TAV – FREDIANI – SCIBONA (M5S): “CONTROLLI GITAV INSUFFICIENTI, LO DIMOSTRANO LE INCHIESTE”

http://www.marcoscibona.it/home/?p=572

A leggere le carte delle inchieste sulle attività mafiose in provincia di Torino verrebbe da pensare che il lavoro svolto fin’ora da Gitav sia insufficiente. Infatti nonostante gli sforzi profusi dal Gruppo Interforze Alta Velocità (composto da Polizia, Carabinieri e Finanza) le infiltrazioni della malavita organizzata nei cantieri sono una realtà. Un fatto incontestabile, urlato e denunciato più volte dal movimento No Tav e recentemente confermato dalle inchieste avviate della magistratura torinese. Dunque l’equazione Tav – mafia appare sempre più legata alla realtà.

Ricordiamo infatti che nonostante i controlli effettuati da Gitav, come si può evincere dagli atti giudiziari, più di un’azienda “in odor di mafia” ha già lavorato nel cantiere di Chiomonte. E di conseguenza i fondi pubblici per la realizzazione di tali interventi sono già finiti nelle casse di aziende legate alla malavita organizzata.

Ben vengano i controlli preventivi del Gitav, tuttavia restiano perplessi sulle eventuali conseguenze. Come riportato da alcuni organi d’informazione, nel caso in cui un’azienda risultasse “positiva a contaminazioni mafiose e l’opera fosse in fase di ultimazione, la norma prevede il completamento dei lavori e poi l’allontanamento dell’impresa dal cantiere”. A nostro avviso è inaccettabile che un’impresa sospettata di collusioni mafiose sia messa nelle condizioni di terminare un’opera pubblica, di qualsiasi natura.

La situazione potrebbe peggiorare quando il nuovo soggetto subentrante ad LTF inizierà ad operare. Come abbiamo già segnalato in quel momento non si potranno nemmeno utilizzare le normative antimafia caratteristiche della sola legislazione italiana. Quindi se già con l’attuale procedura si sono verificate infiltrazioni, non immaginiamo neanche immaginare cosa potrebbe accadere senza nemmeno queste norme di garanzia.

Francesca Frediani, consigliere regionale M5S Piemonte
Marco Scibona, Senatore M5S

BERGAMO: IMPRESE EDILI E IMMOBILIARI, È STRAGE TRA I FALLIMENTI, 6 SU 9 IN UNA SETTIMANA

quanto lavoro c’è….meno male che arrivano risorse

3 agosto 2014

Sei su nove imprese – pari a circa il 75 % – che hanno dichiarato fallimento nella settimana dal 14 al 20 luglio sono legate al mondo delle costruzioni. Il dato è significativo perché dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, di quanto il mondo dell’edilizia fatichi in questo periodo di crisi. I dati sono stati resi noti dalla Camera di Commercio di Bergamo. Nella settimana dal 14 al 20 luglio hanno dichiarato fallimento: L’Elite Srl di Treviglio (costruzioni edili); Colombelli Lino di Verdello (impresa edile); Set Immobiliare Srl di Treviglio (valorizzazione e vendita immobili); Alta Italia Immobiliare Srl di Gorlago (acquisto, vendita e permuta immobili); Residence Marta Srl di Osio Sotto (acquisto, vendita e permuta immobili); Thermoidraulica Giugno Srl di Azzano San Paolo (installazione impianti di riscaldamento e di climatizzazione); Relux Srl di Castel Rozzone; Rvb System Srl di Bergamo e Leo Costruzioni e Ristrutturazioni Srl di Romano di Lombardia (costruzione in proprio o su appalto, ristrutturazione di immobili). Nello stesso periodo considerato – dal 14 al 20 luglio – le imprese che hanno chiesto la cancellazione (e quindi la chiusura) sono state 49 a fronte delle iscrizioni (nuove ditte) che sono state 43.(…)

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http://www.crisitaly.org/notizie/bergamo-imprese-edili-e-immobiliari-e-strage-tra-i-fallimenti-6-su-9-in-una-settimana/

