Torino, bliz al campo rom: sequestrate case per 2 milioni di euro e un Porsche Cayenne

poi distruggono la sede dell’ENPA che si prende cura dei randagi. 

per esser precisi la sede devastata dai rom è successo lo scorso 21 maggio

però i danni sono ancora lì.
TORINO, 15 MAR –
Beni immobili per oltre due milioni di euro, tra cui 5 terreni, 6 fabbricati e una Porsche Cayenne Turbo, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza a 45 appartenenti alla comunità Rom di Torino.
 
Il provvedimento, che rientra nell’ambito delle misure di prevenzione patrimoniale disciplinate dal Codice antimafia, è stato emesso dal Tribunale di Torino.
 
La vicenda nasce da un’indagine penale avviata alcuni anni fa in materia di delitti contro il patrimonio, durante la quale sono statiraccolti numerosi elementi idonei a far ritenere che gli indagati vivessero abitualmente con i proventi di furti commessi in Italia.
 
Gli accertamenti della Finanza hanno preso in considerazione i conti bancari, confrontandoli con i redditi dichiarati negli ultimi 15 anni. L’esame ha evidenziato che tutti gli immobili, gli autoveicoli e il denaro in possesso dei 45 soggetti non trovano alcuna giustificazione.
 
(ANSA)

“Come Presidente, io domani assicurerei allo stato sionista tutti gli appoggi militari, diplomatici, economici e morali necessari per vincere davvero Hamas – e se questo significa uccidere 200.000 abitanti di Gaza, che sia così”

fortuna che era Trump il mostro

 
pubblicata la lettera con cui chiedeva contributi elettorali alla lobby sionista USA
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HILLARY CLINTON : ” CON ME PRESIDENTE, LO STATO SIONISTA POTRA’ DISTRUGGERE GAZA, PRONTI AD UCCIDERE 200.000 BAMBINI PER FAR VINCERE ISRAELE..”
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LA BANDA DEL ‘NOSTRO DI FIRENZE’ E’ IN SOLLUCCHERO:
– lui potrà battersi con tutte le sue forze, all’ONU e in Commissione Europea perchè i bambini massacrati siano ‘solo’ 199.900;
– PDirenzi & complici potranno gestire il businnes dei nuovi profughi.
 
foto di Sa Defenza.
 
… Hillary Clinton al miliardario Haim Saban per farsi finanziare la campagna dalla nota lobby sionista. “Francamente, Israele non ha fornito ad Hamas una lezione sufficientemente dura, l’anno scorso. Obama si era mostrato troppo duro con il nostro alleato democratico e troppo blando con il nostro nemico islamo fascista”, spiega nella lettera ottenuta dal The Guardian. “Come Presidente, io domani assicurerei allo stato sionista tutti gli appoggi militari, diplomatici, economici e morali necessari per vincere davvero Hamas – e se questo significa uccidere 200.000 abitanti di Gaza, che sia così”.
 
Duecentomila morti a Gaza. La candidata preferita dai progressisti, Hillary, continua:
 
“Noi, che siamo democratici realisti, comprendiamo che i danni collaterali sono un sottoprodotto inevitabile della guerra contro il terrorismo. Io, anche se sono una madre, una nonna e instancabile nella difesa dei diritti umani dei bambini [sic!], non arretrerei di un pollice nel permettere ad Israele di bombardare le scuole della Striscia di Gaza da dove lanciano i razzi contro Israele. Quelli che permettono che i loro figli siano utilizzati come scudi umani per i terroristi meritano di vederli sepolti sotto una tonnellata di bombe”.
 
mBlondet

I nuovi arresti dei No Tav; la valle: “sono odiosi”

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Si riuniranno stasera al coordinamento dei comitati al Villarfocchiardo, ma le idee sono già chiare. Mobilitazioni e sostegno.

di Valsusa Report.

