“La TAV italiana: un DNA sbagliato”

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  •  Sabato, 09 Agosto 2014 17:08
  •  Associazione Idra – Firenze
"La TAV italiana: un DNA sbagliato"

L’alta velocità non è figlia nostra ma di decisioni nazionali, però è un’opera strategica, se ci sono le condizioni per terminarla e le regole sono rispettate lo si faccia presto, altrimenti si spieghi perché siamo ancora fermi”, aveva dichiarato due giorni fa il sindaco di Firenze Dario Nardella.

 Idra prova a spiegare.

La TAV, caro sindaco, è ferma perché la sua storia italiana, forse il suo stesso DNA, è intrisa di qualità e lussi che il nostro Paese non può più permettersi: progetti scadenti o incompleti, forniture taroccate, smaltimenti illeciti, lievitazioni di costi pubblici fuori controllo.

 Sono dati riportati nelle sentenze e nelle inchieste, dalle relazioni di Ferdinando Imposimato sulla Roma-Napoli (anni ’90) alle ultime investigazioni della Direzione Distrettuale Antimafia in riva d’Arno.

 E non è forse un caso che la Commissione europea, nella “Relazione dell’Unione sulla lotta alla corruzione” pubblicata a febbraio 2014, nel capitolo dedicato all’Italia scriva fra le altre cose, citando come fonte il saggio di Ivan Cicconi “Il libro nero dell’’Alta Velocità”: “In Italia il settore delle infrastrutture è a quanto pare quello in cui la corruzione degli appalti pubblici risulta più diffusa; dato che le risorse in gioco sono cospicue, il rischio di corruzione e infiltrazioni criminali è particolarmente elevato. Anche il rischio di collusione è peraltro elevato dal momento che solo pochi prestatori sono in grado di fornire le opere, le forniture e i servizi interessati. Secondo studi empirici, in Italia la corruzione risulta particolarmente lucrativa nella fase successiva all’aggiudicazione, soprattutto in sede di controlli della qualità o di completamento dei contratti di opere/forniture/servizi (…).Nel solo caso delle grandi opere pubbliche la corruzione (comprese le perdite indirette) è stimata a ben il 40% del valore totale dell’appalto (…).Secondo gli studi, l’alta velocità in Italia è costata 47,3 milioni di euro al chilometro nel tratto Roma-Napoli, 74 milioni di euro tra Torino e Novara, 79,5 milioni di euro tra Novara e Milano e 96,4 milioni di euro tra Bologna e Firenze, contro gli appena 10,2 milioni di euro al chilometro della Parigi-Lione, i 9,8 milioni di euro della Madrid-Siviglia e i 9,3 milioni di euro della Tokyo-Osaka. In totale il costo medio dell’alta velocità in Italia è stimato a 61 milioni di euro al chilometro!”.

 Se è vero dunque che “l’alta velocità non è figlia nostra ma di decisioni nazionali” (Dario Nardella, la Repubblica, 7.8.’14), che “della Tav non mi interessa nulla” (Enrico Rossi, la Repubblica, 7.8.’14), forse anche perché si è visto in Mugello “il bene comune ambiente stritolato nuovamente nelle mani di interessi di pochi” (Enrico Rossi, La Nazione, 16.7.’14); se è vero che il presidente della Regione Toscana, dopo le recentissime rivelazioni de la Repubblica, afferma ‘Leggo di ulteriori ritardi ai lavori per il sottoattraversamento di Firenze dell’alta velocità ferroviaria”, e la fonte di quelle notizie è una piccola associazione ecologista,Idra… ebbene allora vuol dire che i tempi sono maturi per riconsiderare dalle radici (contrattuali, erariali, trasportistiche, ambientali, sociali e – come ipotizza la DDA di Firenze –criminali) il progetto di sottoattraversamento della città.

 L’arresto di un componente della Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente e la conseguente sospensione dell’intero piano di utilizzo delle terre da scavo per i tunnel e la stazione TAV a Firenze paiono dimostrare, se leggiamo con attenzione le nuove prescrizioni fissate dal Ministero, che non ci troviamo al cospetto di una mela marcia in un sistema sano: i nuovi requisiti imposti dal Ministero allo smaltimento delle terre rivelano in filigrana l’inefficacia e l’irresponsabilità dell’intero impianto normativo in vigore. E’ esattamente quello che l’associazione Idra ha iniziato a sottoporre due anni fa all’’attenzione del Parlamento e della Commissione europea col sostegno della presidente della Commissione Antimafia comunitaria, Sonia Alfano.