VERONA: NEI PRIMI 6 MESI DELL’ANNO 95 IMPRESE DICHIARATE FALLITE. IN ITALIA 63 AZIENDE AL GIORNO

3 agosto 2014

Altri sei mesi dal respiro molto corto hanno arrestato la corsa di un centinaio di aziende scaligere. Il bilancio delle realtà produttive dichiarate fallite dal tribunale di Verona al 30 giugno di quest’anno sale infatti a 95, pari a un incremento del 7,95% sullo stesso semestre 2013 (88 pronunce). Uno stacco di quasi dieci realtà, che in cifre assolute può fare poco rumore, ma in una prospettiva di più lungo termine disattende ogni previsione ottimistica di ripresa. Il trend di aumento delle chiusure per fallimento nel Veronese, appena sotto la media nazionale (+10% le sentenze emesse dai tribunali italiani rispetto allo stesso semestre 2013), conferma l’onda lunga della crisi, che nel 2013 ha toccato il suo picco massimo con 203 sentenze di fallimento in un anno.

I numeri sono numeri, insomma, «anche per un territorio considerato un’isola felice, come quello scaligero», commenta il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Verona Alberto Mion. Se fino a qualche tempo fa, le statistiche di fine anno andavano lette con più prudenza, come indicative, cioè, dello stadio finale di crisi aziendali con origini anche molto remote, «ora che possiamo esaminare tutto l’ultimo quinquennio, possiamo dire che, anche a Verona, le difficoltà sono aumentate anno dopo anno», dice Mion. «E non v’è cenno di immediata ripresa».

Ci sono cause storiche, come «l’esposizione debitoria che, colpendo le aziende di un certo comparto, si ripercuote indirettamente sulle altre della filiera, o comunque legate ad esse da un rapporto di fornitura/clientela». Ovvero «la diffidenza delle banche a concedere credito a chi non ha sufficientemente patrimonializzato o non può offrire garanzie personali dei soci».

E poi, c’è la pressione fiscale che, sotto varie sembianze, si tramanda di governo in governo. «I debiti verso il Fisco sono aumenti e le imprese, anche di grande dimensione, si trovano sempre più spesso di fronte al bivio se pagare gli stipendi e le forniture, o pagare le imposte». Così, spesso, per seguire la scelta più “umanistica”, «a fine mese si ritrovano arretrati di versamenti Iva, o ritenute d’acconto non versate». È la classica coperta corta: «da qualsiasi parte la tiri buona parte dei debiti resta scoperta». Questo, il presente. «Ma all’assemblea di Confindustria abbiamo colto qualche speranza di cambiamento e fiducia nelle misure prospettate dall’attuale governo. Ancorchè non sufficienti», precisa Mion.

Dal canto loro, «i professionisti di oggi sono in grado di andare ben oltre il ruolo di meri fiscalisti», spiega il presidente dei commercialisti veronesi, «e suggerire all’azienda come prevenire crisi irreversibili. Ma spesso l’imprenditore non percepisce in tempo le difficoltà e ci troviamo a intervenire in una fase già patologica». Oppure, nell’illusione che la situazione rientri, «continua a rimandare decisioni concrete, compromettendo anche la sorte dei dipendenti».

I COMPARTI. La crisi miete vittime in tutti i settori. Con l’edile (13 ditte fallite) e i connessi comparti dell’elettromeccanica e impiantistica elettrica (nel complesso 6 chiusure) intesta. Nei trasporti, in generale, nel primo semestre Verona ha subìto 5 perdite, come pure nella grafica-litografia; 4 le chiusure sia nel mobilearredo che nel commercio all’ingrosso di ortofrutta. «L’autotrasporto risente in gran parte delle sorti delle produzioni cui è legato», spiega Mion. Mentre «sulla grafica gravano i costi di produzione e la concorrenza di chi ha saputo innovare nel settore».

La classifica regionale dei fallimenti al secondo trimestre dell’anno assegna al Veneto un quarto posto, con 661 fallimenti (pari all’8,2% del totale nazionale). Capofila la Lombardia, con ben 1.772 casi (22% circa del totale Italia), seguita da Lazio (871 chiusure pari al 10,8% di incidenza sul totale Italia) e Campania (692 casi e relativa incidenza dell’8,5%). È quanto risulta dal rapporto sui fallimenti di Cribis D&B, che sul piano nazionale rileva un incremento di fallimenti del 10%. A portare i libri in tribunale nel primo semestre sono state, precisamente, 8.101 imprese, 736 in più rispetto a giugno 2013, per una media di 63 chiusure al giorno.