Ieri mattina, 15 marzo 2016 il fattaccio, una sveglia improvvisa, “siamo i carabinieri aprite” si sono sentiti dire i presidianti di Venaus. Non era mai successo prima, una perquisizione ad un presidio, “hanno fatto l’uovo fuori dalla cesta”. Nella depandance del presidio sempre aperta per l’ospitalità anche dell’ultimo minuto invece si sono intrufolati senza chiedere il permesso,  i tre ospiti si sono svegliati con le pile puntate in faccia, come nei film, senza una parola. Solo la prontezza e la situazione costante di attacco al movimento ha impedito una brusca reazione nel dormiveglia.

Per tutti una perquisizione agli ambienti personali, alloggio, macchina e sequestro degli apparecchi elettronici, compresi anche vecchie radio forse da collezione. Per alcune delle persone che sono incappate nelle misure restrittive, le perquisizioni a casa, hanno visto l’umiliazione di rimanere nudi davanti agli agenti “è inspiegabile questo tipo di comportamento dato che erano appena svegli e in casa, chi di voi ha tasche al pigiama?” si dicono i  fuori dalla Credenza di Bussoleno l’altro locale pubblico perquisito nella prima mattina.

“E ancora più grave  è l’imputazione per alcuni di aver dato dei fascisti ai carabinieri. Lo sapete che li hanno perquisiti in locali che hanno alle pareti il ritratto di Mussolini e foto con carabinieri che tengono uno striscione No , probabilmente una foto commemorativa di una battaglia, ma se fossimo in scenari di guerra. Qui dove siamo?” ripetono i No .

Un fatto quello di ieri che diventa odioso guardandolo nell’ottica della imparzialità che devono tenere le forze in divisa. La risposta del movimento non si farà attendere “sembra proprio che vogliano misurarci nei numeri, il comandante di ieri durante le perquisizioni si è lasciato scappare che oramai siamo in pochi, ma cosa vuol dire che adesso possono spogliarci e intimidirci con accuse incredibili?”. Il movimento No Tav sarà in  e in piazza da oggi fino a domenica con delle iniziative da decidere oggi al coordinamento dei comitati, ma mirate a far capire che “questi atti repressivi non sono di casa in Valsusa e chi delle forze in divisa le voglia applicare con questi metodi, ci pensi bene un minuto in più”.

Caserma Susa

Da Notav.info l’informazione delle prime iniziative:

Durante una partecipata riunione al presidio di Venaus dalla valle di  arrivano i primi appuntamenti per proseguire insieme nella lotta:

Giovedì 17 marzo 2016 ore 20.30 davanti alla stazione ferroviaria di Susa fiaccolata no tav!
Venerdì 18 marzo 2016 ore 20.30 Giaglione campo sportivo via crucis no tav
Sabato 19 marzo ore 18.30 Bussoleno piazzetta del mulino letture a cura del collettivo Wu Ming e seguire cena in Credenza!
Domenica 20 marzo presidio fiorito! Venaus dalle ore 10 lavori e abbellimento alle ore 12.30 pranzo in compagnia!
Ogni giorno inoltre partendo già da domani mercoledì 16 marzo sarà possibile fare una buona azione accompagnando i no tav colpiti dalla misura cautelare in caserma a firmare.

Potrai trovare Giulia e Fulvio alle ore 18.30 davanti alla caserma di SusaPaolo sempre a Susa alle 19.00 e invece Guido dalle ore 9.00 a Borgone di Susa sempre davanti alla caserma dei carabinieri.

Non è accettabile quanto successo oggi nelle case dei no Tav, perquisiti alle 5 del mattino, spogliati nudi indagati e conviventi compresi, ristretti ai domiciliari senza la possibilità di comunicare.

Rivoltate e stuprate le case del movimento, la Credenza di Bussoleno e il presidio di Venaus, luoghi simbolo attraversati negli anni da migliaia di persone.

Il cuore e la speranza di una valle, di un paese intero, simboli di dignità ed onestà.

Si riparte così insieme, attraversando i luoghi della lotta, nei paesi e verso il cantiere. Si marcia insieme, con chi ha delle limitazioni, guardando in avanti.