 E’ l’’ora di staccare questa spina. A Firenze come in Val di Susa, ad Arquata Scrivia come a Trento, a Venezia, a Trieste, a Napoli e a Bari! A Firenze è giunto il momento di cominciare a discutere piuttosto, in maniera questa positiva e costruttiva, ad esempio di come rammendare quella nuova oscena periferia creata dove c’era il parco degli ex Macelli (e adesso da anni campeggia una distesa anonima di cemento e macchinari oggi inoperosi, destinati ad arrugginirsi come la povera Monna Lisa), e farla tornare a vivere come un angolo gentile e respirabile della città.

Ci siamo. La Nato, attraverso il Canada, entra nel conflitto in Ucraina

http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=82&pg=8615

Ci siamo. La Nato, attraverso il Canada, entra nel conflitto in Ucraina

Il ministro della difesa canadese annuncia l’invio di aiuti a Kiev e provoca una reazione russa

Ci siamo. E’ arrivato nella sera di ieri l’annuncio da parte del ministro della Difesa canadese Rob Nicholson che il Canada, membro della NATO, invierà attrezzature militari in Ucraina. Quest’ultima, ha proseguito Nicholson parlando con i giornalisti a Trenton,  presumibilmente li utilizzerà solo per proteggere il confine orientale. Ci sarebbe da chiedersi, scrive ironicamente Zero Hedge, se il ministro canadese abbia seguito quello che è successo all’equipaggiamento militare americano per i ribelli siriani utilizzato ora dall’ISIS.
 
Si tratta del primo simbolico ingresso formale di un membro della NATO nel conflitto in Ucraina, che potrà, quindi, solo intensificarsi da adesso in poi.  Passiamo ad una nuova fase, quella di  guerra per procura “regionale” per includere le potenze occidentali, rendendo in tal modo la nuova guerra fredda un teatro sempre più caldo. Putin saprà certamente prendere una risposta adeguata al mutamente in atto: da una guerra civile confinata in Ucraina, Mosca non potrà non reagire al coinvolgimento di altri partecipanti. E’ bene ricordare che, anche se può averlo fatto segretamente e questo non lo sappiamo, il Cremlino ha sempre escluso fino ad oggi un aiuto ai ribelli filo-russi. Ora che armi e equipaggiamento NATO saranno efficacemente localizzate ai confini russi, tuttavia, il Cremlino potrebbe avere il pretesto di cui aveva bisogno per giustificare la sua espansione militare in un conflitto che la Russia aveva visto fino ad oggi come “difensivo”, vale a dire volto ad evitare proprio un’intromissione della Nato in una zona di tensioni ai suoi confini. 
 
Dal momento che il Canada è ora coinvolto, scrive ancora Zero Hedge, si aspettano che altri paesi membri della NATO varchino il Rubicone, provocando così Mosca in una escalation dalle conseguenze drammatiche per tutti. 
 
Notizia del: 08/08/2014

SVELATI I MISTERI DEL CLIMA: ECCO A CHE SERVONO LE SCIE CHIMICHE

http://ununiverso.altervista.org/blog/svelati-i-misteri-del-clima-ecco-a-che-servono-le-scie-chimiche/

Posted on 4 agosto 2014 by 
Antartide

di Gianni Lannes

Il campo della mente umana è stato socialmente ristretto da chi detiene il potere, così come è stata azzerata la nostra libertà.

Una spedizione scientifica in Antartide (due istituti francesi: il Laboratorio di Geochimica Isotopica e il Laboratorio di Glaciologia, unitamente all’Istituto di Ricerche Climatiche di Leningrado) ha scoperto il clima degli ultimi 160 secoli, non oggi, bensì 27 anni fa. Ma questa scoperta è rimasta in ombra perché ridicolizza la teoria imposta dal sistema di potere del riscaldamento causato dal sedicente buco dell’ozono. In realtà, Gaia va incontro ad una prossima glaciazione. Infatti, nel 1987 un gruppo di scienziati russi e francesi ha ricostruito il clima degli ultimi 160 mila anni e le variazioni registrate fra l’ultima e la penultima glaciazione, che sarebbero state provocate dal mutamento di inclinazione dell’asse di rotazione terrestre.