 Fonte larena

http://www.crisitaly.org/notizie/verona-nei-primi-6-mesi-dellanno-95-imprese-dichiarate-fallite-in-italia-63-aziende-al-giorno/

FABRIANO: VERTENZA EX ARDO, IN ARRIVO 1.500 PREAVVISI DI LICENZIAMENTO

2 agosto 2014

Circa 1.500 preavvisi di licenziamento sono in arrivo per altrettanti lavoratori della ex Antonio Merloni, ora Antonio Merloni in amministrazione straordinaria. Sono 900 i lavoratori marchigiani, in maggioranza del distretto fabrianese, e 600 quelli umbri per cui dal 12 ottobre si apre la strada della mobilità. Per i sindacati non si tratta di una novità, dato che se ne era già parlato a maggio all’atto della proroga della cassa integrazione straordinaria. Della vicenda della ex Antonio Merloni si è parlato anche durante il recente incontro al Mise con il sottosegretario De Vincenti sulla situazione della JP. Ora sindacati e lavoratori guardano al tavolo del 15 settembre, sempre a Roma, sulla rimodulazione dell’Accordo di programma, che dovrebbe favorire la creazione di nuova occupazione nel distretto.

Fonte corriereadriatico

http://www.crisitaly.org/notizie/fabriano-vertenza-ex-ardo-in-arrivo-1-500-preavvisi-di-licenziamento/

PALERMO: FALLITO IL GRUPPO COMMERCIALE FERDICO, A RISCHIO IL FUTURO DEI 300 DIPENDENTI

quanti lavori che nessuno vuol fare….per questo falliscono….

3 agosto 2014

Non si arrendono i dipendenti del gruppo Giuseppe Ferdico. I 300 lavoratori annunciano proteste e sit-in davanti al Tribunale di Palermo. La sentenza di fallimento del gruppo Giuseppe Ferdico snc li ha gettati nel caos. Nessuna garanzia per il loro futuro ed al momento neppure delle risposte. La società versava già da tempo in pessime acque. La decisione definitiva circa il fallimento è arrivata pochi giorni fa dalla IV sezione Civile del Tribunale fallimentare dopo che due società, la Ovinscula e la Paglieri Spa, hanno presentato crediti per ben 500mila euro. Il gruppo Ferdico aveva tra Palermo e provincia più di 10 supermercati. Verrà deciso nei prossimi giorni a chi spetta la competenza della gestione dei beni.

Intanto, mentre l’avvocato del gruppo annuncia ricorso, i dipendenti rimangono in attesa che si prendano delle decisioni circa il loro futuro. Da febbraio tre dei punti vendita erano già stati chiusi.
Fonte lagazzettapalermitana

http://www.crisitaly.org/notizie/palermo-fallito-il-gruppo-commerciale-ferdico-a-rischio-il-futuro-dei-300-dipendenti/

 CHIARI: CHIUDE IL SUPERMERCATO ZERBIMARK, LICENZIAMENTO PER 17 DIPENDENTI

3 agosto 2014

È arrivata come un fulmine, improvvisa e devastante, la notizia della chiusura del supermercato Zerbimark di Chiari, con il licenziamento di 17 dipendenti. Nemmeno dieci anni di apertura, una zona servita (l’area nord di Chiari) che appariva sufficientemente ampia e poi l’appartenenza a un gruppo, recentemente apparentatosi con Italmark, che sembrava sufficientemente solido per sopportare la crisi.

Invece la crisi ha colpito, e duramente, persino i consumi primari. Vuol dire che a Chiari in tanti hanno evidentemente ridotto i propri consumi al punto da mettere alle corde il market di via Cologne.

Un campanello d’allarme ben più preoccupante del previsto, come confermato dal sindacalista della Cisl Valter Chiocci che, domani mattina,incontrerà la ditta con la Filcams Cgil. Un incontro che sarà l’ufficializzazione di un «funerale»: la chiusura è decisa e non è più in discussione.

MA C’È DI PEGGIO: è a rischio persino la cassa integrazione di 12 mesi, visto che la società sembra voler chiudere immediatamente «in bonis» senza voler accumulare altri mesi, visto che con la Cig matura anche il Tfr e l’azienda ha già fatto sapere di non essere propensa a pagare altri 30 mila euro di liquidazione aggiuntiva tra la sede di Chiari e quell di Sarnico, dove vengono licenziati altri 8 dipendenti.

