Giappone: si suicida banchiere 25enne, aveva perso 1 milione di euro

Ma quanti allora, con questi principi dovrebbero suicidarsi in Italia!!!
sabato, 3, maggio, 2014
 Ennesimo suicidio nel mondo della finanza. Un giovane banchiere giapponese di 25 anni si è suicidato dopo aver perso più di un milione di euro, affidatigli da alcuni clienti. E’ successo a Tokyo presso una delle filiali della Resona Bank, una delle più importanti banche giapponesi.
Secondo quanto riferisce il portavoce del gruppo bancario, il giovane addetto alle vendite dei prodotti finanziari, aveva raccolto circa 155 milioni di yen (pari a più di un milione di euro) da alcuni clienti, promettendo lauti guadagni. Ma non è andata così: il dipendente avrebbe perso la maggior parte della somma per operazioni sbagliate effettuate sul mercato valutario.
Il ragazzo, che lavorava presso la filiale di Ikebukuro di Tokyo, si è ucciso dopo che lo scandalo è stato reso pubblico.
.today.it
http://www.imolaoggi.it/2014/05/03/giappone-si-suicida-banchiere-25enne-aveva-perso-1-milione-di-euro/

India: attacchi a immigrati musulmani, 32 morti

sabato, 3, maggio, 2014
Le autorità indiane hanno decretato il coprifuoco e l’ordine alle forze di sicurezza di sparare a vista in due distretti dello Stato settentrionale di Assam dove nelle ultime 72 ore i guerriglieri del Fronte democratico nazionale del Bodoland (Ndfb) hanno ripetutamente attaccato immigrati musulmani provenienti dal West Bengala, uccidendone 32. Lo riferiscono i media a New Delhi.
”Circa dieci militanti armati hanno dato fuoco a 20 case, uccidendo molte”, ha dichiarato l’ispettore generale della polizia locale S.N. Singh. Il ministro degli Interni indiano Sushilkumar Shinde ha assicurato al governatore di Assam qualunque tipo di aiuto per affrontare la situazione. Vittime dell’attacco sono stati immigrati musulmani che avevano avuto delle dispute con la tribu’ indigena dei Bodo per la rivendicazione del territorio. (fonte AFP)
http://www.imolaoggi.it/2014/05/03/india-attacchi-a-immigrati-musulmani-32-morti/

«Il lavoro te lo abbiamo trovato noi, ci devi pagare»: 2 egiziani condannati per estorsione

anche l’estorsione è una risorsa

sabato, 3, maggio, 2014
«Quel lavoro te lo abbiamo trovato noi, quindi ci devi pagare». La minaccia, condita in un caso anche con le botte, arrivava da due fratelli egiziani che da sei mesi si facevano consegnare quasi l’intera paga della loro vittima. I due – A. H. e Z. H., di 34 e 29 anni – sono stati condannati oggi, 2 maggio, dal gup Elena Stoppini, su richiesta del pm Michela Versini, rispettivamente a due anni e due mesi e a un anno e 10 mesi.
La coppia era accusata di estorsione, lesioni e appropriazione indebita. Quest’ultimo reato, però, è stato riqualificato come furto. Difesi dagli avvocati Cinzia Ziliani e da un collega del Foro di Parma, entrambi hanno scelto il rito abbreviato. Il giudice Stoppini ha anche disposto un risarcimento di 15mila euro per la vittima, un 34enne assistito dall’avvocato Antonino Rossi.
La vicenda era avvenuta nella zona di Castellarquato (Piacenza)  tra il giugno del 2011 e l’aprile del 2013. Il 34enne, dopo aver trovato il lavoro in un’azienda di smaltimento rifiuti, secondo l’accusa, aveva cominciato a subire le richieste di denaro dai due che accampavano il fatto di avergli trovato un impiego. E così, degli stipendi che andavano tra 800 e 1000 euro, al giovane egiziano restavano in tasca soltanto 200 euro. Stanco di subire, aveva provato a ribellarsi, ma era stato picchiato e aveva riportato una prognosi di sette giorni. A quel punto aveva presentato una denuncia in procura, facendo scattare l’indagine che ha portato oggi alla condanna.“
ilpiacenza.it
http://www.imolaoggi.it/2014/05/03/il-lavoro-te-lo-abbiamo-trovato-noi-ci-devi-pagare-2-egiziani-condannati-per-estorsione/

Immigrazione, sindaco di Modica: Situazione grave, qui tubercolosi, scabbia e Aids

sarà un “razzista” “leghista” del sud

sabato, 3, maggio, 2014
 «Siamo in emergenza  sanitaria perchè l’ospedale ‘Maggiorè di Modica, già in  difficoltà per la carenza di posti letto e di personale, ora è  alle prese con i numerosi casi di tubercolosi e scabbia e un  caso di Aids, segnalati durante i ricoveri di alcuni migranti  sbarcati in questi giorni a Pozzallo».
Lo dichiara il sindaco di Modica dalle pagine del Giornale di Sicilia
l’allarme è lanciato dal  sindaco di Modica, Ignazio Abbate, che si appella alle autorità  sanitarie nazionali e regionali per affrontare l’emergenza che  vive l’ospedale della sua città, presidio sanitario più vicino a  Pozzallo
http://www.imolaoggi.it/2014/05/03/immigrazione-sindaco-di-modica-situazione-grave-qui-tubercolosi-scabbia-e-aids/