni per mantenere in vita il centro fisioterapico affinché lo stesso potesse ottenere l’accreditamento con il Servizio Sanitario nazionale “, distrarre poi questi ultimi fondi per “sottrarsi ai debitori del centro” e girare il denaro pubblico sui “conti correnti personali di Andrea  e Giovanni De Vita e Raffaele Iovine”.

E tra gli altri obiettivi strategici del gruppo vi erano anche due livelli superiori : fornire “certificazioni e fatture riferite a prestazioni fisioterapiche inesistenti a favore di due parlamentari “; e “commettere reati contro la pubblica amministrazione (di corruzione ) consistenti nell’erogazione di denaro e altra utilità a pubblici ufficiali delle amministrazioni pubbliche deputate al rilascio di autorizzazioni al fine di ottenere l’accreditamento – in precedenza revocato – in favore del centro di riabilitazione da parte della Regione Campania. In questo ambito il  gip ha disposto il sequestro preventivo della società Fisiodomus srl.

Il centro di riabilitazione e fisioterapia Fisiodomus di Casavatore, secondo l’accusa ha dunque emesso fatture e certificazioni false a due parlamentari per prestazioni mai effettuate. Si tratta del deputato Marco Pugliese (gruppo Misto) e del senatore Antonio Milo (Gal), già indagati per essersi fatti rimborsare le fatture dal Servizio sanitario integrativo per le competenze del parlamentari. Per questi fatti i due parlamentari finirono sotto inchiesta nel 2013.

Oltre al sindaco sono finite agli arresti altre quattro persone, due in carcere – Giovanni De Vita, 45 anni e il giordano Alì Rashed Mohmoud Rahid Al Omleh, 49 anni – e altre due – Andrea De Vita, 40 anni e Raffaele Iovine di 47 – ai domiciliari.

Nell’inchiesta, supportata da numerose intercettazioni tra gli inquisiti, il gip sottolinea come nei dialoghi dei promotori delle truffe si faccia molto spesso riferimento ai loro contatti con la Regione e in particolare con Stefano Caldoro (non indagato). A un certo punto, il gip Amelia Primavera sottolinea che, parlando dell’accreditamento della struttura Fisiodomus presso la Regione Campania, “De Vita ribatte in merito ai suoi interlocutori dicendogli di avere “una porta aperta” con il governatore Stefano Caldoro in quanto c’è “una causa di risarcimento di 12 milioni alla Regione Campania””. Quelle parole, sempre secondo il gip sono “emblematiche dell’approccio del De Vita e dei suoi interlocutori rispetto alla pubblica amministrazione: in buona sostanza l’intervento per fare sbloccare la pratica alla regione, assume, nel contesto di tale discorso, la connotazione della prestazione del socio d’opera”.

Ma Caldoro, che solo poche ore fa era rappresentato come parte lesa nel processo per dossieraggio che si sta celebrando a Roma a carico di Denis Verdini, Cosentino e altri, fa spallucce e liquida le intercettazioni come millanterie che non lo riguardano. Informato poi del dettaglio delle citazioni contenute nell’atto ormai notificato agli inquisiti, ribatte colpo su colpo. E parla di macchina del fango. Commenta il governatore : “Ho la sensazione che la campagna di dossieraggio non sia finita. Per alcuni aspetti il clima non è cambiato”.

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2015/02/25/news/casavatore-108153088/

Arrestato ex sindaco nel napoletano, coinvolti parlamentari. Un indagato: “Con Caldoro porte aperte”. La replica del governatore: “Macchina del fango”ultima modifica: 2015-02-26T20:27:09+01:00da davi-luciano
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