Segregata, picchiata e costretta al velo dal marito integralista islamico

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 Segregata, picchiata e costretta al velo dal marito integralista islamico

Il racconto della donna, fiorentina, ora portata con i figli in una località protetta. L’uomo, arrestato, minacciava anche la suocera con un coltello e una scacciacani.Le violenze durate per tre anni

di MASSIMO MUGNAINI

Prima l’ha convinta a convertirsi all’Islam e a sposarsi con lui in Egitto. Poi, rientrati a Firenze, le ha imposto usanze e tradizioni musulmane integraliste e dopo qualche settimana, in preda a una gelosia sempre crescente, ha cominciato a picchiarla selvaggiamente, minacciarla di morte e a tenerla segregata in casa, impedendole di uscire senza di lui e di ricevere i familiari in casa in sua assenza. Un vero e proprio incubo fatto di lividi, soprusi e umiliazioni, quello in cui era precipitata la donna, italiana, 30 anni. Un’inferno scandito dalla shari’a durato oltre tre anni, cui ha posto fine stamani la squadra mobile fiorentina, che su ordine del gip Angelo Antonio Pezzuti e su richiesta del pm Valentina Manuali ha arrestato il marito, un cittadino egiziano di 33 anni con piccoli precedenti alle spalle, lavoratore saltuario nel campo dell’edilizia. Per lui le accuse sono maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, minaccia aggravata e violenza privata.

Per liberarsi una volta per tutte del consorte integralista e violento, una settimana fa la donna si è fatta ricoverare con una scusa all’ospedale di Ponte a Niccheri: rimasta sola in stanza col medico, si è tolta l’hijab e gli ha mostrato le ecchimosi e i lividi più recenti che l’uomo le aveva provocato. Poi, sciogliendosi in lacrime,  ha raccontato la sua terribile storia anziché addurre come al solito scuse di incidenti domestici. Il marito, nel corridoio insieme ai due figli piccoli della coppia (2 anni il più grande, 6 mesi l’altro, a entrambi sono stati imposti nomi arabi), non si è accorto di nulla. Dai medici ai poliziotti che hanno formalmente raccolto la sua denuncia, poi, il passo è stato breve: gli uomini della questura hanno svolto accertamenti, controllato referti, sentito la vittima. E i suoi genitori, che avevano perfino comprato una casa alla coppia nonostante la figlia, inizialmente, volesse distaccarsi dalla famiglia di origine e avesse lasciato il lavoro proprio su pressioni del marito. Infine gli agenti di via Zara hanno ascoltato il 33enne, che si è però chiuso nel totale silenzio. Ultimo atto del femminicidio sventato, la perquisizione domiciliare nella casa dei coniugi: sono saltati fuori il coltello e la scacciacani con cui ultimamente l’uomo minacciava moglie e suocera. A quel punto la donna è stata portata in una località protetta con i figli, mentre il marito è finito nel carcere fiorentino di Sollicciano.

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/09/03/news/segregata_e_picchiata_per_tre_anni-65817043/

Segregata, picchiata e costretta al velo dal marito integralista islamicoultima modifica: 2013-09-05T17:12:00+02:00da davi-luciano
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