I dati provengono dall’analisi di campioni estratti con una perforazione profonda due chilometri nei ghiacci antartici presso la stazione di Vostok. Il lavoro pubblicato su Nature, conferma l’ipotesi secondo cui i periodi glaciali sarebbero dovuti ad una variazione dell’asse di inclinazione terrestre. Nel passato l’ambiente del pianeta Terra ha subito sconvolgimenti quasi impensabili di questi tempi: nel Golfo Persico 18 mila anni fa il livello del mare era inferiore di circa 130 metri, rispetto a quello attuale, il Tigri e l’Eufrate sfociavano direttamente nell’Oceano Indiano, si poteva attraversare a piedi la Manica, e andare a spasso dall’Italia alla Jugoslavia, il deserto del Tasili era inondato da un enorme lago.

L’attuale geografia di questi territori è oggi lontanissima da questo scenario del passato remoto, ignoto alla gran parte della popolazione mondiale.

Cosa può aver prodotto variazioni climatiche così estreme? Quando ci si potrà aspettare la prossima glaciazione e un ritorno a queste condizioni del passato?

I dati del gruppo di ricerca franco-russo confortano una lungimirante teoria formulata dal matematico serbo Milutin Milankovitch che nel 1930 pose le basi per una teoria astronomica del clima. Le variazioni stagionali sono prodotte da alcuni parametri dell’orbita terrestre come la processione degli equinozi e l’eccentricità dell’elisse, ma a questa Milankovitch ne aggiunse un’altra: l’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre in rapporto al piano della sua orbita. Attualmente l’inclinazione dell’asse è di 23,5°, ma non è fissa e varia, nel corso del tempo, tra i 22° e i 25° con un periodo di 40 mila anni. Sarebbe questo capriccio del globo terrestre a dare un’estensione così ampia alla temperatura media e di conseguenza a produrre enormi mutamenti ambientali e climatici.

Otto Schumann dimostrò matematicamente nel 1952 che la superficie della Terra e la ionosfera interagiscono come due armature di un gigantesco condensatore, dove la Terra è la parte negativa e la ionosfera la parte positiva. 8 hertz è il battito fondamentale della Terra, conosciuto come Risonanza Fondamentale di Schumann: vale a dire risonanze elettromagnetiche globali eccitate dalle scariche elettriche dei fulmini nella cavità che si trova tra la superficie terrestre e la ionosfera.

In realtà, ben prima di Shumann era giunto a questa conclusione Nikola Tesla che aveva scoperto come donare energia naturale gratuita, a tutto il genere umano. Il governo degli Stati Uniti d’America, alla sua morte, nel 1943 si è impadronito di queste scoperte e le ha brevettate al fine di dominare il mondo.

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Unitred States of America: riscaldatore ionosferico mobile

I riscaldatori ionosferici (stazioni fisse e mobili) sottopongono a un bombardamento elettromagnetico non solo la superficie terrestre innescando a piacimento cambiamenti climatici, ma anche l’integrità e l’equilibrio degli esseri umani. Le cosiddette scie chimiche, non sono altro che il fenomeno più visibile di queste fenomenologia bellica, utile a schiavizzare il genere umano. Infatti, le chemtrails contengono principalmente alluminio e bario, che a loro volta servono a rendere l’aria maggiormente elettrconduttiva, in modo tale da consentire alle onde elettromagnetiche di colpire Gaia e i suoi esseri viventi.

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Detto in maniera più semplice. Le cellule, come tutto l’universo, vibrano e, facendo ascoltare le giuste frequenze alle cellule staminali, queste ultime possono essere istruite per divenire cellule specifiche dei nostri organi. La vibrazione è dunque nel tutto e le vibrazioni possono modificare la materia. Il nostro corpo, che già vibra di suo, è investito da vibrazioni esterne e, se queste non sono in risonanza con le nostre vibrazioni si viene a creare uno sconquasso distruttivo.

