Movimento antagonista e No Tav: dieci misure cautelari, due arresti domiciliari

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Movimento antagonista e No Tav: dieci misure cautelari, due arresti domiciliari
aprile 24 2015
 
Operazione alle prime ore del mattino di polizia e Digos ai danni del movimento No Tav e antagonista. Circa una decina i provvedimenti cautelari, due gli arresti domiciliari per i tafferugli scoppiati in piazza Castello nell’ottobre 2014 in occasione del vertice europeo, quando i manifestanti, studenti e precari, cercarono di arrivare al Teatro Regio dove si stava svolgendo un summit tra ministri europei.

Ci furono cariche e lanci di lacrimogeni: i candelotti finirono tra gli operai della Fiom in manifestazione per sciopero quello stesso giorno e degli arresti.
Altre misure cautelari invece per due militanti di un centro sociale torinese e un NoTav che erano stati fermati durante i disordini alla galleria Prapontin sull’A32 il 27 gennaio scorso, dopo la sentenza del maxiprocesso contro 53 attivisti.
I provvedimenti di oggi, tranne i due arresti domiciliari, riguardano firme e obblighi di dimora. Proprio ieri il senatore del Partito Democratico Stefano Esposito aveva lanciato l’allarme per il Primo Maggio chiedendo che in sostanza che i sindacati garantissero l’incolumità per la manifestazione a lui e al suo partito visto che fin dai tempi dell’entrata in guerra nei balcani da parte dell’Italia la piazza torinese ha sempre contestato il Pd e i suoi rappresentanti in quella giornata. Non solo. Ma si sono verificati incidenti, basti ricordare l’anno scorso con varie cariche anche in via Roma e arresti.
Quest’operazione di polizia, però, c’entra poco con le parole di Esposito visto che la firma del magistrato è precedente alle dichiarazioni del Senatore, ma arriva comunque in coincidenza con le manifestazioni contro l’Expo di Milano. Misure cautelative che viste a ridosso di quest’appuntamento ricorda un po’ quanto avvento per gli arresti relativi agli incidenti a margine del summit del G8 universitario in viale Marconi nel maggio del 2009. Nei fogli di richiesta cautelare infatti i magistrati facevano chiaramente riferimento al fatto che la Procura aveva deciso di procedere anche in prospettiva delle manifestazione del G8 de L’Aquila a cui gli indagati avrebbero potuto partecipare.

Movimento antagonista e No Tav: dieci misure cautelari, due arresti domiciliariultima modifica: 2015-04-26T13:48:38+02:00da davi-luciano
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