MALE, MALISSIMO: le ultime chiusure di aziende nella zona (Nk, Piceni, Zucchi eccetera) hanno visto comunque la disponibilità dell’azienda a sostenere il Tfr maturato in Cig.(…)

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http://www.crisitaly.org/notizie/chiari-chiude-il-supermercato-zerbimark-licenziamento-per-17-dipendenti/

Cane ucciso a bastonate: in 300 alla protesta animalista a Breno. La Valle Camonica assente al corteo

 sabato, 2 agosto 2014

  Breno – Una manifestazione sottotono, forse per il maltempo o anche per il primo week end agostano. La protesta degli animalisti si è svolta nel pomeriggio tra le 14 e le 17 senza alcun problema di ordine pubblico. Il gruppo degli animalisti, con in testa il vicepresidente del Partito Protezione Animali, Roberto Montalbano, si è ritrovato attorno alle 14 davanti al municipio di Breno (Brescia) per protestare contro i due alpeggiatori che domenica 18 luglio hanno ucciso un cane meticcio. Una scena ripresa da un escursionista che ha scattato tre foto, poi le ha consegnate in forma anonima al quotidiano Bresciaoggi. La condanna del gesto è stata unanime e i carabinieri di Breno in poche ore sono risaliti ai due mandriani in Bazena e denunciato padre e figlio, di 49 e 19 anni. La fase preliminare dell’indagine si è già conclusa con la denuncia dei due per maltrattBreno corteo Animalistaamenti, crudeltà e uccisione di animali.
  LA PROTESTA
 Alla manifestazione (nella foto per gentile concessione dell’emittente Più Valli tv) erano attesi almeno un migliaio di persone, ma i presenti erano di gran lunga inferiori. Circa trecento, secondo la Digos che ha presidiato con una cinquantina di agenti il corteo e la strada che sale verso il Crocedomini, le persone che si sono ritrovate davanti al municipio per poi organizzare un corteo fino al campo sportivo e farvi ritorno. Presente all’inizio della manifestazione anche il sindaco Sandro Farisoglio (nella foto sotto) che ha dichiarato: <E’ un segnale forte e il provvedimento adottato dal Comune è un gesto di responsabilità. Comunque non va generalizzato, perché si tratta di un caso singolo>. Il primo cittadino si è poi allontanato mentre i manifestanti hanno urlato e invito contro gli alpeggiatori della valle, generalizzando in <assassini>, <siete tutti responsabili se non reagite>, e il vicepresidente del partito Protezione Animali, Roberto Montalbano, ha detto: <Con questa manifestazione vogliamo dare un segnale forte>. Uno dei manifestanti ha poi denunciato che la maggior parte dei cani degli alpeggi fanno la fine di <Bruno>, il meticcio ucciso lo scorso 18 luglio vicino al Passo Crocedomini.img_750_sindaco_farisoglio
 VALLE CAMONICA ASSENTE
 I camuni, al di là di un numero esiguo di persone e del sindaco intervenuto a livello istituzionale, non hanno partecipato alla protesta, anzi si sono dichiarati contrari al metodo. <State uccidendo una famiglia>, ha dichiarato un 65enne residente nel centro storico di Breno. Tutti condannano il gesto di padre e figlio di uccidere il cane a bastonate, concordano in una punizione esemplare, ma si sono espressi negativamente sulla manifestazione degli animalisti. <Questo corteo – ha commentato Franco, 54 anni, di Breno – è troppo esagerato>. La richiesta che giunge dalla Valle Camonica è ora di abbassare i toni e che la giustizia faccia il suo corso. <Il compito di giudicare e prendere provvedimenti – dicono – spetta alla magistratura>.

Save the Dogs and other Animals

(English and Romanian follow)

mille cani saranno uccisi

Notizie drammatiche dal canile pubblico di Galati: il consiglio comunale ha deciso di procedere con l’uccisione di oltre 1.000 cani presenti nel canile pubblico della città. La Fondazione Susy Utzinger, impegnata a Galati a fianco dell’associazione locale Help Labus, ha denunciato la ditta appaltatrice del servizio di gestione del randagismo per i ripetuti abusi registrati nella struttura (vedi foto sotto). Nell’attesa di conoscere gli sviluppi di questa iniziativa, vi chiediamo di inviare lettere di protesta al sindaco della città di Galati Marius Stan (e-mail: sesizari@primaria.galati.ro). Per maggiori informazioni sul canile di questa località, visitate la pagina Facebook

https://www.facebook.com/pages/Adapostul-public-Ecosal-Galati-Public-shelter-Ecosal/658315360906128?fref=ts.

