La Torino-Lione non è Tav

—  Gianluca Dati, Responsabile comunicazione Italia TELT , 20.4.2015

La lettera. In riferimento a un articolo del 17 aprile 2015, la società Telt precisa che la Torino-Lione non sarà una linea Tav e che il costo a chilometro è di 86 milioni di euro

Il cantiere di Chiomonte in Valsusa © Lapresse 

Gen­tile Direttrice,

l’articolo dal titolo «Una com­mis­sione bica­me­rale sullo scan­dalo della Torino-Lione» a firma di Mauro Rava­rino pub­bli­cato il 17 aprile a pagina 4 cita l’iniziativa politico-parlamentare che ipo­tizza una Com­mis­sione d’inchiesta sull’intero pro­gramma di Alta Velo­cità in Italia.

Ovvia­mente non è mini­ma­mente in discus­sione la facoltà di depu­tati e sena­tori di inve­sti­gare su ciò che riten­gono meri­te­vole di veri­fica par­la­men­tare; ciò che sor­prende è che l’articolo nel titolo e nell’occhiello ricon­duca tutto alla Torino-Lione, che non è oggetto di alcuno scan­dalo né di alcuna ano­ma­lia né finan­zia­ria, né ammi­ni­stra­tiva, né com­por­ta­men­tale, né operativa.

La nuova società TELT (Tun­nel Eural­pin Lyon Turin) costi­tuita il 23 feb­braio 2015 dai Governi di Ita­lia e Fran­cia per la rea­liz­za­zione e la gestione della sezione tran­sfron­ta­liera da St. Jean de Mau­rienne a Susa-Bussoleno e che ha preso il posto della pre­ce­dente LTF (inca­ri­cata solo dei pro­getti e delle opere pro­pe­deu­ti­che come le gal­le­rie geo­gno­sti­che) è ovvia­mente a dispo­si­zione per qua­lun­que infor­ma­zione e chia­ri­mento su ogni que­stione rela­tiva all’opera.

Ciò detto, tut­ta­via, l’articolo merita alcune precisazioni:

  • anzi­tutto si ricorda che la tratta Lione-Torino è una linea mista per le per­sone e le merci i cui stan­dard per l’attraversamento alpino sono 220 km/h per i treni pas­seg­geri e 100 km/h per i treni merci. Il fatto che il logo anta­go­ni­stico (di suc­cesso) No Tav abbia asso­ciato alla linea tale acro­nimo, non ne fa una linea ad Alta Velo­cità, né nel senso de «il Tav» (treno pas­seg­geri da 300 km/h) né in quello de «la Tav» (società citata nell’articolo, ma che non ha mai avuto alcun rap­porto con la Torino-Lione);
  • circa i costi dell’opera e la pre­sunta discre­panza tra quelli ita­liani e quelli fran­cesi si ricorda che ciò non è tec­ni­ca­mente pos­si­bile nel caso della Torino-Lione in cui un unico pro­mo­tore (TELT società di diritto fran­cese) ban­dirà e gestirà gli appalti con gli stessi capi­to­lati e gli stessi elen­chi prezzi indif­fe­ren­te­mente in Ita­lia e in Francia;
  • si ricorda altresì che tutta l’attività della Società è sog­getta al con­trollo con­ti­nuo e con­tem­po­ra­neo di tre Corti dei Conti (quella ita­liana, quella fran­cese e quella euro­pea) oltre­ché degli organi pre­po­sti della Com­mis­sione UE ero­ga­trice del con­tri­buto al 40%;
  • da ultimo si sot­to­li­nea che il costo del pro­getto appro­vato dal Cipe il 20 feb­braio e pre­sen­tato alla Com­mis­sione euro­pea il 26 feb­braio, per la rea­liz­za­zione del tun­nel di base di 57 km, (di cui 45 in Fran­cia e 12 in Ita­lia) è di 86 milioni di euro al km, ed è per­fet­ta­mente in linea con gli ana­lo­ghi tun­nel alpini col­lo­can­dosi a metà tra il costo para­me­trico del Got­tardo (pari a 96,2 milioni di euro per km) e quello del Bren­nero (pari a 83,7 milioni di euro per km).

E’ gra­dita l’occasione per invi­tare i gior­na­li­sti de «il mani­fe­sto», i par­la­men­tari inte­res­sati, ed in primo luogo l’on. Gior­gio Airaudo, cui abbiamo inviato per cono­scenza copia della pre­sente let­tera, al can­tiere di Chio­monte (visi­tato nel corso dell’ultimo anno da oltre mille persone).

Cor­diali saluti

Gian­luca Dati, Respon­sa­bile comu­ni­ca­zione Ita­lia TELT

La Torino-Lione non è Tavultima modifica: 2015-04-23T15:15:02+02:00da davi-luciano
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