Un piccolo programma per un movimento che non si ferma e per i molti, tanti che hanno telefonato, scritto, che hanno raggiunto di corsa la valle di Susa, anche solo con il pensiero.

V.R. 16.3.16

L’ultimo colpo di teatro di Putin è un capolavoro

Keystone
Assad e Putin.
di MARCELLO FOA – Solo nelle prossime ore capiremo con certezza la consistenza del ritiro russo dalla Siria ma ancora una volta Vladimir Putin ha dimostrato uno straordinario tempismo. Da qualche tempo non ne sbaglia una.
 
Nell’autunno del 2015 colse di sorpresa quando annunciò l’inizio dei bombardamenti in Siria contro l’Isis.
Dopo poche settimane tutti si meravigliarono per la potenza e per la precisione dei bombardamenti rispetto agli svogliatissimi, recalcitranti raid condotti fino a quel momento dagli Usa.
Nessun esperto si aspettava l’avanzata delle truppe di Assad, che nei primi mesi del 2016 hanno riconquistato parte dei territori persi grazie, ancora una volta, all'”imprevista” efficacia del sostegno logistico russo.
 
E ora Vladimir Putin ancora una volta prende il mondo in contropiede annunciando il ritiro di gran parte delle truppe russe e ponendosi così in una situazione ottimale: il ritiro mira, ufficialmente, a favorire i colloqui di pace in Siria e dunque vanta nobili finalità. Può darsi che dia i risultati sperati – tutti lo sperano – e in questo caso il Cremlino potrebbe attribuirsi il merito di aver propiziato una soluzione insperata. Ma se anche i negoziati fra Assad e le fazioni ribelli fallissero e fosse necessario un nuovo intervento militare in Siria, Mosca sarebbe legittimata a procedere e nessuno potrebbe recriminare.
 
In termini di strategia militare e di immagine è un capolavoro. Perché quando si ricorre alla forza occorre porsi obiettivi chiari e sapersi fermare al momento giusto ovvero bisogna mostrare quella sapienza, predicata nell’Arte della Guerra di Sun Tzu, che é sistematicamente mancata agli Stati Uniti negli ultimi quindici anni ovvero dalla guerra in Afghanistan fino ad oggi passando per l’Irak, la Siria, le primavere arabe telecomandate, lo scellerato appoggio all’Isis e in genere all’estremismo islamico in Siria.
 
A modo suo, Putin ha dato un’altra lezione all’America.

Torino: 30 zingari distruggono l’ambulatorio dell’Enpa: 100.000€ di danni, è emergenza

bella gente, prenderela con chi si impegna a tutelare i randagi. 
 
  • RAID DAL CAMPO ROM: DISTRUTTA COMPLETAMENTE LA SEDE, ENPA TORINO SARA’ COSTRETTA A CHIUDERE IL CANILE E L’AMBULATORIO SOCIALE
(N.B. Ringraziando tutti per la grande solidarietà ed attenzione che ci state dimostrando anche con i vostri commenti, pur condividendo rabbia ed esasperazione, vi preghiamo di mantenerli in un ambito misurato e conscio che la responsabilità di tutto questo è certamente condivisa fra gli autori materiali e i soggetti istituzionali che, pur reiteratamente richiamati ai loro compiti, non hanno fatto nulla di efficace perchè ciò non accadesse. Grazie di cuore).
 
Una trentina di persone, fra cui alcuni minori, ha assaltato la sede e l’ambulatorio sociale ENPA di via Germagnano 8, distruggendolI completamente e lasciando terrorizzati ed imprigionati nelle gabbie rovesciate alcuni animali ospitati nell’ambulatorio, su cui sono in corso accertamenti clinici. Terminata la loro ‘opera’ sono rientrati nel campo, sotto gli occhi dei Carabinieri. Si stimano danni ad impianti, apparecchiature elettroniche e medicali, mobilio, medicinali per circa 100.000 euro. Molta documentazione è andata distrutta per l’allagamento dovuto ai tubi letteralmente strappati dai muri.
 