Nell’atomo di idrogeno la differenza di fase tra il protone e l’elettrone è di 1 diviso 0,125 che dà come risultato 8. La sua frequenza vibrazionale è quindi 8 hertz. Non è un caso: il corpo umano è costituito quasi al 90 per cento di idrogeno. 8 hz è anche la frequenza subsonica emessa dai delfini e dalle balene. 8 hz è in grado di generare la stimolazione Alfa-Theta del cervello con la quale i nostri due bioemisferi sono in equilibrio. E’ dimostrato che i tessuti viventi emettono ed assorbono radiazioni a frequenze precise. La frequenza in cui si registra il massimo assorbimento da parte del DNA corrisponde ad una lunghezza d’onda di 65 nanometri che è il valore preciso della 42esima ottava sopra la frequenza di 256,54 Hz. Quindi gli armonici degli 8hz sono frequenza di replicazione del DNA. Le leggi di Keplero hanno dimostrato che l’arrangiamento planetario del nostro sistema solare segue una scala di sintonia di Do 256 hertz.

Il principio armonico della vita è la rotazione: gli esseri umani ruotano come gli elettroni e come ogni essere vivente.

tratto da: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it

riferimenti:

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=TESLA

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=riscaldatori+ionosferici

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=scie+chimiche

http://www.thehorizonproject.com/earthquakes.cfm

http://www.patentstorm.us/patents/4686605/fulltext.html

http://www.patentstorm.us/patents/4999637/fulltext.html

http://www.patentstorm.us/patents/5777476/fulltext.html

http://www.patentstorm.us/applications/20070238252/fulltext.html

http://www.patentstorm.us/patents/5041834/description.html

http://research.dlindquist.com/quake/historical/?mag=6&type=strength&freq=year&style=nonlinear

http://research.dlindquist.com/quake/historical/?mag=6&type=strength&freq=year&style=ra

http://www.europarl.europa.eu/press/sdp/backg/en/1998/b980209.htm

http://www.google.com/patents/US4686605

http://csat.au.af.mil/2025/volume3/vol3ch15.pdf

http://ia601502.us.archive.org/18/items/WeatherAsAForceMultiplier/Weather%20as%20a%20Force%20Multiplier%20Owning%20the%20Weather%20in%202025.pdf

http://137.229.36.30/cgi-bin/scmag/disp-scmag.cgi

“Ebola fuori controllo, Siamo tutti in pericolo”. L’allarme di medici. Ecco i sintomi del virus mortale e come prevenirlo

http://www.retenews24.it/rtn24/sanita/ebola-fuori-controllo-siamo-tutti-in-pericolo-lallarme-di-medici-ecco-i-sintomi-del-virus-mortale-e-come-prevenirlo/

ebola

L’epidemia di Ebola in Africa Occidentale si sta aggravando e rischia di estendersi ad altri paesi. Non sono affatto rassicuranti le parole pronunciate oggi dal direttore di Medici Senza Frontiere, Bart Janssens in un’intervista rilasciata a Libre Belgique. “Questa epidemia è senza precedenti, assolutamente fuori controllo e la situazione non fa che peggiorare, per cui si sta nuovamente estendendo, soprattutto in Liberia e Sierra leone, con focolai molto importanti”, ha detto.

“Se la situazione non migliora abbastanza rapidamente, c’è il rischio reale di vedere nuovi paesi colpiti – ha ammonito – non si può escludere, ma è difficile da prevedere, perché non abbiamo mai visto una tale epidemia”.

Per il momento sono 1201 i casi accertati e le vittime 672. Il primo focolaio è stato registrato in Guinea, poi l’epidemia si è estesa in Liberia e Sierra Leone. Nei giorni scorsi è morto per il contagio uno dei medici esperti che stava coordinando la battaglia al virus.

L’estensione della malattia, che passa da persona a persona tramite il contatto dei fluidi corporei, ha convinto il governo britannico a convocare un Cobra meeting, tavolo interministeriale urgente per decidere come affrontare il pericolo. Per il ministro degli Esteri Philip Hammod infatti “l’ebola è una minaccia per il Regno Unito” e le autorità sanitarie britanniche hanno già diramato una direttiva a tutti i medici affinché vigilino sui sintomi, nonostante nessun cittadino britannico sia risultato positivo al virus.

Ieri all’Huffington Post la ministra Beatrice Lorenzin ha rassicurato i cittadini italiani: “Il livello di allerta è già alto fin dal principio dell’epidemia. Negli aeroporti e nei luoghi di transito vengono già effettuate visite mediche nei casi che vengono ritenuti necessari. In Italia il pericolo non c’è”.