Save the Dogs and other Animals
(English follows)

Un altro documentario, realizzato dal gruppo investigativo di Bucarest RISE Project, svela i numeri della “morte naturale” dei randagi nei canili pubblici rumeni. Il video, il cui contenuto è sconsigliato ad un pubblico sensibile, è sottotitolato in lingua inglese.

https://www.youtube.com/watch?v=4lQnRKGSh7M

Hanno rapito Ash e Nemo: caccia ai ladri

Ash

Ash, 4 mesi, sparito la mattina di martedì 29 luglio, portato via da un furgone bianco vicino Tivoli

Rubano cani e gatti, randagi e di proprietàin tutta Italia. Ad esempio, negli ultimi mesi la zona di Tivoli registra un inquietante numero di casi; animali spariti tanto all’improvviso quanto in modo inspiegabile. Se non, in certe occasioni, con evidente dolo.

Gli ultimi scomparsi si chiamano Ash e Nemo, erano vicini di casa: c’è la speranza che le telecamere di un ristorante abbiano ripreso il rapimento del primo e i proprietari offrono una ricompensa a chiunque riporti i cani in buona salute.

A commettere il primo crimine sarebbero individui a bordo di un furgone bianco, mentre Annamaria, la proprietaria, è al lavoro. Ash, sanbernardo meticcio di quattro mesi, ha seguito suo padre Peppe nell’uliveto.

E’ martedì 29 luglio, sono le nove di mattina, ci troviamo nei pressi del bivio di San Polo. L’uomo è arrampicato su una scala e con la coda dell’occhio nota, sulla strada, un veicolo chiaro tipo Ducato. Sulle prime non ci fa caso, devono venire a sostituirgli una valvola del bombolone, ma dopo essersi fermato il veicolo riparte con una fretta sospetta. Peppe si guarda intorno, Ash non c’è più.

Immediatamente, assieme al genero agente di polizia – al pari di suo figlio – Peppe si mette in cerca del cucciolo. I due percorrono campi e vie, chiedono a conoscenti, passanti: sembra che il cane si sia dematerializzato. “Non ha ancora il microchip, stavamo per metterglielo: ho nella borsa la ricevuta del versamento postale alla Asl” dice Annamaria, che ha subito sporto denuncia presso il Comando dei carabinieri di Tivoli. “Siamo disperati e furiosi, lo cercheremo senza tregua. Da martedì non vivo più, non posso pensare a cosa rischia di accadere al nostro cane”.

Del resto al mattino di sabato 26, appena tre giorni prima che si perdessero le tracce di Ash, è toccato a Nemo, maremmano maschio – sterilizzato – di tre anni. Antonietta e la sua famiglia l’hanno adottato dal rifugio Qua la zampa, regolarmente vaccinato e microchippato (n. 380260040241425).

“Ho una figlia diabetica, mio marito combatte contro il cancro: Nemo per noi è una presenza centrale, un vero punto di riferimento per tutta la famiglia. Devono restituircelo subito” dice Antonietta che abita a poca distanza da Annamaria. Gentile, conosciuto in tutta la zona, Nemo è abituato a brevi escursioni fuori dal giardino, fino all’Isola Ecologica dove riceve biscotti e carezze dagli amici umani, prima fra tutti Assuntina, che cura la colonia felina di zona. Ogni giorno il maremmano accompagna i figli di Antonietta o la nipotina alla fermata dell’autobus, quindi rientra. Sabato, al solito, esce verso le 9. “Intorno alle 11 ci siamo resi conto che non era tornato, abbiamo setacciato la zona, ci siamo fatti tutta Santa Barbina a piedi e pure la ferrovia, da cui Nemo peraltro si tiene lontano. Abbiamo denunciato anche noi ai carabinieri”.

Dal Comando confermano: “Abbiamo presenti entrambe le denunce – Nemo in particolare è un cane noto nella zona – che si aggiunono a quella relativa alla recente sparizione di un cane privato di piccola taglia”.

nemo

Nemo, tre anni, numero microchip 380260040241425, sparito vicino al bivio per San Polo, Tivoli, la mattina del 26 luglio

Venerdì, a Roma, un ragazzo segnala agli operatori di Avcpp, l’associazione che gestisce i quattro canili municipali capitolini, la misteriosa scomparsa dei suoi due cani, femmina di american staffordshire di sei anni e maremmano di sei mesi. In serata, lei viene ritrovata al canile della Muratella mentre del giovane maschio non si hanno ancora notizie.