Una devastazione annunciata da decine di intrusioni denunciate negli ultimi mesi ed oggetto di diverse interpellanze comunali che hanno solo evidenziato l’incapacità di Comune e Prefettura nel garantire un minimo di ordine pubblico e pubblica sicurezza in queste zone di Torino, dove la presenza di onesti cittadini arreca evidentemente fastidio alle attività illecite .
 
Questo vero e proprio attentato alla tutela degli animali, che è indicatore di civiltà per la società civile, è il simbolo di una città che, mentre ridimensiona e centellina servizi previsti e garantiti dalla Legge, abdica ai ROM con milioni di euro spesi in permissivi mediatori culturali, disprezzata assistenza sanitaria nei campi, inefficaci cooperative di sostegno, inutile personale di vigilanza, continue ristrutturazioni di ciò che essi distruggono, con quotidiani interventi di vigili del fuoco. Le forze dell’ordine intervengono solo per verbalizzare i danni, osservando ignave la quotidiana proliferazione di nuovi insediamenti abusivi e ritornando il più presto possibile al sicuro dei propri comandi. Ad essere lasciata in balìa della impunita arroganza di questi nomadi, ormai solo di nome perchè difficilmente si staccano dai servizi gratuiti garantiti senza nessuna contropartita sociale, è l’iniziativa privata e solidaristica.
 
ENPA Torino, preso atto che le Autorità preposte non sono in grado di garantire l’ordine pubblico nè l’integrità della struttura e degli eventuali ennesimi ripristini, nè la sicurezza a dipendenti, volontari ed animali ospiti, provvederà nei prossimi giorni all’evacuazione della struttura, il cui futuro dipenderà da atti concreti e non dalle parole del buonismo politicamente corretto. Un danno enorme per ENPA, ma anche per la civiltà di una città ormai avamposto di invasioni barbariche.
 
Chi volesse dare una mano, magari adottando uno dei nostri sfortunati animali, può contattarci su torino@enpa.org o visitare il sito www.enpatorino.com
 

Cresce il risultato di Cir, torna il dividendo

ma dai? Sarà mica per la generosa iniezione del regime italiota del conflitto di interessi?
 
L’esercizio 2015 si chiude con ricavi pari a 2.544 milioni, in crescita del 6,3% rispetto al 2014, e un utile netto di 42 milioni che si confronta con una perdita netta di 23,4 milioni del 2014. Proposto dividendo da 0,044 euro TUTTO L’ART QUI http://www.repubblica.it/economia/finanza/2016/03/14/news/cresce_il_risultato_di_cir_torna_il_dividendo-135456938/?rss
DI NOTTE, COME I LADRI, RENZI REGALA ALTRI MILIONI A DE BENEDETTI: ECCO DOVE FINISCONO I SOLDI DELLE TUE TASSE
 
QUANTO COSTA A RENZI IL CONSENSO DEI MEDIA – IL FONDO F2I, DOVE L’AZIONISTA DI MAGGIORANZA È LA CDP DEL RENZIANO COSTAMAGNA, ACQUISTA PER 300 MILIONI IL 37 PER CENTO DELLE AZIONI ‘KOS’, SOCIETA’ DEL GRUPPO DE BENEDETTI – IL DENARO PUBBLICO DA’ PER L’ENNESIMA VOLTA OSSIGENO ALL’INGEGNERE.
 
estratto: Le risposte le dovrebbe dare il governo, visto che il primo azionista di F2i è la Cassa Depositi e Prestiti, con il 15 per cento circa. Sommando le quote in mano alle Fondazioni bancarie (circa 25 per cento) e quelle delle Casse previdenziali di ingegneri e architetti (Inarcassa) e geometri, si arriva alla maggioranza del capitale in mano a gestori di denaro pubblico. Poi ci sono Intesa Sanpaolo e Unicredit con circa il 14 per cento ciascuna e, tra gli altri soci, proprio Ardian, con l’ 8 per cento. F2i compra dunque le azioni Kos da uno dei suoi azionisti, alla faccia del conflitto d’ interessi.
 