E’ di almeno 1.201 Casi accertati e 672 decessi il bilancio globale delle vittime dell’epidemia di ebola scoppiata all’inizio dell’anno in guinea e poi estesasi liberia e sierra leone.

Il tempo di incubazione medio è di circa 7-10 giorni, ma può variare da 2 a 21.

L’intervallo medio fra la comparsa dei primi sintomi e la morte varia dai 3 ai 21 giorni, con una media di circa 10 giorni.

I sintomi più comuni sono:

febbre,
mal di testa,
dolori articolari e muscolari,
debolezza,
diarrea,
vomito,
mal di stomaco,
inappetenza.
Alcuni pazienti possono inoltre manifestare:

rash cutaneo,
occhi rossi e congiuntivite,
singhiozzo,
tosse,
mal di gola,
dolore toracico,
perdita di peso,
difficoltà di respirazione,
difficoltà di deglutizione,
sanguinamento all’interno e all’esterno del corpo.

Pericoli

Il tasso di mortalità è estremamente alto, variabile dal 50 al 89% secondo il ceppo virale.

Col progredire della malattia questa può causare:

insufficienza di diversi organi,
sanguinamento grave,
itterizia,
delirio,
convulsioni,
shock.

Uno dei motivi per cui il virus è così letale è che interferisce con la capacità del sistema immunitario di organizzare una difesa, ma i ricercatori ancora non hanno compreso il motivo per cui alcune persone siano in grado di farlo e sopravvivere.

Per le persone che sopravvivono il recupero è lento, possono passare mesi per riacquistare peso e forza ed il virus rimane nel corpo per molte settimane. I pazienti possono manifestare:

la perdita dei capelli,
cambiamenti sensoriali,
Infiammazione del fegato (epatite),
debolezza,
stanchezza,
mal di testa,
infiammazione degli occhi,
infiammazione dei testicoli.

Diagnosi

La diagnosi precoce della malattia è difficile, perché i primi sintomi come gli occhi rossi ed il rash cutaneo, sono aspecifici e si vedono spesso nei pazienti con malattie più comuni.

I test di laboratorio utilizzati nella diagnosi includono:

Entro pochi giorni dopo che i sintomi iniziano
Test ELISA (Enzyme-Linked ImmunoSorbent Assay)
IgM
PCR
L’isolamento del virus
Più tardi nel corso della malattia o dopo il ricovero
Anticorpi IgM e IgG
In pazienti deceduti
Test di immunoistochimica
PCR
L’isolamento del virus

Cura e terapia

Il trattamento standard per l’ebola si limita purtroppo al solo supporto del paziente ed alla gestione dei sintomi, in quanto non esistono ad oggi farmaci specifici:

Somministrazione di liquidi ed elettroliti attraverso flebo,
mantenendo il suo stato di ossigenazione e pressione sanguigna eventualmente con trasfusioni,
trattando eventuali sovra-infezioni.
Iniziare tempestivamente il trattamento è importante, ma purtroppo non semplice in quanto la diagnosi precoce non è banale.

Prevenzione

Non esiste al momento vaccino, quindi la prevenzione della malattia presenta molte sfide; poichè è ancora sconosciuto l’esatta via di contagio, si sono sviluppate alcune linee guida per il personale sanitario da adottare alla comparsa dei primi casi, ma di fatto per salvaguardare famigliari ed amici è essenziale l’isolamento del malato.

Da ricordare inoltre per chi viaggia:

Evitare di viaggiare in aree di focolai noti.
Lavarsi frequentemente le mani, usando acqua e sapone o prodotti a base di alcool almeno al 60 per cento.
Evitare la carne di animali selvatici nei paesi in via di sviluppo.
Evitare il contatto con persone infette.

Diretta dalla manifestazione No Muos – Niscemi 9 agosto

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Niscemi. Da due notti sette attivisti No Muos sono abbarbicati alle antenne e hanno rilasciato un comunicato contro il Muos, gli F35 e la violenza israeliana sulla striscia di Gaza (QUESTA VOLTA VOGLIAMO TUTTO IL DIRITTO DI VIVERE IN PACE).

Oggi, sabato 9 agosto, il via alla manifestazione da settimane in preparazione. Già vietata dalla Questura di Caltanisetta per l’impraticabilità dei sentieri che dalla Sughereta conducono alle reti della base U.S. Navy, NRTF in Contrada Ulmo. La manifestazione non potrà quindi attraversare la sughereta, come lo scorso 9 agosto, ma si snoderà quindi lungo la strada Apa Ulmo che conduce dal presidio al cancello n. 1 della base.