Mentre canili e rifugi traboccano di animali, e chi agisce con scrupolo sa quanto sia difficile trovare per loro adozioni affidabili, c’è chi li ruba. Questa contraddittoria avidità trova conferma in una serie di piccoli annunci con cui si fa richiesta di cani e gatti, nell’imperiosità con cui certi gruppi o associazioni svuotano intere strutture verso destinazioni inverificabili, nell’illegale prelievo di randagi per la strada.

Intanto, per Ash e Nemo, è caccia ai rapitori. “Non ci daremo pace, useremo ogni mezzo lecito finché Ash non sarà di nuovo a casa” dice Annamaria, e Antonietta aggiunge: “Con Nemo hanno rapito un membro della famiglia, chiediamo che sia subito riconsegnato al nostro affetto”.

Nel luglio 2011 trafficanti di animali arrivarono a sottrarre a un ragazzo non vedente di Ragusa, Tommaso Ferraro, l’indispensabile cane guida Alì per il quale si mosse l’opinione pubblica, Per lui lanciò un appello, purtroppo inascoltato, anche l’attore Luca Zingaretti.  Da allora, però, fra volontari e cittadini si è sviluppata una diversa informazione riguardo tratte, loschi commerci sulla pelle degli animali, movimentazioni pericolose: una consapevolezza che ci si auspica condivisa da istituzioni e forze dell’ordine.

@margdam
margdam@margheritadamico.it

http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/

Una volta partiti, tutti si dimenticano!!!! Chi ci aiuta? Devono tornare a Napoli???

Siamo al 1° agosto, e solo ora, sono riuscito a saldare i mensili di luglio dei cani in stallo a pagamento c/o Il Giardino Di Jacopo, a Verona, ed a pensare che già devo ripagare per il mese che siamo entrati, sto male  € 597,00 mandati in due parti (ora e qualche giorno fa), e suddivisi sui seguenti cani: Nena, Robin (fortunatamente è stato adottato, così da questo mese, un mensile in meno, entrato l’8/3/14), Tom e Jerry = € 400,00 + Venny (Venezia), Romy (Roma), Rino (Torino, già adottato, quindi spesa di rimborso cibo mancante da questo mese, entrato il 19/7/14), Sharon (già adottata, quindi spesa di rimborso cibo mancante da questo mese, entrata il 19/7/14), e Shakira = € 25,00 x 5 cuccioli/e = € 125,00 + € 72,00 rimborso vermifugo (nonostante noi l’avessimo fatto prima di ogni richiamo vaccino, ne hanno trovati ancora di vermi) per i 5 cuccioli/e. TOTALE € 597,00 SALDATI!!!!! Da questo mese, agosto, ci saranno i mensili di: Nena (€ 100,00 il 20/8 c’è da saldare, entrata il 20/1/14), Tom (€ 100,00 il 17/8 c’è da saldare, entrato il 17/5/14), Jerry (€ 100,00 il 17/8 c’è da saldare, entrato il 17/5/14), Shakira (€ 25,00 il 19/8 c’è da saldare, entrata il 19/7/14), Romy (€ 25,00 il 19/8 c’è da saldare, entrata il 19/7/14) e Venny (€ 25,00 il 19/8 c’è da saldare, entrata il 19/7/14). Mi auguro di cuore che almeno i cuccioli trovi una buona adozione al più presto, perché stiamo pagando con enorme difficoltà viste le emergenze, ed abbiamo l’invasione di cuccioli che devono salire su per trovare una famiglia, prima che crescano, e nessuno più li voglia. Se volete aiutare questi pelosi, in attesa di adozione, e garantirgli la sicurezza di vitto ed alloggio, potete fare una donazione: PostePay 4023600637080104 Mslcri94t07h892y Musollino Ciro o PayPal vitesalvate@yahoo.it o Iban per bonifico bancario IT51W0760102400001015522046 MUSOLLINO CIRO BIC/SWIFT BPPIITRRXXX per bonifici esteri. GRAZIE A CHI SI FARA’ AVANTI PER LORO 

