Parla un ex massone: vi spiego a cosa mirano le società segrete e perchè

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Serge Abad-Gallard e’ un francese di origine spagnola che sa come funzione la massoneria.

Da oltre vent’anni e’ stato membro di una loggia che ha lasciato dopo essersi convertito al cattolicesimo.
Nel suo libro ‘Perche’ ho smesso di essere massone’ spiega questo processo e come questa societa’ lavora. Il prezzo e’ stato costoso dal momento che poco dopo la sua pubblicazione e’ stato licenziato dal suo lavoro.
Il giornale Actuall ha parlato con Serge sull’influenza della massoneria nelle leggi sociali che vengono imposte in tutto il mondo, quale e’ il vero potere che detiene e chi e’ il loro nemico principale. Che relazione ha la massoneria con le leggi di ingegneria sociale, come l’aborto, l’eutanasia, il divorzio o il matrimonio gay?
Le leggi che sono state emanate dall’Assemblea nazionale sono state pensate e formalizzate nelle logge.
In particolare nella Gran Loggia di Francia, nel Grande Oriente e Diritto Umano di Francia.
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Da questo posso testimoniare che ogni anno tutte le logge di Diritto Umano in cui sono stato massone per 23 anni, lavorano su un problema sociale comune e realizzano un documento di sintesi che le logge mandano ai loro dirigenti nazionali. E questo, dopo una revisione finale, la trasmettono al Presidente della Repubblica.
Nel libro ‘Perche’ ho smesso di essere un massone’ Serge Abad-Gallardo raccoglie l’esperienza personale di 23 anni nella massoneria

D : La massoneria ha tanta influenza?

R: C’e’ un gruppo importante di massoni in Parlamento. Si chiama ‘Fraternita’ Parlamentare’ e si compone di 400 massoni di tutte le appartenenze massoniche, tutti alti funzionari e parlamentari.
Sono quasi il 20% in Parlamento. E tutto questo senza considerare i muratori deputati che non appartengono a questo gruppo. Votano queste leggi sociali (aborto, matrimonio, gay, ecc.) In primo luogo come massoni, qualunque sia il suo partito politico.
Tutte queste leggi sociali che sono contrarie al diritto naturale, sono gia’ state sviluppate e scritte nelle logge, prima di essere votate

D: Ma questa e’ una frode di cittadini…

R: Tutto questo potere massonico e’ antidemocratico. I massoni in Francia rappresentano lo 0,3% della popolazione francese, ma i massoni della Fraternita’ parlamentare sono il 20% dei deputati.

D: Perche’ la massoneria sostiene questo insieme di leggi contro la famiglia?

R : La massoneria e’ l’obbedienza piu’ anticattolica ed anticlericale. La massoneria e’ per loro una vera religione, come e’ scritto nel mio libro. Le sue fondamenta sono totalmente diverse ed opposte alla morale cattolica, che fa della famiglia la base della societa’. Promuove le leggi contro la famiglia cercando di distruggere la Chiesa Cattolica. _Questa e’ una ragione per cui affermo che non e’ possibile essere cattolici e massoni

D: Che interesse ci sono dietro queste manovre politiche per cambiare la societa’?

R: Ci sono vari interessi, in primo luogo la massoneria vuole imporre il loro modo di vedere e di essere. Parlano di tolleranza ma sono tolleranti solo con le idee che non sono in contrasto con l’ideologia massonica. Per esempio posso testimoniare che essere un massone non puoi dire in loggia che l’aborto e’ un crimine In secondo luogo, la massoneria e’ convinta di avere le chiavi della felicita’ del genere umano e che solo loro possono ‘dare alla luce’ ai ‘poveri’. Infine ci sono probabilmente ragioni economiche. L’uomo che non famiglia diventa un essere che il potere economico globale puo’ essere utilizzato in ogni modo ed in ogni luogo. Cosi Jacques Attali (membro Bilderberg e massone) consigliere di diversi presidenti francesi, spiega nel suo libro ‘L’Homme Nomade’ che il fatto di non avere famiglia e’ lo sviluppo culturale e economico chiave, e quindi la felicita’

D: Come e’ entrato in massoneria?