Segue per noi la manifestazione Salvatore Giordano, del Gruppo comunicazione Coordinamento regionale dei Comitati No Muos, che ringraziamo.

 Ore 21,00 – Turi Vaccaro sull’antenna. L’assemblea prosegue. Molti sono ormai quelli che son tornati ai propri mezzi e la manifestazione può dirsi sciolta. Ci si organizza per dare il cambio a chi da oltre 48 ore bivacca sulle antenne.

Ore 19,40 – Assemblea sotto le antenne. Si decide chi resta e chi va. Molti sono i pullman da restituire alle città di provenienza, ma molti saranno tra chi rimane. Qualcuno monta già la tenda sotto le antenne in presidio e sostegno a chi sulle antenne rimane. Le antenne non si restituiscono. L’ assemblea prosegue. Intanto arriva da Niscemi, la gente del paese in rinforczo al presidio alle reti, al presidio delle centinaia di attivisti elegali che restano là dove le Ff.Oo. si sono collocate a rattoppare i varchi prodotti dai manifestanti.

ore 19,00 –  Le FF.Oo. ha disposto mezzi e uomini ai varchi della recinzione creati dai manifestanti. Circa duecento persone, compresi i legali del Movimento, presidiano i varchi occupati dai mezzi e dagli uomini delle Ff.Oo. mentre il grosso del corteo è all’interno della base.

ore 18,45 – Il corteo è dentro alla base. A poche centinaia di metri dal cancello 1 le recinzioni sono state tagliate e migliaia di persone sono fluite attraverso le manganellate nel territorio italiano occupato dagli statunitensi. Si stanno dirigendo in massa verso le antenne su sui sono saliti gli attivisti due sere fa. Il territorio delle 46 antenne, ricordiamo, occupa circo 200 ettari di terreno. Le Ff.Oo. Impossibilitate a contenere la massa di attivisti si limitano a filmare.

Ore 17,25 -Le fotografie di Salvatore Giordano.

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 Ore 17,20 – Bruciati in un braciere le notifiche di Divieto di dimora recapitate nei giorni scorsi a 29 attivisti, la manifestazione prosegue il suo cammino intenzionata a recapitare agli statunitensi una notifica a loro indirizzata dal movimento No Muos di “Divieto di dimora”. A 33° è ingente il corpo di Ff-Oo. già in tenuta antisommossa dispiegato lungo le recinzioni in testa e a seguito del corteo. Almeno un centinaio poi gli agenti in borghese che setacciano i cordoni alla ricerca di chi sottoposto a quel che di fatto è un Foglio di via (il Divieto di dimora) ha trasgredito alla notifica presentandosi alla manifestazione, come promesso.

Moltissime le sigle aderenti. Qui soltanto alcune delle presenti oggi, che hanno fatto pervenire la loro adesione al sito nomuos.info:

Rete nazionale TILT, TILT Sicilia, Sel Caltagirone, Comitato per la pace Caltagirone,Federazione Sel Catania, forum mediterraneoforpeace, Senato degli Studenti IUAV, Riccardo Laterza, portavoce nazionale Rete della Conoscenza, Casa per la pace di Grottaglie (TA), Etta Ragusa, Scout Caserta, Pax Christi, Partito Comunista – Sicilia, M5S, Comitato pace e disarmo, sos mediterraneo, Forum dell’acqua, Comune di Ragusa, Comune di Palagonia, Atracarta restauro libri e legatoria artistica di Paola Iabichino -Modica (Rg), Borderline Sicilia Onlus, Comune di Piazza Armerina, Comune di Caltagirone, SEL Scilia, Comune di Vittoria

Ore 16,30 – Parte ora la manifestazione dal presidio No Muos di Niscemi, per raggiungere il cancello n. 1 della base Nrtf della U.S. Navy statunitense contenente le 46 antenne oltre alle 3 del Muos. Diecimila persone si stanno muovendo dietro allo striscione dei Comitati “Ripudiamo le 46 antenne Nrtf”. Subito dopo la bandiera della Palestina.  Al grido di “Dalla Valsusa alla Sicilia la Terra non si abusa” muovono i diecimila.

