Sono arrivati in circa 500, da tutto il Nord Italia, nel giorno del vertice a Palazzo Ducale con il premier Renzi e il presidente francese, Hollande. Le imbarcazioni delle forze dell’ordine usano idranti per contenere le ‘incursioni’ delle piccole imbarcazioni e impedirgli di sbarcare in piazza San Marco
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Renzi-Hollande a Venezia: fumogeni dai manifestanti no Tav
Navi della Guardia costiera, della Guardia di Finanza e della polizia hanno tentato di disperdere i manifestanti al termine del Canal della Giudecca, parte Sud di Venezia. Nel bacino di San Marco, ormeggiata a qualche metro, un’enorme nave della Guardia costiera. L’obiettivo delle forze dell’ordine era non far sbarcare la protesta in piazza San Marco. Dalle barche e dalla riva le stese voci, gli stessi slogan. Contro la polizia, contro i partecipanti al vertice.
“Non esistono zone rosse, questa è la nostra città e non possono prendersela quando vogliono e trasformarla in un palcoscenico per il loro teatrino”, dichiara Marco del comitato No Grandi Navi: “Manifestiamo contro un vertice che non vogliamo, in cui verrano stretti accordi che non vogliamo. Renzi e Hollande parleranno di guerra in Libia, dell’inutile alta velocità tra Torino e Lione, di grandi opere. Noi non le vogliamo, queste grandi opere ed è un insulto che ne vengano a parlare qui, dove stiamo ancora pagando la più inutile di tutte le grandi opere, il Mose”.
Il capoluogo veneto ha sancito una sorta di gemellaggio tra i No Tav piemontesi e i sostenitori contro le navi in laguna, per ribadire il loro dissenso. Bandiere ‘No Tav’, musica a tutto volume e vari cartelli, da ‘Il tribunale dei popoli condanna il sistema delle grandi opere inutili e imposte’ a ‘Preserviamo il nostro futuro difendendo scuole e territorio’ o ‘No devastazioni e saccheggio. No grandi navi. No Tav’. Un corteo di 5 chilometri, partito dalla stazione e arrivato a Punta della Dogana passando per le Zattere. Fra i manifestanti e Palazzo Ducale, sede del vertice previsto alle cinque, c’è sempre stato il Canal Grande.
La manifestazione che doveva concludersi alle 13, è finita poco dopo. Nel corso dei due cortei, quello a piedi e quello in barca, i manifestanti, davanti a una chiesa alle Zattere, hanno incrociato un funerale e gli slogan sono si sono spenti per diversi minuti in segno di rispetto.