R: Quando avevo 33 anni. Ne sono uscito quando ne avevo 56. In quel momento ho iniziato una carriera come ufficiale architetto e direttore di urbanistica di un comune di 50.000 abitanti. Un agente immobiliare che era mio amico ed era un ufficiale in massoneria mi ha proposto di entrare. Mi sono iscritto perche’ ero alla ricerca di risposte alle domande sulla vita, perche’ sono vivo ed il senso della vita.

D: Come funziona la massoneria?

R: La massoneria dice che funziona democraticamente. Ma e’ una bugia. I massoni che sono negli alti gradi controllano tutto e le elezioni interne sono programmate ed organizzate da loro. Poi quando e’ tutto pronto, allora si vota per scegliere il venerabile maestro e gli ufficiali. La massoneria non e’ un gruppo democratico, ma iniziatico. Dovete sapere che quando si entra in massoneria si viene osservati dai massoni ufficiali o dagli alti gradi, e poi vedere se e’ possibile ottenere il massimo grado.

D: Allora perche’ ha smesso di essere un massone?

R: Bene, perche’ sono arrivato alla fede ed alla Chiesa Cattolica. Il Signore mi ha dato la Grazia ed ho potuto comprendere la sua presenza ed il suo amore assoluto. Nel 2002 ho trovato un sacerdote francescano. Ho parlato con lui diverse volte e sentito la presenza di Gesu’ per me.
Anche se credevo in Dio in questo momento, non sono ritornato alla Chiesa.
Poi ho trovato un altro sacerdote di Antibes. Gli ho detto che ho sentito il bisogno di pregare e ricevere la comunione, ma avevo dimenticato tutte le mie preghiere. Mi sorrise e mi disse che Dio ama le preghiere con le nostre parole ed i nostri cuori. Cosi ho fatto.Molto piu’ tardi nel 2011 ho sentito alla radio della mia macchina del rosario, che non conoscevo ed era come una ‘spada d’amore’ che trafigge il cuore. Ho deciso di andare un paio di giorni a Lourdes, Un anno dopo, nel 2012, sono tornato a Lourdes e sono andato a pregare il rosario presso la Grotta della Vergine Maria. Quando ho finito la preghiera, improvvisamente sono caduto a terra e sentito che le mie gambe erano paralizzate, nonostante io sia sempre stato molto atletico.
La gente mi ha preso dopo un po’ ed ho realizzato l’amore ed la potenza di Dio. Poi ho fatto un ritiro di una settimana in un’abbazia. E poi la mia fede si e’ completamente sviluppata.Sono andato a messa tutti i giorni. Ho cominciato a pregare ogni mattino ed ogni sera. Poi ho capito che la massoneria e’ incompatibile con la fede. L’ho scoperto per me stesso.

D: Perche’ la loggia massonica odia il cattolicesimo?

R: Perche’ naturalmente, l’ideologia della massoneria e’ totalmente antagonista ed e’ in stretto contrasto con la Parola di Dio. Questo non significa che i cattolici non possono parlare con i massoni. Noi cattolici dobbiamo parlare a tutti gli uomini. E, naturalmente, con la massoneria
Ma dobbiamo dire loro cio’ che e’ veramente la Chiesa e la Parola di Dio, perche’ per secoli la massoneria non possa denigrare la Chiesa. La massoneria inganna le persone per farle entrare nelle loro logge. Il sogno della massoneria e’ rubare i cattolici alla Chiesa ed accoglierli nelle logge

D: Qual’e’ il vero potere della massoneria in politica e nell’economia mondiale?

R: Vi si nota che in tutto il mondo stanno attuando leggi simili come l’aborto, il divorzio, il matrimonio gay, l’eutanasia….Queste leggi sono di origine masonica. Si scelgono insegnanti, funzionari e politici, cioe’ le persone che possono influenzare la societa’ e questo avviene in tutto il mondo. Pertanto, ci avviciniamo ogni giorno, senza rendersene conto, all’ideologia massonica

D: Quanti massoni sono nel governo della Francia?

