ULTIM’ORA – GUAI SERI PER LA BOSCHI. ADESSO RISCHIA E ANCHE TANTO. ECCO CHE ARRIVA LA SANZIONE PER IL PAPARINO..

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venerdì 4 marzo 2016



Bankitalia multa gli ex vertici di Banca Etruria per 2,2 milioni di euro. Sanzioni a 27 manager, 130 mila a papà Boschi
La Banca d’Italia ha deciso di sanzionare 27 esponenti ed ex esponenti della vecchia Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, tra cui amministratori, sindaci e direttore generale, per un totale di 2,2 milioni di euro. Lo riferisce via Nazionale. “Il 1 marzo 2016 il Direttorio della Banca d’Italia, in seduta collegiale, ha disposto sanzioni pecuniarie nei confronti di 27 tra esponenti ed ex esponenti della vecchia Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio (Bpel), ora in liquidazione”, si legge in una nota.
Ai singoli sono state comminate sanzioni che vanno dai 52.000 ai 130.000 euro, a seconda del grado di responsabilità e del periodo di permanenza in carica di ciascuno. Alcuni dei soggetti colpiti dalle nuove multe erano già stati raggiunti da sanzioni pecuniarie nel settembre del 2014, quando Bankitalia aveva irrogato sanzioni per un totale di 2,5 milioni di euro. Il procedimento era stato aperto nel dicembre 2013 a seguito degli esiti di una precedente ispezione svolta nel corso di quell’anno.
Nell’elenco, secondo quanto scrivono Nazione e Corriere di Arezzo, figurano anche gli ultimi due presidenti, Lorenzo Rosi e Giuseppe Fornasari, i vice presidenti Alfredo Berni e Pier Luigi Boschi e l’ex direttore generale Luca Bronchi. Le multe più alte sono quelle elevate nei confronti di Rosi, Berni, Boschi e dei consiglieri Andrea Orlandi e Luciano Nataloni, pari a 130mila euro. Per l’ex direttore generale Luca Bronchi sanzione di 129mila euro, mentre per il predecessore di Rosi alla presidenza, ovvero Giuseppe Fornasari, è stata fissata una multa di 69.500 euro.
 
 
Via Nazionale evidenzia che gli esiti sono stati “particolarmente negativi” – con un giudizio numerico riassuntivo di 6 in una scala di crescente negatività da 1 a 6 – e condussero la Banca d’Italia a proporre al Ministro dell’Economia e delle Finanze di sottoporre la Banca ad amministrazione straordinaria, disposta il 10 febbraio 2015.
Anche nel caso delle altre tre banche interessate dal salvataggio con il meccanismo di risoluzione della crisi, che include il cosiddetto ‘bail-in’, erano stati avviati vari procedimenti sanzionatori, gli ultimi dei quali conclusi in aprile 2014 per la Cassa di Risparmio di Ferrara (15 persone per un totale di 1,1 milioni), agosto 2014 per la Banca delle Marche (18 persone per un totale di 4,2 milioni) e luglio 2015 per la Cassa di Risparmio di Chieti (13 persone per un totale di 0,6 milioni).
Per salvare Banca Etruria, CariChieti, Carife e Banca Marche è stato necessario un decreto del governo che accelerasse la possibilità di ricorrere al meccanismo dei ‘bail-in’, voluto dall’Ue nonostante le nuove norme entrassero in vigore a gennaio 2016 e le scoppio delle crisi sia avvenuto a novembre. Le crisi sono costati i risparmi a molti risparmiatori che avevano sottoscritto bond subordinati.
La procedura sanzionatoria. Le sanzioni decise all’inizio del mese, spiega Bankitalia, arrivano dopo “una lunga e articolata procedura iniziata nel maggio del 2015, a seguito degli esiti dell’accertamento ispettivo condotto presso la Bpel fra il novembre 2014 e il febbraio 2015”.
Nel corso dell’istruttoria si analizzano tutti gli elementi acquisiti e si effettua, anche alla luce delle istanze difensive degli interessati, una valutazione ponderata degli addebiti contestati e dei profili di responsabilità; nei casi di maggiore rilevanza e complessità, come quello di banca etruria, le valutazioni sono svolte da un organo collegiale interno alla banca d’italia che riunisce rappresentanti delle competenti funzioni della vigilanza. Nel rispetto del principio di separazione tra fase istruttoria e fase decisoria, al direttorio viene sottoposta la proposta conclusiva, trasmessa unitamente agli atti del procedimento.
 Il Direttorio acquisisce allora il parere dell’avvocato generale della banca d’italia sui profili di legittimità della proposta e adotta in seduta collegiale un provvedimento motivato, disponendo per ciascuna parte interessata l’applicazione di una sanzione, nei limiti definiti dalla normativa, oppure l’archiviazione, ove si ritenga di accogliere le controdeduzioni della parte stessa. Se lo ritiene opportuno, il direttorio può richiedere supplementi di istruttoria prima di pronunciarsi. Le decisioni sono tempestivamente comunicate agli interessati; contro di esse si può ricorrere nei termini e con le modalità previste dalla legge.
Anche nel caso delle altre tre banche oggetto del provvedimento di risoluzione della crisi del novembre 2015 erano stati avviati vari procedimenti sanzionatori, gli ultimi dei quali conclusi in aprile 2014 per la cassa di risparmio di ferrara (15 persone per un totale di 1,1 milioni), agosto 2014 per la banca delle marche (18 persone per un totale di 4,2 milioni) e luglio 2015 per la cassa di risparmio di chieti (13 persone per un totale di 0,6 milioni).
ULTIM’ORA – GUAI SERI PER LA BOSCHI. ADESSO RISCHIA E ANCHE TANTO. ECCO CHE ARRIVA LA SANZIONE PER IL PAPARINO..ultima modifica: 2016-03-05T13:21:59+01:00da davi-luciano
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