tutto l’art qui
Italia quel paese che

Ue, Maurizio Martina si porta i lobbisti al Consiglio Il ministro dell’Agricoltura presenta un dossier sulle etichette ”arcobaleno”. Pagato dall’associazione Federalimentari.

sempre dalla parte degli agricoltori vero? Gli agricoltori fan parte del popolo, son populisti (ma la democrazia non era potere del popolo?!?!). Che schifo, la sinistra al caviale ama solo lobbisti e banchieri, sono elitisti. Non bastava l’accordo Italia-Marocco+Tunisia, non bastavano le sanzioni alla Russia, senza contare l’etichettatura che tanto con il TTIP che Renzi firmerà in bianco non ne prevede alcuna.
 
14 Marzo 2016
 
da Bruxelles
 
(© Imagoeconomica) Maurizio Martina, ministro per le Politiche Agricole del governo Renzi.
 
Che al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina non piacessero le conferenze stampa alla fine dei Consigli europei è risaputo.
Dal 2014 non ne ha mai tenuta una, ma si è sempre limitato a rilasciare qualche dichiarazione volante all’uscita delle riunioni dei titolari dell’Agricoltura dei 28 Stati membri.
Quelle alle quali Martina non sembra mai aver dedicato troppe attenzioni: nel 2015 ha disertato nove Consigli europei su 13.
E nel 2016 il trend delle sue presenze non è migliorato.
Ma il 14 marzo c’è stata un’inversione di marcia, o almeno così è sembrato: il ministro ha indetto la sua prima conferenza stampa, preannunciando che sarebbe stata sul «tema dell’etichettatura nutrizionale “ibrida” (la cosiddetta “etichettatura a semaforo”ndr) la cui discussione è in programma al Consiglio Agricoltura».
 
GIORNALISTI? POCHI. Così nel palazzo Justus Lipsius del Consiglio Ue, proprio durante i lavori in corso dei ministri dell’Agricoltura, e proprio mentre la città di Bruxelles era, per l’ennesima volta, paralizzata dalle proteste degli agricoltori arrivati con i trattori da tutta Europa, Martina è sceso nella sala stampa della rappresentanza italiana per parlare con i giornalisti e rispondere alle domande sui vari dossier aperti.
Peccato che di giornalisti ce ne fossero davvero pochi.
La maggior parte dei posti era occupata dai rappresentanti delle varie associazioni agricole, invitate direttamente dal ministro.
Che però non si è limitato a ospitare, proprio nel giorno del Consiglio europeo, i lobbisti del settore -16 sono stati accreditati dall’ufficio della rappresentanza italiana per partecipare alla conferenza stampa – Confagricoltura, Cia, Confcooperative, Confindustria, Unionzucchero, Assolatte, Assica (carni trasformate), Caobisco (cioccolato e prodotti dolciari), più l’associazione dei consumatori Adiconsum -, ma li ha fatti sedere assieme a lui al tavolo nel quale di solito si siedono le istituzioni.
Quello dal quale i ministri italiani, da Paolo Gentiloni a Pier Carlo Padoan, rispondono alle domande dopo i vertici Ue.
 
Lo studio presentato dal ministro? Pagato da Federalimentari
 
Il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina e Luigi Pio Scordamaglia, presidente di Federalimentari.
 