R: I massoni sono sempre stati piu’ numerosi nei governi di sinistra che in quelli di destra. Per esempio nel governo di Jean-Marc Ayrault (primo ministro di Francois Hollande prima di Manuel Valls) i massoni erano molti. Tre su quattro ministri erano massoni.
Questo non si vede dalla Terza Repubblica Francese. Nel governo di Manuel Valls sono molto meno. Perche’ vuol attirare il partito socialista ed il voto delle persone del centro-destra. Ma era un massone del Grande Oriente di Francia, per piu’ di 10 anni.
La sua loggia, situata da Evry si chiama ‘Ne’ Dio ne’ padrone’ e mira a sviluppare l’utopia massonica. Rimangono come ministri di Manuel Valls, Taubira, La Drian e Le Foll che sono massoni.
Inoltre Manuel Valls e’ uno stretto amico di Alain Bauer, che era Gran Maestrro Nazionale del Grande Oriente. Serve da collegamento per Valls con la massoneria francese e soprattutto con il Grande Oriente che e’ la piu’ potente loggia in Francia.

D: In Spagna c’e’ una grande influenza della massoneria in politica?

R: Certo. Dovete capire che la massoneria ha influenza in tutti i paesi.
Io non vivo in Spagna, ma nell’aprile del 2015 ho trascorso una settimana a Madrid per promuovere il mio libro ed ho capito questa influenza. Essa esiste, ma e’ meno che in Francia. Per esempio, leggendo sulla stampa spagnola che i membri del PSOE volevano imporre alle scuole private e cattoliche corsi di cittadinanza piuttosto che la religione. Come se un cattolico non potesse essere un cittadino! Questo per esempio e’ un’ideologia tipica della massoneria. Oltre la Gran Loggia donne della Spagna era manifesto quando Gallardo ha voluto approvare una legge sull’aborto piu’ restrittiva. Sostenuto in Francia dalla Gran Loggia femmina, Diritto Umano e il Grande Oriente hanno manifestato a Parigi e pubblicato articoli di giornali contro il governo Rajoy

Fonte

Romania, i cittadini vanno in massa a firmare contro i matrimoni gay: 3 milioni in 3 mesi

romeni omofobi, si può dire o è razzismo? Consultare dizionario del regime politically correct per evitare persecuzioni giudiziarie
 
romania
La Romania scende in campo per dire no ai matrimoni gay.  Tutti d’accordo nel promuovere un emendamento alla Costituzione che punta a tutelare la famiglia tradizionale composta da padre, madre e figli. La “Coalizione per la famiglia“, composta da ventitré associazioni e onlus, ha raccolto infatti in meno di tre mesi più di due milioni di firme in sostegno alla richiesta di modificare la Costituzione, allo scopo di sancire il matrimonio come unione tra uomo e donna. Lo riferisce il portale “Romania Insider” citando i dati pubblicati dalla coalizione. Si tratta di un numero di firme ben oltre la soglia necessaria di 500mila, prevista dalla legge.
 
Romania, due milioni di firme per dire sì alla famiglia tradizionale
 
Gli organizzatori dell’iniziativa avevano annunciato che avrebbero raccolto più firme del necessario per mandare un segnale forte ai rappresentanti politici. Ma i numeri vanno oltre le previsioni più ottimistiche.  I cittadini hanno firmato in massa per dire che credono nella famiglia tradizionale quella formata da un uomo e una donna. Il termine per la raccolta delle sottoscrizioni è fissato per il 24 maggio: da qui ad allora il numero delle firme è destinato ad aumentare.
 