URGENTE GRAVISSIMO AIUTIAMOLI
Maria Vietri

cani accalappiati

Hanno accalappiato due cani a MONTORO SAN PIETRO CANI BUONISSIMI perché una pinko pallina qualsiasi ha detto che ha fatto cadere il figlio dalla bicicletta … nn ci sono prove il ragazzo che provoca i cani ha riportato un graffio dalla caduta e nn dal cane … e noi sappiamo che nn sono stati quei cani a fare niente perché sono buonissimi PERCHÉ DEVONO PAGARE LOROOOOOOO … i vigili hanno deciso di prendere tutti i cani del paese accuditi da volontari vi sembra normale ??????


https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10202547601636247&set=a.10202547685678348.1073741935.1382167149&type=1&theater

Aiutiamo i nostri AMICI!!!

DYLAN

ma che mafia c’è dietro sto canile per addirittura arrivare a chiudere il profilo della proprietaria di dylan?

METTETE ANCHE VOI COME IMMAGINE DEL PROFILO DYLAN, E LA SUA STORIA….., TUTTI DEVONO SAPERE!!!!

 Dylan è stato ucciso come i peggiori criminali per aver morso a una mano a una volontaria del canile di Cavour (to), canile dove si trovava in pensione a pagamento.

È morto SOLO, SPAVENTATO e SENZA la SUA MAMMA!

Questa decisione è stata presa dal proprietario del canile chiamando l’asl che solo dopo 48h dal morso è stato ucciso.

La sua mamma Pat sarebbe andata a prenderlo come le era stato ordinato dal proprietario del canile.

Ed invece è stato ucciso.

Ed i 10 giorni di isolamento previsti dalla legge?

E la compassione?

E questo non è niente ancora. Pat è stata denunciata dall’assassino di Dylan ed oggi le è stato chiuso il profilo.

Questa è censura.

Ma davvero pensano che ci scordiamo di Dylan?

Davvero pensano che noi molliamo perché a qualcuno fa paura questo assassino?

No no, si SBAGLIANO!

Urlerò al mondo interno quanto tu sia bastardo e quando pagherai io festeggerò!

Dylan nemmeno sul ponte arcobaleno lo lasciate in pace.

Non lo avete rispettato da vivo, ne da morto, ne ora che la sua anima è su quel ponte ad attendere la sua mamma.

VERGOGNA!

E sappiate gente, che è successo a Dylan ma può succedere anche agli altri cani. —

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setterino

Inoltro messaggio arrivatomi su WhatsApp. Contattare direttamente il recapito telefonico presente nell’appello, per info e/o adozione. Condividete. Grazie.

Cerco casa per balto un cucciolo di quattro mesi incrocio con un Setter inglese taglia media peso dieci kg colore nero e bianco vaccinato e microchip Pato contattatemi al n. 3336949572 Mimmo.

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10202502657116333&set=pcb.10202502657556344&type=1&theater

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Pastore Tedesco maschio di 13 anni, rischia di essere abbandonato, se non lo salviamo.

cane anziano

Vive in una fabbrica, ma non lo vogliono più, e già hanno minacciato più volte di farlo sparire.

Per info 3458083155 Ciro (4 foto)

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Animaleria

vasco

31 luglio Vasco Pequeno è rimasto solo. I suoi fratelli e sorelle sono andati a casa. La mamma Cornelia, che ha adozione, dovrà aspettare che lui trovi casa… vasco è fantastico, simpatico giocherellone. Ha compiuto due mesi ieri. Sarà di taglia piccola (la mamma pesa 7 chili) adottabile solo a Torino e provincia. Controlli pre e post affido. Per info : Candida 3280704878
https://www.facebook.com/Animaleria/photos/a.529968763750296.1073741830.219645314782644/689803147766856/?type=1&theater

Dunque è questa la vita che mi aspetta,un box in un sovraffolato canile e niente più

Un gioco,solo un gioco.

cucciolo in canile

La felicità è un battito di ciglia,o forse è meglio dire un battito di zampe di un cucciolo randagio che incita a giocare quel qualcuno che può cambiargli la vita.In

peggio a volte

Io sono come tante altre.Niente di più,forse di meno.

Sono unna randagia,figlia di mamma bastarda,come tanto piace chiamarci a NOI esseri senza una razza predefinita.

Figlia del sole,sorellastra della luna,nipote della notte.