Una scelta quanto meno irrituale, visto che ad affrontare con Martina la questione degli effetti distorsivi dell’etichettatura nutrizionale sul mercato unico e delle mancate garanzie offerte dal sistema adottato dal Regno Unito sono stati Luigi Pio Scordamaglia, il presidente di Federalimentari – ovvero la Federazione italiana dell’industria alimentare – e Roberto Moncalvo, il presidente della Coldiretti – la Confederazione nazionale coltivatori diretti.
Non politici o funzionari della rappresentanza italiana a Bruxelles, non ambasciatori o tecnici del ministero, né professori universitari o ricercatori, ma due lobbisti.
Seduti al fianco del ministro italiano, prima l’uno e poi l’altro hanno spiegato la dannosità della misura, proprio mentre al piano di sopra i ministri Ue dell’Agricoltura discutevano del tema (all’ordine del giorno dei lavori c’era infatti un dibattito sulle conseguenze derivanti dall’utilizzo della cosiddetta etichettatura a semaforo), e proprio mentre fuori, a poche centinaia di metri, i trattori bloccavano le strade della città e gli allevatori spruzzavano latte contro i palazzi delle istituzioni europee.
LA DENUNCIA DELLA STAMPA. Due relatori sui generis per una conferenza stampa istituzionale, che hanno suscitato la protesta dell’ex presidente dell’Associazione della stampa internazionale di Bruxelles, Lorenzo Consoli (corrispondente di Askanews), il quale ha ricordato al ministro Martina il suo ruolo di rappresentante dell’interesse generale del Paese, e che «non può farsi sostituire nel suo ruolo e in quel luogo dai rappresentanti di gruppi di interesse».
Lobbisti che non avrebbero neanche dovuto aver accesso alla sala stampa del Consiglio.
«Per contrastare l’implementazione dell’etichettatura a semaforo, parliamo con i numeri», ha spiegato Scordamaglia, e per allontanare ogni sospetto di imparzialità ha mostrato i dati dello studio di Nomisma, «che è stato fatto elaborando i dati Nielsen Uk», ha sottolineato il presidente Federalimentari.
DOCUMENTO COMMISSIONATO DALLA LOBBY. Alla domanda rivolta al ministro Martina su chi avesse commissionato lo studio, la risposta però non è stata «il ministero per le Politiche agricole», ma «Federalimentari».
Un rapporto commissionato e pagato da una lobby, che il ministro italiano ha deciso di presentare ai colleghi europei anche durante il Consiglio Agricoltura.
«Il nostro documento sul caso dell’etichettatura è stato condiviso da Portogallo, Spagna, Romania, Cipro e Grecia», ha annunciato Martina sottolineando di aver ricevuto «solidarietà anche dai francesi», ma, ha aggiunto, «vedremo come questa sensibilità si manifesterà in seguito».
 
L’etichetta a semaforo colpisce il 60% delle produzioni italiane
 
Un’etichetta “a semaforo”.
 
Lo studio mostra come Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano e Grana Padano siano tra le vittime illustri dell’inerzia dell’Unione europea nell’intervenire per bloccare l’etichetta a semaforo degli alimenti adottata dal Regno Unito che colpisce ingiustamente il 60% delle produzioni italiane con indicazioni sbagliate e fuorvianti, è la posizione della Coldiretti.
Si tratta – spiega la Coldiretti – di una informazione visiva sul contenuto di nutrienti abbinata a un colore e alla percentuale giornaliera di assunzione.
PERSE QUOTE DI MERCATO. A causa del sistema di etichettatura nutrizionale adottato dal Regno Unito, con i bollini rosso, giallo o verde a indicare il contenuto di nutrienti critici per la salute, il Parmigiano Reggiano pre-porzionato etichettato a “semaforo”, dal 2013 al 2015 ha avuto una perdita di quota di mercato del 13% in volume, mentre il calo per il Prosciutto di Parma è stato del 14% secondo la ricerca elaborata da Nomisma.
«Questo perché», critica la Coldiretti, «la segnalazione sui contenuti di grassi, sali e zuccheri non si basa sulle quantità effettivamente consumate, ma solo sulla generica presenza di un certo tipo di sostanze».
DIETA STRAVOLTA. Il sistema finisce così per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e promuovere, al contrario, le bevande gassate senza zucchero, fuorviando i consumatori rispetto al reale valore nutrizionale.
«Una scelta che è stata adottata dal 98% dei supermercati inglesi che ostacola la libera circolazione delle merci e sta mettendo in pericolo alcuni settori cardine dell’export Made in Italy in Gran Bretagna», ha denunciato Moncalvo.