L’emendamento proposto alla Costituzione
La Coalizione per la Famiglia è una sigla interconfessionale alla quale hanno aderito cattolici, ortodossi, protestanti e anche atei. E tutti sono d’accordo nel voler evitare che l’articolo 48 della Costituzione romena venga piegato ad interpretazioni distorte. Nella formulazione attuale quell’articolo recita: «La famiglia è fondata sul matrimonio liberamente contratto tra sposi, sulla loro eguaglianza e sul diritto-dovere dei genitori di garantire il mantenimento, l’educazione e l’istruzione dei figli». A poter generare cattive interpretazioni è il  termine, “sposi”. Ecco perché si punta a riformulare il testo nella nuova maniera: «La famiglia è fondata sul matrimonio liberamente contratto tra un uomo e una donna, sulla loro eguaglianza e sul diritto-dovere dei genitori di garantire il mantenimento, l’educazione e l’istruzione dei figli».
 

Brasile, sinistra sotto choc: il comunista Lula in manette per corruzione. Riciclati 4,5 milioni

tangentopoli all’italiana? Ossia un primo colpo di stato per togliere di mezzo un governo troppo “socialista”? E’ per questo che ha fatto quel riferimento a Di Pietro?
 
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Il giudice brasiliano Sergio Moro, titolare dell’inchiesta “Lava Jato”, che in passato ha detto di ispirarsi ad Antonio Di Pietro e al pool di Mani Pulite, ha disposto l’accompagnamento coatto per l’ex presidente Lula, che si era rifiutato di andare a deporre su un caso di presunta corruzione. Al momento Lula non è in stato di fermo né di arresto. Perquisizioni sono in corso nell’abitazione e nell’ufficio dell’ex presidente. Secondo la polizia giudiziaria esiste il sospetto che siano stati riciclati almeno 4,5 milioni di reais. «Ci sono elementi di prova che l’ex presidente Lula abbia ricevuto denaro proveniente dallo schema interno a Petrobras», hanno dichiarato gli inquirenti brasiliani in una nota.
 
Tafferugli sotto casa di Lula tra oppositori e sostenitori
 
L’operazione della polizia federale brasiliana è stata condotta all’alba nella casa dell’ex presidente della Repubblica, a Sao Bernardo do Campo, nell’entroterra di San Paolo. Il blitz delle forze dell’ordine fa parte della 24/ma fase della Lava-Jato, l’inchiesta sullo scandalo di tangenti dentro Petrobras. Gli agenti hanno compiuto mandati anche in altri locali, tra cui l’abitazione del figlio di Lula, Fabio Luiz Lula da Silva, l’Istituto Lula e la sede della holding delle costruzioni Odebrecht. Tafferugli tra manifestanti a favore e contro Lula da Silva, si sono registrati davanti alla sua residenza a Sao Bernardo do Campo, nella periferia di San Paolo. Per calmare gli animi – rendono noto i media locali – sono dovuti intervenire agenti di polizia e guardie municipali.
 
La sinistra brasiliana dice che Lula è “prigioniero politico”
 
«Può essere l’inizio della fine». Così Antonio Imbassahy, capogruppo del Psdb, principale partito di opposizione brasiliano, ha commentato a caldo la nuova fase della Tangentopoli brasiliana. «Credo che la polizia federale non sarebbe entrata nella casa di Lula se non avesse avuto materiale sufficiente per condurre l’operazione»,  ha aggiunto. La sinistra brasiliana in queste ore è sotto choc: Il Partito del lavoratori (Pt) ha lanciato su twitter gli hashtag «#Lula prigioniero politico, #Siamo tutti Lula, #IlpopoloconLula e #Cisarannoconseguenze»
 

IL PARLAMENTO SVIZZERO HA DELIBERATO LA RINUNCIA ETERNA AD ADERIRE ALL’UNIONE EUROPEA (QUAND’E’ CHE SI VOTA IN ITALIA?)

almeno loro conserveranno il proprio tenore di vita dignitoso, quella roba che sta scritta anche nella costituzione italiana come diritto ma in 70 anni si sono dimenticati di provvedere.
giovedì 3 marzo 2016
 
LONDRA – Mentre in Italia la nostra classe politica non perde occasione per pontificare sui presunti benefici dell’Unione Europea, la Svizzera ha di recente preso una decisione per allontanarsi da questa malefica istituzione in maniera definitiva.
 