Il mio manto li rappresenta tutti e tre

ma i miei occhi sono solo quelli della terra

la terra che mi ha visto venire al mondo

la terra che guardo da giorni

la terra che forse,qui,guarderò per sempre da quella scura gabbia.

Mi chiamo Sorriso,anche se di divertente non c’è niente in me.

Sorrido a chiunque mi regali uno sguardo,sorrido a chiunque mi tocchi.

Ho sorriso anche a te,donna,che hai costretto tuo marito a mettermi alla porta

perchè i cani di taglia media,anche se pesano scarsi 13 kg

sporcano

perdono pelo

e poi sono troppo appiccicosi

Lui mi amava mi ha raccolto dalla strada,stava solo cercando qualcuno migliore che mi regalasse una casa vera e non un surrogato buttata in una cuccia fuori!

Avevo 3 mesi ed ero zuppa come un pulcino con la febbre a 41!!!,quando mi ha preso dalla strada,offerto amore e protezione

Un amore diverso da quello che prova per te,un amore che non puoi mettere in discussione,anche se lo hai costretto a darmi via.

Anche se lo hai fatto scegliere tra me e te.

Che razza di amore è

chi ti chiede di scegliere?

Eppure lui l’ha fatto,ha scelto te.Eppure io ti volevo bene,ma tu mi hai cacciato di casa

Ed ora sono qui,rinchiusa in un box e lui non viene quasi più.Ma forse è meglio così,tutti e due soffriamo troppo

Ho solo 10 mesi

10 mesi capisci?

Non ho fatto niente di male e mi trovo già all’inferno

Perchè?Perchè mi avete fatto questo?Sono solo una cucciola..

Io non ti avrei mai tradito

Io non ti avrei mai fatto scegliere

Io sono solo un cane bastardo del sud italia,ma il mio cuore batte come te

E stanotte batte più forte qua dentro perchè le urla straziate dei miei compagni mi fanno paura

Mi fanno impressione

Mi fanno capire che da qui non uscirò mai più

Sono solo 1 cucciola di meno di 1 anno,sono una taglia media,vado d’accordo con tutti.

Ho paura,non voglio morire in canile!!!!!!!!!!!!!!

Si trova in prov. di Napoli, ma per adozione, la portiamo noi in tutto il centro-nord Italia.

Per info Musollino Ciro al 3458083155 o vitesalvate@yahoo.it

AIUTIAMO CIRO A DARE CASA A QUESTE MERAVIGLIOSE CREATURE

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CAVALLO FUGGE E VA AL CIMITERO SULLA TOMBA DEL PADRONE

gli animali sono migliori di noi, senza dubbio

Domenica 3 Agosto 2014

GIULIANOVA Una pagina del suo «Cuore» a questa storia Edmondo De Amicis l’avrebbe sicuramente dedicata. E’ la storia di un cavallo di dieci anni, che da due giorni era fuggito dalla stalla con un’idea ben precisa in testa. Ieri mattina gli operai della Giulianova Patrimonio, società che cura il cimitero, non hanno creduto ai loro occhi quando hanno visto aggirarsi tra le tombe un cavallo. Ripresisi dallo stupore, con molta calma si sono avvicinati all’animale e lo hanno afferrato per le redini e sistemato in un’area per non farlo scappare o continuare ad aggirarsi tra le lapidi spaventando le persone.

Sul posto sono arrivati i vigili urbani: constatato che l’animale aveva il microchip si sono recati all’ufficio veterinario della Asl per cercare di risalire al proprietario. All’improvviso è comparso al cimitero un giovane, che chiedeva se per caso qualcuno avesse notato un cavallo: da due giorni lo cercavano inutilmente, ma poi ha pensato al cimitero. Perchè, ha detto il giovane, «il cavallo cercava la tomba di mio padre, il suo primo padrone al quale era molto affezionato, tanto che nel giorno dei funerali avevamo dovuto portarlo con noi qui al cimitero quasi vicino alla tomba dove è stato sepolto». Quando il cavallo ha visto il giovane padrone, poco lontano dalla tomba tanto desiderata, senza scomodare Pascoli lo ha accolto con un «alto nitrito», si è fatto prendere per le briglie e docilmente ripcondurre nella stalla.

Storie del genere hanno avuto per protagonisti dei cani, ma mai di un cavallo. Fino a ieri.

http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/cavallo_cimitero_fugge_padrone_giulianova/notizie/830260.shtml