Ore 15,30 –  Giornata calda e ventilata: 33°. Al momento un migliaio di persone si sono radunate al presidio, ma molti stanno arrivando, rallentati dalla distanza alla quale han dovuto lasciare i mezzi. La partenza è ovviamente ritardata, e si pensa che potrà avvenire attorno alle 16.

Ore 15.00 – Il prefetto di Caltanisetta, Carmine Valente, ha emanato ieri una ordinanza prefettizia secondo la quale le auto dei manifestanti dovranno fermarsi a 4 km, e i pullman a 3 km dal presidio, zona di concentramento della manifestazione. Già molti autobus in arrivo sono stati fermati dalle Ff.Oo., gli occupanti fatti scendere e filmati, controllati.

Settembre di lotta No Tav – Appello alla mobilitazione

È da poco terminato il primo mese dell’Estate di lotta No Tav con la marcia itinerante che ha attraversato la Valle, da Avigliana a Chiomonte, ed è riuscita ad attivare i diversi livelli della lotta.

Dai momenti di convivialità, alle iniziative sul territorio per infastidire il sistema del Tav, con le iniziative notturne siamo riusciti a riattraversare quei luoghi che la controparte ci vorrebbe sottrarre, ma che appartengono da decenni alla storia della nostra Resistenza.

Chi praticando i sentieri impervi, chi rimanendo qualche passo indietro ad attendere, continuiamo tutti insieme questo percorso, consapevoli che solo noi oggi possiamo fare la differenza e determinare l’esito di questa battaglia.

I risultati ottenuti nel luglio appena passato però non ci bastano, vogliamo ancora costruire delle iniziative che possano inceppare il meccanismo devastatore e che sappiano raggiungere il cantiere e attraversare il territorio della nostra Valle, sfidando i divieti e la militarizzazione con cui quotidianamente ci confrontiamo.

Vogliamo regalarci altri momenti di incontro per discutere del futuro di questa lotta e non solo, in vista di un autunno che auspichiamo possa fare la differenza e parlare il linguaggio di chi oggi cerca di costruire un futuro diverso.

Il Movimento No Tav invita tutti quindi ad un’altra settimana di mobilitazione, dall’1 al 7 settembre, per concludere l’Estate di Lotta  insieme.

A tutti coloro che ci raggiungeranno sarà garantita l’accoglienza al campeggio di Venaus, con la 5 giorni che dal 1 al 5 settembre vedrà protagonisti i giovani studenti della valle e nel fine settimana, il 6 e il 7, l’arrivo degli amici rugbisty.

Molte le iniziativa che vorremmo costruire e nuove le idee da praticare tutti insieme perché in questa valle batte un cuore, inarrestabile, quello No Tav!

Ci vediamo a settembre!

da Spintadalbass

Cuccioli Da Adottare

4 sorelline e un fratellino, Perla, Romilda, Rosita, Virna e Sonny.

rosita romilda perla2 sonny virna
Cucciolini dolci, affettuosi e tanto giocherelloni.
La loro è una futura taglia media, hanno tre mesi di età.
Hanno tutti un carattere socievole, adatti alla compagnia di bambini.
Per ognuno di loro cerchiamo urgentemente adozioni o stalli al nord, dove hanno più possibilità di essere adottati. Purtroppo la signora che ci sta offrendo stallo non può tenerli ancora per molto.

Si affidano sverminati, vaccinati e microchippati

Adottabili in tutta Italia con modulo di affido e disponibilità a controllo pre e post affido

per info Emanuela 393 2054694
cucciolidaadottare@gmail.com
https://www.facebook.com/valentina.abbruzzese1?fref=photo

Smeralda ed Ametista sono due sorelline, dolcissime e bellissime.

virna
Carattere socievole, sono sempre in cerca di coccole e carezze.
Hanno circa due mesi e mezzo di età, la loro è una futura taglia media.
Anche loro, come tanti cuccioli in questo periodo, sono state abbandonate per strada da qualche personaggio di poco conto che non ha sterilizzato la propria cagna. Per ognuna di loro cerchiamo una famiglia che possa accoglierle ed amarle per sempre.

Sverminate, vaccinate e microchippate.

Adottabili in tutta Italia con modulo di affido e disponibilità a controllo pre e post affido.