A tale proposito, infatti, pochi giorni fa la camera dei deputati elvetica, con una maggioranza di 126 su 200, ha approvato una delibera in cui rinuncia per sempre ad aderire alla UE. Insomma, è la pietra tombale su un’adesione rispetto la quale oltre il 90% dei cittadini svizzeri oppone un netto e inamovibile rifiuto.
 
Tale richiesta di adesione era stata fatta 24 anni fa e anche se una procedura di adesione non e’ stata mai iniziata, tale gesto ha lo scopo di dare un segnale forte ai parassiti di Bruxelles che la Svizzera ha intenzione di rimanere fuori.
 
A proporre tale iniziativa e’ stato Lukas Reimann, deputato dell’UDC, il quale ha voluto dimostrare tutto il suo disappunto sulla politica migratoria voluta dalla UE.
 
Anche se non fa parte dell’Unione Europea, la Svizzera deve rispettare le direttive comunitarie visto che sono una condizione per poter esportare liberamente all’interno della UE ma di recente ci sono state frizioni sull’immigrazione e uno dei punti di tensione e’ la volonta’ del governo svizzero di poter limitare il numero di cittadini comunitari che puo’ emigrare in Svizzera, un piano fortemente ostacolato dalla UE.
 
Per ora, tale iniziativa e’ priva di conseguenze concrete ma tutto potrebbe cambiare dopo il 23 giugno qualora la Gran Bretagna votasse per uscire dalla UE perche’ un’eventuale Brexit darebbe alla Svizzera molti piu’ margini di manovra di quanto ne abbia ora.
 
Ancora e’ presto per fare delle previsioni ma per ora e’ possibile affermare che la decisione presa dal parlamento svizzero e’ un’altra picconata data alle fondamenta della UE. Chi la conosce, la evita come la peste.
 
GIUSEPPE DE SANTIS – Londra

MAIL BOMBING E CARTOLINE, UNA CAMPAGNA POSTALE PER SFIDARE LA TAV

“Merci in calo, tempi e costi incerti: opera superata”
 I comitati No Tav della Valsusa e quelli francesi hanno messo a punto strategie comuni per contrastare la Torino-Lione in tutte le sedi istituzionali
06/03/2016
MAURIZIO TROPEANO
 
Anche la posta può diventare uno strumento utile per fermare la Torino-Lione. E così alla vigilia del vertice di Venezia dove il presidente della Repubblica francese, François Hollande, e il premier Matteo Renzi firmeranno il protocollo aggiuntivo che una volta ratificato dai parlamenti permetterà di avviare i cantieri per lo scavo del tunnel di base della Torino-Lione, i comitati No Tav hanno annunciato una mail-bombing verso i ministri, i parlamentari e tutte i soggetti che hanno un potere decisionale per chiedere una risposta a 10 domande. Dieci quesiti che riassumo i motivi che, dal loro punto di vista, dimostrerebbero le ragioni per abbandonare «un progetto in via di estinzione» fermando i cantieri. Il decalogo potrebbe prendere la forma di una cartolina da inviare con posta tradizionale agli stessi destinatari. 

Il contro-vertice

L’avvio di questa nuova campagna è stata decisa ieri a Villar Focchiardo dove gli oppositori italiani e francesi hanno organizzato un contro-vertice a cui hanno partecipato anche numerosi sindaci valsusini. Gli stessi che invieranno le «dieci domande» a Renzi e Hollande. I comitati hanno la loro risposta per ogni quesito e sfidano i governi e i fautori dell’opera a dare le loro spiegazioni. E così alla prima domanda – perchè una nuova linea, mentre è in funzione quella storica – i comitati rispondono che per loro è un «doppione di quella già esistente, per altro recentemente ammodernata». Anche perchè «il traffico stradale e ferroviario al Frejus si riduce da oltre 15 anni e nel 2014 sono transitate su rotaia 3,3 milioni di tonnellate e la linea storica ha una capacità di trasporto molto più grande».  

