Cassazione: cade l’accusa di terrorismo per i notav

post — 16 maggio 2014 at 00:40

DSC_8633E’ arrivata da pochi minuti la sentenza della Corte di Cassazione che annulla la sentenza del tribunale della libertà che ora dovrà riformulare il reato per i quattro in base alle indicazioni della Cassazione. Cade quindi il reato di terrorismo e il tentativo spregiudicato della procura di Torino che tiene in carcere dallo scorso dicembre Chiara, Claudio,Mattia e Niccolò.

L’estrema forzatura dei pm con l’elmetto che hanno basato tutta l’accusa sul reato del “270 sexies’(connesso al 280 ):, “attentato con finalità terroristiche, atto di terrorismo con ordigni micidiali ed esplosivi, oltre che detenzione di armi da guerra e danneggiamenti” va in pezzi se giudicata fuori dalle mura amiche della città di Torino.

Esiste un  ‘caso Torino’ perchè di fatto la Cassazione è da 13 anni annulla le fantasie della procura

  • 2001: la cassazione annulla le sentenze di Torino che condannavano Edo, Sole e Baleno per associazione sovversiva.
  • 2012: la cassazione annulla l’ordinanza del tribunale del riesame di Torino che ha tenuto in carcere per mesi due no tav accusati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale
  • 2014: la cassazione annulla l’ordinanza del tribunale del riesame di Torino che aveva confermato l’accusa di terrorismo contro 4 no tav, tenendoli in carcere per 6 mesi.

Tutte misure richieste dalla procura di Torino, oggi come 13 anni fa e tutte puntualmente smentite dalla cassazione di Roma.

Tutte richieste che sembravano e sembrano smisurate, sproporzionate, assurde, gonfiate, senza bisogno di essere giuristi.

Sarebbe ora di prendere atto dell’anomalia in corso nella procura torinese e nel pool di pm con l’emetto che oggi, dopo il dossier sulle strane amicizie del pm Rinaudo, la bufala dell’aggressione all’autista (montata poi da pm e media)e  la sentenza odierna, ha perso definitivamente credibilità.

14/5/13-14/5/14 #prayforcompressore, no tav ancora in Clarea

Cattura587http://www.autistici.org/spintadalbass/?p=2497

Spinta dal Bass Comitato di lotta all’alta velocità

14/5/13-14/5/14 #prayforcompressore, no tav ancora in Clarea

14/5/13-14/5/14 #prayforcompressore, no tav ancora in Clarea

Un anno fa dentro al cantiere Tav un compressore restava gravemente infortunato. Alcuni no tav riuscirono a superare le recinzioni e il filo spinato e a danneggiare il macchinario e alcuni cavi. Nessun poliziotto ne tantomento operaio fu coinvolto (tanto che La Stampa scrisse il giorno seguente “non s’è interrotto se non per pochi minuti lo scavo del tunnel geognostico”). Eppure 4 ragazzi sono in cella, accusati di aver partecipato a quella iniziativa. La procura di Torino li accusa di terrorismo. Sabato scorso decine di migliaia di persone sono scese in strada al loro fianco in vista dell’inizio del processo.

E ieri sera qualche centinaio di no tav è salito in Clarea, e altri alla centrale di Chiomonte, per commemorare il compressore! Al solito esagerato lo schieramento di forze dell’ordine disposto ben oltre il ponte sul Clarea. Un nugolo di caschi e scudi, e diversi funzionari, impedivano di percorrere la strada, come ormai è abitudine, tra Giaglione e Chiomonte. Alcuni no tav si sono incamminati sui sentieri guadando il Clarea a monte, altri sono rimasti di fronte al blocco, dove fra cori, qualche botto e alcune sirene era chiaro in quale dei due schieramenti stesse l’allegria.

Allegria, ma anche rabbia, perchè negli occhi avevamo lo scempio che una manica di devastatori e arraffoni stanno compiendo nella nostra valle e di fronte a noi quegli uomini in divisa messi li a difendere il saccheggio della terra. E rabbia perchè nel cuore avevamo Chiara, Nicco, Mattia e Claudio, chiusi dietro 4 mura.

La serata di ieri, così come la manifestazione di sabato, dimostrano come il piano di Caselli e Rinaudo, vale a dire l’accusa tutta politica di terrorismo, non abbia affatto sortito sul movimento no tav gli effetti che qualcuno desiderava. Zero paura. Zero timori. Zero rassegnazione. Continueremo a combattere questo assurdo e devastante progetto, così come continueremo a esigere la liberazione dei nostri compagni contro le assurde accuse della procura di Torino. (tra l’altro, a proposito della procura, in tanti ieri sera notavano come alcuni degli arrestati dell’Expo avessero bazzicato e fatto affari proprio a Torino, basti pensare a Angelo Paris direttore della pianificazione strategica e vicedirettore generale delle Olimpiadi 2006, quelle di Chiamparino. Possibile che questi signori fossero dei santarellini in Piemonte e dei malandrini in Lombardia? O forse la procura di Torino si è data il compito di difendere chi lucra su grandi opere e grandi eventi e di perseguitare chi a questi si oppone?)

La nella Valle c’è un compressore…