Corriere della Sera: “50 incursori pronti a partire” – SeProdi ritiene che le condizioni per un intervento siano lontanissime, secondo il Corriere della Sera nelle prossime ore una cinquantina di incursori del Col Moschin partiranno per il Paese nordafricano per prendere contatto con gli agenti dei servizi segreti, dove ormai da tempo operano forze francesi e inglesi. Secondo il quotidiano di via Solferino il presidente del Consiglio ha firmato un decreto che definisce i contorni dell’operazione italiana in Libia, inclusi i rapporti di collaborazione tra i servizi segreti e le forze speciali della Difesa. Ci sono le regole d’ingaggio, tra le quali licenza d’uccidere e impunità per eventuali reati. C’è lacatena di comando, ci sono le modalità operative. L’Italianon solo è pronta a fare da capofila in una missione in Libia con tanto di accordo dei principali alleati occidentali, Stati Uniti in testa.
Il decreto si compone di 5 articoli, dei quali Matteo Renzi ha parlato con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alConsiglio supremo della Difesa e che hanno tra i punti principali il fatto che sarà l’Aise, cioè i servizi segreti per la sicurezza esterna, a dirigere le missioni delle unità speciali militari. Il provvedimento, secretato, in pratica prevede che il capo del governo nelle situazioni di crisi all’estero può autorizzare, attraverso il Dipartimento per le informazioni della sicurezza, i servizi segreti per l’estero ad avvalersi delle forze speciali. Quindi sarà Palazzo Chigi a pianificare e monitorare le missioni delle forze speciali all’estero.
Il governo, da un punto di vista formale, dice di attendere intanto la formazione di un governo di unità nazionale in grado di richiedere l’intervento della comunità internazionale. Per l’eventuale missione di peace enforcement sono già pronti 3mila soldati, ma per inviarli al di là del Mediterraneo servirà un passaggio in Parlamento.