Le questioni aperte

E poi c’è il tema dell’incertezza dei costi. Gli esperti del movimento hanno portato ad esempio le spese sostenute dal governo svizzero per costruire il tunnel di base del Gottardo che entrerà in servizio l’11 dicembre di quest’anno. Secondo i comitati «il costo effettivo totale è stato di 11,2 miliardi. In 17 anni è cresciuto del 26% rispetto alle stime iniziali di 8,9 miliardi». E aggiungono: «Francia e Italia credono di realizzarlo in 14 anni con una spesa effettiva al 2028 di 10 miliardi».  

Sindaci in Senato

Il dossier completo sarà illustrato dai sindaci e dagli esperti ai senatori che fanno parte della commissione Lavori Pubblici del Senato. Sono stati gli amministratori locali a chiedere di essere ascoltati dopo l’apertura al dialogo da parte del ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. Sandro Plano, sindaco di Susa e presidente dell’Unione dei comuni della bassa Valle, attacca: «Il traffico merci è costantemente in calo, i due governi dovrebbero investire quei miliardi per altre priorità come il dissesto idrogeologico oppure finanziare la ricerca e l’innovazione in materia di trasporti».  

E i sindaci valsusini porteranno il dossier anche sul tavolo delle istituzioni francesi. Paolo Prieri, uno degli organizzatori del contro-vertice, ha annunciato una prossima audizione da parte del consiglio regionale della nuova macro-regione Auvergne-Rhone Alpes guidata da una maggioranza di centrodestra.  

Il blocco dei Tir Euro 0 e 1

Alla fine del contro-vertice è stato deciso che i comuni valsusini esamineranno nei prossimi giorni la bozza di una delibera per introdurre a livello locale il divieto di circolazione degli autocarri Euro 1 e 2 e di quelli che trasportano merci pericolose in Valsusa «in applicazione dell’accordo Italia Francia del 30 gennaio 2012, ratificato dal Parlamento italiano e quindi legge dello Stato». Alcuni municipi francesi hanno già preso questa decisione e «ciò permetterà sin da subito il trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia esistente e sottoutilizzata».  

“Fomne contra ‘l tav”. Domenica 6 marzo in Val Clarea.

post — 6 marzo 2016 at 19:55 
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Si è conclusa da poco la giornata organizzata dalle donne No Tav  in Val Clarea per celebrare la festa delle donne a “moda nostra”.
Numerosi no tav si sono dati appuntamento intorno alle 12 alla tettoia e, dopo aver condiviso il momento del pranzo,  la giornata è proseguita tra socialità, canti e risate, concludendosi con la consueta battitura delle recinzioni del cantiere.
Abbiamo deciso, come ogni anno, di festeggiare questa giornata proprio in questi luoghi per ricordare a chi deturpa e specula sul nostro territorio e a chi ci vuole vedere abbassare la testa, che le donne e gli uomini di questa valle non faranno mai un passo indietro.
Saremo sempre li, o dove sarà necessario, a provare a mettere granelli di sabbia in questo marcio ingranaggio che è la macchina del Tav. 
 
Avanti No Tav!

I massoni globalisti di Bilderberg contro Trump: “È troppo amico di Putin, non deve vincere”

è cattivo Donald, vuol dire la verità sull’11 sett, non vuole occupare la siria, sabota il TPP…. non ama gli integralisti (mentre il governo del pacifista Obama arma i tagliagole)
Poi è ricco, cosa che invece si sà i presidenti usa son tutti poracci del ghetto…E vuole abbassare le tasse, che si sà, in America c’è tanto pubblico da finanziare, non è che vanno alle banche ste tasse? Succede quando la moneta non è dello stato
 
trump
Il regolare redattore del ‘Financial Times‘ Martin Wolf sottolinea che i potenti del club Bilderberg sono assai scontenti dallo stato attuale delle cose e, in particolare dell’elevata popolarità del miliardario e candidato repubblicano per la presidenza degli Stati Uniti Donald Trump.
Secondo le informazioni del suo profilo, Wolf è “sorprendentemente ben collegato alle élite per cui scrive” ed ha molti amici tra i banchieri più influenti, indicando che sa bene di cosa parla. Nell’articolo intitolato ‘I perdenti economici in rivolta contro le élite’, Wolf scrive che i “perdenti” economici rigettano “le élite che dominano la vita economica e culturale del Paese” e che “le potenziali conseguenze sono spaventose“.
 
Affermando che “potrebbe essere troppo tardi” fermare l’ondata populista di Trump, Wolf osserva che le élite “hanno preso le distanze da lealtà e preoccupazioni nazionali, creando invece una Supérelite globale“. I “populisti nativisti non devono vincere. Conosciamo la storia: finisce male. Nel caso degli Stati Uniti, il risultato avrà gravi conseguenze globali”.
 
Perché il club Bilderberg non è felice di Donald Trump?
Le parole di Martin Wolf sembrano una minaccia al mondo per non aver obbedito alle regole del mentore onnipresente. Ma perché il club Bilderberg non è contento di Donald Trump? La prima ragione che può preoccupare l’élite globale sono gli accordi commerciali, come ad esempio l’accordo di partenariato economico Trans-Pacifico (TPP). Secondo varie stime, solo negli Stati Uniti, nel 2025, altri 450000 posti di lavoro spariranno, colpendo molti cittadini e l’economia degli USA, mentre i globalisti di Bilderberg, Council on Foreign Relations e Rockefeller, come evidenziato sul blog del candidato al Congresso degli Stati Uniti Jon Rappoport, contano sul TPP. “E’ uno dei loro preziosi frutti. Vogliono minare l’economia degli Stati Uniti, nell’ambito del programma per aprire la via al pianeta sotto un unico sistema di gestione. L’impero globalista”. Sembra che Donald Trump ne saboti i piani per il caos economico globale e la supremazia indiscussa della mega-società.
 
La Russia non cede al club Bilderberg
La seconda tendenza che può infastidire i potenti del mondo è la sua posizione verso la Russia e il Presidente Putin. Il miliardario ha ribadito a più riprese che supporta le azioni della Russia in Siria e ha detto che l’opposizione armata siriana, sostenuta da Washington, sarà peggiore per il Paese e il Mondo. Inoltre, in una conferenza stampa del 17 dicembre, il Presidente russo Vladimir Putin ha detto che Trump è “un uomo di talento e brillante”, ed è anche “il leader assoluto della corsa presidenziale negli Stati Uniti“; a ciò Donald Trump ha risposto definendolo un “grande onore”. La vittoria in Trump può aprire una nuova fase nelle relazioni tra Stati Uniti e Russia, non redditizia per il club Bilderberg che non vuole un candidato presidenziale fuori dal suo controllo. Chiaramente, grazie a ricchezza e possibilità il club Bilderberg non si fermerà davanti a nulla per raggiungere i suoi obiettivi e far vincere un suo candidato, ad esempio Hillary Clinton, come se fosse la ghigliottina mondiale. Ma lo stato attuale delle cose dimostra che il mondo è in fase di transizione e si risveglia dal letargo imposto dalla élite globale. Mi auguro che il senso comune del mondo multipolare e le giuste relazioni prevalgano.

L’amico di Renzi investe 500 mln per comprarsi le case pignorate agli italiani

nessun conflitto di interessi ovviamente, piazze sgombre. La società civile non chiama a raccolta contro le banche ed i loro tirapiedi, non si pestano i piedi tra colleghi
venerdì, 4, marzo, 2016
 
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Serra finanzia Renzi, poi gli chiede la legge

 
Gli italiani non riescono più a pagare il mutuo e le case vanno all’asta. Ma tutto ciò per la finanza è un affare d’oro, con rendimenti a doppia cifra. Manuele Bonaccorsi ci spiega l’ultimo business del fondo Algebris, guidato dall’amico e finanziatore di Matteo Renzi, Davide Serra. Che ora propone una legge per velocizzare la messa all’asta delle case. Davide Serra, amico di Renzi, investe 500milioni di Euro per comprarsi le case pignorate agli italiani perche non riescono più a pagare il mutuo, comprandole al 20% rivendedole al 100% sul mercato.
 
Renzi di conseguenza, sta lavorando per far perdere il lavoro agli italiani per chiudere il cerchio del MEGA BUSINESS.

Le mani di De Benedetti sull’informazione italiana

libertà di informazione eh? Giusto, democrazia. Se il monopolio è moralmente superiore nessun conflitto di interessi ovviamente
Aggiunto da Redazione il 3 marzo 2016.
debenedetti
Roma, 3 mar –
L’impero mediatico di Berlusconi? Un’indegna egemonia nel campo dell’informazione che non sarebbe tollerata “in un Paese normale”. La fusione di Rizzoli e Mondadori? Un’operazione che restringe fortemente la libertà di pensiero in Italia. Due dei tre maggiori quotidiani italiani diventano della stessa proprietà, a cui partecipa quello che finora era anche il maggiore socio del terzo? È una grande sinergia, una coraggiosa avventura editoriale, un esempio di finanza virtuosa. Capita, quando le operazioni monopolistiche te le raccontano i monopolisti stessi. Dunque, succede che il Gruppo editoriale l’Espresso (editore della rivista omonima, del quotidiano Repubblica, di Radio DeeJay, Radio Capital e m2o) abbia incorporato la Itedi (editrice de La Stampa e de Il Secolo XIX), creando un nuovo aggregato in grado di controllare il 20% del mercato italiano della carta stampata.
 
Nel frattempo Fca(Fiat Chrysler Automobiles), primo azionista di Rcs Mediagroup, editore del Corriere della Sera, con il 16,7%, uscirà distribuendo le azioni ai propri soci, il primo dei quali, la holding Exor della famiglia Agnelli con il 30%, riceverà dunque il 5% circa. Partecipazione che Exor a sua volta dismetterà sul mercato in più tranche “in linea con le prassi di mercato, nei tempi e modi opportuni”.
 
La Cir dei De Benedetti avrà “una quota superiore al 40%” della nuova società, mentre Fca deterrà il 16% circa dell’aggregato, con la famiglia Perrone (editrice del Secolo XIX) che continuerà a essere azionista di minoranza con una quota pari al 5%. Insomma, gli Agnelli smettono di essere il socio di maggioranza del Corriere della Sera per diventare soci di minoranza del nuovo monstrum editoriale. Ora il maggiore azionista di via Solferino è Mediobanca, con il 9,93 per cento. Seguono Della Valle (7,32%), Cairo (4,6%), Unipol (4,6%).
 
Resta da capire se la concentrazione della grande informazione italiana nelle mani di un gruppo fondato da un tizio che si è autodefinito “la tessera numero 1 del Partito democratico” possa o meno creare qualche problema ai tanti strenui difensori della libertà di informazione e del pluralismo.
 

86enne ucciso in casa per rapina, fermato bulgaro

UN OMICIDIO DI SERIE B NON E’ ANDATO SUI TG. Tante donne anziane subiscono la stessa sorte, ma alle madrine della causa contro il femminicidio non interessano queste vittime se l’aggressore non è il marito/fidanzato
 
venerdì, 4, marzo, 2016
 
arresto-carabinieri
SAN SEVERO (FOGGIA), 4 MAR –
Un cittadino bulgaro di 36 anni, Yolo Bogdanov Ivanov, è stato fermato dai carabinieri perché accusato di aver ucciso il pensionato di 86 anni Antonio Carafa lo scorso 14 febbraio nel corso di una rapina nella sua abitazione.
L’anziano, che viveva da solo, fu colpito alla testa con un oggetto non identificato e raggiunto da alcune coltellate in varie parti del corpo. Il cadavere fu trovato dal figlio accorso nella casa preoccupato per non avere sue notizie. ANSA