Per info
Emanuela 393 2054694
cucciolidaadottare@gmail.com
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10203835961171108&set=a.10203835951170858.1073742099.1582507876&type=1&theater

Gionny

gionny

 Giulius

giulius

Giadagiada

Giada, la femminuccia, e i fratellini Jeffry,Giulius e Gionny cercano casa.
La loro è una futura taglia media contenuta, hanno circa un mese e mezzo di età. Dolci e tanto giocherelloni !
Per ognuno di loro cerchiamo una famiglia amorevole che possa amarli e coccolarli per sempre.

Per info Emanuela 393 2054694
Valentina cucciolidaadottare@gmail.com

Si affidano sverminati, vaccinati e microchippati.

Adottabili in tutta Italia con modulo di affido e disponibilità a controllo pre e post affido
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10203710924405267&set=a.10203710923845253.1073742092.1582507876&type=1&theater

Artu’
artù

Artu’ è un cagnolino giovane e dolcissimo. Ama giocare ed essere coccolato.
Per lui ancora non siamo riusciti a trovare uno stallo o un’adozione .
Artù è un cane socievole e amorevole che donerà tanta gioia a chi vorrà salvarlo,
Aspettiamo con ansia una telefonata che cambierà la vita a questo piccolino e noi con grande gioia andremo a liberarlo dalla sua prigionia.

Artu’ è sverminato, vaccinato, sterilizzato e microchippato

Adottabile in tutta Italia con modulo di affido e disponibilità a controllo pre e post affido

Per info
cucciolidaadottare@gmail.com
Emanuela 393 2054694
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John
john

John è un cagnolino dolce e affettuoso, sicuramente era un cane di proprietà, probabilmente è scarto di un cacciatore che lo ha abbandonato non ritenendolo più utile.
Anche per lui, come per il suo compagno Flash, si sono aperte le porte del canile.
John è una taglia medio-piccola pesa circa 12 kg.
Carattere molto socievole, ha circa due anni di età.

Per lui cerchiamo urgentemente uno stallo o un’adozione

Per info

Emanuela 393 2054694
Valentina cucciolidaadottare@gmail.com
2000gabbieaperte@gmail.com
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La volpe uccisa con elettrocuzione non muore subito ma patisce atroci sofferenze.

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come viene uccisa una volpe

Se rimane ancora viva dopo la scarica elettrica viene colpita al cranio con un bastone per darle il colpo finale.
Tutto questo per diventare una pelliccia da indossare, non è più possibile che nel 2014 una tale violenza sia ancora legale. E’ una vergogna che deve finire!
https://www.facebook.com/222213147952316/photos/a.227223387451292.1073741828.222213147952316/320972044743092/?type=1&theater

LUC MICHEL SUR LA VOIX DELA RUSSIE : BILAN NEGATIF DU SOMMET ‘USA-AFRICAN LEADERS’ DE WASHINGTON

PCN-SPO avec La Voix de la Russie/

2014 08 09/ PCN-SPO - LM sur LVDLR sommet Washington (2014 08 09) FR 1

Luc MICHEL sur LA VOIX DELA RUSSIE

interviewé ce 9 août 2014 par le journaliste Igor Yazon

pour les Services Afrique de la radio russe

dresse un bilan négatif du SOMMET USA-AFRICAN LEADERS de ces 4-6 août 2014 à Washington …

 L’article de La Voix de la Russie 

« Les Etats-Unis cherchent à apprivoiser toute l’Afrique »

et l’INTERVIEW AUDIO de Luc Michel en podcast sur :

http://french.ruvr.ru/radio_broadcast/5646896/275703907/

 PCN-SPO

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LUC MICHEL SUR ‘CITOYEN TV’: LE SOMMET ‘USA-AFRICAN LEADERS’ DE WASHINGTON, UNE NOUVELLE IMPOSTURE D’OBAMA !

PCN-SPO avec Citoyen TV/

2014 08 10/

PCN-SPO - LM sur CITOYEN TV sommet Washington (2014 08 10) FR

Luc MICHEL sur CITOYEN TV

– la TV de la Diaspora africaine (Paris) –

analyse sans concessions le SOMMET USA-AFRICAN LEADERS de Washington des 4-6 août 2014

dans le JOURNAL du 10 août 2014 (à 11 min 13) …

 Le Journal complet sur :

https://www.youtube.com/watch?v=US6vOxWuNbQ&feature=player_embedded

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