Donna sotto sfratto, interessa a qualcuno?

silenzio da parte dei media, si sa il popolo fa schifo, essere dalla parte del popolo è populismo, è quasi come essere terroristi
 
Una donna, malata viene sbattuta fuor di casa.. DOVE SONO LE FEMMINISTE DI SE NON ORA QUANDO?

Oggi Martedi 15 Marzo 

Aldo Steccanella e Diego D’Agostino in rappresentanza del Movimento Popolare 29 Marzo sono in picchetto presso l’abitazione Romana di Tree Lia in Via Della Cava Aureglia 29.  una donna sola in stato di precaria salute 

Oggi alle 9,00 la polizia di stato ha l’ordine di sfratto esecutivo nei suoi confronti 

Questo significa che la dovranno portare fuori appartamento letteralmente di PESO

I nostri rappresentanti sono lì a fare letteralmente resistenza fisica e blocco di entrata

picchetto contro sfratto

Prodi triste: “La Germania era l’unico Paese UE senza partiti populisti”

ooh il povero dolce filantropo che tanto bene ha fatto per gli italiani. Semmai AfD dovesse vincere, i tuoi amici ELITARI farete lo stesso scherzetto fatto agli italiani? Metterete un tecnico sapiente e competente? Ovviamente banchiere, si sà il popolo alle sinistre elitarie fa schifo. AfD è antieuropeista ed è per l’uscita dall’euro, non fingere che sia solo questione di immigrazione.
 
lunedì, 14, marzo, 2016
prodi
ANCONA, 14 MAR – Il fenomeno delle migrazioni e’ “il problema di oggi e dell’Europa futura: un’emigrazione che sta trasformando anche la realta’ politica. La Germania era l’unico Paese europeo che non aveva partiti populisti. Le elezioni di ieri hanno dimostrato che l’attenzione nei confronti dell’immigrazione cambia anche la faccia politica dell’Europa”.
 
Cosi’ l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, parlando del voto nei tre laender tedeschi, a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Istituto Adriano Olivetti ad Ancona.
(ANSA).

“Ti ammazzo”, marocchino scaraventa la compagna giu’ dal 4° piano

nemmeno una parola. Se la donna, anch’essa straniera è vittima dell’aggressione del marito/compagno straniero allora non merita l’attenzione delle tv, sia mai si pensi male della loro  kultura 
 
lunedì, 14, marzo, 2016
ambulanza
ROMA, 14 MAR –
Al culmine dell’ennesima lite ha scaraventato la compagna dalla finestra del 4° piano urlando “ti ammazzo”. La caduta della donna è stata attutita da un cornicione: è atterrata, è stata subito ricoverata in codice rosso presso il vicino ospedale ma non è in pericolo di vita. L’uomo, un marocchino, è stato rintracciato e arrestato.
 
Il fatto è avvenuto in un albergo del centro dove l’uomo lavora. La vittima, una donna romena di 34 anni, ha raccontato agli investigatori che l’uomo, non nuovo ad episodi del genere, già in passato l’aveva sottoposta a violenze di ogni tipo. In una circostanza l’avrebbe addirittura sequestrata, portata in un capanno, legata ad una sedia e costretta a subire ore di sevizie, durante le quali era anche svenuta. (ANSA)
 
Le ricerche, rese difficili dal fatto che l’uomo risultava senza fissa dimora, hanno portato ieri a intercettarlo in un centro della Caritas non distante dalla stazione Termini. L‘uomo, 38 anni, con diversi precedenti penali, è stato bloccato e identificato. Durante la perquisizione personale è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico e di uno zainetto con tutti i suoi effetti personali.
 
Particolare questo che ha fatto presumere che lo stesso fosse in procinto di lasciare la città. Accompagnato in ufficio, al termine delle verifiche è stato sottoposto a fermo. Condotto in carcere dovrà rispondere del reato di tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia.